Congiuntura. lavoro Sardegna

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1 Congiuntura Anno II, numero 4, dicembre 2006 Poste Italiane s.p.a. Spedizione in abbonamento postale 70% DCB Cagliari In questo numero di Congiuntura Lavoro prosegue l analisi dei dati dell indagine sulle forze di lavoro regionali effettuata dall Istat. Per soddisfare una domanda sempre crescente di informazione statistica a livello locale, l Agenzia prevede di effettuare, nel 2007, una serie di indagini sui sistemi territoriali del lavoro. Già da questo numero diamo un anticipazione di alcuni dati sull occupazione a livello sub-regionale. Inoltre, dal prossimo, contiamo di arricchire la base informativa con dati ricavati direttamente dal sistema informativo del lavoro regionale, importante banca dati che ospita tutte le notizie riguardanti gli avviamenti, le cessazioni e le iscrizioni al nuovo collocamento pubblico. Nelle analisi si cercherà di introdurre anche l aspetto qualitativo, per identificare le esperienze imprenditoriali di successo che hanno creato sviluppo economico e posti di lavoro, conciliando innovazione tecnologica, produzioni tipiche e valorizzazione del territorio. E in questo nuovo scenario, disegnato dalla legge regionale 5 dicembre 2005, n.20, che si inserisce anche l assunzione dell incarico di direttore dell Agenzia da parte del dr. Paolo Palomba, recentemente nominato dalla presidenza della Regione. In questo numero: 1. Analisi congiunturale del mercato del lavoro in Sardegna al 3 estre 2006 dai dati Istat Il mercato del lavoro femminile dai dati Istat 3 3. La nascita-mortalità delle imprese dai dati Infocamere 5 4. L imprenditoria femminile dai dati Infocamere 5 5. Gli occuparti in Sardegna per Sistema Locale del Lavoro (SLL) 6 Definizioni 8 lavoro Sardegna Periodico estrale di analisi del mercato del lavoro della Sardegna 1. Analisi congiunturale del mercato del lavoro in Sardegna al 3 estre 2006 dai dati Istat Nel terzo estre 2006 l Istat ha stimato 610mila occupati nel mercato del lavoro dell isola. Rispetto al estre precedente si registra una diminuzione di circa 2mila unità lavorative. La variazione annuale è invece positiva di 13mila unità. Migliora, dunque, la situazione strutturale perché complessivamente in Sardegna sono occupate più persone rispetto al 2005, anche se rimane negativa quella stagionale. Probabilmente, quest anno, l effetto positivo che solitamente si registra nel periodo estivo si è prodotto con un leggero anticipo, ossia nel secondo estre. Si ricorda, infatti, che già dai mesi di aprile, maggio e giugno si era registrato un incremento dell occupazione di 18mila unità. Tuttavia, non è possibile dire se questo aumento dell occupazione sia l effetto di un anticipazione della stagione estiva o, se, invece, sia solo un effetto statistico dovuto alla nuova metodologia di indagine sulle forze di lavoro, cosiddetta continua. Quest ultima, infatti, non fa più riferimento ad una settimana di inizio estre, come solitamente avveniva in passato, ma è la media ti tutte le settimane dei tre mesi presi in considerazione. Per quanto riguarda la disoccupazione, l Istat rileva 71mila persone alla ricerca attiva di un lavoro, in calo di circa mille unità rispetto al periodo aprile, maggio e giugno Dunque, da un punto di vista complessivo si può affermare che si consolidano i livelli occupazionali già registrati nel estre precedente, con variazioni stagionali tutto sommato marginali, sia sul fronte dell occupazione che della disoccupazione. Gli indicatori del mercato del lavoro registrano, pertanto, variazioni negative, ma frazionali. Il tasso di disoccupazione passa dal 10,2% del secondo estre al 10,5% del terzo estre, il tasso di occupazione dal 52,5% al 52,4%, mentre rimane stabile il tasso di attività, al 58,6%. Il tasso di disoccupazione, esteso anche ai disoccupati cosiddetti passivi, si attesta intorno al 18%, stabile rispetto al estre precedente e in calo di oltre due punti percentuali rispetto allo stesso periodo del Ma è la distribuzione dell occupazione per settore di attività economica che in questo estre mostra variazioni più importanti e interessanti. Grafico n.1.1: Andamento del tasso di disoccupazione in Sardegna dal 1 estre 2004 al 3 estre ,0 16,0 14,0 12,0 10,0 8,0 6,0 4,0 2,0 0,0 15, , , ,9 12, , , , , ,5 10,

2 Tavola n.1.1: Sardegna - Forze di lavoro per condizione professionale (valori in migliaia di unità) e principali indicatori del mercato del lavoro (valori in percentuale) Occupati Forze di lavoro Persone in cerca di lavoro Con precedenti esperienze lavorative Senza precedenti esperienze lavorative persone in cerca forze di lavoro 2 Popolazione Tasso di attività occupazione Tasso di disoccupazione Popolaz/ occupati ,2 49,7 15,9 2, ,0 51,8 13,6 2, ,5 52,2 12,2 2, ,5 51,1 13,9 2, ,6 51,4 12,2 2, ,7 51,8 13,1 2, ,1 51,3 12,9 2, ,3 51,2 13,5 2, ,3 51,3 11,9 2, ,6 52,5 10,2 2, ,6 52,4 10,5 2,7 Tavola n.1.2: Sardegna Non forze di lavoro per condizione professionale (valori in migliaia di unità) e altri indicatori del mercato del lavoro (valori in percentuale) Cercano lavoro non attivamente Cercano lavoro ma non sono immediatamente disponibili a lavorare Non forze di lavoro Non Non cercano cercano e ma sono non sono disponibili disponibili a lavorare a lavorare Età < 15 Età > 64 disoccupazione allargato disponibilità al lavoro ,5% 7,4% ,7% 6,7% ,4% 5,5% ,5% 4,9% ,4% 6,7% ,0% 5,1% ,3% 5,3% ,6% 6,5% ,6% 4,6% ,1% 5,9% ,9% 7,2% Nel dettaglio, il comparto delle costruzioni ha registrato una contrazione di 12mila unità lavorative rispetto al estre precedente. Se invece si effettua un raffronto con gli stessi estri del 2004 e del 2005, la variazione passa a circa 15mila unità, portando il totale degli occupati, dalle circa 70mila unità di quegli alle attuali 54mila. In termini percentuali, si registra una diminuzione del 20% dell occupazione nel comparto, cioè, un lavoratore su cinque nel settore delle costruzioni ha perso il proprio lavoro. Dunque, la variazione non è da considerarsi solo stagionale, ma anche strutturale. Diversamente, nel comparto del commercio si rilevano 16mila unità lavorative in più rispetto al estre precedente. Non si tratta di un aumento che riguarda, come solitamente accade, la sola componente femminile, comunque aumentata di 4mila unità; ma si tratta, soprattutto, di lavoratori di sesso maschile che hanno avviato, o ripreso, un attività commerciale svolta in forma autonoma (+12mila unità). In termini percentuali la variazione di 16mila addetti corrisponde al 43% degli autonomi del comparto del commercio. Dunque, un vero e proprio boom nel settore, che porta il numero di lavoratori indipendenti a 53mila unità: un livello mai raggiunto nel triennio. Tuttavia, se si incrociano i dati di fonte Istat, che, si ricorda, nascono da un indagine campionaria, con i dati amministrativi delle camere di commercio che, invece, hanno una natura amministrativa, si nota, però, che non vi è alcun riscontro. Infatti, nell ultimo estre, i dati amministrativi del registro delle ditte istituito presso le camere di commercio, hanno registrato un rallentamento nella crescita, con un saldo positivo che non raggiunge neanche le 100 unità. Non è la prima volta che accade questo fenomeno. Infatti, non sempre il dato statistico e il dato amministrativo vanno di pari passo. Questo accade perché, magari, si tratta di attività commerciali già registrate presso le camere di commercio che vengono sospese durante il periodo invernale e riprese in estate, in occasione della stagione turistica. Così come, potrebbe anche trattarsi di lavoratori extracomunitari che hanno la residenza in Sardegna, sono in possesso di una licenza commerciale, anche come ambulanti, che lavorano nell isola

3 solamente durante il periodo estivo. In inverno emigrano nelle grandi città della penisola perché, evidentemente, il mercato sardo, in quel periodo, non offre le stesse opportunità di una grande città. Solo così si spiega il fenomeno che vede la popolazione residente invariata da un estre all altro e, nel contempo, la mancanza di conformità fra il dato di fonte Istat e il dato delle camere di commercio. Anche se, non è da escludere una percentuale di lavoro sommerso, che non risulta cioè, da altri registri amministrativi, visto che, l indagine sulle forze di lavoro non tende a stimare l occupazione regolare, ma quella nel suo complesso. Difficile stabilire quali siano le proporzioni di questo fenomeno; bisogna dire, però, che questa alternativa esiste, ed è pertanto possibile. Tavola n.1.3: Sardegna - Occupati per settore di attività economica e posizione nella professione. Valori in migliaia di unità Agricoltura Industria di cui costruzioni Servizi di cui commercio Dip. Indip. Dip Indip. Dip. Indip. Dip. Indip. totale Dip. Indip Nel confronto con le altre regioni italiane, la Sardegna si colloca appena al di sotto della media del Mezzogiorno, area solitamente utilizzata come riferimento. La differenza, di appena lo 0,2%, è in linea con quanto registrato nei periodi precedenti. Grafico n.1.2: Confronto dei tassi di disoccupazione delle regioni italiane e ripartizioni territoriali registrati nel 3 estre del Valori in percentuale ,1 10,5 10,711,2 10,3 8,9 9, ,9 5,5 5,6 5,9 6,1 2,4 3,1 3,2 3,2 3,2 3,3 3,5 3,5 3,6 3,6 3,7 3,9 4 4,3 4,5 0 Valle d'aosta Trento Trentino A.A. Bolzano Emilia Romagna Lombardia Liguria Nord-ovest Marche NORD Nord-est Piemonte Veneto Toscana Friuli V.Giulia CENTRO Umbria Abruzzo ITALIA Lazio Molise Basilicata Campania Sardegna MEZZOGIORNO Puglia Sicilia Calabria 2. Il mercato del lavoro femminile dai dati Istat Il mercato del lavoro femminile registra una performance migliore di quella maschile. Nel terzo estre il genere maschile è quello che ha sofferto di più. Questo dato negativo è connesso al settore di attività economica che ha registrato la peggiore variazione, ossia l edilizia, che, come è noto, è caratterizzato da una forte componente maschile. Nel terzo estre le occupate sono aumentate di 7mila unità, rispetto al secondo, passando dalle 214mila alle 223mila unità; le donne alla ricerca attiva di un lavoro si sono attestate sulle 34mila unità, in calo di 6mila rispetto al precedente. Negli ultimi tre non si registrava per le donne una situazione migliore: l occupazione è in prossimità dei massimi e la disoccupazione ai minimi storici. Il tasso di disoccupazione femminile si attesta al 13,2%, mentre quello maschile all 8,9%. Dunque diminuisce 3

4 la forbice dello stesso indicatore distinto per genere. Infatti, mentre quello femminile registra una diminuzione stagionale di 2 punti e mezzo percentuali, quello maschile riporta un aumento di quasi 2 punti percentuali. Anche il tasso di disoccupazione allargato, cioè esteso anche ai disoccupati cosiddetti passivi, si attesta al 26,5%, registrando così una variazione di quasi 5 punti percentuali. Tavola n.2.1: Sardegna - Forze di lavoro femminili per condizione professionale (valori in migliaia di unità) e principali indicatori del mercato del lavoro (valori in percentuale) Occupati Forze di lavoro Persone in cerca di lavoro Senza precedenti esperienze lavorative Con precedenti esperienze lavorative persone in cerca forze di lavoro Popolazione attività occupazione disoccupazione Popolaz/ occupati ,2 36,3 21,4 4, ,1 38,7 18,0 3, ,5 39,7 14,6 3, ,9 36,7 18,2 3, ,5 36,6 15,8 4, ,7 38,4 17,8 3, ,3 36,6 19,2 4, ,5 36,7 19,2 4, ,0 36,6 16,8 4, ,1 37,2 15,7 3, ,8 38,9 13,2 3,8 Tavola n.2.2: Sardegna Non forze di lavoro femminili (valori in migliaia di unità) e altri indicatori del mercato del lavoro (valori percentuali) Cercano lavoro non attivamente Cercano lavoro ma non sono immediatamente disponibili a lavorare Non forze di lavoro Non cercano ma sono disponibili a lavorare Non cercano e non sono disponibili a lavorare Età < 15 Età > 64 disocc. allargato disponibilità al lavoro ,2% 13,1% ,0% 12,6% ,4% 10,0% ,0% 10,2% ,1% 13,0% ,4% 9,8% ,1% 11,5% ,6% 13,0% ,3% 9,5% ,1% 11,8% ,5% 12,3% Tavola n.2.3: Sardegna Donne occupate per settore di attività economica e posizione nella professione (valori in migliaia di unità) Agricoltura Industria di cui costruzioni Servizi di cui commercio Dip. Indip. Dip. Indip. Dip. Indip. Dip. Indip. Dip. Indip

5 L occupazione, per le donne, è cresciuta solo nei servizi, +12mila unità, compensando anche le lievi diminuzioni che si sono registrate negli altri due settori di attività economica: l agricoltura e l industria, che hanno riportato ambedue una variazione negativa di mille unità lavorative. 3. La nascita-mortalità delle imprese dai dati Infocamere Nel terzo estre si evidenzia un rallentamento nella crescita delle imprese registrate presso le camere di commercio dell isola. Il fatto non costituisce un indicatore di per sé, negativo, in quanto si realizza pur sempre una crescita da un estre all altro, il fatto è che, tale crescita, non è più elevata come in passato. Lo stock di imprese registrate si attesta sulle unità. Il rallentamento si registra maggiormente nelle ditte individuali, cresciute di appena 56 unità, ma anche nelle società di persone, con sole 80 unità in più. Non conoscono alcuna battuta d arresto le società di capitali, per le quali, la crescita di 312 unità è in linea con i periodi precedenti. Tavola n.3.1: Imprese iscritte presso le C.C.I.A.A. delle regione Sardegna per tipologia ditte registrate Iscritte Cessate società di capitali Iscritte 5 Cessate società di persone Iscritte Cessate ditte individuali Iscritte Cessate Fonte: nostra elaborazione su dati Infocamere - Movimprese Anche le imprese attive aumentano nella stessa misura delle imprese registrate, non è detto, però, che si tratti delle stesse imprese registrate nel estre. E probabile che alcune di esse si siano registrate nei estri precedenti e abbiano iniziato l attività soltanto nel periodo estivo. Questo ragionamento vale soprattutto per le imprese collegate al settore turistico. Le imprese attive risultano essere pari a circa l 85% di quelle registrate. Non si registrano variazioni significative nelle imprese in liquidazione e in cui vi è un procedimento fallimentare in corso. Le variazioni per queste ultime due categorie, rispettivamente pari a -32 e 14, risultano essere nella norma. Tavola n.3.2: Sardegna Imprese attive, inattive in liquidazione e in fallimento Imprese attive Imprese inattive Imprese in liquidazione Imprese fallite Imprese totali Fonte: nostra elaborazione su dati Infocamere - Movimprese 4. L imprenditoria femminile dai dati Infocamere Anche per le donne titolari di impresa, nel terzo estre, si registra una battuta d arresto. Le 12 donne che si riscontrano in più rispetto a quelle del estre precedente, costituiscono un differenziale fra i più bassi mai registrati. Per quanto riguarda il dato più generico delle donne amministratrici di imprese, queste, continuano a crescere con gli stessi ritmi del passato; la variazione di un punto percentuale corrisponde ad un incremento pari a 194 donne. Ciò sta a significare che la crescita è determinata dalle amministratrici che operano in aziende delle quali non sono le titolari, ma esclusivamente amministratrici-dipendenti. Dunque, al 30 settembre, le imprese amministrate da donne risultano essere

6 Tavola n.4.1: Donne con cariche in società registrate presso le C.C.I.A.A. della regione Sardegna Donne titolari di impresa Variazione.prec. Donne socie di società Variazione.prec. Donne Amministratrici Variazione.prec. Donne con altre cariche Variazione.prec ,0% ,2% ,7% ,4% ,4% ,9% ,4% ,2% ,4% ,2% ,0% ,7% ,4% ,4% ,2% ,4% ,1% ,1% ,1% ,1% ,6% ,4% ,9% ,1% ,5% ,5% ,6% ,0% ,1% ,5% ,9% ,4% ,1% ,4% ,8% ,7% ,1% ,4% ,8% ,0% ,0% ,1% ,8% ,0% Fonte: nostra elaborazione su dati Infocamere Movimprese 5. Gli occupati in Sardegna per Sistema Locale del Lavoro (SLL). Di recente l Istat ha pubblicato le nuove statistiche degli occupati interni e del valore aggiunto per SLL. Un sistema locale del lavoro è composto da un insieme di comuni che si forma in base agli spostamenti quotidiani per motivi di lavoro o di studio. Tali spostamenti vengono dichiarati dai cittadini in occasione del censimento della popolazione. Un sistema locale prende il nome del comune su cui ricade il centroide, una sorta di baricentro che si ottiene tracciando appunto, gli spostamenti dichiarati. Rispetto alla geografia dei SLL ottenuti dal censimento del 1991, solamente 11 di questi, su 45, sono rimasti inalterati; tutti gli altri si sono rimescolati e alcuni hanno anche cambiato di baricentro. Dunque, i dati degli occupati interni e del valore aggiunto per SLL del 2003 non sono confrontabili con i dati degli precedenti. Avendo a disposizione solamente un dato puntuale, non è possibile studiare l evoluzione dell occupazione per settori di attività economica a livello locale; è, tuttavia, possibile vedere quali sistemi presentano delle peculiarità in funzione della ripartizione degli occupati nei tre settori. Nel 2003 la regione Sardegna impiegava nei diversi processi produttivi di tutti i settori economici circa 582mila occupati; il 72% di essi era impiegato nei servizi, il 21% nell industria e il 7% nell agricoltura. Non tutti i sistemi locali presentano però la stessa distribuzione dell occupazione. Alcuni di essi hanno connotazioni agricole, altri industriali e altri ancora nei servizi. Dall analisi è possibile notare che nei maggiori centri urbani dell isola come, ad esempio, Cagliari, Sassari, Nuoro e Oristano, i servizi prevalgano rispetto agli altri settori. In questi centri si concentrano infatti tutte le attività della pubblica amministrazione che fanno salire il numero degli occupati nei servizi rispetto alla media regionale. Insieme ad essi compare il SLL di La Maddalena che è composto da soli due comuni, La Maddalena, appunto, e Palau. Tale SLL presenta la più alta percentuale di lavoratori nei servizi più per effetto della presenza militare nell isola che non a causa delle attività turistiche, anch esse peraltro facenti parte del più ampio settore dei servizi. I sistemi locali del lavoro che, più degli altri, invece, presentano una connotazione turistica, risultano essere Santa Teresa di Gallura, Bosa e Alghero. A sorpresa anche il sistema di Ploaghe, composto da soli 5 comuni e che non confina con il mare, risulta sbilanciato, seppur di poco, nel settore dei servizi. L agricoltura prevale invece nei SLL dell entroterra. Spesso si tratta di piccole realtà che presentano, cioè, uno stock di occupati di poche migliaia di unità. Fra i maggiori, definibili a prevalenza agricola si rileva, Ghilarza, con un totale di circa occupati, di cui uno su cinque impiegato nell agricoltura; Terralba e Jerzu, rispettivamente di e occupati, anch essi con percentuali di occupati nel settore primario che vanno dal 22,7% di Jerzu al 24,7% di Terralba. Dati interessanti emergono anche dall analisi del settore industriale. Infatti il SLL che potrebbe definirsi totalmente industriale è quello di Calangianus. Un lavoratore su 2 è impiegato nell industria, un dato elevatissimo se si pensa che la media regionale è di circa 1 su cinque. Questo, probabilmente, è connesso al cosiddetto distretto del sughero che concentra nei comuni di Calangianus e Luras il più alto tasso di produzione. Anche Orosei e Carbonia presentano una elevata incidenza di lavoratori nel settore industriale, e, in minor misura, anche San Teodoro, Buddusò, Castelsardo e Tempio Pusania. Fra i SLL industriali non compaiono quelli in cui ricadono le maggiori (sotto l aspetto quantitativo) zone industriali come ad esempio, Cagliari e Sassari, nei quali lavorano circa occupati. Il fatto è che questi sistemi locali possono definirsi grandi sotto per il numero di occupati e, dunque, quelli del settore industriale tendono a distribuirsi su un bacino molto ampio, in cui, come visto in precedenza, è molto presente anche la pubblica amministrazione. Pertanto, questi SLL risultano essere a prevalenza di servizi e non industriale. 6

7 Tavola n.5.1: Occupati per settore di attività economica e Sistemi Locali del Lavoro della regione Sardegna in base alla nuova denominazione del censimento sulla popolazione Num Ord. Denominazione SLL 2001 Numero comuni Agricolt., silvicolt. e pesca Industria Servizi 2003 % Agricolt., silvicolt. e pesca % Industria % Servizi Sardegna ,2 20,9 71,9 1 Cagliari ,9 19,0 78,1 Servizi 2 Sassari ,6 18,5 77,9 Servizi 3 Nuoro ,4 17,2 76,4 Servizi 4 Oristano ,6 16,8 74,5 Servizi 5 Olbia ,9 24,2 71,9 Prevalenza (1) 6 Carbonia ,3 36,1 57,6 Industriale 7 Alghero ,1 19,1 73,8 Servizi 8 Iglesias ,0 21,9 69,1 9 Sanluri ,8 22,2 65,0 10 Macomer ,6 27,5 62,9 11 Villacidro ,2 25,3 61,4 12 Tempio Pausania ,3 30,2 60,5 Industriale 13 Isili ,3 16,0 65,7 14 Tortolì ,7 21,6 70,7 15 Ozieri ,8 21,4 59,8 16 Ghilarza ,2 19,8 56,0 Agricolo 17 Arzachena ,5 26,2 69,3 18 Muravera ,0 18,2 70,8 19 Terralba ,7 27,6 47,7 Agricolo 20 Lanusei ,1 19,4 69,5 21 La Maddalena ,0 15,5 83,5 Servizi 22 Senorbì ,5 19,9 61,6 23 Sorgono ,8 22,4 59,8 24 Guspini ,0 21,2 64,8 25 Pula ,4 14,6 71,0 26 Siniscola ,3 24,3 66,4 27 San Teodoro ,8 31,7 64,5 Industriale 28 Orosei ,3 38,1 49,6 Industriale 29 Jerzu ,7 21,0 56,3 Agricolo 30 Calangianus ,9 49,9 44,2 Industriale 31 Valledoria ,1 28,0 61,9 32 Ploaghe ,4 19,0 73,6 Servizi 33 Santadi ,7 22,4 66,9 34 Thiesi ,3 26,0 56,7 35 Bono ,4 23,1 45,5 Agricolo 36 Santa Teresa Gallura ,7 18,7 74,6 Servizi 37 Bonorva ,7 23,6 47,8 Agricolo 38 Ales ,0 19,7 51,3 Agricolo 39 Bosa ,0 15,7 76,4 Servizi 40 Castelsardo ,5 31,0 57,5 Industriale 41 Cuglieri ,5 19,7 56,8 Agricolo 42 Buddusò ,8 31,5 48,6 Industriale 43 Mogoro ,5 25,0 51,5 Agricolo 44 Silius ,8 23,1 46,2 Agricolo 45 Bitti ,6 22,1 55,3 Agricolo Fonte: nostra elaborazione su dati Istat Valore aggiunto e occupati interni per SLL (anno 2003). (1) La prevalenza è stata attribuita standardizzando la percentuale di occupati sul totale e utilizzando come valore soglia Z>1. 7

8 Via Is Mirrionis Cagliari Tel Fax regione.sardegna.it web: Congiuntura lavoro Sardegna Periodico estrale di analisi del mercato del lavoro della Sardegna edito dall Agenzia regionale per il lavoro Via Is Mirrionis Cagliari Direttore: Paolo Palomba Direttore Responsabile: Celestino Moro Coordinamento redazionale: Davide Crobu Registrazione Tribunale di Cagliari n 22/05 del 02/08/2005 Stampa: Grafiche Sainas Elmas (CA) Definizioni Istat Forze di lavoro: comprendono le persone occupate e quelle in cerca di occupazione (disoccupate). Occupati: comprendono le persone di 15 e più che nella settimana di riferimento: - hanno svolto almeno un ora di lavoro in una qualsiasi attività che preveda un corrispettivo monetario o in natura; - hanno svolto almeno un ora di lavoro non retribuito nella ditta di un familiare nella quale collaborano abitualmente; - sono assenti dal lavoro (ad esempio, per ferie o malattia). I dipendenti assenti dal lavoro sono considerati occupati se l assenza non supera tre mesi, oppure se durante l assenza continuano a percepire almeno il 50% della retribuzione. Gli indipendenti assenti dal lavoro, ad eccezione dei coadiuvanti familiari, sono considerati occupati se, durante il periodo di assenza, mantengono l attività. I coadiuvanti familiari sono considerati occupati se l assenza non supera tre mesi. Persone in cerca di occupazione: comprendono le persone non occupate tra 15 e 74 che: - hanno effettuato almeno un azione attiva di ricerca di lavoro nei trenta giorni che precedono l intervista e sono disponibili a lavorare (o ad avviare un attività autonoma) entro le due settimane successive all intervista; - oppure, inizieranno un lavoro entro tre mesi dalla data dell intervista e sono disponibili a lavorare (o ad avviare un attività autonoma) entro le due settimane successive all intervista, qualora fosse possibile anticipare l inizio del lavoro. attività: rapporto tra le persone appartenenti alle forze di lavoro e la popolazione di 15 e più. disoccupazione: rapporto tra le persone in cerca di occupazione e le forze di lavoro. occupazione: rapporto tra gli occupati e la popolazione di 15 e più. Variazione congiunturale: variazione rispetto al periodo precedente. Variazione tendenziale: variazione rispetto allo stesso periodo dell anno precedente. Altre definizioni disoccupazione allargato: rapporto tra le persone che cerca no lavoro sia in maniera attive che non attiva e le forze di lavoro. disponibilità al lavoro: rapporto fra le persone che non sono alla ricerca di un lavoro ma che sarebbero disposte a lavorare qualora venisse loro proposto e le forze di lavoro. Avvertenze A causa degli arrotondamenti le somme potrebbero non coincidere con i totali. Poste Italiane s.p.a. Spedizione in abbonamento postale 70% DCB Cagliari Congiuntura lavoro Sardegna è una rivista gratuita ed è disponibile sui siti internet della Regione Autonoma della Sardegna