CORSO DI DIDATTICA GENERALE
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- Cristoforo Federici
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1 Scienze dell'educazione e della formazione Studenti M-Z CORSO DI DIDATTICA GENERALE MODULO 1 Valentina Pennazio valentina.pennazio@unimc.it
2 LEZIONE 3 CONTESTI DELL AGIRE EDUCATIVO
3 CONTESTI L educazione si realizza in ogni fase della vita sia in senso longitudinale che trasversale tanto che la Commissione Europea nel 2000 specifica che gli ambiti nei quali si realizza l apprendimento sono tre: FORMALE NON FORMALE INFORMALE
4 FORMALE si svolge nei luoghi istituzionali dell apprendimento e della formazione ed è finalizzato al conseguimento di titoli riconosciuti NON- FORMALE un apprendimento e un educazione che viene erogato sul luogo di lavoro o nel quadro di attività di organizzazioni o gruppi della società civile (associazioni giovanili ), oppure nell ambito di corsi volti a completare l area formale dell apprendimento e dell educazione (corsi di educazione musicale, fisica..); INFORMALE è rappresentato dalla vita quotidiana cioè da tutte quelle esperienze di vita vissuta da soggetto, il quale può non essere consapevole del processo educativo e apprenditivo in esso contenuto
5 CONTESTO NON- FORMALE Condivide con i contesti formali l aspetto intenzionale e lavora per colmare spazi vuoti lasciati dalle organizzazioni e strutture dell educazione formale con l obiettivo di promuovere l inclusione di soggetti marginali e di recuperarli verso percorsi formalizzati dell educazione. Si tratta di progetti spesso di sostegno sociale, volti a creare una rete di supporto che spesso interviene dove il Welfare State non ha la possibilità di agire per motivi economici o per mancanza di finanziamenti adeguati (es: iniziative di oratori con lo scopo di organizzare attività ludico ricreative nei periodi di vacanza estiva in luoghi e quartieri socio culturalmente deprivati). Si promuove in questo senso l educazione alla vita comunitaria e alla dimensione di cittadinanza attiva.
6 CONTESTO INFORMALE È oggettivamente impossibile chiudere in confini delimitati e precisi l educazione informale, dandone una definizione univoca perché la sua analisi risente inevitabilmente dell educazione soggettiva di chi la studia in quel momento e che, nella sua analisi, contribuisce a modificarne i confini e i contenuti. L educazione informale può essere definita a partire da dove si realizza, in quali momenti e secondo quali metodi e che cosa riguarda: si tratta di un educazione che si realizza fuori dai contesti istituzionali della formazione e che, per questo motivo, non risponde alle sue procedure e metodi di valutazione. È un educazione non formalizzata, che è fuori da ogni logica progettuale e riflessiva, non identificabile con un luogo preciso, ma inerente l ampio quadro delle esperienze del soggetto, concernente una dimensione esistenziale determinata dalla spinta e dal continuo e costante bisogno di crescita e di maturazione del soggetto.
7 CONTESTO INFORMALE Allora si potrebbe sostenere che luogo privilegiato dell educazione informale sia la strada, luogo di incontro e di confronto, di relazioni, di crescita di maturazione, di scambio di idee e di educazione e apprendimento reciproco. Strade che oggi possono essere reali o virtuali, strade che possono essere anche luoghi di disagio,di emarginazione e quindi contesti privilegiati di intervento degli educatori.
8 FILM PARADA PARADA è il nome di un associazione rumena fondata negli 90 del 900 da Miloud Oukili. Ragazzi e ragazze di questa associazione sono diventati clown portando il loro spettacolo per il mondo con successo. Il film che guarderemo ora racconta questa storia. Sinteticamente: Miloud è un giovane uomo francese di origini algerine che arriva a Bucarest nel 1992 come volontario di un organizzazione internazionale. Qui incontra il gruppo dei ragazzi definiti boskettari orfani che vivono in strada, tra prostituzione e altri espedienti, dormono in maleodoranti cunicoli sotto la città, sniffano colla, mangiano il cibo distribuito dall associazione di cui Miloud è volontario. Miloud è colpito da questi ragazzi e con loro inizia a fare il clown quando è necessario, con discrezione..
9 QUALI NUCLEI CONCETTUALI?. QUALI PRATICHE?..
10 NUCLEI CONCETTUALI Perché Miloud agisce così? Quale intenzionalità agisce nei suoi gesti? Che cosa vede in questi ragazzi e in queste ragazze? Come pensa l esperienza che propone loro? Se Miloud non è un educatore, da cosa viene alimentato il suo sapere in azione?
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