CASCHI BIANCHI: INTERVENTI UMANITARI IN AREE DI CRISI Lima SCHEDA LIMA - MLAL Volontari richiesti : N 2 SEDE DI REALIZZAZIONE DEL PROGETTO: LIMA

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1 CASCHI BIANCHI: INTERVENTI UMANITARI IN AREE DI CRISI Lima 2014 SCHEDA LIMA - MLAL Volontari richiesti : N 2 SEDE DI REALIZZAZIONE DEL PROGETTO: LIMA INTRODUZIONE FOCSIV è la più grande Federazione italiana di ONG che da oltre 40 anni lavora nei sud del mondo realizzando progetti di cooperazione internazionale. Punto fermo di tutti gli interventi è stato ed è quello di contribuire, attraverso il lavoro di partenariato e la promozione dell autosviluppo, al superamento di quelle condizioni di ingiustizia che potenzialmente sarebbero potuti essere, sono o sono stati fonte di conflitti e di maggiori ingiustizie, costruendo percorsi di pace. Per dare continuità al lavoro di prevenzione dei conflitti così intesi e volendo offrire la possibilità ai giovani italiani di sperimentarsi come operatori privilegiati della solidarietà internazionale, Volontari nel mondo FOCSIV in collaborazione con l Associazione Papa Giovanni XXIII, la Caritas Italiana e il GAVCI ha presentato nel febbraio del 2007 all UNSC il progetto madre Caschi Bianchi che intende collocare la progettualità relativa al servizio civile all estero come intervento di costruzione di processi pace nelle aree di crisi e di conflitto (armato, sociale, economico, religioso, culturale, etnico ) con mezzi e metodi non armati e nonviolenti, attraverso l implementazione di progetti di sviluppo. I conflitti infatti trovano terreno fertile dove la povertà è di casa, dove i diritti umani non sono tutelati, i processi decisionali non sono democratici e partecipati e dove alcune comunità sono emarginate. Il presente progetto di servizio civile vuole essere una ulteriore testimonianza dell impegno della Federazione nella costruzione della pace nel mondo e vuol far sperimentare concretamente ai giovani in servizio civile che la migliore terapia per la costruzione di una società pacificata è lottare contro la povertà, la fame, l esclusione sociale, il degrado ambientale; e che le conflittualità possono essere dipanate attraverso percorsi di negoziazione, mediazione e di riconoscimento della positività dell altro. DESCRIZIONE DEL CONTESTO SOCIO POLITICO ED ECONOMICO DEL PAESE DOVE SI REALIZZA IL PROGETTO: PERU La storia politica peruviana è stata attraversata da alterne vicende di domini dittatoriali che hanno provocato ingenti danni economici e sociali, inibendo lo sviluppo del Paese. Dopo una lunga dittatura militare, negli anni 80 il Perù ristabilì un regime democratico che fu costantemente minacciato dalla campagna terroristica del gruppo maoista Sendero Luminoso. A fronte di questa situazione, venne eletto nei primi anni 90 Alberto Fujimori, che con un auto-golpe nel 1992 sospese la Costituzione e sciolse Congresso e Corte Suprema, determinando così l inizio di una nuova era dittatoriale. Fujimori fu alla guida del Paese fino al 2001, violando la Costituzione da egli stesso promulgata nel 1993 e commettendo numerose violazioni dei diritti umani e civili. Fu costretto alle dimissioni e alla fuga a seguito di un grave scandalo di traffici illeciti e di connivenza con i paramilitari che aveva coinvolto il suo braccio destro e che comportò l emissione di un mandato di cattura nei confronti dello stesso Fujimori. Alla guida del Paese fu eletto nel 2002 Alejandro Toledo, oppositore di Fujimoiri nonché primo indio a governare il Perù. Nonostante gli sforzi del nuovo Presidente, la sua determinazione a combattere la corruzione politica e la buone performance economiche, il suo Governo non ha portato i benefici sperati e la sua amministrazione ha quindi suscitato scontento tra la popolazione. Nelle elezioni presidenziali di giugno 2006 il Perù ha eletto il socialdemocratico Alan Garcia Perez, che già aveva ricoperto la carica di Presidente tra il 1985 e il 1990, determinando così al ballottaggio la sconfitta del nazionalista Ollanta Humala Tasso. Nel 2011 l ultima tornata elettorale, però, ha visto trionfare proprio Ollanta Humala, il quale nel discorso di insediamento ha dichiarato le linee programmatiche del suo Governo: riduzione della povertà e dell esclusione sociale. Secondo l ultimo rapporto UNDP (2013), il Perù ha un indice di sviluppo umano pari a 0,741 che lo colloca al 77 posto su scala mondiale. Dal punto di vista economico il Paese è in crescita, ma rimane fortemente dipendente dalle esportazioni di prodotti dell industria estrattiva, le cui attività suscitano spesso le proteste delle comunità indigene e sono fonte di scontro politico. Oltre a ciò, la dipendenza dalla fluttuazione dei prezzi di mercato delle materie prime comporta per il Perù una costante minaccia di instabilità economica e la corruzione, che da sempre affligge i governi peruviani, ha impedito la creazione di una classe politica dirigente in grado di saper lanciare la nazione e contrastare le profonde differenze socioeconomiche che la caratterizzano (l indice di Gini è di 48,1).

2 Il tasso di alfabetizzazione nel paese è del 89,6%, grazie soprattutto ad un sistema scolastico obbligatorio suddiviso in tre livelli. Il tasso di frequenza scolastica è abbastanza alto, anche se sono presenti importanti differenze tra le zone urbane e quelle rurali. I minori inoltre risultano poco tutelati anche all interno dell ambito familiare, in cui sono diffuse violenze e maltrattamenti soprattutto nei contesti sociali più poveri e il 33,5% dei bambini tra i 5 e i 14 anni è impegnato in attività lavorative. Come si evince dall ultimo rapporto annuale di Amnesty International, diffusa è anche la violenza di genere e la mancanza di tutela dei diritti riproduttivi e sessuali delle donne peruviane. Nel 2011 il pubblico ministero ha riaperto il caso sulla sterilizzazione forzata di oltre donne durante la presidenza di Alberto Fujimori, portando alla luce la pratica così diffusa. Anche le popolazioni indigene sono soggette a continue violazioni dei loro diritti, in particolar modo per quanto riguarda il diritto alla proprietà della terra, che possiede per le popolazioni autoctone non solo un valore economico, ma soprattutto simbolico e rituale. Dal punto di vista sanitario si registrano fortissime disparità tra le strutture ospedaliere pubbliche (compreso il pronto soccorso), che sono generalmente carenti sia per personale specializzato che per mancanza di attrezzature moderne efficienti, e le cliniche ed i centri sanitari privati, che presentano, al contrario, un buon livello sia di apparecchiature mediche che di personale specializzato. I costi sono tuttavia alquanto elevati e ciò rende impossibile per buona parte della popolazione ricevere cure mediche adeguate. Per quanto riguardala sicurezza alimentare, la situazione è in miglioramento, anche se sta aumentando sensibilmente la percentuale persone in sovrappeso e obese e permangono forti disparità tra zone urbane e rurali. Infine il Perù è tra i primi 10 paesi del mondo per biodiversità. Questa caratteristica gli conferisce un ruolo fondamentale per l equilibrio ecologico del pianeta, ma è purtroppo minacciata da diversi fattori, tra i quali spiccano l industria estrattiva e in particolare le miniere illegale, che producono danni ambientali irreparabili. DESCRIZIONE DELLE ONG E DEI PARTNER TERRITORIALI CHE COLLABORANO CON LE ONG: PROGETTO MONDO MLAL è un'organizzazione non governativa (ONG) di cooperazione internazionale che promuove Programmi di Sviluppo con l invio di cooperanti in America latina e Africa e il sostegno dei gruppi di volontari sul territorio italiano. Da sempre impegnato nella difesa dei diritti umani, a partire dal 2011 ProgettoMondo Mlal ha scelto di dedicare i propri Programmi prioritariamente allo sviluppo psicofisico, culturale e sociale di bambini, adolescenti e giovani, appartenenti a fasce sociali vulnerabili, in America Latina e in Africa. Perché, complici nuove opportunità e adeguate forme di sostegno, possano farsi artefici della propria crescita e dello sviluppo delle loro comunità. In Perù, ProgettoMondo Mlal è presente in diverse regioni del Paese dal 1973 operando nell ambito della promozione dello sviluppo rurale, dell economia solidale e dei diritti umani, con progetti e iniziative orientati al rafforzamento degli attori locali, pubblici e privati. In particolare opera su due grandi temi, diritti umani ed economia solidale, identificando la gioventù come settore prioritario per avviare processi di sviluppo sostenibile. Attualmente si stanno trattando tematiche sui diritti umani relative alla prevenzione del traffico illecito dei migranti e alla migrazione clandestina, attraverso la sensibilizzazione dell opinione pubblica, l accesso a servizi di protezione, la formazione di operatori della società civile e agenti pastorali di zone di frontiera, e il potenziamento dei servizi di difesa erogati dalla Defensoria del Pueblo. Inoltre, si appoggia il protagonismo e la partecipazione dei bambini/ne e adolescenti lavoratori nei processi di formulazione di politiche a livello comunale a favore dell infanzia, organizzando spazi di consultazione locali. Infine promuove azioni in appoggio alle iniziative di economia solidale, a livello urbano e rurale, mediante il rafforzamento di organizzazioni di produttori/trici in diverse zone rurali del paese, dove esistono esperienze di articolazione produttiva e commerciale. Nell attuazione, ProgettoMondo Mlal dà particolare importanza al beneficiario diretto dell azione, il minore e/o adolescente in situazione di rischio diretto o potenziale, la persona migrante o vittima di tratta e traffico, ma anche ai soggetti pubblici e privati che possono svolgere un ruolo determinate nella tutela dei diritti e nella promozione di iniziative di sviluppo. Partner Partner di ProgettoMondo Mlal nel presente progetto sono tre entità peruviane, che operano in tema di tratta di persone e traffico illegale di migranti, con un ambito di intervento nazionale: la Pastorale di Mobilità Umana, programma della Commissione Episcopale di Azione Sociale (CEAS), il Forum Solidaridad Perú (FSP) e la Defensoria del Pueblo. La Pastorale di Mobilità Umana, e in particolare il programma della Commissione Episcopale di Azione Sociale (CEAS) della Conferenza Episcopale Peruviana, è al servizio della popolazione migrante e delle loro famiglie. A parte le attività di attenzione diretta ai migranti, la Pastorale è fortemente impegnata in attività di sensibilizzazione e advocacy sui temi della tratta e del traffico di

3 esseri umani, sfruttamento sessuale per fini commerciali di donne e bambini, migrazione responsabile. Il Forum Solidaridad Perú (FSP) è un organizzazione non governativa locale di Lima la cui missione istituzionale è di lavorare principalmente sull incidenza politica, sull advocacy, e sul rafforzamento delle reti della società civile. I progetti su cui si è concentrata FSP negli ultimi anni riguardano principalmente le tematiche del debito estero, della corruzione e dell impunità, e del rafforzamento di reti della società civile per la partecipazione nei processi decisionali a livello locale. ProgettoMondo Mlal e FSP collaborano da diversi anni su varie iniziative e progetti, ed in particolare negli ultimi due anni, si è sviluppato uno stretto scambio sul tema della migrazione peruviana in Europa, scambio dal quale ha avuto origine il presente progetto. La Defensoria del Pueblo, infine, è organo di promozione e difesa dei diritto fondamentali della persona, che opera mediante programmi specializzati, sportelli e uffici su tutto il territorio nazionale. Con i suoi avvocati e operatori sociali specializzati, la DP opera a favore dei diritti delle minoranze, dei disabili, dei bambini, delle donne, dei migranti con attività di attenzione diretta (legale, medica, psicologica e sociale), pubblica studi e report, realizza attività di sensibilizzazione. Con queste entità ProgettoMondo Mlal in base a un accordo di collaborazione pluriennale orientato alla realizzazione di progetti e iniziative sul tema dei diritti dei migranti, prevenzione della tratta di persone e traffico illegale di migranti, si prevede il coinvolgimento di volontari in servizio civile nell implementazione delle attività. NUMERO ORE DI SERVIZIO SETTIMANALI DEI VOLONTARI: 35 GIORNI DI SERVIZIO A SETTIMANA DEI VOLONTARI: 5 MESI DI PERMANENZA ALL ESTERO: I volontari in servizio civile permarranno all estero mediamente dieci (10) mesi. EVENTUALI PARTICOLARI OBBLIGHI DEI VOLONTARI DURANTE IL PERIODO DI SERVIZIO: Ai volontari in servizio si richiede: elevato spirito di adattabilità; flessibilità oraria; eventuale svolgimento del servizio anche durante alcuni fine settimana; attenersi alle disposizioni impartite dai responsabili dei propri organismi e dei partner locali di riferimento, osservando attentamente le indicazioni soprattutto in materia di prevenzione dei rischi sociali, ambientali e di tutela della salute; comunicare al proprio responsabile in loco qualsiasi tipo di spostamento al di la quelli già programmati e previsti dal progetto; partecipazione a situazioni di vita comunitaria; rispettare i termini degli accordi con le controparti locali; trasferimenti in città e distretti diversi da quelli di residenza nell ambito dello stesso Paese di assegnazione; partecipare a incontri/eventi di sensibilizzazione e di testimonianza ai temi della solidarietà internazionale al termine della permanenza all estero; scrivere almeno tre (3) articoli sull esperienza di servizio e/o sull analisi delle problematiche settoriali locali, da pubblicare sul sito Antenne di Pace, portale della Rete Caschi Bianchi; partecipare ad un modulo di formazione comunitaria e residenziale prima della partenza per l estero. partecipare alla valutazione finale progettuale Inoltre, per la sede di attuazione si richiede: Disponibilità a vivere in case da condividere con altri volontari e di osservare le indicazioni dei referenti in Italia, in particolar modo riguardo a salute e sicurezza. Si richiede ai volontari di rispettare le regole vita comunitaria, per la convivenza dei volontari con altre persone dell equipe nella medesima abitazione

4 PARTICOLARI CONDIZIONI DI RISCHIO PER I VOLONTARI CONNESSE ALLA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO: Nello svolgimento del proprio servizio, i volontari in servizio civile impiegati nel progetto sono soggetti alle seguenti condizioni di rischio: Rischi politici e di ordine pubblico: MICROCRIMINALITÀ: sia in Capitale come in tutte le grandi città e i maggiori centri turistici si rileva come pur essendo venuto meno negli ultimi anni il rischio di attentati di matrice terroristica, è molto alta l incidenza della criminalità comune, che spesso agisce in forma organizzata. Risultano particolarmente a rischio le aree periferiche e il centro storico. SEQUESTRI E AGGRESSIONI: l utilizzo di taxi delle compagnie di trasporto non ufficiali non è sicuro per il rischio di sequestri, la cui incidenza è limitata quasi solo alle zone rurali del Perù, o aggressioni e la mancanza di assicurazione di tali mezzi. MANIFESTAZIONI DI PROTESTA: si registrano scontri anche violenti tra autorità e movimenti antiminerari. La città di Lima normalmente non è teatro di questi fenomeni, ma non si esclude la possibilità di manifestazioni di protesta. Rischi sanitari: Possibilità di contrarre febbre gialla, dengue, epatite di tipo A e B, soprattutto nelle zone andinoamazzoniche, mentre a Lima non si evidenziano rischi particolari di ordine sanitario. Le strutture ospedaliere pubbliche (compreso il pronto soccorso) sono generalmente carenti sia per personale specializzato che per mancanza di attrezzature moderne efficienti. Le cliniche ed i centri sanitari privati presentano, al contrario, un buon livello sia di apparecchiature mediche che di personale specializzato. I costi sono tuttavia alquanto elevati. Si segnala infine la presenza sul mercato di una certa quantità di farmaci adulterati Altri Rischi: TERREMOTI: tutto il Perù, compresa l area di Lima, è considerato zona sismica ACCORGIMENTI ADOTTATI PER GARANTIRE I LIVELLI MINIMI DI SICUREZZA E DI TUTELA DEI VOLONTARI A FRONTE: Per garantire livelli minimi di tutela e sicurezza dei volontari in relazione a rischi Politici e di ordine pubblico RISCHIO ACCORGIMENTO MICROCRIMINALITA SEQUESTRI E AGGRESSIONI ogni spostamento locale del volontario/a sarà pianificato con gli operatori responsabili; ai volontari saranno sconsigliati spostamenti in orari notturni e in zone isolate della città. i volontari saranno invitati a non circolare da soli e a non portare con sé oggetti di valore (Ipad, macchine fotografiche,...) o grossi quantitativi di denaro; i volontari saranno invitati a dotarsi di fotocopie dei propri documenti personali ed a custodire in luogo sicuro gli originali. fare attenzione negli spostamenti all interno di stazioni ed aeroporti, dove è alta la frequenza di atti di criminalità e utilizzare mezzi pubblici ufficiali e non quelli abusivi; L Ente mantiene costanti contatti con le istituzioni che presidiano il territorio (partner locali di progetto, istituzioni locali e nazionali del Paese ospitante, Rappresentanze diplomatica/consolare italiana nel Paese); I volontari saranno invitati a non circolare da soli e dovranno operare a stretto contatto con gli operatori locali e con il personale del partner locale di progetto, seguendo le direttive specifiche da questi emanate.

5 MANIFESTAZIONI DI PROTESTA ai volontari sarà sconsigliata la partecipazione diretta autonoma a qualsiasi tipo di manifestazione politica o di protesta o l esposizione in luogo pubblico di opinioni politiche; La partecipazione a manifestazioni è ammessa solo qualora esse siano a carattere espressamente nonviolento e solo in caso di coerenza con quanto previsto a progetto ed in presenza di personale di riferimento. Per garantire livelli minimi di tutela e sicurezza dei volontari in relazione a rischi sanitari: RISCHIO ACCORGIMENTO Al volontario è consigliato di consultare la guida predisposta dal Ministero della Salute italiano. Si consiglia, dietro parere medico, di effettuare le vaccinazioni consigliate dall OMS per febbre gialla e epatite, soprattutto se si febbre gialla, dengue, intende viaggiare nelle aree andine e amazzoniche; Si consiglia di usare repellenti per insetti, soprattutto se si intende epatite di tipo A e B viaggiare nelle aree andine e amazzoniche o in prossimità di acque stagnanti; Si consiglia di bere solo acqua minerale oppure bollita, filtrata o chimicamente trattata; Mangiare pesce e verdure crude solo in ristoranti di ottimo livello. si consiglia di rivolgersi esclusivamente a farmacie qualificate, evitando FARMACI CONTRAFFATTI negozi non specializzati. Il centro ospedaliero più vicino è: la Clinica San Felipe, Av. Gregorio Escobedo 650, Jesús María, Lima (Tel ), che si trova a meno di 10 minuti a piedi dalla sede del progetto, ed è facilmente raggiungibile con taxi in meno di 5 minuti. Per garantire livelli minimi di tutela e sicurezza dei volontari in relazione a rischi inerenti le calamità naturali: RISCHIO TERREMOTO ACCORGIMENTO Contattare l Unità di Crisi italiana per attivare in maniera coordinata un eventuale piano di evacuazione dei volontari dalla zona colpita; l Ente identifica eventuali sedi alternative in cui spostare i volontari in caso quella accreditata non sia ritenuta sicura, in accordo con l Ufficio Nazionale per il servizio Civile; Ai volontari viene fornito un piano di azione in caso emergenza terremoto con una lista di contatti da utilizzare, luoghi di riferimento e cose da fare in caso si verifichino scosse di terremoto. L ente, di concerto con l UNSC ed il personale di riferimento locale, individua un eventuale modifica del piano di impiego in relazione, sia in ordine ai motivi di sicurezza che ai bisogni del contesto ed alla possibilità di risposta agli stessi da parte delle sedi e dei volontari PARTICOLARI CONDIZIONI DI DISAGIO PER I VOLONTARI CONNESSE ALLA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO: Nello svolgimento del proprio servizio, i volontari impiegati all estero nel presente progetto sono soggetti alle seguenti condizioni di disagio: il disagio di ritrovarsi immersi in una realtà diversa da quella conosciuta e non avere le giuste coordinate per comprenderla, per capire come relazionarsi e comportarsi sia nei confronti delle controparti locali che delle istituzioni locali; il disagio di dover utilizzare quotidianamente particolari accorgimenti sanitari resi necessari dal vivere in territori in cui sono presenti patologie endemiche (malaria, aids e/o tubercolosi,..) il disagio di ritrovarsi in territori in cui le condizioni climatiche possono, in certe situazioni, ostacolare o/e ritardare le attività previste dal progetto

6 il disagio di vivere in territori dove le comunicazioni telefoniche ed il collegamento internet non è sempre continuo ed assicurato. DESCRIZIONE SEDE DESCRIZIONE DEL CONTESTO TERRITORIALE: LIMA Lima è la città capitale del Perù e si estende su una superficie di 2.672,6 kmq e presenta una popolazione di milioni di abitanti. La realtà urbana di Lima è molto complessa e compromessa sia sul piano sociale, economico, politico, che su quello del rispetto dei diritti umani. La densità abitativa è molto alta (2.854,36 ab./km²) e la sovrappopolazione soprattutto nei quartieri periferici rende insufficienti e inadeguati i pochi servizi esistenti (circa 2 milioni di persone non hanno accesso all acqua potabile). Divisa in 43 distretti, racchiude condizioni sociali, economiche e culturali molto diverse tra loro. Infatti, sebbene le diverse zone possano essere accomunate dall'appartenenza della popolazione alla fascia di minor reddito ben al di sotto della soglia di povertà, possono essere identificate sostanziali differenze sociali tra i quartieri di più antica costituzione, edificati a ridosso del centro della capitale, e quelli che quotidianamente sorgono nella periferia. I primi si caratterizzano per l'elevata densità abitativa, la complessità delle problematiche sociali, la disgregazione, la violenza strutturale e la vulnerabilità sociale; i secondi, invece, sono caratterizzati dall'estrema povertà economica della popolazione, della totale mancanza di servizi e dallo stretto legame con la cultura di origine della popolazione. Le aree periferiche, i barrios, si estendono per chilometri arrampicandosi sulle colline che circondano la città, in una distesa di abitazioni di fortuna costruite con mattoni, lamiere e spesso solo teli di plastica. Qui le condizioni di vita sono estreme, le strutture sono prive di reti fognarie, di servizi igienici e con precari allacciamenti elettrici. La criminalità imperversa e gli abitanti vivono per la maggior parte di lavori precari e sottopagati. Il tasso di popolazione al di sotto della soglia di povertà supera il 44,5%. Il costo della vita in città impone spesso anche a coloro che trovano un lavoro strutturato (anche se a volte sottopagato) di continuare a vivere in questi luoghi, per l'impossibilità di pagare un affitto. Tuttavia è possibile tracciare un disegno generale unitario dei quartieri della città, in particolare di quelli urbano marginali ad alto livello di insediamenti umani. In queste zone il 40% delle abitazioni è costruito con materiali provvisori o inadeguati, con una carenza del servizio di acqua potabile, fognatura ed elettricità (il 34% non conta dei 3 servizi basici). La media di occupanti per ogni abitazione è di 6 persone. La rete stradale è scarsa e in pessimo stato e crea seri problemi alla comunicazione e ai trasporti. Nei quartieri periferici di nuova costituzione i servizi sono totalmente assenti o in comune. Gli immigrati si ammassano nelle chozas, piccole e squallide baracche di stuoia che costituiscono i "pueblos jòvenes", poveri quartieri di periferia situati sulle colline di sabbia che circondano la capitale. I fattori che determinano questa situazione sono riconducibili alla scarsa qualità dell insegnamento e alle condizioni di vita particolarmente povere delle famiglie, nonché alla lontananza dalle strutture scolastiche dai quartieri più poveri della città. L assistenza sanitaria pubblica è rivolta, di fatto, solo ad una piccola parte della popolazione (circa il 59%), a fronte di condizioni di salute critiche per ogni fascia della popolazione. I dati più critici riguardano il tasso di malati per infezioni respiratorie (soprattutto tubercolosi) e malattie intestinali manifeste anche in forme gravi. Il 34,9% dei bambini soffrono di anemia e al 2012 il 6,3% dei minori di 5 anni soffre di denutrizione cronica. È allarmante anche l alto tasso di assistenze mediche per ferite riconducibili ad atti di violenza. L'87% della popolazione del territorio è sotto occupata, impiegata in lavori occasionali, informali e non adeguatamente remunerati. Molte persone, tra cui un numero considerevole di giovani e bambini, trovano occupazioni informali per aiutare l economia familiare. Inoltre secondo i dati INEI 2012 il 2,3% degli uomini e il 3,6% delle donne sono analfabete, il 30% degli studenti sono ripetenti, mentre il 20% abbandona gli studi prima di concluderli. Questi dati sono dovuti alla scarsa qualità dell insegnamento e alle precarie condizioni di vita delle famiglie. Proprio per questo, nei quartieri periferici il tasso di dispersione scolastica è molto più elevato. Sede di tutte le istituzioni del Paese, è sede di riferimento strategica anche per ONG, organismi e istituzioni altre della società civile, che operano sul territorio e dialogano con il Governo per promuovere condizioni di vita degne e democratiche per la popolazione di Lima e del Paese. Nel territorio di Lima: MLAL interviene nel settore Rafforzamento Istituzionale e Reti.

7 DESCRIZIONE DEL CONTESTO SETTORIALE: RAFFORZAMENTO ISTITUZIONALE E RETI La migrazione è un fenomeno che caratterizza e continua a caratterizzare la società peruviana, che considera la possibilità di emigrare all estero come un opportunità di riscatto sociale e di miglioramento delle condizioni economiche, sia personale che per la famiglia che rimane nel paese. Nella sola Lima si stima che la popolazione a rischio di migrazione illegale, tratta e sfruttamento in virtù della sua condizione di estrema povertà e vulnerabilità sia di circa persone (5% della popolazione totale della capitale). I peruviani e le peruviane che vivono e lavorano all estero sono più di 3 milioni, dei quali la maggior parte sono donne. L apporto, in termini economici, è di circa milioni di dollari inviato sotto forma di rimesse, ovvero circa il 2% del PIL. Le destinazioni più ambite sono Stati Uniti ( ), Spagna ( ), Argentina ( ), Italia ( ), Cile ( ) e Giappone ( ). Se si considera il luogo di provenienza, la maggior parte dei migranti provengono da Lima e Callao (50,6 %), mentre altri importanti nuclei sono: Trujillo (5,7 %), Arequipa (2,4 %) e Huancayo (1,8 %). Lima opera come un centro di transito per le vittime della costa e della selva settentrionale, così come dell altipiano centrale, da cui si distribuiscono le vittime con destinazione verso la zona meridionale del paese e all estero. Il mezzo più comune per adescare le vittime è la falsa offerta di lavoro attraverso agenzie di impiego informale, cartelli nei mercati ed incluso mezzi di comunicazione come le radio regionali o provinciali. Tali offerte informali implicano decisioni immediate e, in generale, hanno tre caratteristiche: a) la remunerazione offerta è maggiore alla media del mercato; b) sono dirette a persone con bassa qualifica professionale; c) prevedono il trasferimento verso un luogo lontano dall ambiente abituale di vita. Nel tema del fenomeno migratorio, il primo problema identificato è la mancanza d accesso all informazione corretta e chiara per quelle persone interessate a migrare, per poter prevenire il fenomeno della migrazione irregolare e lo sfruttamento illegale dei migranti. In Perù, l organizzazione incaricata della protezione dei diritti umani di tutti i cittadini è la Defensoria del Pueblo (DP), organo costituzionale di difesa dei diritti fondamentali della persona (sul modello del ombudsman dei paesi scandinavi). Inoltre, esiste una rete di organizzazioni della società civile che operano sul tema dei diritti umani e di organizzazioni di familiari di migranti che stanno assumendo un ruolo sempre più visibile nei territori di maggiore migrazione per la promozione dei diritti umani dei migranti e la lotta contro forme di traffico illegale. Ciononostante, questi attori non hanno ancora raggiunto una piena percezione e sensibilizzazione verso i problemi collegati alla migrazione, e mancano di competenze operative per sostenere le autorità nazionali ed altre organizzazioni per controllare il crescente flusso migratorio, per promuovere la migrazione legale e la prevenzione della violazione dei diritti dei migranti. Il Perù è uno dei paesi più colpiti dai delitti della tratta di persone e dal traffico illegale di migranti. A tal riguardo, lo Stato peruviano ha promulgato la Legge nº 28750, contro la Tratta di persone e il traffico illegale di migranti, in cui s identificano i delitti e si stabiliscono le sanzioni penali corrispondenti. Casi di tratta di persone vengono segnalati quotidianamente, sia interna al paese, che da e verso l estero. Tali pratiche delittuose sono, negli ultimi anni, in continuo aumento. Secondo le recenti statistiche del Sistema di Registro e Statistica del delitto di Tratta di persone e affini (RETA-PNP) della Divisione Nazionale di Lotta contro la Tratta di Persone (Divintrap) della Polizia Nazionale, solo dal 01 gennaio al 31 settembre 2010 si sono identificati nel paese 318 casi di tratta di persone, dei quali il 70,3% a scopo di sfruttamento sessuale, il 15,3% lavorativo, l 1,6% per mendicità e l 1,9% per vendita di bambini. Nel totale delle denunce registrate si contano 798 vittime, delle quali 483 erano minorenni e 477 donne tra i 14 e 17 anni; tuttavia queste cifre fanno riferimento solo ai casi denunciati, una minoranza rispetto la totalità, e vengono elaborati solo su base nazionale e non disgregati per città o zona geografica. Sono state identificate diverse rotte di Tratta di Persone e di Migranti, tanto interne che transfrontaliere, individuando i luoghi di origine, di transito e di destinazione delle vittime. Il sud del paese è la principale destinazione della Tratta di Persone con fini di sfruttamento sessuale, soprattutto di donne adolescenti. Esistono rotte interne usate per lo spostamento delle vittime come Cusco Madre de Dios; Arequipa Madre de Dios, Arequipa Moquegua, Cusco Puno. Lima costituisce tuttavia sempre il maggiore polo di raccolta essendo la capitale e il luogo di maggiore scalo aereo non solo del paese, ma di tutta l area andina. Globalmente, esistono all incirca 3 milioni di peruviani che sono migrati fuori dalle frontiere nazionali, circa il 10% della popolazione del paese. In Italia, per esempio, sono presenti più di 190,000 migranti peruviani, di cui 20% considerati irregolari. È stato calcolato che più della metà dei peruviani richiedenti il visto turistico non ritornano nel loro paese. Questa pratica si trova al di fuori dei controlli delle autorità nei punti d ingresso e d uscita, dal momento in cui questi potenziali migranti illegali ottengono un visto turistico valido per entrare nell UE. L ambito della

8 migrazione illegale provoca una situazione di vulnerabilità a diversi livelli. Un gruppo di persone ancor più vulnerabile sono i migranti che ottengono un permesso di lavoro regolare attraverso contratti di lavoro che non riflettono le attività reali che svolgono una volta arrivati in Europa. Di conseguenza, queste persone si trovano in balia di una rete d intermediari che si approfittano della situazione d irregolarità per esercitare minacce e altre misure di pressione, anche economica. La Pastorale di Mobilità Umana, attraverso il programma della Commissione Episcopale di Azione Sociale (CEAS) della Conferenza Episcopale Peruviana, e la Defensoria del Pueblo sono al servizio della popolazione migrante/o a rischio migrazione/tratta e delle loro famiglie coordinando a Lima e nel resto del Paese le attività di sensibilizzazione e advocacy sui temi della tratta e del traffico di esseri umani, sfruttamento sessuale di donne e bambini, e migrazione responsabile nei confronti delle istituzioni e della popolazione. Nel settore Rafforzamento Istituzionale e Reti MLAL interviene nella sede di Lima con i seguenti destinatari diretti e beneficiari. I destinatari diretti sono: 100 agenti pastorali di Lima che fanno parte della rete di supporto della Pastorale di Mobilità Umana sul tema della tratta e traffico di persone; 80 operatori della Defensoria del Pueblo; 80 rappresentanti di 15 associazioni di familiari di migranti. Beneficiaria è la popolazione della capitale Lima più a rischio di migrazione illegale, tratta e sfruttamento in virtù della sua condizione di estrema povertà e vulnerabilità stimata in circa persone (5% della popolazione totale della capitale). OBIETTIVI SPECIFICI DEL PROGETTO DI IMPIEGO: Rafforzare le azioni e iniziative condotte dai 100 agenti pastorali della Pastorale di Mobilità Umana di Lima e di 80 funzionari della Defensoria del Pueblo Promuovere il rafforzamento istituzionale e organizzativo delle associazioni di famigliari dei migranti (almeno 80 operatori e 15 diverse associazioni) e della Rete Peruviana di Organizzazioni della Società Civile per l osservazione e vigilanza sulla migrazione illegale e sul traffico di migranti Sensibilizzare la popolazione di Lima e gli organi statali in tema di migrazione illegale e tratta. DESCRIZIONE DEL PROGETTO: Complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi Azione 1. Rafforzamento dei programmi e servizi di prevenzione e protezione delle vittime della migrazione clandestina e del traffico di migranti 1. Organizzazione (logistica e piano di tutoraggio) e realizzazione di 1 corso di formazione per 80 funzionari della Defensoria del Pueblo (DP) su tematiche legate alla migrazione, al traffico illegale di migranti ed alla tratta di persone, con produzione dei materiali educativo didattici (dispense, slides, bibliografie ecc..); 2. Elaborazione e implementazione di 1 protocollo di assistenza diretta per la DP in relazione al tema del traffico illegale di migranti e tratta di persone e sul ruolo della DP; 3. Elaborazione di studi e pubblicazione di 2 rapporti semestrali sulla migrazione peruviana e il ruolo della Defensoria del Pueblo nelle politiche di prevenzione e protezione; 4. Organizzazione (anche logistica) e realizzazione di n 3 incontri di scambio tra agenti pastorali operanti in diverse regioni del paese per scambio di esperienze e monitoraggio del fenomeno. 5. Organizzazione (logistica e piano di tutoraggio) e realizzazione di 1 coso di formazione per 100 agenti pastorali della Pastorale di Mobilità Umana su tematiche legate alla migrazione, al traffico illegale di migranti ed alla tratta di persone, con produzione dei materiali educativo didattici (dispense, slides, bibliografie ecc..);

9 Azione 2. Attivazione e potenziamento di una Rete peruviana di organizzazioni della società civile per l osservazione e vigilanza sulla migrazione illegale e sul traffico di migranti verso l Europa e altri paesi dell America Latina 1. Pianificazione (logistica e piano di tutoraggio) e realizzazione di 1 programma di formazione per 80 rappresentanti di 15 diverse associazioni di famigliari di migranti esistenti a livello nazionale in materia di migrazione e progettazione sociale, con produzione dei materiali educativo didattici (dispense, slides, bibliografie ecc..) 2. Organizzazione e realizzazione di n 3 Incontri nazionali per il funzionamento della Rete di vigilanza per la migrazione legale e i diritti del migrante; 3. Aggiornamento della piattaforma web della Rete di vigilanza sulla migrazione e elaborazione, editing dei contenuti e pubblicazione del Rapporto Annuale dell Osservatorio sulla migrazione 4. Organizzazione di almeno 1 incontro mensili di gestione delle relazioni e contatti con le autorità pubbliche coinvolte nella realizzazione di piani di prevenzione in materia di migrazione illegale e realizzazione attività di advocacy 5. Organizzazione di incontri periodici a Lima di coordinamento e scambio di buone pratiche con altre organizzazioni latinoamericane attive nel contrasto alla migrazione illegale e traffico di migranti Azione 3. Incremento dei livelli di consapevolezza e conoscenza della popolazione di Lima e degli organi statali in tema di migrazione illegale e tratta 1. Creazione e realizzazione di 1 campagna annuale di informazione e comunicazione per la promozione della migrazione legale con produzione di materiale di comunicazione e visibilità delle attività 2. Aggiornamento continuo del portale web e elaborazione e pubblicazione di una rassegna stampa periodica, e gestione all interno di esso di un forum di dibattito aperto a tutti gli utenti 3. Elaborazione e produzione di 1 dossier di orientamento e informazione per operatori e funzionari pubblici sul tema della migrazione e tratta 4. Organizzazione (anche logistica) e realizzazione di 1 seminario nazionale e 1 seminario internazionale sulla migrazione a Lima Risorse umane complessive necessarie per l espletamento delle attività previste, con la specifica delle professionalità impegnate e la loro attinenza con le predette attività 1 avvocato Azione 1, 2 e 3 1 esperto diritti umani e migrazione Azione 1, 2 e 3 1 comunicatore sociale - Azione 1, 2e 3 3 formatori Azione 1, 2 e 3 1 amministratore Azione 1, 2 e 3 1 assistente di amministrazione Azione 1, 2 e 3 Ruolo ed attività previste per i volontari nell ambito del progetto: Il Volontario/a in servizio civile n 1 sarà di supporto nelle seguenti attività: Partecipa e supporta la produzione dei materiali educativo didattici (dispense, slides, bibliografie ecc..) per le attività di formazione Collabora nell elaborazione dei contenuti e materiali della campagna di informazione e comunicazione per la promozione della migrazione legale; Collabora negli incontri di gestione delle relazioni e contatti con le autorità pubbliche coinvolte nella realizzazione dei piani di prevenzione in materia di migrazione illegale e realizzazione attività di advocacy Partecipazione all organizzazione logistica e tutoraggio delle attività di formazione dei 100 agenti pastorali Collabora all organizzazione del Seminario Internazionale; Supporta l organizzazione logistica del seminario nazionale sulla migrazione rivolto agli operatori del settore Partecipa all organizzazione degli incontri nazionali per il funzionamento della Rete di vigilanza per la migrazione legale e i diritti del migrante;

10 Supporta la definizione, elaborazione ed editing dei contenuti dell annuale rapporto pubblicato dall Osservatorio Nazionale sulle Migrazioni Il Volontario/a in servizio civile n 2 sarà di supporto nelle seguenti attività: Collabora alla rassegna stampa delle notizie riguardanti la migrazione irregolare e il traffico illegale di migranti diffuse attraverso il portale web Supporta la gestione del forum di discussione del portale Partecipa e supporta la produzione dei materiali educativo didattici (dispense, slides, bibliografie ecc..) per le attività di formazione Supporta l organizzazione logistica delle attività di scambio tra agenti pastorali Collabora nell elaborazione dei contenuti e materiali della campagna di informazione e comunicazione per la promozione della migrazione legale; Partecipa all organizzazione logistica e attività di tutoraggio nell ambito dei corsi di formazione per i rappresentanti delle 80 di associazioni di famigliari di migranti Partecipa all organizzazione logistica e attività di tutoraggio nell ambito dei corsi di formazione per gli 80 funzionari della Defensoria del Pueblo Contribuisce alla definizione dei contenuti, pubblicazione e diffusione del materiale di orientamento e informazione per operatori e funzionari pubblici REQUISITI: I seguenti requisiti sono suddivisi tra requisiti generici, ricercati genericamente in tutti i candidati, e i preferibili requisiti specifici, inerenti aspetti tecnici connessi alle singole sedi e alle singole attività che i volontari andranno ad implementare: Generici: Esperienza nel mondo del volontariato; Conoscenza della FOCSIV o di uno degli Organismi soci e delle attività da questi promossi; Competenze informatiche di base e di Internet. Specifici: Volontario/a n 1 Preferibile titolo di studio in psicologia, scienze dell educazione, e/o scienze della comunicazione Preferibile ottima conoscenza della lingua spagnola Preferibile ottima conoscenza dei principali social networks Preferibile buona conoscenza di software di gestione immagini e montaggio video Volontario/a n 2 Preferibile formazione in Scienze Politiche/Internazionali/Materie Economiche, Legge e/o Diritti Umani; Ottima conoscenza scritta e parlata della lingua spagnola; Buona conoscenza dei mezzi informatici (Microsoft Excel e database) Preferibile ottima conoscenza dei principali social networks Preferibile buona conoscenza di software di gestione immagini e montaggio video

11 DOVE INVIARE LA CANDIDATURA tramite posta: la candidatura dovrà pervenire direttamente all indirizzo sotto riportato.(nota Bene: non farà fede il timbro postale di invio, ma la data di ricezione in sede delle domande ENTE CITTA INDIRIZZO TELEFONO SITO MLAL Verona Viale A. Palladio, tramite Posta Elettronica Certificata (PEC) di cui è titolare l'interessato, allegando la documentazione richiesta in formato pdf, a info@pec.mlal.org e avendo cura di specificare nell'oggetto il paese e il titolo del progetto (es. CASCHI BIANCHI: INTERVENTI UMANITARI IN AREE DI CRISI Est Europa Albania - CELIM). Nota Bene: per inviare la candidatura via PEC è necessario possedere un indirizzo PEC di invio (non funziona da una mail normale), non è possibile utilizzare indirizzi di pec gratuiti con la desinenza "postacertificata.gov.it", utili al solo dialogo con gli Enti pubblici.

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