MALATTIE ESANTEMATICHE

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1 MALATTIE ESANTEMATICHE DEFINIZIONE LESIONI CUTANEE MACULA: lesione piccola (< 10 mm) della cute o delle mucose visibili, che si distingue dalle zone circostanti indenni solo per il diverso colore (melanina, sangue, iperemia ERITEMA). MACCHIA: dimensioni > 10 mm PAPULA: lesione solida, rilevata, con diametro solitamente <10mm. PLACCHE: sono lesioni estese a piastra >10mm. NODULI: lesioni > 1cm tondeggianti VESCICOLA: lesione circoscritta e rilevata, a contenuto sieroso,di diametro <5mm (1 cm); BOLLA: > 5 mm (1 cm). PUSTOLA: lesione superficiale, rilevata, a contenuto purulento POMFO:lesione transitoria, rilevata, determinate da un improvviso edema localizzato 1

2 MACULA-MACCHIA PAPULA-NODULO VESCICOLA-BOLLA PUSTOLA 2

3 MORBILLO o prima malattia Eziologia: Morbillivirus, Paramixoviridae Via di contagio: goccioline di Flugge di un soggetto nello stadio prodromico o eruttivo precoce della malattia; raro mediante oggetti contaminati. Il morbillo èuna delle malattie piùtrasmissibili Il periodo contagioso della malattia si estende da 2-4giorni prima della comparsa dell'eruzione fino a 2-5giorni dopo il suo inizio. PERIODO D'INCUBAZIONE: 7-14giorni PERIODO PRODROMICO: febbre, rinite, tosse secca e congiuntivite Le patognomoniche macchie di Koplik, compaiono 2-4 giorni più tardi, solitamente sulla mucosa orale di fronte al 1 o e 2 o molare superiore. Queste macchie assomigliano a granelli minutidi sabbia bianca circondati da areole infiammate. Se sono numerose, il fondo può assumere l'aspetto di un eritema screziato. PERIODO ESANTEMATICO: L'esantema tipico compare da 3 a 5 giorni dopo l'inizio dei sintomi, di solito 1-2 gg dopo la comparsa delle macchie di Koplik. In genere è preceduto dalla caduta della febbre. Esso inizia davanti e al di sotto delle orecchie e lateralmente sul collo come macule irregolari che subito si trasformano in maculo-papule rossastre e si diffonde entro h al tronco e agli arti, non appena incominciano a scomparire dal volto. Nelle eruzioni particolarmente gravi possono comparire petecchie ed ecchimosi. In questa fase la febbre può superare i 40 C e possono esserci edema periorbitale, congiuntivite, fotofobia, tosse stizzosa, eruzione estesa e confluente e prurito di lieve entità; generalmente, il paziente appare piuttosto sofferente. Èfrequente una leucopeniacon linfocitosi relativa. 3

4 Entro 3-5giorni la febbre cala, il paziente migliora e l'esantema inizia rapidamente a svanire, lasciando una pigmentazione ramata seguita da desquamazione. La legge italiana prevede la riammissione a scuola dopo 5 giornidalla comparsa delle prime manifestazioni cutanee. Complicanze: Mortalità: casi ogni persone colpite. Immunodepressione transitoria Polmonite interstiziale(compare nelle prime fasi della malattia) Sovrainfezione batterica (otite, polmonite, batterica) Porpora trombocitopenica acuta (emorragie) Encefalite (2 gg-3 sett): 0,5-1/1.000 casi. La mortalitàe elevata (20%) o, spesso, lascia dei reliquatineurologici. Nel liquor: aumento delle cellule e delle proteinee possibile isolamento del virus. Panencefalitesclerosante subacuta (PESS) (7-10 anni dopo) Rara (1: ) Determina un progressivo scadimento delle funzioni neurologiche (paralisi spastica) ed intellettive fino a morte. Trattamento: Non ci sono farmaci antivirali disponibili contro il morbillo o le sue complicazioni. Antipiretici (paracetamolo). Terapia antibiotica in caso di superinfezioni batteriche. Prevenzione: -VACCINAZIONE (immunizzazione attiva): virus vivo attenuato in associazione a rosolia e parotite = MMR (talora associato a varicella) 1 dose a mesi 2 dose a 5-6 anni Controindicato in: allergia a neomicina, gravidanza, immunodepressione, AIDS -SIERO IPERIMMUNE nella fase di incubazione (immunizzazione passiva): neonati, gravide suscettibili, pazienti immunodepressi. 4

5 SCARLATTINA o seconda malattia Eziologia: streptococco ß-emolitico di gruppo A. La scarlattina ècausata da un'esotossina pirogena prodotta dal batterio. Via di contagio: goccioline di Flugge Periodo di incubazione: 2-7 giorni. Il periodo di massima contagiositàsi ha nella fase iniziale della malattia, fino a 48 h dopo inizio tpatb. Clinica: È caratterizzata da febbre elevata, ad esordio improvviso, spesso accompagnata da brivido, cefalea, nausea e vomito; faringodiniae linfonoadenomegalia. SCARLATTINA o seconda malattia L'esantema, che compare dopo ore dall'esordio, inizia alla radice degli arti (inguine e ascelle). Si diffonde poi rapidamente al tronco, arti e volto, lasciando libero il naso, la zona intorno alla bocca e il mento (maschera di Filatov). Esso ècaratterizzato da piccoli elementi puntiformi rossastri, ravvicinati,a capocchia di spillo, non confluenti: che si scolorano alla pressione (segno della mano gialla) e rendono la cute ruvida al tatto (a carta vetrata) L'esantema comincia ad impallidire dopo 3-4 giorni dall'esordio ed èseguito da desquamazione lamellare. 5

6 Nel periodo esantematico la lingua presenta un aspetto caratteristico: prima coperta da una patina biancastra, poi tende a disepitelizzarsia partire dai bordi e dalla punta facendole assumere un aspetto "a freccia"; la disepitelizzazionecontinua poi su tutta la superficie mostrando le papille gustative che le danno l'aspetto "a fragola o a lampone.. 6

7 SCARLATTINA o seconda malattia Complicanze: -otite media + rare ma + temibili: - malattia reumatica (artrite, cardite) - glomerulonefrite solitamente compaiono a distanza di 2-3 sett dalla malattia acuta Terapia:si avvale degli antibiotici e tra questi la penicillina èl'antibiotico di prima scelta. In alternativa, soprattutto nei soggetti allergicialle penicilline possono essere usati i macrolidi. Per quanto riguarda la prevenzione va ricordato l'isolamento delpaziente fino a che non sia stata instaurata una adeguata terapia da almeno 24 ore. Non esiste vaccino. Eziologia: virus a RNA ROSOLIA o terza malattia Contagio : diretto con goccioline di saliva, da una settimana prima della comparsa dell esantema fino a 1-2 settimane dopo la remissione. Incubazione: 2-3 settimane Clinica: asintomatica dal 20 al 50% dei casi Periodo prodromico(1-5 giorni): linfoadenomegaliaretronucalee laterocervicale, modica splenomegalia, febbricola, talora artralgie e congiuntivite Esantema: maculopapuloso, non confluente o modestamente confluente, diffuso su tutto il corpo, leggero (meno intenso di quello del morbillo), inizia al viso (retroauricolare, come il morbillo) e procede verso il basso. Non sempre e presente. 7

8 Terapia: non esiste tp specifica. Paracetamolo per febbre e dolori. Prevenzione: -Vaccinazione MMR: mesi anni; ragazze in etàfertile sieronegative Complicanze: Rare Unica eccezione: Rosolia in gravidanza rosolia congenita 8

9 Sindrome della rosolia congenita (SRC) Infezione nel I trimestre di gravidanza SRC nel 70% dei casi Infezione nel II trimestre di gravidanza SRC nel 15% dei casi Infezione nel III trimestre di gravidanza %SRC trascurabile Quadro clinico: Triade di Gregg: 1) cardiopatia congenita (pervietà del dotto arterioso di Botallo) 2) cataratta 3) sordità, microcefalia Alla nascita può essere presente un quadro settico: ittero, porpora trombocitopenica, epatosplenomegalia. Megaloeritema infettivo o 5 malattia EZIOLOGIA: Parvovirus B19 PICCO EPIDEMICO: Tardo inverno-primavera (tutto l anno) CONTAGIO: Max contagiositàprima della comparsa del rash, goccioline saliva e tosse. Quando compare il rashnon si èpiùcontagiosi PERIODO DI INCUBAZIONE dai 4 ai 28 giorni (media giorni) FASE PRODROMICA: febbre, faringodinia, sintomi simili al raffreddore, cefalea. FASE ESANTEMATICA: Rash rosso intenso al volto (guance: aspetto schiaffeggiato) progressivamente si estende (colore piùattenuato) alle a tronco e agli arti (che tende a svanire dal centro verso la periferia a coccarda o merlettato ) Talora prurito (spt piedi) Raramente nell adulto (spt donne): artralgie per 1-3 sett Durata del rashda 6 a 10 gg, ma può durare anche settimane 9

10 5 malattia o Megaloeritema infettivo 5 malattia o Megaloeritema infettivo COMPLICANZE: Anemia iporigenerativa (aplastica) in soggetti con a. falciforme o immunodeficienza Idrope fetale (5% delle infezioni in gravidanza): anemia epatosplenomegalia ipertensione portale e ipoprotidemia gravissima TERAPIA: riposoe paracetamolo; antiistaminici per prurito 10

11 6 malattia o ESANTEMA SUBITUM o Roseola 6 malattia o ESANTEMA SUBITUM o Roseola 11

12 6 malattia o ESANTEMA SUBITUM o Roseola Comune fra 3 mesi e 4 anni (max6 mesi-1 anno) EZIOLOGIA: Herpes virus 6 (HHV6) (piùraramente 7 e 8) INCUBAZIONE: 8-10 gg CONTAGIO: gocce di saliva. Non piùcontagioso a partire da 1 giorno dopo la scomparsa della febbre PRODROMI sfumati: inappetenza, faringite, linfoadenite, irritabilità CLINICA: 1. Qualche giorno (in genere 3) di iperpiressia (>39,5 C) febbre dei 3 gg 10-15% dei casi convulsioni febbrili 2. Defervescenza per crisi (brusca e definitiva defervescenza) 3. Esantema (lesioni maculo-papulari) prima al tronco (diffusione centrifuga, sptcollo e fianchi, cosce). Durata da poche ore a pochi gg(evanescente). Non pruriginoso. 6 malattia o ESANTEMA SUBITUM o Roseola 12

13 VARICELLA Eziologia: Varicella-zoster virus (VZV), herpes viridae Periodo di incubazione: giorni Vie di contagio: goccioline di Flugge, essudato vescicolare. Da 1-2 ggprima della comparsa dell esantema fino all ultima lesione non ancora crostosa. Clinica: esantema a cielo stellato : Le lesioni, in numero variabile, si possono localizzare su tutto il corpo (anche in bocca, sui genitali, nell'occhio). Compaiono in gittate successive per più giorni; sono costituite da papule pruriginose che rapidamente si trasformano nelle caratteristiche vescicole (contenenti un liquido prima trasparente, poi più torbido), e si trasformano in croste in 2-8 giorni. Le prime croste cadono dopo 5-10 giorni, lasciando una cicatrice che tende a scomparire col tempo. Può essere presente febbre (solitamente modesta), tosse, astenia. Generalmente il paziente appare in discrete condizioni generali. 13

14 Complicanze: Impetigine (sovrainfezione batterica da grattamento) cicatrici Polmonite Encefalite, atassia Rare: artriti, uveiti, congiuntiviti, nefriti e orchiti Terapia: Talco mentolato, anti-istaminici, antipiretici, acyclovir(20mg/kg per oso 10 mg se per via endovenosasolo in alcuni casi) Attenzione: mai aspirina (sindrome di Reye), mai colliri e pomate cortisoniche Prevenzione: Vaccino vivo attenuato (Varivax) somministrato s.c. anche insieme a MMR, facoltativo -1 dose se < 12 mesi -2 dosi se > 12 mesi a 4 anni 14

15 HERPANGINA o faringite vescicolare Virus Coxackie (per lo più del tipo A), + raramente enterovirus Colpisce soprattutto bambini fra i tre ed i dieci anni con casi sporadici o piccole epidemie soprattutto nei mesi estivi. Incubazione: 3-7 gg Clinica: La malattia inizia improvvisa con febbre alta, faringodinia intensa, cefalea, malessere generale e talora dolori addominali e vomito. Dopo 1-2 gg comparsa di vescicole del diametro di 1-2 mm, circondate da un alone rossastro sui pilastri tonsillari anteriori, sul palato molle ugola, lingua, e occasionalmente, sull'orofaringe. Nelle successive 24 h le lesioni si rompono creando piccole ulcere poco profonde, con diametro talvolta maggiore di 5 mm, che guariscono in 15 giorni. Gli elementi che si coprono di essudato e che restano per circa una settimana. Può essere presente una linfoadenopatia laterocervicali. 15

16 HERPANGINA o faringite vescicolare La malattia si risolve sempre senza complicanze. Non esiste terapia specifica: paracetamolo o ibuprofeneper febbre e dolore dieta: alimenti liquidi freschi La diagnosi differenziale deve essere posta soprattutto con la gengivostomatite Herpetica. MALATTIA MANI-PIEDI-BOCCA Eziologia: Coxsackievirus A16 La malattia èpiùcomune tra i bambini piccoli. Il decorso èsimile a quello dell herpangina, ma oltre all'enantema vescicolare localizzato sulla mucosa orale e sul palato, sono presenti lesioni simili compaiono sulle mani e sui piedi e talvolta nella zona perineale. La terapia è sintomatica. 16

17 MALATTIA MANI-PIEDI-BOCCA 17

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