I N E A ISTITUTO NAZIONALE DI ECONOMIA AGRARIA

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1 I N E A ISTITUTO NAZIONALE DI ECONOMIA AGRARIA Determinazione al 1996 dei Redditi Lordi Standard delle colture agricole e del bestiame in allevamento ai fini della classificazione tipologica comunitaria delle aziende agricole italiane Roma, settembre

2 INDICE Presentazione pag. 3 Parte prima: Tipologia delle aziende agrarie e criteri di calcolo dei Redditi Lordi Standard 1. Scopo della tipologia comunitaria 5 2. Definizioni relative ai RLS e criteri di calcolo alla luce del documento Classex 302/ Definizioni Procedure di calcolo Trattamento dei sussidi e dell IVA Produzioni da considerare Aspetti particolari per le produzioni vegetali e animali Aspetti positivi della nozione di RLS ai fini della classificazione delle aziende agrarie 9 3. Periodicità e modalità di aggiornamento dei RLS 9 4. Le precedenti determinazioni dei RLS Dai RLS 1973 alla determinazione dei RLS La scelta del metodo e del nuovo riferimento territoriale dei RLS 1994 e la forma più analitica di presemtazione dei risultati Lo studio per la determinazione dei RLS 1996 : impostazione generale ed aspetti comuni per le produzioni vegetali ed animali Organizzazione dei lavori e fonte principale di informazione Riferimento territoriale delle circoscrizioni d inchiesta Aspetti specifici per la determinazione dei RLS 1996 delle produzioni vegetali 17 Parte seconda: Considerazioni sulle annate agrarie e sulle variazioni dei valori dei principali criteri delle produzioni vegetali 7. L andamento generale delle annate agrarie dei trienni e I risultati dei principali criteri di produzione per le coltivazioni vegetali 22 Parte terza: La determinazione dei Redditi Lordi Standard degli allevamenti zootecnici e delle colture foraggere 9. Gli allevamenti zootecnici Introduzione Determinazione dei Redditi Lordi Standard dei bovini da carne Premessa I prezzi Gli increnenti in carne ed i ristalli Le altre componenti della produzione lorda I costi alimentari e vari Determinazione dei Redditi Lordi Standard dei bovini da latte Premessa La metodologia utilizzata Determinazione dei Redditi Lordi Standard per ovini e caprini Determinazione dei Redditi Lordi Standard degli allevamenti suinicoli, avicoli, cunicoli ed equini 39 2

3 9.5.1 Analisi della base dati RICA INEA Alcune osservazioni relative alla determinazione dei RLS Valutazione della possibilità di utilizzo dei risultati scarturiti dalle elaborazioni sulla base dati Presentazione dei risultati conseguiti Le colture foraggere 47 Allegato: Determinazione al 1996 dei Redditi Lordi Standard delle colture agricole e degli allevamenti zootecnici 52 3

4 PRESENTAZIONE La valutazione con cadenza periodica dei Redditi Lordi Standard (RLS) è un'esigenza dettata dall'unione europea. Tali valori, infatti, costituiscono la base indispensabile per l applicazione della tipologia comunitaria, che classifica le aziende agrarie - per orientamento produttivo e per classe di dimensione economica - con un criterio di natura esclusivamente economica rappresentato, appunto, dal reddito lordo. La tipologia comunitaria viene applicata sia alle indagini sulle strutture agrarie (censimenti generali compresi), sia alla RICA; nel primo caso ai fini di confronti ed analisi nello spazio e nel tempo delle strutture di aziende agrarie appartenenti alle medesime classi tipologiche e per la conoscenza del "campo di osservazione dell'ue"; nel secondo caso per circoscrivere il "campo di osservazione RICA", per classificare tipologicamente le aziende agrarie che alla Rete contabile aderiscono, per estrarre un campione rappresentatitivo del campo di osservazione della RICA ed infine per esporre i risultati tecnico economici di aziende in contabilità nei diversi paesi membri, appartenenti alla medesima classe tipologica. Il rinnovo dei valori dei RLS è stabilito a cadenza biennale con riferimento a successivi trienni, a determinati "criteri di produzione" ed a "circoscrizioni d'inchiesta". I principi essenziali e le norme per il calcolo dei Redditi Lordi Standard sono riportati nell annesso 1 della Decisione della Commissione 85/377/33C del 7 Giugno 1985, che stabilisce una tipologia comunitaria delle aziende agricole (OJ n L 220, , p. 1) e sono ancora validi. Tuttavia, l Ufficio Statistico della Commissione europea nel mese di maggio del 1999 ha emesso il documento Classex 302 avente per oggetto Linee guida per la determinazione dei Redditi Lordi Standard. Tale documento richiama e conferma le modalità di calcolo dei RLS, ma contiene anche delle puntualizzazioni e delle spiegazioni aggiuntive. L intenzione dell Eurostat è stata quella di sviluppare una guida completa per il calcolo dei RLS. Il Gruppo di Esperti Tipologia delle aziende agricole assunse nel Dicembre 1998 alcune decisioni: i redditi lordi standard (RLS 96 ) sarebbero stati utilizzati per la classificazione dei risultati del censimento dell agricoltura del 2000; in occasione dell aggiornamento dei RLS al 96 gli Stati membri avrebbero dovuto utilizzare il metodo dell osservazione diretta; la consegna dei valori dei RLS 96 sarebbe dovuta avvenire da parte dei partners europei entro il 30 Settembre Pertanto, i RLS calcolati per il triennio , che si riportano in allegato alla presente relazione, verranno utilizzati per la classificazione tipologica dell universo delle aziende agrarie risultanti al censimento generale dell agricoltura italiana 2000 e ricadenti nel campo di osservazione dell Unione europea. Per il rinnovo dei valori dei RLS al periodo l'inea ha costituito un Gruppo di Lavoro articolato in una Commissione Scientifica ed in tre Sottogruppi, rispettivamente per le produzioni vegetali (foraggere escluse), per le produzioni animali e per quelle foraggere e per la revisione ed integrazione dei dati la cui base informativa principale si è confermata essere la RICA-Italia. Membri della Commissione Scientifica sono stati la Dott.ssa Carla Abitale (Responsabile INEA dello studio), il Dott. Franco Mari (Coordinatore), il Prof. Roberto Pretolani (Responsabile scientifico per le produzioni animali e foraggere), il Prof. Ezio Salvini (Responsabile scientifico per le produzioni vegetali escluse le foraggere) e il P.A. Giorgio Seroglia. Tale Commissione ha avuto il compito di effettuare un'analisi critica dei metodi e criteri adottati nel passato dall INEA per la determinazione dei RLS e di indicare, sulla base anche del documento Classex 302 del 1999, eventuali modifiche all'impostazione ed all'organizzazione dei lavori in vista dell aggiornamento dei RLS al La Commissione Scientifica ha concluso i propri lavori ritenendo, tra l'altro, che per il triennio le "circoscrizioni d'inchiesta" per l'italia fossero da ravvisare nelle regioni amministrative e 4

5 nelle province autonome di Trento e di Bolzano, anziché nelle altimetrie delle regioni e province autonome come nell aggiornamento precedente (1994). Inoltre, così come stabilito in sede di Unione europea, la Commissione ha confermato che nella trasmissione dei RLS fossero da evidenziare, oltre ai valori dei RLS, tutte quelle informazioni su produzione totale e costi specifici variabili previste dal documento Classex 291 Rev. 1 del 22 marzo Al Sottogruppo per le produzioni vegetali hanno partecipato il Dott. Franco Mari, il Prof. Ezio Salvini (Coordinatore) ed il P.A. Giorgio Seroglia. Al Sottogruppo per le produzioni animali e foraggere hanno partecipato il Prof. Roberto Pretolani (Coordinatore), il Prof. Vasco Boatto, la Prof.ssa Edi Defrancesco, il Prof. Roberto Furesi, il Prof. Pietro Nasuelli, la Dott.ssa Laura Ranghino e il Dott. Marco Setti. Infine, la Commissione Scientifica ha confermato l indispensabilità di una funzione di controllo, verifica, revisione ed integrazione dei dati estratti dalla RICA-Italia e pertanto, come per il precedente aggiornamento, ha indicato la costituzione di uno specifico Sottogruppo di lavoro al quale hanno partecipato il Rag. Lodovico Borsotto, il Dott. Giacomo Casiello, il Dott. Luca Cesaro, la Dott.ssa Carmela De Vivo, il Dott. Roberto Lovecchio, il Dott. Franco Mari (Coordinatore), il Dott. Francesco Marseglia, il Dott. Carlo Masoero, il Dott. Dario Olivieri, il Prof. Ezio Salvini, il Dott. Giovanni Sanna e il P.A. Giorgio Seroglia. La presente relazione generale illustra i contenuti principali del documento Classex 302, i presupposti e gli obiettivi dello studio, i criteri adottati e le modalità e fasi della ricerca. Un commento dei risultati a cui si è pervenuti evidenzia, inoltre, i motivi principali delle variazioni intervenute dal precedente triennio a quello oggetto di studio. E' implicita nello studio una sorta di monitoraggio dell'agricoltura italiana in termini di redditività lorda del fattore terra, riferita all'anno centrale "1996" ed a specifiche coltivazioni agricole o raggruppamenti di esse ed a prestabilite specie e categorie di animali in allevamento zootecnico. Da parte della Commissione Scientifica resta il dovere di esprimere il più vivo apprezzamento per l'opera svolta da tutti coloro che hanno partecipato allo studio. L'apprezzamento ed il ringraziamento va altresì esteso agli Uffici di Contabilità Agraria dell'inea, che con la loro attività ordinaria e con uno specifico impegno hanno contribuito alla buona riuscita del lavoro. 5

6 PARTE PRIMA: Tipologia delle aziende agrarie e criteri di calcolo dei Redditi Lordi Standard 1. Scopo della tipologia comunitaria Fin dalla sua costituzione, la Comunità europea si prefisse l'obiettivo di circoscrivere un "campo di osservazione" che rappresentasse le aziende agricole per le quali formulare una politica agraria comune e di stabilire a tal fine dei criteri per la costituzione di gruppi di aziende omogenei per alcune variabili idonee a presupporre analoghi gradi di potenziale efficienza e comportamenti economici in qualche misura assimilabili. Dopo una lunga discussione ed un articolato lavoro di ricerca 1, con Decisione n. 85/377 (G.U. delle Comunità europee, L 220 del 17 agosto 1985) fu istituita la tipologia comunitaria delle aziende agricole tuttora in vigore. Si tratta di uno schema di classificazione che attribuisce alle aziende agricole un comportamento economico dipendente da tre caratteri principali: - la natura delle produzioni vegetali ed animali rappresentata sinteticamente dall'orientamento produttivo (OTE); - la struttura aziendale in termini di dimensione economica; - la localizzazione geografica, ossia la regione di appartenenza. I primi due caratteri vengono determinati da un unico indicatore economico individuato nel cosiddetto "reddito lordo standard" (RLS) (Standard Gross Margin - SGMs - nella terminologia inglese) di ciascuna attività produttiva (il cosiddetto criterio di produzione ). Il RLS complessivo di un azienda agraria viene espresso in unità di dimensione europea (UDE). La combinazione e la somma dei RLS attribuiti a ciascuna azienda ne definiscono inoltre rispettivamente l'ote e la dimensione economica articolata in 9 classi di unità di dimensione economica. Rispetto agli schemi più semplificati delle precedenti tipologie della stessa Unione europea, quella in vigore presenta dei vantaggi importanti che qui si elencano: a) la tipologia possiede le caratteristiche della completezza e della chiarezza grazie ad una puntuale definizione dei tipi di azienda; b) l articolazione della tipologia dà la possibilità di analizzare e studiare le strutture delle aziende agrarie e di utilizzare i loro risultati economici per i più diversi fini con riferimento a quattro possibili insiemi di aziende, peraltro fra di loro raccordabili: 8 grandi raggruppamenti di sintesi, i cosiddetti "poli", che rappresentano la forma di maggiore aggregazione degli indirizzi produttivi aziendali; 17 orientamenti principali; 50 orientamenti particolari; 32 suddivisioni degli OTE particolari; c) la struttura dello schema conferisce alla tipologia un'ampia flessibilità di utilizzo e di adattabilità alle diverse realtà agricole ed al divenire dell'agricoltura comunitaria, permettendo di cogliere o meno (nello spazio e nel tempo) determinate specificità di ordinamento produttivo a livello locale, zonale, regionale, nazionale ed europeo; d) contiene un'articolazione sufficientemente vasta degli ordinamenti misti ai quali, a differenza del passato, viene attribuita una importanza assai maggiore attraverso la costituzione di complessi aziendali ben caratterizzati nel mix effettivo delle attività produttive. 2. Definizioni relative ai RLS e criteri di calcolo alla luce del documento Classex 302/99 Per ragioni pratiche le aziende agricole non possono essere classificate dai RLS stabiliti per ogni singola azienda, ma, ovviamente, soltanto sulla base di redditi lordi che corrispondono ad una 1 Per una approfondita analisi sui lavori della Commissione sulla tipologia, si veda Bonati, A. Carena, E. Salvini "La tipologia comunitaria delle aziende agricole: Determinazione dei redditi lordi standard", INEA-Il Mulino,

7 situazione media relativamente all insieme delle aziende presenti in una data regione. I redditi lordi determinati in questo modo sono detti Redditi Lordi Standard Definizioni La nozione di reddito lordo di una attività produttiva alla quale l Unione europea si riferisce è la seguente: valore monetario, riferito ad ettaro ed a capo di bestiame, della produzione lorda di un criterio di produzione calcolata ai prezzi pagati all azienda, detratta dei relativi costi specifici. La produzione lorda è data da: - il totale valore del prodotto principale e del (dei) prodotto (i) secondario (i), - al netto di alcune perdite di produzione, - incluso i sussidi collegati alle produzioni, alla zona, e/o al bestiame, incluso i sussidi nazionali non dovuti sulla base della legislazione comunitaria ed inclusi anche i sussidi pagati per il set-aside. I costi specifici sono alcuni costi variabili direttamente connessi alla produzione del criterio di produzione. Nell accezione comunitaria il RLS è quindi pari alla differenza tra: - il valore standard della produzione totale di un dato criterio di produzione, corrispondente alla situazione media delle aziende agricole in un certo territorio (al netto delle perdite di produzione ed incluso i sussidi collegati alle produzioni, alla zona e/o al bestiame) a prezzi franco azienda, imposta sul valore aggiunto esclusa, e - il valore standard di certi costi specifici per quel territorio, che possono essere direttamente attribuiti alla produzione del criterio di produzione. I dati usati per il calcolo dei RLS corrispondono a periodi di riferimento di 12 mesi, che possono essere l anno solare oppure le annate agrarie. Comunque, i RLS utilizzati per le indagini sulle strutture agricole sono medie di tre successivi periodi di riferimento di 12 mesi (36 mesi). I RLS sono determinati: - usando dati medi di contabilità aziendali o attraverso specifiche stime, oppure - risultanti da appropriati calcoli; I RLS sono riferiti ad ettaro per le produzioni vegetali, ad eccezione dei funghi per i quali il riferimento sono 100 mq., ed a capo di bestiame per le produzioni animali, eccetto che per gli avicoli (per 100 capi) e per le api (per alveare) Procedure di calcolo La produzione lorda di un certo criterio di produzione, riferita ad un determinato territorio, è definita come la produzione totale di quel criterio, meno delle perdite, riferita ad ettaro ed a capo di bestiame rispettivamente per le produzioni vegetali ed animali. Le perdite di produzione sono da considerare quelle perdite che si possono verificare dopo che il prodotto raccolto è stato pulito e selezionato. Altre perdite possono avvenire per svariate ragioni, come ad esempio nel momento e durante i periodi di immagazzinamento, quali la mancanza di domanda sul mercato oppure dei danni causati da qualche animale nocivo, da putrefazioni, muffe od altri attacchi parassitari. Queste perdite non sono da confondere con quelle perdite che possono avvenire prima o durante la fase di raccolta. Perdite prima e durante la raccolta Perdite da pulitura e selezione post raccolta Produzione biologica Produzione raccolta Produzione utilizzabile Altre perdite dovute alla fase e periodo di stoccaggio, a danni causati da animali, parassiti vari, ecc Produzione commercializzabile 7

8 I costi specifici, come definiti dalla Decisione della Commissione 85/377/EEC, sono quei costi di produzione che possono essere direttamente imputati ai criteri di produzione (categorie vegetali od animali). I costi che in generale sono difficili da attribuire ai criteri di produzione sono ad esempio quelli per le macchine, per il lavoro, per le costruzioni ed in particolare i costi di reintegrazione dei capitali fissi. I RLS sono deterrminati nella moneta corrente degli Stati membri e successivamente convertiti in EURO usando il tasso medio di cambio del periodo di riferimento. I tassi di conversione sono comunicati dalla Commissione agli Stati membri Trattamento dei sussidi e dell IVA Il valore della produzione lorda non include l IVA riscossa dalle aziende, ma include alcuni sussidi direttamente connessi ai prodotti, alla zona e/o al bestiame. Tuttavia, eventuali sussidi connessi agli inputs di produzione (consumi intermedi), che riguardano dei componenti dei costi specifici, non sono detratti dal valore dei costi specifici da dedurre dalla produzione lorda. Neppure l IVA è compresa nei costi specifici; in teoria, ogni altra imposta, se esistente, può essere inclusa. La Decisione comunitaria 85/377/EEC non ne menziona nessuna. I sussidi connessi con la produzione possono essere dovuti alla PAC oppure alla regolamentazione nazionale. I pagamenti compensativi per certe coltivazioni (cereali e oleaginose) e per i bovini e ovini, applicati a seguito della riforma della PAC del 1992 (Regolamento del Consiglio 1765/92 e Regolamento della Commissione (CEE) 3886/92) sono anche inclusi nel valore monetario della produzione lorda delle coltivazioni in questione. I sussidi agro-ambientali pagati su programmi agro-ambientali nazionali o regionali (Regolamento 2078/92/EEC) sono esclusi dalla determinazione del valore della produzione lorda. Nessun sussidio pagato in montagna o per altra area svantaggiata (Regolamento del Consiglio 2328/91/EEC) è incluso nel valore della produzione. Le imposte sulle produzioni, eccetto l IVA, le multe per eccedenze sulle quote latte, le corresponsabilità precedentemente applicata al latte e cereali, ecc, possono essere comprese nei costi specifici da dedurre a condizione che sia possibile stimare una media calcolata per tutte le aziende nel territorio considerato Produzioni da considerare I RLS sono calcolati per tutte le categorie di coltivazioni e di bestiame di cui alla lista dei criteri di produzione stabiliti per le indagini sulle strutture delle aziende agrarie. L elenco dei criteri di produzione per il Censimento generale dell agricoltura 1999/2000 è riportato nell annesso 1 della Decisione della Commissione 98/377/EC del 18 Maggio 1998, che a sua volta ha adattato l annesso 1 al Regolamento del Consiglio 571/88, tenuto conto dell organizzazione delle indagini comunitarie sulla struttura delle aziende agricole (OJ L 168, 13 Giugno 1998, p. 21). Pochi sono stati i criteri di produzione aggiuntivi di cui si è avuto necessità. Soltanto i prodotti agricoli sono presi in considerazione dai criteri di produzione. In determinate circostanze essi potrebbero includere prodotti trasformati e condizionati normalmente presenti nelle aziende agricole della regione in questione. La trasformazione dei prodotti agricoli sarebbe inclusa soltanto quando questa attività è strettamente collegata alla produzione di prodotti agricoli e non separabile dalla pura attività agricola. Questo criterio è lo stesso utilizzato nei conti economici per l agricoltura (Eurostat, Tomo 5, Serie E, 1997: Manuale dei conti economici per l agricoltura e foreste, Rev. 1, p. 5-6). I tipi di attività non separabili potrebbero essere differenti fra gli Stati membri. La trasformazione successiva dei prodotti agricoli, in certe circostanze, potrebbe essere inclusa nel calcolo dei RLS. La trasformazione di: - latte in burro, panna, crema, formaggi, yoghurt ed altri prodotti lattiero-caseari; 8

9 - uva, mosto e vino in prodotti alcolici; - prodotti animali in patè ed altre carni trasformate. Comunque, tali attività sarebbero di norma molto rare nelle aziende agricole ed è improbabile che soltanto alcune aziende agricole che praticano condizionamento e/o trasformazione delle materie prime agricole possano influenzare significativamente il valore dei RLS a livello del territorio di riferimento. Più le produzioni che lasciano l azienda agricola corrispondono ad uno stadio avanzato di condizionamento o trasformazione, più alto sarà il prezzo realizzato dall azienda, ma anche i corrispondenti costi da dedurre. Tuttavia, i costi della manodopera per la fase di trasformazione non sarebbero considerati in tali RLS. Per quei criteri di produzione che rappresentano al loro interno diversi prodotti (ortaggi in piena aria, ortaggi sotto vetro, frutteti, agrumeti, oliveti) i RLS sono determinati come valori medi dei RLS dei singoli prodotti. Nel definire il gruppo di prodotti per ciascun criterio di produzione può essere applicato un approccio pragmatico Aspetti particolari per le produzioni vegetali e animali La produzione lorda deve includere i sussidi, che sono direttamente associati alle produzioni o alla zona. I pagamenti compensativi per certe coltivazioni vegetali che entrarono in vigore con il sistema dei sostegni nella nuova PAC devono essere inclusi nel valore monetario della produzione lorda delle colture interessate. Questi pagamenti compensativi sono pagati per i terreni coltivati a cereali, oleaginose, proteaginose e lino oltre che fibra di lino. Nel caso delle produzioni vegetali i costi specifici da sottrarre alla produzione lorda sono quelli di seguito elencati: - sementi e materiale di moltiplicazione (acquistati o prodotti nell'azienda); - concimi comprati (i costi per fertilizzanti comprendono anche delle tasse speciali); - prodotti di protezione delle colture; - spese varie specifiche, comprendenti: - il costo dell'acqua di irrigazione acquistata; - le spese di energia per illuminazione, riscaldamento e di essiccazione, compresi i costi di contratti per essiccazione; - le spese di commercializzazione (classificazione, pulizia, confezionamento) e di trasformazione; - le spese di assicurazione; - altri costi specifici. Nel caso delle produzioni animali i costi specifici da sottrarre alla produzione lorda sono quelli di seguito elencati: - acquisto di animali di sostituzione; - alimenti concentrati (acquistati e prodotti nell'azienda) - foraggi grossolani; - spese varie specifiche, comprendenti: - spese veterinarie; - spese di monta e di fecondazione artificiale; - spese di controllo delle rese e simili; - spese di commercializzazione e di trasformazione; - spese di assicurazione - altri costi specifici. I costi specifici sono determinati sulla base dei prezzi pagati dalle aziende, IVA esclusa. I sussidi collegati ai componenti di questi costi sono esclusi. Non sono quindi compresi, fra i costi specifici da detrarre, quelli concernenti la manodopera, la meccanizzazione, i fabbricati, i carburanti e lubrificanti, le riparazioni e le quote di reintegrazione dei 9

10 capitali fissi, nonché i lavori effettuati da terzi, almeno che questi ultimi non riguardino l'impianto e l'estirpamento delle colture permanenti e la fase di essiccazione. Per quanto riguarda le produzioni principali annuali, la produzione totale per 12 mesi corrisponde generalmente ad un singolo raccolto. Invece, nel caso delle colture ortive, la produzione lorda annuale per 12 mesi è generalmente il risultato di successivi diversi raccolti. I prodotti degli orti familiari generalmente non sono destinati alla vendita, per cui i relativi RLS vengono normalmente considerati pari a zero. Tuttavia, nelle regioni dove sono più frequenti gli orti familiari che contribuiscono in misura non trascurabile alla produzione lorda aziendale, possono determinarsi dei RLS applicando, per analogia, gli stessi criteri validi per le colture erbacee. Comunque, come per le altre rubriche complesse, si deve possibilmente considerare la combinazione delle diverse coltivazioni presente a livello regionale, effettuando dei calcoli di ponderazione basati sulle principali colture. Per le colture permanenti (alberi da frutto, viti, olivi), invece, occorre risalire alla produzione ed ai costi medi annui riferiti a tutto il periodo di permanenza sul terreno della coltivazione. Tra i costi specifici sono considerati anche gli oneri di impianto e di sradicamento della piantagione, compresi quelli sostenuti per lavori di terzi. Il premio per il set-aside compensa normalmente la perdita di reddito causata dal fatto che nessuna produzione è ottenuta su un determinato terreno. Il premio pagato è assimilato al RLS per questo tipo di mancata produzione. Come abbiamo già detto, i RLS delle produzioni animali sono stabiliti a capo di bestiame, ad eccezione dei volatili, il cui RLS viene espresso per 100 capi, e di quelli delle api, riferiti ad arnia. Inoltre, i RLS dei lattonzoli vengono considerati nella classificazione soltanto quando in azienda sono assenti le scrofe. Al di là di queste eccezioni, per le produzioni animali esistono delle modalità particolari non di calcolo ma di applicazione dei RLS, che dipendono dal rapporto esistente tra erbivori e superfici a foraggiere in ciascuna azienda. In proposito possono presentarsi più tipi di realtà, per la cui descrizione, però, si rimanda alla relazione relativa al calcolo dei RLS Aspetti positivi della nozione di RLS ai fini della classificazione delle aziende agrarie L accezione di reddito lordo standard definita dall Unione europea ai fini dell applicazione della tipologia comunitaria delle aziende agricole presenta alcuni importanti vantaggi, che qui di seguito si elencano: - permette di determinare in maniera appropriata insiemi di aziende aventi orientamento tecnico e dimensione economica simili; - consente, da sola, di definire la struttura della produzione e la dimensione economica dell'azienda; - include un certo tipo di rapporto fra i prodotti ed i loro costi diretti, riflettendo così il peso economico delle attività produttive in maniera sufficientemente coerente ed equilibrata; - fa riferimento a termini economici noti e di utilizzazione generale e quindi facilmente confrontabili fra i diversi paesi; - consente di trascurare l'esistenza di economia di scala. Le indagini statistiche sulle strutture agricole e la RICA rilevano i dati aziendali di superficie investita a ciascuna coltura e quelli di consistenza del bestiame; per il loro tramite è possibile risalire alla classificazione tipologica di tutte le aziende rilevate ed avere un quadro generale, da un lato, dell'universo considerato e, dall'altro lato, del campione della RICA. Il problema è invece quello di calcolare dei "redditi lordi standard" che esprimano condizioni di produzione e di costi più frequenti in ciascun territorio di indagine statistica e di aggiornarli regolarmente per tenere conto dell'evoluzione tecnologica ed economico-organizzativa delle aziende e degli andamenti dei mercati alla produzione in agricoltura, nonché delle modifiche delle OCM e più in generale della PAC. 10

11 3. Periodicità e modalità di aggiornamento dei RLS Ogni revisione dei valori dei RLS deve garantire: che i dati rilevati rappresentino correttamente, per il periodo di riferimento, la realtà economico-agraria e di conseguenza l'evoluzione rispetto al triennio precedente; la continuità e quindi la comparabilità nel tempo delle aziende classificate con la tipologia comunitaria. I dati di base per il calcolo dei RLS devono essere rinnovati almeno ogni dieci anni, tramite le cosiddette "osservazioni dirette" da attuare con l'ausilio della contabilità agraria o di indagini specifiche ovvero determinati per mezzo di calcoli adeguati. Durante i due rinnovi successivi dei dati di base si deve procedere, a cadenza biennale in connessione con le indagini campionarie sulle strutture disposte dalla Unione europea, ad un aggiornamento dei RLS. Tale aggiornamento può essere svolto con una nuova rilevazione dei dati di base, oppure avvalendosi di un metodo di attualizzazione stabilito nei suoi criteri dalla stessa Unione europea. I paesi membri provvedono alla determinazione dei valori di RLS ed a convertirli prima di oggi in ECU ed ora in EURO. Il metodo di attualizzazione consiste nell'applicazione dei cosiddetti coefficienti "C" ai più recenti RLS calcolati tramite "osservazione diretta". Tale coefficiente deve corrispondere, per ciascun criterio di produzione e per ogni zona d'inchiesta, ad una valutazione dell'evoluzione globale registrata dall'ultimo rinnovo del valore di RLS al periodo di riferimento che interessa. A tal fine va considerata l'evoluzione dei seguenti elementi: rese per unità di superficie e per capo di bestiame; prezzi dei prodotti agricoli e dei sottoprodotti; mezzi tecnici impiegati e loro prezzi; valore delle sovvenzioni considerate. I coefficienti "C" si applicano ai valori, espressi in moneta nazionale, dei RLS relativi al periodo di precedente rinnovo. Un coefficiente unico, applicato indistintamente al RLS delle varie produzioni agricole e fissato per l'intero territorio di uno Stato o di una zona d'inchiesta, non viene ritenuto un metodo di attualizzazione sufficientemente preciso. 4. Le precedenti determinazioni dei RLS 4.1. Dai RLS 1973 alla determinazione dei RLS 1992 Il primo studio, relativo ai RLS per il triennio , fu eseguito dall'inea su affidamento della Commissione ancor prima (biennio ) della emanazione della Decisione (CEE) n. 78/463 che istituì una prima tipologia comunitaria delle aziende agricole, Decisione che infatti riporta in appendice, per tutti i paesi membri, i RLS successivamente applicati, in via sperimentale, dall'eurostat alla spoglio tipologico dell'indagine strutturale Il secondo studio, relativo al periodo , fu commissionato all'inea dal Ministero dell'agricoltura e foreste e fu esteso, a differenza del precedente affidamento, anche le essenze forestali; ciò nel presupposto, poi disatteso, di una revisione dello schema tipologico che comprendesse anche le attività forestali. La serie dei RLS , che figura in appendice alla Decisione (CEE) n. 84/542, per l'italia ha trovato applicazione da parte dell'istat nello spoglio tipologico dei dati censuari 1982 delle aziende agricole ricadenti nel campo di osservazione CEE, limitatamente ad un campione al 10%. Entrambi questi primi studi si sono avvalsi di osservazioni dirette; infatti, per gli anni si è trattato di una indagine per la prima volta eseguita in Italia su tutto il territorio nazionale, mentre per il periodo le nuove osservazioni dirette trovarono giustificazione nella distanza di tempo non breve dalla prima indagine, distanza peraltro caratterizzata da alta inflazione e da uno sviluppo importante dell'agricoltura italiana. A questi due primi studi seguirono, da parte dell'inea, altrettante attualizzazioni dei valori di RLS 80 ai periodi di riferimento e , utilizzate dall'istat in occasione delle indagini campionarie sulle strutture agricole rispettivamente del 1985 e Ai fini dello spoglio tipologico del Censimento generale del 1990, l allora MAF affidò all'inea l'incarico di determinare i RLS per il triennio (RLS 86 ). Una specifica Commissione mista 11

12 MAF-INEA-ISTAT non ritenne di procedere ad una ulteriore attualizzazione dei valori , ormai ritenuti obsoleti, ma di effettuare una nuova "osservazione diretta". Alla base di questa decisione vi furono alcune considerazioni importanti: l evoluzione tecnologica intervenuta dal 1980 al 1986 aveva avuto effetti niente affatto trascurabili in agricoltura; si stava determinando nel paese una nuova e crescente attenzione verso la questione ambientale con possibili influenze sulle quantità degli input impiegati in agricoltura; le condizioni di mercato erano variate sostanzialmente per molte delle produzioni agricole. Inoltre, la determinazione dei RLS 86 era particolarmente importante in quanto questi coefficienti economici sarebbero stati applicati alla rilevazione censuaria del 1990 e non già ad un indagine campionaria sulle strutture. Avendo deciso la Comunità un rinnovo biennale dei RLS, essi furono successivamente ricalcolati dall'inea per i trienni (RLS 88 ) e (RLS 90 ), sempre avvalendosi di indagini dirette, non essendo superate ma anzi rafforzate le motivazioni che nel 1986 avevano consigliato questa scelta. Tuttavia, nel tempo sono variate sia le cosiddette "circoscrizioni d'inchiesta", sia l'elenco dei "criteri di produzione" da considerare. Nella prima indagine ( ) le circoscrizioni d'inchiesta furono identificate, per l'italia, nelle 51 zone altimetriche delle regioni amministrative, mentre nel secondo studio ( ) e per le successive attualizzazioni al "1982" ed al "1984" furono stabilite 54 zone altimetriche di ciascuna regione e provincia autonoma. A partire dall'indagine le circoscrizioni d'inchiesta furono rappresentate, per l'italia, dalle 212 zone altimetriche provinciali. Altrettanto importanti sono state le modifiche nei riguardi dei criteri di produzione. Nel si fece riferimento al "campo di osservazione dei prodotti agricoli" contemplato dalla direttiva del Consiglio del 20 gennaio 1975 e cioè a 45 criteri, di cui 29 per le produzioni vegetali e 16 per quelle animali. Lo studio , invece, comportò due serie di valori. La prima serie, più analitica, comprese le 90 rubriche contenute nel questionario ISTAT del 3 Censimento generale dell'agricoltura, più 8 rubriche sui boschi. La seconda serie, più sintetica, costituì i RLS da inviare alla Comunità e fu ottenuta, laddove necessario, da un raggruppamento delle rubriche ISTAT nei "criteri di produzione" stabiliti per le indagini comunitarie sulle strutture, nel frattempo saliti a 53, di cui 35 per i prodotti vegetali e 18 per le specie e categorie animali. I criteri di produzione stabiliti per i RLS 86 sono gli stessi dei successivi aggiornamenti e dell'attuale studio, ad eccezione delle rubriche relative al set-aside, e pertanto si rinvengono nel prospetto più avanti riportato relativo alla Lista delle produzioni vegetali ed animali per le quali calcolare i RLS. Per concludere, ad iniziare dai RLS "1986" e fino ai RLS "1992" le zone d'inchiesta ed i criteri di produzione per l'italia risultano i medesimi, con l'aggiunta, però, di specifiche rubriche in merito al set-aside, rubriche che comunque sono state modificate in relazione all'evoluzione della politica agraria dell'unione europea. 12

13 Lista delle produzioni vegetali ed animali per le quali calcolare i RLS Codice RLS 1996 Descrizione Produzioni vegetali D01 Frumento tenero D02 Frumento duro D03 Segale D04 Orzo D05 Avena D06 Mais D07 Riso D08 Altri cereali D09 Legumi secchi - totale D10 Patate D11 Barbabietola da zucchero D12 Piante sarchiate foraggiere D13A Piante industriali - tabacco D13C Piante industriali - cotone D13D1A Piante industriali altre piante oleaginose o tessili - colza e ravizzone D13D1B Piante industriali altre piante oleaginose o tessili - girasole D13D1C Piante industriali altre piante oleaginose o tessili - soia D13D1D Piante industriali altre piante oleaginose o tessili - altre D13D2 Piante industriali aromatiche, medicinali e da condimento D13D3 Piante industriali - altre D14A Orticole all aperto - in pieno campo D14B Orticole all aperto in orto industriale D15 Orticole - sotto vetro D16 Fiori all aperto D17 Fiori - sotto vetro D18A Piante foraggere - prati e pascoli temporanei D18B Piante foraggere - altre foraggiere avvicendate - totale D19 Sementi e piante per seminativi D20 Altre colture per seminativi D22 Superfici sotto regime di aiuto terreni a riposo senza uso economico F01 Prati permanenti e pascoli - esclusi i pascoli magri F02 Prati permanenti e pascoli - pascoli magri G01A Frutteti - di origine temperata G01B Frutteti di origine subtropicale G01C Frutteti per frutta a guscio G02 Agrumeti G03A Oliveti - per olive da tavola G03B Oliveti - per olive da olio G04A Vigneti per uva da vino di qualità G04B Vigneti per uva da vino comune G04C Vigneti - per uva da tavola G05 Vivai G06 Altre colture permanenti G07 Colture permanenti sotto vetro I02 Funghi (100 metri quadrati) segue 13

14 Codice RLS 1996 Descrizione Produzioni zootecniche J01 J02A J02B J03 J04 J05 J06 J07 J08 J09A J09B J10A J10B J11 J12 J13 J14 J15 J16 J17 J18 Equini Bovini < 1 anno maschi Bovini < 1 anno femmine Bovini 1-2 anni - maschi Bovini 1-2 anni - femmine Bovini > 2 anni - maschi Bovini > 2 anni - giovenche Bovini > 2 anni - vacche da latte Bovini > 2 anni - altre vacche Ovini - fattrici Ovini - altri Caprini - fattrici Caprini - altri Suini suinetti < 20 kg Suini scrofe > 50 kg Suini - altri Volatili broilers (100 capi) Volatili ovaiole (100 capi) Volatili altri (100 capi) Conigli - fattrici Api - arnia 4.2. La scelta del metodo e del nuovo riferimento territoriale dei RLS 1994 e la forma più analitica di presentazione dei risultati La prima questione che in occasione del rinnovo dei RLS al 1992 fu affrontata in sede INEA dallo specifico Gruppo di lavoro all uopo costituito riguardò se ricorrere o meno al cosiddetto "metodo di attualizzazione" dei valori calcolati per il precedente triennio ( ). Il Gruppo di lavoro si trovò concorde nel preferire, anche per il triennio , il "metodo dell'indagine diretta". Le motivazioni che sottostanno a tale decisione possono così riassumersi: - il "metodo di attualizzazione" richiede serie numerose di dati su superfici investite, tecnologie adottate, rese, impieghi di mezzi tecnici circolanti, prezzi dei prodotti e dei fattori, che nel loro insieme, in precedenti occasioni, hanno richiesto una massa di informazioni, una mole di lavoro e tempi per reperirle ed elaborarle del tutto paragonabili a quelle necessarie nelle indagini dirette; - tale metodo nel passato si è dimostrato applicabile con un'accettabile precisione soltanto ad alcuni dei criteri di produzione ed ha inoltre fornito risultati migliori per quegli stessi criteri che la RICA- Italia riesce a ben rappresentare; inoltre il metodo risulta particolarmente carente per quei criteri di produzione composti da più colture, per le colture che hanno registrato non trascurabili variazioni nelle superfici investite e nelle rese ottenute e per le rubriche che nello spazio e nel tempo si differenziano e si modificano sia nei riguardi del mix di colture che rappresentano, sia per la forma di coltivazione (ortaggi in piena aria, fiori in piena aria, ortaggi in orto stabile, ortaggi in serra, fiori in serra, funghi); - l'attuale momento vede una riconsiderazione dei processi produttivi elementari in funzione di una tendenza: a non realizzare più, per molte coltivazioni, alte rese; a contrarre per altre i costi di produzione; a modificare le tecniche produttive per rendere l'attività agricola maggiormente 14

15 sostenibile nei riguardi dell ambiente e degli aspetti salutisti dell alimentazione umana; a venire maggiormente incontro ad una domanda sempre più orientata verso le produzioni di qualità superiore (nuove tecniche di processo e di prodotto); - l'attuale fase del ciclo dell'innovazione organizzativa delle transazioni nel sistema agro-industriale vede un ruolo cedente degli scambi dei prodotti agricoli sul cosiddetto mercato aperto a favore di forme di integrazione verticale e soprattutto dell'economia contrattuale, per cui non sempre i prezzi alla produzione che si formano sul libero mercato (dati statistici) riescono a ben rappresentare le effettive realtà zonali; - al contrario, il "metodo di attualizzazione" presuppone, oltre ad una situazione pressoché statica dell'evoluzione dell'economia del paese e dell'organizzazione produttiva e commerciale delle aziende agrarie, anche una valutazione per così dire sufficientemente certa dei valori di RLS da considerare quale base di calcolo di nuovi RLS; circostanza, questa, non sempre confortata da successive nuove osservazioni dirette, soprattutto nei riguardi dei criteri di produzione che assommano più specie vegetali e che si differenziano per sistemi di coltivazione. Per questo insieme di ragioni, fu ritenuto opportuno non adottare il "metodo di attualizzazione". Infatti, tale metodo, per la sua natura, difficilmente riuscirebbe a cogliere a pieno ed a quantificare con un sufficiente grado di approssimazione una evoluzione dell'agricoltura che potrebbe dimostrarsi più rapida ed incisiva del previsto, anche in considerazione della nuova PAC, delle modifiche apportate alle organizzazioni comuni di mercato ed alla citata organizzazione delle transazioni commerciali. Comunque, la scelta di operare con indagini dirette deriva anche e soprattutto dalla circostanza che la RICA-Italia da tempo risulta estesa a tutte le provincie italiane, con un numero congruo di aziende agrarie sotto osservazione. Essa, inoltre, si avvale di un metodo contabile che tra l'altro consente di pervenire al margine lordo delle attività produttive aziendali, per cui nei riguardi delle produzioni vegetali il valore di RLS può essere rilevato contabilmente per ciascuna coltura e con una serie di procedure ed accorgimenti calcolato con riferimento ai criteri di produzione della Comunità. La RICA-Italia costituisce, quindi, la fonte principale delle informazioni, eventualmente da integrare con indagini dirette specifiche. La seconda importante questione dibattuta in sede di Gruppo di lavoro riguardò il riferimento territoriale delle cosiddette "circoscrizioni d'inchiesta", la cui individuazione è a discrezione dello Stato Membro dell'unione europea.. Come già esposto, le "circoscrizioni d'inchiesta" furono individuate in Italia dapprima nelle 54 zone altimetriche delle regioni amministrative e province autonome e successivamente, a partire dall'indagine , nelle 212 altimetrie provinciali. Tuttavia, anche in quest'ultimo caso, l'inea ha fornito ugualmente i RLS riferiti anche alle altimetrie regionali. Invero, al di là di utilizzazioni diverse e per altri fini, i RLS calcolati per le altimetrie provinciali hanno trovato impiego in sede di applicazione alla tipologia comunitaria, ma non nei riguardi della RICA. Inoltre, difficilmente per l ultimo anno del triennio oggetto di studio (nel caso specifico il 1995) sono stati resi disponibili nei tempi previsti per il calcolo dei RLS i dati ISTAT relativi alle superfici ed alle produzioni delle colture riferiti alle zone altimetriche provinciali. Il Gruppo di lavoro propose quindi all INEA una modifica sostanziale rispetto alle passate determinazioni dei RLS, quella cioè di considerare "circoscrizioni d'inchiesta" le zone altimetriche regionali e delle province autonome e non già quelle provinciali. L'INEA, a sua volta, riportò questa opzione in sede Ministero dell agricoltura e delle foreste ed in sede ISTAT, istituzioni che concordarono con la proposta avanzata. Una terza questione che il Gruppo di lavoro affrontò riguardò invece l'obbligo, peraltro fino ad allora disatteso da quasi tutti i paesi partner europei, di evidenziare oltre ai valori dei RLS anche le poste attive e passive del bilancio parziale per il calcolo dei RLS. Il Gruppo di lavoro, in considerazione del fatto che gli elementi di dettaglio potevano sempre essere richiesti dall Unione 15

16 europea propose di evidenziarli nello studio relativo al triennio e pertanto stabilì le voci dei ricavi e dei costi specifici variabili ed i criteri di attribuzione dei relativi valori. Il Gruppo di lavoro, infine, confermò le decisioni assunte in passato dall'inea circa l'utilizzazione della RICA unicamente ai fini della determinazione dei RLS delle produzioni vegetali (foraggiere escluse), non essendo ritenuta essa del tutto idonea al calcolo dei RLS né delle coltivazioni foraggere, né delle produzioni animali. 5. Lo studio per la determinazione dei RLS 1996 : impostazione generale ed aspetti comuni per le produzioni vegetali ed animali Come accennato nella presentazione di questa relazione, la Commissione di coordinamento costituita dall INEA in vista del nuovo aggiornamento al 1996 dei valori dei RLS si era data fin dall inizio il compito di effettuare un esame critico della metodologia utilizzata nelle precedenti occasioni. Pur nell ambito del cosiddetto metodo diretto già da tempo applicato dall INEA e come abbiamo visto impiegato anche nel 1994, era in particolare interessante effettuare una verifica a posteriori soprattutto delle novità introdotte in occasione della determinazione dei RLS 1994 e cioè: - del riferimento territoriale dei valori alle zone altimetriche regionali anziché a quelle provinciali, - del dettaglio delle voci dei costi specifici variabili introdotto nella fase di calcolo e nella presentazione dei risultati. Il fine era ovviamente quello di stabilire se apportare o meno al riferimento territoriale prescelto per i RLS 1994, alla metodologia di calcolo ed alle relative procedure informatiche possibili miglioramenti in termini di tempi di lavoro e di qualità dei valori dei RLS Pertanto la Commissione di coordinamento dello studio ha svolto un accurato esame: - dell organizzazione dei lavori; - delle fonti di informazione; - del riferimento territoriale dei RLS; - dei criteri e delle procedure di calcolo dei RLS; - delle modalità e procedure di verifica, di controllo e di eventuale implimentazione dei dati mancanti nella RICA. 5.1 Organizzazione dei lavori e fonte principale di informazione Per quanto riguarda l organizzazione dei lavori abbiamo già detto che lo studio è stato articolato in tre sottogruppi: per le produzioni vegetali, per le produzioni animali e le foraggere e per una revisione e controllo dei dati estratti dalla RICA, che naturalmente ha interessato le produzioni sia vegetali ed animali. La fonte principale di informazione è stata ancora una volta confermata dal Comitato di coordinamento della ricerca nella RICA-Italia per quanto riguarda le produzioni vegetali, foraggere escluse. E' stato preso atto, infatti, che la RICA-Italia è presente in misura soddisfacente in tutte le province e regioni italiane e nelle rispettive zone altimetriche, per cui è da presupporre un buon grado di copertura delle realtà agricole e delle coltivazioni effettuate, con la conseguenza che soltanto in un numero modesto di casi, anche in passato, si sono rese necessarie delle indagini integrative dei dati di base tratti dalle contabilità aziendali. Inoltre, la RICA adotta una metodologia di rilevazione contabile particolarmente idonea all obiettivo dello studio in quanto tale metodologia prevede la possibilità di pervenire ai margini lordi di contribuzione delle attività produttive presenti in azienda. Infine, la struttura dell'archivio informatico per la RICA-Italia consente una speditezza nell'estrazione dei dati di base ed una loro prima verifica, ai fini dello studio, da parte degli Uffici di Contabilità Agraria dell'inea. 16

17 5.2. Riferimento territoriale delle circoscrizioni d inchiesta Stabilita la struttura organizzativa dei lavori nei tre sottogruppi ricordati e la fonte principale dei dati aziendali di base, la terza questione dibattuta in sede di Comitato di coordinamento ha riguardato il riferimento territoriale delle cosiddette circoscrizioni d inchiesta, la cui individuazione per i RLS è a discrezione dello Stato membro dell Unione europea. Come già ricordato, le circoscrizioni d inchiesta furono individuate dapprima nelle 54 zone altimetriche delle regioni amministrative e province autonome di Trento e di Bolzano e successivamente, a partire dall indagine sui RLS 1986, nelle 212 altimetrie provinciali, in quest ultimo caso con il risultato di poter disporre, da parte dell INEA, anche dei valori ponderati (su dati ISTAT relativi alle superfici investite) dei RLS riferiti alle intere province, alle complessive altimetrie regionali ed all insieme delle regioni amministrative e province autonome di Trento e di Bolzano. L obiettivo dei RLS per altimetria provinciale si era reso possibile, fino al rinnovo dei dati sui RLS 1992, da due circostanze principali, peraltro venute meno successivamente. La prima ciorcostanza era quella di poter avere dall ISTAT, nei tempi e modi idonei al rinnovo dei valori di RLS, i dati relativiu alle superfici ed alle produzioni delle diverse colture disarticolati per zona altimetrica provinciale. La seconda circostanza consisteva nella richiesta da parte dellunione europea unicamente del valore dei RLS e non già del dettaglio dei relativi ricavi e costi specifici, fatto questo che determina un lavoro aggiuntivo niente affato trascurabile se ripetuto per ben 212 altimetrie provinciali e per tutti i criteri di produzione. Ebbene, già nel rinnovo delle determinazioni dei RLS 1994 entrambe queste circostanze sono venute meno, per cui si optò nel considerare circoscrizioni d inchiesta le zone altimetriche regionali e delle province autonome, abbandonando così il riferimento dei dati alle altimetrie provinciali. A seguito di un analisi dei valori dei RLS 1994 e di un esame critico dei lavori che avevano condotto ai RLS 1994, il Comitato di coordinamento ha proposto all INEA una ulteriore modifica del riferimento territoriale delle circoscrizioni d inchiesta, con il passaggio dall altimetria regionale all intera regione amministrativa. Questa proposta del Comitato, accolta favorevolmente dall INEA, deriva dalle seguenti considerazioni: - in linea generale ciscun criterio di produzione è presente soprattutto in una determinata fascia altimetrica, per cui è il valore di RLS determinato con riferimento a quest ultima quello che caratterizza il criterio di produzione medesimo; in proposito, il Comitato coordinatore della ricerca ha svolto delle analisi a campione basate sulla localizzaione delle varie colture nella RICA; - l obbligo di determinare per ciascun criterio di produzione un valore di RLS per tutte le zone d inchiesta 2, anche laddove un certo criterio di produzione è assente o statisticamente trascurabile come presenza, presuppone delle stime; tali stime sono tanto più numerose quanto più modeste, in termini di ampiezza, sono le circoscrizioni e tanto più esse sono suddivise in fascie altimetriche; pertanto tanto meno dettagliate sono le zone d inchiesta, tanto più rare, se non del tutto eliminate, risultano essere le stime dei valori dei RLS. - le zone altimetriche ISTAST sono definite sulla base del criterio della superficie prevalente: ciascuno dei Comuni italiani è classificato dall ISTAT di montagna, di collina o di pianura a seconda che la sua prevalente superficie ricada in una delle tre zone altimentriche; ciò significa che non sempre e non ovunque il valore di RLS di un certo criterio di produzione, riferito ad una determinata fascia altimetrica ISTAT, può essere effettivamente calcolato tramite osservazioni dirette di aziende agrarie ricadenti nella medesima fascia altimetrica. Ad esempio, vi sono 2 Per procedere alla classificazione tipologica dell universo censuario è necessario che per tutti i criteri di produzione siano forniti all ISTAT i RLS di tutte le circoscrizioni d inchiesta. Infatti, una qualsiasi azienda, sita in una provincia ed in un altimetria quialsiasi può avere investito una superificie di terreeno ad una qualsiasi coltivazione, anche contro tutte le norme agronomiche e principi economici. 17

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