Appunti di Laboratorio di Informatica

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1 3 Appunti di Laboratorio di Informatica Lavorare in una rete di elaboratori COSA SI IMPARA IN QUESTO MODULO: Cosa è e come si usa una rete locale per lavorare in gruppo Cosa è e come si usa Internet per accedere a risorse remote Come si usa il World Wide Web Come si trasferiscono file in Internet Come si usa la posta elettronica e come si usano i newsgroup Cos'è una rete di elaboratori? Una rete locale (local area network, LAN) di elaboratori è costituita fisicamente da: più elaboratori (detti nodi o host della rete) su ogni elaboratore: una scheda di rete (della quale, dall'esterno, si vede solo la presa per il collegamento) un cablaggio di rete, che può essere un unico cavo che collega le schede di rete di tutte le macchine (topologia a bus), oppure un singolo cavo per ogni macchina (topologia a stella) nel caso di topologia a stella, il "centro stella" a cui fanno capo tutti i singoli cavi è un concentratore o hub (una scatola rettangolare con diverse "porte" per il collegamento dei cavi e diverse lucine-spia a LED). Per utilizzare una rete occorre un sistema operativo di rete, come Windows. Una rete serve a condividere risorse e informazioni. Per esempio, posso usare un programma che non risiede sul mio disco "locale", ma su un disco "remoto" (ossia: su un altro host della rete). Per esempio, posso usare una stampante collegata ad un altro host. Per esempio, posso leggere un file memorizzato su un altro host. Esistono due tipi di condivisione di risorse: Esistono vari tipi di connettore. Attualmente il più usato è di tipo UTP Condivisione risorse Modi per condividere 3.1

2 il "workgroup"; il "network server". In un workgroup, gruppo di lavoro, diverse persone che lavorano ad un unico progetto si scambiano mutuamente informazioni. Il passaggio è bilaterale, tra pari (modello peer-to-peer). Un network server mette a disposizione di tutta la rete risorse e informazioni comuni. Per esempio, programmi utilizzati da tutti possono essere memorizzati una volta sola per tutta la rete, e risiedere sul disco del server. Per esempio, una stampante che è usata da tutti può essere collegata al server. Il passaggio è in questo caso unilaterale, da server a utilizzatore (modello client-server). La rete di Windows mette tutti gli host sullo stesso piano. È perciò basata sul modello peer-to-peer. Se voglio, posso attrezzare comunque uno host per poter funzionare da server. Occorre solo memorizzare tutte le informazioni sul suo disco, collegare fisicamente ad esso tutte le risorse che voglio rendere condivisibili in rete, e dire al sistema operativo di renderle accessibili da tutta la rete. Quindi la rete di Windows permette entrambi i modi di comunicazione: basato su server, oppure tra pari. Ci saranno cose che si fanno attraverso uno scambio paritetico, e cose che si fanno attraverso una comunicazione client-server. E INTERNET? Internet è una rete di reti. Le reti locali possono collegarsi ad Internet. Occorre un apparato che si chiama router, che serve per "uscire all'esterno" (p.es. per collegarsi a una rete ISDN). Tutte le reti che fanno parte di Internet devono adottare lo stesso protocollo (linguaggio di comunicazione). Il protocollo di Internet si chiama TCP/IP. Le reti locali che usano Windows possono tranquillamente usare TCP/IP. Il protocollo TCP/IP prevede che ad ogni macchina (host) sia associato un numero IP fatto di quattro cifre (che sono comprese fra 0 e 255, e di solito si scrivono separate da punti). P.es. " " oppure " ". Ad ogni host può essere associato anche un nome. Anche il nome ha varie parti; anche le parti del nome sono separate da punti. Però non esiste nessuna relazione tra il nome e il numero IP. È solo che, probabilmente, a chi ha stabilito queste convenzioni piaceva l'idea dei punti; oppure difettava di fantasia. 3.2

3 Come faccio a sfruttare la rete locale? Per utilizzare le possibilità che il collegamento in rete locale mette a disposizione, occorre imparare due procedure: come rendere accessibili agli altri (condividere, to share) le risorse del proprio elaboratore come accedere alle risorse condivise dagli altri elaboratori (connect to network resources) CONDIVIDERE IN RETE LE PROPRIE RISORSE Per rendere accessibili alla rete le risorse del proprio elaboratore, occorre impostare le proprietà di condivisione di tali risorse. Per esempio: sono l'unica persona ad avere una stampante collegata all'elaboratore, e voglio renderla disponibile anche ai miei colleghi. Per prima cosa, apro Windows Explorer e visualizzo la cartella Stampanti. Quindi seleziono la stampante che voglio condividere. A questo punto faccio la condivisione. Dal menu File della finestra di Explorer, scelgo il comando Properties e ottengo una finestra con diverse linguette (su ognuna il nome di una funzione). Faccio click sulla linguetta Sharing per ottenere i controlli di condivisione. Oppure, sempre a questo punto, apro la stessa finestra attraverso il comando Properties nel menu di scelta rapida della stampante (come si accede ai menu di scelta rapida o shortcut menu? Con il click destro). Oppure potrei trovare direttamente il comando Sharing... nel menu File, se Windows Explorer è stato istruito per fare così. In un modo o nell'altro appare la finestra di proprietà di condivisione (Sharing). Tale finestra contiene diversi controlli, la maggior parte disabilitati (cioè visibili ma inaccessibili). Quello che ci interessa in questo momento è Share this folder (cliccare il cerchietto vicino alla scritta). In questo modo si effettua la condivisione. Le opzioni di condivisione vengono abilitate (cioè ora posso impostarle ai valori che desidero). In Windows ci sono quasi sempre più modi per fare la stessa cosa. Con l'esperienza, si sceglie quello preferito. 3.3

4 Occorre obbligatoriamente scegliere un nome con cui la stampante verrà "vista" sulla rete. (Tuttavia un nome è già suggerito di default.) È possibile aggiungere un commento (p.es. per dire dove si trova fisicamente la stampante: in quale locale? a quale piano? in quale edificio?) Un'altra cosa importante che si può fare è specificare i diritti che ciascun utente o ciascun gruppo di utenti (p.es. studenti, docenti) possiede sulla stampante. Per ogni operazione possibile su una data risorsa, posso specificare chi la può fare e chi no. default = la scelta predefinita mi viene suggerita automaticamente posso confermarla o modificarla ACCEDERE IN RETE A RISORSE CONDIVISE Collegarsi a risorse condivise presenti sulla rete è semplice. È sufficiente accedere alla risorsa desiderata come se fosse una risorsa locale. Per esempio, se voglio leggere un file chiamato Anticorpi.xls, che si trova nella cartella Ematite, condivisa in rete dallo host chiamato Aplysia, aprirò il Windows Explorer e scorrerò le risorse. Per accedere a quelle di rete, troverò un oggetto chiamato My network places e lo selezionerò. Oppure farò doppio click sull'icona My network places che si trova sul desktop. Alle risorse di rete accedo come se fossero risorse locali (p.es. come se fosse uno dei miei dischi). Non mi accorgo che c'e' un collegamento in rete: come sono elencati i file in una cartella, così sono elencati i calcolatori nella mia rete. Sceglierò quindi nell'elenco il nome dello host Aplysia. Sceglierò la cartella condivisa Ematite. Sceglierò infine il file Anticorpi.xls, e potrò aprirlo, copiarlo e utilizzarlo come se fosse un file sul mio disco locale. Per esempio, se voglio utilizzare una stampante chiamata Megaprinter che si trova condivisa sullo host chiamato Superserver, darò il comando stampa al mio programma. Il comando stampa mi farà scegliere in una lista di stampanti possibili, fra cui troverò Megaprinter. Nell'elenco sono accessibili allo stesso modo sia le stampanti locali che le stampanti di rete. Le stampanti locali, fisicamente collegate alla mia macchina, avranno un'icona che rappresenta una stampantina. Le stampanti di rete avranno un'icona che rappresenta la stessa stampantina, ma collegata ad un filo (il cavo di rete). 3.4

5 SICUREZZA E DIRITTI DI ACCESSO Quando accedo a una risorsa condivisa in rete, alcune operazioni potrebbero essermi vietate. Questo viene deciso dal proprietario della risorsa per motivi di protezione, di sicurezza, o di riservatezza. Per esempio: per motivi di protezione, un file importante (p.es. Numeri di telefono di emergenza.doc) potrebbe essere accessibile in sola lettura, così che non possa essere inavvertitamente modificato o cancellato. Per esempio: per motivi di riservatezza, un file riservato (p.es. Soldi miei.xls) potrebbe essere accessibile solo dietro digitazione di una password, in modo che solo io possa leggerlo accedendo in rete. Per motivi di sicurezza, un file importante (p.es. Elenco password.doc) potrebbe essere protetto allo stesso modo, in modo che non si possa illegalmente accedere al sistema leggendo le password. Questo viene fatto attraverso il comando Sharing visto prima. Come faccio a sfruttare Internet? Internet consiste di una serie di protocolli per diverse funzioni (oltre a quella di base per lo scambio elementare di pacchetti di byte tra macchine). Ogni funzione è uno specifico servizio. Questi sono i principali: telnet Terminale remoto. Serve ad eseguire programmi su un elaboratore, come se si fosse collegati al suo schermo e alla sua tastiera, ma in realtà da un'altra posizione sulla rete. ftp File transfer protocol. Serve a fornire tutti i comandi necessari a copiare file da una macchina all'altra. All'interno di una rete locale Windows, è inutile in quanto la copia di file si fa esattamente come se i file fossero tutti locali. Tuttavia ftp consente il colloquio anche fra sistemi operativi diversi. smtp Simple mail transfer protocol. È il modo in cui i programmi di posta elettronica si scambiano i messaggi di posta elettronica ( ). nntp Network news transfer protocol. È il modo in cui si diffondono i messaggi dei gruppi di discussione (newsgroups). http Hyper text transfer protocol. Per trasferire ipertesti. È il protocollo su cui si basa il World Wide Web. 3.5

6 Ma come si usano i protocolli? I protocolli tipicamente non si usano. Esistono programmi che li utilizzano per realizzare ciascuno uno specifico servizio. Tuttavia esiste anche uno strumento che mi dà accesso a questi servizi in modo integrato (un unico programma): l'internet browser. Nato principalmente per gli ipertesti (cioè per il World Wide Web), questo tipo di programma incorpora meccanismi per trasferire file (ftp), per effettuare una esecuzione di terminale remoto (chiamando un programma telnet esterno, fornito dal sistema operativo), per leggere e inviare messaggi di posta elettronica e ai gruppi di discussione. È inoltre in grado di richiamare programmi accessori (p.es. lettori audio e video per contenuti multimediali) e di eseguire programmi esso stesso (piccoli: Javascript, o più complessi: Java). Il browser consente dunque l'accesso ai servizi disponibili in Internet. Una cosa comoda di Windows 2000 (che ha causato problemi giudiziari al produttore) è costituita dal fatto seguente: Internet Explorer e Windows Explorer sono integrati. Ciò significa che la stessa finestra che è in grado di visualizzare l'elenco dei file su una cartella, l'elenco delle stampanti installate e l'elenco delle macchine collegate alla rete, è anche in grado di collegarsi a una pagina World-Wide Web (o a qualunque servizio su Internet). Ciò significa anche che la presentazione grafica sarà uniforme, le funzioni disponibili saranno analoghe, e le operazioni saranno effettuate con le tecniche già apprese per l'uso di Windows. In questo modo si evita di imparare a usare due programmi e si "ricicla" quanto appreso una volta per tutte. Internet browser Browser integrati in Windows PER ACCEDERE A UN SERVIZIO IN RETE La prima cosa che occorre fare è avviare il browser. P.es. Microsoft Internet Explorer; p.es. Netscape Navigator; p.es. Windows Explorer. Devo poi conoscere l'indirizzo del servizio che mi interessa. Per esempio: è la pagina dell'università di Genova. Immesso nell'apposito spazio l'indirizzo che mi serve, premo Invio (o Enter) e ottengo la schermata relativa. Ogni servizio avrà le sue caratteristiche, e di conseguenza la schermata avrà un aspetto leggermente diverso. Per quanto è possibile, tuttavia, anche in questo caso il browser si sforzerà di mostrarmele tutte in modo uniforme (sia come aspetto esteriore, sia come modo di interazione). 3.6

7 WWW: IPERTESTI IN RETE World-Wide Web è il nome di una rete distribuita di ipertesti. Gli ipertesti sono testi che si differenziano dai libri per la modalità di accesso alle informazioni. Il principio dell'ipertesto è: da ogni pagina posso accedere ad altre pagine con l'ordine che preferisco. In altre parole, non esiste una sequenza di pagine, ma una rete di collegamenti (link) tra pagine Rete di ipertesti, perché ciascun ipertesto rimanda a sua volta ad altri ipertesti correlati. Distribuita, perché gli ipertesti si trovano su molti calcolatori diversi, collegati attraverso Internet. I link ipertestuali sul WWW, quindi, sono essenzialmente indirizzi di rete. (Per identificare univocamente una pagina sul WWW occorre una forma compatta che contiene tutte le informazioni necessarie. Questa forma si chiama URL, Uniform Resource Locator, e siccome URL è una parola breve, spesso si dice URL per dire indirizzo di rete.) Le regole per usare le pagine WWW attraverso il browser sono molto semplici: Cliccando su un link si raggiunge una nuova pagina. I link sono tipicamente testo blu sottolineato, ma possono essere mostrati anche come se fossero pulsanti o elementi grafici. Il browser ha il comando Back per tornare alla visualizzazione precedente (Per avanzare nuovamente ha anche il comando Next). Con la tastiera, si fa Alt e Alt (tasti freccia insieme al tasto Alt). La prima volta che visualizzo una pagina, essa viene scaricata dalla rete. Successivamente, essa viene memorizzata in una memoria cache (una particolare cartella sul disco). Quindi, dal secondo accesso in poi, è probabile che la visualizzazione sia più rapida, perché la pagina è già "sul mio calcolatore". Se si ha una pagina in cache e si vuole forzarne la lettura dalla rete, basta dare il comando Reload (Control R). P.es. ciò serve se penso che la pagina contenga informazioni aggiornate di frequente. 3.7

8 FTP: TRASFERIMENTO DEI FILE Il protocollo FTP serve a spostare file di qualunque genere da un calcolatore ad un altro. Una sessione FTP inizia con il collegamento ad un calcolatore remoto (comando open) e con la procedura di identificazione (comando user: invio di username e password); si conclude con il comando bye, che effettua la disconnessione. La sessione si compone di comandi get (prendi file da sistema remoto), put (metti file su sistema remoto), ls (lista file sul sistema remoto), ecc. Esistono programmi appositi (p.es. FTP incluso in Windows; p.es. WS-FTP shareware). Tuttavia il browser è in grado di svolgere anche questa funzione. Se mi collego a un sito FTP, il browser esegue automaticamente la procedura di login con username anonymous. Il browser mostra la lista dei file di una cartella come se fosse una pagina WWW. Ogni elemento della lista (file e altre cartelle) è un link cliccabile. 3.8

9 Se clicco su una cartella, mi verrà visualizzato il suo contenuto come nuova pagina WWW. Se clicco su un file, mi verrà scaricato e visualizzato (se il browser è in grado) oppure eseguito (se è eseguibile) oppure salvato su disco (se il browser non sa come trattarlo). Se però faccio clic con il tasto destro, mi appare un menu di scelta rapida. In questo caso posso scegliere io l'azione da eseguire (visualizza oppure esegui oppure salva). Suggerimenti: Anche in una pagina WWW si può avere un link a un file (anziché a un'altra pagina ipertestuale). Quindi anche in quel caso si agisce allo stesso modo descritto ora. Il menu di scelta rapida (click destro) di ogni figura di una qualsiasi pagina WWW consente di salvare singolarmente la figura. scaricare = download: copiare da un calcolatore remoto sul proprio disco IN PRATICA Collegarsi a Procurarsi l'immagine dello stemmino dell'ateneo di Genova. Procurarsi il regolamento didattico di ateneo e prenderne visione. Poi salvare il regolamento in una cartella personale. TELNET: TERMINALE REMOTO IN RETE TELNET è un protocollo (utilizzato da un omonimo programma) che realizza un terminale remoto. Un terminale è un apparato che si collega a un calcolatore multiutente, e che mette a disposizione di un utilizzatore una postazione di lavoro (tastiera e monitor). Un terminale remoto è un terminale collegato attraverso una rete ad un calcolatore geograficamente distante. Il programma TELNET trasforma il mio PC (o una finestra sotto Windows) in un terminale remoto di un altro calcolatore. In altre parole, posso lavorare con tale calcolatore come se fossi collegato direttamente su di esso. Il collegamento da calcolatore remoto non è consentito in Windows. Quindi, servizi TELNET saranno messi a disposizione da macchine Unix, non Windows. Però da una macchina Windows mi posso collegare ad un'altra macchina, con sistema operativo diverso, che consente l'esecuzione da terminale remoto. Quindi il collegamento verso calcolatore remoto è possibile. Unix è un sistema operativo 3.9

10 TELNET non supporta interfaccia grafica. Il terminale remoto è solo alfanumerico. L'uso di TELNET per servizi in rete è di solito limitato a speciali programmi che vengono eseguiti solo su un calcolatore specifico. Per esempio: simulazioni su un supercalcolatore. Un caso importante di servizio TELNET è l'uso di programmi per l'accesso alle bibliografie. Quindi servizi TELNET sono adottati dalle biblioteche con catalogo consultabile in rete. Tuttavia anche questa applicazione è sempre più spesso affidata ai meccanismi HTTP ossia inclusi in pagine WWW. LA POSTA ELETTRONICA E I GRUPPI DI DISCUSSIONE ( E NEWSGROUPS) La posta elettronica è del tutto simile alla posta convenzionale. Un invio di posta elettronica prevede che il mittente indirizzi un messaggio a un destinatario. Entrambi avranno un indirizzo. L'indirizzo sarà della forma: nomeutente@indirizzodellamacchina dove l'indirizzo di rete della macchina ha la forma che abbiamo visto precedentemente (le regole precise dipendono dalla rete), e il nomeutente è un nome (le regole precise dipendono dalla macchina che riceve la posta). Attenzione: la macchina è quella che riceve la posta l'"ufficio postale", non quella su cui la scarico io per leggerla. Nel caso di servizio di posta fornito da un provider commerciale, è un nome convenzionale che mi viene fornito dal provider (p.es. tin.it; p.es. libero.it). Nel caso di servizio di posta fornito da una rete locale, è il nome della macchina che funge da "ufficio postale". In ogni caso, chiedere al responsabile del servizio. Indirizzo di Per accedere alla posta elettronica si può usare il browser, che contiene un programma di posta elettronica (viene installato congiuntamente ad esso). Netscape Netscape Messenger Internet Explorer Outlook Express Oppure si può utilizzare un programma a sé stante. Outlook Eudora In qualunque programma di posta, sono presenti le stesse convenzioni: Programmi per Convenzioni dei programmi 3.10

11 I messaggi sono organizzati in cartelle (folders) o cassette della posta (mailboxes). I messaggi ricevuti sono messi automaticamente nella cartella posta in arrivo, o inbox. I messaggi inviati sono in una cartella inviati o sent. I messaggi cancellati vengono messi in una cartella trash. Inoltre, posso crearmi le mie cartelle personali. Esiste un comando per leggere un messaggio, che di solito è semplicemente cliccare sul titolo del messaggio. Esiste un pulsante crea nuovo messaggio. Esiste un pulsante rispondi a questo messaggio (reply). I messaggi possono contenere allegati (attachments), cioè file di qualunque tipo. Esiste quindi un pulsante allega o attach. Gli allegati possono poi essere salvati sul disco del destinatario. (Ovviamente il destinatario riceve una copia del file allegato: il file originale non viene toccato.) Occorre però fare attenzione, perché non tutti i file possono essere aperti su ogni calcolatore (e se non conosco il sistema usato dal destinatario?) Inoltre, a volte il sistema di posta elettronica di una particolare rete locale impone limiti sulle dimensioni della posta inviabile/ricevibile. Per ogni messaggio occorre indicare il destinatario (To: ). Per ogni messaggio occorre indicare anche il mittente (From: ), ma a questo pensa automaticamente il programma. Per ogni messaggio è possibile (e fortemente consigliato) indicare l'oggetto del messaggio (Subject:). Per ogni messaggio è possibile indicare un destinatario per conoscenza (Cc:, ossia Carbon Copy). Dove indico un indirizzo, posso indicarne anche più d'uno (separati da spazi o separati da virgole). È buona educazione scrivere i messaggi come testo ASCII, non sfruttando quindi i vari font, colori, corsivi e neretti. Conviene inoltre limitare la lunghezza delle righe del testo a 60, massimo 70 caratteri. Si può incaricare il programma di farlo, oppure si può fare a mano (enter alla fine di ogni riga). Conviene infine limitare il più possibile l'uso degli attachment, che sono file e che quindi (come detto sopra) possono essere utilizzabili solo su alcuni sistemi operativi/macchine. Questi accorgimenti garantiscono ragionevolmente che tutti, su qualunque sistema, saranno in grado di leggere i miei messaggi. 3.11

12 IN PRATICA Scrivere un messaggio di a un collega e invitarlo a rispondere. Scrivere un messaggio con allegato un file qualunque e verificare che il destinatario sia in grado di aprirlo. La posta elettronica consente di raggruppare più indirizzi in un'unica mailing list. Le persone interessate all'argomento trattato dalla lista possono iscriversi seguendo una semplice procedura (che dipende dalla specifica mailing list). Possono così intervenire nella discussione semplicemente mandando un' all'indirizzo della lista. Tutti gli iscritti ne riceveranno una copia. Allo stesso modo, riceveranno copia degli interventi di tutti gli altri partecipanti. Un altro metodo per partecipare a discussioni collettive è costituito dai gruppi di discussione o newsgroups. Il termine news non si riferisce a notizie in senso giornalistico. Si riferisce a messaggi, stile posta elettronica, che vengono indirizzati a un determinato gruppo di discussione che tratta un determinato tema. Il programma di visualizzazione dei newsgroups è spesso lo stesso che per la posta. La differenza è che i messaggi inviati non vanno a finire in caselle di posta personali e private. Vanno invece a finire in una "bacheca" telematica collettiva e pubblica. Sono quindi visibili da tutti (da tutti quelli che hanno selezionato quel determinato gruppo per visualizzarlo). Per selezionare un newsgroup su un tipico programma sotto Windows, occorre: Inserire nella configurazione il nome di un news server (macchina che mi formnisce il servizio). P.es. news.unige.it. Scaricare la lista dei gruppi presenti sul server (che non sono necessariamente trutti quelli esistenti) Selezionare quelli desiderati e confermare con OK. Esistono gruppi di discussione per moltissimi argomenti. I nomi dei gruppi indicano sinteticamente il tema. Tali nomi sono organizzati in gerarchie (p.es. sci.bio.botany e sci.bio.ecology appartengono alla gerarchia sci.bio.* ). Mailing lists Selezionare un gruppo si dice subscribe. (È lo stesso termine usato per "abbonarsi" a una rivista o a una mailing list). Usanze nei newsgroups 3.12

13 I newsgroups sono comunità di persone. Come tali, hanno ciascuno le proprie abitudini, a cui è opportuno conformarsi per educazione. Una norma valida in generale è quella di attenersi al tema del gruppo. Alcuni gruppi sono frequentati da persone più serie e preparate, altre da un pubblico più vasto. Altri ancora sono afflitti da una tale quantità di messaggi pubblicitari o nocivi da risultare inutilizzabili. Alcuni gruppi sono controllati da un moderatore, che elimina gli interventi non appropriati mantenendo l'ordine nel gruppo. Tuttavia questo meccanismo limita anche la libertà degli scriventi. Gruppi di interesse per le discipline biologiche possono essere: In inglese: L'intera gerarchia bionet.* L'intera gerarchia sci.bio* L'intera gerarchia sci.chem* In italiano: it.scienza it.scienza.biologia IN PRATICA Impostare il nesw server news.unige.it. Elencare tutti i newsgroups disponibili. Identificare un newsgroup di interesse (eventualmente uno non nell'elenco di cui sopra). Leggere i messaggi presenti, domande e risposte, per familiarizzarsi con lo stile usato. 3.13

14 Annotazioni 3.14