Relazione di Missione 2015

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1 Relazione di Missione 2015

2 SOMMARIO 1. Informazioni generali 2. Mission e modus operandi 3. Identità 4. Gestione economico/finanziaria 5. Modello operativo 6. Attività istituzionali 7. Attività strumentali 8. Attività finanziarie e patrimoniali 9. Comunicazione 10. Supporto gestionale 11. Indicatori di performance 12. Utilizzo del contributo 5xmille 13. Conclusioni, criticità e punti di attenzione

3 1. INFORMAZIONI GENERALI A.G.A.P.E. onlus è un associazione di volontariato laica, nata nel 1994, costituita ufficialmente il 30 ottobre 1996 e legalizzata il 19 giugno 1998 (secondo DL n 460/97) come ONLUS. Inoltre il 16 luglio 2009 è diventata una onlus riconosciuta essendo stata iscritta al registro delle persone giuridiche ai sensi del DPR 361/2000 con prot. N 34106/2092/2009. Nel giugno 2013 AGAPE ha inoltre conseguito la certificazione dona sicuro da parte dell Istituto Italiano delle Donazioni. AGAPE opera a favore delle popolazioni dei paesi più poveri del mondo ed in particolare dei bambini. L operatività di AGAPE si sta focalizzando sempre di più su progetti di cooperazione che pur avendo come obiettivo primario i bambini vengono ad interessare tutta la popolazione dell area dove si inter viene. Il processo inizia con l accoglienza dei bambini in difficoltà e li accompagna attraverso il supporto per la vita, la salute, l educazione e l istruzione, fino alla loro rientro nel tessuto sociale della loro nazione. Gli strumenti che accompagnano questo processo sono la realizzazione, di norma diretta, di strutture come case famiglia, ospedali, dispensari, scuole, pozzi etc., il supporto a distanza (SAD) dei bambini ospitati nelle strutture e l avvio di attività lavorative o studi superiori per i ragazzi. Le modalità di intervento, uniti alla trasparenza ed all efficienza operativa sono i punti di forza che contraddistinguono l associazione e che continuano ad accompagnarla nelle sue scelte e nella sua crescita. Un aspetto importante e che rappresenta una peculiarità di AGAPE nell universo del no profit riguarda l obbligo istituzionale ad utilizzare il 100% delle offerte dedicate per l obiettivo di riferimento senza distrarre nemmeno una piccola parte per la copertura dei costi di gestione. Infatti l art 16 dello statuto sancisce: ogni contributo ricevuto dall associazione che sia esplicitamente destinato ad un progetto è ad esso vincolato dovendo essere integralmente utilizzato per la sua realizzazione fino alla concorrenza del costo del progetto stesso Detto articolo si ritiene applicabile e viene integralmente applicato anche relativamente ai contributi ricevuti per il 5 x mille. 2. MISSION E MODUS OPERANDI In linea con quanto indicato nello statuto ed in estrema sintesi, senza parole altisonanti, l obiettivo che cerca di perseguire AGAPE è quello di dare un piccolo contributo per un mondo più giusto. Immaginiamo il mondo come una sola grande famiglia, fondata sui valori della condivisione, della fiducia nel prossimo e della reciprocità (VISION). Crediamo che ogni persona sia dotata fin dalla sua nascita di un potenziale che costituisce la sua unicità e che abbia il diritto ed il dovere di farlo emergere, di esprimerlo e di utilizzarlo nella vita per essere artefice delle proprie scelte. Lottiamo contro l indifferenza nei confronti della miseria, della sofferenza e della ingiustizia perché pensiamo che ogni persona debba e possa contribuire a costruire una realtà in cui ogni individuo è fautore del proprio futuro (MISSION). Per questo si è scelto di operare nei paesi più poveri del mondo accogliendo essenzialmente i bambini, piccole creature indifese, malate ed abbandonate e cercando di accompagnarli nel cammino che li porterà ad essere protagonisti del loro futuro e del futuro del loro paese. Questo si traduce nel cercare di garantirgli accoglienza, salute, educazione, istruzione ed opportunità di lavoro.

4 Il passaggio dai concetti alla realtà si concretizza attraverso le nostre attività sul campo: la realizzazione delle strutture necessarie (abitative, sanitarie, scolastiche), la garanzia di alimentazione, l accesso all acqua ed all energia, le medicine e la possibilità di essere curati, una educazione compatibile con la propria cultura, una istruzione in linea con le capacità di ciascuno, le opportunità di lavoro. Chiaramente l impostazione degli interventi a favore dei bambini viene declinata in un ambito così vasto da coinvolgere di fatto tutta la popolazione dell area di intervento nel processo di sviluppo. In tutto quello che AGAPE fa, pur nei limiti umani di ogni persona che si reca in missione, i riferimenti sempre presenti sono alcuni principi/comportamenti che si chiamano onestà, trasparenza, esempio nei comportamenti, comprensione, tolleranza, fermezza, sensibilità, flessibilità, fiducia, giustizia, umiltà, amore, coraggio, collaborazione, rispetto, pazienza e tenacia. In tutto questo, negli anni è diventata sempre più forte la consapevolezza dell estrema importanza del tenere sempre presente la sostenibilità futura di tutto quello che si fa, e l unico modo per dare sostenibilità è non fare per loro ma mettere loro in condizione di fare, responsabilizzare sempre con fiducia anche nelle piccole cose, accettando finalizzazioni diverse da come noi le avevamo pensate, risultati meno perfetti, a nostro modo di vedere, e tempi più lunghi, forti della consapevolezza che oltre a dare il meglio di noi, stiamo anche ricevendo molto da loro. Il cammino e le esperienze di AGAPE in tutti questi anni sono il patrimonio che ci permette sempre di voltarci indietro e riguardare le tantissime cose fatte con occhio veramente libero da orgoglio e compiacimento ma con il necessario senso critico, l esperienza ed il coraggio di discernere e capire dove e come le cose si possano fare meglio, passando, ove possibile, da un ottica di emergenza ad una ottica di vera cooperazione per uno sviluppo sostenibile. Questo processo di maturazione ci permette, tra l altro e sempre di più, di andare verso identità, obiettivi e modi di operare chiari e univoci, obiettivi e modi di operare che si traducono nel nostro impegno di tutti i giorni e nel modo con cui andiamo ad operare sul campo. In questi ultimi anni abbiamo assistito all evoluzione di AGAPE verso queste posizioni attraverso scelte precise: abbiamo ridotto il nostro supporto ai progetti di risposta all emergenza, potenziando invece il nostro coinvolgimento nelle missioni con un approccio progettuale di cooperazione verso uno sviluppo sostenibile, abbiamo cercato di indirizzare le nostre persone verso comportamenti in linea con il nostro modello di intervento, abbiamo cercato sinergia e collaborazione con altri gruppi, associazioni, istituzioni locali esportando le nostre peculiarità operative e gestionali e traendo beneficio da modelli diversi e migliori dei nostri, abbiamo compreso come, per perseguire i nostri obiettivi, fosse necessario anche garantire la presenza nel luogo di missione di personale per lunghi periodi, superando il concetto della gratuità della missione a vantaggio della professionalità e del risultato da perseguire,

5 abbiamo capito che la gratuità dell operare è un valore importantissimo e per noi imprescindibile ma occorre limitarlo a chi ha responsabilità, gestisce e prende decisioni abbiamo realizzato come, per supportare l insieme delle attività, non fosse più sufficiente fare affidamento solo sul SAD o su piccole iniziative ma fosse necessario cercare anche diverse fonti di finanziamento, e lo abbiamo fatto, senza snaturare il nostro essere, Ovviamente una evoluzione di questo tipo ha comportato una crescita esponenziale delle attività, molto variegate rispetto al passato, questo è stato possibile e basa la sua sostenibilità sul coinvolgimento di tante persone in tutta Italia ma anche fuori dall Italia. Il coinvolgimento lo abbiamo cercato, chiesto ed ottenuto sulle cose da fare senza anteporre in alcun modo qualsiasi passo associativo. Siamo convinti infatti che prima venga il fare nel modo giusto, l associazione è una conseguenza. Infatti per portare avanti tutte le attività l importante è condividere lo spirito, gli obiettivi ed il modo di operare, in questo modo si è veramente uniti nel senso più profondo, anche senza appartenere necessariamente alla stessa associazione. Siamo convinti che le attività che contribuiscono al raggiungimento di un obiettivo sono tangibili, coinvolgenti e consentono di conoscersi e misurarsi vicendevolmente per capacità, onestà, disponibilità e senso del servizio. L associazione, le sue scelte, i suoi obiettivi ed il suo modus operandi siamo noi, e quando le persone che lavorano con noi cominciano a realizzare questo, è l associazione che diventa autorevole e questa forse è la cosa veramente importante in una organizzazione di volontariato in cui non ci sono legami di tipo gerarchico od economico. L autorevolezza e la stima sono il vero collante e l associazione diventa quindi una scelta consapevole in quanto percepita per quello che deve essere, cioè un punto d incontro, lo strumento tecnico ed organizzativo che permette e facilita il raggiungimento degli obiettivi. Si deve decidere di far parte di un associazione dopo averne conosciuto e condiviso il modo di operare, i suoi obiettivi, le sue attività sul campo e le sue persone, in caso contrario sarebbe un associazionismo con fondamenta fragili. E altrettanto chiaro che questa evoluzione, in particolare per i suoi aspetti quantitativi, ha comportato un diverso modo di operare, a partire dai rapporti tra le persone, portando per forza di cose alla perdita di alcuni aspetti, da alcuni percepiti come tipicamente associazionistici (incontri collegiali, condivisione, discussione nella ricerca sempre di decisioni unanimi anche su questioni prettamente operative) ed assumendo sempre più una connotazione operativa per obiettivo e per attività dove il vertice dell associazione è chiamato ad indicare strategie, modi ed obiettivi, delegando sempre di più le responsabilità operative a persone che dimostrino con i fatti di essere in grado di sostenere realmente i compiti di cui si fanno carico. L operatività, il coinvolgimento di persone ed anche di altre associazioni ed istituzioni viene gestito di norma dal responsabile dell attività che si interfaccia con il CD quando ha necessità di prendere decisioni che sa di non poter prendere, con il tesoriere per tutte le questioni economico/finanziarie e con la segreteria che rappresenta il fulcro operativo di supporto alle attività. Una delle difficoltà da gestire parallelamente a questa evoluzione è rappresentata dal tenere motivate, consapevoli ed unite tutte quelle persone che, per varie ragioni, hanno difficoltà a sentirsi ancora partecipi di quello che si sta facendo. La strada per la risoluzione di questo problema passa per la COMUNICAZIONE. Da una parte la comunicazione che deve saper spiegare il perché di questa evoluzione e la sua positività che si concretizza nel raggiungimento degli obiettivi, con l intento di sviluppare la consapevolezza dell importanza del proprio contributo, anche all apparenza umile, come parte di un ingranaggio che permette alla macchina di raggiungere l obiettivo. Dall altra la comunicazione costante e continua che deve permettere a tutti di essere informati in particolare sui risultati che vengono raggiunti grazie agli sforzi di ognuno. E questa è la sfida più difficile perché non

6 tutti hanno voglia, tempo, possibilità e capacità per utilizzare lo stesso strumento di comunicazione quindi è necessario affinare e diversificare gli strumenti di comunicazione. Per fare questo è anche necessario valorizzare e prendere sempre più coscienza del ruolo di concentrazione dell informazione in entrata ed in uscita della segreteria. La segreteria da parte sua deve agevolare questa presa di consapevolezza interpretando sempre al meglio il suo ruolo, che deve essere di servizio per tutti, ricordando che il vero spirito di servizio ci impone di anteporre sempre le ragioni e le esigenze degli altri alle nostre. 3. IDENTITA L impostazione del sistema di governo e controllo dell associazione in virtù delle tante attività e delle risorse limitate è basata su di un controllo finanziario rigoroso in fase di previsione ma soprattutto in fase di attuazione e nella gestione ordinaria. Questo riesce però a sposarsi con la necessaria flessibilità nella gestione delle attività grazie alla responsabilizzazione dei vari referenti/responsabili. Assemblea dei soci Presidente Segreteria Consiglio Direttivo Responsabili di Staff Responsabile Area Cameroun/Sangmelima Responsabile Area Mozambico Responsabile Area R.D.Congo/Lodja Responsabile Area R.D.Congo/Kikwit Responsabile Area Brasile/Nuova Iguacu Responsabile Area Cameroun/Ebolowa Responsabile Area R.D.Congo/Kimbondo Responsabile Area Tanzania Responsabile Area Costa Rica FIGURA 1 Struttura organizzativa L organizzazione dell associazione, come si evince dalla figura 1, prevede: l assemblea dei soci, composta ad oggi da 52 unità, che si riunisce di norma una volta l anno in maniera ordinaria alla data di chiusura del bilancio (entro aprile) per approvare il bilancio dell anno passato, per approvare il budget e le attività da prevedere per l anno in corso e le eventuali novità nelle strategie operative. L assemblea procede inoltre, alla scadenza del mandato che è quinquennale, alla nomina dei nuovi consiglieri, di norma su proposta del Consiglio Direttivo uscente.

7 L assemblea viene inoltre convocata dal presidente in maniera straordinaria di norma a fronte dell esigenza di procedere a variazioni statutarie. Il Presidente, nel rispetto dei vincoli statutari, stabilisce e da attuazione alle strategie ed al modus operandi tracciando le linee di identità dell associazione. Il Consiglio Direttivo, composto dal Presidente e 9 consiglieri (vedi tabella 1), una volta approvato il piano generale delle attività è chiamato a decidere sui seguenti argomenti, sempre con il parere vincolante del Segretario/Tesoriere per le decisioni che comportano un impegno finanziario: Richieste di aiuto e/o di interventi, non previsti nel piano delle attività Calendario degli eventi dell anno Decisioni operative su chiusura o apertura di nuove iniziative SAD o progetti opportunità Variazioni organizzative e nomine di responsabili Collaborazioni, contratti a progetto o eventuali assunzioni Deroga sul pagamento dei biglietti aerei da parte dei volontari Strategie ed attuazioni del piano di comunicazione Eventuali collaborazioni con altre associazioni o enti e la partecipazione ad associazioni di secondo livello Definisce inoltre le procedure gestionali e le modalità operative per le varie attività Una segreteria con tre dipendenti che oltre ad occuparsi delle attività correnti sono dedicati espressamente ognuno ad una delle tre principali aree di intervento (R.D. Congo, Cameroun e Mozambico). In particolare uno dei dipendenti è dedicato alla R.D. del Congo svolgendo anche il ruolo di segreteria per l organizzazione di 2 livello Hub For Kimbondo nata per coordinare tutte le attività che ruotano intorno alla Pediatria di Kimbondo. Il suo contratto rientra nel progetto generale Kimbondo e quindi non viene a gravare sui costi gestionali dell associazione. Una struttura di Staff nella quale sono individuate attività e responsabilità necessarie all operatività generale dell associazione (vedi tabella 2). Ogni missione dove opera l associazione ha di norma un proprio responsabile d area, il quale, limitatamente alla sua missione (vedi tabella 3), ha le seguenti responsabilità: Risponde dell andamento della missione rispetto agli obiettivi indicati dall assemblea (generali) e dal CD (specifici) Ha parere vincolante sull invio di volontari Decide operativamente l organizzazione delle attività, l affidamento a terzi locali e relative spese nel rispetto di quanto deciso dall assemblea e dal CD in accordo con l Amministratore per quanto riguarda le coperture finanziarie Opera anche autonomamente nella ricerca delle fonti di finanziamento

8 carica nominativo nomina scadenza n mandati 1 mandato 2 mandato 3 mandato 4 mandato 1 presidente/amministratore Paolo Vanini 21/04/ consiglieri Mario Verardi 21/04/ Daniele Ortolani 21/04/ Ivano Snidero 21/04/ Martina Vanini 21/04/ Alberto Chitti 21/04/ Valentina Gianni 21/04/ Paola Ceccarelli 21/04/ Stefania Palumbo 21/04/ Emanuela Placidi 01/01/ TABELLA 1 Membri del Consiglio Direttivo e mandati Rapporti Istituzionali FUNZIONE Rapporti coordinamento la Gabbianella Aspetti Fiscali Coordinamento attività artigianali Leggi e normativa Amministrazione personale Formazione volontari Redazione Giornalino Sito internet AGAPE Sito internet HFK Social network Amministrazione e Controllo Redazione Progetti e Fund Raising Ufficio Soci Revisione bilancio Gestione magazzino Promozione scuole e progetto Teatro Spedizioni Informatica Coordinamento eventi Direttore responsabile Giornalino Progetto bomboniere Progetto bigiotteria Progetto sapone Daniele Ortolani Ivano Snidero Valentina Monaco/Carla Conti Paola Ceccarelli Franco Barletta Europaghe NOMINATIVO Cristiana Consalvi/Martina Vanini/Stefania Palumbo segreteria/susanna Buttinelli segreteria/sabina Vespa Martina Vanini Paolo Vanini Valentina Gianni segreteria/susanna Buttinelli Massimiliano Carbone Bianca Manili segreteria/monica Verardi REFILE Segreteria Piergiorgio Bruni Paola Ceccarelli/Anna Maria Mortara Paola Ceccarelli/Anna Maria Mortara Fabio Scaccia Progetto calendario Segreteria TABELLA 2 Responsabili di Staff MISSIONE R.D. CONGO (Kimbondo) R.D.CONGO (Lodja/Tschumbe) R.D.CONGO (Kikwit) CAMERUN Ebolowa CAMERUN (Sangmelima) MOZAMBICO (Ressano Garcia) TANZANIA BRASILE (Nuova Iguacu) REFERENTE Paolo Vanini Daniele Marconi/LuciaMoi Emanuela Placidi Cristiana Consalvi Daniele Ortolani/Susanna Buttinelli Valentina Gianni Savino Ulissi Simona Baldissoni COSTA RICA Fabio Migliore TABELLA 3 Responsabili d Area

9 Euro Ovviamente tutte le attività operative svolte in Italia e nelle missioni all estero sono possibili grazie al lavoro dei volontari dell associazione. In termini quantitativi i volontari operativi a qualsiasi titolo sono quantificabili in circa un centinaio con un impegno medio di 100 ore anno, il che mette a disposizione dell associazione un patrimonio di circa ore/anno di volontariato. I volontari sono sparsi in tutta Italia e nelle zone dove si concentrano gruppi numerosi fanno riferimento ad un vero e proprio gruppo con un referente. Questa parte dell associazione non è stata però ancora formalizzata. Di norma tutti volontari che si recano in missione sono tenuti a sostenere in proprio i costi di viaggio. Nel rispetto degli obblighi statutari, nessuna carica istituzionale (ad eccezione della segreteria), inclusi i membri del consiglio direttivo, i responsabili di staff ed i referenti d area percepisce alcun compenso. Anche il presidente copre personalmente i costi afferenti ai suoi spostamenti in Italia e all estero derivanti dalle sue attività istituzionali. Anche nel 2015, secondo quanto previsto dallo statuto, a fronte di apposita deliberazione del Consiglio Direttivo opportunamente motivata, l associazione ha coperto le spese di viaggio e soggiorno per i volontari chiamati a missioni particolarmente rilevanti in termini di durata, importanza e necessità. Ovviamente dette spese compaiono tra i costi dei progetti a cui sono dedicati. Non si segnalano transazioni effettuate nel corso dell esercizio 2015 con soggetti che si possono trovare in conflitto di interessi rispetto alle attività dell associazione. 4. GESTIONE ECONOMICO/FINANZIARIA Per quanto riguarda il modello gestionale applicato, la pianificazione degli impegni dell anno n viene definita in funzione della situazione di cassa dell anno precedente e della stima delle entrate ragionevolmente certe stimate per l anno n stesso. L applicazione di questo modello comporta di norma ed in modo evidente l oscillazione annuale dell avanzo/disavanzo di cassa (cfr. figura 2) FIGURA 2 Andamento pluriennale dell avanzo/disavanzo annuale della gestione

10 La situazione di cassa, è mantenuta da sempre positiva per tutto l anno, consentendo di: garantire la tradizionale flessibilità che permette ad AGAPE di intervenire in tempi brevi in caso di reale emergenza dare regolarità all ammontare ed alla tempistica degli invii alle varie case famiglia supportate per le quali non viene applicato il principio dell invio legato a quanto raccolto. In particolare la figura 3 mostra a livello pluriennale come la situazione di cassa al 31/12 si continua a mantenere positiva all interno di un range che permette una buona flessibilità operativa, specchio di una gestione attenta al principio generale che prevede di norma la raccolta fondi mirata all utilizzo completo nel corso dell anno Euro FIGURA 3 Situazione di cassa al 31/12 Questo modello gestionale, unito ad un sostanziale rispetto di quanto pianificato, ad un controllo costante della cassa ed all ormai cronica lievitazione delle entrate negli ultimi due mesi dell anno porta ad una situazione di cassa al 31/12 in cui alle riserve effettive si sommano tutta una serie di partite già destinate ad attività previste nei primi mesi dell anno seguente, per dare continuità ai progetti gestionali o molto semplicemente entrate da destinare alle attività istituzionali. E importante tra un anno e l altro approfondire l analisi di queste partite per verificare la reale situazione delle riserve effettive. Relativamente a questa analisi per il 2015: al 1/1/2015 i in cassa comprendevano per rate SAD 2014, per copertura costi Kimbondo gestionali, di fondi da attività teatro, del 5 x mille ricevuto nell anno, del progetto Indipendiamoli da spendere nel 2015, per un totale di (riserve effettive al 1/1/2015 circa ) al 31/12/2015 i in cassa comprendono da spendere nel 2016 su progetti (Kinta, Epilessia, Neonatologia) per rate SAD 2016, per copertura costi

11 Kimbondo gestionali (incluso residuo ricavi teatro), del 5 x mille ricevuto nell anno, per un totale di (riserve effettive al 1/1/2016 circa ) Sono stati quindi utilizzati nel corso del 2015 circa di fondi di riserva, di questi però circa rappresentano minusvalenze finanziarie. 5. MODELLO OPERATIVO La scelta di AGAPE, per quanto riguarda il modello operativo, continua ad essere improntato alla fiducia nei propri referenti d area ed al rispetto delle loro, anche molto differenti, scelte operative, sempre nel rispetto dell impostazione generale, dei vincoli statutari, del modus operandi e del codice etico. Tali scelte dipendono in gran parte dai differenti contesti in cui si viene ad operare oltre che da valutazioni soggettive di tempi, rischi e benefici. Ciò è molto evidente osservando le dinamiche delle tre missioni principali di AGAPE. 5.1 MISSIONE DI KIMBONDO (R.D. CONGO) A Kimbondo ci troviamo ad operare in un ospedale pediatrico, con annesse 9 case di accoglienza, scuole e poli agricoli. Una vera azienda che ospita e cura circa 600 bambini, che visita circa pazienti all anno di cui circa un terzo viene ospedalizzato, che ha oltre 180 dipendenti, che è in forte espansione proprio a causa della sua mission, che assorbe circa all anno, ma che soprattutto fino a qualche anno fa veniva gestita come una famiglia, con tutto il potere accentrato nelle mani di uno dei fondatori. E chiaro che in una situazione del genere è come operare con un treno in corsa, non lo si può fermare, occorre continuare a sostenerlo nella sua crescita perché la sua crescita è la giusta conseguenza della sua mission, ma bisogna farlo evolvere verso un modello di gestione aziendale, intervenendo sulle sue criticità. Le attività possono essere divise in due grosse tipologie: le attività sul posto per le quali si è scelta una posizione di ascolto, tutoraggio e guida senza mai assumere posizioni di leadership le attività di coordinamento esterno, dove è chiaro che una missione del genere non può essere sostenuta da una sola associazione, è allora importante creare e mantenere una rete di associazioni, gruppi e persone singole. La motivazione è il legante e si basa sulla chiarezza e la condivisione su ciò che si sta facendo, perché lo si sta facendo e come lo si sta facendo. Ovviamente tutto ciò deve essere frutto del confronto con chi si vuole aiutare. 5.2 MISSIONE DI RESSANO GARCIA (MOZAMBICO) La situazione organizzativo/logistica in Mozambico vede un punto di riferimento non grande rappresentato dal centro Scalabrini ed una popolazione che vuole crescere, che forma associazioni oltre a istituzioni più presenti. In questo caso la scelta del referente, viste anche le sue capacità, è stata quella di puntare sul capacity building. Si è quindi inizialmente dato chiarezza e solidità alla gestione del centro Scalabrini

12 trasformandolo da una realtà a se stante, ad una parte integrante ed integrata con il tessuto sociale di Ressano Garcia, con le istituzioni e con le altre associazioni. Lavorare tutti assieme, insegnare a fare le cose direttamente, anche le più difficili come progettare, cercare finanziamenti, realizzare e rendicontare è diventata l arma vincente per questa missione. 5.3 MISSIONE DI SANGMELIMA (CAMERUN) In Camerun la scelta sul taglio da dare all intervento è stata dettata dal modello organizzativo della missione, e dalla sua dinamica di crescita. La capacità del referente sul posto (suor Cristina) di portare avanti con continuità le attività di reinserimento in famiglia/villaggio dei bambini ed il contesto non propriamente urbano hanno favorito la crescita contenuta del numero dei bambini ospitati consentendo di prevedere per tempo la realizzazione di progetti di reinserimento sociale ed autosostentamento dei ragazzi più grandi. 6. ATTIVITA ISTITUZIONALI La Nota Integrativa al Bilancio 2015 si limita a fornire le informazioni di dettaglio utili per la lettura del bilancio stesso. Occorre altresì ricordare che proprio in virtù del modello operativo applicato da AGAPE, unitamente al suo ruolo di coordinamento all interno dell associazione Hub For Kimbondo, in particolare per quanto riguarda le aree di intervento di Kimbondo (R.D. Congo) e di Ressano Garcia (Mozambico), i progetti pianificati, finalizzati e rendicontati vanno ben oltre ciò che compare in contabilità. Al fine di fornire una chiara situazione delle attività svolte da AGAPE, in questo documento vengono fornite le informazioni complete riguardo ai progetti effettivamente seguiti. Con questa vista completa, la Tabella 4 riporta i principali progetti realizzati da AGAPE negli ultimi 5 anni o in corso di realizzazione, includendo anche la previsione dell impegno I progetti riportati non sono solo i principali per importo ma anche per la loro significatività ed il loro carattere innovativo in linea con il modus operandi dell associazione. PROGETTO TOTALE OPERATIVITA' KIMBONDO (R.D.CONGO) SAD/OPPORTUNITA' IMPIANTO FOTOVOLTAICO 120 kw - KIMBONDO (R.D.CONGO) NUOVO PADIGLIONE CHIRURGICO - KIMBONDO (R.D.CONGO) CENTRO TRASFUSIONALE - KIMBONDO (R.D.CONGO) CASA MAMAN BETTY PER LE RAGAZZE - KIMBONDO (R.D.CONGO) RISTRUTTURAZIONE NEONATOLOGIA - KIMBONDO (R.D.CONGO) CENTRO POLIVALENTE- LODJA (R.D.CONGO) SCUOLA/DISPENSARIO ZONA AGRICOLA - KINTA (R.D.CONGO) POZZO E SISTEMA RACCOLTA/DISTRIBUZIONE- KIMBONDO (R.D.CON PADIGLIONE LOGISTICO (GARAGE/MAGAZZINI) - KIMBONDO (R.D.CONGO) CASA RAGAZZE EUTANELINGA (CAMERUN) AMBULATORIO DENTISTICO - KIMBONDO (R.D.CONGO) RISTRUTTURAZIONE SCUOLA RESSANO GARCIA (MOZAMBICO) RISTRUTTURAZIONE BADIGLIONE MATERNALE GAZA (MOZAMBICO) INDIPENDIAMOLI (MOZAMBICO) TOTALE TABELLA 4 Principali progetti seguiti da AGAPE

13 6.1 PROGETTI DI COOPERAZIONE ALLO SVILUPPO I progetti di cooperazione allo sviluppo sono un mix di progetti continuativi di accompagnamento che si sviluppano su orizzonti pluriennali e progetti non continuativi, essenzialmente realizzazioni, con durata limitata di norma a non più di due anni. Continua ad essere evidente l importanza di questi progetti e la loro complessità ed articolazione nelle principali aree di intervento, in particolare Kimbondo e Ressano Garcia, dove le attività nel loro complesso rappresentano lo specchio dell evoluzione del modello di intervento di AGAPE e per le quali è più appropriato parlare di progetti di cooperazione per uno sviluppo sostenibile R. D. CONGO KIMBONDO Continua l impegno di AGAPE iniziato nel 2004 per la Pediatria di Kimbondo a fianco di padre Hugo Rios, della dottoressa Laura Perna e di tutte le associazioni ed i singoli che vi operano. Questo impegno rappresenta sempre di più l emblema di ciò che si intende per progetto di cooperazione da seguire ed adattare alle altre realtà dove le condizioni e le necessità stanno facendo si che l impegno di AGAPE stia crescendo. In estrema sintesi il nuovo modello di applicazione della mission si declina nell accompagnare nello sviluppo sostenibile, con funzione di tutor sensibile ed intelligente, le persone locali verso una presa di responsabilità diretta e operando nelle varie fasi, in particolare del supporto dei bambini, che prevedono la realizzazione di strutture, l accoglienza, la cura, l educazione, l istruzione ed il reinserimento nel tessuto sociale con la possibilità di costruirsi il proprio futuro. Importante altresì collaborare con altre realtà del volontariato per assicurare un coordinamento e maggiore efficienza e per mettere a fattore comune le peculiarità e le caratteristiche di ogni organizzazione. Questa esigenza di coordinamento e condivisione ha portato nel gennaio 2012 alla nascita di una vera a propria associazione di 2 livello con il nome di Hub For Kimbondo (HFK) nella quale AGAPE, oltre ad essere socio fondatore e membro del Consiglio Direttivo, ha assunto formalmente il ruolo di coordinatore delle attività. Anche nel 2015 le attività, nelle sue vesti di coordinatore, hanno impegnato molto tutte le risorse di AGAPE proprio e soprattutto per le attività al servizio di tutti. Globalmente, nel 2015, la missione di Kimbondo è costata $ di cui $ per i costi operativi. Di questi, oltre ai $ di ricavi propri a dimostrazione dei primi passi verso l autofinanziamento, $ sono stati coperti da HFK + amici. Purtroppo a causa della debolezza dell euro rispetto al $, nel 2015 non si è riusciti a garantire la copertura totale dei costi della FPK che ha dovuto far ricorso alle riserve per $, creando le premesse per un 2016 molto critico. Di questi $ pari a circa , sono stati gestiti anche finanziariamente da AGAPE e quindi compaiono in bilancio. Il lavoro al fianco della Pediatria, sulla base di quanto pianificato nel primo Piano Strategico elaborato nel 2010, si è sviluppato anche nel 2015 in continuità ed essenzialmente secondo 5 filoni: 1. razionalizzazione istituzionale/organizzativa/gestionale/amministrativa 2. consolidamento di quanto fatto sino ad ora con il miglioramento quindi della qualità del servizio 3. progetti realizzativi nel rispetto della mission rivolta verso la popolazione ed i bimbi in particolare

14 4. progetti per garantire l autosostentamento 5. garanzia di copertura finanziaria Per quanto riguarda il primo punto, il 2015 è stato sicuramente un anno di svolta grazie ad alcuni eventi che hanno portato ad una accelerazione del processo che ha come obiettivo la sostenibilità della FPK. Infatti nel tentativo di coinvolgere finanziatori tedeschi la FPK si è sottoposta ad una iniziativa di valutazione a 360 gradi da parte di MISEREOR. Il risultato di questa valutazione ha di fatto accelerato le attività in corso portando alle importanti decisioni del CdA del 7/12/15. In sintesi: si è rivitalizzato il ruolo di guida del CdA della FPK, iniziando il processo che il 18/4/16 ha portato ad un nuovo statuto che lega la FPK alla propria mission ed alla nomina di un nuovo CdA con l entrata di due membri di HFK tra cui il presidente che è anche il presidente di AGAPE. sono state regolarizzate tutte le proprietà della FPK la gestione dei poli agricoli è diventata indipendente dalla gestione della FPK è stata definita una struttura organizzativa iniziando dal primo livello e mettendo il CdA in condizione di effettuare le prime nomine ufficiali, si è concentrato nelle mani congolesi della vecchia Equipe de Gestion ora diventata Coordination General, la gestione di tutto il budget della Pediatria ad eccezione dei salari del personale, le consulenze, gli eventi eccezionali e le realizzazioni. introducendo gradualmente alcuni strumenti atti a dare chiarezza e trasparenza alla gestione sia in fase di indirizzo strategico e pianificazione (PPL e Budget), sia di contabilizzazione (contabilità generale e contabilità di progetto e di case), sia come controllo di gestione (report semestrale, bilancio provvisorio, bilancio e relazione attività) consolidato il dialogo costruttivo con la parte sindacale avviati i contatti con le istituzioni, finalizzato l accordo con l ospedale di Monkole ed avviati contatti con la Comunità di S. Egidio a Kinshasa a riprova dell apertura di un dialogo con le altre realtà dell area di Kinshasa, non solo istituzionali, ma sempre mantenendo la propria indipendenza gestionale e decisionale. Relativamente al consolidamento ed alla qualità del servizio (punto 2), in accordo con quanto pianificato, ci si è continuati a concentrare sulle criticità evidenziate già nel 2012 (Casa Patrick, Neonatologia, Progetto Educativo, personale) in funzione dei progetti finanziati e dei fondi disponibili. In particolare: dopo i grossi interventi del 2013 e 2014 per il miglioramento di Casa Patrick, sono stati avviati alcuni progetti sanitari specifici come il progetto Epilessia, oltre al completamento degli interventi strutturali con l avvio della realizzazione della nuova lavanderia. Anche se con pochissimi fondi a disposizione è stato di fatto avviato il Progetto Educativo, step importantissimo per il futuro della Pediatria, che vede la partecipazione anche di organizzazioni francesi e tedesche anche se al momento marginale Dopo l aumento del personale con le nuove puericultrici del 2014, in ottobre, grazie ad alcuni finanziatori olandesi ed italiani è iniziato il progetto di ristrutturazione del padiglione della Neonatologia. Si sta realizzando una lavanderia/magazzino esterna in modo da liberare spazi per i bimbi oltre al rifacimento di tutti i servizi e gli impianti. sostanzialmente completata la regolarizzazione contrattuale del personale, in giugno è diventata operativa anche la nuova classificazione del personale concordata con sindacato ed

15 istituzioni. Pesante l impatto economico di questo passo ormai non più procrastinabile con un incremento dei costi del personale pari al 15%. Si sta finalizzando infine il dettaglio dell organizzazione con la relativa job description di tutti i ruoli dell organizzazione. Si spera che la responsabilizzazione del personale porti ad un maggior coinvolgimento sugli obiettivi di qualità del servizio. Relativamente alla mission verso la popolazione dell area (punto 3), nel secondo semestre è iniziata l ennesima grande sfida di crescita della Pediatria: la realizzazione e l avvio di un nuovo padiglione di chirurgia materna e infantile. In un area dove non ci sono strutture a disposizione della popolazione per intervenire in caso di problemi, la mortalità durante il parto è molto alta ed inutile dire che questo amplifica il problema degli orfani. Per questo, in risposta ad una richiesta di padre Hugo ci siamo attivati insieme alle altre organizzazioni ed abbiamo finalizzato con BMCW onlus di Genova questo progetto grazie ad un finanziamento CEI. Il progetto prevede non solo la realizzazione del padiglione ma anche la copertura dei costi di startup delle attività per i primi quattro anni. Per quanto riguarda le altre attività propriamente costruttive, quasi tutti i progetti realizzati nel 2015 hanno visto non solo la pianificazione e la progettazione, ma anche la partecipazione finanziaria di AGAPE. In particolare: Progetto Chirurgia Il contributo finanziario di AGAPE per questo progetto durante il 2015, riguarda essenzialmente alcuni costi del personale impegnato sul posto, in particolare il responsabile del cantiere (dipendente AGAPE) ed il progettista degli impianti. Per la copertura di questi costi sono stati utilizzati, oltre ai contributi sul progetto, i fondi residui del progetto Teatro nelle scuole del Progetto GIORGIA - Dopo la prima fase del progetto quinquennale che ha visto la realizzazione dell ambulatorio dentistico, le attività sanitarie e la formazione, in collaborazione con associazione Giorgia 2009, si è deciso il proseguimento del progetto con obiettivi specifici anche di autofinanziamento. AGAPE per questo progetto copre i costi per materiali e strumentazioni. Nel 2015 non ci sono raccolte fondi specifiche per questo progetto quindi per le coperture sono stati utilizzati fondi residui 2014 del 5xmille e del progetto Teatro nelle scuole. Dispensario di Kinta Nel quadro del programma agricolo in corso nei pressi del villaggio di Kinta sul plateau di Bateke e per fare in modo che quanto fatto si inquadri in un contesto di sviluppo sociale per tutta l area sono previste alcune opere destinate alla popolazione dell area. Dopo le scuole realizzate nel 2012 e nel 2014, nel 2015 è stato realizzato il dispensario che garantisce grazie anche a personale della FPK un assistenza sanitaria per la popolazione della zona che ne è completamente priva. Il dispensario è stato realizzato quasi esclusivamente grazie ai fondi messi a disposizione da La Terrazza dell Infanzia onlus. Anche questo progetto si inquadra nel progetto Kintaround portato avanti da OIKOS. Progetto Neonatologia Grazie ad un primo finanziamento ottenuto dagli olandesi di Stitching Ziijn si è potuto iniziare il necessario intervento di ristrutturazione della Neonatologia che ospita i bimbi da 0 a 4 anni. A questo primo finanziamento si è aggiunto un finanziamento della regione FVG grazie ad una richiesta OIKOS. AGAPE ha garantito tutto il lavoro di finalizzazione dei progetti, di progettazione oltre al personale sul posto. Inoltre AGAPE partecipa anche finanziariamente grazie alle donazioni del gruppo belga di Nahalie e Bruno De Groote oltre ad alcune donazioni destinate alla copertura dei costi operativi e che hanno persemmo l utilizzo di fondi inviati direttamente sui conti della FPK.

16 Progetto Fotovoltaico Finalmente, dopo due anni di lavoro ed alterne vicende, siamo riusciti a finalizzare l importante progetto Fotovoltaico che garantirà l energia alla Pediatria oltre a importanti saving dei costi operativi per i carburanti del G/E e le manutenzioni. Una importante fase preliminare a questo progetto è stata la messa a norma dell impianto elettrico della FPK, con la realizzazioni delle dorsali, dei quadri elettrici principali e dei quadri secondari. AGAPE ha contribuito a questa fase grazie a donazioni dedicate ed al residuo del 5xmille ricevuto nel Sicuramente uno degli obiettivo più ambiziosi riguarda l autosostentamento (punto 4) futuro della Pediatria che viene perseguito in piccola parte attraverso il pagamento dei ticket ospedalieri per quei pazienti che possono pagare e in gran parte attraverso il progetto del polo agricolo di Kinta, 1000 ettari di terreno intorno ad un fiume dove si portano avanti attività agricole, di allevamento e di tecnologia sociale. Inoltre a partire da novembre 2013 è attivo anche un progetto (Kintaround) che coniuga lo sviluppo agricolo con lo sviluppo sociale della popolazione dell altopiano. Durante il 2015, AGAPE oltre agli aspetti gestionali, è dovuta intervenire anche finanziariamente per l acquisto di un trattore, l invio di un responsabile italiano e nell ultimo trimestre dell anno anche per garantire il proseguimento delle attività agricole. Le coperture sono state garantite da campagne di raccolta fondi specifiche e contributi su progetti. Infine per quanto riguarda la copertura dei costi operativi della Pediatria (punto 5), come già detto, nel 2015 l obbiettivo non è stato raggiunto completamente obbligando la FPK ad utilizzare le riserve per $. Dopo aver centrato questo obiettivo per quattro anni consecutivi nel 2015 la debolezza dell euro, la mancata produzione di Kinta e le difficoltà di alcuni donatori non hanno consentito il raggiungimento dell obiettivo. AGAPE ha comunque contribuito alla copertura dei suddetti costi operativi sia inviando direttamente fondi, sia attraverso il pagamento diretto della fornitura alimentare (carne, pesce e zucchero) alla ditta fornitrice per /mese), grazie anche alla continuazione del progetto congiunto con l Arciconfraternita di S. Giovanni Decollato che prevedeva l acquisto di sapone prodotto da volontari AGAPE consegnato ai carcerati di Regina Coeli con il ricavato che andava ad integrare la fornitura alimentare per Kimbondo. Molto importante, anche il saldo del progetto dedicato finanziato dalla Chiesa Valdese e il ricavato dei mercatini del CSP di Casalpalocco. Per quanto riguarda i fondi inviati direttamente, per dare maggiore visibilità e quindi responsabilizzare maggiormente i gruppi di volontari AGAPE che operano in varie parti d Italia si è scelto di farli comparire singolarmente tra i soci HFK e quindi nella lista dei donatori. Tra le tante donazioni, da segnalare il grande lavoro svolto dal gruppo di Maurizio Molteni (Modena), dalla Fondazione Ponzellini e da tutti i gruppi, i singoli e le associazioni che ormai da anni garantiscono il loro impegno ed il loro contributo. Utilizzati, in particolare per il progetto educativo, anche i fondi raccolti con il progetto Teatro per le scuole. Il progetto di sviluppo nel suo insieme viene completato dall attività SAD che contribuisce alla copertura dei costi gestionali e per la quale si rimanda alla sezione dedicata. Globalmente in quest area l impegno finanziario presente nel bilancio di AGAPE nel 2015 è stato pari a , incluso il SAD a fronte di attività svolte per complessivi MOZAMBICO RESSANO GARCIA Continuano nell area di Ressano Garcia al confine tra Mozambico e Sud Africa tutte le attività che coinvolgono la popolazione portate avanti con altre associazioni, di concerto con le istituzioni e che

17 hanno come obiettivo la presa di coscienza delle problematiche ed il coinvolgimento nelle soluzioni in particolare nel campo dello sviluppo di attività lavorative, dell istruzione, dell assistenza e prevenzione dell AIDS e dell assistenza ai bambini ed ai rifugiati. In particolare, i progetti, ormai continuativi da diversi anni, più significativi sono: il progetto di artigianato Scartamondo, iniziato nel 2010 con due obiettivi distinti, uno psicoeducativo e l'altro imprenditoriale. I bambini frequentando il laboratorio di artigianato due giorni a settimana hanno aumentato il loro livello di concentrazione, sono molto più attenti in classe e il loro rendimento scolastico è aumentato di almeno due punti per ogni bambino, mentre i ragazzi più grandi (16-19 anni) si stanno specializzando e già lavorano durante l'estate con degli artigiani di Maputo. Da un punto di vista imprenditoriale il progetto prevede una stretta collaborazione tra AGAPE e un gruppo di giovani artisti mozambicani e zimbabwani. Nel quadro di questa collaborazione la nostra referente sul posto segue la parte creativa e commerciale del progetto. Inoltre l attività prevede anche l applicazione del concetto di microcredito in quanto i giovani che hanno consolidato la loro attività contribuiscono ai costi del progetto con una piccola parte di quello che guadagnano dando la possibilità ad altri bambini e giovani di avere le stesse possibilità che loro hanno avuto. Continua il progetto Indipendiamoli con l obiettivo di mettere in condizioni il partner Mozambicano di progettare, presentare progetti, realizzare e rendicontare agli organismi internazionali. Questo progetto nato con l'intenzione di svilupparlo con un partner Keniota e finanziato dalla Tavola Valdese, ha visto lo spostamento verso un partner Mozambicano a causa dell inaffidabilità del partner iniziale. Questo cambio ha però causato la cancellazione del finanziamento ottenuto. Ciononostante, vista l importanza del progetto, AGAPE ha deciso di portarlo avanti con fondi propri (cfr tabella 11). Il laboratorio di fabbro (Serralheria). Dopo aver inviato il ragazzo in Germania per un corso di specializzazione si è messo a frutto un progetto opportunità finanziato dalla Tavola Valdese attraverso la Gabbianella. Si sta completando la ristrutturazione del reparto di maternità dell ospedale di Gaza grazie anche ad un contratto da tra la Cooperazione italiana ed AGAPE che utilizza per l invio dei fondi il c/c delle suore Scalabriniane Grazie al'uscita della scuola dall'interno del centro Scalabrini, si sono liberato una serie di spazi, all'interno dei quali è ora possibile realizzare delle attività extra scolastiche per i ragazzi dell area oltre che del centro: uno spazio per il recupero scolastico, la biblioteca, il laboratorio di artigianato, i corsi di danza tradizionale e di teatro e l'aula informatica che le suore sono riuscite a realizzare grazie alla vendita di artigianato che AGAPE ha organizzato in Mozambico. Tilfo, il ragazzo mozambicano che insieme alla brasiliana Gracielle, è diventato il simbolo di ciò che possono fare questi ragazzi se opportunamente accompagnati, ha vinto una borsa di studio per il Brasile per studiare ingegneria dell'energia. Agape continua a supportarlo nella costruzione del suo futuro coprendo le spese di viaggio e di logistica sul posto. AGAPE sta supportando l'organizzazione Pfuka Lixile nella richiesta di finanziamenti per la sua attività sociale. Importante infine la spinta di AGAPE verso una organizzazione del Centro Scalabrini più efficiente e più trasparente in grado di ottenere e mantenere nel tempo il massimo risultato da tutto quello che si sta facendo e soprattutto in grado di integrarsi veramente con la popolazione e con le istituzioni.

18 L impegno diretto di AGAPE è stato possibile grazie anche ai fondi residui del progetto Teatro per le scuole del Proprio in virtù di questo modo di operare i finanziamenti per molte attività cominciano ad arrivare direttamente alle organizzazioni Mozambicane. Globalmente in quest area l impegno finanziario presente nel bilancio di AGAPE nel 2015 è stato pari a , incluso il SAD e progetti opportunità, a fronte di attività svolte per complessivi R.D. CONGO LODJA e THSUMBE Dopo diversi anni di tentativi, grazie all accordo firmato con le suore di S. Francesco di Lodja, AGAPE sembra aver trovato la strada per una collaborazione fattiva. Nel 2015 sono stati rispettati gli impegni che prevedono l avvio di attività di autosostentamento in maniera graduale. E stata garantita la fornitura di acqua potabile e sono state avviate le attività di formazione e produzione del sapone e della sartoria. Sono stati acquistati inoltre il congelatore che con l invio previsto nel 2016 del G/E e quindi avendo a disposizione l energia elettrica (il piccolo impianto solare è fuori uso per il guasto all inverter) sarà avviata anche l attività del punto di ristoro con bar e tavola calda. Globalmente in quest area l impegno finanziario presente nel bilancio di AGAPE nel 2015 è stato pari a CAMEROUN SANGMELIMA Dopo aver preso in carico il convitto per sordomuti di Ebolowa nel 2011, nel corso del 2012 è stata realizzata la casa per le ragazze cresciute nell orphelinat per cui non è possibile prevedere un reinserimento nel loro villaggio che, con la fattoria già realizzata per i ragazzi, completa il progetto, almeno per la parte logistica, permettendo a suor Cristine di alleggerire il suo lavoro di e di dedicarsi alla cura dei più piccoli. Nel corso del 2015 è stata effettuata la consueta missione annuale dei volontari che seguono le attività in Cameroun. Ancora non si è riusciti a mettere a disposizione dei ragazzi della fattoria un vero educatore in grado di portare avanti un progetto educativo che, insieme alla definizione di attività proprie per l autosostentamento, sta diventando sempre di più una emergenza per la missione. Infine occorre sottolineare che con l attività di affitto camere e vendita di bignè la casa delle ragazze riesce ad auto sostenersi a meno del salario riconosciuto alla responsabile. Globalmente in quest area l impegno finanziario presente nel bilancio di AGAPE nel 2015 è stato pari a R.D. CONGO KIKWIT Nel corso del 2015 si è deciso di iniziare un nuovo progetto sostenendo la missione di fra Kipoy superiore generale dei padri Giosephiti e grande amico di AGAPE. La prima fase del progetto prevede la realizzazione di un centro sociale e di una falegnameria. A questo scopo sono stati realizzati i progetti, acquistati i materiali in Italia ed inviati tramite container. Globalmente in quest area l impegno finanziario presente nel bilancio di AGAPE nel 2015 è stato pari a PROGETTI SAD (Sostegno a Distanza)

19 Per quanto riguarda i progetti SAD, dopo aver completato la razionalizzazione delle aree di intervento decisa dal CD nel 2011, per quanto riguarda il SAD di Nuova Iguacu (Brasile), per il momento si continua a mantenere il supporto considerando che il comportamento delle istituzioni dell area di Rio de Janeiro non sono in linea con quanto fatto nelle altre aree del paese. Difficile però creare delle sinergie con Casa do Menor per mettere a fattor comune problematiche e possibili soluzioni per tutti i problemi organizzativi e gestionali, per molti aspetti simili a Kimbondo. Per quanto riguarda il piccolo supporto alla missione di suor Josie in Costa Rica, il progetto ha preso nuovo impulso dalla visita fatta da un nostro volontario ed anche il tipo di supporto sta per subire una evoluzione. Per questo probabilmente i fondi raccolti saranno utilizzati per la ristrutturazione del centro sociale in cui operano le suore Scalabriniane in favore delle donne. La tabella 5 sintetizza i progetti SAD ed opportunità in corso al 31/12/15 con informazioni aggiuntive sulla possibilità di partecipare alle decisioni da parte di AGAPE e sulla sostenibilità futura del progetto. Non sono più riportati i progetti SAD ormai chiusi. continente nazione città titolo tipologia n beneficiari coinvolgimento decisionale sostenibilità AMERICA Costa Rica San Josè SAD bambini suor Josie (distribuito) SAD collettivo 4 NESSUNO ALTA Brasile Nova Iguaçu SAD bambini Casa Speranza AGAPE (casa) SAD collettivo 30 NESSUNO MEDIA AFRICA Camerun Sangmelima SAD bambini Orphelinat Notre Dame de la Sainte Croix (casa) SAD nominativo 60 ALTO MEDIA Camerun Ebolow a SAD ragazzi sordomuti (casa) SAD collettivo 90 NESSUNO MEDIA R.D. Congo Kimbondo SAD case ospedale pediatrico SAD collettivo 500 ALTO ALTA R.D. Congo Kimbondo SAD Neonatologia e Casa Patrick SAD nominativo 240 ALTO ALTA Mozambico Ressano Garcia SAD bambini casa Scalabrini e distribuito SAD nominativo 41 ALTO ALTA Mozambico Ressano Garcia supporto universitario per Tilfo Opportunità 1 NA NA Tanzania Shingati Kiverenge supporto scolastico ragazzi Padre Herman Opportunità 4 NA NA Tanzania Rombo Moshi supporto scolastico nipoti Suor Coletta Opportunità 3 NA NA TABELLA 5 Progetti SAD ed opportunità in corso La tabella 6 invece sintetizza la situazione dei supporti SAD acquisiti e persi per ogni progetto e la loro evoluzione nel corso dell anno Nel corso del 2015 sono stati perduti 55 benefattori avendone acquisiti solamente 11. Per una lettura corretta del dato va considerato che a fine anno sono stati eliminati d ufficio, dopo diversi tentativi di contatto, tutti i benefattori ormai inadempienti da due anni. Per un esame più globale del fenomeno, la tabella 7 sintetizza i dati SAD dal 2009 al Evidente la flessione continua probabilmente dovuta alla persistente crisi economica ed all impatto della chiusura di alcuni progetti SAD con conseguente proposta di cambio, occorre però riflettere anche su un probabile non più appropriato modo di relazionarsi con i donatori e forse anche proprio sulla formula SAD che potrebbe essere non più rispondente alle possibilità/aspettative del donatore.

20 gennaio febbraio marzo aprile maggio giugno luglio agosto settembre ottobre novembre dicembre totale 2015 CAMERUN Sangmelima nuove perse CAMERUN Ebolowa nuove 0 perse 3 3 BRASILE Nova Iguaçu nuove 0 perse 4 4 MOZAMBICO Ressano Garcia nuove 1 1 perse 2 2 MOZAMBICO Ressano Garcia dis nuove 0 perse 1 1 R.D.CONGO Kimbondo nuove perse COSTA RICA San Josè nuove 0 perse 1 1 TOTALI nuove perse totale sostenitori TABELLA 6 Nuovi SAD vs SAD persi TOTALE Progetti SAD Supporti SAD persi Nuovi supporti SAD Totale supporti SAD al 31/ TABELLA 7 Dati SAD dal 2009 al ATTIVITA STRUMENTALI Ancora non è stata elaborata una vera e propria strategia per quanto riguarda la raccolta fondi da affiancare necessariamente al SAD, alla richiesta di finanziamenti specifici ed al contributo del 5 x mille. Detta raccolta fondi rimane essenzialmente legata a: face to face dei vari elementi della rete dei sostenitori che di norma sono individuati come sostenitori specifici delle diverse missioni (soci, simpatizzanti, gruppi non necessariamente etichettati come AGAPE, altre associazioni, etc..) Iniziative specifiche portate avanti dai volontari eventi di piccole e medie dimensioni decisi di volta in volta di norma senza una pianificazione preventiva, ad eccezione di alcuni eventi divenuti ormai tradizionali Per quanto riguarda il face to face rimane estremamente dipendente dall identità e dalla reputazione dell associazione e dei suoi membri in particolare, questo è ritenuto un elemento di valore in un contesto di donazione matura e consapevole, ancora distante dalla realtà attuale, ma allo stesso tempo rappresenta un elemento di vulnerabilità. Tutti i fondi raccolti per le attività istituzionali vanno considerate come afferenti al face to face in particolare quanto raccolto per le realizzazioni ( ) e per i progetti di cooperazione allo sviluppo ( ). In questa tipologia di raccolta fondi vanno inoltre inclusi i proventi dalle altre attività promozionali ( ). La campagna per il 5 x mille è stata condotta via mail senza alcun costo. Il contributo ricevuto nel 2015 è stato di:

21 Per quanto riguarda invece le iniziative di attività accessorie occorre menzionare: il Progetto Scuola Teatro per l Africa giunto al suo 6 anno di grande partecipazione delle scuole. Oltre 45 scuole hanno ospitato la compagnia teatrale dei nostri volontari che ha messo in scena diversi lavori dando la possibilità a circa bambini e ragazzi di confrontarsi con le problematiche del sud del mondo e dando modo ad AGAPE di lanciare il seme di solidarietà con un ritorno sorprendente ed a volte molto toccante. Quanto raccolto nel corso del 2015 garantirà in particolare nel 2016 la continuità del progetti educativi globali in corso alla Pediatria di Kimbondo ed a Ressano Garcia. Globalmente questa iniziativa, unitamente agli altri spettacoli, ha consentito nel 2015 una raccolta al netto delle spese pari a I mercatini che vedono da sempre impegnati i volontari con grande continuità e sacrificio riuscendo a coprire una grossa fetta dei costi della fornitura di carne e pesce per gli oltre 650 bambini della pediatria di Kimbondo (R.D. Congo). Nel 2015 con queste attività sono stati raccolti La bigiotteria autoprodotta che ha consentito di completare la copertura dei costi della fornitura di carne e pesce per gli oltre 650 bambini della pediatria di Kimbondo (R.D. Congo). Globalmente con questa iniziativa nel 2015 sono stati raccolti, al netto delle spese, Nel corso del 2015 anche l attività delle bomboniere solidali è tornata a contribuire all economia generale di AGAPE per 937. Grazie al grande lavoro del nostro Fabio Scaccia, anche la produzione artigianale del sapone ha consentito, attraverso un progetto di collaborazione con L Arciconfraternita S. Giovanni Decollato, di fornire sapone ai carcerati ed incrementare la fornitura di carne e pesce per la Pediatria di Kimbondo per ATTIVITA FINANZIARIE E PATRIMONIALI Oltre al trascurabile rendimento da interessi sul conto postale che non riesce nemmeno a compensare i costi (per ogni bollettino paghiamo 0,32 ), come ormai negli ultimi 3 anni occorre segnalare, come già detto tra le considerazioni generali, la performance di quanto investito in fondi a bassissimo rischio per ottemperare all esigenza di dare evidenza dell esistenza di un minimo capitale necessaria per il riconoscimento dell associazione come persona giuridica. Nel corso del 2015 la somma dei realizzi pari a ha permesso di coprire quasi un terzo dei costi di gestione, anche se parzialmente compensata da una minusvalenza al 31/12/15 pari a COMUNICAZIONE Per quanto riguarda la comunicazione, oltre all invio del giornalino semestrale ed ai siti di AGAPE e di Hub For Kimbondo, nel corso del 2015 si è riusciti a dare regolarità all invio della newsletter sia di AGAPE che di HFK potenziando anche l utilizzo dei social network. 10. SUPPORTO GESTIONALE

22 La scelta gestionale, anche in virtù dell articolo 16 dello statuto dell associazione già menzionato, è quella di non ripartire i costi comuni o costi gestionali tra le aree gestionali o tra i vari progetti, considerandoli invece, insieme con le coperture dedicate, come un area gestionale separata. Sostanzialmente costanti i costi gestionali ( ). Detto costo può essere considerato come un costo incomprimibile. Eventuali fluttuazioni dipendono, oltre che da ragioni di fiscalità, dai periodi di sospensione contrattuale del personale. Allineati con l anno precedente e sempre contenuti i costi afferenti alla sede operativa (7.360 ) inclusi consumabili, informatica, costi tenuta conti e costi di funzionamento. 11. INDICATORI DI PERFORMANCE Gli indicatori, rispetto ai quali solitamente viene misurata ogni anno la performance gestionale, riguardano essenzialmente la correttezza gestionale e l efficienza operativa. Come si evince dalla figura 4, rimangono sostanzialmente stabili negli ultimi 5 anni questi indicatori di performance su valori apparentemente ottimali. Per quanto riguarda la correttezza gestionale, l indicatore di riferimento è il rapporto tra il flusso netto dell attività di supporto gestionale ( ) e le uscite totali ( ). Utilizzando al numeratore il flusso netto dell attività di supporto gestionale si riesce a sterilizzare la parte del costo della gestione coperto da offerte specificamente dedicate a questa voce che quindi non sottrae risorse alle altre attività. Per il 2015 questo indicatore è stato pari a 4,8, contro il 3,8 del 2014 ed il 4,1 del Con riferimento invece all efficienza operativa, l indicatore di riferimento per valutare se la dimensione gestionale intesa come l insieme dei costi per attività gestionali, può essere considerata corretta per quello che dobbiamo/riusciamo a fare, è il rapporto tra le uscite per attività di supporto gestionale e le entrate totali. Per l anno 2015 questo indicatore si è attestato su di un valore del 5,9 contro il 5,3 del 2014 ed il 5,8 del ,0% 10,0% 8,0% 6,0% 4,0% 2,0% 0,0% correttezza gestionale efficienza operativa FIGURA 4 Andamento pluriennale degli indicatori di efficienza

23 Inoltre con riferimento alla rapidità di destinazione dei fondi, per quanto riguarda tutti i progetti di norma i fondi raccolti hanno raggiunto la destinazione entro l anno. Infine con riferimento al benchmark esterno che prende a riferimento i cent spesi per l attività istituzionale per ogni di entrata, a fronte di un minimo accettabile di 70 cent, AGAPE per il 2015 si è attestata su di un valore di circa 92 cent a fronte dei 93 cent del 2014 e dei 91 cent del % 6% 92% attività tipiche ed accessorie attività di promozione supporto gestionale FIGURA 5 Confronto dati AGAPE 2015 (sinistra) vs benchmark (destra) Complessivamente si evidenzia una sostanziale stabilità negli ultimi 5 anni di tutti gli indicatori che si mantengono su di un valore apparentemente di eccellenza rispetto ai benchmark di settore. Rimane comunque la considerazione sul reale valore ottimale di ciascun indicatore che dovrebbe nascere da una analisi opportuna della performance della struttura, che, ferma restando l evidente sobrietà dei costi per la sede e per i servizi, potrebbe portare a valutare la potenziale opportunità di aumentare l organico della segreteria. Nell ultimo bimestre si è avviata l acquisizione di una piattaforma gestionale dedicata che dovrebbe migliorare l efficienza della segreteria. Da sottolineare inoltre che da novembre 2015 i quattro collaboratori (2 segretarie, 1 segretaria per progetto Kimbondo, un responsabile di cantiere in missione), sono stati assunti con contratto a tempo indeterminato. Grazie alle regole del Job Act del governo italiano per tre anni AGAPE usufruirà della quasi totale decontribuzione pari a circa 350 /mese a dipendente con conseguente riduzione di circa ¼ dei costi di struttura. Nei prossimi tre anni sarà quindi necessario sviluppare iniziative e strumenti atti a coprire l impatto della contribuzione dovuta ai dipendenti rispetto a quella gravante sui contratti a progetto. 12. UTILIZZO DEI CONTRIBUTI 5 x MILLE La tabella 8 evidenzia su quali progetti sono confluiti i contributi del 5 x mille fino ad oggi ricevuti. Per completezza di informazione vista l importanza del contributo, la tabella fornisce un quadro completo dal 2008 (1 anno di versamento del contributo) fino al I grafici della figura 6 evidenziano la flessione del n delle preferenze anche in presenza di un aumento del contributo che però rimane probabilmente legato alle decisioni istituzionale sul tetto dei contributo da mandare in ripartizione.

Presentazione. www.fondazioneinse.org Via della Consulta, 50 00184 Roma Tel. +39 06 4740739 Fax. +39 06 4885041

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