Roberta Marcoaldi Istituto Superiore di Sanità

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Roberta Marcoaldi Istituto Superiore di Sanità"

Transcript

1 Roberta Marcoaldi Istituto Superiore di Sanità

2 Direttive europee del settore dispositivi medici 90/385/CEE Dispositivi medici impiantabili attivi 93/42/CEE Dispositivi medici 98/79/CE Dispositivi medico-diagnostici in vitro Successive modifiche e aggiornamenti e direttiva 2007/47/CE

3 Definizione di dispositivo medico impiantabile attivo (direttiva 90/385/CEE) Dispositivo medico attivo destinato ad essere impiantato totalmente o parzialmente nel corpo mediante intervento chirurgico o medico e destinato a restarvi dopo l intervento.

4 Definizione di dispositivo medico (direttiva 93/42/CEE come emendata dalla 2007/47/CE) Strumento, apparecchio, impianto, software, sostanza destinato ad essere utilizzato sull uomo a scopo di: diagnosi, prevenzione, controllo, terapia, attenuazione di una malattia, di una ferita, di un handicap studio o sostituzione o modifica di un processo fisiologico intervento sul concepimento

5 Definizione di dispositivo medico (direttiva 93/42/CEE come emendata dalla 2007/47/CE) Il dispositivo medico non esercita l azione principale, nel o sul corpo umano, con mezzi farmacologici o immunologici o mediante processo metabolico, ma la sua funzione può essere coadiuvata da tali mezzi.

6 Definizione di dispositivo medicodiagnostico in vitro (direttiva 98/79/CE come emendata dalla 2007/47/CE) Dispositivo destinato dal fabbricante ad essere impiegato in vitro per l esame di campioni provenienti dal corpo umano per fornire informazioni sullo stato fisiologico o patologico.

7 Direttive nuovo approccio L armonizzazione legislativa si limita ai requisiti essenziali che i prodotti immessi nel mercato nella Comunità devono rispettare per poter circolare liberamente all interno della Comunità stessa. Le specifiche tecniche dei prodotti che rispondono ai requisiti essenziali fissati nelle direttive vengono definite in norme armonizzate. L applicazione di norme armonizzate o di altro genere rimane volontaria e il fabbricante può sempre applicare altre specifiche tecniche per soddisfare i requisiti. I prodotti fabbricati nel rispetto delle norme armonizzate sono ritenuti conformi ai corrispondenti requisiti essenziali.

8 Organismi Notificati Gli Organismi Notificati intervengono nelle procedure di valutazione della conformità indicate nelle direttive del nuovo approccio applicabili che prevedono l intervento di terzi. Gli Stati membri devono notificare gli organismi competenti. Essi possono scegliere gli organismi da notificare tra quelli che rientrano nell ambito della loro giurisdizione e che siano costantemente conformi ai requisiti delle direttive Attraverso la valutazione dell organismo che intende essere notificato è possibile determinare se sia tecnicamente competente e capace di svolgere le procedure di valutazione della conformità necessarie e dimostrare il grado di indipendenza, imparzialità e integrità necessarie. La competenza dell Organismo Notificato viene controllata a intervalli periodici.

9 Organismi Notificati Per quanto riguarda gli Organismi Notificati, risulta applicabile il Regolamento di esecuzione (UE) n. 920/2013 della Commissione del 24 settembre 2013 relativo alla designazione e alla sorveglianza degli organismi notificati a norma della direttiva del Consiglio 90/385/CEE sui dispositivi impiantabili attivi e della direttiva 93/42/CEE del Consiglio sui dispositivi medici.

10 Immissione dei dispositivi medici sul mercato I dispositivi medici possono essere immessi sul mercato se non compromettono lo stato di salute e la sicurezza di pazienti, utilizzatori ed eventualmente di terzi.

11 Requisiti essenziali (direttiva 93/42/CEE come emendata dalla 2007/47/CE) I dispositivi medici devono soddisfare i requisiti essenziali (RES) prescritti nell allegato I in considerazione della loro destinazione d uso. Il Fabbricante deve dare evidenza del soddisfacimento dei RES. L Organismo Notificato valuta come il fabbricante ha soddisfatto i RES. "

12 Requisiti essenziali (direttiva 93/42/CEE come emendata dalla 2007/47/CE) I requisiti essenziali si suddividono in: Requisiti generali Requisiti relativi alla progettazione e costruzione

13 Requisiti essenziali Requisiti generali I dispositivi devono essere progettati e fabbricati in modo che l utilizzazione, secondo quanto previsto, non comprometta lo stato di salute di pazienti e utilizzatori e terzi. Eventuali rischi residui devono essere di livello accettabile in rapporto al beneficio apportato.

14 Requisiti essenziali Requisiti relativi alla progettazione e alla costruzione Caratteristiche chimiche, fisiche e biologiche Infezione e contaminazione microbica Caratteristiche relative alla fabbricazione e all ambiente Dispositivi con funzione di misura Protezione contro le radiazioni Requisiti per i dispositivi medici collegati o dotati di una fonte di energia Informazioni fornite dal fabbricante

15 Requisiti essenziali Requisiti relativi alla progettazione e alla costruzione Caratteristiche chimiche, fisiche e biologiche Il fabbricante deve porre particolare attenzione ai materiali che vengono utilizzati per la realizzazione dei dispositivi medici (vedi ad es. tossicità). Deve essere valutata la compatibilità tra materiali, tessuti e fluidi corporei.

16 Requisiti essenziali Requisiti relativi alla progettazione e alla costruzione Caratteristiche chimiche, fisiche e biologiche Sono previsti particolari requisiti per dispositivi medici che comprendono come parte integrante una sostanza che se usata separatamente può essere considerata una specialità medicinale o un derivato del sangue umano. La progettazione e la fabbricazione dei dispositivi deve essere tale da ridurre al minimo i rischi derivanti dalle sostanze che possono sfuggire dal dispositivo (ftalati come plastificanti delpvc).

17 Requisiti essenziali Requisiti relativi alla progettazione e alla costruzione Infezione e contaminazione microbica I dispositivi devono essere progettati e fabbricati in modo da ridurre il rischio di infezione per il paziente/utilizzatore/terzi. Sono definiti particolari requisiti per i dispositivi contenenti tessuti di origine animale. Il fabbricante deve validare i materiali di confezionamento dei dispositivi forniti sterili. Il fabbricante deve validare il processo di fabbricazione e di sterilizzazione. Il fabbricante deve tenere sotto controllo le condizioni ambientali di fabbricazione.

18 Requisiti essenziali Requisiti relativi alla progettazione e alla costruzione Informazioni fornite dal fabbricante Il fabbricante deve predisporre, a corredo del dispositivo, le informazioni necessarie che consentano un utilizzo sicuro e appropriato tenendo in considerazione la formazione e le conoscenze dell utilizzatore. Le informazioni fornite devono inoltre permettere la corretta individuazione del dispositivo e del contenuto della confezione.

19 Classificazione dei dispositivi medici (direttiva 93/42/CEE come emendata dalla 2007/47/CE) I dispositivi medici sono suddivisi nelle classi: I IIa IIb-III. Le regole di classificazione sono riportate nell Allegato IX.

20 Classificazione dei dispositivi medici Allegato IX I dispositivi sono classificati a seconda del grado di invasività nei confronti del corpo umano e della durata del contatto. I dispositivi sono suddivisi in: Dispositivi non invasivi Dispositivi invasivi per gli orifizi Dispositivi invasivi di tipo chirurgico e impiantabili

21 Classificazione dei dispositivi medici Allegato IX Sono state previste regole aggiuntive, in deroga ai criteri precedenti, riguardanti: i dispositivi medici attivi i dispositivi medici contenenti specialità medicinali i dispositivi medici per la contraccezione e per prevenzione di malattie trasmissibili per contatto sessuale i dispositivi destinati al trattamento (pulizia, disinfezione) di dispositivi medici i dispositivi fabbricati utilizzando tessuti animali o derivati resi non vitali lesacchepersangue

22 Classificazione dei dispositivi medici Linee guida europee MEDICAL DEVICES: Guidance document Classification of medical devices MEDDEV 2.4/1 Rev. 9 del Giugno2010 Guidelines relating to the application of the council directive 93/42/EEC on medical devices

23 Valutazione della conformità da parte dell Organismo Notificato L Organismo Notificato interviene nell iter di marcatura CE sia mediante valutazione di documentazione tecnica che mediante lo svolgimento di verifiche ispettive presso il fabbricante.

24 Valutazione della conformità da parte dell Organismo Notificato Il Fabbricante, sulla base della classificazione del dispositivo medico, decide quale procedura seguire per la valutazione della conformità. Il fabbricante presenta una richiesta di marcatura CE all Organismo Notificato.

25 Valutazione della conformità da parte dell Organismo Notificato Il fabbricante, sulla base della classificazione del dispositivo medico, decide quale procedura seguire per la valutazione della conformità. Le procedure sono quelle di cui ai seguenti allegati: Allegato II Sistema completo di garanzia di qualità Allegato III Certificazione CE Allegato IV Verifica CE Allegato V Garanzia di qualità della produzione Allegato VI Garanzia di qualità del prodotto Allegato VII Dichiarazione di conformità CE

26 Valutazione della conformità L unico caso in cui non è previsto l intervento di un Organismo Notificato è quello dei dispositivi medici di classei. Il fabbricante segue la procedura di cui all Allegato VII (predispone fascicolo tecnico e procedure). Per i dispositivi medici di classe I è previsto l intervento di un Organismo Notificato solo se il prodotto è fornito sterile o se ha funzioni di misura.

27 Valutazione della conformità Per i dispositivi medici di classe III IIb-IIa è sempre previsto l intervento di un Organismo Notificato.

28 Valutazione della documentazione tecnica La documentazione tecnica comprende: Una descrizione del prodotto comprese le varianti previste e la destinazione d uso La classificazione del dispositivo medico compresa la regola di classificazione Le materie prime e i materiali di confezionamento I metodi di fabbricazione La descrizione dei metodi di sterilizzazione utilizzati (nel caso di prodotti sterili) La descrizione degli ambienti di produzione e delle apparecchiature utilizzate L elenco delle norme applicabili Il documento di gestione dei rischi La valutazione preclinica compresi gli studi di stabilità del prodotto La valutazione clinica L etichettatura e le istruzioni per l uso (queste ultime se del caso).

29 Valutazione dei sistemi di gestione della qualità L Organismo Notificato conduce verifiche ispettive al fine di stabilire se il sistema di gestione della qualità implementato dal fabbricante garantisce la conformità dei dispositivi medici alle disposizioni ad essi applicabili.

30 Linee guida europee sui sistemi di gestione della qualità Un sistema di gestione della qualità attuato secondo le norme della serie EN ISO 9001 conferisce presunzione di conformità. Il fabbricante deve dimostrare che i dispositivi medici soddisfano i requisiti essenziali pertinenti.

31 Norme sui sistemi di gestione della qualità nel settore medicale Good Manufacturing Practice(GMP) UNI EN ISO 9001:2008 UNI EN ISO 13485:2012 La UNI EN ISO 13485:2012 descrive un sistema di gestione della qualità per la realizzazione di dispositivi medici, per scopi regolamentari.

32 Verifiche ispettive dell Organismo Notificato L Organismo Notificato effettua presso il Fabbricante: verifiche ispettive di certificazione (o di rinnovo della certificazione) periodiche verifiche ispettive di sorveglianza della certificazione verifiche ispettive senza preavviso

33 Fabbricante La persona fisica o giuridica responsabile della progettazione, della fabbricazione, dell imballaggio e dell etichettatura di un dispositivo in vista dell immissione in commercio a proprio nome, indipendentemente dal fatto che queste operazioni siano eseguite da questa stessapersonaodaunterzopersuoconto.

34 Sorveglianza post-vendita e vigilanza del mercato Fabbricante Organismo Notificato Autorità competente

35 Sorveglianza post-vendita Fabbricante Il fabbricante deve impegnarsi a predisporre e a mantenere una procedura per la valutazione dell esperienza acquisita nell uso del dispositivo medico nella fase di post-produzione.

36 Sorveglianza post-vendita Organismo Notificato Svolge periodiche visite ispettive presso il fabbricante per verificare il mantenimento dei requisiti del sistema di qualità approvato.

37 Sorveglianza post-vendita Autorità competente Effettua attività di sorveglianza del mercato mediante audit presso fabbricanti, mandatari, distributori, grossisti. Valuta le richieste di pubblicità presentate dai fabbricanti Audit presso gli Organismi Notificati

38 Attività di vigilanza Obblighi del fabbricante Il fabbricante ha l obbligo di informare l Autorità Competente(Ministero della Salute per l Italia) se riceve segnalazione di incidenti che abbiano interessato dispositivi medici immessi sul mercato. Il fabbricante informa anche l Organismo Notificato che è intervenuto nella procedura di marcatura CE.

39 Attività di vigilanza Autorità competente Nota ministeriale della Direzione generale dei farmaci e dei dispositivi medici del 27/07/2004. Decreto del Ministro della Salute del 15/11/2005 Approvazione dei modelli di schede di segnalazioni di incidenti o mancati incidenti, che coinvolgono dispositivi medici e dispositivi medico-diagnostici in vitro.

40 Attività di vigilanza Obbligo per fabbricanti e operatori sanitari di segnalare all Autorità Competente incidenti (D. Lgs. 37/2010 recepimento della direttiva 2007/47/CE) I fabbricanti debbono accertarsi che il sistema di sorveglianza sia noto agli eventuali mandatari, ai responsabili dell immissione sul mercato, ai distributori, ai grossisti, ai rivenditori. Vengono stabiliti i tempi di trasmissione delle segnalazioni all Autorità Competente.

41 Attività di vigilanza Organismo Notificato L Organismo Notificato viene informato dal fabbricante relativamente a segnalazioni di incidenti che abbiano coinvolto i dispositivi. Durante le attività di audit viene valutata l applicazione della procedura di vigilanza predisposta dal fabbricante.

42 Scenari futuri Le normative cogenti nel settore dei dispositivi medici non hanno subito negli anni sostanziali modifiche. Nel settembre 2012 sono state pubblicate due proposte di Regolamento.

43 Proposte di Regolamento Proposal for a Regulation of the European Parliament and of the Council on medical devices, and amending Directive 2001/83/EC, Regulation (EC) n. 178/2002 and Regulation (EC) n. 1223/2009 Proposal for a Regulation of the European Parliament and of the Council on in vitro diagnostic medical devices

44 Proposte di Regolamento europeo Maggiore chiarezza nello scopo della legislazione europea Maggior controllo degli Organismi Notificati da parte delle Autorità Competenti Rafforzamento del ruolo e delle attività degli Organismi Notificati Maggiore chiarezza delle responsabilità di fabbricanti, rappresentanti autorizzati, importatori, distributori

45 Proposte di Regolamento Europeo Banca dati europea contenente informazioni sui dispositivi medici presenti nel mercato europeo Migliore tracciabilità dei dispositivi medici (UDI: Unique Device Identification system) Maggiore dettaglio dei requisiti per la valutazione clinica Adattamento delle regole al progresso scientifico e tecnologico Migliore coordinamento fra Autorità Competenti in materia di sorveglianza e vigilanza del mercato

46 Situazioni borderline Nonostante le regole di classificazione e la definizione di dispositivo medico, in alcuni casi non è immediatamente possibile inquadrare un prodotto in un ambito normativo(ad es. dispositivi medici). In relazione alla notevole espansione del settore dei dispositivi medici ci troviamo spesso ad occuparci di prodotti borderline.

47 Situazioni borderline Dispositivo medico Prodotto di libera vendita Dispositivo medico Biocida Dispositivo medico Cosmetico Dispositivo medico Dispositivo di protezione individuale Dispositivo medico Dispositivo medicodiagnostico in vitro Dispositivo medico Integratore alimentare Dispositivo medico Specialità medicinale

48 Valutazione delle situazioni borderline Alcuni dei punti critici, oggetto di specifica valutazione, sono rappresentati da: Destinazione d uso Formulazione del prodotto Meccanismo d azione del prodotto Individuazione dell azione principale/accessori

49 Destinazione d uso La destinazione d uso deve risultare fra quelle comprese nella definizione di dispositivo medico. Il fabbricante deve cioè individuare per il proprio prodotto una finalità medica tale da poter includere il prodotto nella categoria dei dispositivi medici.

50 Formulazione del prodotto I componenti che rientrano nella formulazione del prodotto devono contribuire a far sì che il prodotto agisca con meccanismi d azione propri di un dispositivo medico.

51 Meccanismo d azione del prodotto Nelle situazioni borderline in generale, ma in particolare nei casi di situazione di borderline fra dispositivo medico e prodotto medicinale, l individuazione del meccanismo d azione principale del prodotto è di fondamentale importanza.

52 Meccanismo d azione del prodotto Sappiamo che il farmaco agisce mediante meccanismi di tipo farmacologico, metabolico e immunologico a differenza del dispositivo medico per il quale l azione principale non deve essere conseguita con meccanismi di tale tipo, ma al più assistita da tali mezzi.

53 Meccanismo d azione Le definizioni che la MEDDEV2.1/3rev.3 Borderline products, drug-delivery products and medical devices incorporating, as integral part, an ancillary medicinal substance or an ancillary human blood derivative (dicembre 2009) riporta dei meccanismi d azione non risolvono le problematiche connesse alla valutazione delle situazioni borderline

54 Azione principale Rappresenta l azione che da sola consente il raggiungimento della finalità terapeutica del prodotto. Per un dispositivo medico il meccanismo d azione con cui si esplica l azione principale non deve essere di tipo farmacologico, metabolico o immunologico.

55 Azione accessoria Rappresenta l azione che da sola non consente il raggiungimento della finalità terapeutica del prodotto, ma contribuisce alla prestazione del prodotto finito. Per un dispositivo medico il meccanismo d azione con il quale si esplica l azione accessoria può essere di tipo farmacologico, immunologico o metabolico.

56 Linee guida europee sulle situazioni borderline Manual on Borderline and classification in the Community Regulatory Framework for Medical Devices Version 1.16 ( )

57 Meccanismo d azione farmacologico: prodotto medicinale Si può intendere quella interazione fra una sostanza ed un recettore(dose/risposta=azione farmacologica) Prodotto medicinale Ha di norma dei recettori specifici(presenti ad esempio su membrane cellulari o la loro interno) che possono essere posizionati anche molto lontano dal sito di applicazione/somministrazione. Viene modulata l attività del recettore (il recettore interagisce con il prodotto medicinale avviando processi biochimici)

58 Meccanismo d azione farmacologico: dispositivo medico Dispositivo medico Di norma agisce sul sito di applicazione (sito di applicazione coincide con il sito di azione) Il sito di applicazione può anche non coincidere con il sito azione (ad esempio adesione a glicoproteine di membrana); l affinità con l organismo dipende dalle caratteristiche chimico-fisiche della sostanza/prodotto.

59 Meccanismo d azione farmacologico: dispositivo medico Il meccanismo d azione potrebbe essere provato anche mediante modelli inanimati. Possiamo ancora parlare di meccanismo d azione farmacologico?

60 Test di efficacia Di particolare importanza nella valutazione delle situazioni borderline è la predisposizione di specifici metodi di prova (ad es. test in vitro), validati anche se non armonizzati, che possano contribuire a fornire evidenze di alcuni meccanismi d azione di prodotti.

61 Test di efficacia In considerazione della destinazione d uso prevista dal fabbricante, sono stati messi a punto metodi per la verifica di: Mucoadesività: capacità del prodotto di aderire alla mucosa e di permanervi. Effetto barriera/non permeabilità a sostanze: effetto protettivo nei confronti di agenti esterni. Effetto lubrificante

62 Test di efficacia Ai fini della dimostrazione dell effetto barriera della sostanza/prodotto, ad esempio nei confronti dell epitelio o della mucosa intestinale, vengono effettuati studi su modelli ricostruiti che permettono di misurare ad es. l integrità di membrana o l intensità dei flussi paracellulari del modello ricostruito, che sono correlati direttamente al meccanismo d azione esercitato dalla sostanza/prodotto posti a contatto con il sistema (meccanismo di adesione).

63 Sicurezza del dispositivi medico Fra le valutazioni che il fabbricante deve svolgere in merito alla sicurezza del dispositivo medico rientrano necessariamente quelle legate agli aspetti di biocompatibilità, valutazioni che generalmente sono effettuate sulla base di norme armonizzate esistenti quali quelle della serie ISO Le valutazioni di biocompatibilità possono però essere condotte anche mediante il supporto di evidenze derivanti dall esecuzione di test alternativi sviluppati anche in accordo al principio delle 3R (replacement, reduction, refinement).

64 Grazie per l attenzione!

Tracciabilità dei Dispositivi Medici

Tracciabilità dei Dispositivi Medici Pavia, 22 febbraio 2010 Tracciabilità dei Dispositivi Medici S.C. Farmacia FONDAZIONE I.R.C.C.S. Policlinico S. Matteo Pavia Normative correnti italiane ed europee Le tre normative che regolamentano, rispettivamente,

Dettagli

Dispositivo-vigilanza: aspetti normativi e procedura aziendale per la segnalazione di incidenti o mancati incidenti da dispositivo

Dispositivo-vigilanza: aspetti normativi e procedura aziendale per la segnalazione di incidenti o mancati incidenti da dispositivo Dispositivo-vigilanza: aspetti normativi e procedura aziendale per la segnalazione di incidenti o mancati incidenti da dispositivo medico Dr.ssa Liliana Ciannarella Dirigente Sanitario Farmacista A.O.Ospedale

Dettagli

Dispositivi medici e nuovo Regolamento Europeo

Dispositivi medici e nuovo Regolamento Europeo Società di Scienze Farmacologiche Applicate Society for Applied Pharmacological Sciences Seminario GdL Dispositivi Medici 15 Luglio 2013 Milano Dispositivi medici e nuovo Regolamento Europeo Principali

Dettagli

Il ruolo dell Ente Notificato nella Marcatura CE degli Impianti

Il ruolo dell Ente Notificato nella Marcatura CE degli Impianti Il ruolo dell Ente Notificato nella Marcatura CE degli Impianti Convegno gas medicinali e gli impianti di distribuzione Ancona 28 giugno 2007 Giovanni Ceriani IMPIANTO di DISTRIBUZIONE Definiamo impianto

Dettagli

introduzione Sandro Storelli CNA Padova, 4 maggio 2016

introduzione Sandro Storelli CNA Padova, 4 maggio 2016 introduzione Sandro Storelli CNA UNI UN ISO 13485 E lo standard internazionale per la gestione della qualità riconosciuto dall industria dei dispositivi medici. Lo standard definisce i requisiti di un

Dettagli

COME STERILIZZARE COSA STERILIZZARE

COME STERILIZZARE COSA STERILIZZARE SAN MARINO 4 Congresso Infermieri di Camera Operatoria COME STERILIZZARE COSA STERILIZZARE Graziano Sarti Impariamo a distinguere:? 2 Siamo operatori sanitari o altro? Ora va meglio! QUI C E UN PROCESSO

Dettagli

MARCATURA CE DISPOSITIVI MEDICI OBL

MARCATURA CE DISPOSITIVI MEDICI OBL MARCATURA CE DISPOSITIVI MEDICI OBL Sara Pelizzoli Modena, 29/10/2014 - Copyright Bureau Veritas RIFERIMENTI NORMATIVI Direttiva 93/42/CEE del Consiglio del 14 Giugno 1993 concernente i dispositivi medici

Dettagli

(Informazioni) INFORMAZIONI PROVENIENTI DALLE ISTITUZIONI, DAGLI ORGANI E DAGLI ORGANISMI DELL'UNIONE EUROPEA COMMISSIONE EUROPEA

(Informazioni) INFORMAZIONI PROVENIENTI DALLE ISTITUZIONI, DAGLI ORGANI E DAGLI ORGANISMI DELL'UNIONE EUROPEA COMMISSIONE EUROPEA 24.1.2013 Gazzetta ufficiale dell Unione europea C 22/1 IV (Informazioni) INFORMAZIONI PROVENIENTI DALLE ISTITUZIONI, DAGLI ORGANI E DAGLI ORGANISMI DELL'UNIONE EUROPEA COMMISSIONE EUROPEA Comunicazione

Dettagli

Camera di Commercio di Verona 14 aprile Relatore Gabriele Lualdi

Camera di Commercio di Verona 14 aprile Relatore Gabriele Lualdi Camera di Commercio di Verona 14 aprile 2011 Relatore Gabriele Lualdi 128 documento, stabilito mediante consenso e approvato da un organismo riconosciuto, che fornisce, per utilizzi comuni e ripetuti,

Dettagli

GMP nella produzione dei cosmetici

GMP nella produzione dei cosmetici GMP nella produzione dei cosmetici Giulia Trovato DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE S.C. IGIENE E SANITA PUBBLICA ASL TO 5 Regolamento (CE) n.1223/2009 Considerazione 16 Per garantirne la sicurezza, i prodotti

Dettagli

LA NORMA UNI EN E LA CERTIFICAZIONE DI PRODOTTO A MARCHIO IIP UNI

LA NORMA UNI EN E LA CERTIFICAZIONE DI PRODOTTO A MARCHIO IIP UNI LA NORMA UNI EN 14351-1 E LA CERTIFICAZIONE DI PRODOTTO A MARCHIO IIP UNI Monza 16 aprile 2013 Piero Ricci I.I.P. S.r.l. Istituto Italiano dei Plastici La verifica della conformità Quando un utente acquista

Dettagli

MANAGEMENT DEI CAMPIONI GRATUITI DI DISPOSITIVI MEDICI

MANAGEMENT DEI CAMPIONI GRATUITI DI DISPOSITIVI MEDICI MANAGEMENT DEI CAMPIONI GRATUITI DI DISPOSITIVI MEDICI Tentativo di colmare un vuoto normativo Antonella Iudicello Azienda USL Modena DD - POLICLINICO 1 DISPOSITIVO MEDICO (DM) Definizione: qualsiasi strumento,

Dettagli

Dispositivi medici: attività di sorveglianza in frontiera

Dispositivi medici: attività di sorveglianza in frontiera Polizia Sanitaria Roma, 20 Aprile 2011 Dispositivi medici: attività di sorveglianza in frontiera 1 dr. Franco Abbenda Ministero della Salute DGFDM Una precisazione Farmaco, cosmetico o dispositivo medico??

Dettagli

IL QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO PER IL SETTORE

IL QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO PER IL SETTORE IL QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO PER IL SETTORE Evoluzione degli standard UNI EN ISO 7396-1 ed UNI EN ISO 7396-2. RELATORE: Alessandro Sassi Ente / Azienda: Certiquality S.r.l. POLITECNICO DI MILANO,

Dettagli

Il Ministero della Salute e l applicazione del Regolamento 1223/2009

Il Ministero della Salute e l applicazione del Regolamento 1223/2009 "Il Regolamento (CE) n. 1223/2009 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 30 novembre 2009 sui prodotti cosmetici" Roma, 6 giugno 2013 Il Ministero della Salute e l applicazione del Regolamento 1223/2009

Dettagli

Rispetto dei requisiti di legge per le Dichiarazioni di Conformità e i Protocolli di Ispezione dei modelli di certificazione.

Rispetto dei requisiti di legge per le Dichiarazioni di Conformità e i Protocolli di Ispezione dei modelli di certificazione. Rispetto dei requisiti di legge per le Dichiarazioni di Conformità e i Protocolli di Ispezione dei modelli di certificazione Italo Vailati Desenzano 26 giugno 2013 1 Sommario Requisiti di legge Dichiarazioni

Dettagli

PANORAMICA SULLA DIRETTIVA MACCHINE 2006/42/CE

PANORAMICA SULLA DIRETTIVA MACCHINE 2006/42/CE PANORAMICA SULLA DIRETTIVA MACCHINE 2006/42/CE Premessa La direttiva individua come: macchine: quasi-macchine: l'insieme equipaggiato o destinato ad essere equipaggiato di un sistema di azionamento diverso

Dettagli

Le Norme UNI EN sulla sicurezza. Stefano Prestinoni

Le Norme UNI EN sulla sicurezza. Stefano Prestinoni Le Norme UNI EN sulla sicurezza Stefano Prestinoni prestinoni@polimpianti.it 1 Leggi e norme: perché? Europa: lo scenario? Direttiva comunitaria Legge nazionale di recepimento Requisiti essenziali di sicurezza

Dettagli

IL DECRETO CORRETTIVO DEL D.LGS N. 81/08. Titolo III Possibili futuri scenari nell uso delle macchine. Ing. Giuseppe Piegari Ministero del lavoro

IL DECRETO CORRETTIVO DEL D.LGS N. 81/08. Titolo III Possibili futuri scenari nell uso delle macchine. Ing. Giuseppe Piegari Ministero del lavoro IL DECRETO CORRETTIVO DEL D.LGS N. 81/08 Titolo III Possibili futuri scenari nell uso delle macchine Ing. Giuseppe Piegari Ministero del lavoro ART. 69 - Definizioni Agli effetti delle disposizioni di

Dettagli

Pubblicazione delle nuove Direttive Comunitarie

Pubblicazione delle nuove Direttive Comunitarie Pubblicazione delle nuove Direttive Comunitarie Milano, 21 Ottobre 2014 Gian Paolo Tondetta gianpaolo.tondetta@it.bureauveritas.com Nuovo quadro legislativo Pubblicazione L96 GUCE (Gazzetta Ufficiale Comunità

Dettagli

Le schede dati di sicurezza secondo il REACH

Le schede dati di sicurezza secondo il REACH L applicazione del Regolamento REACH: il caso dell Acetone Schede di sicurezza e scenari di esposizione Le schede dati di sicurezza secondo il REACH Roma, 10 giugno 2010 Federica Ceccarelli Esperta REACH

Dettagli

Mercoledì 13 Marzo 2013 Best Western Hotel Piacenza Assemblea Generale Associazione

Mercoledì 13 Marzo 2013 Best Western Hotel Piacenza Assemblea Generale Associazione Mercoledì 13 Marzo 2013 Best Western Hotel Piacenza Assemblea Generale Associazione Novità normative per la prevenzione incendi il D.M. 20/12/12 Impianti di protezione attiva contro l incendio Geom. Luca

Dettagli

Responsabilità della Direzione INDICE SCOPO CAMPO DI APPLICAZIONE RIFERIMENTI NORMATIVI FIGURE E RESPONSABILITÀ...

Responsabilità della Direzione INDICE SCOPO CAMPO DI APPLICAZIONE RIFERIMENTI NORMATIVI FIGURE E RESPONSABILITÀ... PROCEDURA GESTIONALE Pro231_02 Pagina 1 di 6 INDICE INDICE... 1 1 SCOPO... 2 2 CAMPO DI APPLICAZIONE... 2 3 RIFERIMENTI NORMATIVI... 2 4 FIGURE E RESPONSABILITÀ... 2 5 DEFINIZIONI... 2 6 MODALITÀ OPERATIVE...

Dettagli

Il legno a contatto con gli alimenti. Programma e analisi a cura dell Istituto Superiore di Sanità

Il legno a contatto con gli alimenti. Programma e analisi a cura dell Istituto Superiore di Sanità Il legno a contatto con gli alimenti. Programma e analisi a cura dell Istituto Superiore di Sanità Stati generali dell imballaggio di legno. Futuro, riciclo,qualità Verona M.R.Milana Istituto Superiore

Dettagli

DIRETTIVA 2007/47/CE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO. del 5 settembre 2007

DIRETTIVA 2007/47/CE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO. del 5 settembre 2007 21.9.2007 IT Gazzetta ufficiale dell Unione europea L 247/21 DIRETTIVA 2007/47/CE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 5 settembre 2007 che modifica la direttiva 90/385/CEE del Consiglio per il ravvicinamento

Dettagli

Direttiva PED : dalla 97/23/CE alla Nuova 2014/68/UE

Direttiva PED : dalla 97/23/CE alla Nuova 2014/68/UE Direttiva PED : dalla 97/23/CE alla Nuova 2014/68/UE L applicazione della nuova Direttiva è obbligatoria dal 19 luglio 2016. Decreto legislativo 15 febbraio 2016, n. 26 Obblighi del Fabbricante, compiti

Dettagli

Comune Fabriano. Protocollo Generale, Servizio Progettazione, Servizio Edilizia Privata. Progetto di Certificazione secondo le norme ISO 9000

Comune Fabriano. Protocollo Generale, Servizio Progettazione, Servizio Edilizia Privata. Progetto di Certificazione secondo le norme ISO 9000 Comune Fabriano Protocollo Generale, Servizio Progettazione, Servizio Edilizia Privata Progetto di Certificazione secondo le norme ISO 9000 Formazione per auditor interni 25 maggio 2009 1 SOMMARIO Il significato

Dettagli

E LA SICUREZZA DELLE APPARECCHIATURE ELETTROMEDICALI E DEGLI IMPIANTI

E LA SICUREZZA DELLE APPARECCHIATURE ELETTROMEDICALI E DEGLI IMPIANTI Il D.Lgs. 81/2008 il D.Lgs. 106/2009, le Norme Europee E LA SICUREZZA DELLE APPARECCHIATURE ELETTROMEDICALI E DEGLI IMPIANTI Vincenzo Ventimigla IL D.LGS. 81/2008, il D.Lgs. 106/2009 e le attrezzature

Dettagli

Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali

Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali Aspetti regolatori dei Dispositivi Medici applicati al Sistema Banca Dati e Repertorio Corso regionale di aggiornamento per la consultazione del Repertorio dei dispositivi medici Annamaria Donato Direzione

Dettagli

IL DIRETTORE GENERALE PER L IGIENE E LA SICUREZZA DEGLI ALIMENTI E LA NUTRIZIONE

IL DIRETTORE GENERALE PER L IGIENE E LA SICUREZZA DEGLI ALIMENTI E LA NUTRIZIONE DECRETO 21 dicembre 2016. Modifica delle etichette relativamente al dosaggio massimo di 27.4 kg 1-decanolo/ha per anno dei prodotti fitosanitari AN- TAK, DE-SPROUT, DE- SPROUT N, a base di sostanza attiva

Dettagli

"Organizzazione del lavoro, Responsabilità amministrativa degli enti ed efficacia esimente ai sensi dell'art. 30 dlgs 81/08: l'importanza

Organizzazione del lavoro, Responsabilità amministrativa degli enti ed efficacia esimente ai sensi dell'art. 30 dlgs 81/08: l'importanza Unindustria Bologna, 11 Febbraio 2015 "Organizzazione del lavoro, Responsabilità amministrativa degli enti ed efficacia esimente ai sensi dell'art. 30 dlgs 81/08: l'importanza dell'integrazione tra sistema

Dettagli

L Ente Italiano di Accreditamento. Il ruolo dell accreditamento

L Ente Italiano di Accreditamento. Il ruolo dell accreditamento L Ente Italiano di Accreditamento Nuovi strumenti per la trasparenza e la qualificazione delle imprese della Green Economy Il Nuovo Codice Appalti e la ISO 37001 Il ruolo dell accreditamento Filippo Trifiletti

Dettagli

SATOR AMBIENTE LA DIRETTIVA MACCHINE

SATOR AMBIENTE LA DIRETTIVA MACCHINE SATOR AMBIENTE LA DIRETTIVA MACCHINE ASL Frosinone Servizio PRESAL Tecnico della Prevenzione Dott. Tieri Sperduti La Direttiva Macchine VECCHIO SISTEMA Macchine rivestite di Sicurezza vengono rese sicure

Dettagli

Rischi connessi all uso di Macchine e Attrezzature di lavoro

Rischi connessi all uso di Macchine e Attrezzature di lavoro Rischi connessi all uso di Macchine e Attrezzature di lavoro D. Lgs. 81-2008 Titolo III CAPO I -Articolo 69 - Definizioni 1. Agli effetti delle disposizioni di cui al presente Titolo si intende per: a)

Dettagli

Apparecchi di sollevamento. Linee Guida per gli adempimenti di Legge

Apparecchi di sollevamento. Linee Guida per gli adempimenti di Legge SERVIZIO PREVENZIONE E RISCHIO TECNOLOGICO Apparecchi di sollevamento Linee Guida per gli adempimenti di Legge a cura della Direzione Tecnico Scientifica Direttore dott. Eduardo Patroni e per il Servizio

Dettagli

Regolamento particolare per la certificazione dei sistemi di gestione ambientale

Regolamento particolare per la certificazione dei sistemi di gestione ambientale Regolamento particolare per la certificazione dei sistemi di gestione ambientale In vigore dal 20/02/2016 GLOBE S.R.L. Via Governolo 34 10128 TORINO Tel 011/59/5863 Fax 011/ 5681344 www.byglobe.it email:

Dettagli

Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali

Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali Prot. 12745 del 26/06/2015 Designazione della Camera di Commercio Industria Artigianato Agricoltura di La Spezia quale autorità pubblica di controllo ai sensi dell art. 13 del decreto legislativo 8 aprile

Dettagli

ELENCO NORME AREA QUALITA' cod. base ICS e settoriali collegati

ELENCO NORME AREA QUALITA' cod. base ICS e settoriali collegati ELENCO NORME AREA QUALITA' cod. base ICS 03.120.10 e settoriali collegati (APPLICABILI AL SETTORE DISPOSITIVI MEDICI) aggiornamento ottobre 2011 Sistemi di gestione per la qualità - norme di riferimento

Dettagli

RED (2014/53/EU) Ralph Spanevello

RED (2014/53/EU) Ralph Spanevello RED (2014/53/EU) Ralph Spanevello Milan, 1 April 2016 Transizione da 1999/5/CE a 2014/53/UE La Direttiva 2014/53/UE è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell'unione Europea del 22 Maggio 2014 ed

Dettagli

Rischio Chimico. Definizioni

Rischio Chimico. Definizioni Rischio Chimico Definizioni a) agenti chimici: tutti gli elementi o composti chimici, sia da soli sia nei loro miscugli, allo stato naturale o ottenuti, utilizzati o smaltiti, compreso lo smaltimento come

Dettagli

Ing. Luigi Giudice. Comandante Provinciale dei Vigili del Fuoco 18/12/2014 1

Ing. Luigi Giudice. Comandante Provinciale dei Vigili del Fuoco 18/12/2014 1 Regola tecnica di prevenzione incendi per gli impianti di protezione attiva contro l'incendio installati nelle attività soggette ai controlli di prevenzione incendi Ing. Luigi Giudice Comandante Provinciale

Dettagli

PROCEDURA OPERATIVA PER L ANALISI E LA GESTIONE DEL RISCHIO

PROCEDURA OPERATIVA PER L ANALISI E LA GESTIONE DEL RISCHIO 28/06/2011 Pag. 1 di 9 PROCEDURA OPERATIVA PER L ANALISI E LA GESTIONE DEL RISCHIO 1 SCOPO... 2 2 APPLICABILITÀ... 2 3 DOCUMENTI DI RIFERIMENTO... 2 3.1 Moduli... 2 4 RESPONSABILITÀ... 2 5 MODALITÀ OPERATIVE...

Dettagli

REGIONE TOSCANA GIUNTA REGIONALE

REGIONE TOSCANA GIUNTA REGIONALE REGIONE TOSCANA GIUNTA REGIONALE ESTRATTO DAL VERBALE DELLA SEDUTA DEL 11-12-2012 (punto N 43 ) Delibera N 1107 del 11-12-2012 Proponente LUIGI MARRONI DIREZIONE GENERALE DIRITTI DI CITTADINANZA E COESIONE

Dettagli

Regolamenti comunitari riguardanti la sicurezza alimentare ( 2^ parte ) Relazione della Dott.ssa Candida Fattore

Regolamenti comunitari riguardanti la sicurezza alimentare ( 2^ parte ) Relazione della Dott.ssa Candida Fattore Regolamenti comunitari riguardanti la sicurezza alimentare ( 2^ parte ) Relazione della Dott.ssa Candida Fattore I regolamenti contenuti nel pacchetto igiene rivedono un po tutte le regole della sicurezza

Dettagli

Decreto Ministeriale 20/12/2012 (Gazzetta ufficiale 04/01/2013 n. 3)

Decreto Ministeriale 20/12/2012 (Gazzetta ufficiale 04/01/2013 n. 3) Decreto Ministeriale 20/12/2012 (Gazzetta ufficiale 04/01/2013 n. 3) Ministero dell'interno - Regola tecnica di prevenzione incendi per gli impianti di protezione attiva contro l'incendio installati nelle

Dettagli

GAZZETTA UFFICIALE N.210 DEL 09 SETTEMBRE 2005 MINISTERO DELLA SALUTE DECRETO

GAZZETTA UFFICIALE N.210 DEL 09 SETTEMBRE 2005 MINISTERO DELLA SALUTE DECRETO GAZZETTA UFFICIALE N.210 DEL 09 SETTEMBRE 2005 MINISTERO DELLA SALUTE DECRETO 2 agosto 2005 Modalita' di presentazione della documentazione per notifica di indagine clinica con dispositivi medici IL MINISTRO

Dettagli

SCHEMA. Mandato CEN M/120 Prodotti metallici per impieghi strutturali e loro accessori.

SCHEMA. Mandato CEN M/120 Prodotti metallici per impieghi strutturali e loro accessori. SCHEMA per la certificazione del controllo della produzione in fabbrica ai fini della marcatura CE di prodotti in acciai da bonifica da costruzione cui alla norma UNI EN 10343:2009 0 STORIA Edizione 0

Dettagli

XV Corso - Convegno sull attuazione dei principi di Buona Pratica di Laboratorio. Roma 21 dicembre 2010

XV Corso - Convegno sull attuazione dei principi di Buona Pratica di Laboratorio. Roma 21 dicembre 2010 XV Corso - Convegno sull attuazione dei principi di Buona Pratica di Laboratorio. Roma 21 dicembre 2010 La Buona Pratica di Laboratorio e la norma ISO 17025: due sistemi a Luciana Croci Istituto Superiore

Dettagli

Ministero dello Sviluppo Economico

Ministero dello Sviluppo Economico Ministero dello Sviluppo Economico DIREZIONE GENERALE PER IL MERCATO, LA CONCORRENZA, IL CONSUMATORE, LA VIGILANZA E LA NORMATIVA TECNICA IL DIRETTORE GENERALE VISTA la Direttiva 97/23/CE del Parlamento

Dettagli

La salute e la sicurezza del lavoro nell uso dei dispositivi medici

La salute e la sicurezza del lavoro nell uso dei dispositivi medici Dipartimento Tecnologie di Sicurezza CONVEGNO La sicurezza degli impianti elettrici e dei dispositivi medici nelle strutture sanitarie La salute e la sicurezza del lavoro nell uso dei dispositivi medici

Dettagli

Le Direttive di prodotto

Le Direttive di prodotto Le Direttive di prodotto 1 Le Direttive di prodotto stabiliscono i Requisiti Essenziali di Sicurezza (R.E.S. R.E.S.) ) cui i prodotti devono rispondere per poter liberamente circolare nel mercato europeo

Dettagli

Dispositivi di Protezione Individuale (DPI)

Dispositivi di Protezione Individuale (DPI) Dispositivi di Protezione Individuale (DPI) Dispositivi di Protezione Individuale (D.P.I.) Per D.P.I. si intende qualsiasi attrezzatura destinata ad essere indossata e tenuta dal lavoratore allo scopo

Dettagli

MARCATURA CE PRODOTTI IN PIETRA NATURALE

MARCATURA CE PRODOTTI IN PIETRA NATURALE MARCATURA CE PRODOTTI IN PIETRA NATURALE L applicazione della direttiva 89/106 CE sui materiali da costruzione LE PIETRE NATURALI DA TAGLIO Parte Prima CHIAMPO 07 febbraio 2006 Associazione industriali

Dettagli

MANUALE DI GESTIONE PER LA QUALITA

MANUALE DI GESTIONE PER LA QUALITA Copia N 00 Assegnata a: Indice del manuale DESCRIZIONE DELL'AZIENDA... 3 MISSION (politica per la qualità)... 3 ORGANIGRAMMA... 4 PROCESSI AZIENDALI E LORO INTERAZIONE... 5 Procedure e correlazione con

Dettagli

CAPITOLO 7 GESTIONE DEI PROCESSI

CAPITOLO 7 GESTIONE DEI PROCESSI CAPITOLO 7 GESTIONE DEI PROCESSI 7.1 GENERALITA 7.2 PIANIFICAZIONE E CONTROLLO DEI PROCESSI 7.3 RESPONSABILITA ED AUTORITA RELATIVE AI PROCESSI Pagina 51 di 76 7.1 GENERALITÁ Nel presente capitolo l Istituto

Dettagli

I passi per la certificazione del Sistema di Gestione dell Energia in conformità alla norma ISO Giovanni Gastaldo Milano, 4 ottobre 2011

I passi per la certificazione del Sistema di Gestione dell Energia in conformità alla norma ISO Giovanni Gastaldo Milano, 4 ottobre 2011 del Sistema di Gestione dell Energia in conformità alla norma ISO 50001 Giovanni Gastaldo Milano, 4 ottobre 2011 Un SISTEMA PER LA GESTIONE DELL ENERGIA CERTIFICATO è utile alle Organizzazioni che intendono:

Dettagli

Rischio Biologico D.lgs. 81/08

Rischio Biologico D.lgs. 81/08 Rischio Biologico D.lgs. 81/08 TITOLO X - ESPOSIZIONE AD AGENTI BIOLOGICI CAPO I - DISPOSIZIONI GENERALI Articolo 266 - Campo di applicazione 1. Le norme del presente Titolo si applicano a tutte le attività

Dettagli

INCONTRO CON GLI ORGANISMI NOTIFICATI ACCREDIA Milano Roma

INCONTRO CON GLI ORGANISMI NOTIFICATI ACCREDIA Milano Roma INCONTRO CON GLI ORGANISMI NOTIFICATI ACCREDIA Milano Roma 2011-09-09 ACCREDIA L ente italiano di accreditamento Incontro dedicato agli Organismi notificati L ACCREDITAMENTO PER GLI ORGANISMO NOTIFICATI

Dettagli

AGENDA. Corso di formazione. Metodologia, strategie e tecniche della Ricerca clinica. Edizione Firenze. Centro Studi ANMCO Settore Ricerca

AGENDA. Corso di formazione. Metodologia, strategie e tecniche della Ricerca clinica. Edizione Firenze. Centro Studi ANMCO Settore Ricerca AGENDA Corso di formazione Metodologia, strategie e tecniche della Ricerca clinica Edizione 2016-201 2017 Firenze Modulo 1 - Ottobre 2016 Metodologia della Ricerca clinica Mercoledì, h 14.00-18.00 18.00

Dettagli

Disciplinare Sistema IT01 100% Qualità Originale Italiana Made in Italy Certificate Appendice Parte A.A - Appendice Settore Accessori Moda

Disciplinare Sistema IT01 100% Qualità Originale Italiana Made in Italy Certificate Appendice Parte A.A - Appendice Settore Accessori Moda Disciplinare Sistema IT01 100% Qualità Originale Italiana Made in Italy Certificate Appendice Parte A.A - Appendice Settore Accessori Moda Pagina 1 di 5 APPENDICE SETTORE ACCESSORI MODA 1 - Obiettivo Il

Dettagli

CERTIFICAZIONE DI DSA VALIDA AI FINI SCOLASTICI

CERTIFICAZIONE DI DSA VALIDA AI FINI SCOLASTICI CERTIFICAZIONE DI DSA VALIDA AI FINI SCOLASTICI Requisiti necessari per l inserimento negli elenchi dei soggetti autorizzati a effettuare la prima certificazione diagnostica dei Disturbi Specifici dell

Dettagli

UNI EN 16636 PEST MANAGEMENT SERVICES

UNI EN 16636 PEST MANAGEMENT SERVICES UNI EN 16636 PEST MANAGEMENT SERVICES PERCHÉ CERTIFICARSI UNI EN 16636 Dimostrare al cliente l impegno e professionalità del servizio Garantire personale formato e competente BENEFICI AZIENDE DI DISINFESTAZIONE

Dettagli

DECRETO LEGISLATIVO 9 APRILE 2008, N. 81

DECRETO LEGISLATIVO 9 APRILE 2008, N. 81 DECRETO LEGISLATIVO 9 APRILE 2008, N. 81 Testo coordinato con il Decreto Legislativo 3 agosto 2009, n. 106 Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute

Dettagli

PREMESSO CHE: LA GIUNTA COMUNALE l Amministrazione Comunale di Roccastrada, consapevole che la qualità dell ambiente e del paesaggio rappresentano un

PREMESSO CHE: LA GIUNTA COMUNALE l Amministrazione Comunale di Roccastrada, consapevole che la qualità dell ambiente e del paesaggio rappresentano un COPIA COMUNE DI ROCCASTRADA (Provincia di Grosseto) GIUNTA MUNICIPALE DELIBERAZIONE N. 77 DEL 05/05/2009 OGGETTO: : CERTIFICAZIONE EMAS - APPROVAZIONE: PROGRAMMA AMBIENTALE AMBIENTALE REV 3 DEL 10.10.08;

Dettagli

Decreto Legislativo 2 gennaio 1997, n. 7

Decreto Legislativo 2 gennaio 1997, n. 7 Decreto Legislativo 2 gennaio 1997, n. 7 "Recepimento della direttiva 93/15/CEE relativa all'armonizzazione delle disposizioni in materia di immissione sul mercato e controllo degli esplosivi per uso civile"

Dettagli

Il D.Lgs. 9 Aprile 2008 n. 81 e il D.Lgs. 3 Agosto 2009 n. 106

Il D.Lgs. 9 Aprile 2008 n. 81 e il D.Lgs. 3 Agosto 2009 n. 106 Il D.Lgs. 9 Aprile 2008 n. 81 e il D.Lgs. 3 Agosto 2009 n. 106 Il legislatore ha realizzato ciò che si era proposto da oltre venti anni, e cioè la realizzazione di un unico testo normativo in materia di

Dettagli

Integratori alimentari: applicazioni delle normative vigenti dalla progettazione al prodotto finito.

Integratori alimentari: applicazioni delle normative vigenti dalla progettazione al prodotto finito. Integratori alimentari: applicazioni delle normative vigenti dalla progettazione al prodotto finito. Leader nella vendita di materie prime, API e attrezzature per il settore galenico è costituita da 4

Dettagli

PA.GRC.19 MALFUNZIONAMENTO DEI DISPOSITIVI MEDICI/APPARECCHI ELETTROMEDICALI. Indice delle revisioni Codice Documento Revisione Data emissione

PA.GRC.19 MALFUNZIONAMENTO DEI DISPOSITIVI MEDICI/APPARECCHI ELETTROMEDICALI. Indice delle revisioni Codice Documento Revisione Data emissione Pag.: 1 di 6 PROCEDURA AZIENDALE PER LA GESTIONE DELLA RACCOMANDAZIONE N 9 DEL MINISTERO DELLA SALUTE: PREVENZIONE DEGLI EVENTI AVVERSI CONSEGUENTI AL MALFUNZIONAMENTO DEI DISPOSITIVI MEDICI/APPARECCHI

Dettagli

DELIBERAZIONE N. DEL. Direzione Regionale: SALUTE E INTEGRAZIONE SOCIOSANITARIA Area: SAN. PUBBL., PROM. SALUTE, SIC. ALIM.

DELIBERAZIONE N. DEL. Direzione Regionale: SALUTE E INTEGRAZIONE SOCIOSANITARIA Area: SAN. PUBBL., PROM. SALUTE, SIC. ALIM. REGIONE LAZIO DELIBERAZIONE N. DEL 703 09/12/2015 GIUNTA REGIONALE PROPOSTA N. 18479 DEL 24/11/2015 STRUTTURA PROPONENTE Direzione Regionale: SALUTE E INTEGRAZIONE SOCIOSANITARIA Area: SAN. PUBBL., PROM.

Dettagli

IL RUOLO DELLE CAMERE DI COMMERCIO

IL RUOLO DELLE CAMERE DI COMMERCIO IL RUOLO DELLE CAMERE DI COMMERCIO Tiziana Pompei Responsabile dell Area Relazioni Istituzionali Roma, 26 Novembre 2009 1 Quadro normativo Con la legge n. 580/1993 sono stati conferiti alle Camere di commercio

Dettagli

DOCUMENTO TECNICO DI RIFERIMENTO STABILIMENTO A RISCHIO DI INCIDENTE RILEVANTE PROCTER & GAMBLE ITALIA S.P.A. INDICE 1. INFORMAZIONI DI BASE

DOCUMENTO TECNICO DI RIFERIMENTO STABILIMENTO A RISCHIO DI INCIDENTE RILEVANTE PROCTER & GAMBLE ITALIA S.P.A. INDICE 1. INFORMAZIONI DI BASE PROCTER & GAMBLE ITALIA S.P.A. Indirizzo VIA DELL`INDUSTRIA, 31 Comune GATTATICO Provincia RE Soglia D.Lgs.105/2015 SOGLIA SUPERIORE Codice Ministero NH153 INDICE 1. INFORMAZIONI DI BASE 2. SOSTANZE PERICOLOSE

Dettagli

Istituto Tecnico Aeronautico di Stato. Francesco De Pinedo 1. Roma - Via F. Morandini, 30 - Tel PG01 Audit Interni

Istituto Tecnico Aeronautico di Stato. Francesco De Pinedo 1. Roma - Via F. Morandini, 30 - Tel PG01 Audit Interni PG01 Audit Interni Redazione Verifica Approvazione RSQ Firma Data DSGA Firma Data DIRS Firma Data Stato delle Revisioni Num. Data Descrizione 00 24/03/2005 Emissione 01 06/03/2006 Inserito modulo Lista

Dettagli

La sorveglianza sanitaria: cosa dice la norma, cosa succede nella applicazione concreta.

La sorveglianza sanitaria: cosa dice la norma, cosa succede nella applicazione concreta. Dott.ssa T. Vai Servizio Prevenzione Sicurezza Ambienti di Lavoro - ASL Milano La sorveglianza sanitaria: cosa dice la norma, cosa succede nella applicazione concreta. Assemblea Regionale RLS FILCAMS Milano

Dettagli

Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali

Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali Prot. 8274 del 26/04/2016 Designazione della Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura Riviere di Liguria - Imperia, La Spezia, Savona ad effettuare i controlli ai sensi dell art. 13 del

Dettagli

Entrata in vigore delle D. RED e delle altre nuove direttive di prodotto. - Mancata attuazione - Scorte di prodotti non conformi

Entrata in vigore delle D. RED e delle altre nuove direttive di prodotto. - Mancata attuazione - Scorte di prodotti non conformi Entrata in vigore delle D. RED e delle altre nuove direttive di prodotto - Mancata attuazione - Scorte di prodotti non conformi - Il Rappresentante autorizzato 28 Aprile 2016 Avv. Maurizio Iorio La direttiva

Dettagli

Impianti elettrico. Evidenza SI NO NA Riferimenti Note

Impianti elettrico. Evidenza SI NO NA Riferimenti Note Impianti elettrico Per tutti i locali dell'unità Operativa in considerazione, è disponibile la classificazione aggiornata, firmata dal Responsabile Sanitario Norma CEI (ambiente ordinario, locale ad uso

Dettagli

IL DIRETTORE GENERALE DEL CONTROLLO DELLA QUALITÀ E DEI SISTEMI DI QUALITÀ

IL DIRETTORE GENERALE DEL CONTROLLO DELLA QUALITÀ E DEI SISTEMI DI QUALITÀ DECRETO 21 luglio 2009. Conferimento a «Valoritalia società per la certificazione delle qualità e delle produzioni vitivinicole italiane S.r.l.», dell incarico a svolgere le funzioni di controllo previste

Dettagli

Sistema europeo di regolamentazione per i dispositivi medici

Sistema europeo di regolamentazione per i dispositivi medici Sistema europeo di regolamentazione per i dispositivi medici Il campo di gioco Nuovo Approccio all'armonizzazione tecnica e Approccio Globale alla valutazione della conformità L'articolo 95 paragrafo 3

Dettagli

Sistema europeo di regolamentazione per i dispositivi medici

Sistema europeo di regolamentazione per i dispositivi medici Sistema europeo di regolamentazione per i dispositivi medici Il campo di gioco Nuovo Approccio all'armonizzazione tecnica e Approccio Globale alla valutazione della conformità L'articolo 95 paragrafo 3

Dettagli

LA DICHIARAZIONE DI CONFORMITA

LA DICHIARAZIONE DI CONFORMITA LABORATORIO CHIMICO CAMERA COMMERCIO TORINO LA DICHIARAZIONE DI CONFORMITA clelia.lombardi@lab-to.camcom.it REGOLAMENTO (CE) N. 1935/2004 UN PRESUPPOSTO FONDAMENTALE PER GLI OPERATORI DEL SETTORE ALIMENTARE

Dettagli

D.M. 14/01/2008, Il Regolamento(UE) n. 305/2011 sui prodotti da costruzione(cpr)

D.M. 14/01/2008, Il Regolamento(UE) n. 305/2011 sui prodotti da costruzione(cpr) Il contesto Normativo e gli obblighi per le aziende: D.M. 14/01/2008, Il Regolamento(UE) n. 305/2011 sui prodotti da costruzione(cpr) Igor SOLUSTRI RINA Services S.p.A. Product Certification Il panorama

Dettagli

Ministero delle infrastrutture. Decreto ministeriale del 5 marzo 2007

Ministero delle infrastrutture. Decreto ministeriale del 5 marzo 2007 Ministero delle infrastrutture Decreto ministeriale del 5 marzo 2007 Applicazione della Direttiva n. 89/106/CEE sui prodotti da costruzione, recepita con decreto del Presidente della Repubblica 21 aprile

Dettagli

MODULO 1 INTRODUZIONE AL SISTEMA INTEGRATO

MODULO 1 INTRODUZIONE AL SISTEMA INTEGRATO Ente/Agenzia di Formazione (Indirizzo, Telefono, Fax, E.Mail, Sito Web, Referente del Seminario / Corso). Titolo del Corso e Durata (in ore). Obiettivi Formativi e Programma Didattico. ATON SRL Via Spagna,

Dettagli

Guida all applicazione della direttiva macchine 2006/42/CE

Guida all applicazione della direttiva macchine 2006/42/CE Guida all applicazione della direttiva macchine 2006/42/CE Indice Introduzione generale 1 Premessa................................................................. pag. 8 2 L articolo 24...............................................................

Dettagli

Requisiti dei laboratori non annessi alle industrie alimentari e requisiti di un certificato di analisi, interpretazione del risultato.

Requisiti dei laboratori non annessi alle industrie alimentari e requisiti di un certificato di analisi, interpretazione del risultato. Requisiti dei laboratori non annessi alle industrie alimentari e requisiti di un certificato di analisi, interpretazione del risultato. 1 Accordo tra il Ministro della salute, le Regioni e le Province

Dettagli

Gestione del ciclo di vita del software

Gestione del ciclo di vita del software Applicazione delle Direttive e delle norme tecniche vigenti per il processo di certificazione del software ad uso medico Gestione del ciclo di vita del software Ing. Pasquale Fedele Liquidweb S.r.l. Milano,

Dettagli

Fabbricazione Industriale dei Medicinali

Fabbricazione Industriale dei Medicinali Universita degli Studi di Milano Corso di Laurea in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche Fabbricazione Industriale dei Medicinali slides Dott. Vittorino Ravelli Prof. Andrea Gazzaniga ORGANIZZAZIONE AZIENDALE

Dettagli

Etichettatura e rintracciabilità dei prodotti alimentari Atti del Convegno

Etichettatura e rintracciabilità dei prodotti alimentari Atti del Convegno Etichettatura e rintracciabilità dei prodotti alimentari Atti del Convegno CNA Viterbo - 3 febbraio 2005 Convegno CNA VITERBO 3 Febbraio 2005 RINTRACCIABILITA ED ETICHETTATURA DEI PRODOTTI O ALIMENTARI

Dettagli

MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE

MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE DECRETO 5 marzo 2007 Applicazione della direttiva n. 89/106/CEE sui prodotti da costruzione, recepita con decreto del Presidente della Repubblica 21 aprile 1993, n. 246,

Dettagli

1. Il logo biologico dell UE deve essere conforme al seguente modello:

1. Il logo biologico dell UE deve essere conforme al seguente modello: 5-5.1 IL LOGO LOGICO DELL UE- REQUISITI GRAFICI Il logo biologico dell UE, di cui all art. 25 par. 1 del Reg CE 834/07, può essere utilizzato nell etichettatura, presentazione e pubblicità di prodotti

Dettagli

Regolamento per la verificazione periodica di strumenti metrici

Regolamento per la verificazione periodica di strumenti metrici CCIAA Bolzano Servizio metrico Regolamento per la verificazione periodica di strumenti metrici (in attuazione dell art. 3 del decreto del Ministro dell industria, del commercio e dell artigianato 28 marzo

Dettagli

DELIBERAZIONE N X / 899 Seduta del 08/11/2013

DELIBERAZIONE N X / 899 Seduta del 08/11/2013 DELIBERAZIONE N X / 899 Seduta del 08/11/2013 Presidente ROBERTO MARONI Assessori regionali MARIO MANTOVANI Vice Presidente VALENTINA APREA VIVIANA BECCALOSSI SIMONA BORDONALI PAOLA BULBARELLI MARIA CRISTINA

Dettagli

ALLEGATO 1 STUDI MEDICI ED ODONTOIATRICI: MODALITA DI PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA DI AUTORIZZAZIONE E SCIA A) AUTORIZZAZIONE

ALLEGATO 1 STUDI MEDICI ED ODONTOIATRICI: MODALITA DI PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA DI AUTORIZZAZIONE E SCIA A) AUTORIZZAZIONE STUDI MEDICI ED ODONTOIATRICI: MODALITA DI PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA DI AUTORIZZAZIONE E SCIA A) AUTORIZZAZIONE Il professionista interessato presenta la domanda di autorizzazione al comune nel territorio

Dettagli

LE DIRETTIVE. CAIEL POINT s.r.l. Via G. Quarenghi, Bergamo telefono fax

LE DIRETTIVE. CAIEL POINT s.r.l. Via G. Quarenghi, Bergamo telefono fax LE DIRETTIVE L esistenza di sistemi legislativi e normativi diversi, costituiva un ostacolo alla libera circolazione dei prodotti in Europa. Quindi si e reso necessario armonizzare le legislazioni degli

Dettagli

CONTROLLI SULLE IMPRESE (art. 25 del D.Lgs. n. 33/2013) attività svolte dall Ufficio Metrico

CONTROLLI SULLE IMPRESE (art. 25 del D.Lgs. n. 33/2013) attività svolte dall Ufficio Metrico CONTROLLI SULLE IMPRESE (art. 25 del D.Lgs. n. 33/2013) attività svolte dall Ufficio Metrico Tipologia dei controlli Riferimenti normativi Criteri e modalità dei controlli Coerenza della produzione in

Dettagli

Aggiornamento del 26/01/2015 Pag. 1/7

Aggiornamento del 26/01/2015 Pag. 1/7 DICHIARAZIONE DI CONFORMITÁ PER LA FAMIGLIA DI DISPOSITIVI MEDICI RIDUTTORI DI PRESSIONE E RIDUTTORI DI PRESSIONE CON FLUSSIMETRI i cui codici sono specificati in allegato, ai requisiti essenziali di cui

Dettagli

Criteri di acquisto e di controllo delle opere strutturali in legno

Criteri di acquisto e di controllo delle opere strutturali in legno pagina 1 di 5 Revisione per unificazione e aggiornamento Reg. Eu. 0 02/05/2016 Servizio QSA Rappresentante della Direzione 305-2011 CPR REV DATA DESCRIZIONE DELLE MODIFICHE PREPARATO VERIFICATO E APPROVATO

Dettagli

La sicurezza dei cosmetici in un mercato globale

La sicurezza dei cosmetici in un mercato globale La sicurezza dei cosmetici in un mercato globale COSMETICI NATURALI E BIOLOGICI: TRA ESIGENZE DI MERCATO E SICUREZZA DEI PRODOTTI 28 MAGGIO 2014 SAVOIA HOTEL REGENCY Dr. Francesco Gregorini Referente REACH

Dettagli

La qualità delle materie prime: implicazioni per il farmacista preparatore

La qualità delle materie prime: implicazioni per il farmacista preparatore La qualità delle materie prime: implicazioni per il farmacista preparatore Prof. Paola Minghetti Presidente SIFAP Roma, 17.12.2004, Istituto Superiore di Sanità Cos è la SIFAP? La SIFAP è una associazione

Dettagli

Il controllo delle dichiarazioni di conformità. Valutazione delle principali non conformità

Il controllo delle dichiarazioni di conformità. Valutazione delle principali non conformità Il controllo delle dichiarazioni di conformità Valutazione delle principali non conformità Reg. CEE/UE 1935/04 Art. 16 - Dichiarazione di conformità 1. Le misure specifiche di cui all articolo 5 prevedono

Dettagli