Lo sviluppo di un modello di gestione sostenibile delle Alleanze Locali per l Innovazione. Giuliano Noci 23 maggio 2007
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1 Lo sviluppo di un modello di gestione sostenibile delle Alleanze Locali per l Innovazione 23 maggio 2007
2 L innovazione nel territorio Dimensioni ridotte Autonomia locale Bacino di utenza dell innovazione limitato Piccoli Comuni L autonomia decisionale e operativa rende difficile l organizzazione complessiva Dislocazione sul territorio Scarsità di risorse Necessità di agire localmente per ottenere effetti Disponibilità limitata di risorse finanziarie e umane per progetti di innovazione
3 PAC e PAL: la prospettiva del ALI Pubbliche amministrazioni locali Enti Locali articolati in autonomie chiuse (settori/uffici); scarsa collaborazione tra i differenti Enti; linee guida generiche fornite dal centro. Centro Enti locali
4 La prospettiva del ALI inquadramento normativo CHI: COSA: COME: il ALI secondo le direttive ministeriali una struttura di servizio sovracomunale permette ai comuni di piccole e medie dimensioni di accedere all e-government garantendo supporto tecnologico, organizzativo e gestionale; sfruttando economie di scala; riusando soluzioni di successo; focalizzandosi sui fabbisogni del sistema locale di riferimento.
5 Le variabili chiave per la progettazione di un ALI sostenibile Portafoglio servizi STRATEGIA GENERALE FORMA GIURIDICA PROCESSO DECISIONALE STRUTTURA DI GOVERNO Modello di governance ANALISI DI MERCATO FINANZIAMENTI COMPETENZE POLITICHE DI MAKE OR BUY PORTAFOGLIO SERVIZI POLITICHE DI PRICING RICAVI PROCESSI ASSETS STRUTTURA DEI COSTI SOSTENIBILITA Modello organizzativo Modello economico
6 Il modello di governance Aggregazione comunale Esplicitazione delle esigenze Rilevazione fabbisogni Organo direttivo Decisione e monitoraggio ALI Criticità del modello: 1. rischio della non decisione; 2. difficoltà di coordinamento di enti paritetici e autonomi. È quindi necessario valutare: 1. la forma giuridica (da cui dipende il tipo di Organo Direttivo) e formalizzare il processo decisionale; 2. l opportunità di introdurre una struttura di secondo livello in funzione dell estensione estensione territoriale e del numero di enti Poli di Presidio territoriali.
7 Modello organizzativo: una visione dinamica La struttura e le risorse del ALI possono subire un evoluzione temporale in funzione del fabbisogno e del volume di attività: Maturità competenze Grado di delega operativa La scala provinciale sembra risultare la più efficace Settore/ufficio con risorse dedicate Macrostruttura dedicata Governance sovracomunale Decentramento in poli di presidio Referente tecnico Referente politico Risorse condivise con Ente capofila Volume attività Numero risorse dedicate
8 I poli di presidio territoriale Enti locali Polo di presidio territoriale ALI DEFINISCE standard operativi, livelli di servizio e programmi operativi SUPERVISIONA il processo di erogazione dei servizi COORDINA la condivisione delle risorse e delle competenze Polo di presidio territoriale POLO DI PRESIDIO TERRITORIALE RAPPRESENTANZA POLITICA dei Comuni nei confronti del centro EROGAZIONE dei servizi al territorio di competenza CASO ALI della provincia di Brescia Enti locali Modello gestionale di tipo federativo, che lo configura come una rete a stella, con poli dislocati sul territorio provinciale e coordinati da un nodo centrale di livello provinciale. I poli territoriali sono situati presso Comunità montane e Associazioni di Comuni Il coordinamento delle attività può essere garantito esclusivamente in presenza di poli costituiti da strutture e competenze avanzate a cui delegare l implementazione dei servizi
9 Definizione del portafoglio servizi I servizi devono riguardare le attività: di supporto dell Ente Locale; per cui i Comuni si rivolgono ordinariamente al mercato; alla cui operatività non si oppongono particolari vincoli normativi. Valore percepito dal sistema utenza 3 Consulenze Acquisti specifici E-government Gruppi di acquisto Scalabilità del servizio 1 2 Pericolo di eccessiva eterogeneità di servizi e quindi delle competenze necessarie alla loro erogazione Definizione delle core competences e delle politiche di make or buy
10 Il modello economico Nella fase di start-up: necessità di individuare finanziamenti per la copertura dei costi di costituzione e di avvio La gestione ordinaria deve trovare una copertura finanziaria... Studio del posizionamento sul mercato: Il ALI come aggregatore della domanda dei piccoli comuni e intermediario con il mercato; non in competizione, ma partnership con le imprese del mercato locale MERCATO Enti pubblici altri soggetti SOCI ALI Servizi base Servizi a richiesta aggiuntivi Servizi a richiesta avanzati... e sviluppare un modello di ripartizione dei costi di gestione Modello di tariffazione che stabilisca la quota per ogni Comune, ispirato al principio di sussidiarietà e di equità. Possibili parametri di ripartizione dei costi: numero abitanti SLA applicati grado di utilizzo dei servizi
11 Caso 1 - Le esigenze del territorio comasco I numeri 163 Comuni, di cui l 83,7% di piccole dimensioni (<5000 abitanti) 4 Comunità Montane, 5 SUAP Associati Contesto Frammentazione delle risorse e delle competenze sul territorio Sensibilità dei Comuni all associazionismo Pubblico attento ai servizi innovativi e spesa ICT procapite crescente Necessità di supporto della PAL a richiesta del tessuto economico
12 Lo stato attuale Tecnologie Servizi e competenze SI Provincia 265 pc, 214 stampanti, 30 server, 45 applicativi ComOnLine 25 Portali 90 servizi avanzati 60 nuovi comuni nei prossimi 2 anni ComOnLine 4 server, 60 applicativi COMO SI Provincia 8 persone su più settori anno investimenti HW per il 2006 Project Management Siscotel ( ) Protezione Civile ( ) ALI ( ) Riuso ( ) ComOnLine 1 webmaster anno Risorse
13 Analisi dell esistente: le esigenze Garantire il funzionamento ed il rinnovamento dei Sistemi Informativi della Provincia di Como Garantire la gestione, l evoluzione e la diffusione agli altri Comuni della provincia di Como, della piattaforma ComOnLine: gestione della manutenzione ordinaria ed evolutiva della piattaforma gestione dell adesione alla piattaforma di altri 45 comuni nei prossimi 2 anni Garantire la gestione dei progetti di ammodernamento della Pubblica Amministrazione dell area comasca già in essere o in fase di preparazione
14 La business idea Costituire una Società di Servizi a proprietà pubblica con il compito di:
15 Perché una società Per rispondere al mercato è emersa la necessità di: Rispondere in maniera veloce ed efficace ai bisogni evidenti e latenti Avere la flessibilità gestionale necessaria per praticare un approccio market oriented, al fine di garantire una presenza stabile in un contesto di mercato libero competitivo Poter investire e concentrare le competenze in una struttura autonoma Avere un attenzione per la qualità del servizio e il contenimento dei costi in modo da attuare economie di scala e sinergie Società di Servizi
16 Perchè pubblica Ipotesi: società a proprietà pubblica accesso ai finanziamenti pubblici (avviso ALI, ) trasferimento di funzioni di prerogativa degli enti pubblici trasferimento di persone dagli enti pubblici consociati alla società conferire al progetto una governance forte e garantire stabilità nel tempo alla struttura tutta
17 Il posizionamento sul mercato Società come aggregatore della domanda dei comuni e intermediario con il mercato non competizione, ma partnership con le imprese del mercato locale
18 Il Portafoglio dei servizi Valore percepito dal sistema utenza Consulenze ICT Diffusione/riusoi e-gov Portale Internet Servizi livello 1, 2, 3, 4 SIT Applicativi condivisi Assistenza SI Manutenzione SI RICERCA E SELEZIONE FORNITORI Acquisti/gruppo d acquisti Formazione/erogazione corsi Gestione manutenzione HW7SW Gestione applicativi Gestione fonia Gestiona CNS/CIE Gestione firma digitale Help Desk /Call Center Promozione e coord progetti di e-gov Definizione e condivisione di standard tecnologici Promozione e diffusione informativa di interesse per EELL Orgnanizzazione domanda servizi ICT Formazione Base Catalogo fornitori Vendor list Grado di scalabilità del servizio
19 Timeline di rilascio servizi Al di fuori dei prodotti SISCoTEL, gli altri servizi vengono erogati a partire dal primo anno Il timing di inizio erogazione dei prodotti SISCoTEL è funzione del momento di rilascio degli stessi nell ambito del progetto N.B. Questi prodotti influenzano l andamento di alcune voci di costo (dovuti alla realizzazione prima e alla gestione poi) e di ricavo
20 Analisi a scenari Vengono ipotizzati due scenari, rappresentanti due stime di crescita: Utile/Perdite SCENARIO 1 Utile/Perdite SCENARIO inizio proget t o Anno 1 Anno 2 Anno 3 Anno inizio progetto Anno 1 Anno 2 Anno 3 Anno Assolut o Cumulat o Assoluto Cumulato
21 Caso 2 - Il riuso di ComOnLine 2 Le necessità a cui vogliamo dare risposta:» frammentazione del territorio e numerosità di piccoli comuni che necessitano di sostegno nell attuazione dell e-gov;» l avvio di logiche di portali crs (anche all interno dei progetti Siscotel) che devono ispirarsi ad un modello compiuto da realizzare nel tempo;» integrazione con le soluzioni già attivate da alcuni Enti e/o aggregazioni e condivisione di standard per la diffusione dell e-gov sul territorio regionale. Bontà della soluzione ComOnLine:» possibilità di incrementare i servizi informativi (479) dei portali comunali e farli evolvere verso servizi interattivi (82);» integrare la proposta con soluzioni già esistenti, secondo un approccio di migrazione progressiva verso un unico sistema.
22 lo stato dell arte» SOGGETTI COINVOLTI:» 300 enti (1,4 mln di abitanti) in 5 aggregazioni (Sud Milano, Est Milano, Como, Brescia, Sondrio)» 4 province» Regione Lombardia» TEMPI:» Seconda metà 2007 primi portali attivi: l obiettivo è quello di partire, nonostante la sospensione del bando, per investire e finalizzare al risultato la quota di autofinanziamento che gli enti hanno messo in campo sul progetto.
23 un modello a rete per il progetto di riuso regionale Il progetto strategico: creare una RETE DI COOPERAZIONE A DUE LIVELLI sul territorio regionale che sfrutti le realtà già esistenti e funzionanti: Il 1 livello si configurerà come data center per la massimizzare le economie di scala derivanti da una gestione centralizzata della piattaforma di egovernment. il 2 livello sarà costituito da nodi locali cui verranno delegate le attività di manutenzione e assistenza dei servizi erogati dal 1 livello e che fungeranno da centri autonomi di erogazione di servizi all utenza finale. 1 livello Piattaforma 2 livello Aggregazione locale Utenza finale
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