NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE CAPO I CONTENUTO DEL PIANO PARTICOLAREGGIATO E ATTUAZIONE

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1 NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE CAPO I CONTENUTO DEL PIANO PARTICOLAREGGIATO E ATTUAZIONE ART. 1 - Ambito di riferimento del Piano Il territorio compreso nel perimetro individuato dal P.R.G. e riprodotto dalla TAV. 01 è soggetto alle prescrizioni del presente piano. ART. 2 - Contenuto delle norme Le presenti norme disciplinano gli interventi di carattere edilizio ed urbanistico e di trasformazione del suolo. Per quanto non espressamente disposto dalle presenti norme si farà riferimento alle N.T.A. del P.d.F. (ora P.R.G. P.O.) e al vigente R.E.C. ART. 3 - Elaborati di Piano Tav. 01 Planimetria di raffronto tra stato di fatto e P.A. previgente Tav. 02 Sezione di raffronto tra stato di fatto e P.A. previgente Tav. 03 Planimetrie livelli e titoli abilitativi Tav. 04 Relazione tecnica illustrativa Tav. 05 Norme Tecniche di Attuazione Tav. 06 Relazione Geologica ART. 4 - Modalità di attuazione del Piano Il Piano Particolareggiato si attua mediante intervento edilizio diretto, per le zone non ancora edificate, tramite rilascio di titoli abilitativi. Il Piano Particolareggiato contiene previsioni plano volumetriche (largh.-lung.-alt.), per le zone ancora da edificare; per queste ragioni, esse possono essere attuate tramite S.C.I.A. previa acquisizione dell'autorizzazione Paesaggistica. ART. 5 - Zona destinata all edificazione La zona consente una volumetria massima di mc ,00 corrispondente ad un indice di edificabilità pari a 0,5 mc/mq. In detta zona, nei limiti indicati dal plano-volumetrico, è consentita la residenza ed attrezzature collegate alle attività ricettive alberghiere ed extra-alberghiere e di alta specializzazione professionale e tecnologica, precisamente: attrezzatura inerente alla scuola artistico-musicale altamente specializzata; strutture adibite alla ricezione alberghiera ed extra-alberghiere ed al tempo libero a cui possono essere destinate un massimo di 200 posti letto; strutture per attività collegate alla ricezione ed al tempo libero; residenze del personale addetto alla gestione, all'insegnamento e alla formazione; attività di carattere salutistico e/o sanitario, da svolgere anche in locali, posti al livello interrato o seminterrato, conformemente alle norme igenico sanitarie di riferimento. A questa ultima attività può essere destinata una superficie massima pari al 25% della superficie esistente. Il cambio di destinazione d uso deve essere autorizzato nei modi previsti dalla normativa vigente.

2 La costruzione dei volumi deve essere improntata alla massima semplicità tipica delle costruzioni rurali o rurali fortificate, caratteristiche del paesaggio umbro. Altezza massima dei fabbricati 8,70 ml. E' consentito superare tale limite, sino ad un massimo di 12,80 ml., in presenza di volumi tecnici, volumi architettonici finalizzati ad assolvere al ruolo delle vecchie torri presenti nei borghi antichi, come nella tradizione locale. Le indicazioni planovolumetriche hanno valori prescrittivi così come riportate nelle tavole di piano per quanto già edificato, mentre hanno carattere indicativo per le parti ancora da realizzare. In detta zona possono essere istallati impianti fotovoltaici, solari, e di energia alternativa a servizio delle attività stesse. I volumi esistenti possono essere oggetto d opera: di ordinaria manutenzione, di straordinaria manutenzione, di restauro e consolidamento, di ristrutturazione edilizia nel rispetto delle destinazioni d uso di piano, con il vincolo di rispettare i caratteri tipologici delle costruzioni appartenenti alla vecchia tradizione rurale locale. Sono consentiti piccoli ampliamenti nei limiti delle cubature del piano ma sempre nel rispetto delle tipologie locali e per esigenze igenico-sanitarie e di carattere funzionale alla attività stessa. Per locali interrati esistenti, posti in adiacenza all attività salutistica e/o sanitaria esistente, è consentito il cambio di destinazione d uso per un numero massimo di tre, nel rispetto delle norme igenico-sanitarie esistenti ed esclusivamente per attività di carattere salutistico e/o sanitario. Il cambio di destinazione d uso è in ogni modo consentito esclusivamente per comprovate esigenze funzionali e prescrizioni normative in materia sanitaria, che se non soddisfatte, compromettono l esistenza e lo svolgimento delle funzioni medesime. ART. 6 - Zona destinata a Verde privato (superficie restante esterna alla zona destinata alla edificazione del Centro Europeo di Toscolano) In questa zona è consentito: -la costruzione di attrezzature inerenti il tempo libero lo sport, comprese attrezzature sportive complesse relative al gioco della palla, all equitazione, alla pesca sportiva, ecc.; -le opere ed impianti per la manutenzione del verde esistente, compresi: serre e orti; -le sistemazioni a verde con piantumazione di essenze e arbusti tipici della zona compresi frutteti anche aventi carattere sperimentale per la conservazione e propagazione delle specie antiche; -per i fabbricati esistenti è consentito l esecuzione di opere : d ordinaria manutenzione; di straordinaria manutenzione; di consolidamento e restauro; di ristrutturazione edilizia; con il vincolo di rispettare i caratteri tipologici delle costruzioni appartenenti alla vecchia tradizione rurale locale. Per gli edifici esistenti è consentito il cambio di destinazione d uso, con la sola possibilità d uso compatibili con quelle previste dal presente articolo, con un incremento di superficie pari al 20 % della superficie coperta esistente per adeguamento igenico-sanitario o adeguamento funzionale o strutturale. La superficie destinata all edificazione del Centro non può essere utilizzata per l edificazione di questa zona. -le opere e le attrezzature per la depurazione o fitodepurazione delle acque reflue provenienti dal Centro. ART. 7 - Parcheggi La sistemazione dell area destinata a parcheggi deve essere operata nel rispetto dell ambiente, non sono ammessi muri di delimitazione o di contenimento.

3 Sono consentiti cigli di delimitazione in legno o pietra, Il fondo deve essere del tipo ecologico o in speciali masselli che consentono la crescita del prato. L illuminazione deve essere bassa non invasiva e schermata da arbusti rispetto ai punti di vista principali. E consentita la realizzazione di una pensilina di legno per il ricovero di persone in attesa o per il loro riparo dalle avversità atmosferiche. La pensilina non può essere di dimensioni superiori a quattro posti auto. E' possibile, all'interno dell'area destinata a parcheggi realizzare posti auto coperti, purchè la copertura sia una copertura fotovoltaica e sostenuta da strutture in legno. ART. 8 - Viabilità La viabilità esterna al Centro Europeo di Toscolano deve essere realizzata con fondo in breccia o del tipo ecologico. Sono consentite piazzole per spazi di manovra qualora la carreggiata abbia dimensioni inferiori o uguali a metri 4 di larghezza. La viabilità interna deve essere realizzata con fondo in breccia o ecologico o basole in pietra naturale o conglomerato ad imitazione di pietra o di masselli di laterizio. ART. 9 - Spazi destinati alla raccolta dei rifiuti solidi urbani Gli spazi o le aree destinati al deposito dei contenitori dei rifiuti solidi urbani devono essere attrezzati con appositi scomparti, schermati con pennellatura in legno, per evitare la vista degli stessi dai punti di vista principali. CAPO II ART. 1O - Norme tecniche per l edificazione PARAMETRI ESTERNI Si possono eseguire costruzioni con murature di pietra locale a vista, esclusa la pietra sponga, muratura ad opera incerta con spigoli di pietra o mattoni di laterizio del tipo fatti a mano. Possono essere impiegati mattoni del tipo fatti a mano per piccole opere di pertinenza della costruzione principale, oppure pilastri o finiture in genere. Sono consentite anche altre tecniche costruttive che devono essere rifinite con intonaco di malta anche cementizia tinteggiata. E consentito l uso del cemento armato relativamente agli elementi strutturali. Non è consentito l uso del cemento armato a vista. Sono consentite strutture in legno con relativi parametri nella edificazione esterna al centro o nelle strutture di arredo e corredo degli edifici del Centro. APERTURE Le aperture devono essere di rapporti dimensionali il più vicino possibile a quelli tradizionali. Gli stipiti possono essere in laterizio o massello di travertino o simili non lucido, meglio bocciardato, posti a filo della muratura stessa. Le piattabande possono essere in pietra massello di travertino o simili, non lucido, meglio se bocciardato, o di laterizio, gli stipiti possono essere intonacati e posti in leggero rilievo rispetto al parametro. BALLATOI BALCONI TERRAZZE Non è consentito realizzare ballatoi, balconi e terrazza con solette aggettanti dal filo delle murature.

4 COPERTURE Le coperture devono essere realizzate a falde, inclinate con linea di colmo comune, salvo pensiline o portici, o a padiglione. Il manto di copertura deve essere realizzato con coppi e tegole (coppo su coppo, coppo su tegola). GRONDE E TRASANNE Le gronde devono essere realizzate con beccatelli di legno sagomati, come nella tradizione, o di cemento di identica forma, con sporgenza max 60 cm, e tavolato di legno o pianelle di laterizio, oppure realizzate con beccatelli di laterizio e tavolato di pianelle di laterizio come nella tradizione locale. Non sono consentite gronde in cemento armato. Le trasanne devono essere realizzate con beccatelli di legno o cemento, come le gronde, con sporgenza max di cm 30 dal filo delle murature, oppure con elementi di laterizio variante sovrapposti come nella tradizione locale. PENSILINE E TETTOIE Possono essere realizzate con strutture in legno o ferro verniciato, tavolato di legno o laterizio, ed il manto di copertura in coppi e tegole (coppo su coppo, coppo su tegola). INFISSI Non sono consentiti infissi in alluminio anodizzato o elettroverniciato. Gli infissi devono rispettare le tipologie tradizionali ed i colori. Sono prescritti a chiusura delle finestre persiane montate direttamente al muro; non sono ammessi telai alla romana. Nel caso di stipiti e cornici in pietra si provvederà con ancoraggi puntiformi sugli stipiti stessi. E possibile chiudere con scuretti interni alle finestre. Non sono consentite serrande di qualsiasi materiale, né serrande avvolgibili in lamiera a chiusura di porte. I portoni e le porte in genere devono essere di legno massello, con disegno improntato alla massima semplicità di linee e riferite ad esempi desunti dalla tradizione. RINGHIERE E GRATE E consentito l uso di ringhiere e grate in ferro se eseguite con profilati pieni di sezione quadra, tonda a mezza mandorla, con disegno semplice dritto. SCALE ESTERNE Le scale esterne devono costituire corpo di fabbrica, avere parapetti in muratura e finiture di laterizio o di pietra di travertino o simili non lucidato, meglio se sagomato e bocciardato e con gli spigoli smussati. Le scale possono avere coperto il pianerottolo di arrivo con una tettoia. SOGLIE Le soglie delle aperture devono essere realizzate in laterizio o travertino o simili, non lucido, di spessore superiore a cm 3, meglio se bocciardato a spigoli smussati. CANALI DI GRONDA E PLUVIALI Sono consentiti canali di gronda e pluviali in rame, lamiera zincata verniciata, di forma tonda. Non sono consentite scossaline e frontali sulle trasanne. COMIGNOLI I comignoli devono essere realizzati con mattoni di laterizio e copertura di laterizio come nella tradizione locale.

5 COLORE Tutte le parti intonacate o di cemento a vista, dove consentito, devono essere tinteggiate con colori tenui e caratteristici per meglio inserire i manufatti nel paesaggio agrario. Sarà messa a disposizione una tavolozza di colori alla quale dovrà fare riferimento in sede di progetto l interessato. Il colore dovrà interessare l intero edificio. Non sono ammessi marcapiani di colore diverso o altre finiture. La tinteggiatura deve essere effettuata con prodotti a base di lattice di calce stabilizzato, e successiva protezione, o a base di silicati, non sono consentite tinte al quarzo. Gli infissi, se verniciati, devono avere il colore coprente marrone testa di moro. Le ringhiere, le grate ed altre strutture in ferro devono essere verniciate con tinte opache colore marrone o testa di moro, oppure la gamma dei colori piombaggine, o verde bosco. RECINZIONI Per le recinzioni esterne è prescritta la adozione di materiali tradizionali (pietra a faccia vista, legno, ferro) abbinati o meno a siepi di verde; in ogni caso la loro altezza, verde compreso, non potrà superare 1,20 ml. L esecuzione di detta recinzione è subordinata alla approvazione del progetto, le quote, l andamento planimetrico ed i particolari costruttivi. Le recinzioni dei terreni non edificati non debbono comportare opere murarie e di ancoraggio stabile e dovranno consentire la pervietà alla fauna. Le recinzioni sono assolutamente vietate nelle zone boschive non edificate salvo che si tratti di opere previste in piani di forestazione o negli interventi di carattere zootecnico che non comportino comunque opere murarie e di ancoraggio stabile. RETI ENERGETICHE Tutti gli impianti tecnologici devono essere costituiti da reti interrate. PAVIMENTAZIONE DEI PERCORSI CARRABILI E PEDONALI Tutte le pavimentazioni interne all edificio devono essere realizzate con materiali lapidei o simili con esclusione del conglomerato bituminoso. ART Norme finali Per quanto non previsto nelle presenti N.T.A. si fa riferimento alle linee guida degli interventi allegati alle N.T.A. del vigente P.R.G. P.O.

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