Arcidiocesi Brindisi-Ostuni Convegno ecclesiale diocesano La Parrocchia: Comunità educata ed educante

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Arcidiocesi Brindisi-Ostuni Convegno ecclesiale diocesano La Parrocchia: Comunità educata ed educante"

Transcript

1 Arcidiocesi Brindisi-Ostuni Convegno ecclesiale diocesano La Parrocchia: Comunità educata ed educante La Chiesa di fronte alla sfida educativa Laboratorio Pastorale Giovanile

2 «C è urgenza di nuovi educatori che sappiano farsi compagni di strada dei giovani,( ) disposti ad abitare coraggiosamente tutte le agorà dei giovani (la piazza, la scuola, lo sport, le solitudini, ), e ad accogliere tra essi quelli che, pur lontani, reclamano, a volte inconsapevolmente, amore».(liber Synodalis, Propositio n.76, pag 438) Scrivi una lettera alla tua comunità individuando le esperienze, le proposte, le necessità che potrebbero portarla ad essere sempre più missionaria nel mondo giovanile, in cui risalti l ascolto che la comunità ecclesiale opera per lasciarsi educare.

3 Potrebbe iniziare così: Cara Comunità di, perché tu possa essere sempre più missionaria tra i giovani, prova a metterti in ascolto di

4 ascolto della Parola di Dio, per un rapporto più radicale con Cristo, del Magistero della Chiesa, della Storia di chi ci ha preceduto, non credendo di essere autosufficienti. ascolto di se stessa, dei propri strumenti, del proprio territorio, delle risorse e del motivo reale che spinge una comunità a mettersi alla ricerca delle nuove generazioni (giovani non come manodopera ma come ricchezza di una comunità), superando le settorializzazioni della pastorale per lavorare in modo integrato.

5 ascolto delle assenze più che delle presenze, senza giudicare o condannare, o rassegnandosi dicendo: i giovani non ci sono più.mentre dall altra parte loro (i giovani) rispondono di credere in Dio, ma non nella Chiesa. È necessario lasciar cadere i preconcetti che si hanno rispetto al mondo giovanile: non si possono interpretare i giovani stando a quello che di loro appare, dando per scontato di conoscerli perché i giovani son tutti uguali, mentre è necessario accorgersi che ognuno ha il proprio valore. ascolto attento delle domande e dei temi caldi senza timore di essere contestati, raggiungendo i luoghi già abitati e vissuti dai giovani, reali o virtuali.

6 ascolto delle loro domande inespresse e nascoste dai bisogni apparenti creati dai mass-media, aiutandoli nel discernimento e nella verifica delle esigenze (di vita, di salvezza, di amicizia, di sessualità, di relazioni, di esperienza cristiana, di silenzio, della sana voglia di protagonismo) e del rigetto dei falsi bisogni, ciò in modo particolare a partire dalla pre-adolescenza. Mettersi in ascolto della storia delle loro ferite, permettendo loro il diritto di trasformarle in feritoie di salvezza.

7 <<La parrocchia è animata dal contributo di educatori, animatori e catechisti, autentici testimoni di gratuità, accoglienza e servizio. La formazione di tali figure costituisce un impegno prioritario per la comunità parrocchiale, attenta a curarne, insieme alla crescita umana e spirituale, la competenza teologica, culturale e pedagogica. Questo obiettivo resterà disatteso se non si riuscirà a dar vita ad una pastorale integrata >>. (Educare alla vita buona del vangelo, n. 41) Stendiamo insieme un progetto di formazione per educatori, animatori e catechisti, prevedendo Analisi della situazione iniziale, risorse e territorio Destinatari Obiettivi Tempi Metodologie attuative usate Verifica e rispettivi indicatori

8 DESTINATARI. Necessità di un progetto di educazione destinato ai giovani e ai loro formatori prima di tutto, non potendo più portare avanti l azione educativa affidandosi unicamente alla buona volontà o alla semplice disponibilità di persone senza ulteriori impegni. I destinatari sono: educatori senza distinzioni di età, che abbiano la qualità di mettersi in ascolto dei giovani, persone libere e disponibili ad una apertura mentale, che abbiano spirito di accoglienza, gratuità e servizio. ANALISI DELLA SITUAZIONE, RISORSE E TERRITORIO. Il progetto scaturisca sempre dall analisi della situazione iniziale che il Consiglio Pastorale Parrocchiale ha fatto sul territorio, tenendo conto di risorse e ricchezze, considerato che il territorio della nostra Arcidiocesi non offre molte possibilità lavorative e tanti giovani sono costretti a spostarsi dalle loro residenze. Il progetto coinvolga la Comunità intera nel segno della corresponsabilità, pur delegando la vicinanza educativa solo a poche persone motivate, non scelte all ultima ora e attrezzate; persone che conoscono l ambiente in cui vivono, che sono radicati nella fede e nella vita della parrocchia, che condividono le angosce e i problemi del territorio.

9 OBIETTIVI. Annunciare efficacemente con la testimonianza di vita il Kerigma; aiutare a scoprire la propria la propria vocazione; prendersi cura della propria vita per potersi mettere accanto e prendersi cura della storia dell altro. Avere cura che l obiettivo sia chiaro e attuabile; frutto di una scelta comune. Che abbia tappe intermedie e propedeutiche all obiettivo finale. La tempistica sia adeguata all obiettivo da raggiungere, comunque non meno di tre anni. METODOLOGIE. Le metodologie siano il frutto di incontro tra saperi diversi e risultato di collaborazione integrata tra più pastorali a seconda dell ambito di riferimento (collaborazione tra pastorale giovanile e vocazionale-familiaresociale e del lavoro-cultura e comunicazioni-scolastica- caritas).è importante avere l umiltà di riconoscere e chiedere il contributo in una azione sinergica con aspetti particolari di competenza di settori specifici, come ad esempio: sociologia, pedagogia, psicologia, storia, scienze umane, esperti di vita spirituale, testimoni e mentori. L attività laboratoriale sia quella privilegiata. I formatori siano i primi a mettersi in gioco.

10 VERIFICA. È l aspetto più importante che consente di fare il punto della situazione, analizzare gli aspetti problematici, fissare quelli propositivi e da lì ripartire. Una formazione o un progetto che non prevede la verifica non avrà l incidenza sul territorio e sulle persone. Altrettanto importanti sono la scelta degli indicatori di verifica come elementi che consentono, su base verificabile e non empirica, di delineare se l obiettivo prefissato è stato raggiunto. Resta inteso che la partecipazione numerosa non è di per sé indicatore sufficiente, se resta da solo, per valutare la riuscita di un progetto.

11 XI Convegno Ecclesiale Diocesano La Parrocchia: Comunità educata ed educante Laboratorio Pastorale della Famiglia

12 Le parrocchie sono chiamate ad essere vicine alle famiglie, per sostenerle sempre, soprattutto quando esse incrociano esperienze di dolore, di malattia, di lutto e nelle situazioni di povertà e di miseria; La comunità esprima vicinanza e si prenda cura delle famiglie, anche quando il matrimonio è in pericolo (crisi familiari) o si vivono situazioni irregolari (convivenze separazioni divorzi ), aiutando a trovare percorsi di chiarificazioni e di sostegno per il cammino di fede. Nessuno si senta escluso dalla vita della parrocchia. (VMPM,9). (Liber Synodalis, Propositiones n.71, pag.435) 1. Quali percorsi intraprendere per fare in modo che, nelle difficoltà sopra indicate, la vicinanza degli OO.PP. parrocchiali non si riduca alla costituzione di semplici gruppi di "mutuo aiuto"? Quali cammini attivare per annunciare il Vangelo della vita buona nel matrimonio e che accompagni le varie fasi della vita di una coppia?

13 Recuperare le proposte formative già esistenti per gli operatori valorizzandole con maggiore coinvolgimento (Effatha, proposte dell ufficio catechistico e proposte della pastorale familiare).

14 Conoscersi trovarsi donarsi: partire dalla conoscenza del territorio per poi incontrare le famiglie e donare loro il nostro accompagnamento

15 Maggiore relazione con le famiglie della parrocchia mediante una crescente disponibilità di presbiteri e operatori pastorali. Avviare percorsi specifici per raggiungere le famiglie che vivono situazioni di difficoltà avvalendosi del progetto Effatha.

16 Anche chi vive situazioni problematiche sia ben accolto in quanto può essere una risorsa per aiutare altre famiglie che vivono realtà simili: alla parrocchia il compito di individuarlo e valorizzarlo

17 Pensare i percorsi di preparazione al matrimonio provvedendo prima ad un percorso di ri - evangelizzazione e affrontare i problemi esistenziali solo successivamente alla luce della fede riscoperta. Curare l accompagnamento prima e dopo il matrimonio proponendo momenti di approfondimento, di liturgia, ma anche di festosa accoglienza in un clima di famiglia.

18 Educare in famiglia è oggi un arte davvero difficile. Molti genitori soffrono, infatti, un senso di solitudine, di inadeguatezza e, addirittura, d impotenza. Si tratta di un isolamento anzitutto sociale, perché la società privilegia gli individui e non considera la famiglia come sua cellula fondamentale... ( Educare alla vita buona del Vangelo, 36) 2. In che modo la parrocchia e le aggregazioni laicali possono aiutare e sostenere la famiglia e le altre agenzie educative per un'educazione delle nuove generazioni alla fede e alla vita cristiana? Come le relazioni tra le persone nella pastorale ordinaria delle nostre comunità parrocchiali possono ispirarsi allo stile della famiglia, secondo il progetto di Dio?

19 Riscoprire la bellezza della domenica in tutte le sue sfaccettature ( festa, fratellanza, carità, missione ). Per esempio: vivere come comunità una domenica insieme dalla celebrazione, alla condivisione del pranzo allo stare in festa. Proprio come una famiglia. Parrocchia famiglia di famiglie.

20 Spesso non traspare la passione dell essere cristiani. Scoprire l importanza delle relazioni belle, utilizzando gli spazi parrocchiali (oratori), sotto la guida di operatori formati con la collaborazione dei genitori capaci di essere costruttori del bello e del buono

21 Educare la famiglia a recuperare il tempo buono, a saper individuare le priorità nella scelta delle attività per i figli secondo un criterio cristiano e inaugurare stili di vita buona.

22 Tenere alto l entusiasmo nella formazione. Curare la spiritualità degli OO.PP. e coinvolgere le altre agenzie educative per progettare, insieme con gli organismi di partecipazione, tempi e modi della formazione di ragazzi e di giovani proponendo esperienze di fraternità e di solidarietà e far scoprire la bellezza del donarsi.

23 Recuperare la lettura degli Atti degli Apostoli, riscoprendo la bellezza della vita come presbiteri e come popolo di Dio. Mettere la Parola al centro delle nostre comunità. E la Parola che deve aiutare la parrocchia e la famiglia a vivere le relazioni autentiche

24 GRAZIE!

25 Arcidiocesi Brindisi-Ostuni Convegno ecclesiale diocesano La Parrocchia: Comunità educata ed educante La Chiesa di fronte alla sfida educativa Laboratorio Pastorale Scolastica

26 1.Domanda La scuola si trova oggi ad affrontare una sfida molto complessa, che riguarda la sua stessa identità e i suoi obiettivi. Essa, infatti, ha il compito di trasmettere il patrimonio culturale elaborato nel passato, aiutare a leggere il presente, far acquisire le competenze per costruire il futuro, concorrere, mediante lo studio e la formazione di una coscienza critica, alla formazione del cittadino e alla crescita del senso del bene comune. Consapevole di ciò, la comunità cristiana vuole intensificare la collaborazione permanente con le istituzioni scolastiche attraverso i cristiani che vi operano, le associazioni di genitori, studenti e docenti, i movimenti ecclesiali,. (Educare alla vita buona del Vangelo, n. 46) In che modo, concretamente, la parrocchia, la comunità cristiana, i gruppi, le associazioni ed i movimenti possono collaborare con la scuola, nel proprio territorio, a promuovere una cultura sapienziale che tenga conto dei valori di solidarietà, gratuità, legalità e rispetto delle diversità?

27 Il tipo di collaborazione che la comunità cristiana, le associazione e i movimenti possono offrire alla comunità scolastica, prima che sul piano del fare è sul piano dell essere, sul piano del rinnovare se stessi per dare motivazioni e fondamenti alla realizzazione degli obiettivi che la scuola si prefigge. Importante la distinzione tra i diversi tipi di scuole, sicuramente la Parrocchia riesce più facilmente a stabilire rapporti con la scuola dell infanzia con la primaria e la secondaria di primo grado. Più difficile è la collaborazione con le scuole secondarie di secondo grado essendo frequentata da alunni dalle diverse provenienze.

28 Proposte 1. La Parrocchia deve elaborare progetti gratuiti in collaborazione con la scuola per la crescita educativa dei ragazzi anche invitando nel C.P.P. i docenti e i dirigenti delle scuole presenti sul territorio, particolarmente sensibili ai temi proposti dal Magistero. 2. I docenti di religione fanno propri alcuni progetti ministeriali all interno della scuola per proporre percorsi educativi sulla legalità, commercio alternativo o altro, in collaborazione con le associazioni di volontariato presenti nel territorio come (commercio equo solidale, Ass. Libera Terra Puglia). 3. I docenti cattolici, con particolare riferimento all idr, devono costituire un ponte tra il mondo della scuola e la Parrocchia privilegiando le relazioni con gli studenti, le famiglie e gli altri docenti. Oltre la Parrocchia anche il Seminario può diventare luogo Educativo, offrendo occasioni di incontro e di dialogo agli studenti e ai docenti. 4. La comunità parrocchiale promuove incontri tra i propri catechisti e gli insegnanti di religione che svolgono la propria attività nel territorio, per un proficuo confronto dei rispettivi cammini. Per quanto riguarda le scuole superiori tali incontri possono essere fatti a livello cittadino, assicurando la presenza di un sacerdote di riferimento che curi i contatti tra le comunità parrocchiali e le stesse scuole.

29 5. E opportuno incentivare, promuovere la visibilità e l azione delle associazioni di categoria(aimc e UCIIM) anche al fine di stimolare progettualità e raccordi tra mondo della scuola e tutte le altre agenzie educative presenti nel territorio. 6. La Comunità Parrocchiale pone particolare attenzione alle famiglie degli studenti favorendo incontri formativi anche al fuori della scuola con le famiglie giovani della parrocchia, per promuovere un adeguato inserimento negli organi di partecipazione della scuola.

30 2. Occorre educare i nostri giovani allo spirito critico, alla capacità di confronto e di testimonianza cristiana, espressi in modo sereno e coraggioso, in un contesto in cui continuamente sono sollecitati a dare ragione della propria speranza. Questo obiettivo si può perseguire dando spazio nell ordinario cammino dei nostri gruppi giovanili alla riflessione sulle problematiche dibattute a scuola, rilette alla luce della Parola di Dio, del Magistero e della storia (dal Liber Sinodalis n. 158, pag 463) In un Progetto Educativo, che parta dall esperienza di vita dei ragazzi e dei giovani che frequentano le scuole della nostra Diocesi, quali contenuti di riflessioni concrete, quale proposte operative, si possono proporre per promuovere la ricerca della verità, l accoglienza del senso della vita, la condivisione e la testimonianza?

31 Il progetto educativo che proponiamo si fonda sulla centralità della persona umana, sul primato dell essere e sul metodo esperienziale. 1. Centralità della persona - Partire dalla realtà di vita dei nostri ragazzi, per renderli consapevoli dell unicità e della irripetibilità della propria esistenza e metterli in relazione con realtà di vita e di culture diverse. 2. Analizzare e confrontare i concetti di persona presenti nella nostra cultura odierna per confrontarli con l antropologia cristiana. 3. Valorizzare il percorso emozioni sentimenti e virtù per suscitare gioia e stupore. 4. Riscoprire e riproporre educatori e modelli cristiani e testimoni credibili del nostro tempo in campo ecclesiale, culturale e sociale.

32 5. Proporre esperienze che favoriscano educazione alla solidarietà, alla gratuità, alla cittadinanza attiva, al bene comune, all accoglienza, all integrazione e alla condivisione. 6. Esprimere questo percorso attraverso cortometraggi, pubblicazioni ed altre modalità espressive secondo il tipo di scuola e sensibilità dei ragazzi, da comunicare all interno della propria scuola. Si può ipotizzare una giornata conclusiva in cui tutte le scuole del territorio possono mettere insieme le esperienze vissute. E evidente che l attuazione di tale progetto chiede la collaborazione della pastorale familiare, giovanile e della pastorale della cultura e delle comunicazioni sociali

33 ACCOGLIENTI ED INCLUSIVI

34 Arcidiocesi Brindisi-Ostuni Convegno ecclesiale diocesano La Parrocchia: Comunità educata ed educante La Chiesa di fronte alla sfida educativa Laboratorio Pastorale Cultura e Comunicazioni Sociali

35 1 quesito:la parrocchia crocevia delle istanze educative Occorre che la formazione, continua e permanente, coinvolga l intera comunità e che i processi educativi abbiano come fondamento Parola e Documenti del Magistero ispirandosi alla metodologia dell imparare facendo. Come già emerso dalla riflessione sinodale, all interno della parrocchia è necessario dare rilievo al consiglio pastorale parrocchiale affinché svolga un ruolo di coordinamento; in esso è opportuno inserire e valorizzare le diverse competenze per favorire la lettura della realtà territoriale e intervenire sui bisogni. Alla luce delle sollecitazioni emerse dal convegno, i progetti pastorali devono essere calibrati sulle istanze educative della comunità stabilendo alcune priorità di fondo onde evitare che si sovrapponga ad altre agenzie educative o istituzioni che operano negli stessi ambiti.

36 Per l efficacia dei percorsi educativi è centrale il compito della parrocchia di formare la coscienza credente nell ordinarietà della vita comunitaria, ricorrendo a linguaggi accessibili a tutti ed evitando toni magistrali e atteggiamenti autoreferenziali. E auspicabile che la parrocchia, nel promuovere piani educativi, stabilisca una rete di relazioni con le altre agenzie educative e istituzioni presenti sul territorio, sfruttando le possibilità e le risorse disponibili, inserendosi opportunamente negli istituti giuridici esistenti (es. il piano dell offerta formativa scolastica, il forum delle associazioni etc ) E importante che i sacerdoti si riapproprino della loro responsabilità educativa, sforzandosi di entrare nelle vicende umane e sviluppando la capacità di offrire una direzione spirituale tesa alla maturazione di una coscienza credente.

37 2 quesito: La comunicazione nella cultura digitale 1. Per affrontare preparati le sfide educative del nostro tempo non possiamo esimerci dall utilizzo di nuovi sistemi informatici (siti web aggiornati, newsletter attive etc.) che va promosso e potenziato nella prospettiva di un lavoro di rete, offrendo nuove opportunità di incontro. 2. Per venire incontro al bisogno formativo degli operatori pastorali, la diocesi potrebbe sfruttare conoscenze e competenze in ambito informatico di cui già alcune parrocchie dispongono rilanciando la figura dell animatore della cultura e della comunicazione. 3. La parrocchia dovrebbe educare ad una coscienza critica per un uso corretto dei new media evidenziandone i rischi e le potenzialità piuttosto che fornire competenze tecniche di pertinenza di altri istituti. 4. E necessario prendere consapevolezza che i nuovi mezzi di comunicazione sono complementari ma non sostitutivi delle relazioni umane, dell incontro sacramentale e dell opera di accompagnamento svolta dalla comunità.

38 GRAZIE!!!!

GRUPPI DI INCONTRO per GENITORI

GRUPPI DI INCONTRO per GENITORI Nell ambito delle attività previste dal servizio di Counseling Filosofico e di sostegno alla genitorialità organizzate dal nostro Istituto, si propone l avvio di un nuovo progetto per l organizzazione

Dettagli

È FRUTTO DEL CAMMINO CHE LA NOSTRA È RISPOSTA AGLI INVITI DEI VESCOVI ITALIANI ATTRAVERSO VARI DOCUMENTI

È FRUTTO DEL CAMMINO CHE LA NOSTRA È RISPOSTA AGLI INVITI DEI VESCOVI ITALIANI ATTRAVERSO VARI DOCUMENTI Diocesi di Padova Il cammino di Iniziazione cristiana dei fanciulli e dei ragazzi È FRUTTO DEL CAMMINO CHE LA NOSTRA DIOCESI HA COMPIUTO È RISPOSTA AGLI INVITI DEI VESCOVI ITALIANI ATTRAVERSO VARI DOCUMENTI

Dettagli

Tema di riflessione del gruppo: la catechesi famigliare precede accompagna e arricchisce ogni altra forma di catechesi

Tema di riflessione del gruppo: la catechesi famigliare precede accompagna e arricchisce ogni altra forma di catechesi Distretto: torino nord - ciriè Tema di riflessione del gruppo: la catechesi famigliare precede accompagna e arricchisce ogni altra forma di catechesi Animatore/trice: verderone daniela -momenti di aggregazione

Dettagli

Scheda per il Laboratorio sull educazione

Scheda per il Laboratorio sull educazione ARCIDIOCESI AMALFI CAVA DE TIRRENI EDUCARE alla solidarietà e alla condivisione XIV Convegno Diocesano * Cava S. Francesco, 22-23 Ottobre 2010 Scheda per il Laboratorio sull educazione 1. Dopo la riflessione

Dettagli

il nuovo Schema di regolamento per i Centri Missionari Diocesani,

il nuovo Schema di regolamento per i Centri Missionari Diocesani, Nuovo Schema di regolamento per i Centri Missionari Diocesani La Presidenza della CEI, nella riunione del 13 giugno 2012, ha approvato il nuovo Schema di regolamento per i Centri Missionari Diocesani,

Dettagli

Linee guida per la Commissione Missionaria Parrocchiale

Linee guida per la Commissione Missionaria Parrocchiale Anno 2006/2007 Linee guida per la Commissione Missionaria Parrocchiale 1 di 5 Premessa Queste linee guida presentano l identità della Commissione Missionaria Parrocchiale e le attività che è chiamata a

Dettagli

PROGETTO di INSERIMENTO e ACCOGLIENZA

PROGETTO di INSERIMENTO e ACCOGLIENZA PROGETTO di INSERIMENTO e ACCOGLIENZA INSEGNANTI DI RIFERIMENTO: Scainelli Stefania e Pallotti Alessandra PREMESSA - L INGRESSO ALLA SCUOLA DELL INFANZIA. L ingresso alla Scuola dell Infanzia è una tappa

Dettagli

RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI

RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI INTEGRAZIONE, ORIENTAMENTO E BUONE PRASSI RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI L iscrizione degli alunni con certificazione L.104

Dettagli

SCUOLA MARIA SS. DEL BUON CONSIGLIO Via delle Vigne Nuove, 104 ROMA ISTITUTO SUORE DEGLI ANGELI PROGETTO EDUCATIVO

SCUOLA MARIA SS. DEL BUON CONSIGLIO Via delle Vigne Nuove, 104 ROMA ISTITUTO SUORE DEGLI ANGELI PROGETTO EDUCATIVO SCUOLA MARIA SS. DEL BUON CONSIGLIO Via delle Vigne Nuove, 104 ROMA ISTITUTO SUORE DEGLI ANGELI PROGETTO EDUCATIVO Anno scolastico 2014-2015 1 PREMESSA La SCUOLA CATTOLICA svolge la sua missione educativa

Dettagli

PROGRAMMARE l attività della Caritas diocesana. Alcuni suggerimenti

PROGRAMMARE l attività della Caritas diocesana. Alcuni suggerimenti PROGRAMMARE l attività della Caritas diocesana Alcuni suggerimenti Percorso Equipe Caritas diocesana IV tappa 2007/2008 INDICE COSA SIGNIFICA COME CON CHI CHE COSA CON CHE TEMPI PERCHE CONCLUSIONI 2 E

Dettagli

L ORGANISMO PASTORALE CARITAS

L ORGANISMO PASTORALE CARITAS L ORGANISMO PASTORALE CARITAS Roma, novembre 2006 INDICE 1. Natura 2. Compiti 3. Destinatari 4. Progettualità 5. Ambiti di azione 1. NATURA della Caritas diocesana Roma, novembre 2006 UNA CARTA DI RIFERIMENTO

Dettagli

PROGETTO: TEATRO FORUM

PROGETTO: TEATRO FORUM 24 5 PROGETTO: TEATRO FORUM (per Oratori sensibili) Che cos è Il Teatro forum è un metodo e percorso formativo utilizzato spesso in situazioni di disagio socio-culturale e si propone come strumento per

Dettagli

La scuola dell infanzia accoglie i bambini in una fase importante e delicata

La scuola dell infanzia accoglie i bambini in una fase importante e delicata PREMESSA La scuola dell infanzia accoglie i bambini in una fase importante e delicata della propria crescita in termini della costruzione dell identità personale; essa concorre all educazione armonica

Dettagli

Progetto educativo per bambini 2014 I NUOVI MEZZI EDUCATIVI I MASS-MEDIA: CONOSCIAMO BENE IL LORO OPERARE NELLA NOSTRA SOCIETA?

Progetto educativo per bambini 2014 I NUOVI MEZZI EDUCATIVI I MASS-MEDIA: CONOSCIAMO BENE IL LORO OPERARE NELLA NOSTRA SOCIETA? Progetto educativo per bambini 2014 I NUOVI MEZZI EDUCATIVI I MASS-MEDIA: CONOSCIAMO BENE IL LORO OPERARE NELLA NOSTRA SOCIETA? Sac. Don Magloire Nkounga Dott. D Ambrosio Giuseppina 1 Quando ci possono

Dettagli

PROGETTO SCUOLA 150 anni Grande Italia

PROGETTO SCUOLA 150 anni Grande Italia PROGETTO SCUOLA 150 anni Grande Italia Nel mondo ci sono 150 milioni di Italici: sono i cittadini italiani d origine, gli immigrati di prima e seconda generazione, i nuovi e vecchi emigrati e i loro discendenti,

Dettagli

E nato per dare un impronta educativa/pastorale agli Oratori. Anno 2001

E nato per dare un impronta educativa/pastorale agli Oratori. Anno 2001 E nato per dare un impronta educativa/pastorale agli Oratori Anno 2001 Il Forum degli oratori italiani è un organo di coordinamento nazionale degli organismi ecclesiali che dedicano speciale cura all

Dettagli

Convegno GIOVANI E LAVORO Roma 13-15 ottobre 2008

Convegno GIOVANI E LAVORO Roma 13-15 ottobre 2008 Convegno GIOVANI E LAVORO Roma 13-15 ottobre 2008 L Ufficio Nazionale per i Problemi Sociali e il Lavoro in collaborazione con il Servizio Nazionale di Pastorale Giovanile e l Ufficio Nazionale per l Educazione,

Dettagli

I Venerdì dell Avvocatura. La Comunità Pastorale

I Venerdì dell Avvocatura. La Comunità Pastorale Arcidiocesi di Milano Curia Arcivescovile Avvocatura I Venerdì dell Avvocatura La Comunità Pastorale 3 incontro - 13 dicembre 2013 Le Fonti principali 1) Preti missionari per una rinnovata pastorale d

Dettagli

PROGETTO AFFETTIVITÀ secondaria di primo grado

PROGETTO AFFETTIVITÀ secondaria di primo grado PROGETTO AFFETTIVITÀ secondaria di primo grado anno scolastico 2014-2015 EDUCAZIONE ALL AFFETTIVITÀ E ALLA SESSUALITÀ Premessa La preadolescenza e l adolescenza sono un periodo della vita in cui vi sono

Dettagli

PARTIAMO DA ALCUNE DOMANDE

PARTIAMO DA ALCUNE DOMANDE PARTIAMO DA ALCUNE DOMANDE Esiste l immagine del disabile intellettivo come persona adulta nella mia mente? Quali sono i maggiori ostacoli che i famigliari/ operatori incontrano nella costruzione di un

Dettagli

STATUTO AZIONE CATTOLICA

STATUTO AZIONE CATTOLICA STATUTO AZIONE CATTOLICA 1. L Azione Cattolica Italiana è una Associazione di laici che si impegnano liberamente, in forma comunitaria ed organica ed in diretta collaborazione con la Gerarchia, per la

Dettagli

Laici cristiani nel mondo di oggi

Laici cristiani nel mondo di oggi Laici cristiani nel mondo di oggi Francesco Benvenuto Roma Centro Nazareth 3 settembre 2015 3 settembre 2015 Roma - Centro Nazareth 1 Una riflessione Dal dopo concilio siamo stati abituati a progettare,

Dettagli

L AQUILONE vola alto

L AQUILONE vola alto onlus PROGETTO CULTURA L AQUILONE vola alto intrecciamo le nostre vite per poterle vivere al meglio. Scuole primarie PREMESSA Far cultura è uno dei fini statutari dell Associazione. Nel rispetto di tale

Dettagli

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Istituto Comprensivo Statale «Gobetti» Via Tintoretto 9 20090 Trezzano Sul Naviglio

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Istituto Comprensivo Statale «Gobetti» Via Tintoretto 9 20090 Trezzano Sul Naviglio Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Istituto Comprensivo Statale «Gobetti» Via Tintoretto 9 20090 Trezzano Sul Naviglio I bambini imparano ciò che vivono. Se un bambino vive nella

Dettagli

Doveri della famiglia

Doveri della famiglia MINISTERO DELL ISTRUZIONE,UNIVERSITA E RICERCA Via Figurella, 27 Catona 89135 Reggio di Calabria (RC) Telefax 0965302500-0965600920 C.F. 92081350800 C.M. RCIC868003 PEC rcic868003@pec.istruzione.it A.S.

Dettagli

Progetto. a cura di. Massimo Merulla

Progetto. a cura di. Massimo Merulla Progetto Poesia Educativa per Figli e Genitori Ri Conoscersi attraverso l espressione poetica Corso Intensivo di Scrittura Poetica Creativa a cura di Massimo Merulla I Introduzione Questo corso è il risultato

Dettagli

SCUOLA DELL INFANZIA ANNO SCOLASTICO 2014-2015

SCUOLA DELL INFANZIA ANNO SCOLASTICO 2014-2015 SCUOLA DELL INFANZIA ANNO SCOLASTICO 2014-2015 FINALITÀ: Formare persone responsabili con un profondo senso civico. Sviluppare nell alunnocittadino il senso di appartenenza ad una comunità residente in

Dettagli

GIORNATA DEL VOLONTARIATO. Torino 7 aprile 2013. regionale a tutti i volontari piemontesi che hanno accolto l invito a

GIORNATA DEL VOLONTARIATO. Torino 7 aprile 2013. regionale a tutti i volontari piemontesi che hanno accolto l invito a GIORNATA DEL VOLONTARIATO Torino 7 aprile 2013 Desidero porgere un caloroso saluto a nome dell intera Assemblea regionale a tutti i volontari piemontesi che hanno accolto l invito a partecipare a questa

Dettagli

INAUGURAZIONE NUOVO ANNO CATECHISTICO

INAUGURAZIONE NUOVO ANNO CATECHISTICO 1. Inaugurazione ufficiale del nuovo anno di catechismo: Biccari 12 Ottobre ore 10,00. Riportiamo il testo della celebrazione. INAUGURAZIONE NUOVO ANNO CATECHISTICO Inizio: Si esce dalla sagrestia con

Dettagli

Progetto Scuola: «TUTTI FUORI!»

Progetto Scuola: «TUTTI FUORI!» Roma, settembre 2013 IL DIRETTORE Agli Insegnanti di Religione Cattolica e agli Insegnanti cattolici di ogni disciplina delle scuole statali e paritarie Secondarie di II grado di ROMA Carissima/o, in considerazione

Dettagli

Laboratorio Nazionale Giovani e Cultura: l immigrazione Roma, 17 19 aprile 2009

Laboratorio Nazionale Giovani e Cultura: l immigrazione Roma, 17 19 aprile 2009 Laboratorio Nazionale Giovani e Cultura: l immigrazione Roma, 17 19 aprile 2009 I lavori svolti in questo laboratorio hanno messo in luce tre aspetti che definiremmo di carattere generale: In primo luogo

Dettagli

YouLove Educazione sessuale 2.0

YouLove Educazione sessuale 2.0 YouLove Educazione sessuale 2.0 IL NOSTRO TEAM Siamo quattro ragazze giovani e motivate con diverse tipologie di specializzazione, due psicologhe, una dottoressa in Servizi Sociali e una dottoressa in

Dettagli

LA SCUOLA DELL INFANZIA E LA SCUOLA DELL ACCOGLIENZA, DELLA RELAZIONE, DELLA CURA

LA SCUOLA DELL INFANZIA E LA SCUOLA DELL ACCOGLIENZA, DELLA RELAZIONE, DELLA CURA Mirella Pezzin - Marinella Roviglione LA SCUOLA DELL INFANZIA E LA SCUOLA DELL ACCOGLIENZA, DELLA RELAZIONE, DELLA CURA Nelle Indicazioni per il curricolo del 2007, alla sezione Centralità della persona

Dettagli

Intenzioni per l Apostolato della Preghiera 2014

Intenzioni per l Apostolato della Preghiera 2014 Intenzioni per l Apostolato della Preghiera 2014 GENNAIO 2014 Perché venga promosso un autentico sviluppo economico, rispettoso della dignità di tutti gli uomini e di tutti i popoli. Perché i cristiani

Dettagli

Viale Trastevere, 251 Roma

Viale Trastevere, 251 Roma PROGETTO SPORTELLO DI ASCOLTO ATTIVITA DI COUNSELING PSICOLOGICO RIVOLTO AGLI STUDENTI, INSEGNANTI E FAMIGLIE ISTITUTO SAN GAETANO Viale Trastevere, 251 Roma ANNO SCOLASTICO 2014-2015 Una proposta a cura

Dettagli

7 CIRCOLO DIDATTICO - MODENA

7 CIRCOLO DIDATTICO - MODENA 7 CIRCOLO DIDATTICO - MODENA Via San Giovanni Bosco, 171 - Modena tel. 059.223752 / fax 059.4391420 VADEMECUM IMPEGNI DI RECIPROCITA NEI RAPPORTI SCUOLA FAMIGLIA Premessa Dal POF 2009/2010 del 7 Circolo

Dettagli

UNO SGUARDO OLTRE LA SCUOLA ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO E PROGETTO DI VITA

UNO SGUARDO OLTRE LA SCUOLA ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO E PROGETTO DI VITA ENTE DI APPARTENENZA ASSOCIAZIONI Coinvolgimento prima e durante l esperienza Riflessione sull esperienza Collegamenti con realtà vissuta Scoperta di nuovi bisogni e nuove opportunità Possibilità di provare

Dettagli

Curricolo di Religione Cattolica

Curricolo di Religione Cattolica Curricolo di Religione Cattolica Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria - L alunno riflette su Dio Creatore e Padre, sugli elementi fondamentali della vita di Gesù

Dettagli

I CAMPI DI ESPERIENZA

I CAMPI DI ESPERIENZA I CAMPI DI ESPERIENZA IL SE E L ALTRO sviluppa il senso dell identità personale; riconosce ed esprime sentimenti e emozioni; conosce le tradizioni della famiglia, della comunità e della scuola, sviluppando

Dettagli

Campo d esperienza: IL SE E L ALTRO

Campo d esperienza: IL SE E L ALTRO Campo d esperienza: IL SE E L ALTRO 1. Il bambino sviluppa il senso dell identità personale, è consapevole delle proprie esigenze e dei propri sentimenti, sa controllarli ed esprimerli in modo adeguato

Dettagli

Relazione attività esercizio 2012

Relazione attività esercizio 2012 Relazione attività esercizio 2012 maggio 2013 Il Sentiero di Morena fonda le sue radici nella storia pluriennale di un gruppo di fami-glie della provincia di Ascoli Piceno che praticano direttamente o

Dettagli

ACCOGLIENZA PER BAMBINE e BAMBINI ADOTTATI NELLE SCUOLE

ACCOGLIENZA PER BAMBINE e BAMBINI ADOTTATI NELLE SCUOLE ACCOGLIENZA PER BAMBINE e BAMBINI ADOTTATI NELLE SCUOLE Linee guida per genitori ed insegnanti Conoscere per accogliere I minori adottati nella provincia di Bolzano 478 negli ultimi 10 anni 30 nuove adozioni

Dettagli

Il teatro è uno strumento educativo e formativo che i bambini praticano. da sempre nella forma spontanea e divertente del gioco.

Il teatro è uno strumento educativo e formativo che i bambini praticano. da sempre nella forma spontanea e divertente del gioco. Il teatro è uno strumento educativo e formativo che i bambini praticano da sempre nella forma spontanea e divertente del gioco. Il laboratorio teatrale è un occasione di scambio e confronto reciproco in

Dettagli

EDUCAZIONE AMBIENTALE NEI PARCHI DEL LAZIO

EDUCAZIONE AMBIENTALE NEI PARCHI DEL LAZIO EDUCAZIONE AMBIENTALE NEI PARCHI DEL LAZIO ( ) Pasolini diceva che le cose ci educano. E i latini dicevano che la goccia scava la pietra. Allo stesso modo, per quanto infinitesimo sia il loro peso sia

Dettagli

Processi di comunicazione scuola-famiglia

Processi di comunicazione scuola-famiglia Processi di comunicazione scuola-famiglia Appunti Comunicare a scuola è il cuore della relazione scuola-famiglia, parti alleate di un progetto che -in particolare nella realtà attualenon sopporta solitudine:

Dettagli

FONDAZIONE SCUOLA MATERNA FRANCESCO GALLICCIOLLI. Via A.Locatelli,25 Rovetta (BG) Tel.0346/72027 - Fax 0346/76540

FONDAZIONE SCUOLA MATERNA FRANCESCO GALLICCIOLLI. Via A.Locatelli,25 Rovetta (BG) Tel.0346/72027 - Fax 0346/76540 FONDAZIONE SCUOLA MATERNA FRANCESCO GALLICCIOLLI Via A.Locatelli,25 Rovetta (BG) Tel.0346/72027 - Fax 0346/76540 e-mail: scuolamaternarovetta@virgilio.it Sito: www.asilogallicciolli.191.it Il PROGETTO

Dettagli

TOLLO CH -VIA CAVOUR N.2

TOLLO CH -VIA CAVOUR N.2 TOLLO CH -VIA CAVOUR N.2 Tel. 0871. 961126-961587 Fax 0871 961126 email chic81300t@istruzione.it chic81300t@pec.istruzione.it www.istitutocomprensivotollo.it CHIC81300T Cod. Fisc. 80003000694 PROGETTO

Dettagli

Distretto: Ciriè. Animatore/trice: Annalisa Bilanzone POTENZIARE CREARE

Distretto: Ciriè. Animatore/trice: Annalisa Bilanzone POTENZIARE CREARE Distretto: Ciriè Tema di riflessione del gruppo: L INIZIAZIONE CRISTIANA METTE IN GIOCO LA FIGURA DEI CATECHISTI E UNA SERIA VALORIZZAZIONE DELLA VITA REALE DEI RAGAZZI Animatore/trice: Annalisa Bilanzone

Dettagli

PROGETTO EDUCATIVO. 1. I riferimenti pedagogici a cui la Scuola dell Infanzia Stella Mattutina fa riferimento

PROGETTO EDUCATIVO. 1. I riferimenti pedagogici a cui la Scuola dell Infanzia Stella Mattutina fa riferimento PROGETTO EDUCATIVO 1. I riferimenti pedagogici a cui la Scuola dell Infanzia Stella Mattutina fa riferimento Nella Scuola dell Infanzia Stella Mattutina l azione educativa mira al raggiungimento delle

Dettagli

PROGETTO LEGALITÁ - Io, cittadino nel Mondo

PROGETTO LEGALITÁ - Io, cittadino nel Mondo PROGETTO LEGALITÁ - Io, cittadino nel Mondo Premessa Educare alla legalità significa elaborare e diffondere un'autentica cultura dei valori civili (Circolare Ministeriale n 302/93) Con tale progetto la

Dettagli

CLOTILDE CAMERATA COORDINA SILVIA PAGLIA

CLOTILDE CAMERATA COORDINA SILVIA PAGLIA CLOTILDE CAMERATA COORDINA SILVIA PAGLIA MONTESILVANO MARINA 23 MAGGIO 2015 Il CAPITALE UMANO è la risorsa su cui l AVO deve investire maggiormente: sono i VOLONTARI a dare senso e valore alla mission

Dettagli

Progetto Diocesano TALITA KUM CARITAS DIOCESANA CALTAGIRONE CALTAGIRONE 4 OTTOBRE 2013 SEMINARIO ESTIVO H. 18,30

Progetto Diocesano TALITA KUM CARITAS DIOCESANA CALTAGIRONE CALTAGIRONE 4 OTTOBRE 2013 SEMINARIO ESTIVO H. 18,30 Progetto Diocesano TALITA KUM CARITAS DIOCESANA CALTAGIRONE CALTAGIRONE 4 OTTOBRE 2013 SEMINARIO ESTIVO H. 18,30 Da dove siamo partiti La Diocesi e la Caritas hanno cercato sempre più di configurarsi come

Dettagli

PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÁ (DPR 249 del 1998 come modificato dal DPR 235 del 2007) Scuola Primaria.. classe.. a. s.

PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÁ (DPR 249 del 1998 come modificato dal DPR 235 del 2007) Scuola Primaria.. classe.. a. s. PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÁ (DPR 249 del 1998 come modificato dal DPR 235 del 2007) Scuola Primaria.. classe.. a. s. 2014 15 L obiettivo del patto di corresponsabilità è quello di impegnare le

Dettagli

Programmazione annuale RELIGIONE CATTOLICA CLASSI I II III IV V

Programmazione annuale RELIGIONE CATTOLICA CLASSI I II III IV V Istituto Comprensivo G Pascoli - Gozzano Anno scolastico 2013/2014 Programmazione annuale RELIGIONE CATTOLICA CLASSI I II III IV V Obiettivi di apprendimento al termine della classe terza della scuola

Dettagli

Accogliere e trattenere i volontari in associazione. Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile

Accogliere e trattenere i volontari in associazione. Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Accogliere e trattenere i volontari in associazione Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Accoglienza Ogni volontario dovrebbe fin dal primo incontro con l associazione, potersi sentire accolto e a proprio

Dettagli

C I T T A D I E R I C E PROVINCIA DI TRAPANI

C I T T A D I E R I C E PROVINCIA DI TRAPANI C I T T A D I E R I C E PROVINCIA DI TRAPANI SETTORE VIII SERVIZI SOCIALI, POLITICHE GIOVANILI E SPORT PROGETTO DOPOSCUOLA PINOCCHIO 1 PREMESSA Nell'ambito del programma degli interventi e servizi socio-assistenziali,

Dettagli

CORSO COORDINATORI. Quando l amore e l abilità collaborano c è da aspettarsi il capolavoro. (Reade)

CORSO COORDINATORI. Quando l amore e l abilità collaborano c è da aspettarsi il capolavoro. (Reade) Quando l amore e l abilità collaborano c è da aspettarsi il capolavoro (Reade) CORSO COORDINATORI Consiglio Pastorale Stiamo preparando il Grest. Per alcuni motivi di spazio il nostro parroco don Jonny

Dettagli

Che cos è AIESEC? Cambiare il mondo tramite l educazione

Che cos è AIESEC? Cambiare il mondo tramite l educazione AIESEC Italia Che cos è AIESEC? Nata nel 1948, AIESEC è una piattaforma che mira allo sviluppo della leadership nei giovani, offrendo loro l opportunità di partecipare a stage internazionali con l obiettivo

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO S.ALLENDE Via ITALIA 13-20037 Paderno Dugnano (MI)

ISTITUTO COMPRENSIVO S.ALLENDE Via ITALIA 13-20037 Paderno Dugnano (MI) Finalità della disciplina ISTITUTO COMPRENSIVO S.ALLENDE Via ITALIA 13-20037 Paderno Dugnano (MI) Linee progettuali disciplinari a.s. 2014/2015 classi prime IRC (= Insegnamento della religione cattolica)

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO 1 BOLOGNA

ISTITUTO COMPRENSIVO 1 BOLOGNA ISTITUTO COMPRENSIVO 1 BOLOGNA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO G. DOZZA n. di classi 18 n. alunni 458 di cui 116 stranieri ALUNNI CON CITTADINANZA NON ITALIANA Est Europa: 42 Estremo oriente:37 Maghreb: 19

Dettagli

ORATORIO UNO E TRINO. C è un altro bisogno che risulta sempre più impellente ed è la formazione

ORATORIO UNO E TRINO. C è un altro bisogno che risulta sempre più impellente ed è la formazione 2 sperimentazioni 1PROGETTO: ORATORIO UNO E TRINO (per Oratori in crisi d identità) Che cos è Il progetto educativo dell Oratorio è lì, chiuso in un cassetto. I problemi di ogni giorno, l urgenza del quotidiano,

Dettagli

Programmazione di religione cattolica

Programmazione di religione cattolica Programmazione di religione cattolica Istituto Comprensivo P. Gobetti Trezzano sul Naviglio Anno Scolastico 2012/2013 INSEGNANTE: Franca M. CAIATI Obiettivi specifici di Apprendimento Questi obiettivi

Dettagli

Lavorare in Rete. a cura di Nunzia Coppedé. Nulla su di Noi senza di Noi. Formazione EmpowerNet

Lavorare in Rete. a cura di Nunzia Coppedé. Nulla su di Noi senza di Noi. Formazione EmpowerNet Lavorare in Rete Nulla su di Noi senza di Noi a cura di Nunzia Coppedé Cosa significa lavorare in rete Significa lavorare con diversi attori per affrontare insieme una causa comune La rete informale Le

Dettagli

Associazione Laici Pime Linee Guida (Versione semplificata senza regolamento interno)

Associazione Laici Pime Linee Guida (Versione semplificata senza regolamento interno) Associazione Laici Pime Linee Guida (Versione semplificata senza regolamento interno) L1. FINE E NATURA L'Associazione Laici PIME (ALP) è stata promossa dalla Direzione Generale del PIME in seguito all

Dettagli

Anno 2004/2005 CORSO SNES-CSI PER FORMATORI. Bologna, 3 dicembre 2005. Lara Rossin

Anno 2004/2005 CORSO SNES-CSI PER FORMATORI. Bologna, 3 dicembre 2005. Lara Rossin Anno 2004/2005 LA FIGURA DEL FORMATORE CSI -LE SUE PECULIARITÀ E LA SUA MISSION- CORSO SNES-CSI PER FORMATORI Bologna, 3 dicembre 2005 Lara Rossin 1 INTRODUZIONE Non si insegna e non si può insegnare,

Dettagli

Centro affidi e Centro adozioni: esperienze e prospettive

Centro affidi e Centro adozioni: esperienze e prospettive Nuove forme per l accoglienza familiare Firenze, 6 marzo 2013 Centro affidi e Centro adozioni: esperienze e prospettive Dott.ssa Sandra Di Rocco Responsabile P.O. Interventi per Minori e Famiglia del Comune

Dettagli

PRESENTAZIONE PROGETTO

PRESENTAZIONE PROGETTO PRESENTAZIONE PROGETTO Serie di attività svolte per sollecitare : Un maggior impegno sociale, Coinvolgimento attivo nella vita cittadina, Crescita della cultura della solidarietà, Dedicazione di parte

Dettagli

CAMMINI di PROSSIMITA. Uno sguardo all esperienza delle Caritas Parrocchiali di Bologna

CAMMINI di PROSSIMITA. Uno sguardo all esperienza delle Caritas Parrocchiali di Bologna CAMMINI di PROSSIMITA Uno sguardo all esperienza delle Caritas Parrocchiali di Bologna Le motivazioni «Sapete ciò che vi ho fatto?» Gv 13, 12 Radici profonde Il servizio alla carità è intrinsecamente legato

Dettagli

Il disagio educativo dei docenti di fronte al disagio scolastico degli alunni Appunti Pierpaolo Triani (Università Cattolica del Sacro Cuore) Milano

Il disagio educativo dei docenti di fronte al disagio scolastico degli alunni Appunti Pierpaolo Triani (Università Cattolica del Sacro Cuore) Milano Il disagio educativo dei docenti di fronte al disagio scolastico degli alunni Appunti Pierpaolo Triani (Università Cattolica del Sacro Cuore) Milano 9 aprile 2014 Premessa Mi è stato chiesto di mettere

Dettagli

Istituto Comprensivo Cepagatti anno scolastico 2015-2016

Istituto Comprensivo Cepagatti anno scolastico 2015-2016 Finalità della Scuola del primo ciclo Compito fondamentale della scuola del primo ciclo d istruzione, che comprende la Scuola Primaria e la Scuola Secondaria di primo grado, è la promozione del pieno sviluppo

Dettagli

ATTO D INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO PER LA PREDISPOSIZIONE DEL PIANO TRIENNALE DELL OFFERTA FORMATIVA

ATTO D INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO PER LA PREDISPOSIZIONE DEL PIANO TRIENNALE DELL OFFERTA FORMATIVA ATTO D INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO PER LA PREDISPOSIZIONE DEL PIANO TRIENNALE DELL OFFERTA FORMATIVA VISTO l art. 3 comma 4 del D.P.R. 275/1999 come modificato dall art. 1, comma 14, della Legge

Dettagli

I diritti dei bambini negli ambienti scolastici

I diritti dei bambini negli ambienti scolastici I diritti dei bambini negli ambienti scolastici Fare clic per modificare lo stile del sottotitolo dello schema Speranzina Ferraro MIUR Direzione Generale per lo Studente Speranzina Ferraro 1 Speranzina

Dettagli

Progetto di Credito Solidale

Progetto di Credito Solidale Progetto di Credito Solidale Fondo Fiducia e Solidarietà Prestiti a persone e famiglie in difficoltà economica temporanea e straordinaria Promosso da Caritas diocesana di Andria Ufficio diocesano per la

Dettagli

Chi sono. Progettista di Formazione. Giudice di Gara dal 1972. Giudice di Partenza Nazionale dal 1981

Chi sono. Progettista di Formazione. Giudice di Gara dal 1972. Giudice di Partenza Nazionale dal 1981 Chi sono Francesco lo Basso Molfetta (Ba) Progettista di Formazione Giudice di Gara dal 1972 Giudice di Partenza Nazionale dal 1981 Esperienze specifiche: Tutor Progetto Formazione Giovani Obiettivi Acquisire

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO V.O.CENCELLI SABAUDIA RELAZIONE FINALE FUNZIONE STRUMENTALE

ISTITUTO COMPRENSIVO V.O.CENCELLI SABAUDIA RELAZIONE FINALE FUNZIONE STRUMENTALE ISTITUTO COMPRENSIVO V.O.CENCELLI SABAUDIA RELAZIONE FINALE FUNZIONE STRUMENTALE Ferraro Adele Anno Scolastico 2013 2014 ATTIVITA di Continuità educativo - didattica Accoglienza PROGETTO Conoscere per

Dettagli

Insegnamento della religione cattolica e attività alternative

Insegnamento della religione cattolica e attività alternative PROGETTO DI ATTIVITÀ ALTERNATIVA ALL ORA DI RELIGIONE Premessa La definizione delle attività didattiche e formative alternative all IRC spetta al Collegio dei Docenti, quale organo responsabile dell azione

Dettagli

FINALITA DELLA SCUOLA DELL INFANZIA

FINALITA DELLA SCUOLA DELL INFANZIA I.C.S. MAREDOLCE FINALITA DELLA SCUOLA DELL INFANZIA La nostra scuola dell Infanzia con la sua identità specifica sotto il profilo pedagogico e metodologico-organizzativo persegue: l acquisizione di capacità

Dettagli

La famiglia davanti all autismo

La famiglia davanti all autismo La famiglia davanti all autismo Progetto Ministeriale di Ricerca Finalizzata - 2004 (ex art. 12 bis d. lgs. 229/99) Ente Proponente Regione Lombardia Direzione Generale Famiglia e Solidarietà Sociale Responsabile

Dettagli

Programmazione dei Fondi Strutturali Europei 2007/2013

Programmazione dei Fondi Strutturali Europei 2007/2013 Programmazione dei Fondi Strutturali Europei 2007/2013 LE(g)ALI AL SUD: UN PROGETTO PER LA LEGALITÀ IN OGNI SCUOLA" Obiettivo Convergenza - Progetto nell'ambito dell'obiettivo C: "Migliorare i livelli

Dettagli

REGOLAMENTO DI FORMAZIONE CAPI

REGOLAMENTO DI FORMAZIONE CAPI REGOLAMENTO DI FORMAZIONE CAPI L adulto che ha fatto una scelta di servizio quale capo nell Associazione, a partire dall ingresso in Comunità Capi si inserisce in un itinerario di Formazione Permanente

Dettagli

Pace, fraternità e dialogo Programma nazionale di Educazione alla Cittadinanza Democratica Anno scolastico 2015-2016

Pace, fraternità e dialogo Programma nazionale di Educazione alla Cittadinanza Democratica Anno scolastico 2015-2016 Pace, fraternità e dialogo Programma nazionale di Educazione alla Cittadinanza Democratica Anno scolastico 2015-2016 Premessa Educare alla pace è responsabilità di tutti ma la scuola ha una responsabilità

Dettagli

1. Il minore ha diritto di crescere ed essere educato nell ambito della propria famiglia.

1. Il minore ha diritto di crescere ed essere educato nell ambito della propria famiglia. Nuovo testo della Legge n. 184 del 1983 Diritto del minore ad una famiglia come modificata dalla legge del 28/3/2001 n. 149 TITOLO I Principi generali Art. 1 1. Il minore ha diritto di crescere ed essere

Dettagli

I Servizi per la Famiglia: Aspetti psicosociali. CAMPAGNA Tam. Tam nidi. Grottaferrata 22 Novembre 2008. Patrizia Pisano

I Servizi per la Famiglia: Aspetti psicosociali. CAMPAGNA Tam. Tam nidi. Grottaferrata 22 Novembre 2008. Patrizia Pisano I Servizi per la Famiglia: Aspetti psicosociali CAMPAGNA Tam Tam nidi Grottaferrata 22 Novembre 2008 Patrizia Pisano C O M U N I ATTORI DEL TERRITORIO progettazione-realizzazione realizzazione Area Minori

Dettagli

EDUCARE ALLA SESSUALITA E ALL AFFETTIVITA

EDUCARE ALLA SESSUALITA E ALL AFFETTIVITA EDUCARE ALLA SESSUALITA E ALL AFFETTIVITA Accompagnare i nostri figli nel cammino dell amore di Rosangela Carù QUALE EDUCAZIONE IN FAMIGLIA? Adolescenti Genitori- Educatori Educazione 1. CHI E L ADOLESCENTE?

Dettagli

Questionario PAI Personale Scolastico

Questionario PAI Personale Scolastico Questionario PAI Personale Scolastico La paziente e partecipata analisi del contesto locale porta ad evidenziare punti di vista diversi che possono generare ipotesi risolutive di problemi. Per questo motivo

Dettagli

Centro di Ascolto. "St'Oria Nuova" - 12/12/13- Maria Rosaria GALLO

Centro di Ascolto. St'Oria Nuova - 12/12/13- Maria Rosaria GALLO Centro di Ascolto? 1 IL CENTRO DI ASCOLTO fa dell'ascolto il suo MODO PROPRIO di SERVIZIO Ascoltare non è udire (atto puramente fisico e involontario) L ascolto implica la volontà, l atteggiamento di accoglienza,

Dettagli

ANNO SCOLASTI CO 2010/ 2011

ANNO SCOLASTI CO 2010/ 2011 ANNO SCOLASTI CO 2010/ 2011 ANNO SCOLASTI CO 2010/ 2011 FINALITA OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO CONTENUTI Acquisire atteggiamenti di stima e sicurezza di se e degli altri Scoprire attraverso i racconti

Dettagli

SCUOLA PRIMARIA Anno Scolastico 2014/2015 OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO AL TERMINE DELLA CLASSE TERZA DELLA SCUOLA PRIMARIA

SCUOLA PRIMARIA Anno Scolastico 2014/2015 OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO AL TERMINE DELLA CLASSE TERZA DELLA SCUOLA PRIMARIA Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Istituto Comprensivo Statale di Calolziocorte Via F. Nullo,6 23801 CALOLZIOCORTE (LC) e.mail: lcic823002@istruzione.it - Tel: 0341/642405/630636

Dettagli

A.S. 2015/2016. RAPPRESENTANZA, RESPONSABILITA, PARTECIPAZIONE (punti di forza e

A.S. 2015/2016. RAPPRESENTANZA, RESPONSABILITA, PARTECIPAZIONE (punti di forza e SEMINARIO RESIDENZIALE Percorso di formazione per i rappresentanti in Consulta Provinciale degli Studenti Centro Don Chiavacci Crespano del Grappa 3-4 novembre 2015 A.S. 2015/2016 Premessa A conclusione

Dettagli

REGOLAMENTO CONVOL REGIONALE. della Regione

REGOLAMENTO CONVOL REGIONALE. della Regione REGOLAMENTO CONVOL REGIONALE della Regione Art. 1 Costituzione E costituita su delibera della ConVol nazionale la Rete regionale ConVol della Regione come articolazione regionale della ConVol nazionale,

Dettagli

Partecipazione delle Famiglie ed Educazione familiare

Partecipazione delle Famiglie ed Educazione familiare Partecipazione delle Famiglie ed Educazione familiare di Enzo Catarsi La partecipazione dei genitori La consapevolezza dell importanza della presenza dei genitori nel nido nasce sulla base di importanti

Dettagli

CAMMINO INIZIAZIONE CRISTIANA

CAMMINO INIZIAZIONE CRISTIANA CAMMINO INIZIAZIONE CRISTIANA Percorsi di fede dalla Prima Elementare alla Prima Media Anno Pastorale 2008/2009 Famiglia diventa anima del mondo 1 MOMENTI PER TUTTI I GENITORI Mercoledì 24 settembre Ln

Dettagli

SCHEDA PROGETTO PER L IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA

SCHEDA PROGETTO PER L IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA (Allegato 1) SCHEDA PROGETTO PER L IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA ENTE 1) Ente proponente il progetto: ARCI NAPOLI 2) Codice di accreditamento: NZ05738 3) Albo e classe di iscrizione:

Dettagli

Alessandro Ricci Psicologo Psicoterapeuta Università Salesiana di Roma

Alessandro Ricci Psicologo Psicoterapeuta Università Salesiana di Roma Alessandro Ricci Psicologo Psicoterapeuta Università Salesiana di Roma LA COPPIA NON PUO FARE A MENO DI RICONOSCERE E ACCETTARE CHE L ALTRO E UN TU E COME TALE RAPPRESENTA NON UN OGGETTO DA MANIPOLARE

Dettagli

LABORATORIO DI ANIMAZIONE TEATRALE TEATRO DEI GENITORI

LABORATORIO DI ANIMAZIONE TEATRALE TEATRO DEI GENITORI LABORATORIO DI ANIMAZIONE TEATRALE TEATRO DEI GENITORI Anno scolastico 2013/2014 PREMESSA Negli ultimi anni il rapporto scuola-famiglie è notevolmente mutato. I genitori sentendosi, a giusta ragione, parte

Dettagli

Alternanza scuola lavoro: che cosa significa

Alternanza scuola lavoro: che cosa significa Alternanza scuola lavoro: che cosa significa È una modalità didattica realizzata in collaborazione fra scuole e imprese per offrire ai giovani competenze spendibili nel mercato del lavoro e favorire l

Dettagli

Centro Polifunzionale di Gavirate. Centro di Accoglienza di Cittiglio. Fondazione FELICITA MORANDI. Associazione IL PASSO onlus

Centro Polifunzionale di Gavirate. Centro di Accoglienza di Cittiglio. Fondazione FELICITA MORANDI. Associazione IL PASSO onlus Centro di Accoglienza di Cittiglio Centro Polifunzionale di Gavirate Fondazione FELICITA MORANDI Associazione IL PASSO onlus Luglio 2012 FONDAZIONE FELICITA MORANDI Servizi e interventi a favore dei minori

Dettagli

Invocazione allo Spirito Santo

Invocazione allo Spirito Santo Invocazione allo Spirito Santo VIENI SANTO SPIRITO DI DIO, COME VENTO SOFFIA SULLA CHIESA! VIENI COME FUOCO, ARDI IN NOI E CON TE SAREMO VERI TESTIMONI DI GESÙ. Sei vento: spazza il cielo dalle nubi del

Dettagli

Programmazione didattica per l insegnamento della religione cattolica (Scuola Primaria)

Programmazione didattica per l insegnamento della religione cattolica (Scuola Primaria) Premessa L I.R.C. si inserisce nel progetto educativo-didattico della scuola come disciplina cha valorizza l aspetto storico-culturale della religione cattolica e non come una catechesi, pertanto rientra

Dettagli

Progetto 5. Formazione, discipline e continuità

Progetto 5. Formazione, discipline e continuità Istituto Comprensivo Statale Lorenzo Bartolini di Vaiano Piano dell Offerta Formativa Scheda di progetto Progetto 5 Formazione, discipline e continuità I momenti dedicati all aggiornamento e all autoaggiornamento

Dettagli