La cooperazione a Expo Milano 2015

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1 Visita il sito Anno XXVI - N Aprile 2015 Primo piano La cooperazione a Expo Milano 2015 Coop, Granarolo, Cir Food ma anche CMC che ha realizzato il padiglione della Francia e un sito per promuovere la cooperazione in occasione dell esposizione mondiale che apre domani a Milano a pagina 2-6 Solidarietà Legacoop-GVC Nepal, una tragedia umanitaria Le linee guide del Protocollo Legalità Un passo importante nell impegno per la legalità dell Alleanza delle cooperative italiane, che il 28 aprile a Roma ha organizzato un seminario per illustrare nel dettaglio gli adempimenti e le linee guida del Protocollo di Legalità, sottoscritto con il Ministero dell Interno. L obiettivo del protocollo è quello di rafforzare e rendere più incisiva l azione di prevenzione e contrasto alla criminalità organizzata nel mondo delle imprese... Legacoop Cooperatives Europe L Europa cooperativa in Assemblea a Parigi Territori Toscana Legacoop approva codiceetico,nientesoldi a partiti e candidati leggi Sondaggio Osservatorio SWG La forbice crescente tra inclusi ed esclusi A seguito del terribile terremoto che ha colpito il Nepal lo scorso 25 aprile, Legacoop sostiene la missione di assistenza umanitaria a favore della popolazione locale, lanciata dalla ONG associata GVC. L obiettivo dell organizzazione umanitaria è quello di fornire in una primissima fase di emergenza acqua, riparo e assistenza igienicosanitaria alla popolazione della valle di Katmandu e del Nord del paese... L Europa cooperativa si è incontrata a Parigi, lo scorso 23 e 24 aprile... Settori Ancc-Coop Stefano Bassi eletto presidente Un nuovo Presidente e un nuovo organigramma al vertice dell Associazione... Legacoop Toscana ha approvato il nuovo Codice Etico e il Regolamento... Imprese Coopservice Nuovo piano industriale per diventare una grande azienda Saranno tre anni di crescita per Coopservice. Nel triennio , il fatturato... Da un decennio aumenta in Italia il senso di esclusione dalla vita economica e sociale. Tra i più colpiti le donne e gli abitanti del Centro, oltre a quella moltitudine crescente che non si reca alle urne. L indice di inclusione utilizzato da ormai 10 anni dall istituto Swg, ha lo scopo di monitorare la percezione della propria integrazione nel tessuto economico e sociale del Paese da parte dei cittadini. Non si tratta... Nota della redazione Questo numero è stato chiuso il 29 aprile 2015 alle ore 15,30 Segreteria di Redazione: Anna Colomberotto Tel Fax Organo ufficiale della Lega Nazionale delle Cooperative e Mutue Settimanale di notizie a cura dell Ufficio Stampa di Legacoop Direttore Responsabile: Dora Iacobelli Registrazione al Tribunale di Roma n /90 del

2 Primo piano 2 La cooperazione a Expo Milano 2015 Coop, Granarolo, Cir Food ma anche CMC che ha realizzato il padiglione della Francia e un sito per promuovere la cooperazione in occasione dell esposizione mondiale che apre domani a Milano Le cooperative che partecipano. Quelle impegnate a realizzare i padiglioni. In queste pagine raccontiamo alcune di queste presenze. Ma Expo 2015 offrirà una possibilità di visibilità anche a tutte le altre cooperative. Lo farà grazie a sito web la piattaforma informativa con cui Legacoop e Legacoop Lombardia hanno deciso di promuovere il movimento cooperativo in occasione dell esposizione internazionale dedicata ai temi dell alimentazione e della nutrizione, on line da venerdì 1 maggio. Circa cento le cooperative che hanno aderito al progetto con l obiettivo di conoscere, farsi conoscere e gettare le basi per sviluppare idee, progetti e sinergie in pieno spirito cooperativo, creando una rete di collaborazioni, relazioni ed esperienze imprenditoriali virtuose, anche in relazione alle opportunità offerte dalla programmazione comunitaria. Le cooperative aderenti rappresentano tutti i settori della cooperazione, dall alimentazione al turismo, dall energia al welfare, dai servizi alla cultura, dall industria all housing. Attraverso il progetto WelcomeCoop Legacoop e Legacoop Lombardia forniscono una mappa virtuale e intersettoriale della presenza cooperativa in Italia in grado di fornire ai visitatori interessati informazioni geo-referenziate e approfondite per organizzare incontri e visite in città o nelle altre province italiane dove hanno sede le cooperative associate a Legacoop. Un ufficio dedicato all iniziativa (desk) svolgerà il compito di mettere in comunicazione i visitatori e il personale delle cooperative. Gli incontri saranno anche occasioni per far conoscere ai visitatori stranieri il ricco patrimonio paesaggistico, artistico e culturale del Paese. Coop presenta il supermercato del futuro Ecco a voi il supermercato del futuro. Coop a Expo presenta il punto vendita ideale per i consumatori di domani. Accessibile, equo e solidale come sintetizza il presidente Marco Pedroni. La realizzazione e la gestione del padiglione del cibo (6.500 mq tra il Cardo e il Decumano) ha un costo per Coop di 15 milioni che si è anche impegnata a commercializzare 700mila biglietti di Expo, di cui 120mila già venduti dalla rete costituita da supermercati, ipermercati e web. Contiamo di arrivare a 200mila - ha spiegato alla presentazione Marco Pedroni, presidente di Coop Italia - ma gran parte dei continua >>

3 Primo piano 3 biglietti si venderà nel corso della manifestazione. Con un occhio d attenzione a visitatori particolari: Porteremo a Expo - ha detto Migliavacca, vice presidente di Ancc Coop classi per 8mila studenti. Le scuole potranno andare a Expo con uno speciale biglietto da 16 euro, che include anche un pranzo, e partecipare gratuitamente ai laboratori didattici nel padiglione Coop. Per il padiglione del Cibo del futuro, Coop ha scelto partner d eccezione: il Mit senseable city lab di Boston e lo studio Carlo Ratti associati, mentre la componente tecnologica del concept del Future food district è frutto del contributo di Accenture. Il Future food district propone un vero supermercato di mq, dove si acquisteranno prodotti di 5 filiere, dal latte e derivati fino a ortofrutta e vino. Con un gesto della mano si avranno le informazioni sul prodotto: provenienza, lavorazione, proprietà, tragitto e impatto ambientale. A Expo, Coop offrirà circa prodotti intelligenti, con il coinvolgimento di 90 imprese. Vorremmo che fosse così il supermercato del futuro - ha concluso Pedroni - equo, solidale, come una piazza aperta. CMC, completato il 24 aprile il padiglione della Francia È stato completato venerdì 24 aprile il Padiglione della Francia a EXPO MILANO Realizzato da C.M.C., insieme a CMB di Carpi e alla francese SIMONIN, è ispirato a uno dei luoghi simbolo della cultura alimentare francese: il mercato coperto. I tratti distintivi del padiglione, che si apre su uno spazio di metri quadri, sono proprio il grande mercato, posizionato al centro dell edificio e il giardino della diversità agricola francese nella parte esterna, che presenta un susseguirsi di cereali, vegetali, colture miste e specializzate. Dal punto di vista progettuale e corografico rappresenta una vera e propria porzione di territorio francese, capovolta e realizzata con oltre m3 di legno d abete proveniente dal dipartimento di Jura, interamente smontabile e riutilizzabile. L edificio si sviluppa su tre livelli: un piano terra, cuore dell esposizione e due livelli superiori che ospitano uffici e spazi dedicati alla ristorazione e alla creatività. Quest opera innovativa, progettata in modo da avere una ventilazione naturale grazie a elementi verticali in larice posti in facciata per rinfrescare gli ambienti nel caldo periodo estivo, è stata realizzata dalla cooperativa ravennate sulla base del progetto dello studio X-TU (Anouk Legendre e Nicolas Desmazière) con il supporto dello studio ALN Atelien Architecture (Nicola Martinoli e Luca Varesi), dello Studio Adeline Rispal, che ha curato la progettazione scenografica del padiglione, e di altri studi specialistici di progettazione. Per la realizzazione del padiglione, che ha impiegato in cantiere una media di 70 uomini al giorno, con picchi di 100 uomini nelle fasi di massima operatività, sono stati necessari 213 giorni di lavoro. Un viaggio nel latte con Granarolo Uno spazio interamente dedicato al latte, per rispondere in modo concreto al tema 'Nutrire il pianeta, energia per la vita'. È con questo spirito che Granarolo spa sarà presente in Expo, all'interno di un'area progettata dall'architetto Mario Cucinella. Nello spazio Granarolo, che si trova nel Padiglione Italia, sarà inoltre esposta la 'Madonna del latte' dello scultore rinascimentale Francesco di Simone Ferrucci, concessa dalla Fondazione Cardinale Giacomo Lercaro di Bologna: un'opera dedicata a un alimento ricco di valenze simboliche. "L'Expo è una grande opportunità sicuramente per il paese, per raccontare un'im- continua >>

4 Primo piano 4 magine positiva e dinamica - ha detto il presidente di Granarolo, Gianpiero Calzolari - ed è una grande opportunità per un'azienda come la nostra che si occupa di alimentazione. Avremo l'opportunità di far conoscere il gruppo a tanti visitatori e incontrare i 147 paesi presenti a Milano per sei mesi. Da un punto di vista imprenditoriale c'è l'opportunità di cogliere spazi commerciali: la nostra dimensione dell'export attuale è del 16% rispetto al fatturato, tre anni fa era al 4%, e vogliamo arrivare al 35%". Per il vescovo ausiliare di Bologna, monsignor Ernesto Vecchi, presidente della Fondazione Lercaro che ha concesso la prestigiosa opera esposta da Granarolo, "il tema Nutrire il pianeta energia per la vita è stupendo. L'Expo - ha detto - è un evento ricco di potenzialità che fa bene a questa Italia. Ben volentieri abbiamo aderito ad esporre la Madonna del latte". Ma la presenza di Granarolo in Expo è anche nel progetto 'Africa Milk Project', iniziativa di cooperazione internazionale per l'autosviluppo promossa dal Gruppo bolognese in collaborazione con Cefa Onlus, che sarà protagonista all'interno di Padiglione Zero. Il progetto, che ha portato alla creazione di una latteria in Tanzania, ha ricevuto il primo premio come Best Practice all'expo2015, tra gli 800 presentati. GRANAROLO Ecco la prima bottiglia da latte compostabile al 100% Granarolo presenta il suo primo prototipo di bottiglia da latte compostabile al 100% in 12 settimane. La bottiglia è realizzata con PLA, bioplastica di origine vegetale prodotta con la Cassava (tubero di arbusto originario del Brasile Nord Orientale e del Messico Sud Occidentale) che ha la peculiarità di essere 100% biodegradabile e di poter essere restituita alla terra tramite compostaggio. Il prototipo sarà presentato per la prima volta in occasione di Expo 2015, in una Special Edition. In linea con il valore del rispetto dell ambiente e i temi della sostenibilità di Expo Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita, Granarolo ha scelto di utilizzare una bottiglia costituta al 100% da Cassava, che ha la potenzialità di biodegradarsi in compost entro 12 settimane. La scelta dell utilizzo della Cassava è anche etica: il materiale non deriva da prodotti vegetali utilizzati per soddisfare il fabbisogno alimentare e di conseguenza non intacca la catena alimentare umana. La prima bottiglia compostabile di Granarolo è anche tra i finalisti dell Oscar dell Imballaggio 2015, uno storico contest che dal 1957 rappresenta un osservatorio sull evoluzione del packaging, delle sue prestazioni e del servizio che offre a chi lo utilizza. I risultati del contest si sapranno in concomitanza con l inizio dell Esposizione Universale Il prototipo della bottiglia è stato sviluppato in collaborazione con HISUN, produttore di polimero, e Sacmi, società realizzatrice degli stampi prototipi. Per chi andrà a conoscere il prototipo all Esposizione Universale, da giugno ci saranno disponibili anche delle preforme della bottiglia contenenti delle filastrocche d autore. Cascina Triulza, la casa del terzo settore Un luogo totalmente rinnovato, ma anche un pezzo del patrimonio storico, architettonico e ambientale della Lombardia. La Cascina Triulza, un antica costruzione rurale già presente all interno del Sito Espositivo, è una delle cascine che segnano il paesaggio nei dintorni di Milano e riportano la città alla sua origine contadina e agricola. In fase di ristrutturazione per Expo Milano 2015, dopo l evento, la cascina rimarrà in eredità alla città di Milano. Il complesso di Cascina Triulza, esteso su un area di metri quadri, è gestito, in collaborazione con Expo Milano 2015, dalla Fondazione Triulza, un raggruppamento di numerose organizzazioni di rilevanza nazionale e internazionale, selezionate tramite un bando di gara, tra cui la cooperazione sociale. Nella Cascina Triulza ha sede il Padiglione della Società Civile, che mostra il contributo di queste organizzazioni nell affrontare i grandi problemi dell umanità, valorizza esperienza concrete e buone pratiche sui temi dell Esposizione Universale ed incentiva la collaborazione fra più soggetti in grado di promuovere proposte per un futuro sostenibile. Per questo, Cascina Triulza non rappresenta solo uno spazio unico riservato al terzo settore, ma anche un luogo in cui aziende, istituzioni pubbliche ed organizzazioni internazionali possono dare visibilità e valore alle proprie best practice in collaborazione con le organizzazioni della società civile. Al suo interno sono presenti servizi di ristorazione e di accoglienza aperti a tutti i continua >>

5 Primo piano 5 visitatori dell Expo e una ricca varietà di spazi: Area Espositiva: include gli spazi in cui le organizzazioni possono allestire una propria area espositiva allo scopo di far vivere il Tema di Expo Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita valorizzando le loro competenze su cooperazione, sviluppo sostenibile, salute e alimentazione. Area Eventi: comprende un auditorium da 200 posti a sedere, un area destinata a workshop e laboratori e uno spazio aperto a corte di metri quadri, utilizzabile per attività educative e ricreative ed eventi artistici e culturali. Area Mercato: un area riservata a piccoli produttori, attività commerciali e organizzazioni che promuovono prodotti e servizi attenti alla qualità, all ambiente e ai diritti dell uomo. Area Lavoro: un luogo con postazioni di lavoro dove creare networking e collaborazioni tra le realtà del terzo settore, i visitatori e il personale impegnato nell evento. La Cascina Triulza, dunque, è il centro gravitazionale delle attività della Società Civile, un luogo di identità, unicità e di impatto. Per garantire un futuro sostenibile bisogna necessariamente passare per l empowerment delle donne e la parità di genere. Per questo la Casina Triulza delle 18 installazioni dell Itinerario ONU ospita quella dedicata alle donne e al loro ruolo chiave nell agricoltura e nella lotta alla fame e alla malnutrizione. I contenuti multimediali di questa installazione mostrano come le donne, nonostante producano la maggior parte del cibo di tutto il mondo, spesso non hanno accesso alle risorse produttive e hanno quindi meno opportunità. L ONU è presente con 18 installazioni multimediali caratterizzate da un grande cucchiaio blu. Questi Spazi ONU si trovano in varie aree di Expo e danno vita all'itinerario dedicato al tema "Sfida Fame Zero. Uniti per un mondo sostenibile". CIR food, ristorazione per 20 milioni di visitatori Sono pronti i ristoranti e le caffetterie che CIR food ha concepito per accogliere i 20 milioni di visitatori attesi a Expo Arredi, punti cottura e attrezzature tecniche sono già stati collocati nelle stecche di servizio del Decumano, mentre si stanno aggiungendo gli ultimi dettagli ai 3 punti ristoro di Cascina Triulza. Nel complesso CIR food gestirà il 25% dell offerta ristorativa dell Esposizione con uno staff di 500 persone, fra cui 65 cuochi, di cui 400 neoassunti. Il primo ospite d eccezione è stato il Premier Matteo Renzi, che nella visita al sito di Expo 2015 di fine marzo era entrato in Tracce, uno dei locali di CIR food già ultimati per la colazione di lavoro con i vertici dell Esposizione. Tutti i locali saranno aperti dalle alle e rinnoveranno l offerta gastronomica nell arco della giornata, dalla colazione al brunch, dall aperitivo alla cena, con menu bilingue studiati per essere di facile comprensione dai visitatori stranieri. Già stilato l elenco delle 300 ri- Il regista Segre racconta l avventura della cooperativa ad EXPO Sarà il regista di Io sono Li a trasformare in narrazione la partecipazione di CIR food all Esposizione. L azienda reggiana - leader della grande ristorazione italiana e concessionaria del 25% dell offerta ristorativa presente a Expo - ha già messo i suoi cantieri a disposizione del maestro Andrea Segre, che potrà così catturare, fin dalle prime fasi, le immagini di un avventura straordinaria e irripetibile: l allestimento degli spazi assegnati lungo il Decumano, il via-vai degli operai in corsa contro il tempo per ultimare i lavori, la messa in opera delle attrezzature, la rifinitura degli arredi e le prove generali degli addetti per far sì che tutto sia pronto ad accogliere i 20 milioni di visitatori attesi. Le riprese, effettuate sempre all interno dei locali CIR food, continueranno durante i sei mesi dell Esposizione e termineranno solo a conclusione del disallestimento, per indagare anche l ultimo atto di una colossale e temporanea messa in opera, altrimenti accessibile ai soli addetti ai lavori. Consapevoli di partecipare a un esperienza non convenzionale ha dichiarato Giuliano Gallini, dirigente di CIR food abbiamo sentito il dovere di produrre una testimonianza, che abbiamo voluto affidare a un autore fra i più sensibili e capaci del panorama cinematografico. Il maestro Andrea Segre, accettando il nostro invito, ci ha onorato dando senso e ricchezza a un impresa eccitante, della quale percecontinua >>

6 Primo piano 6 cette che CIR food proporrà durante Expo 2015, ciascuna ispirata alla tradizione gastronomica italiana. Ampio inoltre il programma degli eventi collaterali che CIR food organizzerà all interno dei suoi locali. Dalle mostre dedicate al valore simbolico del cibo, fino ai workshop sulla ristorazione pubblica e sugli stili alimentari anticipa Giuliano Gallini, direttore commerciale e Marketing CIR food dalle partnership d eccezione alle opere d arte collocate all ingresso dei locali, l obiettivo è di alimentare una riflessione sulle radici culturali alla base di Expo Per nutrire e rispettare il Pianeta conclude Gallini serve anche energia intellettuale e consapevolezza del valore sociale ed educativo del cibo. Infine, oltre alle materie prime selezionate con cura, provenienti da Consorzi Agrari e filiera corta, di origine certificata e tutelata, di origine biologica ed equosolidale, CIR food ha scelto con attenzione per i 20 locali di Expo 2015 anche i materiali di consumo tovaglioli, piatti, bicchieri, packaging tutti compostabili e vassoi ecologici al 100%. Un modo concreto per dare ai visitatori un segnale di rispetto per le risorse del Pianeta, la cui tutela è una priorità mondiale. piamo pienamente il carico di responsabilità, oltre che di gioia. Andrea Segre è una delle personalità più interessanti nel panorama cinematografico italiano. L attenzione al sociale, alle etnie ai margini e ai problemi dell immigrazione è sua cifra personale fin dai primi documentari (Lo sterminio dei popoli zingari ,A metà - Storie tra Italia e Albania ). Nel 2005 è alla Mostra del Cinema di Venezia, nella sezione Giornate degli Autori, con Dio era un musicista (2005), un viaggio per musica e immagini nelle terre del Senegal e del Gambia. Nel 2008 gira insieme a Dagmawi Yimer Come un uomo sulla terra, in cui ripercorre il travagliato viaggio dei migranti dall Africa Sub-Sahariana alle coste italiane. Ritorna al Festival veneziano nel 2012 con Mare chiuso, documentario di denuncia sui respingimenti dei migranti in seguito agli accordi Italia-Libia, e nel 2013 con La prima neve, suo secondo lungometraggio di finzione, in cui prosegue la sua personale ricerca sul rapporto tra gli esseri umani e il territorio.

7 Solidarietà 7 Nepal, una tragedia umanitaria A seguito del terribile terremoto che ha colpito il Nepal lo scorso 25 aprile, Legacoop sostiene la missione di assistenza umanitaria a favore della popolazione locale, lanciata dalla ONG associata GVC. L obiettivo dell organizzazione umanitaria è quello di fornire in una primissima fase di emergenza acqua, riparo e assistenza igienico-sanitaria alla popolazione della valle di Katmandu e del Nord del paese, grazie a 4 professionisti espatriati, la propria rete di partner locali, incluse le organizzazioni cooperative con le quali Legacoop ha contatti e un primo fondo di emergenza di messo a disposizione da GVC. In questi drammatici momenti per il Nepal, GVC, assieme alle altre Ong di Agire - Agenzia Italiana di Risposta alle Emergenza, si sta mobilitando per portare il massimo aiuto alla popolazione colpita dal terremoto. In passato, l impegno e la sensibilità delle aderenti di Legacoop e dei propri soci, unite alla serietà, efficacia e trasparenza di GVC, hanno permesso di intervenire in luoghi colpiti da calamità naturali come questa: dal terremoto di Haiti allo tsunami in Sri Lanka, fino al ciclone nelle Filippine, la nostra comunità è stata fondamentale per creare autonomia oltre l emergenza e riportare la speranza nella vita di intere comunità. Come sostenere la popolazione del Nepal Legacoop rivolge quindi un appello a tutte le cooperative aderenti ad assicurare un prezioso sostegno a questa iniziativa umanitaria in modo da dare continuità all intervento di GVC e le invita a versare le somme che potranno raccogliere sul conto corrente per le emergenze IT 19 H oppure on-line al sito internet Al fine di non rendere anonimo il contributo, invitiamo ad indicare nella causale del bonifico la dicitura Emergenza Nepal oltre al nominativo e al recapito del donatore. Chi è GVC GVC, organizzazione di cooperazione internazionale ed emergenza umanitaria, attiva in 26 Paesi del mondo e aderente alla Lega delle Cooperative, nel corso degli anni ha attivato molte collaborazioni con il movimento cooperativo su vari progetti. In oltre quarant anni di attività GVC ha operato in ogni parte del mondo realizzando migliaia di progetti. GVC è riconosciuto dalla Commissione Europea e dal Ministero Affari Esteri Italiano. Questa notizia si inserisce nel quadro delle iniziative coordinate da AGIRE Agenzia Italiana per la Risposta alle Emergenze, all interno dell appello di risposta al Terremoto in Nepal.AGIRE è il coordinamento di 10 tra le più importanti organizzazioni non governative che rispondono in maniera congiunta alle gravi emergenze umanitarie. Maggiori informazioni su

8 8 >> Alleanza Cooperative Italiane >> Alleanza Cooperative Emilia-Romagna >> Alleanza Cooperative Reggio Emilia ALLEANZA COOPERATIVE ITALIANE Le linee guide del Protocollo Legalità Un passo importante nell impegno per la legalità dell Alleanza delle cooperative italiane, che il 28 aprile a Roma ha organizzato un seminario per illustrare nel dettaglio gli adempimenti e le linee guida del Protocollo di Legalità, sottoscritto con il Ministero dell Interno. L obiettivo del protocollo è quello di rafforzare e rendere più incisiva l azione di prevenzione e contrasto alla criminalità organizzata nel mondo delle imprese cooperative -ha sottolineato il presidente dell Alleanza delle cooperative Rosario Altieri-. La cooperazione in questo modo assume una responsabilità più forte nei confronti delle istituzioni a tutela della legalità e della sicurezza nel mondo del lavoro, della produzione e dei servizi attivando una rete di collaborazione. Proprio per stringere un rapporto più proficuo con il Ministero e per avere tute le informazioni necessarie all avvio del Protocollo all incontro è intervenuta Milena Rizzi, vice prefetto responsabile dell applicazione dei Protocolli, che ha risposto alle domande degli esponenti cooperativi ed evidenziato i passaggi più importanti di questa che è una grande riforma per la trasparenza. Infatti, come ha spiegato il vice prefetto, le aziende che sottoscriveranno il protocollo avranno dalle autorità competenti una sorta di patente che è una garanzia di pulizia nel mondo del lavoro. Giorgio Gemelli, componente della Commissione legalità presso il Ministero per Legacoop, ha esposto le procedure che le singole cooperative e le associazioni dovranno mettere in atto per assicurare un efficiente funzionamento del Protocollo. Molti i vantaggi per le cooperative che decideranno di iscriversi volontariamente all Albo delle imprese accreditate gestito dall Alleanza. L adesione conferisce una qualificazione etica e reputazionale; consente la verifica della filiera e dei partner commerciali; l ottenimento da parte del Ministero dell Interno della documentazione antimafia ed il rating di legalità. Hanno partecipato inoltre ai lavori Maurizio Gardini, co-presidente dell Alleanza, Ermanno Belli, capo del servizio legislativo Confcooperative, Giancarlo Ferrari, direttore Legacoop, Vincenzo Mannino, direttore Confooperative, Filippo Turi, direttore AGCI. Costituito il coordinamento in Sicilia E nata ufficialmente l Alleanza regionale delle Cooperative Italiane Sicilia, costituita dalle tre maggiori centrali:agci, Confcooperative e Legacoop. L assemblea ha eletto presidente Gaetano Mancini, numero uno di Confcooperative Sicilia. Co-presidenti invece i presidenti di Agci e Legacoop, Michele Cappadona e Pietro Piro. Abbiamo davanti una grande responsabilità che ci deriva dal lungo periodo di crisi economica dice Mancini E quella di far sì che le cooperative siano insieme strumento di crescita economica ma anche di emancipazione sociale, di crescita delle nostre comunità e di sviluppo di coscienza civica. Sapendo che rappresentiamo il 12 per cento delle cooperative che fanno riferimento all Alleanza a livello nazionale. Mancini ha anche tratteggiato quella che sarà la nuova Alleanza. Un organizzazione che dovrà essere antica nei valori ma moderna negli obiettivi e nella strumentazione e che sappia valorizzare giovani e donne come fattori di innovazione nella cultura. Ferma nel contrastare con decisione i fenomeni di corruzione e le mafie. Agci, Confcooperative e Legacoop continueranno ad operare fino al 2017 quando si fonderanno definitivamente nell Aci. Assieme le tre sigle rappresentano l 80 per cento della cooperazione associata sull Isola con 5 mila imprese associate, 40 mila occupati, 210 mila soci e un fatturato globale aggregato di quasi 3 miliardi di euro. La Sicilia è la tredicesima regione italiana a varare l Alleanza per rafforzare l azione di rappresentanza nei con-

9 9 fronti delle istituzioni e delle parti sociali (sindacati del lavoratori e associazioni datoriali), ma anche per dare nuovo impulso all autoimprenditorialità e all occupazione che negli anni della crisi ha avuto un incremento del 7,1 per cento. L Alleanza ci rende più forti nel confronto con le istituzioni, ha sottolineato il presidente del Agci Michele Cappadona ricordando, tra l altro, alcune recenti scommesse cooperative come quella degli ex dipendenti dello stabilimento della Birra Messina nella città dello Stretto. Non vogliamo pesare di più come Aci perché numericamente più grandi ma perché qualitativamente di maggiore valor, più rispettosi della legalità e portatori di cambiamento, ha detto il presidente di Legacoop Sicilia Pietro Piro. Sottolineando la necessità di non aspettare i pronunciamenti della magistratura per l adozione dei provvedimenti associativi nei confronti delle coop che valicano i confini di legalità. La gran parte delle cooperative associate non possono essere danneggiate ha detto da un ristrettissimo numero di cooperative che ha smarrito il senso della buona cooperazione. I lavori sono stati aperti dal presidente nazionale di Legacoop e co presidente dell Aci Mauro Lusetti. La Sicilia ha detto è una regione strategica per l affermazione dell Alleanza il cui cammino a livello nazionale è stato avviato da tempo. Ha chiuso invece il presidente nazionale dell Agci e dell Aci, Rosario Altieri: L alleanza dei cooperatori italiani ha detto Altieri serve a garantire maggiore forza alla cooperazione italiana che è una leva fondamentale per superare i problemi del Paese e della Sicilia. E necessario portare l Italia al più presto fuori dalla crisi economica e recuperare il differenziale di crescita rispetto agli altri Paesi europei e occidentali. Il Movimento cooperativo in Sicilia contribuisce direttamente alla creazione del 5 per cento del Pil regionale. Oltre il 9,3 per cento se si considera l effetto indiretto e l effetto indotto. Le cooperative associate sono Così divise per settore: 800 agricole, 900 edilizia Abitativa, 150 Pesca, 1400 Produzione e Lavoro, 1200 Sociale e sanità, 500 Turismo, cultura e servizi,25 Consumo e 25 Banche di credito cooperativo. Sotto il profilo dell occupazione, a registrare i numeri maggiori sono le coop sociali e sanitarie (18 mila). Segue il settore Produzione e lavoro (12000),Agricolo (5000), Turismo, cultura e servizi (3000) e Pesca (2000). La crescita media negli ultimi anni è del 7,1 per cento.le percentuali maggiori nei settori sociale, sanitario e turistico. Fonte: ALLEANZA COOPERATIVE EMILIA-ROMAGNA Promuove il bilancio della Regione Giudizio positivo di ACI, Alleanza delle cooperative italiane dell Emilia-Romagna, sul bilancio approvato dal Consiglio regionale. «Questo bilancio esordisce il presidente di ACI Emilia-Romagna, Giovanni Monti costituisce un solido punto di riferimento per favorire l uscita dalla crisi. L economia e le comunità hanno nuove opportunità di crescita avendo come stelle polari il lavoro, la riqualificazione ambientale e urbana, la coesione sociale, la cultura». «La giunta Bonaccini ha fatto un buon lavoro: il confronto con le parti sociali dà i suoi frutti osserva il co-presidente ACI Francesco Milza. Siamo particolarmente soddisfatti per il fatto che si investa in settori decisivi per la vita dei cittadini, in particolare di quelli più svantaggiati, come la sanità, i servizi sociali, il fondo per la non autosufficienza e non ci siano aumenti nella tassazione. La conferma che entro la fine di maggio possa diventare operativo il patto per il lavoro è un altro importante tassello nel risposizionamento della regione». «La scelta di confinanziare da subito i fondi europei, 2.5 miliardi di euro nei prossimi sei anni, senza attendere il via libera alla loro assegnazione è del tutto condivisibile afferma il co-presidente ACI Massimo Mota. Così come è importante, sia per i riflessi sociali, sia per quelli sull edilizia in forte crisi, il rifinanziamento con una dozzina di milioni di euro del bando per la casa alle giovani coppie». «Complessivamente conclude Monti si tratta di una buona manovra, tanto più lodevole in quanto taglia significativamente alcune spese poco o per nulla produttive a vantaggio dell ambiente, dei cittadini, delle imprese e del lavoro. L Emilia-Romagna, che è già una delle locomotive della ripresa, anche grazie alle scelte della Regione può fare,già da quest anno, un salto di qualità importante». ALLEANZA COOPERATIVE REGGIO EMILIA Luca Bosi nominato presidente Il Direttivo dell Alleanza delle Cooperative Italiane di Reggio Emilia, riunito il 22 aprile, ha visto l ingresso di Luca Bosi, vice presidente di Legacoop Emilia Ovest, in sostituzione di Simona Caselli. La Direzione, a cui hanno partecipato Mauro Veronesi, presidente di Agci Modena e Reggio Emilia, Giuseppe Alai, presidente di Confcooperative e di Andrea Volta, presidente di Legacoop Emilia Ovest, ha eletto nuovo presidente dell Alleanza delle Cooperative Italiane di Reggio Emilia Luca Bosi affiancato da Veronesi e Alai come co-presidenti. La Direzione ha riconfermato il valore politico dell Alleanza delle Cooperative Italiane, che rappresenta una novità di assoluto rilievo nel panorama nazionale delle organizzazioni economiche e sindacali. Un grande progetto hanno detto Bosi, Alai e Veronesi che potrà svilupparsi pienamente con l impegno unitario sui territori. Proprio per questo il Direttivo dell Alleanza reggiana delle Cooperative Italiane ha deciso di affrontare da subito, con appositi gruppi di lavoro, alcune tematiche particolarmente

10 10 significative per il territorio, come il rapporto con il territorio e il modello organizzativo di settori importanti come quello dell agroalimentare e della cooperazione sociale. Verranno affrontati anche i temi del rapporto con le pubbliche amministrazioni e le multiutilities, delle relazioni sindacali, con particolare attenzione al problema del lavoro e degli scenari aperti dal Jobs Act. Grande attenzione verrà data al tema delle politiche abitative. La Direzione ha poi deciso di definire entro l anno un comune modello organizzativo per dare sostanza a livello territoriale all Alleanza delle Cooperative Italiane. Su questo punto lavoreranno Andrea Volta, nel suo ruolo anche di direttore di Legacoop Emilia Ovest, e il direttore di Confcooperative Giovanni Teneggi. La presidenza ha condiviso la necessità di rappresentare già da subito l Alleanza presso le istanze istituzionali territoriali. E importante ha detto Bosi che l Alleanza venga percepita da subito nella sua unicità e che la cooperazione reggiana possa parlare con una voce sola. Molto importanti sono i primissimi appuntamenti nell agenda dell Alleanza delle Cooperative Italiane di Reggio Emilia. Il 27 aprile sarà a Reggio Pauline Green, presidente dell Ica, l Alleanza Internazionale delle Cooperative, che associa, tutta la cooperazione a livello mondiale. Entro fine maggio è in programma una iniziativa sulle politiche abitative. Si darà inoltre attivazione al Protocollo di Legalità sottoscritto a livello nazionale tra Alleanza delle Cooperative Italiane e Ministero dell Interno e saranno raccolte unitariamente le firme per la Legge di iniziativa popolare contro le cooperative spurie, presentata nei giorni scorsi dalla stessa Alleanza.

11 Legacoop 11 >> Cooperatives Europe >> Generazioni COOPERATIVES EUROPE L Europa cooperativa in Assemblea a Parigi L Europa cooperativa si è incontrata a Parigi, lo scorso 23 e 24 aprile, in occasione dell Assemblea di Cooperatives Europe, l organizzazione di rappresentanza multisettoriale della cooperazione europea.tra i temi all ordine del giorno la necessità di sensibilizzare le istituzioni europee e degli Stati membri sulla specificità cooperativa, con l obiettivo di realizzare politiche che possano sostenere lo sviluppo delle imprese cooperative in Europa. Forti del loro contributo alle economie e società nazionali come pure agli obiettivi dell Unione Europea, i rappresentanti della cooperazione europea hanno riaffermato la loro volontà di promuovere il modello d impresa cooperativa presso le istituzioni europee; essere più visibili ed incisivi in Europa e promuovere l ulteriore sviluppo della cooperazione, esplorando anche nuovi ambiti di attività per rispondere ai bisogni emergenti negli Stati membri. L Assemblea è stata ospitata dal movimento cooperativo francese: imprese cooperative, 1 milione di occupati; 24,4 milioni di soci. Partecipando al dibattito del 23 aprile, la Senatrice Francese, Marie-Noelle Lienemann, ha incoraggiato le organizzazioni cooperative a proseguire negli sforzi comuni di sensibilizzare le istituzioni europee; a livello internazionale, la Presidente ICA, Pauline Green ha ricordato il lavoro dell ICA a livello globale per accrescere il riconoscimento del modello d impresa cooperativa nel mondo, citando, tra i vari esempi, il coinvolgimento del movimento cooperativo mondiale nel Business 20, l organismo composto dai rappresentanti delle imprese a livello globale che affianca il G20. La Presidente ICA, presentando il Blueprint per la decade cooperativa e la nuova immagine dell organizzazione mondiale cooperativa, ha sottolineato l importanza di comunicare l identità e la distintività cooperativa nel mondo, per fare la differenza. È importante sottolineare il rinnovato impegno dei cooperatori europei, che hanno ufficialmente deciso all unanimità di sostenere le istanze giunte dai giovani cooperatori. In tal senso,grazie al forte impulso dato dai giovani cooperatori italiani e da Cooperatives Europe, è stata lanciata una rete europea dedicata proprio ai giovani. Come sottolineato dal Presidente di Cooperatives Europe, Dirk Lehnhoff e dal Presidente di COOP FR, Jean-Louis Bancel, la rete dei giovani, oltre a rispondere alle esigenze emerse dal confronto all interno dell universo dei giovani cooperatori, dovrebbe dare slancio per investire di più nel campo dell educazione e della formazione, attraverso azioni mirate verso la scuola e le università, per rafforzare la comunicazione digitale attorno al modello cooperativo e contribuire a far aprire il movimento cooperativo verso altre forme di economia che stanno emergendo, come l economia collaborativa. Un/una giovane cooperatore/trice sarà invitato/a al prossimo Board di Cooperatives Europe, che si terrà nel mese di giugno. La giornata del 24 aprile è stata dedicata agli scambi di esperienze tra movimenti cooperativi attraverso l organizzazione congiunta di alcuni workshop paralleli. Il vice presidente Legacoop Luca Bernareggi, a nome dell Alleanza è intervenuto al workshop sulle nuove imprese cooperative in Europa, organizzato in collaborazione con la Plunkett Foundation, organizzazione inglese e al quale hanno partecipato, in qualità di relatori, i rappresentanti del movimento cooperativo belga e tedesco. Bernareggi ha illustrato il percorso di costituzione dell Alleanza delle Cooperative Italiane, le sfide e le opportunità date dal quadro Europa 2020, soffermandosi sulle opportunità di nascita di nuove cooperative legate al settore energetico, del welfare e del benessere. Infine Bernareggi, invitando i rappresentanti della cooperazione europea a Milano per l EXPO, ha sollecitato una maggiore collaborazione in Europa tra imprese cooperative, utilizzando tutti gli strumenti disponibili a partire dalla Società Cooperativa Europea. La delegazione Legacoop che ha partecipato ai lavori dell Assemblea era composta da: Luca Bernareggi, vicepresidente Legacoop, Giorgio Bertinelli, vicepresidente Cooperatives Europe, Stefania Marcone, responsabile ufficio Relazioni internazionali,

12 Legacoop 12 Chiara Bertelli, coordinatrice del gruppo di lavoro nazionale sulla prospettiva internazionale, Matteo Ragnacci, coordinatore di Generazioni, Federico Parmeggiani, coordinatore di Generazioni Emilia-Romagna, Biljana Prijic, del coordinamento emiliano romagnolo ed i rappresentanti della Cooperativa ligure CONDIVISO, che ha prodotto il nuovo logo di Cooperatives Europe ed ha organizzato un workshop tematico dedicato alla comunicazione. (La sintesi degli interventi dell Assemblea di Cooperatives Europe e dei vari workshop paralleli verrà pubblicata non appena Cooperatives Europe renderà disponibile il comunicato ufficiale e il relativo dossier). GENERAZIONI Nasce la European Young Co-operators Network È nata ufficialmente la Rete europea dei giovani cooperatori che, dopo la prima Assemblea tenutasi il 22 aprile a Parigi, ha debuttato il giorno successivo all interno dell Assemblea annuale di Co-operatives Europe, l organismo di rappresentanza a livello europeo delle imprese cooperative. Più di 70 giovani cooperatori, provenienti da 10 diversi Paesi europei, riuniti in gruppi di lavoro, hanno condiviso esperienze, scenari e buone pratiche e progettato insieme lo European Young Co-operators Network. Per Generazioni Legacoop, in rappresentanza del movimento italiano, hanno partecipato Chiara Bertelli, coordinatrice del gruppo di lavoro nazionale sulla prospettiva internazionale, Matteo Ragnacci, coordinatore di Generazioni, Federico Parmeggiani, coordinatore di Generazioni Emilia-Romagna, Biljana Prijic, del coordinamento emiliano romagnolo, insieme agli amici di OOP! Giovani Confcooperative. Stiamo lavorando per un mondo in cui la proprietà sia comune e gestita democraticamente, mentre l economia è sempre più basata sulla proprietà privata e l accumulazione di ricchezza. In tutto il mondo la nostra generazione affronta grandi ineguaglianze, disastri ambientali e povertà crescente -recita l incipit del documento, emerso dai gruppi di lavoro, che sarà discusso nei prossimi mesi, per arrivare alla definizione di un manifesto condiviso-. Il nostro movimento, il movimento cooperativo, può trasformare la società. Può creare lavoro dignitoso e regolare, emancipare i deboli e lavorare per il benessere collettivo delle persone e del nostro pianeta. Ma solo se è in grado di mettere realmente in pratica valori quali l equità, la democrazia e lo sviluppo sostenibile e solo se pone i giovani al centro del suo futuro.attraverso lo scambio di idee, competenze e conoscenza, creeremo un network di giovani cooperatori vivo, forte e innovativo, perché vogliamo costruire il futuro del movimento cooperativo in Europa. Il network ha inoltre lavorato alla definizione delle modalità, degli strumenti e delle questioni più urgenti di cui la Rete si dovrà occupare, definendo un vero e proprio action plan, all interno del quale sono stati individuati i responsabili delle attività, i tempi e i metodi. Il giorno successivo, la Rete è stata presentata ufficialmente nel corso di una tavola rotonda all interno dell Assemblea annuale di Cooperatives Europe, alla presenza di 150 delegati dai diversi Paesi rappresentati all interno dell Associazione. Le cooperative sono nodi di una straordinaria rete internazionale, basata su principi e valori condivisi -ha sottolineato Bertelli intervenuta a nome dei giovani cooperatori italiani-. Fino ad oggi una rete poco conosciuta che soprattutto i giovani, nati e cresciuti in una Europa senza frontiere, possono praticare e valorizzare. Da più di un anno lavoriamo per creare, insieme agli amici di OOP! e a Cooperatives europe la rete europea.il lavoro è appena iniziato, ma non poteva cominciare meglio!. La presidente dell ICA Pauline Green, si è complimentata per l ottimo lavoro svolto e ha espresso il pieno sostegno alla costituzione della rete al suo consolidamento. Lo stesso hanno dichiarato i rappresentanti di altre organizzazioni europee e non solo, che sono intervenuti dal pubblico e nel panel. In particolare, è stata sottolineata la necessità di dare maggiore spinta al ricambio generazionale, al fine di rendere le organizzazioni cooperative più capaci di agire in un ottica europea e internazionale, con uno sguardo proiettato al futuro, ai grandi cambiamenti che stanno avvenendo nella società e nell economia. La prossima Assemblea del Network è prevista il 22 e il 23 settembre, in Italia, tra Bologna e Milano. Grazie ad un finanziamento della Regione Emilia-Romagna, su un progetto presentato dall Alleanza delle Cooperative Italiane, Generazioni e OOP! Emilia-Romagna, stanno infatti organizzando il prossimo meeting dei giovani cooperatori europei, prima a Bologna, con visita ad alcune cooperative locali, poi a Milano, all Expo. Costituito il coordinamento della Sardegna Anche la Sardegna ha il suo coordinamento Generazioni Legacoop. E nato venerdì 24 aprile, nel corso della prima assemblea che si è tenuta nella sala convegni dell area archeologica di S. Cristina di Paulilatino. L assemblea costituente, fortemente partecipata, ha eletto all unanimità il coordinatore di Generazioni Legacoop Sardegna, Alessandro Dadea (Legacoop Nuoro), con un esecutivo composto da giovani cooperatrici e cooperatori: Francesco Angheleddu (Centro servizi Nuoro Contabilega), Carla della Volpe (Legacoop Sardegna), Claudio Vizilio (Legacoop Oristano), Emanuela Atzori (Legacoop Sardegna), Giulia Porcu (Legacoop Sassari), Mauro Steri (Centro

13 Legacoop 13 servizi Datacoop Oristano), Fabio Fresi (Cooperativa Recovery System Sassari), Giulio Cherchi (Isforcoop) e Letizia Cordella (Centro servizi Cagliari Con.a.ssi.coop). Il neo nominato coordinatore, nella sua relazione introduttiva, ha sottolineato temi importanti quali il ricambio generazionale, l inclusione delle nuove generazioni e il ruolo che Generazioni potrà svolgere all interno di Legacoop in termini di stimolo e contributo di idee. A seguire un ricco dibattito che ha visto susseguirsi gli interventi dei numerosi giovani cooperatori, presidenti e soci di cooperative, molte delle quali innovative, nei settori turismo, cultura, ICT, sociale. Temi di discussione: ricambio generazionale, la formazione, l innovazione e l importanza di fare rete. L assemblea ha approvato il documento di mandato che illustra la progettualità e l impegno di Generazioni Sardegna su più fronti: dalla promozione cooperativa e l innovazione delle imprese esistenti alla collaborazione con scuole superiori e Università, passando per la formazione, l accesso al credito e la collaborazione con i giovani delle altre associazioni di impresa. Ai lavori assembleari ha partecipato anche Katia De Luca, componente dell esecutivo nazionale di Generazioni, che ha dato il benvenuto al nuovo coordinamento e presentato i temi su cui tutto il network sta lavorando. Ha chiuso i lavori il Presidente di Legacoop Sardegna, Claudio Atzori, il quale ha espresso soddisfazione per l ottima riuscita dell iniziativa e per la qualità del dibattito affrontato, nel quale è emerso orgoglio cooperativo, passione e senso di appartenenza delle nuove generazioni. Ha, poi, sottolineato come il rinnovamento vada sempre accompagnato, nel segno del merito e delle capacità. Prossimo incontro di Generazioni Legacoop Sardegna è stato programmato entro dicembre 2015 al fine di eleggere la Direzione regionale di Generazioni, approvare il regolamento e fare un primo bilancio dell operato.

14 Settori 14 >> ANCC-COOP >> Legacoop Servizi ANCC-COOP Stefano Bassi eletto presidente Un nuovo Presidente e un nuovo organigramma al vertice dell Associazione Nazionale Cooperative di Consumatori, l organismo nazionale di rappresentanza istituzionale di Coop. E il risultato della due giorni che ha visto a Firenze svolgersi la 3ª Assemblea Nazionale dei Delegati Coop: oltre 200 fra rappresentanti dei soci, quadri e dirigenti delle più importanti cooperative di consumatori italiane riunite a congresso. Obiettivo: trovare una guida istituzionale unitaria per il settore del consumo e avviare un necessario riposizionamento nazionale. Toccherà a Stefano Bassi, 62 anni, fiorentino, eletto al suo primo mandato nazionale ma con incarichi importanti già coperti in altri organi del movimento (dal 2009 al 2015 è stato Presidente di Legacoop Toscana e 2007 presidente del Distretto tirrenico della Cooperazione di consumatori dopo un iniziale parentesi di ruoli istituzionali come assessore all Ambiente al bilancio e all Urbanistica del Comune di Firenze). Lo affiancheranno due vicepresidenti: il Vicepresidente Vicario è Enrico Migliavacca, 62 anni lombardo, l altro Massimo Bongiovanni. 63 anni, emiliano. Mentre in Coop Italia a seguito dei mutamenti organizzativi interni si concentra la nuova politica commerciale, l altro organismo nazionale Ancc-Coop potenzia la sua vocazione di ente di rappresentanza istituzionale e di iniziativa consumerista. Inevitabile e doveroso già nelle prime parole del Presidente Bassi il riferimento al tema della reputazione: La reputazione è il bene più prezioso che ha la cooperazione italiana. Dobbiamo chiudere ogni varco che può gettare discredito su di essa e contrastare ogni contiguità con il malaffare. La cooperazione di consumo forte dei valori che l hanno sempre animata sarà in prima fila in questa azione, determinante per il futuro e la credibilità dell esperienza cooperativa. Allo stesso tempo dovremo continuare, in tempi così difficili, a difendere il potere d acquisto dei cittadini e la loro aspirazione alla sicurezza e alla qualità alimentare. La vera sfida sarà quella di valorizzare le nostre differenti esperienze cooperative puntando a obiettivi comuni per rafforzare la capacità complessiva di Coop di essere là dove sono i problemi e le difficoltà della gente comune, accanto ai nostri oltre 8 milioni di soci e contribuire alla costruzione della nuova Alleanza delle Cooperative Italiane. LEGACOOP SERVIZI #buoni appalti, le proposte del settore per la nuova legislazione Il 29 aprile si è tenuta presso Palazzo Giustiniani, al Senato, una iniziativa per confrontare le proposte contenute nel Manifesto dei servizi, elaborato e presentato nelle scorse settimane, con una serie di importanti interlocutori istituzionali. L incontro, promosso da Legacoop Servizi, Fise Anip Confindustria, Federlavoro Confcooperative, Fnip Confcommercio, Assistal Confindustria e Afidamp, è stato introdotto da Carlo Mochi Sismondi, Presidente di Patrimoni PA. Il Prof. Silvano Curcio, direttore di Patrimoni PA organismo che ha coordinato sul piano tecnico scientifico l elaborazione delle proposte e l iniziativa ha illustrato i contenuti, coadiuvato dall Avv. Sergio Grillo. L obiettivo generale che si pone il Manifesto dei servizi è quello di individuare le peculiarità e le esigenze delle imprese dei servizi in relazione alla nuova normativa ap-

15 Settori 15 palti, che da alcune settimane ha iniziato il proprio iter parlamentare al Senato: dall esigenza di contrastare il più possibile il massimo ribasso ad un efficiente sistema di qualificazione delle imprese, dalla necessità del rispetto dei CCNL a misure di reale semplificazione burocratica. Nella consapevolezza che fino ad oggi il codice degli appalti non ha dato la necessaria attenzione agli appalti di servizi (e in particolare per quelli ad alta densità di manodopera), la richiesta alle istituzioni è che le norme che dovranno essere varate, entro e non oltre il marzo 2016, tengano conto di tali specificità. All incontro hanno preso parte: Stefano Esposito Vice Presidente 8 a Commissione Senato, Andrea Cioffi Presidente Gruppo Movimento 5 Stelle, Membro 8 a Commissione Senato, Michele Corradino Componente Consiglio ANAC Autorità Nazionale Anticorruzione, Domenico Casalino Amministratore delegato CONSIP, Roberto Reggi Direttore Agenzia del Demanio, Lorenzo Mattioli Portavoce Associazioni Manifesto mercato servizi, Presidente FISE ANIP. In rappresentanza di Legacoop Servizi era presente Angelo Migliarini, vice Presidente Vicario dell associazione.

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