CORSO DATINI 2 Prato, 14 marzo Tema affrontato: Piano Didattico Personalizzato nella scuola secondaria di secondo grado.

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1 CORSO DATINI 2 Prato, 14 marzo 2016 LABORATORIO 1 Bisogni educativi speciali e disabilità a cura della prof. ssa Claudia Lauria Tema affrontato: Piano Didattico Personalizzato nella scuola secondaria di secondo grado. Docenti: Angela Malacario, Anna Maria Schicchi, Rossella Caracciolo, Michela Pellegrini, Gloriana Evangelista, Federico Bini, Maria Dara, Federico Ferrito, Luca Finocchiaro, Eleonora Mari, Stefano Corrado, Loredana Sorrenti.

2 DATI RELATIVI ALL ALUNNO Cognome e nome: M.R. Classe:. Sezione:. Data e luogo di nascita:. /./.., Diagnosi specialistica redatta da:, In data:. /./.. Specialista di riferimento:, Sintesi Diagnostica: DSA (disturbo specifico di apprendimento) con disturbo della letturascrittura e difficoltà nel calcolo. PERCORSO DIDATTICO SPECIFICO PER ALUNNI CON DSA Nel rispetto degli obiettivi generali e specifici di apprendimento, la didattica personalizzata si sostanzia attraverso l impiego di una varietà di metodologie e strategie didattiche, tali da promuovere le potenzialità e il successo formativo di ogni alunno. Si ricorda che anche con la presenza di strumenti di compensazione, tutte le difficoltà correlate ai DSA permangono. OSSERVAZIONE DELLE ABILITA STRUMENTALI Scrittura: l'alunno compie errori grammaticali (sostituzioni fonemiche, uso della h e delle doppie). Calcolo: lento nello svolgimento delle operazioni; non sono acquisiti i fatti numerici e le tabelline. 2

3 Proprietà linguistica (lettura): l'alunno legge con una velocità nella norma, ma compie molti errori, in particolare scambi di lettere di vocali e di parole. Abilità tecnico-grafiche: difficoltà nell organizzazione visuo-spaziale e nell uso degli strumenti. Consapevolezza del diverso metodo di apprendimento da parte dei genitori: la famiglia è consapevole del diverso metodo di apprendimento del figlio e lavora a casa in accordo con i docenti, sperimentando metodologie adeguate per migliorare e rendere più sereno il percorso scolastico dell'alunno. Consapevolezza del diverso metodo di apprendimento da parte dell alunno: l'alunno è consapevole solo in parte del suo diverso metodo di apprendimento, spesso maschera le difficoltà e non sempre accetta serenamente gli strumenti compensativi. Autostima dell alunno: nonostante la brillantezza in alcuni ambiti, l'alunno nelle materie in cui mostra difficoltà presenta una bassa autostima che a volte lo spinge a distrarsi e a rinunciare davanti alle difficoltà. OSSERVAZIONE DELL ALUNNO DA PARTE DEL CONSIGLIO DI CLASSE MOTIVAZIONE Partecipazione al dialogo educativo Consapevolezza delle proprie difficoltà Consapevolezza dei propri punti di forza Autostima 3

4 ATTEGGIAMENTI E COMPORTAMENTI RISCONTRABILI A SCUOLA Regolarità frequenza scolastica Accettazione e rispetto delle regole Rispetto degli impegni Accettazione consapevole degli strumenti compensativi e delle misure dispensative Autonomia nel lavoro Rapporti con i compagni Molto adeguati Adeguati Poco adeguati Non adeguati STRATEGIE UTILIZZATE DALL ALUNNO NELLO STUDIO Sottolinea, identifica parole chiave Efficace Da potenziare Non utilizza Costruisce schemi, mappe o diagrammi Efficace Da potenziare Non utilizza Utilizza strumenti informatici (computer, correttore ortografico, software ) Efficace Da potenziare Non utilizza Usa strategie di memorizzazione (immagini, colori, riquadrature ) Efficace Da potenziare Non utilizza Altro 4

5 DATI RILEVATI NEL CORSO DI COLLOQUI CON L ALUNNO E CON I GENITORI Rispetto alle attività in orario scolastico: è autonomo necessita di azioni di supporto da parte dell insegnante altro Per quanto riguarda lo studio domestico, l alunno usufruisce di: sussidi didattici: computer riproduttori audio/video calcolatrice software specifici altro azioni di supporto agli impegni scolastici: frequenza doposcuola lezioni individuali presenza di un tutor aiuti familiari collaborazione con compagni di classe altro 5

6 OBIETTIVI TRASVERSALI Gli insegnanti guideranno e sosterranno l alunno affinché impari: a conoscere le proprie modalità di apprendimento, i processi e le strategie mentali più funzionali per lo svolgimento dei compiti richiesti; ad applicare consapevolmente i comportamenti e le strategie operative più adeguati al suo stile cognitivo; a ricercare in modo sempre più autonomo le modalità personali per compensare le proprie specifiche difficoltà; ad accettare in modo sereno e consapevole le proprie specificità e a far emergere le proprie potenzialità. STRATEGIE METODOLOGICHE E DIDATTICHE COMUNI A TUTTE LE DISCIPLINE Nell individuare le strategie metodologiche e didattiche il Consiglio di Classe terrà conto di: tempi di elaborazione; tempi di produzione; quantità dei compiti assegnati; comprensione delle consegne scritte e orali; uso e scelta di mediatori didattici che facilitano l apprendimento (immagini, schemi, mappe concettuali ); individuazione di eventuali modifiche all interno degli obiettivi disciplinari. MISURE DISPENSATIVE Il Consiglio di Classe prevede che l alunno/a venga dispensato dalle seguenti attività: lettura ad alta voce dettatura e copiatura dalla lavagna 6

7 scrittura veloce sotto dettatura scrittura di appunti durante le lezioni scrittura in corsivo e stampatello minuscolo studio mnemonico di tabelle, forme verbali, grammaticali, formule ecc. altro STRUMENTI COMPENSATIVI Il Consiglio di Classe prevede che lo studente possa utilizzare i seguenti strumenti compensativi: computer con controllo sintattico, ortografico software specifico per lettura, scrittura e attività di studio tavola delle coniugazioni verbali cartine geografiche e storiche tabella delle misure, tabella delle formule geometriche calcolatrice registratore/riproduttore audio vocabolari multimediali traduttori digitali audiolibri testi scolastici su supporto digitale schemi sintetici di studio per facilitare la memorizzazione, la rielaborazione o l esposizione orale; Altro _ 7

8 MODALITÀ DI VERIFICA Il Consiglio di Classe stabilisce l applicazione delle seguenti misure per le modalità di verifica: tempi più lunghi per le prove scritte, grafiche e pratiche, in alternativa possibile riduzione quantitativa delle richieste testo della verifica scritta in formato digitale lettura del testo della verifica scritta da parte dell insegnante (se richiesto), lettura del testo della verifica scritta con l utilizzo della sintesi vocale o di altri mezzi tecnici riduzione per selezione qualitativa dei contenuti di studio e degli esercizi assegnati verifiche orali programmate, non più di una al giorno prove orali in compensazione alle prove scritte impiego esclusivo di verifiche orali per le materie che prevedono una valutazione solo orale sostituzione, quando possibile, di test a risposta aperta con prove strutturate presentazione della verifica con modalità grafiche (carattere, corpo, impaginazione ecc.) adeguate alle necessità specifiche dello studente uso dei mediatori didattici (mappe concettuali, schemi, immagini, elenchi procedurali) e degli strumenti compensativi precedentemente indicati durante le verifiche orali, scritte e grafiche altro VALUTAZIONE Il Consiglio di classe stabilisce che: nel valutare il processo di apprendimento, si tenga maggiormente conto degli obiettivi acquisiti, rispetto alle carenze riscontrate; 8

9 nella correzione dei compiti scritti, sia in italiano che nella lingua straniera, non vengano valutati e, se il caso lo richiede, neppure evidenziati gli errori ortografici; nella valutazione delle prove scritte e orali, si tenga conto, in prevalenza, del contenuto piuttosto che della forma; si assegni alle prove orali maggiore considerazione rispetto alle prove scritte. NORMATIVA DI RIFERIMENTO PER ALUNNI CON DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO E BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI Legge 170/2010 Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico Decreto Miur n.5669 del 12 luglio 2011 (con Allegate le Linee guida) Direttiva Miur 27 dicembre 2012 Strumenti di intervento per alunni con Bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l inclusione scolastica Circolare Miur n.8 del 6 marzo 2013 Strumenti di intervento per alunni con Bisogni educativi speciali. Indicazioni operative. Nota protocollare n.2563 novembre 2013 Strumenti di intervento per alunni con Bisogni educativi speciali. Chiarimenti. Luogo e data,. /./.. 9

10 I Docenti del Consiglio di Classe Il Dirigente scolastico Consenso informato al Piano didattico personalizzato Il/la sottoscritto/a, genitore dell alunno/a, esprime il proprio consenso al Piano didattico personalizzato programmato dal Consiglio di Classe. In fede Data Firma 10