Le rubriche di valutazione
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- Gino Ricci
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1 Le rubriche di valutazione
2 Obiettivi Obiettivo della lezione è la conoscenza di strumenti quali/quantitativi utili per la verifica di apprendimenti ed obiettivi formativi Contenuti Contenuto sono le Rubriche di valutazione
3 Le rubriche di valutazione Che cos è una Rubrica? Una rubrica costituisce un valido strumento e supporto per verificare e valutare una prestazione
4 La rubrica è uno strumento di punteggio che elenca i criteri per una parte di lavoro oppure per cosa conta di quel lavoro (per esempio, in un brano di scrittura, intenzionalità, organizzazione, dettaglio, vocabolario, logica, sono spesso dimensioni di cosa conta ) (Perkins 1992)
5 Rubriche: tipi di scale NUMERICA NUMERICA e VERBALE Insufficiente Sufficiente Buono Distinto Ottimo Insufficiente Sufficiente Discreto Buono Elevato Sono/È all inizio (Insufficiente) Sto /a imparando (Sufficiente) Compito non completato VERBALE La/o pratico/a (Buono) Compito parzialmente completato La/o possiedo/e (Ottimo) Compito completato
6 Costruiamo Rubriche di Standard attesi OSA Italiano Comprendere, ricordare e riferire i contenuti essenziali dei testi ascoltati. scrivere semplici testi relativi al proprio vissuto. Leggere, comprendere e memorizzare brevi testi ecc Comprende, ricorda e riferisce i contenuti essenziali dei testi ascoltati Scrive semplici testi relativi al proprio vissuto Legge, comprende e memorizza brevi testi Comprende, ricorda e riferisce alcuni contenuti essenziali dei testi ascoltati Scrive testi molto semplici relativi al proprio vissuto Legge, comprende e memorizza brevi frasi Comprende, ricorda e riferisce solo contenuti parziali dei testi ascoltati Scrive testi parziali relativi al proprio vissuto Legge, comprende senza memorizzare brevi testi Comprendere memorizzare contenuti parziali dei testi ascoltati, con difficoltà a memorizzare Scrive solo poche frasi Legge, brevi testi con difficoltà a comprendere
7 Di che cosa ho parlato Rubrica per l autovalutazione, da parte dell alunno, di una presentazione orale Come ho trovato e usato le informazioni Come ho organizzato la mia presentazione Sussidi di presentazione Come ho parlato agli altri Ho parlato di fatti Ho usato i libri della/e biblioteca/he Ho detto i punti principali del mo discorso, quindi ho spiegato Ho usato grafici, manifesti, locandine per mostrare le informazioni Ho guardato il pubblico, non il pavimento Ho usato le parole che tutti conoscevano Ho usato i giornali Ho detto cosa è accaduto in primo luogo, in secondo in terzo Ho spiegato i grafici, i manifesti Ho comunicato con tutti Ho detto il mio parere Ho usato Internet Ho parlato della cosa più importante che ho imparato I manifesti, i grafici erano facili da vedere e da comprendere Ho parlato chiaramente Ho spiegato i particolari Ho intervistato Ho usato parole come in primo luogo, allora, quindi, infine Ho usato la musica e il suono per mostrare le informazioni Non ho comunicato troppo velocemente Ho messo a fuoco l idea principale Ho fatto una lista dei luoghi dove ho ottenuto le informazioni Alla fine ho espresso il mio parere spèiegandone il perché La musica era facile da ascoltare: non era bassa né alta La mia voce era facile da sentirsi Ho detto qualcosa di nuovo rispetto al soggetto Ho detto le cose con le mie proprie parole Mi sono alzato in piedi Ho risposto alle domande Ho risposto alle domande Ho usato mani, faccia, occhi per comunicare
8 Rubrica per la valutazione, tra pari, di una presentazione orale Nome Ha effettuato un introduzione interessante Ha spiegato l argomento in modo chiaro Le informazioni sono state presentate ordinatamente Ha usato frasi complete Ha formulato la conclusione Ha parlato chiaramente, correttamente, distintamente Guardava negli occhi La posizione del corpo era corretta La presentazione era interessante Ha risposto alle domande con chiarezza
9 Rubrica per la valutazione, da parte dell insegnante, di una presentazione orale Nome Approfondimento del tema 10 Punti possibili Autovalutazione Valutazione dell insegnante Presentazione ben progettata e coerente 10 Ha integrato con l esperienza personale 10 Ha dato spiegazioni e motivi per le conclusioni 10 I sussidi di comunicazione sono stati chiari e utili 10 Le informazioni sono state complete 10 Punti possibili totali 60 Valutazione secondo la seguente scala: 10/9= eccellente; 8/7= molto buono; 6/5= soddisfacente; 4/3= scarso; 2/1= insoddisfacente
10 Come si crea una rubrica mostrare esempi di lavori ben eseguiti o carenti; elencare le caratteristiche di qualità dei lavori; applicazione-prova-adeguamento: si esaminano alcuni lavori già raccolti e si adegua l elenco delle caratteristiche; uso della valutazione tra pari: gli alunni producono (anche in gruppo), valutano, si autocorreggono, correggono i compagni ogni alunno rivede il proprio lavoro anche basandosi sul feedback dei compagni; l Insegnante, con la stessa rubrica utilizzata dagli alunni, valuta il lavoro.
11 Vantaggi della rubrica migliora la qualità dell apprendimento e della motivazione; migliora l autovalutazione; riduce il tempo per la valutazione da parte dell insegnante; favorisce la personalizzazione in quanto si possono costruire prove e rubriche ad hoc per gli alunni; favorisce il coinvolgimento delle famiglie: i genitori sanno che cosa i figli devono apprendere favorisce la continuità didattica; migliora la qualità della scuola in quanto assicura un controllo efficace dei livelli di apprendimento.
12 VALUTAZIONE QUALI/QUANTITATIVA La complessità della prestazione, lo sfondo integratore percepito e considerato dall allievo, la globalità delle eleborazioni e l originalità delle stesse, gli atteggiamenti ed i comportamenti sono oggetto di una valutazione globale dei processi di maturazione dell allievo (C.M. 100/08)
13 D. M. n. 5 DEL abrogato dal Regolamento DPR n. 122 del 19/08/09 La valutazione del comportamento degli studenti di cui all art. 2 del decreto legge 1 settembre 2008, n. 137, convertito, con modificazioni dalla legge 30 ottobre 2008, n. 169, risponde alle seguenti prioritarie finalità :
14 accertare i livelli di apprendimento e di consapevolezza raggiunti, con specifico riferimento alla cultura e ai valori della cittadinanza e della convivenza civile; verificare la capacità di rispettare il complesso delle disposizioni che disciplinano la vita di ciascuna istituzione scolastica;
15 diffondere la consapevolezza dei diritti e dei doveri degli studenti all interno della comunità scolastica, promuovendo comportamenti coerenti con il corretto esercizio dei propri diritti e al tempo stesso con il rispetto dei propri doveri, che corrispondono sempre al riconoscimento dei diritti e delle libertà degli altri;
16 dare significato e valenza educativa anche al voto inferiore a 6/ La valutazione del comportamento non può mai essere utilizzata come strumento per condizionare o reprimere la libera espressione di opinioni, correttamente manifestata e non lesiva dell altrui personalità, da parte degli studenti
17 La valutazione del comportamento degli studenti nella scuola secondaria di primo grado e nella scuola secondaria di secondo grado è espressa in decimi. La valutazione, espressa in sede di scrutinio intermedio e finale, si riferisce a tutto il periodo di permanenza nella sede scolastica e comprende anche gli interventi e le attività di carattere educativo posti in essere al di fuori di essa.
18 La valutazione in questione viene espressa collegialmente dal Consiglio di classe ai sensi della normativa vigente e, a partire dall anno scolastico , concorre, unitamente alla valutazione degli apprendimenti, alla valutazione complessiva dello studente.
19 In attuazione di quanto disposto dall art. 2 comma 3 del decreto legge 1 settembre 2008, n. 137, convertito dalla legge 30 ottobre 2008, n. 169, la valutazione del comportamento inferiore alla sufficienza, ovvero a 6/10, riportata dallo studente in sede di scrutinio finale, comporta la non ammissione automatica dello stesso al successivo anno di corso o all esame conclusivo del ciclo di studi.
20 Articolo 5 Autonomia scolastica 1. Ciascuna istituzione scolastica autonoma, nel rispetto dei principi e dei criteri di carattere generale previsti dal presente Decreto e dalla normativa vigente, può determinare, in sede di redazione del Piano dell Offerta formativa, ulteriori criteri e iniziative finalizzate alla prevenzione, tenendo conto di quanto previsto dal Regolamento di istituto, dal Patto educativo di corresponsabilità e dalle specifiche esigenze della comunità scolastica e del territorio.
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