CANCRO: "PARITA' DI ACCESSO ALLE CURE PER TUTTI I MALATI" ECCO LE RICHIESTE DI SPECIALISTI E PAZIENTI AI CANDIDATI
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- Tiziano Bianchi
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1 Rassegna Stampa Comunicato stampa CANCRO: "PARITA' DI ACCESSO ALLE CURE PER TUTTI I MALATI" ECCO LE RICHIESTE DI SPECIALISTI E PAZIENTI AI CANDIDATI Intermedia s.r.l. per la comunicazione integrata Via Malta, 12/B Brescia Tel Fax intermedia@intermedianews.it Roma, 31 Gennaio 2013
2 TUMORI:LETTERA MALATI E ASSOCIAZIONI A PARTITI, CURE A TUTTI LE RICHIESTE DEGLI SPECIALISTI E DEI PAZIENTI (ANSA) - ROMA, 31 GEN - Le societa' scientifiche e le associazioni di malati di tumore hanno firmato una lettera indirizzata ai capolista dei partiti chiedendo parita' nell'accesso alle cure, gratuite, per tutti i pazienti. Chi si candida a governare il Paese nella prossima legislatura dovra' affrontare la complessa questione cancro e i temi sono contenuti nel documento inviato ai capolista dei diversi partiti dalle principali societa' scientifiche coinvolte nella cura dei tumori (AIOM - Associazione Italiana di Oncologia Medica, AIRO - Associazione Italiana di Radioterapia Oncologica, SICO - Societa' Italiana di Chirurgia Oncologica, SIE - Societa' Italiana di Ematologia e SIPO - Societa' Italiana di Psico- Oncologia), dalla Federazione Italiana Medici di Medicina Generale (FIMMG) e dalle associazioni dei pazienti riunite nella FAVO (Federazione Italiana della Associazioni di Volontariato in Oncologia). ''Anche nel settore oncologico - spiega Francesco De Lorenzo, presidente FAVO - si deve procedere con fermezza alla eliminazione di spese irrazionali e inappropriate. Tuttavia, penalizzare i malati attraverso una riduzione orizzontale ed indiscriminata dei servizi non rappresenta una scelta etica e non garantisce reali risparmi. E' essenziale garantire l'accesso, senza partecipazione di spesa da parte del malato, a diagnosi, terapie e riabilitazione''. Tra gli obiettivi principali ''il superamento - si legge - delle gravi disparita' di accesso alle cure attualmente esistenti (ad esempio, nel 2010 a fronte di 598 posti letto in hospice in Lombardia e 241 in Emilia Romagna se ne censivano solo 20 in Campania e 7 in Calabria, mentre vi erano 27 strutture con servizio di radioterapia in Lombardia, 7 in Puglia e 3 in Calabria), l'attuazione del Piano Oncologico Nazionale , l'approvazione immediata dei nuovi Livelli Essenziali di Assistenza''. Nel 2012 in Italia si sono registrati nuovi casi di tumore (circa al giorno). Ogni famiglia di un malato, tra costi diretti e indiretti, in media perde euro l'anno. ''Vanno eliminate - afferma il prof. Stefano Cascinu, presidente AIOM - per i malati di cancro italiani le attuali assurde discriminazioni rispetto ai pazienti degli altri Paesi europei dovute ai notevoli ritardi da parte dell'aifa (Agenzia Italiana del Farmaco) nell'accesso ai farmaci antineoplastici innovativi''.(ansa).
3 AKS - Adnkronos Salute Tutte le Notizie - Il portale del Gruppo Adnkronos Pagina 1 di 2 Salute home sanità medicina salute farmaceutica regioni fotogallery salus tg salus tv pharmakronos tutte le notizie IGN AKI Arabic AKI English AKI Italiano AKI Crises Today LabItalia Musei on line Palazzo dell' Informazione Tutte le Notizie pagina 1 pagina 2 pagina 3 News :24 Sanita' Lazio: Idi, salta accordo tra proprieta' e sindacati, lavoratori in mobilita' 12:21 Sanita' Lazio: comitato S. Raffaele, certezze su 20 mln promessi da Palumbo 12:20 Ricerca: Aicpe, in 8 punti come e perche' donare corpo alla scienza (2) 12:20 Ricerca: Aicpe, in 8 punti come e perche' donare corpo alla scienza 12:13 Ricerca: Aicpe, no a cadaveri importati, per medici preparati donare corpi a scienza (2) 12:12 Ricerca: Aicpe, no a cadaveri importati, per medici preparati donare corpi a scienza 12:06 Farmaci: con statine generiche -7 mld dollari fatturati 'griffe' entro :56 Tumori: medici e associazioni a candidati, pari accesso cure per tutti (2) 11:56 Tumori: medici e associazioni a candidati, pari accesso cure per tutti 11:26 Alimentazione: Eurispes, 6% italiani e' vegetariano o vegano 11:23 Farmaci: Ema, a breve revisione dati su pillola Diane 11:04 Aborto: Eurispes, 64% italiani promuove pillola Ru486, in aumento 11:05 Bioetica: Eurispes, oltre meta' italiani approva eutanasia e biotestamento 11:04 Fecondazione: Eurispes, quasi 80% italiani favorevole a Pma 11:04 Animali: Eurispes, in 55% case italiane, si spendono anche 300 euro mese (2) Apri Piattaforma Multimediale Adnkronos Chiudi Immediapress 11:03 Animali: Eurispes, in 55% case italiane, si spendono anche 300 euro mese 10:13 Sanita': Grecia, sciopero di 24 ore per medici e infermieri 09:49 Sanita' Molise: sequestrate attrezzature mediche contraffatte in ospedali News :29 Sanita': Marino a Balduzzi, basta spot elettorali 18:52 Commissione Senato vota si' a Oleari presidente Iss ma si divide 18:47 Francia sospende pillola antiacne usata anche come contraccettivo 18:45 Ricerca: esperto, in futuro estinzione scienziati di fama, colpa e' crisi discipline 18:43 Sanita': Balduzzi, programma presentato da Pd e' gia' legge 18:37 Acque inquinate da pillola anticoncezionale, scienziati preoccupati 18:24 Sanita' Lazio: Ugl su San Raffaele, da azienda ancora niente stipendi SalusTv 18:22 Sanita': Palagiano (Idv) su Oleari, quale criterio ha determinato 'Le migliori la scelta? NEWS del 2012' SalusTg
4 Tumori: medici e associazioni a candidati, pari accesso cure per tutti Roma, 31 gennaio 2013 Chi si candida a governare il Paese nella prossima legislatura dovrà affrontare la complessa questione cancro. Con la massima concretezza, lungimiranza ed equità realizzando i punti chiave evidenziati in una lettera inviata ai capolista dei diversi partiti dalle principali società scientifiche coinvolte nella cura dei tumori (AIOM - Associazione Italiana di Oncologia Medica, AIRO - Associazione Italiana di Radioterapia Oncologica, SICO - Società Italiana di Chirurgia Oncologica, SIE - Società Italiana di Ematologia e SIPO - Società Italiana di Psico-Oncologia), dalla Federazione Italiana Medici di Medicina Generale (FIMMG) e dalle associazioni dei pazienti riunite nella FAVO (Federazione Italiana della Associazioni di Volontariato in Oncologia). Anche nel settore oncologico - spiega il prof. Francesco De Lorenzo, presidente FAVO - si deve procedere con fermezza alla eliminazione di spese irrazionali e inappropriate, per rendere più efficiente l organizzazione dei servizi e più efficace l utilizzo delle risorse. Tuttavia, penalizzare i malati attraverso una riduzione orizzontale ed indiscriminata dei servizi non rappresenta una scelta etica e non garantisce reali risparmi. Già ora le famiglie devono sostenere oneri, anche finanziari, rilevanti. Ulteriori penalizzazioni economiche costituirebbero davvero una forte limitazione al diritto di cura dei cittadini. Per questo chiediamo ai candidati che la prevista riduzione dei posti letto venga attuata non attraverso tagli lineari, ma sulla base del rispetto del numero dei casi trattati, a garanzia della sicurezza dei pazienti, e attraverso l effettiva attivazione delle Reti oncologiche regionali. Ed è essenziale che per tutte le grandi malattie, a cominciare dal cancro, sia garantito l accesso, senza partecipazione di spesa da parte del malato, a diagnosi, terapie e riabilitazione. Tra gli obiettivi principali da realizzare su cui le società scientifiche e le associazione dei pazienti richiamano l attenzione dei candidati, il superamento si legge nella lettera - delle gravi disparità di accesso alle cure attualmente esistenti (ad esempio, nel 2010 a fronte di 598 posti letto in hospice in Lombardia e 241 in Emilia Romagna se ne censivano solo 20 in Campania e 7 in Calabria, mentre vi erano 27 strutture con servizio di radioterapia in Lombardia, 7 in Puglia e 3 in Calabria), l attuazione del Piano Oncologico Nazionale (che ha ricevuto il via libera nel febbraio 2011 dalla Conferenza Stato-Regioni), l approvazione immediata dei nuovi Livelli Essenziali di Assistenza con la garanzia del controllo da parte dello Stato della loro attuazione. Nel 2012 in Italia si sono registrati nuovi casi di tumore (circa al giorno). Ogni famiglia di un malato, tra costi diretti e indiretti, mancato guadagno e spese aggiuntive per integrare l incompleta copertura assistenziale dei servizi pubblici, in media perde euro l anno. Vanno eliminate afferma il prof. Stefano Cascinu, presidente AIOM - per i malati di cancro italiani le attuali assurde discriminazioni rispetto ai pazienti degli altri Paesi europei dovute ai notevoli ritardi da parte dell AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) nell accesso ai farmaci antineoplastici innovativi. Questi tempi di latenza sono poi peggiorati dai ritardi per l ulteriore inserimento dei nuovi trattamenti nei Prontuari Terapeutici Regionali, dopo le approvazioni da parte dell ente regolatorio europeo (EMA) e italiano (AIFA). Deve inoltre essere istituito un fondo ad hoc per i medicinali innovativi ad alto costo.
5 SALUTE/ SOCIETÀ SCIENTIFICHE: PARITÀ ACCESSO CURE CANCRO A TUTTI LE RICHIESTE DI SPECIALISTI E PAZIENTI A CAPOLISTA PARTITI Roma, 31 gen. (TMNews) - Chi si candida a governare il Paese nella prossima legislatura "dovrà affrontare la complessa questione cancro". Con la "massima concretezza, lungimiranza ed equità": è quanto chiedono in una lettera inviata ai capolista dei diversi partiti le principali società scientifiche coinvolte nella cura dei tumori (AIOM - Associazione Italiana di Oncologia Medica, AIRO - Associazione Italiana di Radioterapia Oncologica, SICO - Società Italiana di Chirurgia Oncologica, SIE - Società Italiana di Ematologia e SIPO - Società Italiana di Psico-Oncologia), dalla Federazione Italiana Medici di Medicina Generale (FIMMG) e dalle associazioni dei pazienti riunite nella FAVO (Federazione Italiana della Associazioni di Volontariato in Oncologia). "Anche nel settore oncologico - spiega Francesco De Lorenzo, presidente FAVO - si deve procedere con fermezza alla eliminazione di spese irrazionali e inappropriate, per rendere più efficiente l'organizzazione dei servizi e più efficace l'utilizzo delle risorse. Tuttavia, penalizzare i malati attraverso una riduzione orizzontale ed indiscriminata dei servizi non rappresenta una scelta etica e non garantisce reali risparmi. Già ora le famiglie devono sostenere oneri, anche finanziari, rilevanti. Ulteriori penalizzazioni economiche costituirebbero davvero una forte limitazione al diritto di cura dei cittadini". "Per questo - prosegue - chiediamo ai candidati che la prevista riduzione dei posti letto venga attuata non attraverso tagli lineari, ma sulla base del rispetto del numero dei casi trattati, a garanzia della sicurezza dei pazienti, e attraverso l'effettiva attivazione delle Reti oncologiche regionali. Ed è essenziale che per tutte le grandi malattie, a cominciare dal cancro, sia garantito l'accesso, senza partecipazione di spesa da parte del malato, a diagnosi, terapie e riabilitazione".
6 <em>verso le elezioni.</em> Cancro. Ecco l'agenda di malati e medici per il prossim... Page 1 of 2 ilfarmacistaonline.it Giovedì 31 GENNNAIO 2013 Verso le elezioni. Cancro. Ecco l'agenda di malati e medici per il prossimo governo Il superamento delle disparità di accesso alle cure e ai farmaci; diagnosi, terapie e riabilitazione senza partecipazione di spesa per il malato; l'attuazione del Piano Oncologico Nazionale e del Piano per la Riabilitazione; l'approvazione dei nuovi Lea; una riduzione dei posti letto ragionata. Queste le richieste nella lettera aperta a firma di Favo, Aiom, Airo, Sico, Sie, Sipo e Fimmg. I malati di cancro sono allarmati da recenti iniziative di singole Regioni che nell'obiettivo di ridurre la spesa farmaceutica hanno annunciato provvedimenti, poi ritirati, che avrebbero ridotto o reso più difficile l'accesso a specifiche cure da parte di categorie di pazienti, ad es. anziani. Per questo, pur comprendendo che il momento è difficile e che dobbiamo collaborare tutti ad eliminare gli sprechi e ad ottimizzare il sistema secondo principi di appropriatezza, chiedono di non essere penalizzati e discriminati. E lo fanno attraverso una lettera aperta inviata dalla Favo (Federazione italiana associazioni di volontaria in oncologia) ai leader delle forze politiche candidati a governare il Paese e sottoscritta da alcune società scientifiche e associazioni di medici (Aiom, Airo, Sico, Sie, Sipo e Fimmg). Già ora le famiglie devono sostenere oneri, anche economici, rilevanti. Ulteriori penalizzazioni economiche rappresenterebbero davvero una forte limitazione al diritto di cura dei cittadini, scrivono i malati e i medici, che chiedono ai politici un impegno per affrontare la complessa questione cancro perseguendo, in particolare, sette obiettivi. Eccoli: - un esplicito impegno per il superamento delle gravi disparità di accesso alle cure attualmente esistenti (ad esempio, nel 2010 a fronte di 598 posti letto in hospice in Lombardia e 241 in Emilia Romagna se ne censivano solo 20 in Campania e 7 in Calabria, mentre vi erano 27 strutture con servizio di radioterapia in Lombardia, 7 in Puglia e 3 in Calabria) - che per tutte le grandi malattie, a cominciare dal cancro, debba essere garantito l'accesso, senza partecipazione di spesa da parte del malato, a diagnosi, terapie e riabilitazione - l'attuazione del Piano Oncologico Nazionale ( Documento tecnico di indirizzo per ridurre il carico di malattia del cancro ) approvato nel febbraio 2011 dalla Conferenza Stato-Regioni, a partire dalla realizzazione delle reti oncologiche condizione essenziale per la presa in cura complessiva del malato di cancro, la continuità di cura, la riabilitazione ed il sostegno psicologico - l attuazione del Piano d'indirizzo per la Riabilitazione approvato in conferenza Stato-Regioni il 10 febbraio l'approvazione immediata dei nuovi Livelli Essenziali di Assistenza con la garanzia del controllo da parte dello Stato della loro attuazione - di assicurare ai malati di cancro senza disparità territoriali l'accesso ai farmaci antineoplastici appena autorizzati e monitorati dall'aifa nonché l'istituzione di un fondo ad hoc per i farmaci innovativi ad alto costo - che la prevista riduzione dei posti letto venga attuata non attraverso tagli lineari ma sulla base del
7 <em>verso le elezioni.</em> Cancro. Ecco l'agenda di malati e medici per il prossim... Page 2 of 2 rispetto del numero dei casi trattati, a garanzia della sicurezza dei pazienti.
8 <em>verso le elezioni.</em> Cancro. Ecco l'agenda di malati e medici per il prossim... Page 1 of 2 quotidianosanità.it Giovedì 31 GENNNAIO 2013 Verso le elezioni. Cancro. Ecco l'agenda di malati e medici per il prossimo governo Accesso garantito alle cure e ai farmaci; diagnosi, terapie e riabilitazione senza ticket; attuazione del Piano Oncologico Nazionale e del Piano per la Riabilitazione; approvazione dei nuovi Lea; attenzione ai posti letto. Queste le richieste nella lettera aperta a firma di Favo, Aiom, Airo, Sico, Sie, Sipo e Fimmg. I malati di cancro sono allarmati da recenti iniziative di singole Regioni che nell'obiettivo di ridurre la spesa farmaceutica hanno annunciato provvedimenti, poi ritirati, che avrebbero ridotto o reso più difficile l'accesso a specifiche cure da parte di categorie di pazienti, ad es. anziani. Per questo, pur comprendendo che il momento è difficile e che dobbiamo collaborare tutti ad eliminare gli sprechi e ad ottimizzare il sistema secondo principi di appropriatezza, chiedono di non essere penalizzati e discriminati. E lo fanno attraverso una lettera aperta inviata dalla Favo (Federazione italiana associazioni di volontaria in oncologia) ai leader delle forze politiche candidati a governare il Paese e sottoscritta da alcune società scientifiche e associazioni di medici (Aiom, Airo, Sico, Sie, Sipo e Fimmg). Già ora le famiglie devono sostenere oneri, anche economici, rilevanti. Ulteriori penalizzazioni economiche rappresenterebbero davvero una forte limitazione al diritto di cura dei cittadini, scrivono i malati e i medici, che chiedono ai politici un impegno per affrontare la complessa questione cancro perseguendo, in particolare, sette obiettivi. Eccoli: - un esplicito impegno per il superamento delle gravi disparità di accesso alle cure attualmente esistenti (ad esempio, nel 2010 a fronte di 598 posti letto in hospice in Lombardia e 241 in Emilia Romagna se ne censivano solo 20 in Campania e 7 in Calabria, mentre vi erano 27 strutture con servizio di radioterapia in Lombardia, 7 in Puglia e 3 in Calabria) - che per tutte le grandi malattie, a cominciare dal cancro, debba essere garantito l'accesso, senza partecipazione di spesa da parte del malato, a diagnosi, terapie e riabilitazione - l'attuazione del Piano Oncologico Nazionale ( Documento tecnico di indirizzo per ridurre il carico di malattia del cancro ) approvato nel febbraio 2011 dalla Conferenza Stato-Regioni, a partire dalla realizzazione delle reti oncologiche condizione essenziale per la presa in cura complessiva del malato di cancro, la continuità di cura, la riabilitazione ed il sostegno psicologico - l attuazione del Piano d'indirizzo per la Riabilitazione approvato in conferenza Stato-Regioni il 10 febbraio l'approvazione immediata dei nuovi Livelli Essenziali di Assistenza con la garanzia del controllo da parte dello Stato della loro attuazione - di assicurare ai malati di cancro senza disparità territoriali l'accesso ai farmaci antineoplastici appena autorizzati e monitorati dall'aifa nonché l'istituzione di un fondo ad hoc per i farmaci innovativi ad alto costo
9 <em>verso le elezioni.</em> Cancro. Ecco l'agenda di malati e medici per il prossim... Page 2 of 2 - che la prevista riduzione dei posti letto venga attuata non attraverso tagli lineari ma sulla base del rispetto del numero dei casi trattati, a garanzia della sicurezza dei pazienti.
10 Cancro: 'Parità di accesso alle cure per tutti i malati'. Ecco le richieste di specialisti e... Pagina 1 di 2 Cancro: 'Parità di accesso alle cure per tutti i malati'. Ecco le richieste di specialisti e pazienti ai candidati Roma, 31 gennaio Chi si candida a governare il Paese nella prossima legislatura dovrà affrontare la complessa questione cancro. Con la "massima concretezza, lungimiranza ed equità" realizzando i punti chiave evidenziati in una lettera inviata ai capolista dei diversi partiti dalle principali società scientifiche coinvolte nella cura dei tumori (AIOM - Associazione Italiana di Oncologia Medica, AIRO - Associazione Italiana di Radioterapia Oncologica, SICO - Società Italiana di Chirurgia Oncologica, SIE - Società Italiana di Ematologia e SIPO - Società Italiana di Psico-Oncologia), dalla Federazione Italiana Medici di Medicina Generale (FIMMG) e dalle associazioni dei pazienti riunite nella FAVO (Federazione Italiana della Associazioni di Volontariato in Oncologia). "Anche nel settore oncologico - spiega il prof. Francesco De Lorenzo, presidente FAVO - si deve procedere con fermezza alla eliminazione di spese irrazionali e inappropriate, per rendere più efficiente l'organizzazione dei servizi e più efficace l'utilizzo delle risorse. Tuttavia, penalizzare i malati attraverso una riduzione orizzontale ed indiscriminata dei servizi non rappresenta una scelta etica e non garantisce reali risparmi. Già ora le famiglie devono sostenere oneri, anche finanziari, rilevanti. Ulteriori penalizzazioni economiche costituirebbero davvero una forte limitazione al diritto di cura dei cittadini. Per questo chiediamo ai candidati che la prevista riduzione dei posti letto venga attuata non attraverso tagli lineari, ma sulla base del rispetto del numero dei casi trattati, a garanzia della sicurezza dei pazienti, e attraverso l'effettiva attivazione delle Reti oncologiche regionali. Ed è essenziale che per tutte le grandi malattie, a cominciare dal cancro, sia garantito l'accesso, senza partecipazione di spesa da parte del malato, a diagnosi, terapie e riabilitazione". Tra gli obiettivi principali da realizzare su cui le società scientifiche e le associazione dei pazienti richiamano l'attenzione dei candidati, "il superamento - si legge nella lettera - delle gravi disparità di accesso alle cure attualmente esistenti (ad esempio, nel 2010 a fronte di 598 posti letto in hospice in Lombardia e 241 in Emilia Romagna se ne censivano solo 20 in Campania e 7 in Calabria, mentre vi erano 27 strutture con servizio di radioterapia in Lombardia, 7 in Puglia e 3 in Calabria), l'attuazione del Piano Oncologico Nazionale (che ha ricevuto il via libera nel febbraio 2011 dalla Conferenza Stato-Regioni), l'approvazione immediata dei nuovi Livelli Essenziali di Assistenza con la garanzia del controllo da parte dello Stato
11 Regione autonoma Valle d'aosta - ANSA Valle d'aosta Page 1 of 1 Regione autonoma Valle d'aosta - ANSA Valle d'aosta ANSA Valle d'aosta Data: 12:56 TUMORI:LETTERA MALATI E ASSOCIAZIONI A PARTITI, CURE A TUTTI LE RICHIESTE DEGLI SPECIALISTI E DEI PAZIENTI (ANSA) - ROMA, 31 GEN - Le societa' scientifiche e le associazioni di malati di tumore hanno firmato una lettera indirizzata ai capolista dei partiti chiedendo parita' nell'accesso alle cure, gratuite, per tutti i pazienti. Chi si candida a governare il Paese nella prossima legislatura dovra' affrontare la complessa questione cancro e i temi sono contenuti nel documento inviato ai capolista dei diversi partiti dalle principali societa' scientifiche coinvolte nella cura dei tumori (AIOM - Associazione Italiana di Oncologia Medica, AIRO - Associazione Italiana di Radioterapia Oncologica, SICO - Societa' Italiana di Chirurgia Oncologica, SIE - Societa' Italiana di Ematologia e SIPO - Societa' Italiana di Psico-Oncologia), dalla Federazione Italiana Medici di Medicina Generale (FIMMG) e dalle associazioni dei pazienti riunite nella FAVO (Federazione Italiana della Associazioni di Volontariato in Oncologia). ''Anche nel settore oncologico - spiega Francesco De Lorenzo, presidente FAVO - si deve procedere con fermezza alla eliminazione di spese irrazionali e inappropriate. Tuttavia, penalizzare i malati attraverso una riduzione orizzontale ed indiscriminata dei servizi non rappresenta una scelta etica e non garantisce reali risparmi. E' essenziale garantire l'accesso, senza partecipazione di spesa da parte del malato, a diagnosi, terapie e riabilitazione''. Tra gli obiettivi principali ''il superamento - si legge - delle gravi disparita' di accesso alle cure attualmente esistenti (ad esempio, nel 2010 a fronte di 598 posti letto in hospice in Lombardia e 241 in Emilia Romagna se ne censivano solo 20 in Campania e 7 in Calabria, mentre vi erano 27 strutture con servizio di radioterapia in Lombardia, 7 in Puglia e 3 in Calabria), l'attuazione del Piano Oncologico Nazionale , l'approvazione immediata dei nuovi Livelli Essenziali di Assistenza''. Nel 2012 in Italia si sono registrati nuovi casi di tumore (circa al giorno). Ogni famiglia di un malato, tra costi diretti e indiretti, in media perde euro l'anno. ''Vanno eliminate - afferma il prof. Stefano Cascinu, presidente AIOM - per i malati di cancro italiani le attuali assurde discriminazioni rispetto ai pazienti degli altri Paesi europei dovute ai notevoli ritardi da parte dell'aifa (Agenzia Italiana del Farmaco) nell'accesso ai farmaci antineoplastici innovativi''.(ansa).
12 CANCRO: PARITÀ DI ACCESSO ALLE CURE PER TUTTI I MALATI. ECC... Pagina 1 di 1 CONTENUTO 31 gennaio 2013 CANCRO: PARITÀ DI ACCESSO ALLE CURE PER TUTTI I MALATI. ECCO LE RICHIESTE DI SPECIALISTI E PAZIENTI AI CANDIDATI Il prof. De Lorenzo (FAVO): L eliminazione delle spese inappropriate non passi attraverso ulteriori tagli lineari. La riduzione dei posti letto sia attuata in base al numero di casi trattati. Il prof. Cascinu (AIOM): Devono essere realizzate le Reti oncologiche regionali e serve un fondo per i medicinali ad alto costo Roma, 31 gennaio 2013 Chi si candida a governare il Paese nella prossima legislatura dovrà affrontare la complessa questione cancro. Con la massima concretezza, lungimiranza ed equità realizzando i punti chiave evidenziati in una lettera inviata ai capolista dei diversi partiti dalle principali società scientifiche coinvolte nella cura dei tumori (AIOM - Associazione Italiana di Oncologia Medica, AIRO - Associazione Italiana di Radioterapia Oncologica, SICO - Società Italiana di Chirurgia Oncologica, SIE - Società Italiana di Ematologia e SIPO - Società Italiana di Psico-Oncologia), dalla Federazione Italiana Medici di Medicina Generale (FIMMG) e dalle associazioni dei pazienti riunite nella FAVO (Federazione Italiana della Associazioni di Volontariato in Oncologia). Anche nel settore oncologico - spiega il prof. Francesco De Lorenzo, presidente FAVO - si deve procedere con fermezza alla eliminazione di spese irrazionali e inappropriate, per rendere più efficiente l organizzazione dei servizi e più efficace l utilizzo delle risorse. Tuttavia, penalizzare i malati attraverso una riduzione orizzontale ed indiscriminata dei servizi non rappresenta una scelta etica e non garantisce reali risparmi. Già ora le famiglie devono sostenere oneri, anche finanziari, rilevanti. Ulteriori penalizzazioni economiche costituirebbero davvero una forte limitazione al diritto di cura dei cittadini. Per questo chiediamo ai candidati che la prevista riduzione dei posti letto venga attuata non attraverso tagli lineari, ma sulla base del rispetto del numero dei casi trattati, a garanzia della sicurezza dei pazienti, e attraverso l effettiva attivazione delle Reti oncologiche regionali. Ed è essenziale che per tutte le grandi malattie, a cominciare dal cancro, sia garantito l accesso, senza partecipazione di spesa da parte del malato, a diagnosi, terapie e riabilitazione. Tra gli obiettivi principali da realizzare su cui le società scientifiche e le associazione dei pazienti richiamano l attenzione dei candidati, il superamento si legge nella lettera - delle gravi disparità di accesso alle cure attualmente esistenti (ad esempio, nel 2010 a fronte di 598 posti letto in hospice in Lombardia e 241 in Emilia Romagna se ne censivano solo 20 in Campania e 7 in Calabria, mentre vi erano 27 strutture con servizio di radioterapia in Lombardia, 7 in Puglia e 3 in Calabria), l attuazione del Piano Oncologico Nazionale (che ha ricevuto il via libera nel febbraio 2011 dalla Conferenza Stato-Regioni), l approvazione immediata dei nuovi Livelli Essenziali di Assistenza con la garanzia del controllo da parte dello Stato della loro attuazione. Nel 2012 in Italia si sono registrati nuovi casi di tumore (circa al giorno). Ogni famiglia di un malato, tra costi diretti e indiretti, mancato guadagno e spese aggiuntive per integrare l incompleta copertura assistenziale dei servizi pubblici, in media perde euro l anno. Vanno eliminate afferma il prof. Stefano Cascinu, presidente AIOM - per i malati di cancro italiani le attuali assurde discriminazioni rispetto ai pazienti degli altri Paesi europei dovute ai notevoli ritardi da parte dell AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) nell accesso ai farmaci antineoplastici innovativi. Questi tempi di latenza sono poi peggiorati dai ritardi per l ulteriore inserimento dei nuovi trattamenti nei Prontuari Terapeutici Regionali, dopo le approvazioni da parte dell ente regolatorio europeo (EMA) e italiano (AIFA). Deve inoltre essere istituito un fondo ad hoc per i medicinali innovativi ad alto costo. Il cancro è la patologia che incide più pesantemente sulla salute delle persone (è la prima causa di decesso della popolazione adulta). Le nuove diagnosi di tumore determinano in un solo anno nel nostro Paese un impatto socio-economico, in termini di spese sanitarie e perdita di produttività, pari allo 0,6 % del Pil con un costo complessivo che supera 8 miliardi di euro, pari a circa euro l anno per paziente (dati 2009). Le malattie neoplastiche rappresentano il 33% delle disabilità e inabilità complessivamente riconosciute (dati INPS) e nell ultimo decennio hanno superato quelle riconducibili alle patologie cardiocircolatorie (18%). Di fatto il cancro può essere considerato la nuova disabilità di massa. Come emerge da una recente indagine FAVO-Censis sui costi sociali delle neoplasie, sono almeno 4 milioni le persone (famigliari e caregiver) che si prendono cura dei malati. Siamo allarmati conclude il prof. De Lorenzo - da recenti iniziative di singole Regioni che, per ridurre la spesa farmaceutica, hanno annunciato provvedimenti, poi ritirati, che avrebbero ridotto o reso più difficile l accesso a specifiche cure da parte di alcune categorie di pazienti. L eliminazione delle disparità passa anche attraverso l attuazione del Piano d indirizzo per la Riabilitazione approvato in conferenza Stato-Regioni il 10 febbraio Vogliamo sapere in che modo le diverse formazione politiche si impegneranno sulle gravi questioni che abbiamo indicato.
13 CANCRO: "PARITA' DI ACCESSO ALLE CURE PER TUTTI I MALATI". ECC... Pagina 1 di 2 CANCRO: "PARITA' DI ACCESSO ALLE CURE PER TUTTI I MALATI". ECCO LE RICHIESTE DI SPECIALISTI E PAZIENTI AI CANDIDATI Roma, 31 gennaio 2013 Chi si candida a governare il Paese nella prossima legislatura dovrà affrontare la complessa questione cancro. Con la "ma ssima concretezza, lungimiranza ed equità" realizzando i punti chiave evidenziati in una lettera inviata ai capolista dei diversi partiti dalle principali società scientifiche coinvolte nella cura dei tu mori (AIOM - Associazione Italiana di Oncologia Medica, AIRO - Associazione Italiana di Radioterapia Oncologica, SICO - Società Italiana di Chirurgia Oncologica, SIE - Società Italiana di Ematologia e SIPO - Società Italiana di Psico-Oncologia), dalla Federazione Italiana Medici di Medicina Generale (FIMMG) e da lle associazioni dei pazienti riunite nella FAVO (Federazione Italiana della Associazioni di Volontariato in Oncologia). "Anche nel settore oncologico - spiega il prof. Francesco De Lorenzo, presidente FAVO - si deve procedere con fermezza alla eliminazione di spese irrazionali e inappropriate, per rendere più efficiente l organizzazione dei ser vizi e più efficace l utilizzo delle risorse. Tuttavia, penalizzare i m alati attraverso una riduzione orizzontale ed indiscriminata dei ser vizi non rappresenta una scelta etica e non garantisce reali risparmi. Già ora le famiglie devono sostenere oneri, anche finanziari, rilevanti. Ulteriori penalizzazioni economiche costituirebbero davvero una forte limitazione al diritto di cura dei cittadini. Per questo chiediamo ai candidati che la prevista riduzione dei posti letto venga attuata non attraverso tagli lineari, ma sulla base del rispetto del numero dei casi trattati, a garanzia della sicurezza dei pazie nti, e attraverso l effettiva attivazione delle Reti oncologiche regionali. Ed è essenziale che per tutte le grandi malattie, a cominciare dal cancro, sia garantito l accesso, senza partecipazione di spesa da parte del malato, a diagnosi, terapie e riabilitazione". Tra gli obiettivi principali da realizzare su cui le s ocietà scientifiche e le a ssociazione dei pazienti richiamano l attenzione dei candidati, "il superamento si legge nella lettera - delle gravi disparità di accesso alle cure attualmente esistenti (ad esempio, nel 2010 a fronte di 598 posti letto in hospice in L ombardia e 241 in Emil ia Romagna se ne censivano solo 20 in Campania e 7 in Calabria, mentre vi erano 27 strutture con ser vizio di radioterapia in Lombardia, 7 in Puglia e 3 in Calabria), l attuazione del P iano Oncologico Na zionale (che ha ricevuto il via libe ra nel febbraio 2011 dalla Confer enza Stato-Regioni), l approvazione immediata dei nuovi Livelli Essenziali di Assistenza con la garanzia del controllo da pa rte dello St ato della loro attuazione". Nel 2012 in Italia si sono registrati nuovi casi di tumore (cir ca al g iorno). Ogni famiglia di un ma lato, tra costi diretti e indir etti, mancato guadagno e spese aggiuntive per integrare l incompleta copertura assistenziale dei servizi pubblici, in media perde euro l anno. "Vanno eliminate afferma il prof. Stefano Cascinu, presidente AIOM - per i malati di cancro italiani le a ttuali assurde discriminazioni rispetto ai pazienti degli al tri Paesi europei dovute ai notevoli ritardi da parte dell AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) nell accesso ai farmaci antineoplastici innovativi. Questi tempi di latenza sono poi peggiorati dai ritardi per l ulteriore inserimento dei nuovi trattamenti nei Prontuari Terapeutici Regionali, dopo le approvazioni da parte dell ente regolatorio europeo (EMA) e italiano (AIFA). Deve inoltre essere istituito un fondo ad hoc per i medicinali innovativi ad alto costo". Il cancro è la patologia che incide più pesantemente sulla salute delle persone (è la prima causa di decesso della popolazione adulta). Le nuove diagnosi di tumore determinano in un solo anno nel nostro Paese un impatto socioeconomico, in termini di spese sanitarie e perdita di produttività, pari allo 0,6 % del Pil con un costo complessivo che supera 8 miliardi di euro, pari a circa euro l anno per paziente (dati 2009). Le malattie neoplastiche rappresentano il 33% delle disabilità e inabilità complessivamente riconosciute (dati INPS) e nell ultimo decennio hanno superato quelle riconducibili alle patologie cardiocircolatorie (18%). Di fatto il cancro può essere considerato la nuova disabilità di massa. Come emerge da una recente indagine FAVO-Censis sui costi sociali delle neoplasie, sono almeno 4 milioni le persone (famigliari e
14 CANCRO: "PARITA' DI ACCESSO ALLE CURE PER TUTTI I MALATI". ECC... Pagina 2 di 2 caregiver) che si prendono cura dei malati. "Siamo allarmati conclude il prof. De Lorenzo - da recenti iniziative di singole Regioni che, per ridurre la spesa farmaceutica, hanno annunciato provvedimenti, poi ritirati, che avrebbero ridotto o reso più difficile l accesso a specifiche cure da parte di alcune categorie di pazienti. L eliminazione delle disparità passa anche attraverso l attuazione del Piano d indirizzo per la Riabilitazione approvato in conferenza Stato-Regioni il 10 febbraio Vogliamo sapere in che modo le diverse formazione politiche si impegneranno sulle gravi questioni che abbiamo indicato".
15 Salute/ Società scientifiche: parità accesso cure cancro a tutti - Il Mondo Page 1 of 1 Salute/ Società scientifiche: parità accesso cure cancro a tutti Le richieste di specialisti e pazienti a capolista partiti Roma, 31 gen. Chi si candida a governare il Paese nella prossima legislatura "dovrà affrontare la complessa questione cancro". Con la "massima concretezza, lungimiranza ed equità": è quanto chiedono in una lettera inviata ai capolista dei diversi partiti le principali società scientifiche coinvolte nella cura dei tumori (AIOM - Associazione Italiana di Oncologia Medica, AIRO - Associazione Italiana di Radioterapia Oncologica, SICO - Società Italiana di Chirurgia Oncologica, SIE - Società Italiana di Ematologia e SIPO - Società Italiana di Psico-Oncologia), dalla Federazione Italiana Medici di Medicina Generale (FIMMG) e dalle associazioni dei pazienti riunite nella FAVO (Federazione Italiana della Associazioni di Volontariato in Oncologia). "Anche nel settore oncologico - spiega Francesco De Lorenzo, presidente FAVO - si deve procedere con fermezza alla eliminazione di spese irrazionali e inappropriate, per rendere più efficiente l'organizzazione dei servizi e più efficace l'utilizzo delle risorse. Tuttavia, penalizzare i malati attraverso una riduzione orizzontale ed indiscriminata dei servizi non rappresenta una scelta etica e non garantisce reali risparmi. Già ora le famiglie devono sostenere oneri, anche finanziari, rilevanti. Ulteriori penalizzazioni economiche costituirebbero davvero una forte limitazione al diritto di cura dei cittadini". "Per questo - prosegue - chiediamo ai candidati che la prevista riduzione dei posti letto venga attuata non attraverso tagli lineari, ma sulla base del rispetto del numero dei casi trattati, a garanzia della sicurezza dei pazienti, e attraverso l'effettiva attivazione delle Reti oncologiche regionali. Ed è essenziale che per tutte le grandi malattie, a cominciare dal cancro, sia garantito l'accesso, senza partecipazione di spesa da parte del malato, a diagnosi, terapie e riabilitazione".
16 01/31/2013 CANCRO: PARITÀ DI ACCESSO ALLE CURE PER TUTTI I MALATI ECCO LE RICHIESTE DI SPECIALISTI E PAZIENTI AI CANDIDATI Roma, 31 gennaio 2013 Chi si candida a governare il Paese nella prossima legislatura dovrà affrontare la complessa questione cancro. Con la massima concretezza, lungimiranza ed equità realizzando i punti chiave evidenziati in una lettera inviata ai capolista dei diversi partiti dalle principali società scientifiche coinvolte nella cura dei tumori (AIOM - Associazione Italiana di Oncologia Medica, AIRO - Associazione Italiana di Radioterapia Oncologica, SICO - Società Italiana di Chirurgia Oncologica, SIE - Società Italiana di Ematologia e SIPO - Società Italiana di Psico-Oncologia), dalla Federazione Italiana Medici di Medicina Generale (FIMMG) e dalle associazioni dei pazienti riunite nella FAVO (Federazione Italiana della Associazioni di Volontariato in Oncologia). Anche nel settore oncologico - spiega il prof. Francesco De Lorenzo, presidente FAVO - si deve procedere con fermezza alla eliminazione di spese irrazionali e inappropriate, per rendere più efficiente l organizzazione dei servizi e più efficace l utilizzo delle risorse. Tuttavia, penalizzare i malati attraverso una riduzione orizzontale ed indiscriminata dei servizi non rappresenta una scelta etica e non garantisce reali risparmi. Già ora le famiglie devono sostenere oneri, anche finanziari, rilevanti. Ulteriori penalizzazioni economiche costituirebbero davvero una forte limitazione al diritto di cura dei cittadini. Per questo chiediamo ai candidati che la prevista riduzione dei posti letto venga attuata non attraverso tagli lineari, ma sulla base del rispetto del numero dei casi trattati, a garanzia della sicurezza dei pazienti, e attraverso l effettiva attivazione delle Reti oncologiche regionali. Ed è essenziale che per tutte le grandi malattie, a cominciare dal cancro, sia garantito l accesso, senza partecipazione di spesa da parte del malato, a diagnosi, terapie e riabilitazione. Tra gli obiettivi principali da realizzare su cui le società scientifiche e le associazione dei pazienti richiamano l attenzione dei candidati, il superamento si legge nella lettera - delle gravi disparità di accesso alle cure attualmente esistenti (ad esempio, nel 2010 a fronte di 598 posti letto in hospice in Lombardia e 241 in Emilia Romagna se ne censivano solo 20 in Campania e 7 in Calabria, mentre vi erano 27 strutture con servizio di radioterapia in Lombardia, 7 in Puglia e 3 in Calabria), l attuazione del Piano Oncologico Nazionale (che ha ricevuto il via libera nel febbraio 2011 dalla Conferenza Stato- Regioni), l approvazione immediata dei nuovi Livelli Essenziali di Assistenza con la garanzia del controllo da
17 parte dello Stato della loro attuazione. Nel 2012 in Italia si sono registrati nuovi casi di tumore (circa al giorno). Ogni famiglia di un malato, tra costi diretti e indiretti, mancato guadagno e spese aggiuntive per integrare l incompleta copertura assistenziale dei servizi pubblici, in media perde euro l anno. Vanno eliminate afferma il prof. Stefano Cascinu, presidente AIOM - per i malati di cancro italiani le attuali assurde discriminazioni rispetto ai pazienti degli altri Paesi europei dovute ai notevoli ritardi da parte dell AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) nell accesso ai farmaci antineoplastici innovativi. Questi tempi di latenza sono poi peggiorati dai ritardi per l ulteriore inserimento dei nuovi trattamenti nei Prontuari Terapeutici Regionali, dopo le approvazioni da parte dell ente regolatorio europeo (EMA) e italiano (AIFA). Deve inoltre essere istituito un fondo ad hoc per i medicinali innovativi ad alto costo. Il cancro è la patologia che incide più pesantemente sulla salute delle persone (è la prima causa di decesso della popolazione adulta). Le nuove diagnosi di tumore determinano in un solo anno nel nostro Paese un impatto socio-economico, in termini di spese sanitarie e perdita di produttività, pari allo 0,6 % del Pil con un costo complessivo che supera 8 miliardi di euro, pari a circa euro l anno per paziente (dati 2009). Le malattie neoplastiche rappresentano il 33% delle disabilità e inabilità complessivamente riconosciute (dati INPS) e nell ultimo decennio hanno superato quelle riconducibili alle patologie cardiocircolatorie (18%). Di fatto il cancro può essere considerato la nuova disabilità di massa. Come emerge da una recente indagine FAVO-Censis sui costi sociali delle neoplasie, sono almeno 4 milioni le persone (famigliari e caregiver) che si prendono cura dei malati. Siamo allarmati conclude il prof. De Lorenzo - da recenti iniziative di singole Regioni che, per ridurre la spesa farmaceutica, hanno annunciato provvedimenti, poi ritirati, che avrebbero ridotto o reso più difficile l accesso a specifiche cure da parte di alcune categorie di pazienti. L eliminazione delle disparità passa anche attraverso l attuazione del Piano d indirizzo per la Riabilitazione approvato in conferenza Stato-Regioni il 10 febbraio Vogliamo sapere in che modo le diverse formazione politiche si impegneranno sulle gravi questioni che abbiamo indicato.
18 Tumoredelrene.org - CANCRO: " PARITA' DI ACCESSO ALLE CURE PER TUT... Pagina 1 di 2 CANCRO: " PARITA' DI ACCESSO ALLE CURE PER TUTTI I MALATI". ECCO LE RICHIESTE DI SPECIALISTI E PAZIENTI AI CANDIDATI [ Roma, 31 gennaio 2013 Chi si candida a governare il Paese nella prossima legislatura dovrà affrontare la complessa questione cancro. Con la "massima concretezza, lungimiranza ed equità" realizzando i punti chiave evidenziati in una lettera inviata ai capolista dei diversi partiti dalle principali società scientifiche coinvolte nella cura dei tumori (AIOM - Associazione Italiana di Oncologia Medica, AIRO - Associazione Italiana di Radioterapia Oncologica, SICO - Società Italiana di Chirurgia Oncologica, SIE - Società Italiana di Ematologia e SIPO - Società Italiana di Psico-Oncologia), dalla Federazione Italiana Medici di Medicina Generale (FIMMG) e dalle associazioni dei pazienti riunite nella FAVO (Federazione Italiana della Associazioni di Volontariato in Oncologia). "Anche nel settore oncologico - spiega il prof. Francesco De Lorenzo, presidente FAVO - si deve procedere con fermezza alla eliminazione di spese irrazionali e inappropriate, per rendere più efficiente l organizzazione dei servizi e più efficace l utilizzo delle risorse. Tuttavia, penalizzare i malati attraverso una riduzione orizzontale ed indiscriminata dei servizi non rappresenta una scelta etica e non garantisce reali risparmi. Già ora le famiglie devono sostenere oneri, anche finanziari, rilevanti. Ulteriori penalizzazioni economiche costituirebbero davvero una forte limitazione al diritto di cura dei cittadini. Per questo chiediamo ai candidati che la prevista riduzione dei posti letto venga attuata non attraverso tagli lineari, ma sulla base del rispetto del numero dei casi trattati, a garanzia della sicurezza dei pazienti, e attraverso l effettiva attivazione delle Reti oncologiche regionali. Ed è essenziale che per tutte le grandi malattie, a cominciare dal cancro, sia garantito l accesso, senza partecipazione di spesa da parte del malato, a diagnosi, terapie e riabilitazione". Tra gli obiettivi principali da realizzare su cui le società scientifiche e le associazione dei pazienti richiamano l attenzione dei candidati, "il superamento si legge nella lettera - delle gravi disparità di accesso alle cure attualmente esistenti (ad esempio, nel 2010 a fronte di 598 posti letto in hospice in Lombardia e 241 in Emilia Romagna se ne censivano solo 20 in Campania e 7 in Calabria, mentre vi erano 27 strutture con servizio di radioterapia in Lombardia, 7 in Puglia e 3 in Calabria), l attuazione del Piano Oncologico Nazionale (che ha ricevuto il via libera nel febbraio 2011 dalla Conferenza Stato-Regioni), l approvazione immediata dei nuovi Livelli Essenziali di Assistenza con la garanzia del controllo da parte dello Stato della loro attuazione". Nel 2012 in Italia si sono registrati nuovi casi di tumore (circa al giorno). Ogni famiglia di un malato, tra costi diretti e indiretti, mancato guadagno e spese aggiuntive per integrare l incompleta copertura assistenziale dei servizi pubblici, in media perde euro l anno. "Vanno eliminate afferma il prof. Stefano Cascinu, presidente AIOM - per i malati di cancro italiani le attuali assurde discriminazioni rispetto ai pazienti degli altri Paesi europei dovute ai notevoli ritardi da parte dell AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) nell accesso ai farmaci antineoplastici innovativi. Questi tempi di latenza sono poi peggiorati dai ritardi per l ulteriore inserimento dei nuovi trattamenti nei Prontuari Terapeutici Regionali, dopo le approvazioni da parte dell ente regolatorio europeo (EMA) e italiano (AIFA). Deve inoltre essere istituito un fondo ad hoc per i medicinali innovativi ad alto costo".
19 Salute/ Società scientifiche: parità accesso cure cancro a tutti Roma, 31 gen. (TMNews) - Chi si candida a governare il Paese nella prossima legislatura "dovrà affrontare la complessa questione cancro". Con la "massima concretezza, lungimiranza ed equità": è quanto chiedono in una lettera inviata ai capolista dei diversi partiti le principali società scientifiche coinvolte nella cura dei tumori (AIOM - Associazione Italiana di Oncologia Medica, AIRO - Associazione Italiana di Radioterapia Oncologica, SICO - Società Italiana di Chirurgia Oncologica, SIE - Società Italiana di Ematologia e SIPO - Società Italiana di Psico- Oncologia), dalla Federazione Italiana Medici di Medicina Generale (FIMMG) e dalle associazioni dei pazienti riunite nella FAVO (Federazione Italiana della Associazioni di Volontariato in Oncologia). "Anche nel settore oncologico - spiega Francesco De Lorenzo, presidente FAVO - si deve procedere con fermezza alla eliminazione di spese irrazionali e inappropriate, per rendere più efficiente l'organizzazione dei servizi e più efficace l'utilizzo delle risorse. Tuttavia, penalizzare i malati attraverso una riduzione orizzontale ed indiscriminata dei servizi non rappresenta una scelta etica e non garantisce reali risparmi. Già ora le famiglie devono sostenere oneri, anche finanziari, rilevanti. Ulteriori penalizzazioni economiche costituirebbero davvero una forte limitazione al diritto di cura dei cittadini". "Per questo - prosegue - chiediamo ai candidati che la prevista riduzione dei posti letto venga attuata non attraverso tagli lineari, ma sulla base del rispetto del numero dei casi trattati, a garanzia della sicurezza dei pazienti, e attraverso l'effettiva attivazione delle Reti oncologiche regionali. Ed è essenziale che per tutte le grandi malattie, a cominciare dal cancro, sia garantito l'accesso, senza partecipazione di spesa da parte del malato, a diagnosi, terapie e riabilitazione"
20 Biosimilari.it - Farmaci biosimilari Pagina 1 di 1 HOME CONGRESSI NEWS RIVISTA APPROFONDIMENTI NEWSLETTER CONTATTI News Cancro: "Parità di accesso alle cure per tutti i malati". Ecco le richieste di specialisti e pazienti ai candidati Roma, 31 gennaio 2013 Chi si candida a governare il Paese nella prossima legislatura dovrà affrontare la complessa questione cancro. Con la massima concretezza, lungimiranza ed equità realizzando i punti chiave evidenziati in una lettera inviata ai capolista dei diversi partiti dalle principali società scientifiche coinvolte nella cura dei tumori (AIOM - Associazione Italiana di Oncologia Medica, AIRO - Associazione Italiana di Radioterapia Oncologica, SICO - Società Italiana di Chirurgia Oncologica, SIE - Società Italiana di Ematologia e SIPO - Società Italiana di Psico-Oncologia), dalla Federazione Italiana Medici di Medicina Generale (FIMMG) e dalle associazioni dei pazienti riunite nella FAVO (Federazione Italiana della Associazioni di Volontariato in Oncologia). Anche nel settore oncologico - spiega il prof. Francesco De Lorenzo, presidente FAVO - si deve procedere con fermezza alla eliminazione di spese irrazionali e inappropriate, per rendere più efficiente l organizzazione dei servizi e più efficace l utilizzo delle risorse. Tuttavia, penalizzare i malati attraverso una riduzione orizzontale ed indiscriminata dei servizi non rappresenta una scelta etica e non garantisce reali risparmi. Già ora le famiglie devono sostenere oneri, anche finanziari, rilevanti. Ulteriori penalizzazioni economiche costituirebbero davvero una forte limitazione al diritto di cura dei cittadini. Per questo chiediamo ai candidati che la prevista riduzione dei posti letto venga attuata non attraverso tagli lineari, ma sulla base del rispetto del numero dei casi trattati, a garanzia della sicurezza dei pazienti, e attraverso l effettiva attivazione delle Reti oncologiche regionali. Ed è essenziale che per tutte le grandi malattie, a cominciare dal cancro, sia garantito l accesso, senza partecipazione di spesa da parte del malato, a diagnosi, terapie e riabilitazione. Tra gli obiettivi principali da realizzare su cui le società scientifiche e le associazione dei pazienti richiamano l attenzione dei candidati, il superamento si legge nella lettera - delle gravi disparità di accesso alle cure attualmente esistenti (ad esempio, nel 2010 a fronte di 598 posti letto in hospice in Lombardia e 241 in Emilia Romagna se ne censivano solo 20 in Campania e 7 in Calabria, mentre vi erano 27 strutture con servizio di radioterapia in Lombardia, 7 in Puglia e 3 in Calabria), l attuazione del Piano Oncologico Nazionale (che ha ricevuto il via libera nel febbraio 2011 dalla Conferenza Stato-Regioni), l approvazione immediata dei nuovi Livelli Essenziali di Assistenza con la garanzia del controllo da parte dello Stato della loro attuazione. Nel 2012 in Italia si sono registrati nuovi casi di tumore (circa al giorno). Ogni famiglia di un malato, tra costi diretti e indiretti, mancato guadagno e spese aggiuntive per integrare l incompleta copertura assistenziale dei servizi pubblici, in media perde euro l anno. Vanno eliminate afferma il prof. Stefano Cascinu, presidente AIOM - per i malati di cancro italiani le attuali assurde discriminazioni rispetto ai pazienti degli altri Paesi europei dovute ai notevoli ritardi da parte dell AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) nell accesso ai farmaci antineoplastici innovativi. Questi tempi di latenza sono poi peggiorati dai ritardi per l ulteriore inserimento dei nuovi trattamenti nei Prontuari Terapeutici Regionali, dopo le approvazioni da parte dell ente regolatorio europeo (EMA) e italiano (AIFA). Deve inoltre essere istituito un fondo ad hoc per i medicinali innovativi ad alto costo. Il cancro è la patologia che incide più pesantemente sulla salute delle persone (è la prima causa di decesso della popolazione adulta). Le nuove diagnosi di tumore determinano in un solo anno nel nostro Paese un impatto socio-economico, in termini di spese sanitarie e perdita di produttività, pari allo 0,6 % del Pil con un costo complessivo che supera 8 miliardi di euro, pari a circa euro l anno per paziente (dati 2009). Le malattie neoplastiche rappresentano il 33% delle disabilità e inabilità complessivamente riconosciute (dati INPS) e nell ultimo decennio hanno superato quelle riconducibili alle patologie cardiocircolatorie (18%). Di fatto il cancro può essere considerato la nuova disabilità di massa. Come emerge da una recente indagine FAVO-Censis sui costi sociali delle neoplasie, sono almeno 4 milioni le persone (famigliari e caregiver) che si prendono cura dei malati. Siamo allarmati conclude il prof. De Lorenzo - da recenti iniziative di singole Regioni che, per ridurre la spesa farmaceutica, hanno annunciato provvedimenti, poi ritirati, che avrebbero ridotto o reso più difficile l accesso a specifiche cure da parte di alcune categorie di pazienti. L eliminazione delle disparità passa anche attraverso l attuazione del Piano d indirizzo per la Riabilitazione approvato in conferenza Stato-Regioni il 10 febbraio Vogliamo sapere in che modo le diverse formazione politiche si impegneranno sulle gravi questioni che abbiamo indicato.
21 Roma, 31 gennaio 2013 Chi si candida a governare il Paese nella prossima legislatura dovrà affrontare la complessa questione cancro. Con la massima concretezza, lungimiranza ed equità realizzando i punti chiave evidenziati in una lettera inviata ai capolista dei diversi partiti dalle principali società scientifiche coinvolte nella cura dei tumori (AIOM - Associazione Italiana di Oncologia Medica, AIRO - Associazione Italiana di Radioterapia Oncologica, SICO - Società Italiana di Chirurgia Oncologica, SIE - Società Italiana di Ematologia e SIPO - Società Italiana di Psico-Oncologia), dalla Federazione Italiana Medici di Medicina Generale (FIMMG) e dalle associazioni dei pazienti riunite nella FAVO (Federazione Italiana della Associazioni di Volontariato in Oncologia). Anche nel settore oncologico - spiega il prof. Francesco De Lorenzo, presidente FAVO - si deve procedere con fermezza alla eliminazione di spese irrazionali e inappropriate, per rendere più efficiente l organizzazione dei servizi e più efficace l utilizzo delle risorse. Tuttavia, penalizzare i malati attraverso una riduzione orizzontale ed indiscriminata dei servizi non rappresenta una scelta etica e non garantisce reali risparmi. Già ora le famiglie devono sostenere oneri, anche finanziari, rilevanti. Ulteriori penalizzazioni economiche costituirebbero davvero una forte limitazione al diritto di cura dei cittadini. Per questo chiediamo ai candidati che la prevista riduzione dei posti letto venga attuata non attraverso tagli lineari, ma sulla base del rispetto del numero dei casi trattati, a garanzia della sicurezza dei pazienti, e attraverso l effettiva attivazione delle Reti oncologiche regionali. Ed è essenziale che per tutte le grandi malattie, a cominciare dal cancro, sia garantito l accesso, senza partecipazione di spesa da parte del malato, a diagnosi, terapie e riabilitazione. Tra gli obiettivi principali da realizzare su cui le società scientifiche e le associazione dei pazienti richiamano l attenzione dei candidati, il superamento si legge nella lettera - delle gravi disparità di accesso alle cure attualmente esistenti (ad esempio, nel 2010 a fronte di 598 posti letto in hospice in Lombardia e 241 in Emilia Romagna se ne censivano solo 20 in Campania e 7 in Calabria, mentre vi erano 27 strutture con servizio di radioterapia in Lombardia, 7 in Puglia e 3 in Calabria), l attuazione del Piano Oncologico Nazionale (che ha ricevuto il via libera nel febbraio 2011 dalla Conferenza Stato-Regioni), l approvazione immediata dei nuovi Livelli Essenziali di Assistenza con la garanzia del controllo da parte dello Stato della loro attuazione. Nel 2012 in Italia si sono registrati nuovi casi di tumore (circa al giorno). Ogni famiglia di un malato, tra costi diretti e indiretti, mancato guadagno e spese aggiuntive per integrare l incompleta copertura assistenziale dei servizi pubblici, in media perde euro l anno. Vanno eliminate afferma il prof. Stefano Cascinu, presidente AIOM - per i malati di cancro italiani le attuali assurde discriminazioni rispetto ai pazienti degli altri Paesi europei dovute ai notevoli ritardi da parte dell AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) nell accesso ai farmaci antineoplastici innovativi. Questi tempi di latenza sono poi peggiorati dai ritardi per l ulteriore inserimento dei nuovi trattamenti nei Prontuari Terapeutici Regionali, dopo le approvazioni da parte dell ente regolatorio europeo (EMA) e italiano (AIFA). Deve inoltre essere istituito un fondo ad hoc per i medicinali innovativi ad alto costo.
22 Il cancro è la patologia che incide più pesantemente sulla salute delle persone (è la prima causa di decesso della popolazione adulta). Le nuove diagnosi di tumore determinano in un solo anno nel nostro Paese un impatto socio-economico, in termini di spese sanitarie e perdita di produttività, pari allo 0,6 % del Pil con un costo complessivo che supera 8 miliardi di euro, pari a circa euro l anno per paziente (dati 2009). Le malattie neoplastiche rappresentano il 33% delle disabilità e inabilità complessivamente riconosciute (dati INPS) e nell ultimo decennio hanno superato quelle riconducibili alle patologie cardiocircolatorie (18%). Di fatto il cancro può essere considerato la nuova disabilità di massa. Come emerge da una recente indagine FAVO-Censis sui costi sociali delle neoplasie, sono almeno 4 milioni le persone (famigliari e caregiver) che si prendono cura dei malati. Siamo allarmati conclude il prof. De Lorenzo - da recenti iniziative di singole Regioni che, per ridurre la spesa farmaceutica, hanno annunciato provvedimenti, poi ritirati, che avrebbero ridotto o reso più difficile l accesso a specifiche cure da parte di alcune categorie di pazienti. L eliminazione delle disparità passa anche attraverso l attuazione del Piano d indirizzo per la Riabilitazione approvato in conferenza Stato- Regioni il 10 febbraio Vogliamo sapere in che modo le diverse formazione politiche si impegneranno sulle gravi questioni che abbiamo indicato.
23 Pharmastar - Stampa l'articolo Page 1 of 2 Cancro, sei associazioni di medici chiedono parità di accesso a tutti i malati 31 gennaio 2013 Chi si candida a governare il Paese nella prossima legislatura dovrà affrontare la complessa questione cancro. Con la massima concretezza, lungimiranza ed equità realizzando i punti chiave evidenziati in una lettera inviata ai capolista dei diversi partiti dalle principali società scientifiche coinvolte nella cura dei tumori (AIOM - Associazione Italiana di Oncologia Medica, AIRO - Associazione Italiana di Radioterapia Oncologica, SICO - Società Italiana di Chirurgia Oncologica, SIE - Società Italiana di Ematologia e SIPO - Società Italiana di Psico-Oncologia), dalla Federazione Italiana Medici di Medicina Generale (FIMMG) e dalle associazioni dei pazienti riunite nella FAVO (Federazione Italiana della Associazioni di Volontariato in Oncologia). Anche nel settore oncologico - spiega il prof. Francesco De Lorenzo, presidente FAVO - si deve procedere con fermezza alla eliminazione di spese irrazionali e inappropriate, per rendere più efficiente l organizzazione dei servizi e più efficace l utilizzo delle risorse. Tuttavia, penalizzare i malati attraverso una riduzione orizzontale ed indiscriminata dei servizi non rappresenta una scelta etica e non garantisce reali risparmi. Già ora le famiglie devono sostenere oneri, anche finanziari, rilevanti. Ulteriori penalizzazioni economiche costituirebbero davvero una forte limitazione al diritto di cura dei cittadini. Per questo chiediamo ai candidati che la prevista riduzione dei posti letto venga attuata non attraverso tagli lineari, ma sulla base del rispetto del numero dei casi trattati, a garanzia della sicurezza dei pazienti, e attraverso l effettiva attivazione delle Reti oncologiche regionali. Ed è essenziale che per tutte le grandi malattie, a cominciare dal cancro, sia garantito l accesso, senza partecipazione di spesa da parte del malato, a diagnosi, terapie e riabilitazione. Tra gli obiettivi principali da realizzare su cui le società scientifiche e le associazione dei pazienti richiamano l attenzione dei candidati, il superamento si legge nella lettera - delle gravi disparità di accesso alle cure attualmente esistenti (ad esempio, nel 2010 a fronte di 598 posti letto in hospice in Lombardia e 241 in Emilia Romagna se ne censivano solo 20 in Campania e 7 in Calabria, mentre vi erano 27 strutture con servizio di radioterapia in Lombardia, 7 in Puglia e 3 in Calabria), l attuazione del Piano Oncologico Nazionale (che ha ricevuto il via libera nel febbraio 2011 dalla Conferenza Stato-Regioni), l approvazione immediata dei nuovi Livelli Essenziali di Assistenza con la garanzia del controllo da parte dello Stato della loro attuazione. Nel 2012 in Italia si sono registrati nuovi casi di tumore (circa al giorno). Ogni famiglia di un
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