«DAL VENTRE DEL PESCE»

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "«DAL VENTRE DEL PESCE»"

Transcript

1 DIOCESI DI RIETI «DAL VENTRE DEL PESCE» Riflessione Pastorale per la Chiesa di Rieti dopo il IV Convegno Ecclesiale di Verona Delio Lucarelli Vescovo

2 2 Quaresima 2007 INTRODUZIONE «Che cosa dobbiamo fare di te perché si calmi il mare, che è contro di noi?»(gn. 1, 11) 1 1) L esperienza esaltante di Verona, nell ottobre scorso, ha lasciato in chi vi ha preso parte un segno destinato a rimanere impresso a lungo nel proprio vissuto personale ed ecclesiale. La delegazione reatina si è lasciata immergere, in quei giorni di intenso lavoro, nel clima festoso e nell opera di approfondimento degli àmbiti che erano stati individuati per guidare la riflessione. A distanza di qualche mese, in prossimità della Quaresima, dopo aver riletto appunti, articoli e relazioni, ho pensato di riorganizzare il materiale per indirizzare al Clero, ai Religiosi e alle Religiose, ai Diaconi e a tutti i fedeli Laici, questi orientamenti per ravvivare la pastorale diocesana e parrocchiale, alla luce di quanto emerso nei tre luoghi cardine di Verona: l Arena, la Fiera e lo Stadio, i nuovi areopaghi, come li ha definiti il Santo Padre Benedetto XVI. Per evitare di ripetere cose anche conosciute e per evitare di esporre semplicemente dei concetti, mi lascerò guidare da un libro della Bibbia, forse poco conosciuto e molto breve, che mi sembra di una attualità impressionante: il libro di Giona. 2) Datato da alcuni studiosi intorno al 700 a. C., secondo recenti ricerche potrebbe essere successivo all esilio Babilonese, intorno al 500 a. C. Lo riassumo brevemente e lo riporto integralmente in calce al presente documento, nella fiduciosa speranza che sia letto e meditato da molti, assieme agli orientamenti che mi accingo a dare. Giona è un Profeta ebreo che viene mandato da Dio a profetare a Ninive, una grande città assira sul fiume Tigri, molto popolosa ma anche incline al male e lontana da Dio. Giona si rifiuta e prende una nave per andare nel senso opposto, lontano da Ninive, verso Tarsis sul mediterraneo. Durante il suo viaggio una tempesta si scatena contro l imbarcazione e i marinai invocano ognuno il proprio dio, ed esortano Giona a pregare il suo Dio, perché non li faccia perire. Giona comprende di essere lui la causa della tempesta e si lascia gettare in mare per placare la furia dei venti e delle acque. Così accade, e una volta immerso nei fondali marini viene inghiottito da un grosso pesce, nel quale resta per tre giorni e tre notti, per essere poi vomitato dal cetaceo e obbedire al comando del Signore di andare a Ninive, a proclamare la Parola di Dio. 1 L abbreviazione del libro di Giona non è univoca; nella Bibbia di Gerusalemme e nel Grande Commentario Biblico di Brown, Fitzmyer, Murphy è Gn ed è stata adottata in questo lavoro, anche se potrebbe essere confusa con Genesi che di solito è Gen, ma che altri, tra cui la traduzione interconfessionale della Bibbia in lingua corrente, abbreviano con Gn. Questi preferiscono per Giona l abbreviazione Gio.

3 3 Dopo che i niniviti si sono pentiti, Dio ritira la minaccia dei suoi castighi e Giona, anziché essere lieto, si rattrista per la misericordia che Dio ha accordato ai peccatori di quella città. I LA VITA AFFETTIVA Or dunque, Signore, toglimi la vita, perché meglio è per me morire che vivere! (Gn. 4, 3) 3) Il primo ambito del Convegno di Verona è quello della vita affettiva. Ciò che ci viene trasmesso dai mezzi di comunicazione (maltrattamenti di bambini, di donne, liti violente, morti sulle strade) deve ricondurci ad un elemento importante, che è quello della crisi della dimensione affettiva. Dal momento che tutto viene ricondotto a ciò che è utile, conveniente dal punto di vista economico, dal momento che tutto è quantificabile e monetizzabile, che è vero e buono solo ciò che è visibile e percepibile, allora ciò che è sentimento, percezione emotiva, viene considerato di second ordine e viene trascurato. Ma questo recide ogni legame con ciò che è spirituale, termine da intendersi in senso ampio e non esclusivamente religioso. La crisi dei sentimenti, dell identità sessuale, della famiglia, sono conseguenza di una più vasta crisi spirituale che ha relegato ciò che è intangibile tra ciò che è inutile; ma è proprio l intangibile che fonda ciò che è visibile e sperimentabile. 4) I nostri giovani hanno tanto bisogno che il mondo degli adulti si faccia «narratore di speranza» e proponga valori alti a cui ispirare la propria vita. La famiglia è il primo luogo in cui si impara ad amare; è la prima scuola di affettività, perlopiù caratterizzata dalla testimonianza. La vita affettiva all interno della famiglia è in continua evoluzione, da qui l importanza di accompagnare i giovani e le coppie nel tempo. Tutti hanno bisogno di capire, a partire dalla famiglia, che l amore è creativo perché ha Dio come sua sorgente. Senza questo accompagnamento i giovani, senza esserne pienamente consapevoli, cercano l emozione superficiale e rischiosa, surrogato di felicità, che può portarli a tristi conseguenze. 5) Giona si trova alla fine della sua impresa quando pronuncia la frase che ho posto all inizio di questo breve capitolo: «è meglio morire!». Quando ci vengono a mancare i punti di riferimento in cui abbiamo sempre fermamente creduto, preferiamo la morte, l annullamento nichilistico di ogni speranza e di ogni significato di vita. Al di là del senso letterale, specifico ed esegetico di questo testo, potremmo quasi dire che il Profeta, di fronte ad un Dio misericordioso e longanime che perdona persino i niniviti, non si sente pienamente valorizzato e amato, quasi che un amore generoso e ampio possa in qualche modo condizionare le singole relazioni e togliere amore a chi è già pienamente amato; sembra quasi anticipare la reazione del figlio maggiore del Vangelo

4 4 che si rammarica dell accoglienza e del perdono che il Padre misericordioso riserva al figlio minore, che torna a seguito di una vita dissoluta: la cosiddetta parabola del Figliol prodigo (Lc. 15, ). 6) È necessario recuperare la consapevolezza che una vita affettiva e relazionale buona è la condizione senza la quale la vita stessa, complessivamente intesa, non può essere buona, neanche quella spirituale! Forse la vita frenetica, la necessità anche umanamente comprensibile di arrivare a fare quanto è nostro dovere compiere, ci fa dimenticare il fine ultimo di ogni nostro agire. Ciò vale per la società in generale, ma vale anche per la nostra Chiesa locale: sacerdoti, diaconi, religiosi/e, laici. Tutti dobbiamo sapere che non ci è consentito in nessun modo scandalizzare, soprattutto i giovani, con comportamenti non conformi a ciò che crediamo e siamo nella Chiesa e nella società. Penso a comportamenti arrivistici, a sfoghi incontrollati delle proprie frustrazioni, penso a tante persone, anche nel mondo ecclesiale, che parlano di buoni sentimenti, di comunione, e non sanno tenere in piedi rapporti sociali fraterni e duraturi. Penso, fra l altro, a quando compiamo scelte che lasciano amareggiato chi ci stima e ci rispetta. È questo il momento di cambiare rotta! 7) A livello di Chiesa locale auspico un rinnovamento di persone negli organismi e uffici di Curia che devono occuparsi dell educazione dei giovani. In tempi brevi intendo valorizzare religiose, diaconi e laici, oltre che giovani sacerdoti, anche in ruoli di responsabilità nella nostra Chiesa locale. Un contributo forte al mondo dell affettività può essere dato proprio dalla interazione della pastorale giovanile con la catechesi e il mondo della scuola e dell università, ma anche con iniziative del mondo sociale e di associazioni esterne alla Chiesa locale: dobbiamo prenderci cura dei nostri giovani tentando tutte le possibili vie, senza attendere tempi troppo lunghi che già hanno danneggiato la vita di coloro che si attendevano da noi una proposta di verità e di Vangelo: «Alzati, va a Ninive la grande città e annunzia loro quanto ti dirò»(gn. 3,2). II IL LAVORO E LA FESTA Gli domandarono: «Spiegaci dunque per causa di chi abbiamo questa sciagura. Qual è il tuo mestiere? Da dove vieni? Qual è il tuo paese? A quale popolo appartieni?» (Gn. 1, 8) 8) La drammatica situazione di coloro che sono in cerca di una prima occupazione per poter iniziare un dignitoso progetto di vita e di famiglia e di quelli che si ritrovano dopo alcuni decenni di lavoro senza un occupazione perché la fabbrica in cui erano impiegati chiude i battenti o si trasferisce altrove, interpella la coscienza di tutti, nella Chiesa e fuori.

5 Proprio la nostra Diocesi, la città di Rieti in particolare, è stata interessata in questi anni da un pauroso decremento dei posti di lavoro nel cosiddetto Nucleo, che definire industriale suona quasi come un offesa a chi ha perso il posto di lavoro. La Diocesi non ha fatto molto e, forse, non avrebbe potuto fare più di tanto, ma è mancato sicuramente un organismo che si prendesse a cuore almeno alcune delle problematiche del mondo del lavoro, perché la presenza e gli interventi del mondo ecclesiale fossero pertinenti, appropriati, propositivi e aperti al futuro. Ma anche il mondo sociale e politico si è rivelato inadeguato; pur tra le tante difficoltà e con le migliori intenzioni, i risultati ottenuti sono stati modesti. A volte si ha la sensazione che si sia impegnati solo a provvedere ad occupare quella o l altra poltrona, a creare quello o l altro ufficio, che poi non sembrano produrre frutti e dare risposte significative a chi ha problemi, possiamo dirlo, di vera e propria sopravvivenza. Se manca il lavoro o non è valutato in modo adeguato, vengono a mancare le coordinate valoriali per una vita degna e il sostegno materiale e morale ad una esistenza fatta di buone relazioni e intenzioni rette. 9) Giona si trova nel mezzo della tempesta, sulla nave che deve portarlo lontano da Ninive e dal compito che Dio gli ha affidato. Si è reso conto di essere lui la causa della sciagura, e i rozzi marinai, che avevano tirato la sorte su chi era la causa della tempesta, pongono a Giona delle domande: da dove vieni, che sei, quale è il tuo popolo e che mestiere fai. L identità di una persona va ricercata nella sua famiglia, nel suo popolo, nella sua religione; il profeta risponderà di essere ebreo, ma non parlerà del suo lavoro, che si può dedurre dal contesto della risposta: «Sono Ebreo e venero il Signore Dio del cielo, il quale ha fatto il mare e la terra» (Gn. 1, 9) «Prendetemi e gettatemi in mare e si calmerà il mare che ora è contro di voi, perché io so che questa grande tempesta vi ha colto per causa mia» (Gn. 1, 12). Che è un Profeta si capisce proprio dal fatto che venera il Dio che ha creato il mare e la terra e comprende le ragioni della tempesta. Il libro è un romanzo anche ironico e a volte duro con l uomo religioso; quei marinai rozzi non si liberano subito del Profeta, ma cercano di remare con tutte le loro forze per andare a riva e mettersi tutti in salvo. Anche chi non condivide le nostre ragioni e la nostra visione della vita può aiutarci a raggiungere gli scopi che noi ci prefiggiamo. Essere Profeta non è un lavoro come gli altri, ma chi fa lavori manuali, anche considerati puramente esecutivi e di basso profilo, può correre in aiuto di chi ha una missione spirituale da portare a compimento. 10) Il primo capitolo del libro di Giona si conclude con questo versetto: Quegli uomini ebbero un grande timore del Signore, offrirono sacrifici al Signore e fecero voti (Gn. 1, 16). La testimonianza del Profeta non è proprio limpida ed esemplare. Lui sta fuggendo dalle sue responsabilità, va verso la parte opposta a quella che Dio gli ha indicato, ma riconosce di essere piccolo e rimproverabile da quei marinai che pregano i loro dèi con tanta fiducia. 5

6 6 Persino una testimonianza così apparentemente meschina può suscitare un atteggiamento di fede. Prima di gettare Giona in mare chiedono a un Dio che non è il loro di perdonare il gesto che compiono e di non imputarglielo. 11) Di fronte al mare che si placa non può che sgorgare il loro canto riconoscente. Fatto il lavoro non può mancare la lode a Dio per i suoi benefici, non può mancare il compimento di quel sacrificio che per noi cristiani ha nell Eucaristia domenicale il momento culminante. È la festa la logica conseguenza del lavoro, anzitutto come tempo dedicato al rapporto con Dio 2. Nelle nostre comunità cristiane, negli ultimi decenni, si è affievolito il senso della festa, anche da parte di chi frequenta ogni domenica la Messa. Al recupero del grande significato dell Eucaristia, il banchetto della famiglia di Dio che si nutre della Parola e del Pane spezzato, deve unirsi il recupero di quelle buone relazioni tra parenti e amici, il recupero della gratuità come tempo e danaro dato per chi ha bisogno del nostro aiuto. In questo le Parrocchie devono mettere a frutto tutta la creatività di cui sono capaci. Chi ci guarda deve poter dire che fare e dire le cose che facciamo e diciamo noi è bello e ne vale la pena. Per noi credenti la domenica ha un origine squisitamente religiosa, ma oggi, nella società secolarizzata, ha assunto altri contorni. Il riposo settimanale, di regola domenicale, è stato sancito come tutela dei lavoratori da gran parte dei sistemi giuridici dei paesi industrializzati occidentali, ma in modo disgiunto dal valore biblico dello shabbat. Il problema della festa ha attinenza alla fede cristiana, ma si interseca con aspetti economici, etici e culturali. Si tratta di recuperare un rapporto di armonia con il tempo: il suo essere rottura con la quotidianità, trascendimento del piano economico-produttivo e quindi memoria di gratuità. A livello cristiano se non si vive la domenica non si può neppure vivere la realtà comunitaria. In tal caso la fede rischia di ridursi a riferimento individuale di uomini e donne a Gesù di Nazaret. Un aspetto particolare è certamente dato dalla questione del lavoro commerciale festivo. Le visite ai vari «mercatoni» e le partite di pallone non possono rimpiazzare e snaturare il vero senso della festa domenicale o della ricorrenza periodica e annuale! III LA FRAGILITÀ Le acque mi hanno sommerso fino alla gola, l'abisso mi ha avvolto, l'alga si è avvinta al mio capo.( ) Quando in me sentivo venir meno la vita, ho ricordato il Signore. 2 Comitato preparatorio del IV Convegno ecclesiale nazionale, Testimoni di Gesù Risorto speranza del mondo, n. 15, lett. b.

7 7 La mia preghiera è giunta fino a te, fino alla tua santa dimora. (Gn. 2,6.8) 12) La storia di Giona è quella di un uomo fragile, che sente grave il peso di annunciare la Parola di Dio ad un popolo peccatore. Ma ogni uomo, in ogni età della sua esistenza, si scopre fragile, a fronte delle prove e delle difficoltà della vita; queste prove, se non sono sostenute da una fede forte, da una grande forza di volontà e da ideali significativi, possono portare alla disperazione. I marinai non rimproverano Giona per la sciagura che lui ha provocato con la sua disobbedienza a Dio, mettendo a repentaglio la loro vita; cercano di salvarlo fino all ultimo remando verso riva; è questo l atteggiamento che ha sempre caratterizzato lo stile cristiano, e in genere dell uomo religioso, nei confronti di chi si trovi in condizione di disagio: lottare per porre un argine a ciò che ci piega. 13) Dopo che il Profeta viene gettato in mare dai marinai a malincuore, il mare si calma e Dio dispone che Giona sia inghiottito da un grosso pesce; da lì, dalle viscere del cetaceo, quando ormai si sente spacciato, come ogni persona che si trovi a sperimentare la sconfitta e vede di fronte a sé la morte, eleva a Dio la preghiera da cui ho estratto i versetti in apertura di questa parte dedicata alla fragilità, un altro degli àmbiti di Verona. Nella prova e nelle condizioni di disagio l uomo sperimenta l abisso della vita, il luogo di maggior lontananza da Dio. Ma proprio quando sperimentiamo la fragilità, quando sentiamo venir meno la vita, allora ci ricordiamo del Signore ed eleviamo a Lui la nostra supplica e non attingiamo da schemi o da formule, ma dal profondo del nostro essere gridiamo la nostra richiesta con tutta la fiducia e la speranza di cui siamo capaci. 14) La fragilità la sperimentiamo dalla nascita alla morte. Già dal momento della gravidanza una donna prova, accanto al desiderio del figlio, tutte le paure legate alla sua crescita, allo sviluppo, alla salute del bambino, comincia a proteggerlo e a fare tutte le cure e tutti gli accertamenti; è fragile la madre ed è fragile la vita che porta in grembo. Se non si sperimenta la vicinanza non solo della famiglia ma dell intera comunità, il peso delle preoccupazioni, ragionevoli o meno, può diventare insopportabile e schiacciare chi non è riuscito a sostenerlo. 14) Oggi ha assunto una rilevanza non trascurabile la cura degli anziani e dei malati, a motivo dell allungamento dell età media e di farmaci e strumenti tecnici che hanno risolto tanti problemi; ma in molti casi la tecnologia e la medicina più avanzata ci mettono in condizione di mal sopportare una malattia che si protrae oltre un ragionevole decorso naturale. Ci si ritrova così su un letto di morte, non più per qualche giorno o settimana, come avveniva un tempo, ma per mesi, se non addirittura per anni. In molti casi diventa assordante il grido disperato di chi chiede con insistenza di essere aiutato a morire, come ci attestano fatti di cronaca che hanno suscitato ampi dibattiti negli ultimi mesi. L insegnamento costante della Chiesa in tale materia è chiaro e conosciuto: l uomo non può disporre liberamente neppure della sua vita e neppure quando questa diventa

8 8 insopportabile, perché appartiene a Chi l ha donata e che solo decide i tempi del nascere e del morire. La testimonianza della comunità cristiana offre speranza a chi vive situazioni di fragilità e mette in atto alcune linee di azione all interno delle stesse comunità, ma anche al di fuori di esse. Pastoralmente vanno individuati luoghi di testimonianza cristiana e di speranza ove avvengano incontri con le fragilità: - le celebrazioni liturgiche, in particolare la Messa festiva, ove esprimere cordialità e accoglienza verso le persone più fragili, quasi sempre ignorate o isolate; - le associazioni, i gruppi, i movimenti e gli altri servizi parrocchiali ove esprimere attenzione alle varie forme di fragilità di tutte le età che frequentemente vi approdano o di cui si viene a conoscenza; - l ascolto, l amicizia offerta e non di rado accolta e contraccambiata, possono diventare stimoli a conoscere la sorgente di una disponibilità inconsueta; - l esperienza del volontariato ha una forte valenza testimoniale e di apertura alla speranza, perché mette insieme la generosità di molti e le necessità di poveri e sofferenti. Tuttavia le iniziative e le opere di ispirazione cristiana non devono sostituirsi al servizio dovuto dalle Istituzioni Pubbliche; - l incontro con le diverse forme di fragilità è un luogo di speranza e di testimonianza cristiana, in particolare con la malattia fisica e mentale invalidante e le varie forme di sofferenza; - il dialogo fra le varie religioni o con i non credenti; - sono tanti i modi di seminare speranza, anche l incontro e il dialogo con i separati e divorziati è da sostenere: queste persone continuano a far parte della comunità cristiana e sono membri preziosi del corpo del Signore. IV LA TRADIZIONE Quelli che onorano vane nullità abbandonano il loro amore.(gn. 2, 9) 17) Una società può auto-rigenerarsi solo se è in grado di conoscersi fino in fondo, nella sua dimensione storica, religiosa, culturale. Questa conoscenza si deve necessariamente ancorare al passato e proiettarsi verso il futuro; tutto ciò che è stato elaborato da chi ci ha preceduto è il bagaglio imprescindibile a cui dobbiamo fare riferimento per poter continuare il cammino. Questo patrimonio vitale e culturale della società viene veicolato dai mezzi di comunicazione, dalle istituzioni scolastiche e universitarie e dalla famiglia. È in questi contesti che le giovani generazioni apprendono la loro vera identità, si conoscono e si comprendono. 18) Giona è dentro il pesce e rivolge a Dio una bella preghiera: è l orazione di chi si

9 Scopre limitato e comprende l errore commesso. Capisce che avrebbe dovuto accogliere l invito di Dio a «trasmettere» ai niniviti l annuncio della salvezza che passa attraverso il pentimento. Il patrimonio che si possiede è la radice della propria identità, ma non può essere custodito gelosamente fino a nasconderlo; va trasmesso a tutti coloro che possono averne bene, anche se di altri orientamenti. Il Profeta è quasi alla fine della sua preghiera, poco prima che Dio disponga che il pesce lo rigetti sulla terraferma, e proclama:«quelli che onorano vane nullità abbandonano il loro amore». La tradizione non può essere meccanica ripetizione di ciò che si è sempre fatto, come accade in molti casi nelle nostre Parrocchie, si rischia così di onorare il nulla senza tenere presente ciò che veramente conta, e che è il fine ultimo del nostro impegno. 19) La famiglia non sempre è in grado di trasmettere i valori su cui si fonda essa stessa e il luogo in cui è inserita insieme ad altre famiglie. Sembra che sia piuttosto percepita come realtà legata ad un certo tipo di società che non è più pensabile e attuabile e quindi è da rimodulare secondo esigenze nuove e pretese che sono considerate degne di essere garantite. Ho già trattato ampiamente della famiglia nella lettera che le ho dedicato alcuni anni fa e a quel testo rimando per l importanza di alcune intuizioni che vi sono contenute; qui desidero solo ricordare il grande valore educativo che essa ha per sua stessa natura. I bambini e i giovani in famiglia apprendono le prime e più importanti lezioni di vita, l educazione ai valori religiosi e civici, sperimentano la protezione degli affetti, colgono il significato dello stare insieme, del mutuo soccorso nelle difficoltà, dell aiuto nella sofferenza, dell ultimo abbraccio alle persone anziane che si congedano da questa vita. I bambini e i giovani stabiliscono ancora oggi come nel passato quella complicità unica e si potrebbe dire primordiale con i nonni, autentici «narratori» di fatti veri o leggendari che appartengono al bagaglio della loro memoria e delle loro esperienze. Minare alla base l istituto familiare potrebbe significare la definitiva demolizione di un intero sistema di trasmissione non solo di memorie e di valori, ma anche di quella speranza che può dare un autentico aiuto ai giovani, perché vedano come una grazia la vocazione al matrimonio e all amore. 20) Gli stessi giovani che ricevono in famiglia la prima educazione sono poi affidati alla scuola e all università perché provvedano a completare, anche dal punto di vista scientifico, la loro formazione integrale. Anche nella nostra città di Rieti, da qualche anno, è in funzione con un certo successo l esperienza universitaria, che garantisce ai nostri giovani la possibilità di una formazione, prevalentemente tecnica, senza dover affrontare il disagio e le spese di recarsi altrove. Ma proprio l esclusiva offerta formativa di tipo tecnico-scientifico fa emergere in molti di loro la domanda di approfondire anche altri aspetti della vita sui quali hanno modo di interrogarsi, proprio perché sentono la necessità di essere pronti per la vita e non solo per l attività lavorativa che pure è importante. 9

10 10 Sarebbe molto positivo che le autorità accademiche del nostro polo universitario, d intesa con gli interlocutori politici, prevedessero momenti di formazione e di dialogo su temi anche di scottante attualità e particolare interesse. La nostra Diocesi è orientata a mettere a disposizione energie e personale per progettare e realizzare percorsi ed esperienze di ampio respiro sui temi di attualità che richiedono sia competenze tecniche che di ordine etico. 21) Anche i mezzi di comunicazione sono oggi di una utilità troppo spesso sottovalutata, proprio per la trasmissione di quei valori, non solo religiosi ma anche squisitamente umani, in ordine all attività pastorale della Chiesa locale. Lo sforzo anche economico che la nostra Diocesi sostiene con il periodico Frontiera non è sufficiente per arrivare a tutti, perché a tutti dobbiamo cercare di parlare del Vangelo e della Chiesa, per trasmettere quel messaggio antico e sempre nuovo che viene da Gesù, il centro della nostra attività e della nostra vita. 22) Il messaggio centrale del libro di Giona è proprio quello dell annuncio della Parola di Dio: «Alzati, va a Ninive la grande città e in essa proclama che la loro malizia è salita fino a me» (Gn. 1,2). Tradizionalmente l annuncio è stato sempre inteso come insegnamento della Chiesa attraverso i modi consolidati della predicazione e della catechesi, che sono e restano imprescindibili, svolti nei luoghi a ciò deputati. Ma nel contesto odierno prescindere dai mezzi di comunicazione di massa implica rinunciare a straordinarie possibilità di far crescere la nostra comunità e dialogare con coloro che sono lontani. L impresa del Profeta, che ricorda per certi versi il personaggio manzoniano dei Promessi Sposi, don Abbondio, con la sua paura di affrontare gli aspetti più rischiosi del suo ministero, è rivolta proprio ai lontani. E Dio si serve di una forma di comunicazione nell antichità molto diffusa: l annuncio nelle pubbliche vie, che oggi non deve interpretarsi alla lettera, anche perché non sembrano esservi le condizioni, ma un annuncio rivolto a tutti con i mezzi che ci sono messi a disposizione dalla tecnologia, tenendo sempre presente la cultura, il dialogo e il confronto aperto e accogliente con l interlocutore: questo dobbiamo farlo! V LA CITTADINANZA «Giona si alzò e andò a Ninive secondo la parola del Signore. Ninive era una città molto grande, di tre giornate di cammino» (Gn.3,3) 23) Forse come non mai, nel contesto attuale, sentiamo tutti molto forte l esigenza di difendere e valorizzare le nostre identità peculiari e al contempo non possiamo prescindere dal confronto e dalla conoscenza di un più vasto contesto, quello globale.

11 Certamente sono gli stessi mass-media che ci danno l opportunità di conoscere in tempo reale ciò che accade in ogni angolo della terra. Ci sentiamo cittadini del nostro ambiente particolare, e insieme cittadini del mondo; un mondo che ci viene dentro casa con la televisione e internet, un mondo che noi possiamo esplorare con questi mezzi, ma anche raggiungendo luoghi lontani in poche ore e senza sforzi fisici ed economici particolari, con i mezzi di trasporto più sofisticati. Siamo cittadini del mondo e del nostro quartiere! 24) Giona finalmente si decide a fare quello che Dio gli ha comandato. Ninive si poteva percorrere in tre giorni. Oggi in tre giorni andiamo e torniamo da una parte all altra del pianeta. Il numero tre, come i tre giorni di permanenza nel ventre del pesce o di permanenza di Cristo nel sepolcro, ha una funzione didattica e teologica molto importante: indica la pienezza, il tempo necessario e sufficiente. I cittadini di Ninive sono impegnati nelle loro faccende e a compiere il male che Giona avrebbe dovuto combattere. L annuncio del Profeta non è per niente allegro e incoraggiante: «Ancora quaranta giorni e Ninive sarà distrutta» (Gn. 3, 4). I niniviti, contrariamente alle previsioni del Profeta svogliato e sfiduciato, credono al suo annuncio, forse sono colpiti dalla minaccia, forse sanno di aver compiuto troppo male, e iniziano un digiuno, tutti, compreso il Re e gli animali. È grottesca e curiosa l immagine di animali coperti di sacco, come gli uomini, a digiuno come gli uomini: come il male ha pervaso ogni cosa, così l espiazione deve riguardare tutti. È una provocazione ai profeti che annunciano la Parola: anche se non siete convinti, Dio può volere che i peccatori si convertano e che il vostro sforzo raggiunga obiettivi che neppure osate immaginare. La città, unita nel male e nella violenza, ora è unita nella penitenza e nella conversione. Nutre la serena fiducia che quel Dio sconosciuto possa ritirare la minaccia della distruzione. Tutti prendono coscienza di ciò che sta accadendo, anche il Re: «Giunta la notizia fino al re di Ninive, egli si alzò dal trono, si tolse il manto, si coprì di sacco e si mise a sedere sulla cenere. Poi fu proclamato in Ninive questo decreto, per ordine del re e dei suoi grandi: «Uomini e animali, grandi e piccoli, non gustino nulla, non pascolino, non bevano acqua». (Gn 3, 6-7). La città sperimenta la crisi ed è pronta ad adottare l unica soluzione che sembra praticabile: cambiare vita, convertirsi, tutti, incluso il Re e i suoi grandi, come dice la traduzione del testo sacro. 25) La fede non è da tenere chiusa nel cassetto o relegata negli spazi angusti delle sacrestie, va testimoniata, praticata, difesa, sostenuta, anche in ambienti ostili e apparentemente impermeabili ad essa. È troppo comodo e anche presuntuoso, oltre che privo di speranza, pensare che Dio non possa offrire a tutti, anche ai lontani, il suo perdono e il suo amore. Ma Giona lo fa. 11

12 12 Dopo che, con sua grande sorpresa, si accerta che Dio ha perdonato ai niniviti e non distruggerà più la città, si dispiace, perché la sua predicazione ha avuto successo. C è poco da meravigliarsi, perché è spesso un atteggiamento che coglie di sorpresa anche noi cristiani, uomini e donne di Chiesa e di fede. CONCLUSIONE Uscire dal ventre del pesce Prima di salutare tutte le comunità cristiane che vorranno riflettere aiutate da queste annotazioni maturate successivamente al Convegno di Verona, vorrei brevemente sottolineare alcuni aspetti che mi sembrano importanti, in ordine al rinnovamento della pastorale diocesana alla luce delle conclusioni di Verona. 1) Pastorale della Vicinanza È stato uno dei motivi conduttori del Convegno ecclesiale. La Chiesa può veramente essere credibile solo se sa essere vicina ad ogni uomo e donna che vivono, lottano e sperano. L ascolto dei disagi, la condivisione del quotidiano, come naturale habitus, la condivisione della vita con i più poveri: la comunità cristiana come «locanda dell accoglienza», questi sono i nostri obiettivi! 2) Formazione Integrale Permanente Per la pastorale della vicinanza è necessario perdere di vista il campanile, lasciare le proprie sicurezze e sporcarsi le mani portando fuori la speranza. Si parte dalla piazza, rilevando le varie urgenze, si entra in Chiesa per l ascolto della Parola di Dio, per la preghiera, per una formazione continua mediante la Catechesi, dei giovani e degli adulti, mediante l analisi e lo studio, l arricchimento delle competenze, per «tornare a provocare la piazza con il valore aggiunto della fede». Il Convegno di Verona ha richiamato ad una conoscenza più approfondita e sistematica della Dottrina Sociale della Chiesa, che deve essere uno degli obiettivi che nei prossimi anni gli uffici pastorali della nostra Chiesa dovranno perseguire. Presbiteri, religiosi/e e laici non devono mai sentirsi compiutamente formati e preparati, ma in tutti i settori del sapere teologico, pastorale, culturale, sociale, devono sentirsi sempre bisognosi di formazione e di aggiornamento. Solo così sapremo affrontare il futuro!

13 13 3) Progetto Culturale Il Convegno di Verona ha auspicato che il Progetto Culturale che la Chiesa italiana ha scelto circa un decennio fa, sia ampliato, arricchito e sviluppato. Nella nostra Diocesi affiderò ad un ufficio, tra quelli previsti dal Sinodo, il compito di coordinare e realizzare significative iniziative ed esperienze in tal senso. L impegno educativo nella scuola e nell università, l impegno politico, la comunicazione, i beni culturali valorizzati per il loro profondo significato catechetico e religioso, devono diventare i precisi punti di riferimento per un Progetto Culturale orientato in senso cristiano, che richiede l impegno e la collaborazione da parte di tutti i soggetti pastorali della nostra comunità cristiana. 4) Pastorale Integrata La realizzazione, o il tentativo di attivare almeno questi processi pastorali, richiede una pastorale non più divisa per settori, come è stato fino ad oggi, per cui ogni ufficio, ogni gruppo o movimento, ogni parrocchia, hanno elaborato i loro progetti e hanno tentato di realizzarli, anche con buoni risultati, ma scollegati dal progetto della Diocesi e da tutti gli altri progetti e iniziative. Sarà necessario attivare tutte le iniziative possibili, anche riunendo i vari responsabili periodicamente e a prescindere da organismi necessariamente istituzionali, per giungere ad una programmazione sia di obiettivi che di iniziative, con largo anticipo per ogni anno pastorale. Ciò richiede uno sforzo di programmazione anticipata in sede di Consigli pastorali e di zone. L organismo che si preoccuperà di coordinare la pastorale è il Consiglio Pastorale Diocesano, che ho recentemente costituito, anche sulla base delle indicazioni sinodali. Affido queste riflessioni a tutta la comunità diocesana nel giorno della Festa della Presentazione di Gesù al Tempio, nel decimo anniversario del mio ingresso in Diocesi e in preparazione alla santa Quaresima. Voglia il Signore, nella sua Provvidenza, comandare al pesce che ci restituisca all asciutto, che dalla chiusura ci apriamo alla speranza, che dall attesa di fatti straordinari ci disponiamo a lavorare nel quotidiano, che dal torpore ci impegniamo nell azione generosa e appassionata, per testimoniare la nostra speranza che è Cristo Risorto a quanti incontriamo nel nostro cammino. Tutti saluto e benedico nel nome del Signore! Rieti, dal Palazzo Vescovile, 2 febbraio 2007 Festa della Presentazione di Gesù al Tempio Decimo anniversario del Mio ingresso in Diocesi Delio Lucarelli Vescovo

14 14 Il Libro di Giona Cap. 1 [1]Fu rivolta a Giona figlio di Amittai questa parola del Signore: [2] «Alzati, va a Ninive la grande città e in essa proclama che la loro malizia è salita fino a me». [3]Giona però si mise in cammino per fuggire a Tarsis, lontano dal Signore. Scese a Giaffa, dove trovò una nave diretta a Tarsis. Pagato il prezzo del trasporto, s'imbarcò con loro per Tarsis, lontano dal Signore. [4]Ma il Signore scatenò sul mare un forte vento e ne venne in mare una tempesta tale che la nave stava per sfasciarsi. [5]I marinai impauriti invocavano ciascuno il proprio dio e gettarono a mare quanto avevano sulla nave per alleggerirla. Intanto Giona, sceso nel luogo più riposto della nave, si era coricato e dormiva profondamente. [6]Gli si avvicinò il capo dell'equipaggio e gli disse: «Che cos'hai così addormentato? Alzati, invoca il tuo Dio! Forse Dio si darà pensiero di noi e non periremo». [7]Quindi dissero fra di loro: «Venite, gettiamo le sorti per sapere per colpa di chi ci è capitata questa sciagura». Tirarono a sorte e la sorte cadde su Giona. [8]Gli domandarono: «Spiegaci dunque per causa di chi abbiamo questa sciagura. Qual è il tuo mestiere? Da dove vieni? Qual è il tuo paese? A quale popolo appartieni?». [9]Egli rispose: «Sono Ebreo e venero il Signore Dio del cielo, il quale ha fatto il mare e la terra». [10]Quegli uomini furono presi da grande timore e gli domandarono: «Che cosa hai fatto?». Quegli uomini infatti erano venuti a sapere che egli fuggiva il Signore, perché lo aveva loro raccontato. [11]Essi gli dissero: «Che cosa dobbiamo fare di te perché si calmi il mare, che è contro di noi?». Infatti il mare infuriava sempre più. [12]Egli disse loro: «Prendetemi e gettatemi in mare e si calmerà il mare che ora è contro di voi, perché io so che questa grande tempesta vi ha colto per causa mia». [13]Quegli uomini cercavano a forza di remi di raggiungere la spiaggia, ma non ci riuscivano perché il mare andava sempre più crescendo contro di loro. [14]Allora implorarono il Signore e dissero: «Signore, fa che noi non periamo a causa della vita di questo uomo e non imputarci il sangue innocente poiché tu, Signore, agisci secondo il tuo volere». [15]Presero Giona e lo gettarono in mare e il mare placò la sua furia. [16]Quegli uomini ebbero un grande timore del Signore, offrirono sacrifici al Signore e fecero voti. Cap. 2 [1]Ma il Signore dispose che un grosso pesce inghiottisse Giona; Giona restò nel ventre del pesce tre giorni e tre notti. [2]Dal ventre del pesce Giona pregò il Signore suo Dio [3]e disse: «Nella mia angoscia ho invocato il Signore ed egli mi ha esaudito; dal profondo degli inferi ho gridato e tu hai ascoltato la mia voce. [4]Mi hai gettato nell'abisso, nel cuore del mare e le correnti mi hanno circondato; tutti i tuoi flutti e le tue onde sono passati sopra di me. [5]Io dicevo: Sono scacciato lontano dai tuoi occhi; eppure tornerò a guardare il tuo santo tempio. [6]Le acque mi hanno sommerso fino alla gola, l'abisso mi ha avvolto, l'alga si è avvinta al mio capo. [7]Sono sceso alle radici dei monti, la terra ha chiuso le sue spranghe dietro a me per sempre. Ma tu hai fatto risalire dalla fossa la mia vita, Signore mio Dio. [8]Quando in me sentivo venir meno la vita, ho ricordato il Signore. La mia preghiera è giunta fino a te, fino alla tua santa dimora. [9]Quelli che onorano vane nullità abbandonano il loro amore. [10]Ma io con voce di lode offrirò a te un sacrificio e adempirò il voto che ho fatto; la salvezza viene dal Signore». [11]E il Signore comandò al pesce ed esso rigettò Giona sull'asciutto. Cap. 3 [1]Fu rivolta a Giona una seconda volta questa parola del Signore: [2] «Alzati, va a Ninive la grande città e annunzia loro quanto ti dirò». [3]Giona si alzò e andò a Ninive secondo la parola del Signore. Ninive era una città molto grande, di tre giornate di cammino. [4]Giona cominciò a percorrere la città, per un giorno di cammino e predicava: «Ancora quaranta giorni e Ninive sarà distrutta». [5]I cittadini di Ninive credettero a Dio e bandirono un digiuno, vestirono il sacco, dal più grande al più piccolo. [6]Giunta la notizia fino al re di Ninive, egli si alzò dal trono, si tolse il manto, si coprì di sacco e si mise a sedere sulla cenere. [7]Poi fu proclamato in Ninive questo decreto, per ordine del re e dei suoi grandi: «Uomini e animali, grandi e piccoli, non gustino nulla, non pascolino, non bevano acqua. [8]Uomini e bestie si coprano di sacco e si invochi Dio con tutte le forze; ognuno si converta dalla sua condotta malvagia e dalla violenza che è nelle sue mani. [9]Chi sa che Dio non cambi, si impietosisca, deponga il suo ardente sdegno sì che noi non moriamo?». [10]Dio vide le loro opere, che cioè si erano convertiti dalla loro condotta malvagia, e Dio si impietosì

15 15 riguardo al male che aveva minacciato di fare loro e non lo fece. Cap. 4 [1]Ma Giona ne provò grande dispiacere e ne fu indispettito. [2]Pregò il Signore: «Signore, non era forse questo che dicevo quand'ero nel mio paese? Per ciò mi affrettai a fuggire a Tarsis; perché so che tu sei un Dio misericordioso e clemente, longanime, di grande amore e che ti lasci impietosire riguardo al male minacciato. [3]Or dunque, Signore, toglimi la vita, perché meglio è per me morire che vivere!». [4]Ma il Signore gli rispose: «Ti sembra giusto essere sdegnato così?». [5]Giona allora uscì dalla città e sostò a oriente di essa. Si fece lì un riparo di frasche e vi si mise all'ombra in attesa di vedere ciò che sarebbe avvenuto nella città. [6]Allora il Signore Dio fece crescere una pianta di ricino al di sopra di Giona per fare ombra sulla sua testa e liberarlo dal suo male. Giona provò una grande gioia per quel ricino. [7]Ma il giorno dopo, allo spuntar dell'alba, Dio mandò un verme a rodere il ricino e questo si seccò. [8]Quando il sole si fu alzato, Dio fece soffiare un vento d'oriente, afoso. Il sole colpì la testa di Giona, che si sentì venir meno e chiese di morire, dicendo: «Meglio per me morire che vivere». [9]Dio disse a Giona: «Ti sembra giusto essere così sdegnato per una pianta di ricino?». Egli rispose: «Sì, è giusto; ne sono sdegnato al punto da invocare la morte!». [10]Ma il Signore gli rispose: «Tu ti dai pena per quella pianta di ricino per cui non hai fatto nessuna fatica e che tu non hai fatto spuntare, che in una notte è cresciuta e in una notte è perita: [11]e io non dovrei aver pietà di Ninive, quella grande città, nella quale sono più di centoventimila persone, che non sanno distinguere fra la mano destra e la sinistra, e una grande quantità di animali?».

Curricolo di Religione Cattolica

Curricolo di Religione Cattolica Curricolo di Religione Cattolica Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria - L alunno riflette su Dio Creatore e Padre, sugli elementi fondamentali della vita di Gesù

Dettagli

Scopri il piano di Dio: Pace e vita

Scopri il piano di Dio: Pace e vita Scopri il piano di : Pace e vita E intenzione di avere per noi una vita felice qui e adesso. Perché la maggior parte delle persone non conosce questa vita vera? ama la gente e ama te! Vuole che tu sperimenti

Dettagli

Istituto Comprensivo Perugia 9

Istituto Comprensivo Perugia 9 Istituto Comprensivo Perugia 9 Anno scolastico 2015/2016 Programmazione delle attività educativo didattiche SCUOLA PRIMARIA Disciplina RELIGIONE CLASSE: PRIMA L'alunno: - Riflette sul significato dell

Dettagli

PROGRAMMAZIONE EDUCATIVO-DIDATTICA-DISCIPLINARE Anno Scolastico 2013/2014. Scuola Primaria Classe 1^ - sez. B

PROGRAMMAZIONE EDUCATIVO-DIDATTICA-DISCIPLINARE Anno Scolastico 2013/2014. Scuola Primaria Classe 1^ - sez. B PROGRAMMAZIONE EDUCATIVO-DIDATTICA-DISCIPLINARE Anno Scolastico 2013/2014 Scuola Primaria Classe 1^ - sez. A Disciplina Religione Cattolica Ins. STRIKA LUCIANA Presentazione della classe Livello cognitivo

Dettagli

Programmazione annuale RELIGIONE CATTOLICA CLASSI I II III IV V

Programmazione annuale RELIGIONE CATTOLICA CLASSI I II III IV V Istituto Comprensivo G Pascoli - Gozzano Anno scolastico 2013/2014 Programmazione annuale RELIGIONE CATTOLICA CLASSI I II III IV V Obiettivi di apprendimento al termine della classe terza della scuola

Dettagli

Obbiettivo dell incontro: accompagnare i bambini verso la comprensione che per credere in Gesù dobbiamo amarlo e non dubitare mai del suo Amore

Obbiettivo dell incontro: accompagnare i bambini verso la comprensione che per credere in Gesù dobbiamo amarlo e non dubitare mai del suo Amore Traccia: Obbiettivo dell incontro: accompagnare i bambini verso la comprensione che per credere in Gesù dobbiamo amarlo e non dubitare mai del suo Amore Per la preghiera: vedi in allegato. Sviluppo dell

Dettagli

I TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE RELATIVI ALL IRC NEI CAMPI DI ESPERIENZA.

I TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE RELATIVI ALL IRC NEI CAMPI DI ESPERIENZA. I TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE RELATIVI ALL IRC NEI CAMPI DI ESPERIENZA. (Cfr. Indicazioni nazionali per il curricolo Sc. Infanzia D.P.R. dell 11-02-2010) Il sé e l altro Le grandi domande,

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO SEGNI

ISTITUTO COMPRENSIVO SEGNI ISTITUTO COMPRENSIVO SEGNI Scuola dell infanzia Programmazione Religione Cattolica Anno scolastico 2013 2014 Insegnante:BINACO MARIA CRISTINA Motivazione dell itinerario annuale Il percorso per l I.R.C.

Dettagli

LA BIBBIA. composto da 46 libri, suddivisi in Pentateuco Storici Sapienziali Profetici 5 16 7 18

LA BIBBIA. composto da 46 libri, suddivisi in Pentateuco Storici Sapienziali Profetici 5 16 7 18 GRUPPOQUINTAELEMENTARE Scheda 02 LA La Parola di Dio scritta per gli uomini di tutti i tempi Antico Testamento composto da 46 libri, suddivisi in Pentateuco Storici Sapienziali Profetici 5 16 7 18 Nuovo

Dettagli

Parrocchia Santi Pietro e Paolo. Venite alla festa

Parrocchia Santi Pietro e Paolo. Venite alla festa Parrocchia Santi Pietro e Paolo Venite alla festa Questo libretto e di: Foto di gruppo 2 Occhi, naso, bocca, orecchie, mani... per pregare Occhi: se i miei occhi sono attenti, possono cogliere i gesti

Dettagli

INTRODUZIONE. motivazioni e finalità

INTRODUZIONE. motivazioni e finalità Un mondo di bellissimi colori: io e l'ambiente. Tanti bambini tutti colorati: io e gli altri. Un bambino dai colori speciali: io e la famiglia. Avvento e Natale. Io e Gesù, una giornata insieme a Gesù.

Dettagli

LOCUZIONI AL MONDO. Il mistero di ogni persona (22/4/2013 24/4/2013) Testi tradotti dai messaggi originali pubblicati sul sito Locutions to the World

LOCUZIONI AL MONDO. Il mistero di ogni persona (22/4/2013 24/4/2013) Testi tradotti dai messaggi originali pubblicati sul sito Locutions to the World LOCUZIONI AL MONDO Il mistero di ogni persona (22/4/2013 24/4/2013) Testi tradotti dai messaggi originali pubblicati sul sito Locutions to the World 2 Sommario 1. La decisione della SS. Trinità al tuo

Dettagli

EDUCARE ALLA SESSUALITA E ALL AFFETTIVITA

EDUCARE ALLA SESSUALITA E ALL AFFETTIVITA EDUCARE ALLA SESSUALITA E ALL AFFETTIVITA Accompagnare i nostri figli nel cammino dell amore di Rosangela Carù QUALE EDUCAZIONE IN FAMIGLIA? Adolescenti Genitori- Educatori Educazione 1. CHI E L ADOLESCENTE?

Dettagli

PROGRAMMAZIONE ANNUALE a. s. 2014-2015

PROGRAMMAZIONE ANNUALE a. s. 2014-2015 Scuola Primaria ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE FRATELLI CASETTI CREVOLADOSSOLA (VB) WWW.iccasetti.gov.it PROGRAMMAZIONE ANNUALE a. s. 2014-2015 RELIGIONE CATTOLICA COMPETENZE CHIAVE - competenze sociali

Dettagli

PIANO DI LAVORO ANNUALE SCUOLA DELL'INFANZIA PROGETTO IRC A.S. 2015/2016 IO HO DIRITTO

PIANO DI LAVORO ANNUALE SCUOLA DELL'INFANZIA PROGETTO IRC A.S. 2015/2016 IO HO DIRITTO PIANO DI LAVORO ANNUALE SCUOLA DELL'INFANZIA PROGETTO IRC A.S. 2015/2016 IO HO DIRITTO Premessa La Scuola Cattolica si differenzia da ogni altra scuola che si limita a formare l uomo, mentre essa si propone

Dettagli

I Quaresima B. Padre, tu che ci doni il tuo Figlio come Vangelo vivente, fa che torniamo a te attraverso un ascolto rinnovato della tua Parola, pr.

I Quaresima B. Padre, tu che ci doni il tuo Figlio come Vangelo vivente, fa che torniamo a te attraverso un ascolto rinnovato della tua Parola, pr. I Quaresima B Padre buono, ti ringraziamo per aver nuovamente condotto la tua Chiesa nel deserto di questa Quaresima: donale di poterla vivere come un tempo privilegiato di conversione e di incontro con

Dettagli

SCUOLA PRIMARIA Anno Scolastico 2014/2015 OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO AL TERMINE DELLA CLASSE TERZA DELLA SCUOLA PRIMARIA

SCUOLA PRIMARIA Anno Scolastico 2014/2015 OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO AL TERMINE DELLA CLASSE TERZA DELLA SCUOLA PRIMARIA Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Istituto Comprensivo Statale di Calolziocorte Via F. Nullo,6 23801 CALOLZIOCORTE (LC) e.mail: lcic823002@istruzione.it - Tel: 0341/642405/630636

Dettagli

Progetto educativo per bambini 2014 I NUOVI MEZZI EDUCATIVI I MASS-MEDIA: CONOSCIAMO BENE IL LORO OPERARE NELLA NOSTRA SOCIETA?

Progetto educativo per bambini 2014 I NUOVI MEZZI EDUCATIVI I MASS-MEDIA: CONOSCIAMO BENE IL LORO OPERARE NELLA NOSTRA SOCIETA? Progetto educativo per bambini 2014 I NUOVI MEZZI EDUCATIVI I MASS-MEDIA: CONOSCIAMO BENE IL LORO OPERARE NELLA NOSTRA SOCIETA? Sac. Don Magloire Nkounga Dott. D Ambrosio Giuseppina 1 Quando ci possono

Dettagli

14 Raduno Giovanile 8-14 Agosto 2011 Congregazione Cristiana Evangelica Messina

14 Raduno Giovanile 8-14 Agosto 2011 Congregazione Cristiana Evangelica Messina .. mettendoci da parte vostra ogni impegno, aggiungete alla vostra fede (2 Pietro 1:5) Natale Mondello 14 Raduno Giovanile 8-14 Agosto 2011 Congregazione Cristiana Evangelica Messina Dio ha un piano per

Dettagli

CLASSE PRIMA CONOSCENZE ABILITA COMPETENZE. -Scoprire che per la religione cristiana Dio è Creatore e Padre

CLASSE PRIMA CONOSCENZE ABILITA COMPETENZE. -Scoprire che per la religione cristiana Dio è Creatore e Padre CLASSE PRIMA CONOSCENZE ABILITA COMPETENZE -Scoprire un mondo intorno a sé; un dono stupendo il creato -Scoprire che per la religione cristiana Dio è Creatore e Padre -L alunno/a sa: -riflettere su Dio

Dettagli

Relazione attività esercizio 2012

Relazione attività esercizio 2012 Relazione attività esercizio 2012 maggio 2013 Il Sentiero di Morena fonda le sue radici nella storia pluriennale di un gruppo di fami-glie della provincia di Ascoli Piceno che praticano direttamente o

Dettagli

CURRICOLO RELIGIONE CATTOLICA CLASSE PRIMA

CURRICOLO RELIGIONE CATTOLICA CLASSE PRIMA CURRICOLO RELIGIONE CATTOLICA CLASSE PRIMA Traguardi per lo sviluppo delle competenze L alunno riflette su Dio Creatore e Padre significato cristiano del Natale L alunno riflette sui dati fondamentali

Dettagli

Sono stato crocifisso!

Sono stato crocifisso! 12 febbraio 2012 penultima dopo l epifania ore 11.30 con i fidanzati Sono stato crocifisso! Sia lodato Gesù Cristo! Paolo, Paolo apostolo nelle sue lettere racconta la sua storia, la storia delle sue comunità

Dettagli

PIANO DI LAVORO ANNUALE SCUOLA DELL'INFANZIA PROGETTO IRC A.S. 2014/2015 UN MONDO CREATO PER ME

PIANO DI LAVORO ANNUALE SCUOLA DELL'INFANZIA PROGETTO IRC A.S. 2014/2015 UN MONDO CREATO PER ME PIANO DI LAVORO ANNUALE SCUOLA DELL'INFANZIA PROGETTO IRC A.S. 2014/2015 UN MONDO CREATO PER ME Premessa In riferimento al Progetto Educativo e alle Indicazioni Nazionali, l'insegnamento della Religione

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO MONTE SAN PIETRO PROGRAMMAZIONE IRC SCUOLA PRIMARIA ***********

ISTITUTO COMPRENSIVO MONTE SAN PIETRO PROGRAMMAZIONE IRC SCUOLA PRIMARIA *********** ISTITUTO COMPRENSIVO MONTE SAN PIETRO PROGRAMMAZIONE IRC SCUOLA PRIMARIA *********** Classe Prima 1. Dio creatore e Padre di tutti gli uomini. 2. Gesù di Nazareth, l Emmanuele, Dio con noi. 3. La Chiesa,

Dettagli

Mario Basile. I Veri valori della vita

Mario Basile. I Veri valori della vita I Veri valori della vita Caro lettore, l intento di questo breve articolo non è quello di portare un insegnamento, ma semplicemente di far riflettere su qualcosa che noi tutti ben sappiamo ma che spesso

Dettagli

INAUGURAZIONE NUOVO ANNO CATECHISTICO

INAUGURAZIONE NUOVO ANNO CATECHISTICO 1. Inaugurazione ufficiale del nuovo anno di catechismo: Biccari 12 Ottobre ore 10,00. Riportiamo il testo della celebrazione. INAUGURAZIONE NUOVO ANNO CATECHISTICO Inizio: Si esce dalla sagrestia con

Dettagli

Campo d esperienza: IL SE E L ALTRO

Campo d esperienza: IL SE E L ALTRO Campo d esperienza: IL SE E L ALTRO 1. Il bambino sviluppa il senso dell identità personale, è consapevole delle proprie esigenze e dei propri sentimenti, sa controllarli ed esprimerli in modo adeguato

Dettagli

RELIGIONE CATTOLICA CLASSE PRIMA

RELIGIONE CATTOLICA CLASSE PRIMA ELABORATO DAI DOCENTI DELLA SCUOLA PRIMARIA DIREZIONE DIDATTICA 5 CIRCOLO anno scolastico 2012-2013 RELIGIONE CATTOLICA CLASSE PRIMA TRAGUARDI DI COMPETENZA DA SVILUPPARE AL TERMINE DELLA CLASSE PRIMA

Dettagli

NATALE DEL SIGNORE (ANNO C) Messa del giorno Grado della Celebrazione: Solennità Colore liturgico: Bianco

NATALE DEL SIGNORE (ANNO C) Messa del giorno Grado della Celebrazione: Solennità Colore liturgico: Bianco NATALE DEL SIGNORE (ANNO C) Messa del giorno Grado della Celebrazione: Solennità Colore liturgico: Bianco INTRODUZIONE Il tempo di Natale è un tempo di doni - un dono dice gratuità, attenzione reciproca,

Dettagli

I SIGNIFICATI DEL TERMINE CHIESA.

I SIGNIFICATI DEL TERMINE CHIESA. LA NASCITA DELLA CHIESA (pagine 170-177) QUALI SONO LE FONTI PER RICOSTRUIRE LA STORIA DELLA CHIESA? I Vangeli, gli Atti degli Apostoli le Lettere del NT. (in particolare quelle scritte da S. Paolo) gli

Dettagli

Voci dall infinito. richiami per l Anima

Voci dall infinito. richiami per l Anima Voci dall infinito richiami per l Anima Copertina di Rocco Vassallo. Disegni di Mario G. Galleano. Mario Giovanni Galleano VOCI DALL INFINITO richiami per l Anima www.booksprintedizioni.it Copyright 2013

Dettagli

RELIGIONE CATTOLICA CLASSE PRIMA Traguardi Obiettivi di apprendimento Contenuti

RELIGIONE CATTOLICA CLASSE PRIMA Traguardi Obiettivi di apprendimento Contenuti RELIGIONE CATTOLICA CLASSE PRIMA Scoprire nell'ambiente i segni che richiamano ai cristiani e a tanti credenti la presenza di Dio Creatore e Padre Descrivere l'ambiente di vita di Gesù nei suoi aspetti

Dettagli

Alessandro Ricci Psicologo Psicoterapeuta Università Salesiana di Roma

Alessandro Ricci Psicologo Psicoterapeuta Università Salesiana di Roma Alessandro Ricci Psicologo Psicoterapeuta Università Salesiana di Roma LA COPPIA NON PUO FARE A MENO DI RICONOSCERE E ACCETTARE CHE L ALTRO E UN TU E COME TALE RAPPRESENTA NON UN OGGETTO DA MANIPOLARE

Dettagli

domenica 24 febbraio 13 Farra, 24 febbraio 2013

domenica 24 febbraio 13 Farra, 24 febbraio 2013 Farra, 24 febbraio 2013 informare su quelle che sono le reazioni più tipiche dei bambini alla morte di una persona cara dare alcune indicazioni pratiche suggerire alcuni percorsi Quali sono le reazioni

Dettagli

ANNO SCOLASTI CO 2010/ 2011

ANNO SCOLASTI CO 2010/ 2011 ANNO SCOLASTI CO 2010/ 2011 ANNO SCOLASTI CO 2010/ 2011 FINALITA OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO CONTENUTI Acquisire atteggiamenti di stima e sicurezza di se e degli altri Scoprire attraverso i racconti

Dettagli

Come fare una scelta?

Come fare una scelta? Come fare una scelta? Don Alberto Abreu www.pietrscartata.com COME FARE UNA SCELTA? Osare scegliere Dio ha creato l uomo libero capace di decidere. In molti occasioni, senza renderci conto, effettuiamo

Dettagli

PIANO DI LAVORO ANNUALE IRC SCUOLA DELL INFANZIA

PIANO DI LAVORO ANNUALE IRC SCUOLA DELL INFANZIA PIANO DI LAVORO ANNUALE IRC SCUOLA DELL INFANZIA 1 ANNO SCOLASTICO 2009/2010 L educazione religiosa nella scuola dell infanzia concorre alla formazione integrale del bambino, promovendo la maturazione

Dettagli

CAPACI DI CONDIVIDERE OGNI DONO

CAPACI DI CONDIVIDERE OGNI DONO GRUPPOPRIMAMEDIA Scheda 03 CAPACI DI CONDIVIDERE OGNI DONO Nella chiesa generosita e condivisione Leggiamo negli Atti degli Apostoli come è nata la comunità cristiana di Antiochia. Ad Antiochia svolgono

Dettagli

laici collaborazione Chiesa

laici collaborazione Chiesa Preghiamo insieme Prendi, Signore, e ricevi tutta la mia libertà, la mia memoria, il mio intelletto, la mia volontà, tutto quello che possiedo. Tu me lo hai dato; a te, Signore, io lo ridono. Tutto è tuo:

Dettagli

PREGARE NELL ASSEMBLEA LITURGICA CON LE FAMIGLIE NELL ANNO DELLA SPERANZA

PREGARE NELL ASSEMBLEA LITURGICA CON LE FAMIGLIE NELL ANNO DELLA SPERANZA A R C I D I O C E S I D I U D I N E Ufficio Diocesano per la Pastorale della Famiglia PREGARE NELL ASSEMBLEA LITURGICA CON LE FAMIGLIE NELL ANNO DELLA SPERANZA CRISTO NOSTRA SPERANZA (1 Tm 1,1) Anno Pastorale

Dettagli

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA a.s 2014/2015 classe 3 DISCIPLINA : Religione Cattolica

PROGRAMMAZIONE DIDATTICA a.s 2014/2015 classe 3 DISCIPLINA : Religione Cattolica PROGRAMMAZIONE DIDATTICA a.s 2014/2015 classe 3 DISCIPLINA : Religione Cattolica Obiettivi formativi Obiettivi specifici Attività Metodi Verifiche Riflessione guidata. Dio e l uomo operative.. 1. Comprendere

Dettagli

Classe prima,seconda,terza,quarta, quinta.

Classe prima,seconda,terza,quarta, quinta. DIREZIONE DIDATTICA 1 CIRCOLO MARSCIANO Piazza della Vittoria,1 06055- MARSCIANO (PG)- C.F.800005660545 Centralino/Fax 0758742353 Dirigente Scolastico 0758742251 E.mail:pgee41007@istruzione.it Sito Web:

Dettagli

MA TU QUANTO SEI FAI?

MA TU QUANTO SEI FAI? MA TU QUANTO SEI FAI? 1. VALORIZZARE IL PASSATO PER UN FUTURO MIGLIORE a. Quante volte al mese vai a cercare notizie sulla storia del tuo paese/città nella biblioteca comunale? o 3 volte o 1 volta b. Ti

Dettagli

RELIGIONE CATTOLICA. Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria

RELIGIONE CATTOLICA. Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria RELIGIONE CATTOLICA Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria L alunno riflette su Dio Creatore e Padre, sui dati fondamentali della vita di Gesù e sa collegare i contenuti

Dettagli

Unità Pastorale Cristo Salvatore. Proposta di itinerari per l iniziazione cristiana dei fanciulli e dei ragazzi

Unità Pastorale Cristo Salvatore. Proposta di itinerari per l iniziazione cristiana dei fanciulli e dei ragazzi Unità Pastorale Cristo Salvatore Proposta di itinerari per l iniziazione cristiana dei fanciulli e dei ragazzi 2 3 Introduzione LE DIMENSIONI DELLA FORMAZIONE CRISTIANA In qualsiasi progetto base di iniziazione

Dettagli

Vicariato Sant Angelo Formazione catechisti 1 incontro

Vicariato Sant Angelo Formazione catechisti 1 incontro Vicariato Sant Angelo Formazione catechisti 1 incontro Signore Gesù, tu ci inviti ad essere germe fecondo di nuovi figli per la tua Chiesa. Fa che possiamo diventare ascoltatori attenti della tua Parola

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO LEONARDO DA VINCI LIMBIATE scuole dell infanzia don Milani e Andersen anno scolastico 2014-2015 ORGANIZZAZIONE DEL CURRICOLO

ISTITUTO COMPRENSIVO LEONARDO DA VINCI LIMBIATE scuole dell infanzia don Milani e Andersen anno scolastico 2014-2015 ORGANIZZAZIONE DEL CURRICOLO 1 programmazionescinfdonmandirc14.15 ISTITUTO COMPRENSIVO LEONARDO DA VINCI LIMBIATE scuole dell infanzia don Milani e Andersen anno scolastico 2014-2015 ORGANIZZAZIONE DEL CURRICOLO 2 GIORNATA SCOLASTICA

Dettagli

Questionario. Sulla vita della nostra Comunità parrocchiale. + Fare il possibile per esprimere la propria opinione, nello spazio Per spiegarmi meglio.

Questionario. Sulla vita della nostra Comunità parrocchiale. + Fare il possibile per esprimere la propria opinione, nello spazio Per spiegarmi meglio. Questionario 1 Sulla vita della nostra Comunità parrocchiale + La crocetta si può fare anche su più risposte. + Fare il possibile per esprimere la propria opinione, nello spazio Per spiegarmi meglio. +

Dettagli

============================================ II DOMENICA DOPO NATALE (ANNO C) ======================================================================

============================================ II DOMENICA DOPO NATALE (ANNO C) ====================================================================== -------------------------------------------------- LA LITURGIA DEL GIORNO 03.01.2016 Grado della Celebrazione: DOMENICA Colore liturgico: Bianco ============================================ II DOMENICA

Dettagli

GRUPPI DI INCONTRO per GENITORI

GRUPPI DI INCONTRO per GENITORI Nell ambito delle attività previste dal servizio di Counseling Filosofico e di sostegno alla genitorialità organizzate dal nostro Istituto, si propone l avvio di un nuovo progetto per l organizzazione

Dettagli

Un pensiero per la nostra Maestra Grazie Maestra Carla!

Un pensiero per la nostra Maestra Grazie Maestra Carla! Un pensiero per la nostra Maestra Grazie Maestra Carla! Quarta Primaria - Istituto Santa Teresa di Gesù - Roma a.s. 2010/2011 Con tanto affetto... un grande grazie anche da me! :-) Serena Grazie Maestra

Dettagli

BENEDIZIONE DELLE MAMME E DEI PAPÀ IN ATTESA

BENEDIZIONE DELLE MAMME E DEI PAPÀ IN ATTESA I A6 BENEDIZIONE DELLE MAMME E DEI PAPÀ IN ATTESA Parrocchia Domenica CANTO D INIZIO NEL TUO SILENZIO Nel tuo silenzio accolgo il mistero venuto a vivere dentro di me, sei tu che vieni, o forse è più vero

Dettagli

6 gennaio 1936 6 gennaio 2006: 70 anniversario della Prima idea. E il testamento spirituale che Germana ha preparato alle missionarie e per l Istitu-

6 gennaio 1936 6 gennaio 2006: 70 anniversario della Prima idea. E il testamento spirituale che Germana ha preparato alle missionarie e per l Istitu- Vincent Van Gogh, Il Seminatore al tramonto, 1888 6 gennaio 1936 6 gennaio 2006: 70 anniversario della Prima idea E il testamento spirituale che Germana ha preparato alle missionarie e per l Istitu- to.

Dettagli

Programmazione di religione cattolica

Programmazione di religione cattolica Programmazione di religione cattolica Istituto Comprensivo P. Gobetti Trezzano sul Naviglio Anno Scolastico 2012/2013 INSEGNANTE: Franca M. CAIATI Obiettivi specifici di Apprendimento Questi obiettivi

Dettagli

PICCOLA CATECHESI SUL BATTESIMO PRESENTAZIONE PER GENITORI

PICCOLA CATECHESI SUL BATTESIMO PRESENTAZIONE PER GENITORI PICCOLA CATECHESI SUL BATTESIMO PRESENTAZIONE PER GENITORI PERCHE FACCIAMO IL BATTESIMO? 1. Obbedienti al comando di Gesù: Andate, fate discepole tutte le genti battezzandole nel nome del Padre e del Figlio

Dettagli

Mentore. Rende ordinario quello che per gli altri è straordinario

Mentore. Rende ordinario quello che per gli altri è straordinario Mentore Rende ordinario quello che per gli altri è straordinario Vision Creare un futuro migliore per le Nuove Generazioni Come? Mission Rendere quante più persone possibili Libere Finanziariamente Con

Dettagli

Occhi, naso, bocca, orecchie, mani... per pregare

Occhi, naso, bocca, orecchie, mani... per pregare Il Signore ci fa suoi messaggeri Abbiamo incontrato Gesù, ascoltato la sua Parola, ci siamo nutriti del suo Pane, ora portiamo Gesù con noi e viviamo nel suo amore. La gioia del Signore sia la vostra forza!

Dettagli

ACCENDI UNA LUCE IN FAMIGLIA Preghiera nella comunità domestica in comunione con Papa Francesco

ACCENDI UNA LUCE IN FAMIGLIA Preghiera nella comunità domestica in comunione con Papa Francesco ACCENDI UNA LUCE IN FAMIGLIA Preghiera nella comunità domestica in comunione con Papa Francesco Sul far della sera la famiglia si riunisce in casa per la preghiera. Ove fosse possibile si suggerisce di

Dettagli

Anno pastorale 2011-2012. Suggerimenti per l animazione in oratorio

Anno pastorale 2011-2012. Suggerimenti per l animazione in oratorio Anno pastorale 2011-2012 Suggerimenti per l animazione in oratorio Premessa: GIOCO E VANGELO Relazione Don Marco Mori, presidente Forum Oratori Italiani Il gioco può essere vangelo? Giocare può diventare

Dettagli

Amare il rischio Amare gli altri. Amare l amato. Amare la vita Amare il mondo

Amare il rischio Amare gli altri. Amare l amato. Amare la vita Amare il mondo Amare il rischio Amare gli altri Amare l amato Amare la vita Amare il mondo Amare l amato In ognuno di noi è forte il desiderio di amore: la fame e la sete di amicizia, di intimità, di unione e di comunione

Dettagli

COME AFFRONTARE UN COLLOQUIO DI SELEZIONE

COME AFFRONTARE UN COLLOQUIO DI SELEZIONE Emanuele Lajolo di Cossano COME AFFRONTARE UN COLLOQUIO DI SELEZIONE Università degli Studi - Torino, 19 aprile 2010 La prima cosa da fare PERCHE SONO QUI? QUAL E IL MIO OBIETTIVO? CHE COSA VOGLIO ASSOLUTAMENTE

Dettagli

Laici cristiani nel mondo di oggi

Laici cristiani nel mondo di oggi Laici cristiani nel mondo di oggi Francesco Benvenuto Roma Centro Nazareth 3 settembre 2015 3 settembre 2015 Roma - Centro Nazareth 1 Una riflessione Dal dopo concilio siamo stati abituati a progettare,

Dettagli

E se iscrivessi mio figlio al catechismo?

E se iscrivessi mio figlio al catechismo? E se iscrivessi mio figlio al catechismo? Don Alberto Abreu www.pietrascartata.com E se iscrivessi mio figlio al catechismo? Perché andare al Catechismo La Parola catechismo deriva dal latino catechismus

Dettagli

Curricolo di religione cattolica scuola primaria CLASSE I

Curricolo di religione cattolica scuola primaria CLASSE I NUCLEI FONDANTI Dio e l uomo 1. Scoprire che per la religione cristiana Dio è Creatore e Padre e che fin dalle origini ha voluto stabilire un alleanza con l uomo. 2. Conoscere Gesù di Nazareth, Emmanuele

Dettagli

GIORNATA MONDIALE DI PREGHIERA PER LA CURA DEL CREATO

GIORNATA MONDIALE DI PREGHIERA PER LA CURA DEL CREATO GIORNATA MONDIALE DI PREGHIERA PER LA CURA DEL CREATO PROPOSTA PER UN ADORAZIONE EUCARISTICA DI UN ORA* 1 SETTEMBRE 2015 * Prepared by Pontifical Council for Justice and Peace, translated by Franca Silvestri

Dettagli

GVV FORMAZIONE REGIONE PIEMONTE 2015 2016

GVV FORMAZIONE REGIONE PIEMONTE 2015 2016 GVV FORMAZIONE REGIONE PIEMONTE 2015 2016 L ASCOLTO Primo passo dell Accoglienza Padre GHERARDO ARMANI C. M. 1. La relazione di aiuto La relazione si fonda su un rapporto umano centrato sull incontro di

Dettagli

Programmazione Didattica Scuola Primaria

Programmazione Didattica Scuola Primaria DIREZIONE DIDATTICA DI NAPOLI 5 E. MONTALE Viale della Resistenza 11K-80145 NAPOLI tel. e fax 081/5430772 Codice fiscale: 94023840633 Cod. Mecc. : NAEE005006 E-MAIL: naee005006@istruzione.it Web:www.5circolo.it

Dettagli

Misericordiosi))come) il))padre) Esperienza)della)grazia)nell'unità)

Misericordiosi))come) il))padre) Esperienza)della)grazia)nell'unità) LetteradiNatale2015dell'AbateGeneraleOCist Misericordiosi))come))il))Padre) Roma,8dicembre2015 Solennitàdell'Immacolata Carissimi Vi scrivo questa lettera di Natale proprio mentre inizia il Giubileo della

Dettagli

Convegno GIOVANI E LAVORO Roma 13-15 ottobre 2008

Convegno GIOVANI E LAVORO Roma 13-15 ottobre 2008 Convegno GIOVANI E LAVORO Roma 13-15 ottobre 2008 L Ufficio Nazionale per i Problemi Sociali e il Lavoro in collaborazione con il Servizio Nazionale di Pastorale Giovanile e l Ufficio Nazionale per l Educazione,

Dettagli

Che cosa può rendere felice la società? Quale lavoro può migliorare la società? Guida per l insegnante

Che cosa può rendere felice la società? Quale lavoro può migliorare la società? Guida per l insegnante Che cosa può rendere felice la società? Guida per l insegnante Obiettivi educativi generali Compito di esplorazione - Immaginare diverse modalità di risoluzione dei problemi. - Dare risposte originali.

Dettagli

GIORNATA DEL VOLONTARIATO. Torino 7 aprile 2013. regionale a tutti i volontari piemontesi che hanno accolto l invito a

GIORNATA DEL VOLONTARIATO. Torino 7 aprile 2013. regionale a tutti i volontari piemontesi che hanno accolto l invito a GIORNATA DEL VOLONTARIATO Torino 7 aprile 2013 Desidero porgere un caloroso saluto a nome dell intera Assemblea regionale a tutti i volontari piemontesi che hanno accolto l invito a partecipare a questa

Dettagli

Carissimi Giovani, Ufficio di Pastorale Giovanile. ho pensato di invitarvi a fare sinodo, a camminare insieme per

Carissimi Giovani, Ufficio di Pastorale Giovanile. ho pensato di invitarvi a fare sinodo, a camminare insieme per Carissimi Giovani, ho pensato di invitarvi a fare sinodo, a camminare insieme per rivitalizzare la pastorale giovanile diocesana, confrontarvi su tali problemi, per scambiarci opinioni e suggerire rimedi,

Dettagli

INDICE. Premessa... 7

INDICE. Premessa... 7 INDICE Premessa... 7 GIOVEDÌ SANTO Schema della Celebrazione... 12 I Santi Padri... 13 Agostino: Vi do un comandamento nuovo... 13 Efrem: L agnello figura e l Agnello vero... 16 Cirillona: La gioia di

Dettagli

Tema di riflessione del gruppo: la catechesi famigliare precede accompagna e arricchisce ogni altra forma di catechesi

Tema di riflessione del gruppo: la catechesi famigliare precede accompagna e arricchisce ogni altra forma di catechesi Distretto: torino nord - ciriè Tema di riflessione del gruppo: la catechesi famigliare precede accompagna e arricchisce ogni altra forma di catechesi Animatore/trice: verderone daniela -momenti di aggregazione

Dettagli

scuola dell infanzia di Vado

scuola dell infanzia di Vado ISTITUTO COMPRENSIVO DI VADO-MONZUNO (BO) scuola dell infanzia di Vado PROGRAMMAZIONE DIDATTICA DI IRC sezione (5 anni) anno scolastico 2014/2015 ins: Formicola Luigi UNITA DIDATTICA 1 Alla scoperta del

Dettagli

Quanti nuovi suoni, colori e melodie, luce vita e gioia ad ogni creatura splende la sua mano forte e generosa, perfetto è ciò che lui fa

Quanti nuovi suoni, colori e melodie, luce vita e gioia ad ogni creatura splende la sua mano forte e generosa, perfetto è ciò che lui fa TUTTO CIO CHE FA Furon sette giorni così meravigliosi, solo una parola e ogni cosa fu tutto il creato cantava le sue lodi per la gloria lassù monti mari e cieli gioite tocca a voi il Signore è grande e

Dettagli

Linee guida per la Commissione Missionaria Parrocchiale

Linee guida per la Commissione Missionaria Parrocchiale Anno 2006/2007 Linee guida per la Commissione Missionaria Parrocchiale 1 di 5 Premessa Queste linee guida presentano l identità della Commissione Missionaria Parrocchiale e le attività che è chiamata a

Dettagli

PARROCCHIA DELLA B.V. DEL CARMINE UDINE AVVENTO 2015 ANIMAZIONE DELLE MESSE DA PARTE DEI BAMBINI DELLE ELEMENTARI

PARROCCHIA DELLA B.V. DEL CARMINE UDINE AVVENTO 2015 ANIMAZIONE DELLE MESSE DA PARTE DEI BAMBINI DELLE ELEMENTARI PARROCCHIA DELLA B.V. DEL CARMINE UDINE AVVENTO 2015 ANIMAZIONE DELLE MESSE DA PARTE DEI BAMBINI DELLE ELEMENTARI Quarta Domenica di Avvento 20 dicembre 2015 Accensione della Candela della Corona dell

Dettagli

CURRICOLA DI RELIGIONE CATTOLICA Scuola Primaria CLASSE 1 ^ COMPETENZE CONOSCENZE ABILITA

CURRICOLA DI RELIGIONE CATTOLICA Scuola Primaria CLASSE 1 ^ COMPETENZE CONOSCENZE ABILITA CURRICOLA DI RELIGIONE CATTOLICA Scuola Primaria CLASSE 1 ^ COMPETENZE CONOSCENZE ABILITA COGLIERE I VALORI ETICI E RELIGIOSI PRESENTI NELL ESPERIENZA DI VITA E RELIGIOSA DELL UOMO - Prendere coscienza

Dettagli

I colloqui scuola-famiglia: le basi per una comunicazione efficace Dott.ssa Claudia Trombetta Psicologa e psicoterapeuta claudia.trombetta@email.

I colloqui scuola-famiglia: le basi per una comunicazione efficace Dott.ssa Claudia Trombetta Psicologa e psicoterapeuta claudia.trombetta@email. I colloqui scuola-famiglia: le basi per una comunicazione efficace Dott.ssa Claudia Trombetta Psicologa e psicoterapeuta claudia.trombetta@email.it CTI Monza, 20 Novembre 2015 Prima parte: comprendere

Dettagli

È FRUTTO DEL CAMMINO CHE LA NOSTRA È RISPOSTA AGLI INVITI DEI VESCOVI ITALIANI ATTRAVERSO VARI DOCUMENTI

È FRUTTO DEL CAMMINO CHE LA NOSTRA È RISPOSTA AGLI INVITI DEI VESCOVI ITALIANI ATTRAVERSO VARI DOCUMENTI Diocesi di Padova Il cammino di Iniziazione cristiana dei fanciulli e dei ragazzi È FRUTTO DEL CAMMINO CHE LA NOSTRA DIOCESI HA COMPIUTO È RISPOSTA AGLI INVITI DEI VESCOVI ITALIANI ATTRAVERSO VARI DOCUMENTI

Dettagli

Cresco.. con Gesù!!! Scuola dell'infanzia Maria Immacolata Monteortone Percorso di educazione alla religione cattolica Anno 2010/2011

Cresco.. con Gesù!!! Scuola dell'infanzia Maria Immacolata Monteortone Percorso di educazione alla religione cattolica Anno 2010/2011 Cresco.. con Gesù!!! Scuola dell'infanzia Maria Immacolata Monteortone Percorso di educazione alla religione cattolica Anno 2010/2011 1 Unità di apprendimento: La creazione del mondo Motivazione Aiutare

Dettagli

PROGRAMMAZIONE EDUCATIVO-DIDATTICA DELL'ATTIVITA' DI RELIGIONE CATTOLICA ANNO SCOLASTICO 2012-2013

PROGRAMMAZIONE EDUCATIVO-DIDATTICA DELL'ATTIVITA' DI RELIGIONE CATTOLICA ANNO SCOLASTICO 2012-2013 PROGRAMMAZIONE EDUCATIVO-DIDATTICA DELL'ATTIVITA' DI RELIGIONE CATTOLICA ANNO SCOLASTICO 2012-2013 INSEGNANTE: Bonaiti Laura (Supplente di Francesca Binetti); SCUOLA DELL INFANZIA DI MACLODIO 1 1 UDL SETTEMBRE:

Dettagli

PROGRAMMAZIONE DELL ISTITUTO COMPRENSIVO DI CARBONERA PER LA SCUOLA PRIMARIA RELIGIONE CATTOLICA

PROGRAMMAZIONE DELL ISTITUTO COMPRENSIVO DI CARBONERA PER LA SCUOLA PRIMARIA RELIGIONE CATTOLICA PROGRAMMAZIONE DELL ISTITUTO COMPRENSIVO DI CARBONERA PER LA SCUOLA PRIMARIA DI RELIGIONE CATTOLICA Tenuto conto dei traguardi per lo sviluppo delle competenze e degli obiettivi di apprendimento al termine

Dettagli

LECTIO DIVINA IN FAMIGLIA

LECTIO DIVINA IN FAMIGLIA LECTIO DIVINA IN FAMIGLIA Con la benedizione di Papa Francesco Con Il patrocinio di: Lectio Divina in Famiglia 34. La Parola di Dio è fonte di vita e spiritualità per la famiglia. Tutta la pastorale familiare

Dettagli

11 ottobre 18 ottobre 25 ottobre 1 novembre 8 novembre 15 novembre 22 novembre 29 novembre. Il segno dell Acqua. La comunità cristiana

11 ottobre 18 ottobre 25 ottobre 1 novembre 8 novembre 15 novembre 22 novembre 29 novembre. Il segno dell Acqua. La comunità cristiana Parrocchia Santi Giacomo - Schema per la catechesi dei Fanciulli: Tappa 11 ottobre 18 ottobre 25 ottobre 1 novembre 8 novembre 15 novembre 22 novembre 29 novembre 30 novembre I segni di Primo Anno Ci accoglie

Dettagli

Siamo un cambiamento in cammino

Siamo un cambiamento in cammino Scuola Primaria Paritaria Sacra Famiglia PROGETTO EDUCATIVO ANNUALE 2013 2014 Siamo un cambiamento in cammino Uno di fianco all altro, uno di fronte all altro Il percorso educativo di quest anno ci mette

Dettagli

7ª tappa È il Signore che apre i cuori

7ª tappa È il Signore che apre i cuori Centro Missionario Diocesano Como 7 incontro di formazione per commissioni, gruppi e associazioni missionarie 3 anno Aprile 2009 Paolo: la Parola di Dio non è incatenata 7ª tappa È il Signore che apre

Dettagli

La Fontana del villaggio

La Fontana del villaggio La Fontana del villaggio Anch io posso attingere alla sorgente! Scuola dell'infanzia Maria Immacolata Monteortone Abano Terme PD PROGETTO EDUCATIVO DIDATTICO RELIGIOSO Anno Scolastico 2013/2014 Premessa

Dettagli

Laboratorio Nazionale Giovani e Cultura: l immigrazione Roma, 17 19 aprile 2009

Laboratorio Nazionale Giovani e Cultura: l immigrazione Roma, 17 19 aprile 2009 Laboratorio Nazionale Giovani e Cultura: l immigrazione Roma, 17 19 aprile 2009 I lavori svolti in questo laboratorio hanno messo in luce tre aspetti che definiremmo di carattere generale: In primo luogo

Dettagli

Motivazioni, principi e valori che orientano il processo di revisione degli Statuti del Regnum Christi

Motivazioni, principi e valori che orientano il processo di revisione degli Statuti del Regnum Christi Venga il Tuo Regno! COMISSIONE CENTRALE PER LA REVISIONE DEGLI STATUTI DEL REGNUM CHRISTI Motivazioni, principi e valori che orientano il processo di revisione degli Statuti del Regnum Christi Cari promotori

Dettagli

LITURGIA DEL MATRIMONIO

LITURGIA DEL MATRIMONIO LITURGIA DEL MATRIMONIO 65. Se sono celebrati insieme due o più Matrimoni, le interrogazioni prima del consenso, la manifestazione e l'accoglienza del consenso devono sempre aver luogo singolarmente per

Dettagli

L ESSERE OPERATORE CARITAS MI AIUTA A VIVERE CON E PER CRISTO? DOTT.SSA LAURA SALVO PSICOLOGA-PSICOTERAPEUTA DOCENTE ISSR RICERCATRICE ITCI

L ESSERE OPERATORE CARITAS MI AIUTA A VIVERE CON E PER CRISTO? DOTT.SSA LAURA SALVO PSICOLOGA-PSICOTERAPEUTA DOCENTE ISSR RICERCATRICE ITCI L ESSERE OPERATORE CARITAS MI AIUTA A VIVERE CON E PER CRISTO? DOTT.SSA LAURA SALVO PSICOLOGA-PSICOTERAPEUTA DOCENTE ISSR RICERCATRICE ITCI VIVERE CON E PER CRISTO Evangelizzare significa: Convertire Portare

Dettagli

Andando insegnate... /Italia 23. A catechismo con. Padre Pianzola. di Sannazzaro e di Pieve Albignola

Andando insegnate... /Italia 23. A catechismo con. Padre Pianzola. di Sannazzaro e di Pieve Albignola Andando insegnate... /Italia 23 A catechismo con Padre Pianzola Dalle immagini del DVD alla realtà di Sartirana: a Sannazzaro e a Pieve Albignola un esperienza di catechismo-laboratorio sul Beato Le catechiste

Dettagli

CAMMINI di PROSSIMITA. Uno sguardo all esperienza delle Caritas Parrocchiali di Bologna

CAMMINI di PROSSIMITA. Uno sguardo all esperienza delle Caritas Parrocchiali di Bologna CAMMINI di PROSSIMITA Uno sguardo all esperienza delle Caritas Parrocchiali di Bologna Le motivazioni «Sapete ciò che vi ho fatto?» Gv 13, 12 Radici profonde Il servizio alla carità è intrinsecamente legato

Dettagli

Proposta di intervento rieducativo con donne operate al seno attraverso il sistema BIODANZA

Proposta di intervento rieducativo con donne operate al seno attraverso il sistema BIODANZA Proposta di intervento rieducativo con donne operate al seno attraverso il sistema BIODANZA Tornare a «danzare la vita» dopo un intervento al seno Micaela Bianco I passaggi Coinvolgimento medici e fisioterapiste

Dettagli

PLIDA Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri Certificazione di competenza in lingua italiana

PLIDA Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri Certificazione di competenza in lingua italiana PLIDA Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri Certificazione di competenza in lingua italiana giugno 2011 PARLARE Livello MATERIALE PER L INTERVISTATORE 2 PLIDA Progetto Lingua Italiana Dante Alighieri

Dettagli