Conferenza Stampa del Infortuni e malattie professionali in agricoltura e allevamento
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- Damiano Gori
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1 Conferenza Stampa del Infortuni e malattie professionali in agricoltura e allevamento Partecipano: Dr. Carmelo Scarcella Direttore Generale ASL di Brescia Dr. Francesco Vassallo Direttore Sanitario ASL di Brescia L Azienda Sanitaria Locale della provincia di Brescia ricorda il Direttore Generale garante della tutela della salute dei propri cittadini, crede fortemente nella cultura della sicurezza, nelle chiare prescrizioni normative e nella collaborazione con tutti attori interessati, gli organi ispettivi e le istituzioni preposte. E sempre più evidente che per combattere in modo davvero efficace il grave problema degli infortuni sul lavoro è necessario un deciso cambiamento di mentalità, che punti sull allargamento di una cultura che faccia della sicurezza l obiettivo prioritario. La missione dell ASL è prioritariamente rivolta alla prevenzione. Questo non significa, naturalmente, relegare in secondo piano la vigilanza e il controllo: ogni giorno infatti un centinaio di Operatori della Azienda sono impegnati per garantire la tutela e la sicurezza sul lavoro, soprattutto in settori particolarmente a rischio come il settore della edilizia o quello della agricoltura. Per quanto riguarda nello specifico quest ultimo settore, quello dell agricoltore è oggi un lavoro dove, accanto ai tradizionali rischi professionali, si sono via via aggiunti quelli che derivano da una sempre più accentuata specializzazione, dall impiego di macchine sofisticate, dalla natura del territorio e dall utilizzo di prodotti non sempre innocui e talvolta anche tossici. Ricordiamo inoltre che in provincia di Brescia, secondo il censimento ISTAT, dal 2001 gli addetti nel settore agricolo sono , di cui nel territorio dell ASL di Brescia. Il fenomeno infortunistico in agricoltura L andamento degli infortuni nel settore agricolo, nell ASL di Brescia, se si considera il periodo dal 2000 al 2007 è in diminuzione, come confermato dai dati INAIL e come riportato nella tabella seguente: 1
2 Questa diminuzione è in linea con l andamento infortunistico a livello regionale. Da un ulteriore analisi dell andamento infortunistico, prendendo in considerazione solo i Comuni con più di 50 addetti in agricoltura, si può rilevare che sono maggiormente colpiti i comuni di pianura, caratterizzati da aziende con ampio parco macchine ed attrezzature potenti e pesanti. Tuttavia, si inseriscono anche alcune realtà di montagna, che hanno certamente aziende più piccole e dotate di meno mezzi, ma operano in situazioni territoriali e geomorfologiche di maggiore impegno. Infortuni gravi e mortali La percentuale di infortuni gravi e mortali in agricoltura, così definiti secondo i criteri INAIL, rispetto al totale degli infortuni, mostra, nel periodo dal 2000 al 2007, una progressiva diminuzione, passando dal 16.9% del 2000 al 9.8% del Nella tabella seguente si rileva il numero in valore assoluto degli infortuni gravi e mortali nell ASL di Brescia, nel periodo dal 2003 al 31 luglio ASL di BRESCIA Numero infortuni gravi e mortali in agricoltura primi sette mesi I soli infortuni mortali, invece, denotano un andamento di tipo stocastico, in quanto non si ravvisa una linea di tendenza, ma emerge una elevata casualità, legata anche al basso numero di eventi. ASL di BRESCIA Numero infortuni mortali in agricoltura primi 4 mesi Analizzando i singoli casi di infortuni gravi e mortali, secondo i dati ASL, emerge che la categoria di lavoratori più esposta è costituita dai titolari e soci della aziende agricole, dovendosi ciò al fatto che il tessuto provinciale agricolo è formato principalmente da aziende piccole e medio piccole, a conduzione prevalentemente familiare. INFORTUNI MORTALI E GRAVI nell'asl di Brescia nell'anno 2008 totale n. 157 infortunati Sconosciuto Coadiuvante familiare con rapporto di lavoro atipico dipendente pensionato socio titolare 2
3 Cause infortunistiche In merito alle cause che più frequentemente generano infortuni gravi e mortali, si può rilevare, come meglio evidenziato nella tabella seguente che la causa principale è la caduta dall alto (da fienili, da alberi, da tetti, da attrezzature/macchine), seguita dagli schiacciamenti (portoni di stalle, attrezzature fisse e mobili, alimenti per animali in depositi). PRINCIPALI CAUSE degli infortuni gravi e mortali in agricoltura nell'asl di Brescia, nel periodo I semestre 2009 afferrato da cardano colpito all'occhio schiacciato da trattore colpito da animali schiacciato da. cadute dall'alto Non è nemmeno sottovalutabile, dal punto di vista statistico, l incidenza delle morti dovute al ribaltamento del trattore (IV causa di infortunio), così come risultano ancora abbastanza frequenti gli infortuni legati alla movimentazione degli animali di grossa taglia (III causa). Infine, sono da ricordare gli infortuni, alcuni dei quali anche mortali, che tecnicamente non rientrano nelle statistiche relative agli infortuni lavorativi, ma sono comunque legati al mondo agricolo. Di seguito si riportano alcuni esempi: Morte di una bambina in cascina. o Causa: albero cardanico in movimento, senza carter di protezione o Svolgimento dei fatti: il padre, titolare dell azienda agricola, interrompe il lavoro che sta eseguendo con trattore e caricaletame ed entra nell abitazione senza togliere il moto al mezzo; chiede alla figlioletta di raggiungere la nonna in luogo della cascina; la ragazzina, probabilmente per la fretta, invece che aggirare trattore e caricaletame, decide di attraversare passando tra l uno e l, scavalcando il cardano; l organo in movimento non protetto la aggancia, causandone la morte o Rimedio: cardano correttamente protetto e arresto del trattore lasciato incustodito Morte di un agricoltore mentre usa il trattore come mezzo di diporto. o Causa: trattore con telaio antiribaltamento abbassato e senza cintura di trattenuta o Svolgimento dei fatti: nel tornare a tarda sera col trattore da una visita presso parenti, per cause imprecisate esce con le ruote dalla carreggiata e si ribalta lungo il pendio sottostante o Rimedio: utilizzo del roll-bar e installazione ed uso della cintura di trattenuta 3
4 Lavoratori stranieri in agricoltura Nell ambito della problematica infortunistica agricola, come del resto in tutti settori produttivi, assume, sempre più rilevanza, nella società moderna, la presenza di lavoratori stranieri, in particolare extracomunitari, per i quali, agli elementi causali descritti sopra, si aggiungono anche le criticità legate alla scarsa conoscenza della lingua e allo scarso possesso di una consapevole cultura della sicurezza e della prevenzione, a seconda del paese di origine. La percentuale di stranieri, sul totale degli occupati in agricoltura è, in provincia di Brescia, pari al 8.1%, con un dato questo sovrapponibile a quello medio regionale (8.4%). Gli infortuni in agricoltura occorsi a stranieri negli anni 2000/2007 fanno rilevare un andamento altalenante, come meglio dettagliato nella tabella seguente. INFORTUNI IN AGRICOLTURA occorsi a STRANIERI negli anni , nell'asl di Brescia (Fonte INAIL) n infortuni TOTA LE Serie Di seguito si riporta la nazionalità degli stranieri infortunatisi in agricoltura nell ASL di Brescia. NAZIONALITA' degli STRANIERI infortunatisi in AGRICOLTURA negli anni , nell'asl di Brescia (Fonte INAIL) totale = n 110 eventi MAROCCO SENEGAL EGITTO ALBANIA INDIA PAKISTAN 7 20 GHANA ROMANIA 8 BRASILE CINA Altri 4
5 Note su malattie professionali in agricoltura e allevamento I dati relativi alle malattie professionali di tutti i settori lavorativi sono stati recentemente raccolti ed elaborati dall ASL di Brescia, in collaborazione con l Amministrazione provinciale nel Rapporto sulle malattie lavoro-correlate Nel settore agricolo e dell allevamento, il profilo di rischio per la salute dei lavoratori vede, tra i maggiori fattori di rischio, i seguenti: rischio di natura fisica (rumore, vibrazioni e radiazioni UV); rischio di natura chimica (silice ed amianto, da sostanze organiche e pesticidi); rischio di natura biologica; rischio di natura biomeccanica a carico prevalente degli arti superiori e del rachide. Da tale rapporto emerge, in generale, una sensibile sottostima delle patologie che vengono diagnosticate ed attribuite ad esposizioni a rischio in agricoltura; si consideri che in questo settore l applicazione estensiva delle normative di igiene del lavoro è giunta con ampio ritardo. Attività di prevenzione Per contrastare l accadere degli avvenimenti infortunistici in agricoltura, l ASL di Brescia, in diretto collegamento con la Regione Lombardia, opera annualmente su più fronti. Nell anno 2008 sono stati effettuati: 1. n. 110 controlli in aziende agricole con verifica delle 10 criticità individuate dalla Regione: Ribaltamento trattori Cardano (presenza di carter) Caduta dai fienili (presenza di parapetti) Caduta vasche liquami (presenza di parapetti) Scivolosità pavimentazioni (tipologia di pavimento) Scalette d accesso alla buca del mungitore (scale antiscivolo) Via di fuga dai recinti Impianto elettrico Impilamento rotoballe Protezione organi in movimento 2. campagna di messa a norma dei trattori (tale attività è svolta in occasione dei controlli sulle aziende agricole) 3. promozione della messa a norma del parco macchine. Al riguardo, sono stati eseguiti n. 6 controlli su imprese commerciali di macchine, al fine di evitare la messa in commercio di macchine non in regola; 4. controlli nelle aziende agricole che abbiano presentato domanda di contributo regionale. La campagna è iniziata alla fine del 2008, anno in cui sono stati eseguiti n. 7 controlli. Si proseguirà anche nel 2009 (previsti n. 130 controlli). Alcune note comparative degli infortuni in edilizia Il fenomeno degli infortuni in edilizia nell ASL di Brescia fa rilevare, nel periodo 2000/2007, un andamento altalenante, ma in positiva discesa negli ultimi 4 anni passando dai infortuni del 2004 ai del 2007 (- 9.5%). Anche la percentuale di infortuni gravi, rispetto al totale degli infortuni, denota un andamento altalenante e in positiva discesa dal 2005 al Lo stesso andamento si registra per gli infortuni mortali, di cui non si è registrato nessun caso nel La categoria più esposta è quella dei lavoratori dipendenti (63% del totale). Il numero degli infortuni gravi e mortali in edilizia, nel periodo 2004/1 semestre 2009, è stato di 106, mentre i soli infortuni mortali sono stati 24. 5
6 Le cause degli infortuni gravi e mortali sono principalmente legate alle cadute da attrezzature e alle cadute dall alto o da edifici, come meglio dettagliato nella tabella seguente: CAUSE degli infortuni gravi e mortali in EDILIZIA nell'asl di Brescia, negli anni sem Totale elettrocuzione caduto in piano investito da materiali solidi caduto da attrezzature caduto dall'alto... da edifici colpito da schiacciato da schiacciat o da colpito da n eventi caduto caduto da dall'alto... attrezzatu da edifici re investito da materiali caduto in piano elettrocuz ione Serie Totale Anche nel settore edile, il fenomeno infortunistico riguardante i lavoratori stranieri fa rilevare alcune significative tendenze. Nel periodo 2003/2007, infatti, l andamento di tali infortuni è in aumento, passando dai 438 del 2003 ai 574 del 2007 (+31%). Si riporta di seguito la nazionalità degli stranieri infortunatisi in edilizia nel periodo 2000/2007. Nazionalità degli Stranieri infortunatisi in Edilizia negli anni , nell'asl di Brescia Fonte INAIL totale = n eventi 100 3% 128 4% 254 8% % 257 8% 301 9% % % MAROCCO ALBANIA TUNISIA SERBIA E MONTENEGRO ROMANIA SENEGAL PAKISTAN Altri 71 Paesi 6
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