UNA CARTA PER I DIRITTI E I DOVERI DEGLI ANZIANI FRAGILI. Il Perché della Carta
|
|
- Tito Vitale
- 7 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 UNA CARTA PER I DIRITTI E I DOVERI DEGLI ANZIANI FRAGILI Il Perché della Carta
2 Chi siamo Grazie a chi ha partecipato: Cavicchi, Storari - Fondazione Santa Clelia Barbieri Ciarrocca - ASP di Bologna Monti, Pescitti - AUSER Pieratelli - ANCeSCAO Valgimigli, Marega - SPI-CGIL Lazzari, Mazzanti - Istituzione Minguzzi Malvi, De Lorenzo - Azienda USL di Bologna
3 La storia Dal 2011 Progetto Anziani Imprenditori di qualità della vita prevedeva 5 laboratori Anziani in movimento Alimentazione e salute Tenere in forma la mente Anziani e turismo sociale Fragilità e sicurezza Nel 2015 Cohousing Nel 2016 Carta dei Diritti
4 Le fonti Lettura integrata di : Carta Europea dei diritti e delle responsabilità delle persone anziane bisognose di cure ed assistenza a lungo termine 2010 Statuto delle persone anziane fragili (SPI-CGIL) 2010 Carta dei diritti dell anziano (EISS) 1995 Carta europea dei diritti della persona fragile e nonautosufficiente (Ferpa)
5 Gli articoli Art. 1 - Diritto alla dignità e al benessere psicofisico Art. 2 - Diritto all autodeterminazione Art. 3 - Diritto alla libertà di espressione, di pensiero e di religione Art. 4 - Diritto alla privacy Art. 5 - Diritto ad un progetto personalizzato Art. 6 - Diritto all assistenza sociale e socio sanitaria Art. 7 - Diritto a vivere in un ambiente accogliente e sicuro Art. 8 - Diritto alla sicurezza e alla vivibilità urbana Art. 9 - Diritto a cure appropriate e di qualità Art Diritto alla tutela, protezione, salvaguardia Art Diritto ad informazioni personalizzate ed al consenso informato Art Diritto alle cure palliative, al sostegno e dignità nei trattamenti di fine vita Art Diritto all esercizio delle relazioni sociali e personali Art Diritto ad una vita dignitosa anche sotto il profilo finanziario Art Le responsabilità e i doveri
6 Obiettivo della giornata La Carta dei diritti dell anziano: da cosa nasce l esigenza Promuovere la conoscenza dei diritti e dei doveri dell anziano fragile Confronto e dibattito su alcuni argomenti chiave: accettabilità dei contenuti e accordo sull applicabilità
7 Gli articoli su cui riflettere oggi: Art. 2 Art. 2 Diritto all autodeterminazione È un diritto scegliere liberamente della propria vita. È un diritto della persona anziana vivere in modo autodeterminato e indipendente secondo le proprie capacità fisiche e mentali e ricevere supporto ed aiuto per farlo. È un diritto che le opinioni, desideri e scelte personali siano rispettate, anche se non si è in grado di comunicarle in modo diretto ed efficace. È un diritto essere protetto da ogni tentativo di separazione da persone con le quali si desideri condividere la vita. Sostegno per assumere decisioni. È un diritto lasciare per tempo istruzioni sulle decisioni che riguardano le proprie cure, le quali dovranno essere assunte da una parte terza appositamente indicata, nell evenienza in cui non si sia in grado di prendere decisioni o di esprimersi da soli. Le volontà della persona anziana dovranno sempre essere rispettate anche quando sono state comunicate in modo non verbale o tramite parte terza scelta dalla stessa. È un diritto dell anziano fragile essere consultato e prendere parte a qualsiasi decisione lo riguardi. È un diritto scegliere il luogo di vita che si adatta ai propri bisogni, con riferimento sia al domicilio sia in una residenza di cura. È un diritto dell anziano fragile avere il tempo sufficiente per riflettere sulle decisioni con attenzione, accedere a documenti, fare le proprie scelte dopo aver avuto informazioni e consigli.
8 Gli articoli su cui riflettere oggi: Art. 4 Art. 4 Diritto alla privacy Diritto alla vita privata. Deve essere garantita l opportunità di disporre di spazio e tempo in cui stare soli o con persone di propria scelta sia al domicilio sia in una struttura residenziale. Anche coloro che sono coinvolti nella cura e nel supporto dell anziano devono evitare ogni limitazione alla sua privacy rispettando il suo diritto ad avere rapporti riservati. Diritto ad informazioni e comunicazioni riservate. È un diritto la riservatezza della corrispondenza: le lettere e le non possono essere ricevute, aperte o lette da terze persone senza il consenso dell interessato. È un diritto poter fare in privato le proprie telefonate. Tale diritto deve riguardare documenti e dati personali, i quali sono peraltro protetti dalla legge. È un diritto che la discussione sulle condizioni, cure o trattamenti dell anziano sia in presenza sia in assenza dell interessato, sia condotta con sensibilità e discrezione. È un diritto degli anziani essere rispettati ovunque nella loro identità personale e non essere offesi nel loro senso del pudore, salvaguardando la loro intimità personale.
9 Gli articoli su cui riflettere oggi: Art. 5 Art. 5 Diritto ad un progetto personalizzato È un diritto per la persona anziana beneficiare di adeguate misure di prevenzione di qualsiasi deterioramento delle proprie condizioni e di promozione dell indipendenza nel miglior modo possibile. L anziano fragile ha diritto a essere reso consapevole delle conseguenze della adozione di non corretti stili di vita. Egli ha inoltre diritto a vedere riconosciuta la propria condizione sociosanitaria e di partecipare alla definizione del proprio progetto personalizzato di assistenza. Pertanto, è un dovere della comunità promuovere il monitoraggio delle persone anziane per definirne le condizioni nel modo più preciso possibile, riconoscere gli elementi di fragilità e gli interventi per contrastarla, in un'ottica di prevenzione mirata a ritardare l insorgenza della non autosufficienza.
10 Gli articoli su cui riflettere oggi: Art. 12 Art. 12 Diritto alle cure palliative, al sostegno e alla dignità nei trattamenti di fine vita L anziano fragile ha diritto al sostegno amorevole e alle cure palliative per la durata della malattia fino alla morte. Sono un diritto gli interventi che riducono la sofferenza e il dolore, affinché l agonia avvenga in modo dignitoso e il più possibile sopportabile. È un diritto decidere se e a cosa estendere il trattamento, ivi inclusi interventi per il prolungamento della vita. Le indicazioni date dall anziano in precedenza devono essere rispettate, qualora non permangano le condizioni di intendere e di volere. Chi accompagna l anziano negli ultimi momenti di vita deve rispettare le sue volontà e sostenerle. È un diritto che il personale medico e di cura coinvolto sia partecipe e offra adeguato sostegno a coloro che sono vicini all anziano secondo le sue volontà. Anche il desiderio di tener escluse alcune persone deve essere rispettato. Nessuno può prendere misure che potrebbero automaticamente condurre alla morte, a meno che tali misure siano autorizzate dalla legislazione e la persona abbia dato chiare istruzioni in tale senso. Nel caso in cui l anziano non sia in grado di esprimersi autonomamente, le istruzioni fornite in precedenza riguardanti le decisioni sulla morte debbono essere eseguite pienamente, nei limiti previsti dalla legislazione. È un diritto che venga rispettato il credo religioso e qualsiasi volontà manifestata durante la vita circa il trattamento del corpo dopo la morte.
11 Gli articoli su cui riflettere oggi: Art. 13 Art. 13 Diritto all esercizio delle relazioni sociali e personali È un diritto disporre degli strumenti necessari a restare in comunicazione con l ambiente sociale e a evitare il degrado fisico e psichico: es. protesi acustiche e dentarie, occhiali e altri sussidi atti a conservare la funzionalità e il decoro della propria persona. È un diritto che le potenzialità, le risorse e le esperienze personali degli anziani vengano valorizzate e impiegate a vantaggio del bene comune. L anziano fragile ha il diritto di poter fruire di opportunità formative, culturali e ricreative che gli consentano di tenere viva la propria attenzione, di fare scelte consapevoli, di essere partecipe della vita della comunità. Un attenzione specifica andrà destinata all'alfabetizzazione informatica e all uso delle nuove tecnologie che può consentire nuove opportunità di conoscenza e interesse, svago e relazioni. È un diritto che le Istituzioni - con l apporto del volontariato e la collaborazione del settore nonprofit - predispongano servizi informativo-culturali e strutture atte a favorire l apprendimento di competenze mirate a mantenere gli anziani attivi e protagonisti della loro vita, nonché partecipi dello sviluppo civile della comunità.
12 Gli articoli su cui riflettere oggi: Art. 15/1 Art. 15 Le responsabilità e i doveri. L anziano fragile è tenuto a rispettare tutti i doveri che spettano ai cittadini, ricevendo l aiuto e il sostegno necessario che lo mettano in condizione di farlo. Limiti all autodeterminazione. L anziano non può essere soggetto ad alcuna limitazione fisica o mentale, a meno che essa non sia una risposta proporzionata al rischio di un potenziale danno per sé e per gli altri. In tal caso, la decisione deve essere assunta nel miglior interesse dell anziano attraverso un procedimento trasparente, verificabile e motivato in modo che possa essere anche annullata. La definizione del livello di capacità mentale di prendere decisioni non è assoluta e illimitata e deve essere rivalutata regolarmente. L anziano deve consentire a coloro che lo assistono quotidianamente di prendere le pause necessarie per condurre la propria vita personale, per la cura e la prevenzione personale, sia per il benessere del caregiver sia per migliorare la qualità di assistenza offerta.
13 Gli articoli su cui riflettere oggi: Art. 15/2 Qualora l anziano si trovi a dover dipendere dall aiuto e dalla cura di altri, deve: Rispettare i diritti e i bisogni di coloro che vivono e lavorano nel suo ambiente e gli interessi generali della comunità in cui vive; i diritti e la libertà personale vengono limitati solo dalla necessità di rispettare diritti analoghi degli altri membri della comunità. Rispettare i diritti del personale di cura e dello staff che devono essere trattati con educazione e cortesia e lavorare in un ambiente libero da molestie ed abusi. Programmare il suo futuro e assumersi la responsabilità dell impatto che la sua azione o non azione ha sul personale di cura e i parenti, secondo le leggi. Ciò include: nominare una terza persona che assuma le decisioni al suo posto e ne tuteli gli interessi; fornire indicazioni dettagliate sulle scelte riguardanti la propria salute e il proprio benessere ivi inclusi le cure e i trattamenti durante la malattia e nel fine vita; dare disposizioni circa le proprietà e le finanze personali. Qualora l anziano non sia in condizioni di farlo, è dovere dei suoi parenti prossimi o del suo rappresentante prendere le decisioni al suo posto, rispettando comunque le volontà precedentemente espresse. Informare le autorità competenti e coloro che lo circondano su abusi, maltrattamenti o incuria subiti o di cui è testimone.
14 La società deve riconoscere i diritti e i doveri delle persone anziane Il primo atto in favore delle persone fragili è individuare i diversi aspetti del MAL-TRATTAMENTO Professione? NON SOLO PENSIONATI : l attività lavorativa svolta, le competenze acquisite e il ruolo sociale dell anziano hanno sempre un valore Le persone lasciano il SEGNO (positivo e negativo) RISPETTARE la malattia e AIUTARE ad affrontare la morte La fragilità è TRASVERSALE rispetto all età. La dignità e il rispetto sono DI TUTTI E PER TUTTI
15 Fra diritto e dovere: il rispetto Speriamo di stimolare una futura BUONA RIFLESSIONE
Cure appropriate e di alta qualità. Informazioni personalizzate e consenso informato
Dignità Autodeterminazione Cure appropriate e di alta qualità Informazioni personalizzate e consenso informato Libertà di espressione, pensiero: credo, cultura e religione Cure palliative, sostegno, rispetto
DettagliCARTA della promozione della salute nella scuola in Ticino. Principio generale
CARTA della promozione della salute nella scuola in Ticino Principio generale Persone informate, consapevoli e in grado di attivare risorse personali, comunitarie e sociali sono nella miglior condizione
DettagliCarta dei rapporti. tra ULSS 4 Alto Vicentino Comuni della Conferenza dei Sindaci e altri Enti Locali
Carta dei rapporti tra ULSS 4 Alto Vicentino Comuni della Conferenza dei Sindaci e altri Enti Locali Gennaio 2015 Indice Carta dei rapporti tra ULSS 4 Alto Vicentino, Comuni della Conferenza 1. Introduzione
DettagliMANIFESTO EUROPEO SUI GIOVANI E LO SPORT
CONSIGLIO D EUROPA 8^ Conferenza dei Ministri europei responsabili dello Sport Lisbona, 17 18 maggio 1995 MANIFESTO EUROPEO SUI GIOVANI E LO SPORT Articolo 1 Obiettivo Articolo 2 Definizioni Articolo 3
DettagliL' affidamento al servizio sociale
1 di 16 04/02/2014 12:16 L' affidamento al servizio sociale Ci sono 46 domande all'interno di questa indagine. Intervistato [1]Qual è il suo ente di appartenenza? (si intende l ente con cui ha un contratto
DettagliDIRITTI. e DOVERI. del MALATO GUIDA PER L UTENTE. www.istituto-besta.it
DIRITTI e DOVERI del MALATO GUIDA PER L UTENTE www.istituto-besta.it DIRITTI Il paziente ha diritto a Qualità delle cure Ricevere le cure più efficaci e di provata validità grazie a conoscenze scientifiche
DettagliEsso ha quindi come obiettivo ottimale di far giungere l alunno all autovalutazione e all auto-orientamento.
PROGETTO ORIENTAMENTO 2013/2014 ORIENTARSI PER SCEGLIERE FINALITA EDUCATIVE L orientamento nella scuola secondaria di I grado è un processo educativo e didattico al quale concorrono, secondo le specifiche
DettagliPROGRAMMAZIONE ANNUALE ATTIVITA ALTERNATIVA. all insegnamento della RELIGIONE CATTOLICA SCUOLA PRIMARIA
ISTITUTO COMPRENSIVO DON F. MOTTOLA TROPEA PROGRAMMAZIONE ANNUALE ATTIVITA ALTERNATIVA all insegnamento della RELIGIONE CATTOLICA SCUOLA PRIMARIA ATTIVITA ALTERNATIVA ALL I.R.C. L esigenza di un attività
DettagliDott.ssa Elena Moltini Psicologa-Psicoterapeuta
Dott.ssa Elena Moltini Psicologa-Psicoterapeuta L AUTO MUTUO AIUTO: DEFINIZIONE momento di incontro tra persone singole, in coppie o famiglie, unite da uno stesso problema, stato di bisogno o di difficoltà
DettagliSERVIZIO DI VOLONTARIATO
A.P.S.P. "Padre Odone Nicolini" - ottobre 2010 SERVIZIO DI VOLONTARIATO Il volontariato nella nostra struttura non è un servizio organizzato ma si basa sulla disponibilità delle persone che scelgono in
DettagliLaboratorio area antropologica
Laboratorio area antropologica IDENTITÀ AUTONOMIA COMPETENZE CITTADINANZA In primo luogo, la scuola stessa deve essere una vita di comunità in tutto quello che implica questo concetto: le percezioni e
DettagliSeminario informativo Assistenti Sociali per la protezione civile A.s.Pro.C nelle Marche
Seminario informativo Assistenti Sociali per la protezione civile A.s.Pro.C nelle Marche Marzia Lorenzetti Consigliere Regionale Ordine Assistenti Sociali delle Marche Ancona 22 gennaio 2016 Seminario
DettagliIl modello di assistenza
Iniziativa finanziata dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ai sensi della L. 7 dicembre 2000 n. 383, art. 12 lett. d) Anno finanziario 2008 Il modello di assistenza Compresenza di più rappresentazioni
DettagliUNITÀ OPERATIVA MEDICINA D URGENZA
UNITÀ OPERATIVA MEDICINA D URGENZA Dipartimento Emergenza 1/9 Attività L unità operativa Medicina Urgenza fornisce assistenza a persone ricoverate con problemi di salute acuti e urgenti, in continuità
Dettagli11 novembre 2013 QUALITA DI VITA NELLA MALATTIA IN FASE TERMINALE
11 novembre 2013 QUALITA DI VITA NELLA MALATTIA IN FASE TERMINALE La legge 38 del 2010 La rete delle cure palliative Il CeAD Il Dipartimento Interaziendale di Cure Palliative LEGGE 38 DEL 15 MARZO 2010
DettagliNORMATIVA EUROPEA DISABILITA
In Cammino con lo PSIR Welfare di seconda generazione Focus sulla filiera Disabili NORMATIVA EUROPEA DISABILITA 7 MAGGIO 2015 Paola Cermelli Presidente dell Ordine Assistenti Sociali Regione Liguria NORMATIVA
DettagliCorso di Formazione per Operatore Paralimpico. L attività del Centro Protesi INAIL
Corso di Formazione per Operatore Paralimpico L attività del Centro Protesi INAIL Simona Amadesi Responsabile Area Comunicazione Istituzionale Terni, Centro per l Autonomia Umbro 25 febbraio 2014 1 1.CONTESTO
DettagliREGOLAMENTO SULL AFFIDAMENTO DIURNO DI ANZIANI E DISABILI ADULTI
Consorzio Intercomunale Socio Assistenziale tra i Comuni di San Mauro Torinese - Gassino Torinese - Castiglione Torinese San Raffaele Cimena - Sciolze - Rivalba Cinzano Approvato con Deliberazione del
DettagliAMBITO DISTRETTUALE DI ARCISATE
PIANO PER LE NON AUTOSUFFICIENZE ANNO 2013 Premessa La Regione Lombardia con la DGR116/2013 determinazioni in ordine all istituzione del fondo regionale a sostegno della famiglie e dei suoi componenti
DettagliStrategie di mitigazione: il ruolo dei Servizi Sociali. Massimo Zucchini Area Benessere di Comunità
Strategie di mitigazione: il ruolo dei Servizi Sociali Massimo Zucchini Area Benessere di Comunità Sommario: Definizione di servizio sociale RETE: elemento fondante delle strategie messe in campo dai servizi
DettagliMinistero dell Interno.
F O R M A T O E U R O P E O P E R I L C U R R I C U L U M V I T A E INFORMAZIONI PERSONALI Nome FALDUTO MANUELA Indirizzo VIA BOSCHICELLO N. 10/C - REGGIO CALABRIA (R.C) 89133 Telefono Fax E-mail manuelafalduto@libero.it
DettagliPROGETTO ANZIANI MENO SOLI Costruiamo insieme una comunità amichevole
PROGETTO ANZIANI MENO SOLI Costruiamo insieme una comunità amichevole COMUNE DI PALMI AREA POLITICHE DEL WELFARE PREMESSA Il progetto Anziani meno soli prevede la realizzazione di servizi, iniziative ed
DettagliStage. Trovare un impiego senza avere esperienze è difficile!
Stage Trovare un impiego senza avere esperienze è difficile! Ad aiutare i tanti giovani che si avvicinano al mondo del lavoro, c è oggi lo stage, o tirocinio formativo. 1 Stage È un periodo di formazione
DettagliSCUOLA EUROPEA di VARESE
codice fiscale:80009540123 Varese, anno scolastico 2015/16 Agli alunni ed ai genitori delle classi 5 e ESPERIENZE NEL MONDO DEL LAVORO Anche quest anno sarà data la possibilità di far vivere esperienze
DettagliCERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE MODELLO SPERIMENTALE
CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE MODELLO SPERIMENTALE Dall analisi sul modello di certificazione per la scuola primaria, sono emerse le seguenti osservazioni: Struttura tabella - Spostare la colonna delle
DettagliScienza e Tecniche Psicologiche Università del Salento
Cosa farò da grande? A cura di: Prof.ssa Filomena De Lumè, associato Psicologia dello sviluppo Dott.ssa Francesca Borgia, laurea in Metodologia dell Intervento Psicologico Dott.ssa Arianna Mignozzi, laurea
DettagliProgetto Orientamento Scolastico
Progetto Orientamento Scolastico I. C. Serao sc. Secondaria di 1 grado a.s. 2015/ 2016 FINALITA EDUCATIVE L orientamento nella scuola secondaria di I grado è un processo educativo e didattico al quale
DettagliI CENTRI PROVINCIALI PER L ADATTAMENTO DELL AMBIENTE DOMESTICO - CAAD - NEL CONTESTO DELLE POLITICHE REGIONALI PER ANZIANI E DISABILI
I CENTRI PROVINCIALI PER L ADATTAMENTO DELL AMBIENTE DOMESTICO - CAAD - NEL CONTESTO DELLE POLITICHE REGIONALI PER ANZIANI E DISABILI Luigi Mazza Regione Emilia-Romagna UANTE SONO LE PERSONE CON DISABILITÀ?
DettagliChiarezza obiettivo Riflessione Controllo di sé Autovalutazione
Progetto x competenza EMOZIONANDO Competenza imparare ad imparare: è l abilità di perseverare nell apprendimento, di organizzare il proprio apprendimento anche mediante una gestione efficace del tempo
DettagliPeer Education e Prevenzione dalle Malattie Sessualmente Trasmissibili
Peer Education e Prevenzione dalle Malattie Sessualmente Trasmissibili ASP 7 - SER.T Vittoria Responsabile progetto Dott. Giuseppe Mustile Referenti progetto Dott.ssa Delizia Di Stefano Dott.ssa Melania
DettagliSi aggiunga come primo riconoscimento:
PROPOSTA DI EMENDAMENTI DELL'OSSERVATORIO REGIONALE DEL VOLONTARIATO TRATTE DAL DOCUMENTO "RICHIESTE DI MODIFICHE ED INTEGRAZIONE ALLA PROPOSTA DI LEGGE REGIONALE CONCERNENTE IL SISTEMA INTEGRATO DEGLI
DettagliF O R M A T O E U R O P E O
F O R M A T O E U R O P E O P E R I L C U R R I C U L U M V I T A E INFORMAZIONI PERSONALI Nome Indirizzo Angela Marinelli VIA LIBERTA N. 871 41058 VIGNOLA Telefono 059-7705276 Fax 059-7705200 E-mail marinelli.a@aspvignola.mo.it
DettagliGLI ORGANISMI INTERNAZIONALI E IL CONCETTO DI SALUTE
GLI ORGANISMI INTERNAZIONALI E IL CONCETTO DI SALUTE Il concetto di salute OMS 1946: "la salute non è semplicemente l'assenza di malattia, ma uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale 5
Dettagli4.12 Prestazioni dell AI Rilevamento e intervento tempestivi
4.12 Prestazioni dell AI Rilevamento e intervento tempestivi Stato al 1 gennaio 2015 1 In breve Il rilevamento e l intervento tempestivi costituiscono mezzi di prevenzione utilizzati dall assicurazione
DettagliDirettive anticipate CRS affinché la Sua volontà sia rispettata
Direttive anticipate CRS affinché la Sua volontà sia rispettata Sommario Perché redigere le direttive anticipate? 4 Direttive anticipate CRS una soluzione completa 6 Direttive anticipate CRS i punti principali
DettagliPROGETTO FORMATIVO. Riferimenti Legge Regionale n. 3/2009, art. 41 e D.G.R. n. 1324/2013
PROGETTO FORMATIVO Riferimenti Legge Regionale n. 3/2009, art. 41 e D.G.R. n. 1324/2013 Da utilizzare esclusivamente per stage svolti da laureati (non iscritti ad altri corsi di studio) in aziende con
Dettagli(Facsimile) ASSEGNO DI CURA TIPO A (supporto alla famiglia che presta direttamente assistenza al proprio familiare non autosufficiente)
(Facsimile) ASSEGNO DI CURA TIPO A (supporto alla famiglia che presta direttamente assistenza al proprio familiare non autosufficiente) Modulo di domanda Al Sig. Sindaco del Comune di prot. n del (Riservato
DettagliCognome Nome. Nato a il. conseguito presso l Accademia di Belle Arti di Palermo in data CHIEDE
AL DIRETTORE DELLA ACCADEMIA DI BELLE DI BELLE ARTI - PALERMO OGGETTO: ISTANZA DI TIROCINIO FORMATIVO E DI ORIENTAMENTO EXTRACURRICULARE Il/La sottoscritto/a Cognome Nome Nato a il in possesso di diploma
DettagliALTERNANZA SCUOLA LAVORO 2015/2016 classi terze
ALTERNANZA SCUOLA LAVORO 2015/2016 classi terze Ogni studente iscritto a un istituto tecnico, DEVE svolgere, negli ultimi tre anni di scuola, 400 ore totali di ASL. Perché bisogna farla? Si tratta di un
DettagliDESCRITTORI/INDICATORI DI VALUTAZIONE SCUOLA DELL INFANZIA
DESCRITTORI/INDICATORI DI VALUTAZIONE SCUOLA DELL INFANZIA COMPETENZA: COMUNICAZIONE VERBALE ( Ascolto- Comprensione- Produzione ) CAMPO D ESPERIENZA: I DISCORSI E LE PAROLE VALUTAZIONE DESCRITTORI SCUOLA
DettagliScuola dell'infanzia S.Margherita Cadrezzate. Anno scolastico 2013/2014
Scuola dell'infanzia S.Margherita Cadrezzate Anno scolastico 2013/2014 LA GIOIA DI CRESCERE La scuola ha una grande responsabilità che non può delegare a qualsiasi altra agenzia educativa( famiglia, sport..):
DettagliComprendente: UDA CONSEGNA AGLI STUDENTI PIANO DI LAVORO SCHEMA RELAZIONE INDIVIDUALE
UNITÀ DI APPRENDIMENTO Faccio attività fisica perché Comprendente: UDA CONSEGNA AGLI STUDENTI PIANO DI LAVORO SCHEMA RELAZIONE INDIVIDUALE Pagina 1 di 6 UDA Denominazione Prodotti Competenze mirate Comuni/cittadinanza
DettagliPROGETTO ATTIVITA ALTERNATIVA. all insegnamento della RELIGIONE CATTOLICA
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE Giovanni Dantoni SCICLI PROGETTO ATTIVITA ALTERNATIVA all insegnamento della RELIGIONE CATTOLICA SCUOLA DELL INFANZIA, SCUOLA PRIMARIA, SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Anno
DettagliDalla Legge 328/2000 ai Piani di Zona: impegno e ruolo del Sindacato
XXII ed. corso di formazione per quadri UILP e volontari A.D.A. «Diritti di cittadinanza e giustizia sociale per un Sindacato più forte» UILP PUGLIA ADA BARI Montesilvano (PE) 08/09/2016 Silvana Roseto
DettagliProgetto di azioni formative rivolte alla famiglia ( parte sperimentale del Programma Domus)
Progetto di azioni formative rivolte alla famiglia ( parte sperimentale del Programma Domus) Premessa Il progetto presentato si muove nell ambito di una strategia di sostegno delle famiglie romane, realizzando:
DettagliScuola e diabete QUESTIONARIO PER INSEGNANTI. 1 - E la prima volta che nella mia classe è presente un bambino/ragazzo con diabete?
Scuola e diabete QUESTIONARIO PER INSEGNANTI Di seguito troverà alcune domande per le quali è possibile segnare una sola risposta. Non ci sono risposte giuste o sbagliate, l importante è che esprima la
DettagliCARTA ETICA PRINCIPI GENERALI E DOVERI DELL OPERATORE SOCIALE
CARTA ETICA PRINCIPI GENERALI E DOVERI DELL OPERATORE SOCIALE 1. Principi. La presente Carta Etica è costituita da principi che gli operatori sociali devono osservare e far osservare nell esercizio della
DettagliIl programma regionale WHP : una strategia riconosciuta dal Piano Nazionale della Prevenzione Liliana Coppola Direzione Generale Salute
Il programma regionale WHP : una strategia riconosciuta dal Piano Nazionale della Prevenzione 2014-2018 Liliana Coppola Direzione Generale Salute Il programma WHP - Lombardia Nasce da un percorso intersettoriale
DettagliVALUTAZIONE DELLE RISPOSTE SUDDIVISE PER GENERE: uomini donne
A.01 - Il mio luogo di lavoro è sicuro (impianti elettrici, misure antincendio e di emergenza, ecc.) A.02 - Ho ricevuto informazione e formazione appropriate sui rischi connessi alla mia attività lavorativa
DettagliLA COMUNICAZIONE DELLA TERMINALITA NELLA MEDICINA DI FAMIGLIA
LA COMUNICAZIONE DELLA TERMINALITA NELLA MEDICINA DI FAMIGLIA Alberto Marsilio Medico di Famiglia Mira Venezia- Gruppo di studio SIGG LA CURA NELLA FASE TERMINALE DELLA VITA In Italia ogni anno ci sono
DettagliLa formazione come strumento necessario al lavoratore. Davide Ferrari SPSAL Azienda USL Modena
La formazione come strumento necessario al lavoratore Davide Ferrari SPSAL Azienda USL Modena La INFORMAZIONE e la la FORMAZIONE nel D.Lgs. 81 // 2008 CERCA Informazione Formazione 151 volte 2
DettagliRichiesta di partecipazione al percorso di selezione per diventare volontario
Richiesta di partecipazione al percorso di selezione per diventare volontario Se hai voglia di offrire il tuo tempo, le tue energie e le tue capacità come volontario dell Associazione Peter Pan, ti invitiamo
DettagliPiano della ASL di Milano per le demenze
I medici di fronte alla demenza nella donna e nell uomo Piano della ASL di Milano per le demenze Le dimensioni del problema nella ASL di Milano La popolazione censita nella ASL di Milano nel 2012 è di
DettagliLe aeree di collaborazione nel PDZ: Prendersi cura dei soggetti fragili nel loro ambiente di vita (persone anziane)
A. Galopin A. Galopin - Trieste, - Trieste, 15 maggio 15 maggio 2013 2013 Le aeree di collaborazione nel PDZ: Prendersi cura dei soggetti fragili nel loro ambiente di vita (persone anziane) Le aree di
DettagliDOMANDA DI ACCESSO ALL ASSEGNO DI CURA PER ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI ANNO 2011 (Delibera di Giunta Regionale n. 985 del 15 giugno 2009)
Timbro di arrivo al protocollo dell Ente Allegato 1 All Ente capofila dell ATS XVI Comunità Montana Ufficio Promozione Sociale Via Piave n.12 62026 San Ginesio (MC) DOMANDA DI ACCESSO ALL ASSEGNO DI CURA
DettagliDocente A050 Italiano e Storia. Docente per n. 5 ore settimanali. Docente per n. 2 ore settimanali. Comune di Monte Sant Angelo
C U R R I C U L U M V I T A E INFORMAZIONI PERSONALI Nome e Cognome Carmela Crisomolo Indirizzo residenza Via Luigi Zuppetta n. 18/C Indirizzo domicilio idem Telefono 346 2305696 Fax ========= E-mail crisomolocarmela@libero.it
DettagliSezione 6 QUALITÀ E PARTECIPAZIONE
Sezione 6 QUALITÀ E PARTECIPAZIONE Qualità e partecipazione Proposte, reclami, suggerimenti pag 91 pag 92 89 90 Qualità e Partecipazione La realizzazione della Carta dei Servizi Sociali nasce da una esigenza
DettagliLegislazione psichiatrica in Italia (1)
Legislazione psichiatrica in Italia (1) Legge 36 del 1904 "pericolosi a sé o agli altri" di "pubblico scandalo (1904) o Esigenze di sicurezza > necessità terapeutiche Isolamento della psichiatria dal resto
DettagliAREA PREVENZIONE E SICUREZZA AMBIENTI DI LAVORO DIPARTIMENTO SANITÁ PUBBLICA
AREA PREVENZIONE E SICUREZZA AMBIENTI DI LAVORO DIPARTIMENTO SANITÁ PUBBLICA 1/9 Premessa Il Dipartimento di Sanità Pubblica dell Azienda USL di Bologna ha la finalità di prevenire le malattie, promuovere,
DettagliDott.ssa Primola Rossella Psicologa - Psicoterapeuta
Dott.ssa Primola Rossella Psicologa - Psicoterapeuta Paura, rabbia, frustrazione, dolore, tristezza, senso di impotenza, dipendenza, solitudine, diversità, paura per il futuro, scoraggiamento, sfiducia
DettagliTITOLO INIZIATIVA DESTINATARI LUOGO DURATA COSTO AMBITO
PRESENTAZIONE delle INIZIATIVE di FORMAZIONE ORGANIZZATE dai SOGGETTI ACCREDITATI o RICONOSCIUTI COME QUALIFICATI (DM 177/00 - Direttiva 90/03) ENTE: C.A.M. Centro per l'apprendimento Mediato Periodo I
DettagliIstituto Comprensivo di Sissa Trecasali Allegato 2.E al Piano Triennale dell Offerta Formativa 2016/19 CURRICOLO DI SCIENZE SCUOLA DELL INFANZIA
CURRICOLO DI SCIENZE SCUOLA DELL INFANZIA OBIETTIVI FORMATIVI TRAGUARDI Obiettivi riferiti all intero percorso della scuola dell infanzia OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO COMPETENZE Osservare con attenzione
DettagliPROGETTO FARO PERCORSI FORMATIVI PER I GENITORI
ISTITUTO COMPRENSIVO DI CURNO SCUOLA PRIMARIA DI MOZZO «Mosè del Brolo» PROGETTO FARO PERCORSI FORMATIVI PER I GENITORI Relatrice Insegnante Elisabetta Bonati PROGETTO FARO Presso Scuola Secondaria I grado
DettagliConsorzio Pubblico Servizio alla Persona Ambito Territoriale di Viadana
Consorzio Pubblico Servizio alla Persona Ambito Territoriale di Viadana PROGRAMMA OPERATIVO REGIONALE 2014-2020 OBIETTIVO INVESTIMENTI IN FAVORE DELLA CRESCITA E DELL OCCUPAZIONE COFINANZIATO CON IL FONDO
DettagliIl servizio e-care in provincia di Bologna La teleassistenza per la gestione della fragilità
Il servizio e-care in provincia di Bologna La teleassistenza per la gestione della fragilità C. Malvi (*), P. Pandolfi (*), G. Lupi (*), E. Centis (*), W. Orsi (*), D. Nardelli (**), E. Pipitone (**) (*)
DettagliIl coping: definizione, sviluppo e intervento
Il coping: definizione, sviluppo e intervento ali ale a ca e itas. à Fiorilli Chiatante Geraci Grimaldi Capitello Pepe Pepe Il coping Il coping Definizione, sviluppo e intervento Caterina Fiorilli Maria
DettagliDANIELA DE MARCHI EDUCARE LA FAMIGLIA: IL LAVORO DI SOSTENERE. L ESPERIENZA DELLA COMUNITA A CICLO DIURNO don Luigi Guanella
DANIELA DE MARCHI EDUCARE LA FAMIGLIA: IL LAVORO DI SOSTENERE L ESPERIENZA DELLA COMUNITA A CICLO DIURNO don Luigi Guanella PERCHE? DAL SOSTEGNO AL MINORE AL SOSTEGNO AI GENITORI PERCHÉ RITENIAMO IMPORTANTE
DettagliDELIBERA DEL DIRETTORE GENERALE. 358 / 2016 del 29/12/2016
DELIBERA DEL DIRETTORE GENERALE 358 / 2016 del 29/12/2016 Oggetto: NOMINA RESPONSABILE INTERNAL AUDITING - PROVVEDIMENTI OGGETTO: NOMINA RESPONSABILE INTERNAL AUDITING - PROVVEDIMENTI vista la seguente
DettagliPratica di cittadinanza e Legami di comunità nel volontariato ANTEAS 9 Incontro annuale di confronto fra i gruppi ANTEAS della Regione
Pratica di cittadinanza e Legami di comunità nel volontariato ANTEAS 9 Incontro annuale di confronto fra i gruppi ANTEAS della Regione 26/06/2014 San Giovanni al Natisone 1 Programma h 9.00 Accoglienza
DettagliGentile Signora/e, NOME E COGNOME COMUNE DI RESIDENZA
Gentile Signora/e, l Area Sanità e Salute della Fondazione ISTUD, ente di ricerca attento alla qualità della vita degli individui, sta svolgendo una ricerca sul vissuto dei nuclei famigliari di riferimento
DettagliI NUOVI PERCORSI DI CURA LA POSIZIONE DI SLOW MEDICINE
I NUOVI PERCORSI DI CURA LA POSIZIONE DI SLOW MEDICINE Silvana Quadrino Docente di Counselling in Pediatria Scuola di Specializzazione in Pediatria Università di Torino Slow Medicine www.slowmedicine.it
DettagliManifesto di Padova sulla Tutela della Salute Globale. afferma i seguenti principi:
Manifesto di Padova sulla Tutela della Salute Globale La FNOMCeO nel considerare la tutela della salute nella sua dimensione globale quale riconoscimento di un fondamentale diritto umano e quale fattore
DettagliVirginia Henderson cenni storici
Virginia Henderson cenni storici 1897:nasce a Kansas City. 1921:si diploma alla Army School of Nursing. 1926:acquisisce il Bachelor of Science e il Master of Arts in istruzione infermieristica alla Columbia
DettagliRegolamento per l assunzione del personale dipendente a tempo indeterminato
Regolamento per l assunzione del personale dipendente a tempo indeterminato (ALLEGATO ALLA DELIBERA C.d.A. N 3 DEL 21 MARZO 2015) Il presente Regolamento disciplina l assunzione a tempo indeterminato del
DettagliL OSPEDALIZZAZIONE DEL BAMBINO
- UOC PEDIATRIA - OSPEDALE DI STATO DELLA REPUBBLICA DI SAN MARINO - L OSPEDALIZZAZIONE DEL BAMBINO CINZIA CECCHETTI - 24 Novembre 2010 - L U.O.C di Pediatria dell Ospedale di Stato accoglie bambini e
DettagliREGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL DIPARTIMENTO SALUTE MENTALE E DIPENDENZE (D.S.M.D.) DELL AZIENDA USL 12 di Viareggio della REGIONE TOSCANA
REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL DIPARTIMENTO SALUTE MENTALE E DIPENDENZE (D.S.M.D.) DELL AZIENDA USL 12 di Viareggio della REGIONE TOSCANA Art. 1 - Finalità del Regolamento Il presente regolamento ha lo
DettagliQuestionario Scandinavo sul clima della sicurezza occupazionale
NOSACQ-50- Italian Questionario Scandavo sul clima della sicurezza occupazionale Lo scopo di questo questionario è conoscere il Suo punto di vista relativo alle procedure di sicurezza adottate presso il
DettagliInvecchiamento delle risorse umane
Invecchiamento delle risorse umane nelle RSA Brescia 28 gennaio 2016 BRESCIA 22 settembre 2015 Il programma «Space cowboys» del gruppo Mercedes Ritorno al lavoro Nella Daimler nel 2014 sono rientrati oltre
DettagliI luoghi dell integrazione: PUA e UVM
SEMINARIO L integrazione sociosanitaria e il Punto Unico di Accesso. Strumenti per la presa in carico delle persone fragili e non autosufficienti 8 maggio 2012 I luoghi dell integrazione: PUA e UVM Paola
Dettaglile direttive anticipate
le direttive anticipate Istituti Sociali Comunali Cara/o residente, con l accoglienza nelle nostre strutture per anziani, mettiamo in atto la nostra missione di assicurare un assistenza rispettosa della
DettagliProtocollo d Intesa. Per lo sviluppo della conciliazione nel settore delle telecomunicazioni
Protocollo d Intesa tra CAMERA DI COMMERCIO DI ANCONA e COMITATO REGIONALE PER LE COMUNICAZIONI - MARCHE Per lo sviluppo della conciliazione nel settore delle telecomunicazioni Con il presente Protocollo
DettagliImpiego degli ultrasuoni nell assistenza. infermieristica ed ostetrica: ecografia di supporto e controlli di qualità
Università degli Studi di Torino Impiego degli ultrasuoni nell assistenza infermieristica ed ostetrica: ecografia di supporto e controlli di qualità 12 Maggio 2012 Ost. A. Canavese ecografia ostetrica
DettagliLINEE GUIDA PER LA GESTIONE DELLA CONTINUITÀ
LINEE GUIDA PER LA GESTIONE DELLA CONTINUITÀ Uno degli obiettivi principali della nostra Scuola è garantire la gradualità e la personalizzazione del percorso formativo di ogni bambino. La scuola dell infanzia,
DettagliPER GARANTIRE IL RISPETTO DELLE OPINIONI DI OGNI FARMACISTA. ANCHE DI QUELLI CHE LA PENSANO IN MODO DIVERSO DA TE.
TI CHIEDIAMO AIUTO PER GARANTIRE IL RISPETTO DELLE OPINIONI DI OGNI FARMACISTA. ANCHE DI QUELLI CHE LA PENSANO IN MODO DIVERSO DA TE. Insieme alla libertà di vendere e usare la pillola del giorno dopo,
DettagliAssociazione Locale Affiliata A I SO AN BIL
Associazione Locale Affiliata C N A BIL IO LE A I C SO AN NO 20 11 Lettera del Presidente Una scelta di trasparenza e partecipazione Anche per il 2011 presentiamo agli Stakeholder di Muggiò il Bilancio
DettagliOpuscolo informativo per i pazienti. Le direttive anticipate
Opuscolo informativo per i pazienti Le direttive anticipate Cara/o Paziente, durante i primi giorni di ricovero, il personale curante le porrà numerose domande inerenti alla sua sfera personale e al suo
DettagliLa Convenzione sui Diritti dell'infanzia Articoli da 11 a 20
La Convenzione sui Diritti dell'infanzia Articoli da 11 a 20 Art. 11 1. Gli Stati parti adottano provvedimenti per impedire gli spostamenti e i non-ritorni illeciti di fanciulli all'estero. 2. A tal fine,
DettagliCompetenze disciplinari. L alunno: 1) Ascolta, comprende ed esegue la consegna data. 3) Utilizza strumenti e procedure su indicazione
SCUOLA PRIMARIA CURRICOLO D ISTITUTO di SCIENZE FINALITÀ AL TERMINE DEL PERCORSO D ISTRUZIONE OBBLIGATORIO : 1. Favorire il pieno sviluppo della persona nella costruzione del sé COERENZA TRA FINALITÀ OBBLIGO
DettagliIstituto Comprensivo Alba Adriatica Via Duca D Aosta, 13 64011 Alba Adriatica (TE) a.s. 2014-15 Dirigente Scolastico: Prof.ssa SABRINA DEL GAONE
Progettazione delle Attività di Continuità e Istituto Comprensivo Alba Adriatica Via Duca D Aosta, 13 64011 Alba Adriatica (TE) a.s. 2014-15 Dirigente Scolastico: Prof.ssa SABRINA DEL GAONE Referente Continuità:
DettagliLICIA BOCCALETTI ANZIANI E NON SOLO
LICIA BOCCALETTI ANZIANI E NON SOLO LA RILEVAZIONE 105 questionari Raccolti dal maggio 2011 al maggio 2012 Con la collaborazione dei servizi del territorio e delle associazioni di volontariato Obiettivo:
DettagliSCUOLA SUPERIORE DELLA MAGISTRATURA CONSIGLIO SUPERIORE DELLA MAGISTRATURA UFFICIO DEI REFERENTI PER LA FORMAZIONE DECENTRATA DEL DISTRETTO DI MILANO
SCUOLA SUPERIORE DELLA MAGISTRATURA CONSIGLIO SUPERIORE DELLA MAGISTRATURA UFFICIO DEI REFERENTI PER LA FORMAZIONE DECENTRATA DEL DISTRETTO DI MILANO Bruna Albertini, Paola Maria Braggion, Filippo D Aquino,Francesca
DettagliÈ una filosofia e un approccio allo sviluppo dei servizi per bambini con bisogni speciali e i loro genitori che enfatizza la realizzazione di una
È una filosofia e un approccio allo sviluppo dei servizi per bambini con bisogni speciali e i loro genitori che enfatizza la realizzazione di una forte partnership tra genitori e fornitori dei servizi,
DettagliProblematiche bioetiche in Oncologia. Prof. Vittorio Silingardi
Problematiche bioetiche in Oncologia Prof. Vittorio Silingardi 13.04.2016 Problematiche bioetiche in oncologia Possono interessare Il soggetto sano o ammalato Il medico o il ricercatore La famiglia e/o
DettagliCURRICOLO VERTICALE IL CORPO E IL MOVIMENTO - EDUCAZIONE FISICA - - SCUOLA DELL INFANZIA - ISTITUTO COMPRENSIVO I.COCCHI LICCIANA NARDI
IL IL MOVIMENTO L AUTONOMIA CURRICOLO VERTICALE IL E IL MOVIMENTO - EDUCAZIONE FISICA - - SCUOLA DELL INFANZIA - ISTITUTO COMPRENSIVO I.COCCHI LICCIANA NARDI COMPETENZE per i bambini dell ultimo anno al
DettagliPROGRAMMA GARANZIA GIOVANI
SCHEDA PROGETTO PER L IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA PROGRAMMA GARANZIA GIOVANI INTEGRIAMOCI: "IMPRONTE SOCIALI" Settore Assistenza Disabili SEDE Congregazione delle Suore Ancelle dell
DettagliLA CONDIVISIONE TI DA SICUREZZA AIUTIAMO LE NOSTRE IMPRESE A RIDURRE IL RISCHIO
4 LA CONDIVISIONE TI DA SICUREZZA AIUTIAMO LE NOSTRE IMPRESE A RIDURRE IL RISCHIO CONFARTIGIANATO IMPRESE VARESE CONDIVIDERE LA CULTURA PER LA SALUTE. LA SICUREZZA È UNA SCELTA CONSAPEVOLE DI CHI OPERA
Dettagli1. Glossario. 2. Valutazione della clinical competence. 3. Conclusioni
L AUTOMONITORAGGIO GLICEMICO (SMBG) COME VALUTAZIONE E APPLICAZIONE DI UNA TECNOLOGIA SANITARIA Un opportunità di miglioramento della clinical competence per il diabetologo, attraverso la valorizzazione
DettagliIl Centro di Ascolto. presentazione centro di ascolto delle povertà caritas
Il Centro di Ascolto Il Centro di ascolto è un segno visibile dell impegno della Comunità cristiana In esso la comunità cristiana, attraverso l opera di alcuni fedeli, rende quotidianamente visibile l
DettagliGRUPPO 3 I PERCORSI DI FUORUSCITA DALLA VIOLENZA: PROTEZIONE E SOSTEGNO ALLE VITTIME. 26 novembre 2012
GRUPPO 3 I PERCORSI DI FUORUSCITA DALLA VIOLENZA: PROTEZIONE E SOSTEGNO ALLE VITTIME 26 novembre 2012 LE DOMANDE 1. Quali sono gli elementi qualificanti del processo d integrazione negli e tra gli interventi
DettagliLa personalità del sordo
La personalità del sordo La struttura psicologica del sordo è legata ad alcune variabili -ambiente familiare -grado di sordità -età di insorgenza della stessa -contesto socio-culturale di riferimento -presenza
Dettagli