LA SHARKA DEL PESCO Presentazioni dei risultati dei quattro Tavoli della Giornata del 20 aprile a Milano

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1 LA SHARKA DEL PESCO Presentazioni dei risultati dei quattro Tavoli della Giornata del 20 aprile a Milano Diffusione della sharka in pesco: situazione e normativa di riferimento Vito Nicola Savino Dipartimento di Scienze del Suolo della Pianta e degli Alimenti Università degli Studi di Bari Aldo Moro Francesco Palmisano Centro di Ricerca, Sperimentazione e Formazione in Agricoltura «Basile Caramia», Locorotondo (BA) Cesena - Centro Congressi di Pievesestina, 22 Aprile 2016

2 Plum pox virus distribution and management strategies Diffusione e gestione del virus della vaiolatura delle drupacee Fighting PPV in peach, Milan, 2016/04/20 Rimbaud et al., 2015 Ann Rev Phytopathol

3 Diffusione in Italia Rizza S, Conti F, Pasquini G, Tessitori M (2014) First report of Plum pox virus strain M isolates in apricot in Sicily, Italy.. Plant Disease 98(11),

4 La situazione è peggiorata negli ultimi anni 25 nuovi focolai d infezione riscontrati (16 pesco, 9 albicocco) Minervino M.

5 Lasituazione della SHARKA IN EMILIA-ROMAGNA ( ) 9zonediinsediamentoinER:26.288ettarinel2014

6 LA SITUAZIONE DELLA SHARKA IN VENETO (2013)

7 ERADICAZIONE DEI FOCOLAI DI SHARKA IN PUGLIA INDIVIDUATI NEL 1988/1989 Brindisi Mesagne susino impianto estirpato (+ 50%) Lecce Alezio albicocco 117 (11,1 %) Ugento albicocco 127 (5,2%) Lecce susino 1 (0,2%) Taranto Palagiano susino 158 (54,9%) (impianto estirpato) Palagiano susino 149 (40,6%) (impianto estirpato) Palagiano susino 54 (32,1%) (impianto estirpato) Castellaneta susino 192 (56,5%) (impianto estirpato) Castellaneta susino 1 (0,3 %) Castellaneta susino impianto estirpato (+ 50%) Sharka eradicata

8 ESEMPIO PUGLIA 2009

9 ESEMPIO PUGLIA 2011 Minervino M. 25 nuovi focolai d infezione riscontrati (16 pesco, 9 albicocco)

10 COSA ECAMBIATO DAL 1988/1989? IL VIRUS E ARRIVATO IL CEPPO MARCUS! Scarsa collaborazione da parte degli agricoltori nel segnalare i casi sospetti

11 COME E ARRIVATO IL CEPPO MARCUS? IMPIEGO DI MARZE NON CONTROLLATE! ASTONI PROVENIENTI DA VIVAI PRESENTI IN AREE CONTAMINATE!

12 FIGHTING PPV (SHARKA) IN PEACH: STATE OF THE ART AND PERSPECTIVES April 20, 2016 Milan

13 Genetic diversity of Plum pox virus PPV-An Albania PPV-T Turkey, Albania PPV- Rec Efficient dispersal on peach PPV-M PPV-EA Egypt PPV- W (Canada) Ukraine Russia Latvia PPV- CR Russia 5 new strainsdiscoveredin the last 10 years Homologous recombination playedan important rolein PPV evolution Partially related to biological properties PPV-D Poor dispersal on peach PPV- C Moldavia, Belarus, Russia Cherry infecting strains Phylogenetic tree reconstructed from full length genome Fighting PPV in peach, Milan, 2016/04/20

14 Experimental data: Key factors of PPV-M epidemicity in peach Higher aphid transmission rates Shorter latency of PPV-M in peach PPV-M Faster virus generalization within infected peach plants PPV-D PPV-Rec Average frequency of PPV positive inoculated leaves obtained from 4 independent assays (80 plants /Prunus species/ PPV isolate) % of systemic infections during 2 vegetative cycles for successfully inoculated plants Leaf source Rate of aphid acquisition-transmission from 2 leaf stages at 10 weeks post inoculation. 10 source leaves/leaf stages/ isolate and 20 GF305 seedlings/ source leaf) No strict host specificity Cumulative advantages confer a higher epidemicity to the PPV-M strain Fighting PPV in peach, Milan, 2016/04/20

15 RACCOMANDAZIONE E necessario mettere in atto efficienti azioni di monitoraggio in relazione agli specifici ceppi.

16 Disease control strategy in France Surveillance intensity varies according to disease risk Orchardsof 3 years-oldor lessare submittedto 2 or 3 inspections each year(local PPV incidence) Contaminated tree/orchard Min 1 control every 6 years For olderorchards, the intensityof surveillance varies according to: - The distance to previously detected diseased tree/contaminated orchard -PPV incidence (1 more control if incidence>2% in a 1 Km 2 area around the contamination) Security area Focal zone 1,5km 1 control/ year 1km 2 controls/ year (+ 1 control if PPV incidence> 2%) Fighting PPV in peach, Milan, 2016/04/20

17 Disease control strategy in France Disease removal The roguing of a diseased tree is mandatory within 10 days after its detection The entireorchard/plot isuprootedif PPV incidence >10% Threshold for orchard destruction may be lowered (8 or 5%) by regionaldecreeaftera pestrisk analysis Abandonned orchards in focal zone are uprooted Fighting PPV in peach, Milan, 2016/04/20

18 PPV IN EMILIA-ROMAGNA REGION PPV was first detected in Emilia-Romagna Region in 1982 THREE STRAINS ARE PRESENT: PPV Dideron (ER- 1982) PPV Marcus (ER- 1995) PPV Recombinant (ER-2007 but probably present for many years)

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21 L ATTUALE NORMATIVA PUO RALLENARE LA DIFFUSIONE DELLA SHARKA A LIVELLO NAZIONALE? SI SE APPLICATA CORRETTAMENTE E UNIFORMENTE

22 Aggiornamento Sharka: diagnostica, epidemiologia, risposta varietale, prevenzione, le ricerche in atto V. Savino, A.R. Babini, C. Ratti, D. Missere, F. Fontana, C. Fideghelli, G. Pasquini Ravenna 23 ottobre 2014

23 DI CHI E LA RESPONSABILITA DI TUTTI (VIVAISTI, AGRICOLTORI, SERVIZI FITOSANITARI, RICERCATORI, 0RGANI DI GOVERNO)

24 COSA E NECESSARIO FARE PER RIDURRE I DANNI CAUSATI DALLA SHARKA? ACQUISIRE LA CONSAPEVOLEZZA DELL ESIGENZA DI ATTIVARE DELLE REALI SINERGIE TRA TUTTI GLI ATTORI COINVOLTI (VIVAISTI, AGRICOLTORI, SERVIZI FITOSANITARI, RICERCATORI E ORGANI DI GOVERNO) PER L ELABORAZIONE DI UN PROGRAMMA OPERATIVO DI INTERVENTI COORDINATI A LIVELLO NAZIONALE

25 PERCHE UN PROGRAMMA NAZIONALE? PERCHE I PROBLEMI DA AFFRONTARE SONO DIVERSI E COMPLESSI

26 QUALI SONO LE CONDIZIONI MINIME PER L ATTUAZIONE DI UN PROGRAMMA NAZIONALE OPERATIVO PER LIMITARE LA DIFFUSIONE E I RELATIVI DANNI DEL «COMPLESSO SHARKA» 1. Volontà politica 2. Istituzione di gruppo di lavoro permanente di supporto costituito da ESPERTI(non da rappresentanze) 3. Reali interazioni tra i Servizio Fitosanitario Nazionale, Servizi Regionali e Istituzioni scientifiche 4. Reale applicazione della normativa vigente e non formale come in molti casi accade come in molti casi accade 5. Corsi obbligatori di formazione e/o di aggiornamento, con esami, per gli agenti e ispettori fitosanitari; 6. Corsi obbligatori di formazione e/o di aggiornamento, con esami, per i vivaisti; 7. Sensibilizzazione, attraverso adeguato programma di comunicazione di tutti gli operatori diretti e indiretti della filiera

27 CONCLUSIONI Considerato che PPV per molte importanti aree frutticole italiane può essere considerato endemico è inderogabile l attuazione di un programma operativo di interventi coordinati a livello nazionale per: Elaborare delle mappe georeferenziate delle aree indenni da focolai di PPV; Obbligo per i Costitutori di valutare la suscettibilità delle nuove cultivar ad infezioni di PPV; Protocollo validato per il monitoraggio e la caratterizzazione degli isolati (ceppi di PPV);.. Grazie per l attenzione