Circolazione ed Impianti di Sicurezza e Segnalamento

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Circolazione ed Impianti di Sicurezza e Segnalamento"

Transcript

1 Circolazione ed Impianti di Sicurezza e Segnalamento Principali concetti relativi a: Segnali luminosi; Stazione; Treno; linea a semplice binario, incrocio; linea a doppio binario, precedenza, binario legale ed illegale, banalizzazione; Apparati di stazione(adm, ACE, ACEI, ACC) e circuiti di binario; Sistemi di distanziamento(blocco Telefonico, BEM, Bca, BA, BAB, BRA); Sistemi di controllo della marcia dei treni(scmt, ETCS/ERTMS); Sistemi di telecomando e di comando/controllo(ctc, SCC). 1

2 Segnali luminosi da treno Figura 1; (A = segnale d avviso; B = segnale di prima categoria) Con riferimento alla Figura 1, l impiego dei tre colori base(rosso, Giallo, Verde) avviene nel modo seguente: - Il segnale B(1 categoria) può assumere l aspetto rosso oppure verde; - Il segnale A (avviso) assume di conseguenza rispettivamente l aspetto giallo oppure verde, in relazione all aspetto del segnale B. 2

3 Segnali luminosi da treno L informazione circa la velocità ammessa nel percorrere un gruppo di scambi successivo ad un segnale di prima categoria, si ottiene mediante un opportuna combinazione dei colori di due luci allineate verticalmente, come riportato di seguito. Segnale di Avviso: Giallo/Verde a luce fissa: avviso di via libera con limitazione di velocità. Il segnale informa che il successivo segnale di prima categoria deve essere oltrepassato a velocità non superiore a 30Km/h. Giallo/Verde con lampeggiamento simultaneo delle due luci: avviso di via libera con limitazione di velocità. Il segnale informa che il successivo segnale di prima categoria deve essere oltrepassato a velocità non superiore a 60Km/h. Giallo/Verde con lampeggiamento alternato delle due luci: avviso di via libera con limitazione di velocità. Il segnale informa che il successivo segnale di prima categoria deve essere oltrepassato a velocità non superiore a 100Km/h. 3

4 Segnali luminosi da treno - esempi 4

5 Stazione LINEA STAZIONE LINEA Sono località di servizio adibite al servizio pubblico; Delimitate da segnali di protezione o da appositi segnali fissi (sulle linee che prevedono il controllo della marcia dei treni ed il segnalamento in cabina di guida dei rotabili con blocco radio ERTMS/ETCS L 2); Utilizzate per regolare la circolazione dei treni; Munite di impianti atti all effettuazione di precedenze fra treni nello stesso senso e, sul semplice binario, di incroci fra treni in senso opposto; 5

6 Stazione 6

7 Treno Agli effetti della circolazione sulla linea, costituisce «TRENO» qualsiasi mezzo di trazione con o senza veicoli che debba viaggiare : da una ad altra località di servizio; da una località per disimpegnare un servizio lungo la linea e faccia ritorno nella località stessa 7

8 Linea ferroviaria a semplice binario LA CIRCOLAZIONE FERROVIARIA SI SVOLGE SU LINEE A UNO O PIU BINARI LE LINEE A SEMPLICE BINARIO SONO ATTREZZATE PER LA CIRCOLAZIONE DEI TRENI NEI DUE SENSI SULL UNICA SEDE DISPONIBILE 8

9 Linea ferroviaria a semplice binario - incrocio doppio binario semplice binario 9

10 Linea ferroviaria a doppio binario SULLE LINEE A DOPPIO BINARIO I TRENI PERCORRONO NORMALMENTE IL BINARIO DI SINISTRA E SI DICE CHE VIAGGIANO SUL BINARIO LEGALE 10

11 Linea ferroviaria a doppio binario QUANDO I TRENI PERCORRONO ECCEZIONALMENTE IL BINARIO DI DESTRA SI DICE CHE VIAGGIANO SUL BINARIO Tratto soggetto ad interruzione della circolazione ILLEGALE Il binario illegale non è attrezzato per la circolazione dei treni in quel senso di marcia 11

12 RIV 16 0 RI V 16 0 FS RI V 16 0 RIV 160 FS RI V 160 RIV 160 Linea ferroviaria a doppio binario BINARIO LEGALE E ILLEGALE Binario legale o "di sinistra" Binario illegale Binario legale o "di sinistra" III II Binario illegale I F.V. 12

13 Linea ferroviaria a doppio binario SU UNA LINEA A DOPPIO BINARIO QUANDO ENTRAMBI I BINARI SONO ATTREZZATI PER LA CIRCOLAZIONE DEI TRENI IN ENTRAMBI I SENSI SU CIASCUN BINARIO, SI DICE CHE LA LINEA E BANALIZZATA 13

14 Linea ferroviaria a doppio binario - precedenze 14

15 Stazione tipologia dei binari Nell ambito delle Stazioni, i binari si distinguono come segue: Binari di circolazione: binari adibiti all arrivo, alla partenza o al transito dei treni Binari secondari: non adibiti al movimento dei treni ma alle manovre Binari di corsa: binari di circolazione che sono la diretta prosecuzione dei binari di linea nell ambito della stazione. Tali binari, generalmente di più corretto tracciato, sono quelli utilizzati di regola per il transito dei treni senza fermata 15

16 Gli Apparati Centrali Gli Apparati Centrali sono impianti di segnalamento che consentono di gestire la circolazione all interno di una stazione, realizzando: 1. il comando in sicurezza dei vari enti di piazzale (deviatoi, fermadeviatoi, scarpe fermacarro, barriere di passaggi a livello, segnali); 2. l acquisizione del controllo di posizione ed il bloccamento dei medesimi enti, nonché i controlli di libertà/occupazione dei circuiti di binario e di compatibilità tra gli itinerari. Un apparato centrale è interfacciato con gli impianti di segnalamento di linea(bem, Bca, BA) e con gli apparati di chiusura dei passaggi a livello per acquisire i controlli necessari all apertura dei segnali di partenza. 16

17 Piano schematico e Tabella delle condizioni Costituiscono non solo i documenti di base per lo sviluppo della progettazione costruttiva di un apparato centrale, ma anche la documentazione ufficiale che attesta la corretta esecuzione di un impianto già in esercizio. In particolare il piano schematico rappresenta schematicamente, e quindi senza il rispetto delle proporzioni, la topografia di una stazione, e riporta con un apposita simbologia tutti gli enti di piazzale, sia relativi all armamento che all impianto di segnalamento, questi ultimi opportunamente numerati, nonché altri elementi essenziali a caratterizzare la stazione per le esigenze della circolazione (fabbricato viaggiatori, marciapiedi, sottopassi pedonali, attraversamenti stradali, eventuali gallerie ecc.). Il documento pone in evidenza, con una grafica abbastanza intuitiva, tutti gli elementi necessari per la compilazione delle tabelle delle condizioni. La tabella delle condizioni costituisce il documento che riporta le condizioni di sicurezza (stati logici degli enti), delle quali la logica di apparato deve verificare l esistenza, provvedendo ai necessari comandi, purché ammessi dai bloccamenti in atto, prima di giungere all apertura del segnale 17

18 ACE Apparato Centrale Elettrico a singole leve In questo tipo d impianto, la postazione di lavoro è costituita da un grosso banco metallico, dal cui ripiano superiore sporgono le leve, la cui manovra serve per comandare individualmente ciascun ente di piazzale interessato dall itinerario. La manovrabilità di tali leve è condizionata da una serratura meccanica che attua gli interbloccaggi di sicurezza tra le singole leve, così come richiesto dalle tabelle delle condizioni. 18

19 ACE Apparato Centrale Elettrico a singole leve 19

20 ACE Apparato Centrale Elettrico a singole leve 20

21 ACEI Apparato Centrale Elettrico ad Itinerari Costituiscono una notevole evoluzione rispetto agli apparati centrali elettrici a leve singole (ACE), dei quali superano le limitazioni accennate in precedenza, in particolare la manovra degli enti di piazzale non avviene più individualmente mediante singole leve. Esiste invece sul banco di manovra un pulsante per ogni itinerario centralizzato, il cui azionamento determina in automatismo l effettuazione di tutte le verifiche e delle necessarie manovre e bloccamenti degli enti di piazzale, fino all apertura del segnale. 21

22 ACEI Apparato Centrale Elettrico ad Itinerari 22

23 ACEI Apparato Centrale Elettrico ad Itinerari - Fasi 1. Comando Corrisponde all azionamento dello specifico pulsante d itinerario da parte del dirigente movimento. 2. Risposta L apparato verifica che non siano in atto movimenti incompatibili di treni o di manovre 3. Registrazione - Si accende a lato del pulsante d itinerario una spia luminosa che informa che il comando è stato registrato, pertanto il pulsante può essere rilasciato. 4. Verifica della via L apparato verifica la libertà dell itinerario dalla presenza di eventuali veicoli, mediante il controllo dello stato di eccitato dei relè di binario interessati(circuiti di binario liberi). 5. Intervento combinatori di manovra dei deviatoi La manovra dei deviatoi può avvenire solamente se i rispettivi combinatori di manovra assumono preventivamente la nuova posizione richiesta. Qualora siano in atto bloccamenti richiesti da altri itinerari, il combinatore interessato non può essere alimentato e il deviatoio rimane bloccato. 6. Controllo del percorso Sicontrollacheideviatoiabbianoassuntolaposizionevolutaechesia avvenuto il relativo bloccamento. 7. Bloccamento del punto origine - Il bloccamento dell itinerario diventa definitivo, e non è più possibile annullare il comando con la semplice estrazione del relativo pulsante. Per necessità del tutto eccezionali l itinerario può essere distrutto soltanto adottando una idonea procedura di sicurezza ed azionando la specifica levetta di soccorso. 23

24 ACEI Apparato Centrale Elettrico ad Itinerari - Fasi 8. Verifica condizioni della linea Soltanto per gli itinerari di partenza, l apparato verifica le condizioni di blocco(sezioni di blocco libere e corretto orientamento del blocco), e la chiusura degli eventuali passaggi a livello di linea. 9. Intallonabilità deviatoi - Viene comandata l intallonabilità dei deviatoi presi di punta a velocità maggiore uguale a 60 Km/h. 10. Codifica Sulle linee attrezzate con blocco automatico a correnti codificate, viene comandata l alimentazione a correnti codificate dei circuiti di binario interessati dall itinerario (con l impianto a riposo l alimentazione avveniva a correnti fisse). 11. Manovra del segnale Soltanto se si sono completate positivamente tutte le precedenti fasi, l apparato può comandare l apertura del segnale. 24

25 ACC Apparato Centrale Computerizzato L Apparato Centrale Computerizzato, in origine denominato Apparato Centrale Statico(ACS), è un Apparato Centrale a logica programmata, che si basa su architetture e procedure hardware e software con caratteristiche di sicurezza. L ACC rappresenta l evoluzione tecnologica degli apparati centrali elettrici a pulsanti di itinerario (ACEI), dei quali sostituisce la logica cablata, realizzata mediante circuiti elettrici ed elementi elettromeccanici, con una logica programmata, realizzata invece attraverso componenti statici. 25

26 ACC Apparato Centrale Computerizzato Il software applicativo degli ACC riproduce dunque la stessa logica utilizzata negli schemi elettrici degli ACEI elettromeccanici, ovviamente depurata di quelle condizioni di sicurezza intrinseca, aventi significato soltanto negli impianti a logica cablata. Oltre a questa caratteristica fondamentale, un ACC presenta le seguenti rilevanti peculiarità: 1. Modularità dell impianto 2. Standardizzazione dell hardware; non è quindi più necessaria una riprogettazione dell impianto in occasione di ogni nuova realizzazione, ma si deve semplicemente provvedere alla configurazione sulla base delle tabelle delle condizioni. 3. Funzioni di attuazione dei comandi e di acquisizione dei controlli, distribuite in posti periferici di campagna, con giurisdizione su aree opportunamente definite. 26

27 ACC Apparato Centrale Computerizzato 27

28 Regimi di circolazione Ciascun Sistema di Esercizio, ai fini del distanziamento dei treni nella circolazione, può essere supportato da diversi livelli di TECNOLOGIE Ogni linea è divisa in SEZIONI DI BLOCCO che possono essere occupate da un solo treno per volta La libertà della via nelle sezioni di blocco può essere garantita utilizzando: IL BLOCCO TELEFONICO (utilizzato sulle linee telecomandate, a garanzia della libertà della tratta) IL BLOCCO ELETTRICO - Manuale (B.e.m.) - Conta-assi (B.ca) - Automatico - a correnti fisse (B.A.) - a correnti codificate (B.A. c.c.) IL BLOCCO RADIO 28

29 Regimi di circolazione REGIME CHIUSO: Vincolato alla richiesta di un consenso di via libera ed alla concessione della stesso da parte di un operatore ubicato in un successivo posto (Blocco telefonico Blocco elettrico manuale) REGIME APERTO: Non vincolato a richieste e concessioni di consensi di via libera (Blocco elettrico automatico Blocco elettrico conta-assi Distanziamento col giunto) 29

30 Impianti a Logica Cablata il relé Il relè è un dispositivo elettromeccanico costituito da un nucleo su cui sono avvolte le due bobine di eccitazione e da un equipaggio mobile (ancora) a due posizioni (bassa relè diseccitato, alta relè eccitato). Quando le bobine di eccitazione sono percorse dalla corrente, il nucleo si magnetizza ed attrae l ancora; a quest ultima è solidale il gruppo di contatti mobili aventi la funzione di trasferire su altri circuiti l informazione relativa allo stato del relè medesimo (eccitato o diseccitato). Si tratta di una funzione essenziale, perché allo stato di eccitato o di diseccitato di ciascun relè è associata l informazione riguardante lo stato di un'altra specifica apparecchiatura (controllo), o l esecuzione di un determinato comando. 30

31 Sistemi di distanziamento Blocco Conta Assi Il funzionamento del blocco conta assi si basa sul confronto tra il conteggio degli assi di un treno che entra in una sezione di blocco, e il conteggio degli assi dello stesso treno in uscita dalla sezione. Se i due conteggi coincidono, la sezione di blocco che si era occupata all inizio del conteggio in ingresso, si libera, essendovi la certezza che il treno è transitato completo 31

32 Sistemi di distanziamento Blocco Conta Assi Il conteggio viene effettuato per mezzo di pedali costituiti da due bobine posate ai lati della rotaia, ciascuna da parti opposte rispetto alla stessa; di queste una viene alimentata in alta frequenza (bobina di trasmissione), mentre nell altra si induce un tensione costante (bobina di ricezione). Al passaggio di ciascun asse di un treno, la variazione di flusso magnetico che ne deriva, provoca un impulso di tensione nella bobina di ricezione. Al fine di rilevare anche il senso di marcia del treno, ogni pedale è costituito da due coppie di bobine; ciò rende il conteggio efficace anche nel caso di treni cantiere o di carrelli, quando rientrano nella stessa stazione da cui erano usciti. Il blocco conta assi è un impianto sicuro, semplice ed economico. Il conteggio può essere eseguito senza difficoltà per velocità fino a 250 Km/h. 32

33 Sistemi di distanziamento Blocco Automatico a Correnti Codificate Tra i sistemi di blocco in uso presso RFI, il blocco automatico a correnti codificate è quello che permette di ottenere la maggior capacità di una linea. A tale scopo, è necessario suddividere ciascuna tratta compresa tra due località di servizio limitrofe, nel maggior numero possibile di sezioni di blocco, con l obiettivo di conseguire il distanziamento minimo fra treni successivi, in relazione alla velocità massima prevista sulla linea. La lunghezza delle sezioni deve quindi essere tale da garantire lo spazio di frenatura. Per linee con velocità > 120 Km/h, tale lunghezza è di norma di 1350 m, mentre velocità inferiori, caso peraltro abbastanza raro su linee attrezzate con blocco automatico, scende a 1150 m. Il sistema di blocco è definito automatico, perché i segnali di blocco, normalmente disposti a via libera, con eccezione per le protezioni e le partenze delle località di servizio, si dispongono automaticamente a via impedita nel momento in cui vengono superati da un treno, e si ridispongono a via libera quando il convoglio esce completo dalla sezione di blocco. 33

34 Sistemi di distanziamento Blocco Automatico a Correnti Codificate Il funzionamento del BAcc è basato sull impiego di circuiti di binario attrezzati con connessioni induttive; ognuno di questi CB, nel caso in esame (blocco non banalizzato) coincide normalmente con una sezione di blocco. L alimentazione avviene in corrente alternata a frequenza di 50 Hz, codificata mediante una successione di ON - OFF della medesima durata. Dall estensione del periodo di queste interruzioni, scaturiscono i quattro codici normalmente utilizzati in RFI: Il numero rappresentativo di ciascun codice ne indica la frequenza misurata in periodi al minuto primo. 34

35 Ripetizione del codice in macchina La ripetizione dei segnali a bordo delle locomotive si realizza mediante l accoppiamento induttivo tra il flusso magnetico prodotto dalla corrente codificata che circola nelle due rotaie e si richiude attraverso gli assi del treno, e due bobine (captatori) collegate in serie tra loro, poste trasversalmente al binario a circa 20 cm di altezza dal piano di rotolamento delle rotaie, davanti al primo asse, come risulta dalla figura accanto. Perché questo accoppiamento si possa stabilire, è indispensabile che l alimentazione dei CB avvenga sempre contro treno. 35

36 Sistemi di distanziamento Blocco Automatico a Correnti Codificate Ilcriterioinbasealqualevengonocodificatelesezionidibloccoèilseguente: Codice 75presentenelCBamontediunsegnalerosso(avvisodiviaimpeditaanon menodi900m.) Codice 120 presente nel CB a monte di un segnale di prima categoria con aspetto rosso/giallo o rosso/verde(avviso di riduzione di velocità per deviata, a non meno di 900 m. di distanza) Codice 180 presente nel CB a monte di un segnale giallo, oppure giallo/verde fissoo lampeggiante (avviso anticipato di via impedita o di deviata a non meno di 2700 m. di distanza) Codice 270presentenelCBamontediunsegnaleverde(vialiberaincondizionata) 36

37 Sistema di Controllo Marcia Treno Il sistema di Controllo Marcia Treno è costituito da apparati di bordo in grado di acquisire dalla linea un insieme d informazioni, che permettono di realizzare un confronto continuo tra la velocità reale del treno, quella consentita dal treno stesso, dalle condizioni della linea (velocità di tracciato ed eventuali rallentamenti in atto) e quella derivante dall aspetto del segnalamento. Appositi punti informativi, denominati boe o balise, collocati in precedenza ai punti singolari della linea ove sono previste variazioni di velocità di tracciato o rallentamenti provvisori, oppure in precedenza ai segnali luminosi da treno, forniscono le necessarie informazioni mediante un flusso discontinuo di dati. I dati relativi al segnalamento vengono acquisiti dalle boe mediante apparecchiature denominate encoder, che realizzano il loro interfacciamento con gli impianti di linea. 37

38 Sistema di Controllo Marcia Treno L individuazione della velocità consentita al treno da parte dell apparato di bordo è possibile in quanto l apparato di bordo sviluppa la così detta curva di frenatura del treno, elaborando i dati memorizzati, quelli variabili inseriti di volta in volta dal macchinista(percentuale di peso frenato, presenza di frenatura elettrica, lunghezza del treno) e quelli captati dalla linea. Tale elaborazione deve determinare istante per istante, all avanzare del treno, la velocità che questo non deve superare per potersi arrestare al successivo segnale a via impedita, o per ridurre la velocità entro lo spazio disponibile. L apparato di bordo è in grado di confrontare istante per istante la velocità reale del treno con quella limite ammessa dalla curva di frenatura, riportando su apposito display le informazioni necessarie al macchinista. 38

39 Sistemi di esercizio delle linee Complesso di norme e tecnologie riguardanti la regolarità e la sicurezza che consentono di "organizzare" il servizio Dirigenza Locale D.L. Dirigenza Unica D.U. Dirigenza Centrale D.C. Telecomando D.C.O. Sistema Comando Controllo SCC Servizio Spola 39

40 Sistemi di esercizio DIRIGENTE CENTRALE OPERATIVO (D.C.O.) che telecomanda una quantità di Posti Periferici Impresenziati, ma abilitati al movimento dallo stesso DCO (linee in C.T.C.) A B C D E F La sicurezza dell'esercizio è garantita dagli apparati locali e dal blocco La sicurezza negli apparati è garantita con la disposizione a via libera del segnale che comanda il movimento del treno 40

TECNICA DELLA CIRCOLAZIONE

TECNICA DELLA CIRCOLAZIONE 1 INFRASTRUTTURE FERROVIARIE TECNICA DELLA CIRCOLAZIONE A.A. 2008-09 2 DISTANZIAMENTO DEI TRENI Criteri di sicurezza La tecnica della marcia guida vincolata si basa sul vincolo, imposto dalla via per la

Dettagli

L INFRASTRUTTURA FERROVI ARIA

L INFRASTRUTTURA FERROVI ARIA L INFRASTRUTTURA FERROVI ARIA INFRASTRUTTURA FERROVIARIA SEDE FERROVIARIA IMPIANTI 2 SEDE FERROVIARIA SEDE FERROVIARIA Corpo Stradale Sovrastruttura Ferroviaria Rilevati Trincee Ponti Viadotti Gallerie

Dettagli

Riordino del quadro normativo. Firenze, 09 maggio 2012

Riordino del quadro normativo. Firenze, 09 maggio 2012 Riordino del quadro normativo Firenze, 09 maggio 2012 Nuovo TESTO UNICO Il Regolamento sui Segnale diventa una parte del RCT Testo unico: Regolamento per la circolazione dei treni TESTO UNICO Il Testo

Dettagli

FERROVIA TRENTO MALÈ MARILLEVA

FERROVIA TRENTO MALÈ MARILLEVA FERROVIA TRENTO MALÈ MARILLEVA L'ESPERIENZA DI UNA FERROVIA LOCALE NELL'IMPLEMENTAZIONE DI SISTEMI INNOVATIVI DI SEGNALAMENTO FERROVIARIO (ACC-M, ATP E CENTRALIZZAZIONE PL DI LINEA) Roma, 2 ottobre 2015

Dettagli

UNIVERSITA MEDITERRANEA DI REGGIO CALABRIA LAUREA MAGISTRALE IN INGEGNERIA CIVILE CORSO DI INFRASTRUTTURE FERROVIARIE LECTURE 07 - LE STAZIONI

UNIVERSITA MEDITERRANEA DI REGGIO CALABRIA LAUREA MAGISTRALE IN INGEGNERIA CIVILE CORSO DI INFRASTRUTTURE FERROVIARIE LECTURE 07 - LE STAZIONI UNIVERSITA MEDITERRANEA DI REGGIO CALABRIA LAUREA MAGISTRALE IN INGEGNERIA CIVILE CORSO DI INFRASTRUTTURE FERROVIARIE LECTURE 07 - LE STAZIONI Docente: Ing. Marinella Giunta DEFINIZIONI Vengono definite

Dettagli

Comandi fermodellistici Pittogrammi, Simboli circuitali, Codifica letterale

Comandi fermodellistici Pittogrammi, Simboli circuitali, Codifica letterale 1 Scopo della norma Con questa si devono definire i pittogrammi tipici del fermodellismo e i simboli circuitali dei comandi fermodellistici. Essi devono servire alla rappresentazione di schemi elettrici

Dettagli

Corso di organizzazione e sicurezza dell esercizio delle reti ferroviarie. Il sistema di segnalamento sulla rete ferroviaria italiana

Corso di organizzazione e sicurezza dell esercizio delle reti ferroviarie. Il sistema di segnalamento sulla rete ferroviaria italiana Corso di organizzazione e sicurezza dell esercizio delle reti ferroviarie Il sistema di segnalamento sulla rete ferroviaria italiana Il sistema di segnalamento Che cosa è? Il sistema di segnalamento è

Dettagli

SEZIONAMENTO DELLA LINEA DI CONTATTO E MESSA A TERRA DI SICUREZZA PER GALLERIE FERROVIARIE

SEZIONAMENTO DELLA LINEA DI CONTATTO E MESSA A TERRA DI SICUREZZA PER GALLERIE FERROVIARIE Progetto Figi - Corso in Cotutela SEZIONAMENTO DELLA LINEA DI CONTATTO E MESSA A TERRA DI SICUREZZA PER GALLERIE FERROVIARIE ING. ANTONIO COLLA DICEMBRE 2009 ARGOMENTI TRATTATI DECRETO E SPECIFICHE DI

Dettagli

Quando eccezionalmente i treni percorrono il binario di sinistra si dice che essi viaggiano su binario

Quando eccezionalmente i treni percorrono il binario di sinistra si dice che essi viaggiano su binario Metropolitana di Genova Regolamento di Esercizio la conoscenza Per Parte Dall art. necessità 2a del l esecutore 1 semplificativa Regolamento Termini sulla e definizioni ESTRATTO viene parte d Esercizio

Dettagli

UNIVERSITA MEDITERRANEA DI REGGIO CALABRIA LAUREA MAGISTRALE IN INGEGNERIA CIVILE CORSO DI INFRASTRUTTURE FERROVIARIE LECTURE 05 - LE LINEE

UNIVERSITA MEDITERRANEA DI REGGIO CALABRIA LAUREA MAGISTRALE IN INGEGNERIA CIVILE CORSO DI INFRASTRUTTURE FERROVIARIE LECTURE 05 - LE LINEE UNIVERSITA MEDITERRANEA DI REGGIO CALABRIA LAUREA MAGISTRALE IN INGEGNERIA CIVILE CORSO DI INFRASTRUTTURE FERROVIARIE LECTURE 05 - LE LINEE Docente: Ing. Marinella Giunta Le linee possono essere a semplice

Dettagli

1 Introduzione... 4. 2 Misura del diametro ruote procedura manuale... 5. 2.1 Procedura per la misura del diametro ruote... 5

1 Introduzione... 4. 2 Misura del diametro ruote procedura manuale... 5. 2.1 Procedura per la misura del diametro ruote... 5 2 di 11 INDICE 1 Introduzione... 4 2 Misura del diametro ruote procedura manuale... 5 2.1 Procedura per la misura del diametro ruote... 5 3 Misura del diametro ruote ricalibrazione automatica... 8 4 Misura

Dettagli

TECNOLOGIE PER TUTTI

TECNOLOGIE PER TUTTI TECNOLOGIE PER TUTTI Il guidatore di un auto... IL GUIDATORE DI AUTOMOBILE In automobile il guidatore sceglie dove andare, a che velocità, come mantenere la distanza di sicurezza con le altre macchine

Dettagli

ALLEGATO 14 PROBLEMATICHE APPLICATIVE PASSERELLA ESPORTAZIONE DATI E CAPRES

ALLEGATO 14 PROBLEMATICHE APPLICATIVE PASSERELLA ESPORTAZIONE DATI E CAPRES ALLEGATO 14 PROBLEMATICHE APPLICATIVE PASSERELLA ESPORTAZIONE DATI E CAPRES 1 INTRODUZIONE Il presente documento illustra le problematiche tecniche emerse nell utilizzo degli applicativi Viriato e Capres

Dettagli

Sistema di Qualificazione delle imprese per gli interventi agli impianti di segnalamento

Sistema di Qualificazione delle imprese per gli interventi agli impianti di segnalamento Sistema di Qualificazione delle imprese per gli interventi agli impianti di segnalamento Schede Tecniche Indice Rev. 0 Luglio 09 Scheda Rev. Titolo Pag. LIS-001 3 LIS-002 3 Progettazione e realizzazione

Dettagli

PANNELLO REMOTO PER BARRIERE 48BFC000 E 48BFC001

PANNELLO REMOTO PER BARRIERE 48BFC000 E 48BFC001 PANNELLO REMOTO PER BARRIERE 48BFC000 E 48BFC001 ART.48BFA000 Leggere questo manuale prima dell uso e conservarlo per consultazioni future 1 CARATTERISTICHE GENERALI Il terminale 48BFA000 permette di

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA CIRCOLAZIONE DEI TRENI

REGOLAMENTO PER LA CIRCOLAZIONE DEI TRENI REGOLAMENTO PER LA CIRCOLAZIONE DEI TRENI 1. DISPOSIZIONI GENERALI. 1.1. Il presente Regolamento e il Regolamento sui segnali contengono le norme di esercizio di competenza dell Agenzia Nazionale per la

Dettagli

7.2 Controlli e prove

7.2 Controlli e prove 7.2 Controlli e prove Lo scopo dei controlli e delle verifiche è quello di: assicurare che l ascensore sia stato installato in modo corretto e che il suo utilizzo avvenga in modo sicuro; tenere sotto controllo

Dettagli

ISTRUZIONI PER L'ESERCIZIO

ISTRUZIONI PER L'ESERCIZIO Ferrovia Roma - Viterbo Tratta Urbana Roma P.le Flaminio - Montebello ISTRUZIONI PER L'ESERCIZIO DEL BLOCCO AUTOMATICO Approvato dal Ministero dei Trasporti e della Navigazione USTIF LAZIO Con nota n.

Dettagli

ANALISI DEI FATTORI CHE INFLUENZANO GLI ASPETTI RAMS DEL SISTEMA SCMT

ANALISI DEI FATTORI CHE INFLUENZANO GLI ASPETTI RAMS DEL SISTEMA SCMT 1di 19 ANALISI DEI FATTORI CHE INFLUENZANO GLI ASPETTI RAMS DEL SISTEMA SCMT (*) Verifica Tecnica: Rev. Data Descrizione Redazione Verifica Tecnica Autorizzazione A 15 03 2001 (*) A.5 18 09 2001 2di 19

Dettagli

La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti

La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti Alessandro Mazzeranghi, Rossano Rossetti MECQ S.r.l. Quanto è importante la manutenzione negli ambienti di lavoro? E cosa

Dettagli

REGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI

REGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI COMUNE DI VIANO PROVINCIA DI REGGIO EMILIA REGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI Approvato con deliberazione di G.C. n. 73 del 28.11.2000 INDICE TITOLO 1 ART. 1 ART. 2 ART. 3 ART. 4 ART. 5 ART.

Dettagli

Per dimostrare i benefici della citylogistics in presenza di condizioni favorevoli per farla decollare, abbiamo deciso di costruire un modello di

Per dimostrare i benefici della citylogistics in presenza di condizioni favorevoli per farla decollare, abbiamo deciso di costruire un modello di Per dimostrare i benefici della citylogistics in presenza di condizioni favorevoli per farla decollare, abbiamo deciso di costruire un modello di simulazione con l aiuto della società Flexcon di Torino

Dettagli

2 Gli elementi del sistema di Gestione dei Flussi di Utenza

2 Gli elementi del sistema di Gestione dei Flussi di Utenza SISTEMA INFORMATIVO page 4 2 Gli elementi del sistema di Gestione dei Flussi di Utenza Il sistema è composto da vari elementi, software e hardware, quali la Gestione delle Code di attesa, la Gestione di

Dettagli

Circuiti pneumatici. Prof. Luciano Scattolini

Circuiti pneumatici. Prof. Luciano Scattolini Circuiti pneumatici Circuiti pneumatici È un insieme di attuatori pneumatici comandati da valvole Lo scopo consiste nel trasformare energia pneumatica in energia meccanica Comando di cilindro a semplice

Dettagli

PER LA SICUREZZA DELL ESERCIZIO

PER LA SICUREZZA DELL ESERCIZIO Infrastrutture, materiale rotabile e quadro normativo di riferimento PER LA SICUREZZA DELL ESERCIZIO Genova, 9 maggio 2013 Ing. Angelo Colzani Direttore Manutenzione TRENORD I SOGNI SI AVVERANO? 2 Il video

Dettagli

TESTO UNICO DELLA NORMATIVA DI ESERCIZIO FERROVIARIA

TESTO UNICO DELLA NORMATIVA DI ESERCIZIO FERROVIARIA TESTO UNICO DELLA NORMATIVA DI ESERCIZIO FERROVIARIA PREMESSA: Emanazione norme; Contenuto del Testo Unico PARTE PRIMA: REQUISITI FUNZIONALI DEL SISTEMA DI TRASPORTO FERROVIARIO 1. Generalità 2. Infrastruttura:

Dettagli

Incontro con le OOSS Roma, 27.09.2011

Incontro con le OOSS Roma, 27.09.2011 Abilitazioni del personale per la Circolazione dei Mezzi d opera utilizzati, esclusivamente in interruzione, per la costruzione e la manutenzione dell Infrastruttura Ferroviaria Nazionale Incontro con

Dettagli

Tutti, ma proprio tutti, si fermano al passaggio a livello

Tutti, ma proprio tutti, si fermano al passaggio a livello Siamo arrivati così alla fine di questa piccola esplorazione nel mondo della sicurezza ferroviaria. La prossima volta che attraverserete la ferrovia, siamo sicuri che guarderete i binari con occhi diversi,

Dettagli

Parte I: Meccanica della locomozione ed armamento

Parte I: Meccanica della locomozione ed armamento Parte I: Meccanica della locomozione ed armamento 1) Meccanica della locomozione: equazione del moto, resistenze al moto, dinamica del veicolo, andamento planoaltimetrico, sopraelevazione in curva, accelerazione

Dettagli

INDICE. Assessorato turismo, sport, commercio e trasporti Infrastrutture funiviarie

INDICE. Assessorato turismo, sport, commercio e trasporti Infrastrutture funiviarie INDICE 1 CARATTERISTICHE GENERALI DEGLI IMPIANTI A FUNE... 2 1.1 Definizione di impianto a fune... 2 1.2 Tipologie di impianto... 3 1.3 Funzionamento degli impianti a fune... 6 1.4 Normativa per la costruzione

Dettagli

Tema di ELETTROTECNICA, ELETTRONICA ED APPLICAZIONI

Tema di ELETTROTECNICA, ELETTRONICA ED APPLICAZIONI ESAME DI STATO Istituto Professionale Industriale Anno 2004 Indirizzo TECNICO INDUSTRIE ELETTRICHE Tema di ELETTROTECNICA, ELETTRONICA ED APPLICAZIONI Un impianto funicolare è alimentato, oltre che dalla

Dettagli

Appunti sulla Macchina di Turing. Macchina di Turing

Appunti sulla Macchina di Turing. Macchina di Turing Macchina di Turing Una macchina di Turing è costituita dai seguenti elementi (vedi fig. 1): a) una unità di memoria, detta memoria esterna, consistente in un nastro illimitato in entrambi i sensi e suddiviso

Dettagli

APPLICATION SHEET Luglio

APPLICATION SHEET Luglio Indice 1. Descrizione dell applicazione 2. Applicazione - Dati 3. Selezione del prodotto e dimensionamento 4. Soluzione Motovario 1. Descrizione dell applicazione Gli schermi per campi da cricket fanno

Dettagli

Requisiti di sicurezza per i dispositivi di protezione immateriali presenti sulle presse (barriere fotoelettriche)

Requisiti di sicurezza per i dispositivi di protezione immateriali presenti sulle presse (barriere fotoelettriche) Requisiti di sicurezza per i dispositivi di protezione immateriali presenti sulle presse (barriere fotoelettriche) Fig. 1 Lavoro manuale su una pressa con barriera fotoelettrica e riparo fisso laterale.

Dettagli

AdmiRail. Future of Humane Machine Interface. Piattaforma IT a supporto della gestione operativa per l ottimizzazione della circolazione ferroviaria

AdmiRail. Future of Humane Machine Interface. Piattaforma IT a supporto della gestione operativa per l ottimizzazione della circolazione ferroviaria Future of Humane Machine Interface Piattaforma IT a supporto della gestione operativa per l ottimizzazione della circolazione ferroviaria AdmiRail AdmiRail : La sfida di partenza Il progetto AdmiRail nasce

Dettagli

SERVIZIO A CHIAMATA DI PESCHIERA BORROMEO

SERVIZIO A CHIAMATA DI PESCHIERA BORROMEO SERVIZIO A CHIAMATA DI PESCHIERA BORROMEO FASCIA ORARIA DI ESERCIZIO DEL SERVIZIO Dalle 6.00 alle 21.00 dal lunedì al sabato escluso Agosto e le festività infrasettimanali ORARI DI APERTURA DEL CALL CENTER

Dettagli

Microsimulazione dinamica della circolazione a supporto alla pianificazione ferroviaria

Microsimulazione dinamica della circolazione a supporto alla pianificazione ferroviaria Microsimulazione dinamica della circolazione a supporto alla pianificazione ferroviaria Cosa è Opentrack OpenTrack è uno strumento di supporto alla pianificazione ferroviaria (sia dell infrastruttura che

Dettagli

Le Regole Tecniche per. e la nuova edizione della Guida CEI 82-25

Le Regole Tecniche per. e la nuova edizione della Guida CEI 82-25 Le Regole Tecniche per la Connessione alle reti e la nuova edizione della Guida CEI 82-25 Ing. Francesco Iannello Responsabile Tecnico ANIE/Energia Vicenza, 16 Dicembre 2010 Indice Connessione alle reti

Dettagli

Simbologia pneumatica

Simbologia pneumatica Simbologia pneumatica Fonte/Sorgente di pressione E l alimentazione/alimentatore di ogni circuito pneumatico. È generalmente costituito da un compressore che comprime l aria all interno di un serbatoio.

Dettagli

CONTENUTI:IL QUADRO NORMATIVO NAZIONALE IN MATERIA DI SICUREZZA DELLA CIRCOLAZIONE FERROVIARIA

CONTENUTI:IL QUADRO NORMATIVO NAZIONALE IN MATERIA DI SICUREZZA DELLA CIRCOLAZIONE FERROVIARIA Programma del corso 1 a LEZIONE - 16/04/2015 ore 8.30/13.30 5 ore Contenuti: Introduzione al corso. Il Sistema Ferroviario Docente: Luca Franceschini -Amministratore CIFI Programma:L interazione tra infrastruttura,

Dettagli

ANALISI SOSPENSIONI Modalità Base

ANALISI SOSPENSIONI Modalità Base ANALISI SOSPENSIONI Modalità Base INTRODUZIONE Nella versione 2.30.04 di Race Studio 2 è stata introdotta una nuova funzionalità relativa allo strumento di Analisi delle sospensioni presente all interno

Dettagli

Quick Reference Giornale di Bordo (e-logbook)

Quick Reference Giornale di Bordo (e-logbook) Quick Reference Giornale di Bordo (e-logbook) L applicativo Giornale di Bordo (e-logbook) è stato realizzato per gli operatori marittimi con l obiettivo di fornire un strumento per la compilazione e la

Dettagli

TORNI. parallelo ad uso didattico a revolver CNC. Tipologia:

TORNI. parallelo ad uso didattico a revolver CNC. Tipologia: TORNI Tipologia: parallelo ad uso didattico a revolver CNC Norme di riferimento UNI 8703/84 torni ad asse orizzontale UNI 6175/68 torni per uso didattico UNI 5471/64 tornio parallelo, sensi di manovra

Dettagli

INDICE 218 60050-821 CEI:1998

INDICE 218 60050-821 CEI:1998 218 60050-821 CEI:1998 INDICE A (accensione di approccio)... 821-02-49 agente addetto alla manovra dei dispositivi del segnalamento... 821-05-15 ago... 821-04-01 ala semaforica... 821-02-18 alimentazione

Dettagli

TASTIERA DI COMANDO E CONTROLLO PER INVERTERS EL.-5000

TASTIERA DI COMANDO E CONTROLLO PER INVERTERS EL.-5000 ELCOM S.R.L. TASTIERA DI COMANDO E CONTROLLO PER INVERTERS EL.-5000 ( Rev. 0.3s ) MANUALE USO TASTIERA EL.-5000 I pulsanti hanno le seguenti funzioni: Comando di START abilitazione alla marcia con accensione

Dettagli

Insegnamento di Fondamenti di Infrastrutture viarie

Insegnamento di Fondamenti di Infrastrutture viarie Insegnamento di Fondamenti di Infrastrutture viarie Territorio ed infrastrutture di trasporto La meccanica della locomozione: questioni generali Il fenomeno dell aderenza e l equazione generale del moto

Dettagli

5. MODULO DEI CARICHI ECCEZIONALI NEL SOFTWARE BRIDGE

5. MODULO DEI CARICHI ECCEZIONALI NEL SOFTWARE BRIDGE 5. MODULO DEI CARICHI ECCEZIONALI NEL SOFTWARE BRIDGE 5.1 Premessa L ausilio dell informatica è particolarmente utile poiché l ente preposto alla gestione dei ponti deve esaminare un grande numero di transiti

Dettagli

Numero carrelli senza guidatore a bordo presenti in azienda

Numero carrelli senza guidatore a bordo presenti in azienda Pagina 1di 11 AZIENDA Redatto da Verificato Approvato Ines Magnani Carlo Veronesi Massimo Magnani firma firma TIPO SCHEDA A formazione ed informazione dei lavoratori NUMERO DI SCHEDE DATA VERIFICATO RI

Dettagli

Segnaletica Ferroviaria. Segnaletica di linea e articoli complementari per il settore ferroviario

Segnaletica Ferroviaria. Segnaletica di linea e articoli complementari per il settore ferroviario Segnaletica Ferroviaria Segnaletica di linea e articoli complementari per il settore ferroviario LA NOSTRA SOCIETÀ Prealux, società costituita da circa trent anni, è operativa nel settore della segnaletica

Dettagli

TRASPORTI FERROVIARI PARTE B

TRASPORTI FERROVIARI PARTE B Università di Pisa - Polo della Logistica di Livorno Corso di Laurea in Economia e Legislazione dei Sistemi Logistici Anno Accademico: 2010/11 CORSO DI TECNICA DEI TRASPORTI FERROVIARI, MARITTIMI E AEREI

Dettagli

CIRCUITI OLEODINAMICI ELEMENTARI

CIRCUITI OLEODINAMICI ELEMENTARI CIRCUITI OLEODINAMICI ELEMENTARI Un esame sistematico dei circuiti completi, anche se limitato a pochi tipi di macchine e di attrezzature, sarebbe estremamente complesso e vasto. Il raggiungimento del

Dettagli

Una Norma al mese. Rubrica di aggiornamento normativo. a cura di Antonello Greco

Una Norma al mese. Rubrica di aggiornamento normativo. a cura di Antonello Greco Una Norma al mese Rubrica di aggiornamento normativo a cura di Antonello Greco Questo mese vorrei parlarvi della Guida CEI 121-5:2015-07 dedicata alla normativa applicabile ai quadri elettrici di bassa

Dettagli

CONTROLLO DI GESTIONE DELLO STUDIO

CONTROLLO DI GESTIONE DELLO STUDIO CONTROLLO DI GESTIONE DELLO STUDIO Con il controllo di gestione dello studio il commercialista può meglio controllare le attività svolte dai propri collaboratori dello studio nei confronti dei clienti

Dettagli

Gestione Risorse Umane Web

Gestione Risorse Umane Web La gestione delle risorse umane Gestione Risorse Umane Web Generazione attestati di partecipazione ai corsi di formazione (Versione V03) Premessa... 2 Configurazione del sistema... 3 Estrattore dati...

Dettagli

POLITECNICO DI TORINO

POLITECNICO DI TORINO NEWSLETTER N2 - I dispositivi elettronici posti a protezione degli operatori E stato indicato nella precedente newsletter che la sicurezza degli operatori in un contesto industriale è affidata a una catena

Dettagli

NORMATIVA DEL SISTEMA DI QUALIFICAZIONE DELLE IMPRESE PER GLI INTERVENTI AGLI IMPIANTI PER LA REALIZZAZIONE DEGLI IMPIANTI DI SEGNALAMENTO FERROVIARIO

NORMATIVA DEL SISTEMA DI QUALIFICAZIONE DELLE IMPRESE PER GLI INTERVENTI AGLI IMPIANTI PER LA REALIZZAZIONE DEGLI IMPIANTI DI SEGNALAMENTO FERROVIARIO NORMATIVA DEL SISTEMA DI QUALIFICAZIONE DELLE IMPRESE PER GLI INTERVENTI AGLI IMPIANTI PER LA REALIZZAZIONE DEGLI IMPIANTI DI SEGNALAMENTO FERROVIARIO Indice Articolo 1 Istituzione del Sistema di qualificazione

Dettagli

Dispensa di Informatica I.1

Dispensa di Informatica I.1 IL COMPUTER: CONCETTI GENERALI Il Computer (o elaboratore) è un insieme di dispositivi di diversa natura in grado di acquisire dall'esterno dati e algoritmi e produrre in uscita i risultati dell'elaborazione.

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITA Revisione: Sezione 4 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA

MANUALE DELLA QUALITA Revisione: Sezione 4 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA Pagina: 1 di 5 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA 4.0 SCOPO DELLA SEZIONE Illustrare la struttura del Sistema di Gestione Qualità SGQ dell Istituto. Per gli aspetti di dettaglio, la Procedura di riferimento

Dettagli

Problematica relativa agli infortuni dei viaggiatori relativamente all uso delle porte nelle fasi di salita e discesa dai treni

Problematica relativa agli infortuni dei viaggiatori relativamente all uso delle porte nelle fasi di salita e discesa dai treni Problematica relativa agli infortuni dei viaggiatori relativamente all uso delle porte nelle fasi di salita e discesa dai treni La problematica sugli infortuni dei viaggiatori relativamente all uso delle

Dettagli

Prova freno di tipo D dalla cabina di guida per locomotive E414

Prova freno di tipo D dalla cabina di guida per locomotive E414 DIREZIONE TECNICA Viale Spartaco Lavagnini, 58 50129 FIRENZE Identificazione n 375321 Esp. 01 Pagina 1 di 5 Prova freno di tipo D dalla cabina di guida per locomotive E414 Il presente documento è di proprietà

Dettagli

PROCEDURA DIREZIONE TECNICA. FOGLIO 1 di Il

PROCEDURA DIREZIONE TECNICA. FOGLIO 1 di Il I. ~~~I'~ RF I DIREZIONE TECNICA PROCEDURA ICodifica: RFI TC.P A TC FOGLIO PR CM 02 D68 BI 1 di Il 2 di 11 I.1 Scopo... 3 I.2 Campo di Applicazione... 3 I.3 Riferimenti... 4 I.4 Definizione e acronimi...

Dettagli

Firenze 28.11.2013. A. Colzani - L. Rota. 01/12/2013 Servizio Acquisti

Firenze 28.11.2013. A. Colzani - L. Rota. 01/12/2013 Servizio Acquisti Valutazione dei Rischi per la modifica e l installazione di un nuovo azionamento elettrico per le porte di salita in conformità alla EN 14752. Esempio di applicazione su automotrici ALN668 circolanti su

Dettagli

Impianti di stazione. Corso TRASPORTI FERROVIARI, AEREI, NAVALI SLIDE 1

Impianti di stazione. Corso TRASPORTI FERROVIARI, AEREI, NAVALI SLIDE 1 1B Impianti di stazione Corso TRASPORTI FERROVIARI, AEREI, NAVALI SLIDE 1 LA STAZIONE FERROVIARIA CIRCOLAZIONE FERROVIARIA: movimento dei treni sulla linea ferroviaria ( strada ferrata ) in base a modalità

Dettagli

schemi segnaletici di possibile attuazione per il fermo temporaneo in carreggiata dei veicoli con massa a pieno carico superiore alle 7,5 t

schemi segnaletici di possibile attuazione per il fermo temporaneo in carreggiata dei veicoli con massa a pieno carico superiore alle 7,5 t schemi segnaletici di possibile attuazione per il fermo temporaneo in carreggiata dei veicoli con massa a pieno carico superiore alle,5 t 1 PREMESSA Il presente documento integra il testo del Protocollo

Dettagli

Università degli Studi di Napoli Federico II

Università degli Studi di Napoli Federico II Università degli Studi di Napoli Federico II DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA CIVILE, EDILE E AMBIENTALE CORSO DI LAUREA TRIENNALE IN INGEGNERIA PER L AMBIENTE E IL TERRITORIO (Classe delle Lauree in Ingegneria

Dettagli

ALL. 6 SPECIFICA TECNICA RELATIVA AGLI IMPIANTI ELETTRICI DI ALIMENTAZIONE PER OSPITALITA DI ENTI ESTERNI

ALL. 6 SPECIFICA TECNICA RELATIVA AGLI IMPIANTI ELETTRICI DI ALIMENTAZIONE PER OSPITALITA DI ENTI ESTERNI ALL. 6 SPECIFICA TECNICA RELATIVA AGLI IMPIANTI ELETTRICI DI ALIMENTAZIONE PER OSPITALITA DI ENTI ESTERNI RW/I/I/24871 Roma, 5 settembre 2002 Revisioni: Autore Revisione Data revisione Numero Revisione

Dettagli

QUESITI E RISPOSTE QUESITO N.1

QUESITI E RISPOSTE QUESITO N.1 [Digitare il testo] QUESITI E RISPOSTE QUESITO N.1 La scrivente intenzionata a partecipare alla gara in oggetto, chiede, essendo qualificata con Attestazione SOA di sola costruzione per categoria OG3 VII,

Dettagli

Il Ministro dello Sviluppo Economico

Il Ministro dello Sviluppo Economico Il Ministro dello Sviluppo Economico 1 VISTO il decreto legislativo 7 settembre 2005, n. 209, recante il Codice delle assicurazioni private ed in particolare l articolo 132, recante Obbligo a contrarre;

Dettagli

Regione Calabria Dipartimento n.9 Lavori Pubblici Settore Programmazione e gestione infrastrutture di trasporto - Assistenza APQ trasporti

Regione Calabria Dipartimento n.9 Lavori Pubblici Settore Programmazione e gestione infrastrutture di trasporto - Assistenza APQ trasporti UNIONE EUROPEA REPUBLICA ITALIANA REGIONE CALABRIA S.U.A. Calabria Regione Calabria Dipartimento n.9 Lavori Pubblici Settore Programmazione e gestione infrastrutture di trasporto - Assistenza APQ trasporti

Dettagli

ISTRUZIONE. per l Esercizio sulle Linee a doppio binario Banalizzate (ad uso del personale dei treni) (I.E.L.B.) Disposizione 33/2003 EDIZIONE 2003

ISTRUZIONE. per l Esercizio sulle Linee a doppio binario Banalizzate (ad uso del personale dei treni) (I.E.L.B.) Disposizione 33/2003 EDIZIONE 2003 ISTRUZIONE per l Esercizio sulle Linee a doppio binario Banalizzate (ad uso del personale dei treni) (I.E.L.B.) Disposizione 33/2003 EDIZIONE 2003 METROTIPO SpA REGISTRAZIONE DELLE DISPOSIZIONI CHE HANNO

Dettagli

LE SEZIONI TRASVERSALI

LE SEZIONI TRASVERSALI LE SEZIONI TRASVERSALI Rappresentano l intersezione del corpo stradale e del terreno con un piano verticale e normale all asse stradale. Vengono eseguite in corrispondenza di ciascun picchetto d asse.

Dettagli

Airone Gestione Rifiuti Funzioni di Esportazione e Importazione

Airone Gestione Rifiuti Funzioni di Esportazione e Importazione Airone Gestione Rifiuti Funzioni di Esportazione e Importazione Airone Funzioni di Esportazione Importazione 1 Indice AIRONE GESTIONE RIFIUTI... 1 FUNZIONI DI ESPORTAZIONE E IMPORTAZIONE... 1 INDICE...

Dettagli

PREMESSA AUTOMAZIONE E FLESSIBILITA'

PREMESSA AUTOMAZIONE E FLESSIBILITA' PREMESSA In questa lezione analizziamo i concetti generali dell automazione e confrontiamo le diverse tipologie di controllo utilizzabili nei sistemi automatici. Per ogni tipologia si cercherà di evidenziare

Dettagli

PRINCIPIO DI FUNZIONAMENTO DI UN ASCENSORE

PRINCIPIO DI FUNZIONAMENTO DI UN ASCENSORE rea PRINCIPIO DI FUNZIONAMENTO DI UN ASCENSORE 5 June 2009 Introduzione Come molti sapranno, nel settore ascensoristico la tecnologia elettromeccanica è ormai superata. Tuttavia molti impianti che la utilizzano

Dettagli

hhb - Stop Time Meter Misurazione della velocità e del tempo d arresto su macchine

hhb - Stop Time Meter Misurazione della velocità e del tempo d arresto su macchine 1 Misurazione della velocità e del tempo d arresto su macchine 2 Misurazione del tempo d arresto mobile pratico Ottimo per il servizio mobile. Lo strumento e tutti componenti si trovano in una valigetta

Dettagli

5. TECNOLOGIE E MATERIALE ROTABILE

5. TECNOLOGIE E MATERIALE ROTABILE 5. TECNOLOGIE E MATERIALE ROTABILE 5.1 SEGNALAMENTO Tenuto conto dell entità del traffico e del prevedibile modello di esercizio, si ritiene sufficiente adottare per la regolazione della circolazione il

Dettagli

ZIMO. Decoder per accessori MX81. Manuale istruzioni del. nella variante MX81/N per il formato dei dati NMRA-DCC

ZIMO. Decoder per accessori MX81. Manuale istruzioni del. nella variante MX81/N per il formato dei dati NMRA-DCC ZIMO Manuale istruzioni del Decoder per accessori MX81 nella variante MX81/N per il formato dei dati NMRA-DCC etichetta verde Sommario 1. GENERALITÀ... 3 2. CARATTERISTICHE E DATI TECNICI... 3 3. COLLEGAMENTO

Dettagli

Regole di gioco Roulette Mobile

Regole di gioco Roulette Mobile Regole di gioco Roulette Mobile European Classic Roulette European Premium Roulette European VIP Roulette Regole di gioco European Classic Roulette Il gioco si svolge esclusivamente nella modalità a solitario,

Dettagli

L ingombro ed il numero delle corsie si calcola attraverso lo schema e la tabella riportata a seguito.

L ingombro ed il numero delle corsie si calcola attraverso lo schema e la tabella riportata a seguito. 4.2 IL COLLAUDO STATICO DEI PONTI 4.2.1 Ponti stradali Per i ponti stradali le norme per l effettuazione del collaudo statico sono contenute nel D.M. LL. PP. del 4 maggio 1990 Aggiornamento delle norme

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

Ordinanza sulla sicurezza degli ascensori

Ordinanza sulla sicurezza degli ascensori Ordinanza sulla sicurezza degli ascensori (Ordinanza sugli ascensori) Modifica del 17 agosto 2005 Il Consiglio federale svizzero ordina: I L ordinanza del 23 giugno 1999 1 sugli ascensori è modificata

Dettagli

Con la presente vengono fornite indicazioni ai fini dell autorizzazione all esercizio di detta modalità di gioco.

Con la presente vengono fornite indicazioni ai fini dell autorizzazione all esercizio di detta modalità di gioco. Ministero dell Economia e delle Finanze Amministrazione autonoma dei monopoli di Stato DIREZIONE GENERALE Direzione per i giochi Ufficio 11 - Bingo Roma, 17 giugno 2011 AI CONCESSIONARI DEL GIOCO A DISTANZA

Dettagli

IMPIANTI ELETTRICI DI CANTIERE IMPIANTO DI MESSA A TERRA DEI CANTIERI

IMPIANTI ELETTRICI DI CANTIERE IMPIANTO DI MESSA A TERRA DEI CANTIERI IMPIANTO DI MESSA A TERRA DEI CANTIERI Tutte le masse, le masse estranee e i dispositivi di protezione contro le scariche atmosferiche devono essere collegati ad un unico impianto di messa a terra, ovvero

Dettagli

Corso PLC - Manuale Pratico 1

Corso PLC - Manuale Pratico 1 Corso PLC - Manuale Pratico 1 "!#$ % L'unità centrale di un PLC, chiamata più semplicemente CPU, normalmente occupa il primo modulo del rack. Si individua subito in quanto tipicamente è dotata di un selettore,

Dettagli

SmartGPS Satellite Information System Guida all utilizzo del programma Sviluppato da Fabio e Marco Adriani Versione 1.0.0

SmartGPS Satellite Information System Guida all utilizzo del programma Sviluppato da Fabio e Marco Adriani Versione 1.0.0 SmartGPS Satellite Information System Guida all utilizzo del programma Sviluppato da Fabio e Marco Adriani Versione 1.0.0 Benvenuto in SmartGPS, l'applicativo che consente di determinare, utilizzando un

Dettagli

modulog Combinazioni di moduli per la tecnica della manipolazione

modulog Combinazioni di moduli per la tecnica della manipolazione modulog Combinazioni di moduli per la tecnica della manipolazione Facile gestione di carichi pesanti - un valore aggiunto per la produttività La manipolazione ed il montaggio manuale di carichi pesanti

Dettagli

E.P. Elevatori Premontati srl. Stepper. montascale con pedana. Tecnologie in Elevazione

E.P. Elevatori Premontati srl. Stepper. montascale con pedana. Tecnologie in Elevazione E.P. Elevatori Premontati srl montascale con pedana Tecnologie in Elevazione Il montascale o servoscala è una macchina per il trasporto di persone lungo scale o percorsi inclinati, rivolto ad anziani o

Dettagli

CAPO IV - PROTEZIONE DEI LAVORATORI DAI RISCHI DI ESPOSIZIONE A CAMPI ELETTROMAGNETICI

CAPO IV - PROTEZIONE DEI LAVORATORI DAI RISCHI DI ESPOSIZIONE A CAMPI ELETTROMAGNETICI CAPO IV - PROTEZIONE DEI AVORATORI DAI RISCHI DI ESPOSIZIONE A CAMPI EETTROMAGNETICI Articolo 206 - Campo di applicazione 1. Il presente capo determina i requisiti minimi per la protezione dei lavoratori

Dettagli

Ricevitore Supervisionato RX-24 Dati tecnici

Ricevitore Supervisionato RX-24 Dati tecnici Ricevitore Supervisionato RX-24 Dati tecnici Gestione a microprocessore 24 sensori memorizzabili 8 uscite allarme uno per canale 8 canali con 3 sensori per ogni canale 10 telecomandi programmabili 1 uscita

Dettagli

Insegnamento di Fondamenti di Infrastrutture viarie

Insegnamento di Fondamenti di Infrastrutture viarie Insegnamento di Fondamenti di Infrastrutture viarie Territorio ed infrastrutture di trasporto La meccanica della locomozione: questioni generali Il fenomeno dell aderenza e l equazione generale del moto

Dettagli

Eikon Idea Plana. Controllo accessi e gestione utenze via BUS mediante chiave o card a transponder Istruzioni

Eikon Idea Plana. Controllo accessi e gestione utenze via BUS mediante chiave o card a transponder Istruzioni Eikon Idea Plana 20470 16470 14470 Controllo accessi e gestione utenze via BUS mediante chiave o card a transponder Istruzioni INDICE 1. Legenda... 2 2. Installazione sistema via BUS... 3 3. Caratteristiche

Dettagli

GUIDA ALL INSTALLAZIONE DI UN SISTEMA FISSO AUTOMATICO DI RIVELAZIONE E ALLARME D INCENDIO

GUIDA ALL INSTALLAZIONE DI UN SISTEMA FISSO AUTOMATICO DI RIVELAZIONE E ALLARME D INCENDIO GUIDA ALL INSTALLAZIONE DI UN SISTEMA FISSO AUTOMATICO DI RIVELAZIONE E ALLARME D INCENDIO La presente guida mette in risalto solo alcuni punti salienti estrapolati dalla specifica norma UNI 9795 con l

Dettagli

SymCAD/C.A.T.S. modulo Canali Schema

SymCAD/C.A.T.S. modulo Canali Schema SymCAD/C.A.T.S. modulo Canali Schema Il modulo Ventilazione Standard permette di effettuare la progettazione integrata (disegno e calcoli) in AutoCAD di reti di canali aria (mandata e ripresa). Il disegno

Dettagli

istraffic Sistema di monitoraggio Traffico

istraffic Sistema di monitoraggio Traffico istraffic Sistema di monitoraggio Traffico Scopo Lo scopo del sistema è quello di eseguire un analisi automatica del flusso di traffico in modo da rilevare eventi quali rallentamenti, code, veicoli fermi,

Dettagli

MACCHINE E AZIONAMENTI ELETTRICI

MACCHINE E AZIONAMENTI ELETTRICI MACCHINE E AZIONAMENTI ELETTRICI Corso di Laurea in Ingegneria Industriale Anno Accademico 2012-2013 INTRODUZIONE Docente Francesco Benzi Università di Pavia e-mail: fbenzi@unipv.it Dispense in collaborazione

Dettagli

C O D. CORSO PERIODO LUOGO CAME 02TTP 10TT NORMATIVE 25

C O D. CORSO PERIODO LUOGO CAME 02TTP 10TT NORMATIVE 25 PROGRAMMA FORMAZIONE INSTALLATORI 09/2015 SETTEMBRE L M M G V S D 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 C O D. CORSO PERIODO LUOGO 02TTP CANCELLI SCORREVOLI E

Dettagli

Torino, 29 marzo 2012

Torino, 29 marzo 2012 Torino, 29 marzo 2012 1 "Il successo di un ramo secco: la Ferrovia della Val Venosta. La nascita e lo sviluppo di un Impresa Ferroviaria Die neue Vinschgerbahn 2 Val Venosta Vinschgau 3 1906 1991 1999

Dettagli

Codifica: RFI TC.PATC ST CM 02 D02 G

Codifica: RFI TC.PATC ST CM 02 D02 G 2 di 110 Tabella upgrade del documento Rev. Data DESCRIZIONE A 18/04/00 PRIMA EMISSIONE C 10/05/01 SECONDA EMISSIONE D 26/07/01 EMISSIONE PER SPERIMENTAZIONE D01 AGGIORNAMENTI D02 05/07/02 AGGIORNAMENTI

Dettagli

Dispositivo di conversione di energia elettrica per aerogeneratori composto da componenti commerciali.

Dispositivo di conversione di energia elettrica per aerogeneratori composto da componenti commerciali. Sede legale: Viale Vittorio Veneto 60, 59100 Prato P.IVA /CF 02110810971 Sede operativa: Via del Mandorlo 30, 59100 Prato tel. (+39) 0574 550493 fax (+39) 0574 577854 Web: www.aria-srl.it Email: info@aria-srl.it

Dettagli

DEIF n 42.4 del 16/05/2014

DEIF n 42.4 del 16/05/2014 Direzione Tecnica Direttore DEIF n 42.4 del 16/05/2014 In vigore dalle ore 00.01 del 25/06/2014 RIORDINO NORMATIVO MODIFICHE A: -DISCIPLINA DEI RAPPORTI FRA REGOLATORE DELLA CIRCOLAZIONE E PERSONALE DEI

Dettagli