CAPITOLO 18 I SISTEMI DELL AUTOGIRO

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "CAPITOLO 18 I SISTEMI DELL AUTOGIRO"

Transcript

1 CAPITOLO 18 I SISTEMI DELL AUTOGIRO Di autogiri ne esistono di tutti i tipi e la gamma spazia dalle costruzioni amatoriali ai velivoli certificati. Parimenti è altrettanto vasta la gamma dei sistemi impiegati nei vari progetti. Per assicurare l idoneità al volo del vostro velivolo è importante che comprendiate a pieno il progetto ed il funzionamento dei vari sistemi impiegati in esso. SISTEMA DI PROPULSIONE Attualmente, la maggior parte degli autogiri, utilizza motori alternativi, installati in configurazione propulsiva, che trainano un elica a velocità fissa o costante. Di solito i motori utilizzati per gli autogiri di costruzione amatoriale sono motori automobilistici o simili di provata efficacia adattati all uso aeronautico. Solo alcuni autogiri amatoriali utilizzano motori ed eliche certificati FAA. I motori automobilistici, come altri tipi di motori adattati per l installazione su autogiro, operano ad alti giri, risulta quindi necessario l utilizzo di riduttori per diminuire l impulso in uscita verso l elica. I primi autogiri utilizzavano motori aeronautici già disponibili con eliche trattive. Vi sono ancora autogiri amatoriali così configurati, possono montare motori certificati o non certificati. E anche possibile l utilizzo di turbo-eliche o motori da jet ma non risulta ci siano attualmente autogiri con queste dotazioni. SISTEMA ROTORE SISTEMA ROTORE SEMIRIGIDO Qualsiasi rotore adatto all autorotazione è utilizzabile sull autogiro; ciononostante, quello semi-rigido con testa oscillante è il più utilizzato, data la sua semplicità. Eccone una tipica configurazione (Fig. 18-1): Piastre di testa: supportano il collegamento tra il blocco di testa ed il blocco cuscinetti, attraverso il perno di oscillazione di flappeggio. Blocco di testa: provvede al collegamento tra le pale, ad esso ancorate mediante i mozzi ad asta, alle piastre di testa, in modo che sia garantito il sottocarico 1. Mozzo ad asta: supporta il collegamento tra pala e blocco di testa, garantendo l angolo di pre-cono 2, determinato in fase progettuale in base alle stime del peso delle pale, della velocità del rotore e del carico a cui il rotore sarà sottoposto. Blocco cuscinetti: assicura la libera rotazione del rotore intorno al bullone perno attraverso il Piastre di testa Blocco di testa Mozzo ad asta Blocco cuscinetti Bullone Perno Laterale Bullone d oscillazione Bullone Perno Tubo di torsione Bullone perno avanti-indietro [Fig. 18-1] Il sistema semi-rigido a testa oscillante è comune alla maggior parte delle costruzioni amatoriali. Il movimento del mozzo e delle pale rotore è ottenuto attraverso il bullone d oscillazione quale tutta la struttura dell autogiro è sospesa al rotore. Perni di rotazione avamnti-indietro e laterale : costituiscono il giunto di collegamento tra il Bullone Perno e la struttura portante dell autogiro, disegnato in modo da garantire adeguata libertà di orientamento del piano rotore rispetto alla struttura portante. Tubo di torsione: è in frapposto tra il giunto di collegamento edil blocco cuscineti, per collegare la testa del rotore alla catena di comando del passo ciclico e garantire così il contorllo di beccheggio e di rollio. SISTEMA ROTORE TOTALMENTE ARTICOLATO Il sistema rotore totalmente articolato si trova solo su alcuni autogiri. Come per i sistemi rotore degli elicotteri, il sistema articolato permette la variazione in volo del passo delle pale. Questo sistema 1 Sottocarico- Caratteristica progettuale che fa si che la distanza, tra l asse del mast rotore ed il centro di massa di ogni pala rotore, resti costante quando le pale oscillano. Questo previene che la velocità del rotore sia influenzata dall effetto di Coriolis. Il sottocarico è spiegato nel Capitolo 3 Aerodinamica del volo, Effetto di Coriolis (Legge di conservazione del Momento Angolare) 2 Pre-cono deflessione angolare verso l alto delle pale rispetto al mozzo. 18-1

2 risulta molto più complesso della testa oscillante dato che necessita di cerniere che permettono il flappeggio delle singole pale e che permette inoltre il passaggio o il ritardo delle singole pale indipendentemente. [Fig. 18-2] Quando utilizzato su un autogiro il rotore totalmente articolato è estremamente simile a quello di un elicottero come spiegato nel Capitolo 5 Sistemi dell elicottero, sistema rotore principale. Uno dei vantaggi principali dell utilizzo di un rotore totalmente articolato negli autogiri, è quello di poter effettuare il decollo saltato. Le caratteristiche rotore richieste per poter eseguire un decollo saltato sono: avere un comando del passo collettivo, pale con una sufficiente inerzia ed un sistema di prerotazione capace di prerotare ad un numero di giri equivalente al 150% del numero di rpm normali di volo. L utilizzo di pale con una grande inerzia potenziale è desiderabile nell elicottero ed è necessario per il decollo saltato dell autogiro. Non si troverà mai un elicottero il cui sistema mozzo permette rotazioni di oltre il 50% in più di quelle normali per il volo, questa caratteristica identifica la testa rotore di un autogiro adatto al decollo saltato (altrimenti molto simile a quella di un elicottero). PREROTAZIONE Il rotore dell autogiro deve raggiungere la velocità di rotazione atta a creare al necessaria portanza prima del decollo. Sui modelli d autogiro più basici si usa iniziare far girare il rotore a mano, si procede poi al rullaggio con il rotore in avanti in modo che il flusso d aria passi attraverso il rotore accelerandolo fino ai rpm di volo. I più moderni autogiri sono dotati di prerotazione, ossia di un sistema meccanico che fa girare il rotore. La maggior parte degli impianti di prerotazione fanno raggiungere al rotore solo una parte dei giri necessari per il volo, il resto della velocità si raggiunge rullando o nella corsa di decollo. Data [Fig. 18-2] - Il rotore articolato permette al pilota di eseguire le variazioni di passo delle pale necessarie per il decollo saltato [Fig. 18-3] - La prerotazione meccanica utilizzata da molti autogiri utilizza una frizione posta sull albero dell elica ed un albero flessibile che dall elica va al mast rotore. Quando inserita il bendix fa girare la corona dentata posta sul mozzo rotore l ampia gamma di sistemi di prerotazione è necessario familiarizzare con il particolare sistema utilizzato e con le sue tecniche d utilizzo. PREROTATORE MECCANICO I sistemi di prerotazione meccanici sono solitamente azionati attraverso frizioni o con cinghie, una trasmissione, e possono avere un albero di trasmissione che trasmette la potenza dal motore al rotore. Sulla molti autogiri la frizione assorbe potenza che trasmette all albero che a sua volta passa la potenza al rotore attraverso un bendix di tipo automobilistico che agisce su una corona dentata. L impianto di prerotazione degli autogiri che possono fare il decollo saltato è simile al treno d ingranaggi che traina il rotore principale di un elicottero, tuttavia funziona solo quando il velivolo è a terra. Gli autogiri non hanno un sistema anti-coppia come gli elicotteri e serve quindi che il velivolo sia a terra affinché il contatto con la terra stessa compensi la coppia generata dalla prerotazione stessa. Se nel progetto dell autogiro è previsto il decollo saltato, i giri rotore raggiunti prima che il velivolo si stacchi da terra devono essere tali affinché l energia del rotore sopporti il velivolo attraverso la fase di accelerazione del decollo. Questa combinazione dei sistemi rotore e prerotazione utilizza la trasmissione solo quando il velivolo è a terra, la trasmissione viene poi scollegata dal motore e dal rotore durante il volo. PREROTATORE IDRAULICO IL sistema idraulico di prerotazione utilizzato sugli autogiri utilizza la potenza motore per attivare una pompa idraulica che a sua volta aziona un motore idraulico che collegato al rotore con un bendix 18-2

3 di tipo automobilistico [Fig. 18-4] Questo sistema implica anche l utilizzo di una qualche frizione e di un regolatore di pressione incorporati nel sistema. [Fig. 18-4] Questa prerotazione utilizza cinghie sul mozzo elica per trainare la pompa idraulica, che fa muovere un motore idraulico sul mast rotore PREROTATORE ELETTRICO Il prerotatore elettrico dell autogiro utilizza uno starter automobilistico con un bendix e una corona dentata montata sulla testa rotore a cui trasferisce il moto[fig.18-5] Questo sistema, indubbiamente semplice e di facile utilizzo, dipende troppo da un adeguata alimentazione elettrica. Utilizzare un metodo dall avvio così dolce allevia i problemi derivati dall alta torsione imposta da altri sistemi per iniziare la rotazione del rotore. Questo sistema invia impulsi elettrici allo starter per circa 10 secondi prima di fornirgli energia continuativamente. JET ALLE ESTREMITA Talvolta per prerotare sono stati collocati dei jet alle estremità delle pale, in alcuni casi utilizzati anche per [Fig. 18-5] Il prerotatore elettrico è semplice e facile da utilizzare, ma necessita di adeguata alimentazione elettrica permettere il volo stazionario. Questo sistema non richiede ne trasmissioni ne frizioni. Il vantaggio è che tale sistema non procura stress da torsione alla struttura ed inoltre il rotore può essere spinto durante il volo per aumentare il rateo di salita ed anche per effettuare il volo stazionario STRUMENTAZIONE La strumentazione è generalmente condizionata dalla complessità dell autogiro su cui è installata. Alcuni autogiri raffreddati ad aria o liquido possono avere strumentazioni molto semplici. STRUMENTI MOTORE Tutti, anche i più semplici, motori necessitano, per il funzionamento in sicurezza, di strumenti per il monitoraggio. Temperatura del liquido refrigerante, temperatura delle teste cilindri, temperatura e pressione olio, temperatura aria carburatori, temperatura gas di scarico, tutti questi danno indicazioni dirette del funzionamento del motore e possono essere indicati. Solitamente la potenza del motore è monitorata con un indicatore di rpm o, su autogiri con elica a velocità costante, con la MAP. 18-3

4 CONTAGIRI ROTORE La maggior parte degli autogiri è dotata di contagiri rotore. Dato che generalmente il pilota non ha il controllo diretto dei giri rotore durante il volo, tale strumento trova la sua massima utilità durante la corsa di decollo, per determinare quando la velocità del rotore stesso è sufficiente a garantire la portanza. Se tale indicatore non è presente, è necessaria molta più abilità da parte del pilota che deve percepire i giri rotore prima del decollo. Alcune manovre in autogiro richiedono inoltre la conoscenza della velocità del rotore. Un esempio è il decollo saltato quando l autogiro è dotato di passo collettivo, in questo caso è necessari avere un energia rotore sufficiente per eseguire la manovra. Quando sono disponibili sia il contagiri rotore che il passo collettivo si può ottenere la miglior efficienza dell operatività del rotore utilizzando i giri rotore praticamente più bassi.[fig. 18-6] [Fig. 18-6] Se presente, un contagiri rotore, risulta molto utile per determinare quando il rotore arriva a un numero di rpm sufficiente per il decollo INDICATORE DI SCIVOLATA/DERAPATA Un filo sul naso dell autogiro ed un inclinometro convenzionale sono sistemi spesso adottati sugli autogiri per aiutare a mantenere un volo coordinato. [Fig. 18-7] ANEMOMETRO La conoscenza della velocità anemometrica è essenziale ed il modo più semplice è avere una lettura da un anemometro progettato per l accurato funzionamento alle basse velocità. [Fig. 18-7] un semplice filo attaccato vicino al naso dell autogiro in posiziona tale da essere visibile per il pilota è uno dei sistemi più spesso utilizzati per indicare la rotazione sull asse di imbardata. Si può utilizzare anche l inclinometro. Per molti autogiri sono stati adattati degli indicatori di velocità del vento. Dove manca l anemometro, ossia in qualche costruzione amatoriale estremamente basica, è necessario che il pilota sia dotato di senso Q ( sensazione dell impatto dell aria contro il proprio corpo) ALTIMETRO Per molti piloti è molto difficile stimare accuratamente la quota rispetto al suole quando distano dal suolo stesso più di qualche centinaio di metri. Un altimetro convenzionale può fornire un buon riferimento quando la quota è tale da ridurre le percezioni umane. STRUMENTAZIONE PER VOLO IFR Gli autogiri che intendano volare in condizione strumentale devono essere adeguatamente dotati di strumenti di volo e navigazione. Proprio come gli aerei. Sono davvero pochi gli autogiri con dotazioni idonee a questo tipo di situazione. La maggior parte degli autogiri non risponde alle caratteristiche di stabilità necessarie per ottenere il permesso di volo IFR pilota solista. Quando si saranno sviluppati autogiri più grandi e avanzati sarà necessario prestare attenzione anche a quanto connesso con il volo IFR. MANOVRABILITÀ A TERRA L autogiro può muoversi a terra in modo simile a quanto fanno gli aerei. Il più comune metodo di controllo a terra è costituito da un ruotino anteriore sterzabile, talvolta combinato con ruote principali fornite di freni differenziali. [Fig. 18-8] L utilizzo di freni indipendenti sulle ruote del carrello principale permette la frenata differenziale, o comunque la differenza di forza frenante sulle due ruote permette di sterzare stretto. Su alcuni autogiri il ruotino anteriore è dotato di freno operato con pedali che sostituisce il freno sulle ruote principali. La limitatezza di questo sistema è connessa 18-4

5 al fatto che normalmente il ruotino anteriore sopporta solo una piccola parte del peso dell autogiro, riducendo l efficacia di questo sistema frenante. Inoltre in questo caso non è possibile utilizzare freni differenziali del raggio di sterzata a terra aumenta. Durante la movimentazione a terra bisogna dare speciale considerazione alle pale rotore, se ruotano possono costituire un pericolo per coloro e per ciò che è vicino. Molti autogiri hanno un sistema di freno rotore che può essere utilizzato per rallentare il rotore dopo l atterraggio o per fermare le pale quando l autogiro è parcheggiato. Un autogiro non deve mai essere lasciato parcheggiato con le pale libere dato che anche solo un leggero soffio di vento può farle girare o flappeggiare. 18-5

CIRCUITI OLEODINAMICI ELEMENTARI

CIRCUITI OLEODINAMICI ELEMENTARI CIRCUITI OLEODINAMICI ELEMENTARI Un esame sistematico dei circuiti completi, anche se limitato a pochi tipi di macchine e di attrezzature, sarebbe estremamente complesso e vasto. Il raggiungimento del

Dettagli

Produzione del Sistema Ibrido Parallelo

Produzione del Sistema Ibrido Parallelo Produzione del Sistema Ibrido Parallelo Dopo sei anni di ricerche e sviluppo siamo giunti alla configurazione definitiva del Sistema Ibrido Parallelo. Utilizzando la nostra ben collaudata tecnologia possiamo

Dettagli

APPLICATION SHEET Luglio

APPLICATION SHEET Luglio Indice 1. Descrizione dell applicazione 2. Applicazione - Dati 3. Selezione del prodotto e dimensionamento 4. Soluzione Motovario 1. Descrizione dell applicazione Gli schermi per campi da cricket fanno

Dettagli

Dispositivo di conversione di energia elettrica per aerogeneratori composto da componenti commerciali.

Dispositivo di conversione di energia elettrica per aerogeneratori composto da componenti commerciali. Sede legale: Viale Vittorio Veneto 60, 59100 Prato P.IVA /CF 02110810971 Sede operativa: Via del Mandorlo 30, 59100 Prato tel. (+39) 0574 550493 fax (+39) 0574 577854 Web: www.aria-srl.it Email: info@aria-srl.it

Dettagli

FRENI Informazioni per i conducenti Il meglio dalla vostra auto

FRENI Informazioni per i conducenti Il meglio dalla vostra auto FRENI i Informazioni per i conducenti Il meglio dalla vostra auto SISTEMA FRENANTE DALLE PRIME FASI Per esercitare l attrito frenante sulle ruote, i freni di precedente costruzione utilizzavano un sistema

Dettagli

INDICE. Assessorato turismo, sport, commercio e trasporti Infrastrutture funiviarie

INDICE. Assessorato turismo, sport, commercio e trasporti Infrastrutture funiviarie INDICE 1 CARATTERISTICHE GENERALI DEGLI IMPIANTI A FUNE... 2 1.1 Definizione di impianto a fune... 2 1.2 Tipologie di impianto... 3 1.3 Funzionamento degli impianti a fune... 6 1.4 Normativa per la costruzione

Dettagli

ELICOTTERO AB212. PDF created with pdffactory trial version www.pdffactory.com

ELICOTTERO AB212. PDF created with pdffactory trial version www.pdffactory.com ELICOTTERO AB212 Descrizione generale COSTRUTTORE AGUSTA su licenza della Bell Helicopter Company ( U.S.A. ). TIPOLOGIA DELLE MISSIONI Addestramento al volo; Concorso in operazioni S.A.R. ( Search And

Dettagli

La propulsione Informazioni per il PD

La propulsione Informazioni per il PD Informazioni per il PD 1/10 Compito Come funziona un automobile? Gli alunni studiano i diversi tipi di propulsione (motore) dell auto e imparano qual è la differenza tra un motore diesel e uno a benzina.

Dettagli

PRESE DI FORZA TOTALI IDROSTATICHE

PRESE DI FORZA TOTALI IDROSTATICHE PRESE DI FORZA TOTALI IDROSTATICHE La Interpump Hydraulics ha di recente introdotto un intera gamma di prese di forza totali a trazione idrostatica come evoluzione tecnica dei modelli tradizionali già

Dettagli

Il Torque Converter Intro. Il Torque Converter Funzionamento (base)

Il Torque Converter Intro. Il Torque Converter Funzionamento (base) Il Intro Tutte le vetture con cambio manuale dispongono di una frizione interposta tra motore e trasmissione che ha la funzione di creare o interrompere il collegamento meccanico tra questi due dispositivi,

Dettagli

Esame sezione Brevetti 2003-2004 Prova Pratica di meccanica

Esame sezione Brevetti 2003-2004 Prova Pratica di meccanica Esame sezione Brevetti 2003-2004 Prova Pratica di meccanica OGGETVO: Brevettazione dl un perfezionamento riguardante I pressatori per mescolatori dl gomma Egregio dottore, Le invio una breve relazione

Dettagli

I Motori Marini 1/2. Motore a Scoppio (2 o 4 tempi) Motori Diesel (2 o 4 tempi)

I Motori Marini 1/2. Motore a Scoppio (2 o 4 tempi) Motori Diesel (2 o 4 tempi) I Motori Marini 1/2 Classificazione Descrizione I motori marini non sono molto diversi da quelli delle auto, con lo stesso principio di cilindri entro cui scorre uno stantuffo, che tramite una biella collegata

Dettagli

FISICA DELLA BICICLETTA

FISICA DELLA BICICLETTA FISICA DELLA BICICLETTA Con immagini scelte dalla 3 SB PREMESSA: LEGGI FISICHE Velocità periferica (tangenziale) del moto circolare uniforme : v = 2πr / T = 2πrf Velocità angolare: ω = θ / t ; per un giro

Dettagli

Studio di un rotore ad eliche controrotanti per un convertiplano

Studio di un rotore ad eliche controrotanti per un convertiplano Studio di un rotore ad eliche controrotanti per un convertiplano Tesi di laurea di: Paris Monesi Relatore: Prof. Ing. Luca Piancastelli Università degli Studi di Bologna - Facoltà di Ingegneria - A.A.

Dettagli

www.interaviosup.it ias@interaviosup.it tel. +39 0831 555625 GALLERIA DEL VENTO SUBSONICA

www.interaviosup.it ias@interaviosup.it tel. +39 0831 555625 GALLERIA DEL VENTO SUBSONICA www.interaviosup.it ias@interaviosup.it tel. +39 0831 555625 GALLERIA DEL VENTO SUBSONICA L azienda Nata nel 1985 come fornitore internazionale di ricambi aeronautici, sia per il settore militare che per

Dettagli

IL RISPARMIO ENERGETICO E GLI AZIONAMENTI A VELOCITA VARIABILE L utilizzo dell inverter negli impianti frigoriferi.

IL RISPARMIO ENERGETICO E GLI AZIONAMENTI A VELOCITA VARIABILE L utilizzo dell inverter negli impianti frigoriferi. IL RISPARMIO ENERGETICO E GLI AZIONAMENTI A VELOCITA VARIABILE L utilizzo dell inverter negli impianti frigoriferi. Negli ultimi anni, il concetto di risparmio energetico sta diventando di fondamentale

Dettagli

CORSO DI IMPIANTI DI PROPULSIONE NAVALE

CORSO DI IMPIANTI DI PROPULSIONE NAVALE ACCADEMIA NAVALE 1 ANNO CORSO APPLICATIVO GENIO NAVALE CORSO DI IMPIANTI DI PROPULSIONE NAVALE Lezione 09 Motori diesel lenti a due tempi A.A. 2011 /2012 Prof. Flavio Balsamo Nel motore a due tempi l intero

Dettagli

Introduzione 2. Serie P20 4. Serie P28 6. Serie P35 8. Serie P39 10. Serie P42 12. Serie P57 14. Serie P60 16. Serie P85 18.

Introduzione 2. Serie P20 4. Serie P28 6. Serie P35 8. Serie P39 10. Serie P42 12. Serie P57 14. Serie P60 16. Serie P85 18. INDICE Introduzione 2 Serie P20 4 Serie P28 6 Serie P35 8 Serie P39 10 Serie P42 12 Serie P57 14 Serie P60 16 Serie P85 18 Serie P110 20 Schemi di connessione 22 Codifica 23 Note 24 Motori Passo Passo

Dettagli

modulog Combinazioni di moduli per la tecnica della manipolazione

modulog Combinazioni di moduli per la tecnica della manipolazione modulog Combinazioni di moduli per la tecnica della manipolazione Facile gestione di carichi pesanti - un valore aggiunto per la produttività La manipolazione ed il montaggio manuale di carichi pesanti

Dettagli

Impianti di propulsione navale

Impianti di propulsione navale La potenza elettrica è normalmente generata a bordo da uno o più dei seguenti sistemi che possono funzionare isolati o in parallele tra loro: Gruppi diesel-alternatori ; Alternatori asse trascinati dal

Dettagli

PUNTATE ALLE STELLE. INFORMAZIONI SU RUOTE COMPLETE E PNEUMATICI ORIGINALI BMW/MINI CON IL MARCHIO DELLA STELLA.

PUNTATE ALLE STELLE. INFORMAZIONI SU RUOTE COMPLETE E PNEUMATICI ORIGINALI BMW/MINI CON IL MARCHIO DELLA STELLA. PUNTATE ALLE STELLE. INFORMAZIONI SU RUOTE COMPLETE E PNEUMATICI ORIGINALI /MINI CON IL MARCHIO DELLA STELLA. Switzerland PNEUMATICI SU MISURA. Lo sviluppo di uno pneumatico originale /MINI ha inizio già

Dettagli

Studio di fattibilità di conversione di un deltaplano da motore termico a motore elettrico

Studio di fattibilità di conversione di un deltaplano da motore termico a motore elettrico ALMA MATER STUDIORUM UNIVERSITA DI BOLOGNA FACOLTA DI INGEGNERIA CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA MECCANICA Studio di fattibilità di conversione di un deltaplano da motore termico a motore elettrico Tesi

Dettagli

SOLO I CARRELLI TOYOTA CON SAS SANNO COME

SOLO I CARRELLI TOYOTA CON SAS SANNO COME SOLO I CARRELLI TOYOTA CON SAS SANNO COME www.toyota-forklifts.it ABBATTERE I COSTI I carrelli elevatori Toyota equipaggiati con il sistema SAS utilizzano una tecnologia intelligente per ridurre sia i

Dettagli

Impianti per il trasferimento di energia

Impianti per il trasferimento di energia Capitolo 2 Impianti per il trasferimento di energia 2.1 2.1 Introduzione In molte zone di un velivolo è necessario disporre di energia, in modo controllato; questo è necessario per molte attività, ad esempio

Dettagli

Politecnico di Bari I Facoltà di Ingegneria Corso di Laurea Specialistica in Ingegneria Meccanica ENERGIA EOLICA

Politecnico di Bari I Facoltà di Ingegneria Corso di Laurea Specialistica in Ingegneria Meccanica ENERGIA EOLICA Politecnico di Bari I Facoltà di Ingegneria Corso di Laurea Specialistica in Ingegneria Meccanica ENERGIA EOLICA turbine eoliche ad asse verticale VAWT A.A. 2008/09 Energie Alternative Prof.B.Fortunato

Dettagli

Funzionamento del motore 4 tempi I componenti fondamentali del motore 4 tempi I componenti ausiliari del motore 4 tempi La trasmissione del moto Le innovazioni motoristiche L influenza dell aerodinamica

Dettagli

Impianti di propulsione navale

Impianti di propulsione navale Motori diesel 4T Sistemi per ridurre la fumosità e le emissioni La sempre più continua attenzione alle problematiche ambientali e l inasprirsi di alcune normative regionali in tema di fumosità ed emissioni,

Dettagli

VENTILATORI TRL /FRL/FEA

VENTILATORI TRL /FRL/FEA VENTILATORI TRL /FRL/FEA TRL/FEA/FRL I ventilatori Kongskilde FRL, FEA e TRL formano una gamma ben collaudata di ventilatori, ideali per una vasta gamma di applicazioni industriali e per fornire energia

Dettagli

Piattaforma. HINOWA SPA Via Fontana - 37054 NOGARA - VERONA (ITALY) Tel. +39 0442 539100 Fax +39 0442 88790 mbighellini@hinowa.it - www.hinowa.

Piattaforma. HINOWA SPA Via Fontana - 37054 NOGARA - VERONA (ITALY) Tel. +39 0442 539100 Fax +39 0442 88790 mbighellini@hinowa.it - www.hinowa. HINOWA SPA Via Fontana - 37054 NOGARA - VERONA (ITALY) Tel. +39 044 53900 Fax +39 044 88790 . CARATTERISTICHE PRINCIPALI E UNICHE. PESO La LightLift 47 è la più leggera piattaforma aeree della sua categoria.

Dettagli

LEGGE DI STEVIN (EQUAZIONE FONDAMENTALE DELLA STATICA DEI FLUIDI PESANTI INCOMPRIMIBILI) z + p / γ = costante

LEGGE DI STEVIN (EQUAZIONE FONDAMENTALE DELLA STATICA DEI FLUIDI PESANTI INCOMPRIMIBILI) z + p / γ = costante IDRAULICA LEGGE DI STEVIN (EQUAZIONE FONDAMENTALE DELLA STATICA DEI FLUIDI PESANTI INCOMPRIMIBILI) z + p / γ = costante 2 LEGGE DI STEVIN Z = ALTEZZA GEODETICA ENERGIA POTENZIALE PER UNITA DI PESO p /

Dettagli

A. Maggiore Appunti dalle lezioni di Meccanica Tecnica

A. Maggiore Appunti dalle lezioni di Meccanica Tecnica Il giunto idraulico Fra i dispositivi che consentono di trasmettere potenza nel moto rotatorio, con la possibilità di variare la velocità relativa fra movente e cedente, grande importanza ha il giunto

Dettagli

PROBLEMA 1. Soluzione

PROBLEMA 1. Soluzione PROBLEMA 1 Prendendo come riferimento la pressione atmosferica di 1013 mbar agente sulla superficie libera di un corso d acqua, risulta che la pressione idrostatica sott acqua raddoppia a una profondità

Dettagli

Eco-Drive accelerate con il piede giusto

Eco-Drive accelerate con il piede giusto Eco-Drive accelerate con il piede giusto www.eco-drive.ch Risparmiare carburante prima di partire Ripartizione dei costi Il grafico mostra la ripartizione dei costi in un impresa di trasporti. L autista

Dettagli

I partner di Quality Alliance Eco-Drive

I partner di Quality Alliance Eco-Drive < I partner di Quality Alliance Eco-Drive Quality Alliance Eco-Drive è partner certificato di SvizzeraEnergia. Eco-Drive è un grande progetto della Fondazione Centesimo per il Clima. Gli organizzatori

Dettagli

Istruzioni per l uso ed il montaggio. Montaggio ADS

Istruzioni per l uso ed il montaggio. Montaggio ADS ADS La serie ADS è stata progettata sulla base della comprovata serie di ammortizzatori per carichi pesanti LDS da utilizzare su ascensori per persone e carichi. La prova di omologazione garantisce che

Dettagli

TCA S.p.A. Soluzioni per le cesoie 2003/001

TCA S.p.A. Soluzioni per le cesoie 2003/001 La tecnologia delle valvole a cartuccia permette di concentrare qualsiasi numero di funzioni di controllo oleodinamiche in un solo blocco, dalla singola valvola per il controllo della discesa, al blocco

Dettagli

. Si determina quindi quale distanza viene percorsa lungo l asse y in questo intervallo di tempo: h = v 0y ( d

. Si determina quindi quale distanza viene percorsa lungo l asse y in questo intervallo di tempo: h = v 0y ( d Esercizio 1 Un automobile viaggia a velocità v 0 su una strada inclinata di un angolo θ rispetto alla superficie terrestre, e deve superare un burrone largo d (si veda la figura, in cui è indicato anche

Dettagli

Motore passo passo: Laboratorio di Elettronica 1

Motore passo passo: Laboratorio di Elettronica 1 Motore passo passo: Laboratorio di Elettronica 1 Motore passo passo: Cuscinetto Rotore Cuscinetto Statore Laboratorio di Elettronica 2 Motore passo passo: Statore ( #8 bobine contrapposte a due a due:

Dettagli

[blockquote]carrello Laterale Multidirezionale Compatto [/blockquote] Portata nominale da 1500 a 3000 kg

[blockquote]carrello Laterale Multidirezionale Compatto [/blockquote] Portata nominale da 1500 a 3000 kg [blockquote]carrello Laterale Multidirezionale Compatto [/blockquote] Portata nominale da 1500 a 3000 kg [span class=note]caratteristiche[/span] La serie 2120 è un carrello laterale con sterzo multidirezionale,

Dettagli

G-Prop 77 Elica a Pale Auto-Orientabili Istruzioni

G-Prop 77 Elica a Pale Auto-Orientabili Istruzioni G-Prop 77 Elica a Pale Auto-Orientabili Istruzioni Indice Contenuto della fornitura... 1 Montaggio su asse elica... 2 Montaggio su Saildrive... 3 Note di funzionamento... 4 Manutenzione... 4 Dati Tecnici...

Dettagli

Multipurpose All Terrain Vehicle

Multipurpose All Terrain Vehicle FRESIA F18 4X4 Multipurpose All Terrain Vehicle Mezzo Speciale per Trasporto Materiale Logistico in condizioni estreme su ogni tipo di terreno 4 Ruote Motrici 4 Ruote Sterzanti L F18 4x4 è un veicolo leggero

Dettagli

Aprile (recupero) tra una variazione di velocità e l intervallo di tempo in cui ha luogo.

Aprile (recupero) tra una variazione di velocità e l intervallo di tempo in cui ha luogo. Febbraio 1. Un aereo in volo orizzontale, alla velocità costante di 360 km/h, lascia cadere delle provviste per un accampamento da un altezza di 200 metri. Determina a quale distanza dall accampamento

Dettagli

7.2 Controlli e prove

7.2 Controlli e prove 7.2 Controlli e prove Lo scopo dei controlli e delle verifiche è quello di: assicurare che l ascensore sia stato installato in modo corretto e che il suo utilizzo avvenga in modo sicuro; tenere sotto controllo

Dettagli

Progetto e costruzione di macchine Joseph E. Shigley, Charles R. Mischke, Richard G. Budynas Copyright 2005 The McGraw-Hill Companies srl

Progetto e costruzione di macchine Joseph E. Shigley, Charles R. Mischke, Richard G. Budynas Copyright 2005 The McGraw-Hill Companies srl Copyright 2005 The Companies srl Esercizi aggiuntivi capitolo 13 Analisi 13-4 Un pignone cilindrico a denti dritti di 21 denti ingrana con una ruota da 28 denti. Il passo diametrale è di 3 denti/in e l

Dettagli

Università degli Studi di Trieste a.a. 2009-2010. Convogliatori. continuo sono anche definiti convogliatori. Sono qui compresi:

Università degli Studi di Trieste a.a. 2009-2010. Convogliatori. continuo sono anche definiti convogliatori. Sono qui compresi: Convogliatori I trasportatori di tipo fisso con moto spesso continuo sono anche definiti convogliatori. Sono qui compresi: trasportatori a rulli (motorizzati o non motorizzati); trasportatori a nastro;

Dettagli

Istituto Tecnico Settore Tecnologico Giulio Cesare Falco. Studio dell elica aeronautica Parte 2

Istituto Tecnico Settore Tecnologico Giulio Cesare Falco. Studio dell elica aeronautica Parte 2 Istituto Tecnico Settore Tecnologico Giulio Cesare Falco nuovo indirizzo in Trasporti e Logistica articolazione Costruzione del Mezzo opzione Costruzioni Aeronautiche Studio dell elica aeronautica Parte

Dettagli

GUIDA ALLE PROVE SPERIMENTALI ENAC PER DRONI SAPR

GUIDA ALLE PROVE SPERIMENTALI ENAC PER DRONI SAPR GUIDA ALLE PROVE SPERIMENTALI ENAC PER DRONI SAPR Prova: Capacità di comando e controllo alla max distanza e max quota (70m) operativa in condizioni di peso max Questa prova è volta alla verifica dei comandi

Dettagli

Istruzioni di montaggio per i Modelli:

Istruzioni di montaggio per i Modelli: Istruzioni di montaggio per i Modelli: 968999306/iZC Equipaggiati con: 96899934 TRD48 Gruppo di taglio a tunnel Tunnel Ram oppure 968999347 CD48 Gruppo di taglio Combi Montaggio Disimballare la macchina.

Dettagli

ISTRUZIONI MONTAGGIO COREASSY

ISTRUZIONI MONTAGGIO COREASSY ISTRUZIONI MONTAGGIO COREASSY 0 1 PREMESSA Questo coreassy è stata prodotto e collaudato secondo gli schemi della norma UNI EN ISO 9001:2008 e risulta essere perfettamente intercambiabile all originale.

Dettagli

ELISOCCORSO IN TOSCANA

ELISOCCORSO IN TOSCANA ELISOCCORSO 118 1 ELISOCCORSO IN TOSCANA Pegaso 1-A109 Power Elibase F i r e n z e Pegaso 2- A109 Power Elibase Grosseto Pegaso 3- BK 117- Elibase Massa Cin quale 2 Pegaso 1- F i r e n z e Pegaso 2- Grosseto

Dettagli

STUDIO DEL COMPORTAMENTO DINAMICO SU STRADA DELLA VETTURA ASTURA

STUDIO DEL COMPORTAMENTO DINAMICO SU STRADA DELLA VETTURA ASTURA ALMA MATER STUDIORUM UNIVERSITA DI BOLOGNA FACOLTA DI INGEGNERIA CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA MECCANICA DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA DELLE COSTRUZIONI MECCANICHE, NUCLERI, AERONAUTICHE E DI METALLURGIA

Dettagli

IDENTIFICAZIONE PRODOTTO

IDENTIFICAZIONE PRODOTTO FS 08 1S E un sollevatore manuale uso gancio per operatori professionali del settore ferroviario. Consente il sollevamento di attrezzature ferroviarie dopo essere stato assemblato nei 3 moduli che lo compongono

Dettagli

ELEVATORI PER NASTRI

ELEVATORI PER NASTRI NASTRI TRASPORTATORI ELEVATORI PER NASTRI ELEVATORE CONTINUO A RIPIANI Per le esigenze di trasporto in verticale realizziamo elevatori verticali a piano fisso. Queste apparecchiature svolgono sia la funzione

Dettagli

Capitolo 3. Iniziamo col far vedere cosa si è ottenuto, per far comprendere le successive descrizioni, avendo in mente ciò che si vuole realizzare.

Capitolo 3. Iniziamo col far vedere cosa si è ottenuto, per far comprendere le successive descrizioni, avendo in mente ciò che si vuole realizzare. Realizzazione meccanica Iniziamo col far vedere cosa si è ottenuto, per far comprendere le successive descrizioni, avendo in mente ciò che si vuole realizzare. - 37 - 3.1 Reperibilità dei pezzi La prima

Dettagli

Generalità sulle elettropompe

Generalità sulle elettropompe Generalità sulle elettropompe 1) Introduzione Ne esistono diverse tipologie ma si possono inizialmente suddividere in turbopompe e pompe volumetriche. Le prime sono caratterizzate da un flusso continuo

Dettagli

Impianto Pneumatico. Capitolo 6 - 6.1 -

Impianto Pneumatico. Capitolo 6 - 6.1 - Capitolo 6 Impianto Pneumatico - 6.1 - 6.1 Introduzione In diversi casi è conveniente sfruttare energia proveniente da aria compressa; questo è soprattutto vero quando il velivolo possiede dei motori a

Dettagli

29 Circuiti oleodinamici fondamentali

29 Circuiti oleodinamici fondamentali 29 Circuiti oleodinamici fondamentali Fig. 1. Circuito oleodinamico: (1) motore elettrico; (2) pompa; (3) serbatoio; (4) filtro; (5) tubazione di mandata; (6) distributore; (7) cilindro; (8) tubazione

Dettagli

PRESTAZIONI efficienti Linde ECO Mode. Linde Material Handling

PRESTAZIONI efficienti Linde ECO Mode. Linde Material Handling PRESTAZIONI efficienti Linde ECO Mode Linde Material Handling Una delle maggiori aziende di veicoli al mondo: L unica domanda quale versione Vi Linde PERFORMANCE Mode. Garantisce al carrello la piena

Dettagli

Il Solare Termodinamico per la Produzione di Energia Elettrica e Calore a Media Temperatura

Il Solare Termodinamico per la Produzione di Energia Elettrica e Calore a Media Temperatura Efficienza Energetica, il forziere nascosto dell industria sarda Il Solare Termodinamico per la Produzione di Energia Elettrica e Calore a Media Temperatura Prof. Daniele Cocco Dipartimento di Ingegneria

Dettagli

Pompe di circolazione

Pompe di circolazione Corso di IMPIANTI TECNICI per l EDILIZIA Pompe di circolazione per gli impianti di riscaldamento Prof. Paolo ZAZZINI Dipartimento INGEO Università G. D Annunzio Pescara www.lft.unich.it Pompe di circolazione

Dettagli

Disegno di Macchine. corso per I anno della laurea in ing. meccanica Docente: ing. Francesca Campana

Disegno di Macchine. corso per I anno della laurea in ing. meccanica Docente: ing. Francesca Campana Disegno di Macchine corso per I anno della laurea in ing. meccanica Docente: ing. Francesca Campana Lezione n 4 Componentistica di base: alberi, trasmissione per cinghie e catene, giunti Alberi Appunti

Dettagli

Classificazione delle pompe. Pompe rotative volumetriche POMPE ROTATIVE. POMPE VOLUMETRICHE si dividono in... VOLUMETRICHE

Classificazione delle pompe. Pompe rotative volumetriche POMPE ROTATIVE. POMPE VOLUMETRICHE si dividono in... VOLUMETRICHE Classificazione delle pompe Pompe rotative volumetriche POMPE VOLUMETRICHE si dividono in... POMPE ROTATIVE VOLUMETRICHE Pompe rotative volumetriche Principio di funzionamento Le pompe rotative sono caratterizzate

Dettagli

Sistema di diagnosi CAR TEST

Sistema di diagnosi CAR TEST Data: 30/09/09 1 di 7 Sistema di diagnosi CAR TEST Il sistema di diagnosi CAR TEST venne convenientemente utilizzato per: - verificare che la scocca di un veicolo sia dimensionalmente conforme ai disegni

Dettagli

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Pag. 1/11 Sessione ordinaria 2015 Il candidato svolga la prima parte della prova e risponda a due tra i quesiti proposti nella seconda parte. PRIMA PARTE SISTEMA DI CONTROLLO E TRATTAMENTO DEI GAS DI SCARICO

Dettagli

Tensionamento sui motori Mitsubishi/Volvo 1.8 16V benzina. Fig. 1

Tensionamento sui motori Mitsubishi/Volvo 1.8 16V benzina. Fig. 1 Tensionamento sui motori Mitsubishi/Volvo 1.8 16V benzina Riferimento GATES: Marca : Modello : Motore : Codice motore: 5514XS/K015514XS MITSUBISHI / VOLVO Carisma, Pajero IQ, Pajero Pinin, Shogun Pinin,

Dettagli

Dimensionamento di massima di un sistema di propulsione ibrida per una microvettura

Dimensionamento di massima di un sistema di propulsione ibrida per una microvettura U n i v e r s i t à d e g l i S t u d i d i B o l o g n a FACOLTÀ DI INGEGNERIA Corso di Laurea in Ingegneria Meccanica Laboratorio CAD Dimensionamento di massima di un sistema di propulsione ibrida per

Dettagli

Progetto La fisica nelle attrazioni Attrazione NIAGARA Dati Utili

Progetto La fisica nelle attrazioni Attrazione NIAGARA Dati Utili Progetto La fisica nelle attrazioni Attrazione NIAGARA Dati Utili Angolo di risalita = 25 Altezza massima della salita = 25,87 m Altezza della salita nel tratto lineare (fino all ultimo pilone di metallo)

Dettagli

Corso di Laurea. Progetto di Impianti di Propulsione Navale. Università di Trieste

Corso di Laurea. Progetto di Impianti di Propulsione Navale. Università di Trieste Corso di Laurea Progetto di Impianti di Propulsione Navale Università di Trieste DESCRIZIONE E TIPI DI APPARATO MOTORE Apparato Motore. E definito apparato motore l insieme dei componenti atti a consentire

Dettagli

Mezzo utilizzato: autogrù

Mezzo utilizzato: autogrù Procedure per la movimentazione delle billette nelle fasi di scarico dai mezzi di trasporto e per l alimentazione delle linee di forgiatura/stampaggio. La lavorazione riferita alla movimentazione dei fasci

Dettagli

Simbologia pneumatica

Simbologia pneumatica Simbologia pneumatica Fonte/Sorgente di pressione E l alimentazione/alimentatore di ogni circuito pneumatico. È generalmente costituito da un compressore che comprime l aria all interno di un serbatoio.

Dettagli

PROVE SU PISTA. Sensore pressione freno. Sensore pressione freno:

PROVE SU PISTA. Sensore pressione freno. Sensore pressione freno: Sensore pressione freno A N A L I S I T E C N I C A D E L T U O K A R T PROVE SU PISTA Sensore pressione freno: come integrare le valutazioni personali sulla frenata con un analisi basata su elementi oggettivi

Dettagli

Sensori del numero di giri delle ruote ATE

Sensori del numero di giri delle ruote ATE Sensori del numero di giri delle ruote ATE Perché scegliere i sensori del numero di giri delle ruote ATE? Per soddisfare la sempre crescente esigenza di comfort e di sicurezza: oggi l ABS è standard su

Dettagli

certificazioni aziendali

certificazioni aziendali certificazioni aziendali PRESENTAZIONE DEL PRODOTTO Tutte le ruote commercializzate, sono identiche a quelle utilizzate nel primo equipaggiamento e soddisfano gli alti standard di qualità e sicurezza che

Dettagli

Tesi di laurea di: DANIELE PEZZI. Prof.Ing. Luca Piancastelli

Tesi di laurea di: DANIELE PEZZI. Prof.Ing. Luca Piancastelli Tesi di laurea di: DANIELE PEZZI Relatore Prof.Ing. Luca Piancastelli Correlatori Prof. Ing. Franco Persiani Prof. Ing. Gianni Caligiana Dott. Ing. Stefano Mazzoni Dott. Ing. Alessandro Bassi Dott. Ing.

Dettagli

SISTEMA DI PESATURA PER MACROPAK TM2000/2 (LAUMAS W60.000)

SISTEMA DI PESATURA PER MACROPAK TM2000/2 (LAUMAS W60.000) SISTEMA DI PESATURA PER MACROPAK TM2000/2 (LAUMAS W60.000) Il sistema di pesatura della riempitrice TM200 è composto dalla seguente componentistica: N 8 celle di carico da 1.000 kg cadauna tipo CB1.000

Dettagli

L unità di propulsione elettrica leggera per la carrozzina manuale

L unità di propulsione elettrica leggera per la carrozzina manuale L unità di propulsione elettrica leggera per la carrozzina manuale Muoversi con disinvoltura e sicurezza www.aat-online.de Muoversi con disinvoltura L unità di propulsione elettrica di nuova generazione

Dettagli

Verifica finale corso di Guida sicura

Verifica finale corso di Guida sicura Verifica finale corso di Guida sicura NOTA BENE: le soluzioni si trovano in fondo al documento 1. Quali sono gli scopi di una buona posizione di guida? (barrare tutte le risposte corrette) A) evitare che

Dettagli

Pressione. Esempio. Definizione di pressione. Legge di Stevino. Pressione nei fluidi EQUILIBRIO E CONSERVAZIONE DELL ENERGIA NEI FLUIDI

Pressione. Esempio. Definizione di pressione. Legge di Stevino. Pressione nei fluidi EQUILIBRIO E CONSERVAZIONE DELL ENERGIA NEI FLUIDI Pressione EQUILIBRIO E CONSERVAZIONE DELL ENERGIA NEI FLUIDI Cos è la pressione? La pressione è una grandezza che lega tra di loro l intensità della forza e l aerea della superficie su cui viene esercitata

Dettagli

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca M334 ESAME DI STATO DI ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca M334 ESAME DI STATO DI ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca M334 ESAME DI STATO DI ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE CORSO DI ORDINAMENTO Indirizzo: ELETTROTECNICA E AUTOMAZIONE Tema di: ELETTROTECNICA (Testo

Dettagli

SCHEDA 21A: ADEGUAMENTO DEI TRATTORI A RUOTE A CARREGGIATA STANDARD MODELLO FIAT 500 E SIMILI (FIAT 550, FIAT 600, etc.)

SCHEDA 21A: ADEGUAMENTO DEI TRATTORI A RUOTE A CARREGGIATA STANDARD MODELLO FIAT 500 E SIMILI (FIAT 550, FIAT 600, etc.) SCHEDA 21A: ADEGUAMENTO DEI TRATTORI A RUOTE A CARREGGIATA STANDARD MODELLO FIAT 500 E SIMILI (FIAT 550, FIAT 600, etc.) Il presente documento è stato realizzato nell ambito dell attività di ricerca prevista:

Dettagli

v. p. green Energy G3 30KW

v. p. green Energy G3 30KW v. p. green Energy G3 30KW costruzione molto robusta che si adatta a tutti venti manutenzione ridotta triplo freno a disco non necessita di inverter il migliore compromesso qualità/prezzo diametro del

Dettagli

Motori commerciali Tra le varie applicazioni del motore Stirling, esistono anche motori commerciali, realizzati e testati in laboratorio. Tra questi possiamo illustrarne alcuni: Stirling Power System V160

Dettagli

Elettromobilità WITTENSTEIN La pole position degli azionamenti elettrici. efficiente compatto sicuro

Elettromobilità WITTENSTEIN La pole position degli azionamenti elettrici. efficiente compatto sicuro WITTENSTEIN La pole position degli azionamenti elettrici efficiente compatto sicuro 101 Azionamenti perfettamente integrati da un unico partner L elettromobilità va ben oltre il semplice funzionamento

Dettagli

La potenza di una buona idea: 50 anni di trasmissione idrostatica. Linde Material Handling

La potenza di una buona idea: 50 anni di trasmissione idrostatica. Linde Material Handling La potenza di una buona idea: 50 anni di trasmissione idrostatica. Linde Material Handling 1960 Linde presenta il primo carrello con trasmissione idrostatica nel 1960 il modello Hubtrac. Questo significa

Dettagli

Strane anomalie di un motore omopolare Di Valerio Rizzi e Giorgio Giurini

Strane anomalie di un motore omopolare Di Valerio Rizzi e Giorgio Giurini Strane anomalie di un motore omopolare Di Valerio Rizzi e Giorgio Giurini Gli scriventi, in qualità di studiosi del generatore omopolare hanno deciso di costruire questo motore per cercare di capire le

Dettagli

GENERATORI EOLICI DI ULTIMA GENERAZIONE

GENERATORI EOLICI DI ULTIMA GENERAZIONE Egr. Via Energia Mediterranea srl Loc. Savutano, N 102 88046 Lamezia Terme (CZ), Italy Tel +39 0968 22249 - Fax +39 0968 449242 info@energiamediterranea.it ww.energiamediterranea.it Data: 00/00/0000 GENERATORI

Dettagli

SISTEMA DI ATTUAZIONE DEI GIUNTI

SISTEMA DI ATTUAZIONE DEI GIUNTI SISTEMA DI ATTUAZIONE DEI GIUNTI Organi di trasmissione Moto dei giunti basse velocità elevate coppie Ruote dentate variano l asse di rotazione e/o traslano il punto di applicazione denti a sezione larga

Dettagli

SICUREZZA ROTTURA MOLLA

SICUREZZA ROTTURA MOLLA SICUREZZA ROTTURA MOLLA 052010 IMPORTANTE: Le molle in tensione sono provviste di una tensione alta; fare sempre molta attenzione, soprattutto in fase di regolazione ed uso di tiranti (12025) che siano

Dettagli

Sensori di velocità del vento. Manuale utente

Sensori di velocità del vento. Manuale utente Cod. MW6017 Sensori di velocità del vento Manuale utente Aggiornamento 26/09/2014 INSTUM_00191 Pag. 1/10 Sommario 1 Descrizione... 3 1.1 Caratteristiche principali... 3 1.2 Modelli e caratteristiche tecniche...

Dettagli

Relazione Tecnica Progetto dell Impianto Elettrico

Relazione Tecnica Progetto dell Impianto Elettrico Relazione Tecnica Progetto dell Impianto Elettrico Rotatoria ingresso cittadella universitaria Premessa: La presente relazione tecnica è finalizzata ad indicare la caratteristiche dei principali componenti

Dettagli

I sistemi di controllo possono essere distinti in due categorie: sistemi ad anello aperto e sistemi ad anello chiuso:

I sistemi di controllo possono essere distinti in due categorie: sistemi ad anello aperto e sistemi ad anello chiuso: 3.1 GENERALITÀ Per sistema di controllo si intende un qualsiasi sistema in grado di fare assumere alla grandezza duscita un prefissato andamento in funzione della grandezza di ingresso, anche in presenza

Dettagli

La caratteristica meccanica rappresenta l'andamento della coppia motrice C in

La caratteristica meccanica rappresenta l'andamento della coppia motrice C in MOTORI CORRENTE ALTERNATA: CARATTERISTICA MECCANICA La caratteristica meccanica rappresenta l'andamento della coppia motrice C in funzione della velocità di rotazione del rotore n r Alla partenza la C

Dettagli

L innovativo ed ergonomico sistema portascale per qualsiasi possibile impiego.

L innovativo ed ergonomico sistema portascale per qualsiasi possibile impiego. L innovativo ed ergonomico sistema portascale per qualsiasi possibile impiego. ErgoRack viene sempre azionato da terra. Questo riduce di 2/3 l impatto sulla schiena e sulle spalle ed elimina la necessità

Dettagli

Fondamenti di macchine elettriche Corso SSIS 2006/07

Fondamenti di macchine elettriche Corso SSIS 2006/07 9.13 Caratteristica meccanica del motore asincrono trifase Essa è un grafico cartesiano che rappresenta l andamento della coppia C sviluppata dal motore in funzione della sua velocità n. La coppia è legata

Dettagli

TORNI PARALLELI PESANTI mod. 1A670, 1A670-12,5

TORNI PARALLELI PESANTI mod. 1A670, 1A670-12,5 TORNI PARALLELI PESANTI mod. 1A670, 1A670-12,5 M.I.R.M.U. - Via Baldinucci, 40 20158 Milano - Tel 02.39320593 Fax 02.39322954 info @mirmu.it 1 Le macchine sono destinate ad eseguire le operazioni di sgrossatura

Dettagli

ALLEGATO II Dispositivi di attacco

ALLEGATO II Dispositivi di attacco ALLEGATO II Dispositivi di attacco. : il testo compreso fra i precedenti simboli si riferisce all aggiornamento di Maggio 2011 Nel presente allegato sono riportate le possibili conformazioni dei dispositivi

Dettagli

RIF FI 005 ABS + - 15/54 (!) K 11 15/54. Stop - 1 RR LR RF LF

RIF FI 005 ABS + - 15/54 (!) K 11 15/54. Stop - 1 RR LR RF LF FI 00 B 0 30 / 0 0 F E B (!) 0 K / top LR 3 3 3 LF RR 0 RF B M C RR LR RF LF D FI 00 B ) Gruppo elettroidraulico con centralina B ( pin ) ( vano motore lato sinistro ) ) ensore giri ruota anteriore destra

Dettagli

LA CATENA DI ASSICURAZIONE. Lezione a cura di Torrini Andrea

LA CATENA DI ASSICURAZIONE. Lezione a cura di Torrini Andrea LA CATENA DI ASSICURAZIONE Lezione a cura di Torrini Andrea PARLEREMO IN QUESTA LEZIONE DI: Significato di CATENA DI ASSICURAZIONE Dimensionamento della CATENA DI ASSICURAZIONE Forza di Arresto Fattore

Dettagli

Esercitazione 5 Dinamica del punto materiale

Esercitazione 5 Dinamica del punto materiale Problema 1 Un corpo puntiforme di massa m = 1.0 kg viene lanciato lungo la superficie di un cuneo avente un inclinazione θ = 40 rispetto all orizzontale e altezza h = 80 cm. Il corpo viene lanciato dal

Dettagli

RISPARMIO ENERGETICO. La parola d ordine per migliorare la vostra produzione

RISPARMIO ENERGETICO. La parola d ordine per migliorare la vostra produzione RISPARMIO ENERGETICO La parola d ordine per migliorare la vostra produzione Alcuni anni fa quando si sceglieva la propria autovettura, uno dei fattori più importanti era la sua velocità di punta Oggi la

Dettagli