Il sistema di sicurezza colle0va delle Nazioni Unite
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- Veronica Simone
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1 Il sistema di sicurezza colle0va delle Nazioni Unite
2 Il sistema delineato dalla Carta Divieto generale dell uso unilaterale della forza Eccezione: legi0ma difesa individuale e colle0va Monopolio dell uso della forza in capo al Consiglio di sicurezza (Cap. VII e VIII della Carta) Art. 24: Al fine di assicurare un azione pronta ed efficace da parte delle Nazioni Unite, i Membri conferiscono al Consiglio di Sicurezza la responsabilità principale del mantenimento della pace e della sicurezza internazionale, e riconoscono che il Consiglio di Sicurezza, nell adempiere i suoi compik inerenk a tale responsabilità, agisce in loro nome. Art. 25: I Membri delle Nazioni Unite convengono di accenare e di eseguire le decisioni del Consiglio di Sicurezza (Natura vincolante delle decisioni del Cds)
3 Funzione sistemica del Consiglio di sicurezza Il mantenimento della sicurezza richiede intervenk coercikvi (azione di polizia internazionale) In un sistema ampiamente decentrato, come si dis1ngue l uso della forza illecito da quello finalizzato al ristabilimento dell ordine? La funzione di legi0mazione delle decisioni del Consiglio di sicurezza
4 I presupposk per l intervento del Consiglio di Sicurezza Art. 39 Il Consiglio di Sicurezza accerta l esistenza di una minaccia alla pace, di una violazione della pace, o di un ano di aggressione, e raccomanda o decide quali misure debbano essere prese in conformità agli arkcoli 41 e 42 per mantenere o ristabilire la pace e la sicurezza internazionale. A0vazione dei poteri del Consiglio di sicurezza in seguito ad accertamento dell esistenza di una minaccia alla pace, una violazione della pace o un ano di aggressione
5 La nozione di minaccia alla pace e alla sicurezza internazionale Flessibilità della nozione AmbiK di applicazione Segregazione razziale in Rhodesia del Sud (1966) e Sud Africa (1977) Violazione grave e sistemakca dei diri0 umani (Ruanda 1994, Kosovo 1999) Guerra civile (ad es. Timor Est 1999) Colpo di Stato (HaiK, 1994) Rifiuto di consegnare presunk terrorisk (ad es. Afghanistan 1999) ANentaK terroriskci (Istanbul 2003; Madrid 2004) Perseguimento di programmi nucleari militari (Iran e Corea del Nord, 2006) Pirateria (Somalia 2008) La diffusione del virus Ebola in Africa occidentale (2014) Il traffico di migrank nel mediterraneo (2015)
6 I limik alla discrezionalità del Consiglio di sicurezza Art. 39 non indica limik al potere di accertamento del Consiglio Il Consiglio di sicurezza è legibus solutus? Assenza di controllo da parte della Corte internazionale di giuskzia LimiK di caranere procedurale Controllo sostanziale ad opera degli StaK membri anraverso resistenza ad esercizio abusivo della discrezionalità Ruolo centrale degli organi giudiziari interni
7 Le misure adonabili dal Consiglio di Sicurezza Raccomandazioni (art. 39 raccomanda [...] quali misure debbano essere prese [...] per mantenere o ristabilire la pace e la sicurezza internazionale ) Misure provvisorie (art. 40) Misure non implicank l uso della forza (art. 41) Misure implicank l uso della forza (art. 42)
8 Le misure provvisorie Art. 40 Al fine di prevenire un aggravarsi della situazione, il Consiglio di Sicurezza prima di fare le raccomandazioni o di decidere sulle misure previste all arkcolo 39, può invitare le park interessate ad onemperare a quelle misure provvisorie che esso consideri necessarie o desiderabili. Tali misure provvisorie non devono pregiudicare i diri0, le pretese o la posizione delle park interessate. Il Consiglio di Sicurezza prende in debito conto il mancato onemperamento a tali misure provvisorie. Obbie0vo: evitare escala1on di tensione o di instabilità Esempi: cessate il fuoco, liberazione di prigionieri...
9 Le misure provvisorie Art. 40 Al fine di prevenire un aggravarsi della situazione, il Consiglio di Sicurezza prima di fare le raccomandazioni o di decidere sulle misure previste all arkcolo 39, può invitare le park interessate ad onemperare a quelle misure provvisorie che esso consideri necessarie o desiderabili. Tali misure provvisorie non devono pregiudicare i diri0, le pretese o la posizione delle park interessate. Il Consiglio di Sicurezza prende in debito conto il mancato onemperamento a tali misure provvisorie. L adozione di misure provvisorie è facoltakva
10 Le misure provvisorie Art. 40 Al fine di prevenire un aggravarsi della situazione, il Consiglio di Sicurezza prima di fare le raccomandazioni o di decidere sulle misure previste all arkcolo 39, può invitare le park interessate ad onemperare a quelle misure provvisorie che esso consideri necessarie o desiderabili. Tali misure provvisorie non devono pregiudicare i diri0, le pretese o la posizione delle park interessate. Il Consiglio di Sicurezza prende in debito conto il mancato onemperamento a tali misure provvisorie. Le misure provvisorie hanno caranere vincolante?
11 Le misure provvisorie ElemenK testuali che depongono per la non obbligatorietà invita Inidoneità ad incidere sui diri0, le pretese o la posizione delle park interessate ElemenK testuali che depongono per l obbligatorietà Misure provvisorie necessarie Anche se ritenute necessarie le misure sono comunque oggeno di un invito Il Consiglio di sicurezza prende in debito conto il mancato rispeno delle misure Conseguenza non parkcolarmente significakva, vista l ampia discrezionalità di cui il Consiglio di Sicurezza comunque dispone nell accertare l esistenza dei presupposk della sua azione
12 Le misure non implicank l uso della forza Art. 41 Il Consiglio di Sicurezza può decidere quali misure, non implicank l impiego della forza armata, debbano essere adonate per dare effeno alle sue decisioni, e può invitare i membri delle Nazioni Unite ad applicare tali misure. Queste possono comprendere un interruzione totale o parziale delle relazioni economiche e delle comunicazioni ferroviarie, mari0me, aeree, postali, telegrafiche, radio ed altre, e la ronura delle relazioni diplomakche. Misure non implicank l uso della forza possono essere oggeno di una decisione (vincolante) fonte di terzo grado di un invito (non vincolante)
13 Le misure non implicank l uso della forza Sanzioni originariamente rivolte solo contro gli StaK Aspe0 problemakci Inefficacia Effe0 collaterali Nei confronk della popolazione incolpevole Nei riguardi degli StaK terzi che intranenevano relazioni commerciali con lo Stato sanzionato Le sanzioni cd. mirate o intelligenk (targeted o smart sanc1ons)
14 Le sanzioni intelligenk Il funzionamento IsKtuzione di un Comitato delle sanzioni ad hoc da parte del Consiglio di sicurezza In merito alla situazione in cerk StaK (ad es. Corea del Nord, Somalia o Sudan del Sud) In merito a certe organizzazioni terroriskche (in parkcolare ISIS e Al- Qaeda) Redazione di una lista delle persone fisiche o giuridiche la cui condona rappresenta una minaccia alla pace e alla sicurezza internazionale Ad es. gravi violazioni dei diri0 umani; traffico illecito di armi
15 Le sanzioni intelligenk Il funzionamento Contenuto delle sanzioni Embargo su acquisto di determinak beni (armi, petrolio, diamank) Congelamento dei conk correnk Divieto di spostamento Modello seguito da altre organizzazioni internazionali (UE e UA) e StaK (StaK UniK, Regno Unito e Canada)
16 Le sanzioni intelligenk Gli elemen1 di intelligenza Colpiscono solo gli individui (persone fisiche/ giuridiche) responsabili Previsione di esenzioni umanitarie (relakve all acquisto di generi alimentari, affi0 e mutui, spese per cure mediche) EsKnzione automakca in caso di mancato rinnovo entro un anno (sunset clause)
17 Sanzioni intelligenk e tutela dei diri0 umani Nell autunno del 2001, il comitato per le sanzioni contro gli affiliak di Al- Qaeda inserisce nella lista il sig. Kadi, ricco cinadino saudita residente in Svezia. Tale inserimento viene giuskficato alla luce di presunte connessioni con Osama bin- Laden. In anuazione di questa decisione, i suoi fondi vengono congelak (fane salve le esenzioni umanitarie) da vari Paesi membri delle Nazioni Unite, nonché dall Unione europea. Negando ogni affiliazione ad Al- Qaeda, il sig. Kadi promuove ricorso dinanzi a numerose istanze giurisdizionali, incluso il sistema di giuskzia dell UE, lamentando la violazione del proprio dirino fondamentale ad un processo equo. Con la storica sentenza Kadi (2008), la CGUE accoglie il ricorso ed annulla il regolamento di anuazione delle sanzioni. Dopo ulteriori banaglie legali, il sig. Kadi riesce ad onenere l eliminazione del suo nominakvo dalla lista del Comitato sanzioni.
18 L isktuzione di tribunali penali internazionali L isktuzione direna di tribunali penali internazionali ad hoc I Tribunali per i crimini commessi in ex Jugoslavia (ris. 827(1993)) e Ruanda (ris. 995(1994)) Delega al Segretario generale per la negoziazione di un accordo con lo Stato interessato per la cosktuzione di un tribunali speciale Ad es. La Corte speciale per la Sierra Leone (ris (2000)) e il Tribunale speciale per il Libano (ris. 1664(2006)) La possibilità di segnalare la commissione di crimini internazionali al Procuratore presso la Corte penale internazionale (art. 13(b) Statuto Cpi)
19 Le misure implicank l uso della forza Art. 42 Se il Consiglio di Sicurezza ri<ene che le misure previste nell ar<colo 41 siano inadeguate o si siano dimostrate inadeguate, esso può intraprendere, con forze aeree, navali o terrestri, ogni azione che sia necessaria per mantenere o ristabilire la pace e la sicurezza internazionale. Tale azione può comprendere dimostrazioni, blocchi ed altre operazioni mediante forze aeree, navali o terrestri di Membri delle Nazioni Unite. Uso della forza armata come extrema ra1o
20 Le misure implicank l uso della forza Il disegno originario della Carta (art. 43 ss.) Messa a disposizione del Consiglio di sicurezza, su base permanente, di conkngenk militari degli StaK membri, anraverso la skpula di accordi speciali (art. 43) Esercito delle Nazioni Unite sono il comando di un Comitato di Stato maggiore, composto dai Capi di Stato maggiore dei cinque membri permanenk (art. 47) Accordi speciali tra Nazioni Unite e StaK membri mai skpulak La prassi del Consiglio CosKtuzione di missioni militari ad hoc, sulla base di accordi skpulak, volta per volta, da Nazioni Unite e singoli StaK membri (peace- keeping) Autorizzazione all uso della forza da parte dei singoli StaK
21 Le operazioni di peace- keeping Prima generazione (durante la guerra fredda) Ad es. UNEF I (crisi del canale di Suez 1956) Interposizione tra le park in conflino (garanzia del cessate il fuoco) CaraNerisKche a) consenso dello Stato territoriale b) neutralità rispeno alle park in conflino c) uso della forza circoscrino alla legi0ma difesa
22 Le operazioni di peace- keeping Generazioni successive (dopo la guerra fredda) Seconda generazione: Esercizio di funzioni sovrane, sia militari che civili rimpatrio dei rifugiak (UNOMIL in Liberia) controllo sul rispeno dei diri0 umani (UNAMIR in Ruanda) monitoraggio di elezioni polikche (UNTAG in Namibia) Terza generazione: peace- enforcement (imposizione della pace) Ad es. UNPROFOR in Bosnia- Erzegovina e Croazia No consenso dello Stato territoriale No imparzialità rispeno alle park in conflino
23 State- building e amministrazione di territori UNMIK (Kosovo) e UNTAET (Timor est) Esercizio in toto di funzioni governakve in seguito a conflino internazionale o interno al fine di accelerare la ricostruzione delle strunure isktuzionali dello Stato (State- building)
24 Autorizzazioni all uso della forza La prassi durante la guerra fredda Risoluzioni nn. 83 e 84 del 1950 (Guerra di Corea) Invito a fornire alla Corea del sud tuna l assistenza necessaria a respingere l anacco perpetrato dalla Corea del nord e autorizzazione ad impiegare il vessillo delle Nazioni Unite Risoluzione n. 546 del 1984 (Angola) Richiesta agli StaK membri di fornire all Angola tuna l assistenza necessaria a reagire contro le operazioni militari condone dal regime razzista sudafricano
25 Autorizzazioni all uso della forza La prassi dopo la guerra fredda La risoluzione n. 678 del 1991 (Iraq) Autorizzazione ad uklizzare tu0 i mezzi necessari per assicurare l immediato rikro delle truppe irachene dal Kuwait Autorizzazione all uso della forza in contesk diversi da un conflino internazionale Reprimere a0 di pirateria al largo delle coste somale (ris. 1816(2008) e 1851(2008)) Contrastare crisi umanitarie nell ambito di un conflino interno (ad es. durante la guerra civile in Libia, ris. 1973(2011)) Contrastare il traffico di migrank nel Mediterraneo (ris. 2240(2015)
26 Autorizzazioni all uso della forza I limi1 al potere di autorizzazione Conferimento ex ante CaraNere esplicito Fissazione della durata o dell obbie0vo dell intervento Esercizio di un controllo effe0vo da parte del Consiglio di sicurezza
27 Il fondamento giuridico della prassi delle Nazioni Unite in materia di misure implicank l uso della forza Il problema Peace- keeping, state- building e autorizzazioni all uso della forza non sono previsk dalla Carta delle Nazioni Unite Qual è il loro fondamento giuridico? Natura consuetudinaria dei poteri esercitak dal Consiglio di sicurezza Sostanziale acquiescenza della stragrande maggioranza degli StaK membri
28 Il ruolo delle organizzazioni regionali nel mantenimento della pace e della sicurezza internazionale (Cap. VIII) Art. 53 Il Consiglio di Sicurezza uklizza, se del caso, gli accordi o le organizzazioni regionali per azioni coercikve sono la sua direzione. TuNavia, nessuna azione coercikva potrà venire intrapresa in base ad accordi regionali o da parte di organizzazioni regionali senza l autorizzazione del Consiglio di Sicurezza [...] Prassi anuakva non parkcolarmente ricca Autorizzazione OUA a cosktuire ed impiegare forza militare in Ciad (ris. 504(1982)) Autorizzazione NATO a dispiegare KFOR in Kosovo dopo la fine del conflino (ris. 1244(1999))
29 Il ruolo delle organizzazioni regionali nel mantenimento della pace e della sicurezza internazionale IntervenK di organizzazioni regionali al di fuori del quadro delle Nazioni Unite Esempi: Decisione dell OSA di autorizzare l uso della forza contro la Repubblica dominicana (1965) Proteste degli StaK Intervento ECOWAS in Liberia (1990) Approvazione ex post del Consiglio di sicurezza Intervento NATO in Kosovo durante il conflino (1999) Proteste degli StaK, ma autorizzazione a dispiegamento forza di pace in Kosovo Prassi controversa, inidonea a fondare norma consuetudinaria
30 Il ruolo dell Assemblea generale La Risoluzione 377 (V) Uni1ng for peace Se il Consiglio di sicurezza, a causa della mancanza di unanimità dei membri permanenk, non esercita la sua responsabilità principale per il mantenimento della pace e della sicurezza internazionale in casi in cui appare esservi una minaccia alla pace, una violazione della pace o un ano di aggressione, l Assemblea generale considererà immediatamente la queskone al fine di fare raccomandazioni appropriate ai membri per misure colle0ve, incluso se necessario in caso di violazione della pace o ano di aggressione l uso della forza armata UKlizzata solo in un occasione per la cosktuzione di una missione di pace (UNEF I, 1956) Riscoperta nei documenk relakvi alla responsabilità di proteggere
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