Corso per RlS della GDO CGIL

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1 Corso per RlS della GDO CGIL Chi Siamo? Siamo dipendenti pubblici (SSN) che lavorano nella Fondazione Ca Granda Ospedale Policlinico di Milano in Clinica del Lavoro Dipartimento di Medicina Preventiva Sezione di Ergonomia (Centro di Riferimento per la Regione Lombardia sulle patologie muscoloscheletriche) Battevi Natale: 1

2 Uno sguardo europeo La GDO rappresenta il 4,2% del Prodotto Interno Lordo; nell ultima decade gli addetti sono aumentati da a (9% di tutti i lavoratori europei ) La liberalizzazione degli orari e il lavoro domenicale, ha un effetto complessivamente negativo sulla qualità della vita dei lavoratori di questo settore. I disturbi muscoloscheletrici e i fattori di rischio psicosociale costituiscono una delle caratteristiche di salute predominante in questo settore Working conditions in the retail Sector,

3 In Italia La prima indagine sullo stato di salute nella GDO - iniziativa dell IRES-CGIL (2006)- N =357 Leonardo Pignoloni; Gabriella Fanesi 3

4 COSA SAPPIAMO Popolazione più studiata: cassiere Maggiore prevalenza di s. del tunnel carpale rispetto alla popolazione generale: tra il 13% e il 74% Confronto tra diverse tipologie di cassa Ryan (1989), Violante (2005), Forcier (2008): disturbi muscoloscheletrici in lavoratori della GDO con punte di 83% di lavoratori interessati. Rachide lombare il distretto più interessato IL RICORSO ALLE ORE DI LAVORO STRAORDINARIO 4

5 ORE DI LAVORO STAORDINARIE AL MESE 100% 90% 80% 70% ORE DI LAVORO STRORDINARIE 60% 50% SI 38% 40% 30% 20% NO 62% 10% 0% No da 1 a 10 da 11 a 20 da 21 a 30 più di 30 Part-time Tempo pieno 80% CHI NON EFFETTUA ORE DI LAVORO STRAORDINARIE PER CLASSE DI ADDETTI 70% 60% 50% 40% Sotto i 10 addetti Da 10 a 19 Addetti Da 20 a 49 Addetti Da 50 a 249 Addetti 250 addetti e oltre 5

6 LA SORVEGLIANZA SANITARIA PERIODICA D.Lgs. 81/08 Art. 25 (Obblighi del medico competente) collaboracon il datore di lavoro e con il servizio di prevenzione e protezione alla valutazione dei rischi, anche ai fini della programmazione, ove necessario, della sorveglianza sanitaria programma ed effettua la sorveglianza sanitaria..attraverso protocolli sanitari definiti in funzione dei rischi specifici e tenendo in considerazione gli indirizzi scientifici più avanzati 6

7 Art. 25 (Obblighi del medico competente) informa ogni lavoratore interessato dei risultati della sorveglianza sanitariadi cui all articolo 41 e, a richiesta dello stesso, gli rilascia copia della documentazione sanitaria; comunicaper iscritto, in occasione delle riunioni di cui all articolo 35,..ai rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza, i risultati anonimi collettivi della sorveglianzasanitaria effettuata e fornisce indicazioni sul significato di detti risultati.. E' SOTTOPOSTO A SORVEGLIANZA SANITARIA PERIODICA? (Ricerca UILTuCS) NO 36% SI 64% 7

8 E' SOTTOPOSTO A SORVEGLIANZA SANITARIA PERIODICA? Frutta Macelleria Magazziniere Rifornimento/scaffalista Panettieri Gastronomia Sì No Pescheria Manutentore Cassiera Surgelati Venditore Mansione Mista 0% 20% 40% 60% 80% 100% % Di soggetti sottoposti a SS periodica In relazione al tempo di lavoro Macelleria Rifornimento/scaffalista Frutta Manutentore Gastronomia Cassiera Pescheria Surgelati Panettieri Magazziniere Venditore Mansione Mista 0,0% 10,0% 20,0% 30,0% 40,0% 50,0% 60,0% 70,0% 80,0% 90,0% Tempo Pieno Part-time 8

9 Cassazione Penale, Sez. 3, 24 agosto 2016, n : stabilito l obbligo di SS anche in fascia di rischio dubbio (Gialla) per esposizione al rischio da movimenti ripetuti degli arti superiori Lavoratori con limitazioni lavorative al distretto muscoloscheletrico (n=465-21% di 2168 visitati) Schiena Arti Superiori Arti inferiori 9

10 45% LIMITAZIONI LAVORATIVE PER PROBLEMATICHE MUSCOLOSCHELETRICHE e PER CLASSI DI ETÀ 40% 35% 30% 25% 20% 15% 10% 5% 0% Classi d età Limitazioni lavorative per mansione prevalente Cassiera Surgelati Venditore Panettieri Mansione Mista Gastronomia Magazziniere Rifornimento/scaffalista Manutentore Pescheria Macelleria Frutta 0% 5% 10% 15% 20% 25% 30% 35% 10

11 IDONEITA SPECIFICA Art. 18 comma 1, lettera c Idoneità / limitazione del lavoratore tiene conto o della postazione di lavoro? nell'affidare i compiti ai lavoratori delle capacità e delle condizioni degli stessi in rapporto alla loro salute e alla sicurezza; (sanzione per DDL e Dirigenti) Il giudizio di idoneità: D.Lgs 81/08 Il medico competente, sulla base delle risultanze delle visite mediche esprime uno dei seguenti giudizi relativi alla mansione specifica: a) idoneità; b) idoneità parziale, temporanea o permanente, con prescrizioni o limitazioni; c) inidoneità temporanea; d) inidoneità permanente. Il medico competente esprime il proprio giudizio per iscritto dando copia del giudizio medesimo al lavoratore e al datore di lavoro. Nel caso di espressione del giudizio di inidoneità temporanea vanno precisati i limiti temporali di validità. 11

12 Articolo 42 -Provvedimenti in caso di inidoneità alla mansione specifica Il datore di lavoro.., in relazione ai giudizi di cui all articolo 41, attua le misure indicate dal medico competente e qualora le stesse prevedano un inidoneità alla mansione specifica adibisce il lavoratore, ove possibile, a mansioni equivalenti o, in difetto, a mansioni inferiori garantendo il trattamento corrispondente alle mansioni di provenienza. Il ricorso contro il giudizio di idoneità Avverso i giudizi del medico competente è ammesso ricorso, entro trenta giorni dalla data di comunicazione del giudizio medesimo, all organo di vigilanza territorialmente competente che dispone, dopo eventuali ulteriori accertamenti, la conferma, la modifica o la revoca del giudizio stesso. 12

13 Il ricorso contro il giudizio di idoneità 1) Il ricorso si può presentare anche in caso di di giudizi di idoneità alla mansione 2) Strategicamente se all ASL arrivano tanti ricorsi si comincia a pensare che in quel luogo di lavoro ci siano dei problemi. Quindi Provvedimenti in caso di inidoneità alla mansione specifica (art 42) Il datore di lavoro,.. attua le misure indicate dal medico competente e qualora le stesse prevedano un inidoneità alla mansione specifica adibisce il lavoratore, ove possibile, a mansioni equivalenti o, in difetto, a mansioni inferiori garantendo il trattamento corrispondente alle mansioni di provenienza. 13

14 Discussione IL CONFRONTO «GDO vs RIFERIMENTO» (Ricerca UILTUCS ) 14

15 LE PATOLOGIE MUSCOLOSCHELETRICHE Soggetti affetti da ernia discale lombare Soggetti affetti da STC in atto o operati Soggetti portatori di patologia al distretto Polso/mano Soggetti portatori di patologia al gomito Soggetti portatori di patologia alla spalla Soggetti con almeno una patologia agli arti superiori Tasso Standardizzato campione GDO Tasso Standardizzato campione di riferimento Assenze per Malattie Ultimo anno (N =44076 gg di assenza totale) 44% 8% 18% 31% Arti Superiori Colonna L-S Ginocchi Altri disturbi 15

16 SINTESI DEI RISULTATI CONCLUSIONI 3380 soggetti intervistati in 15 regioni italiane e appartenenti a 28 catene di negozi; Due terzi del campione appartiene al sesso femminile; Anzianità lavorativa media pari 15,6 anni; Il 47,5% dei soggetti lavora part-time; Il 75,5% lavora a turni e il 37,5% effettua lavoro straordinario o supplementare; 16

17 .CONCLUSIONI il 64,1% di questi lavoratori è sottoposto a sorveglianza sanitaria periodica con differenze fra contratti di lavoro a part-time e full-time non significative; il 21,3% dei soggetti sottoposti a sorveglianza sanitaria periodica risulta avere una o più limitazioni dovute a problematiche muscoloscheletriche; il numero di giorni lavorativi persi per malattie dovute a problemi di tipo muscoloscheletrico ammonta al 56% del totale delle giornate di assenza dal lavoro per tutte le malattie.conclusioni I disturbi muscoloscheletrici sono da 2 a 10 volte superiori a gruppi di riferimento Le patologie muscoloscheletriche sono da 2 a 6 volte superiori a gruppi di riferimento Errore di selezione? 17

18 Cosa posso fare come RlS per verificare lo stato di salute nel mio luogo di lavoro Due suggerimenti 1.I dati della sorveglianza sanitaria 2.La raccolta di informazioni fra gli addetti 18

19 I dati della sorveglianza sanitaria Il DVR dovrebbe contenere una sezione specifica in cui si identificano le mansioni, i rischi attribuiti, e il conseguente protocollo di sorveglianza sanitaria (Art.25) programma ed effettua la sorveglianza sanitaria di cui all articolo 41 attraverso protocolli sanitari definiti in funzione dei rischi specifici e tenendo in considerazione gli indirizzi scientifici più avanzati; Se nel DVR non risultano in modo chiaro le informazioni sulla SS Schema per identificazione delle informazioni rilevanti ai fini della programmazione della sorveglianza Sanitaria Mansione Part-time Rischi Livello di rischio Periodicità Protocollo Ful Time (Basso Medio Alto) Specifico (Sì No) Macelleria Full-Time MMC Medio Biennale No Panetteria Full-Time MMC Basso Biennale No Full-Time Movimenti ripetuti Basso Biennale No Full-Time Farine (allergeni) Basso Biennale No Note Possiamo richiedere ad esempio prima della Riunione periodica la compilazione di uno schema come questo 19

20 I dati della sorveglianza sanitaria Il medico competente nelle riunione periodica (art.35) deve presentare i dati anonimi e collettivi comunica per iscritto, in occasione delle riunioni di cui all articolo 35, al datore di lavoro, al responsabile del servizio di prevenzione protezione dai rischi, ai rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza, i risultati anonimi collettivi della sorveglianza sanitariaeffettuata e fornisce indicazioni sul significato di detti risultatiai fini della attuazione delle misure per la tutela della salute e della integrità psico-fisica dei lavoratori; Informazioni trasmesse annualmente dal MC attraverso piattaforma informatica dell INAIL (Art. 40) 20

21 Dati provenienti dalle prime elaborazione delle relazioni inviate dai MC secondo l allegato 3B DISCUSSIONE 21

22 La raccolta di informazioni fra gli addetti Il filmato di tutoraggio 22

23 Qualche dato sui DVR DECRETO LEGISLATIVO n. 81 del 9 aprile 2008 Cosidetto TESTO UNICO L ARTICOLO 28, COMMA 1 E COSI ARTICOLATO: La valutazione di cui all'articolo 17, comma 1, lettera a), anche nella scelta delle attrezzature di lavoro e delle sostanze o dei preparati chimici impiegati, nonché nella sistemazione dei luoghi di lavoro, deve riguardare tutti i rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori, ivi compresi quelli riguardanti gruppi di lavoratori esposti a rischi particolari, tra cui anche quelli collegati allo stress lavoro-correlato, secondo i contenuti dell'accordo europeo dell'8 ottobre 2004, e quelli riguardanti le lavoratrici in stato di gravidanza, secondo quanto previsto dal decreto legislativo 26 marzo 2001, n. 151, nonché quelli connessi alle differenze di genere, all'età, alla provenienza da altri Paesi. 23

24 I riferimenti normativi per l analisi del rischio Per la MMC: ISOTR parte 1 e 2 Metodo NIOSH Per movimenti ripetuti: parte 3 Metodo OCRA Il sistema PxD (Probabilità dell evento x Entità del Danno) utilizzato nella Valutazione del rischio 24

25 Il sistema PxD Il sistema PxD 25

26 Il sistema PxD Il sistema PxD 26

27 Il sistema PxD Nella GDO per i disturbi muscoloscheletrici: P= Eventi simili sono già stati riscontrati in letteratura (3) Quindi o eventi il simili minimo sono già accaduti in azienda o in aziende simili (4) sarebbe 3*2 = 6 o massimo 4*3=12 D=Esposizione cronica da luogo ad effetti reversibili (mesi) (2) o a effetti di invalidità permanente parziale irreversibili (3) LA MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI 27

28 E possibile controllare l esattezza del DVR per questo rischio? Strumenti per la lettura del DVR Dal PNP : Adozione di atti di indirizzo nazionali e regionali finalizzati a garantire uniformitàe trasparenza nell attività di vigilanza e controllo e loro monitoraggio Migliorare la qualità e l omogeneità dell attività di vigilanza MMC 28

29 1) La valutazione del rischio in tre Steps (ISO TR 12295) 1 Applicazione ISO ISO/TR E presente attività di movimentazione o trasportomanualedei carichi di uno o più oggetti di peso superiore ai 3 kg? Se NOquesto standard non è rilevante, proseguire conle altre «keyquestions» che riguardano gli altri standard. Se SIproseguire allo Step2 QuickAssessment NO SI PESA PIU DI 3 KG??????? 1 Step 59 29

30 ISO/TR QUICK ASSESSMEMT CONDIZIONE DI ACCETTABILITA DA 3 A 5 KG - Asimmetria assente (i.e. rotazione e inclinazione) - Il carico è tenuto vicino al corpo - Lo spostamento verticale del carico avviene tra le anche e le spalle - Frequenza massima: meno di 5 sollevamenti al minuto 2 Step NO NO NO NO SI SI SI SI DA 5,1 A 10 KG - Asimmetria assente (i.e. rotazione e inclinazione) - Il carico viene tenuto vicino al corpo - Lo spostamento verticale del carico avviene tra le anche e le spalle - Frequenza massima: meno di 1 sollevamento al minuto NO NO NO NO SI SI SI SI OLTRE 10 KG Carichi superiori ai 10 kg sono assenti NO SI Se a tutte le domande è stato risposto "SI", il compito in questione risulta nell'area verde (ACCETTABILE), non è quindi necessario continuare con la valutazione del rischio. Se è stato risposto "NO" ad almeno una domanda, valutare la mansione secondo le norme ISO Step CONDIZIONE CRITICA: schema e frequenza dei compiti di sollevamento e trasporto superiori ai massimali suggeriti POSIZIONE VERTICALE La posizione delle mani all'inizio e alla fine del sollevamento è oltre i 175 cm o inferiore al piano di calpestio (< 0 cm) NO SI DISLOCAZIONE VERTICALE La distanza verticale tra l'origine e la destinazione dell'oggetto sollevato è maggiore di 175cm NO SI DISTANZA ORIZZONTALE La distanza orizzontale tra il corpo e il carico è superiore alla portata del braccio NO SI ASIMMETRIA Rotazione estrema del corpo senza muovere i piedi NO SI Più di 15 sollevamenti DI BREVE DURATA al minuto (la movimentazione manuale non deve durare più di 60 min consecutivi per turno, seguiti da almeno 60 min. di compiti leggeri) NO SI FREQUENZA Più di 12 sollevamenti DI MEDIA DURATA al minuto (la movimentazione manuale non deve durare più di 120 min consecutivi per turno, seguiti da almeno 30 min di compiti leggeri NO SI Più di 8 sollevamenti DI LUNGA DURATA al minuto (la movimentazione manuale dura più di 120 min. consecutivi per turno) NO SI Se è stato risposto "SI" ad almeno una domanda si è in presenza di condizioni critiche. Applicare la normativa ISO per identificare un'urgente azione correttiva 61 30

31 2) LA VALUTAZIONE DEL RISCHIO DA SOLLEVAMENTO CARICHI APPLICAZIONE DEL MODELLO NIOSH Semplificato MODELLO per la STIMA dell INDICE DI RISCHIO per SOLLEVAMENTO Confronto fra: LI= PESO SOLLEVATO PESO RACCOMANDATO Il PESO RACCOMANDATO (RWL) è stimato da: PESO MASSIMO SOLLEVABILE IN CONDIZIONI IDEALI (costante di peso o massa di riferimento) ridotto in funzione dell intervento di altri elementi di rischio (fattori di riduzione) 31

32 CALCOLO DEL PESO LIMITE RACCOMANDATO COSTANTE DI PESO FATTORE ALTEZZA FATTORE DISLOCAZIONE FATTORE ORIZZONTALE FATTORE ASIMMETRIA FATTORE FREQUENZA FATTORE PRESA X X X X X X Peso massimo raccomandato in condizioni ottimali di sollevamento Altezza da terra delle mani all inizio del sollevamento Distanza verticale del peso tra inizio e fine del sollevamento Distanza massima del peso dal corpo durante il sollevamento Dislocazione angolare del peso rispetto al piano sagittale del soggetto Frequenza del sollevamento in atti al Minuto e durata Giudizio sulla presa del carico = Peso Raccomandato (RWL) ISO COSTANTE DI PESO (o Massa di Riferimento ISO/TR 12295) Sesso Maschi Femmine ETA' (in anni) 18 da 19 a 45 > GIOVANI ADULTI Peso Massimo Sollevabile in condizioni Ideali DIVERSAMENT E GIOVANI 32

33 ISO FATTORE ALTEZZA VERTICALE(FV) VERTICAL MULTIPLIER (VM) Trattazione del primo elemento della tabella: altezza da terra delle mani all inizio del sollevamento Altezza cm >175 O < 0 MOLTIPLICATORE ISO Limiti di applicabilità: Se V>175 cm o V<0 cm; FA = 0 ISO FATTORE DISLOCAZIONE (FD) DISTANCE MULTIPLIER (DM) Trattazione del secondo elemento della tabella: dislocazione verticale del peso fra inizio e fine del sollevamento Altezza cm >175 MOLTIPLICATORE 1 0,97 0,93 0,91 0,88 0,87 0,86 0,00 ISO Applicabilità: Se D>175 cm DM = 0; se D<25 cm DM=1 33

34 ISO FATTORE ORIZZONTALE (FO) HORIZONTAL AREAS MULTIPLIER (HM) Trattazione del terzo elemento della tabella: distanza orizzontale tra le mani e il punto di mezzo delle caviglie Altezza cm >63 MOLTIPLICATORE 1 0,83 0,63 0,50 0,45 0,42 0,00 ISO Applicabilità: Se H>63 cm HM=0; se H<25 cm HM=1 DISTANZA ORIZZONTALE METODO ALTERNATIVO NIOSH Horizontal distance Misura distanze (cm) H =20 + W/2 per V 25 cm H = 25 + W/2 per V < 25 cm H = distanza orizzontale W(width) = profondità dell oggetto V = distanza Verticale delle mani da terra H W V 34

35 I MOLTIPLICATORI ORIGINALI ISO FATTORE ASIMMETRIA (FA) ASYMMETRIC MULTIPLIER (AM) DEFINIZIONE: dislocazione angolare del carico (torsione del tronco) ideale critico AM = 1 (0,0032 y ) Dove Y = Angolo di asimmetria in gradi FATTORE ASIMMETRIA (FA) ASYMMETRIC MULTIPLIER (AM) ISO Trattazione del quarto elemento della tabella: angolo di asimmetria del peso (in gradi) Angoli >135 MOLTIPLICATORE 1 0,90 0,81 0,71 0,62 0,57 0,00 ISO Applicabilità: Se Y>135 AM = 0 35

36 EN FATTORE PRESA (FP) COUPLING MULTIPLIER (CM) buona sufficiente (d) scarsa lunghezza carico 40 cm; altezza carico 30 cm; buoni manici o scanalatura per le mani. Parti semplici da movimentare e oggetti con presa avvolgente e senza eccessiva deviazione del polso lunghezza carico 40 cm; altezza carico 30 cm; manici o scanalature per le mani carenti o flessione delle dita di 90. Parti semplici da movimentare e oggetti con flessione delle dita di 90 e senza eccessiva deviazione del polso. lunghezza carico >40 cm oppure altezza carico >30 cm, oppure parti difficili da movimentare od oggetti cedevoli oppure baricentro asimmetrico oppure contenuto instabile oppure oggetto difficile da afferrare o utilizzo di guanti. LA PRESA ISO ,95 0,9 CALCOLO DEL FATTORE FREQUENZA- DURATA DEL SOLLEVAMENTO Si riportano i criteri per la definizione dei periodi di durata dei corrispettivi fattori moltiplicativi FREQUENZA/ DURATA esposti nel Manuale del NIOSH (1994) FREQUENZA AZIONI/MIN. DURATA DEL LAVORO (CONTINUO) 8 ORE 2 ORE 1 ORA (LUNGA) (MEDIA) (BREVE) <0,1 <0,2 to <=0,1 0,2 0, >15 1,00 0,85 0,85 0,81 0,75 0,65 0,55 0,45 0,35 0,27 0,22 0,18 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 1,00 0,95 0,95 0,92 0,88 0,84 0,79 0,72 0,60 0,50 0,42 0,35 0,30 0,26 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 0,00 1,00 1,00 1,00 0,97 0,94 0,91 0,88 0,84 0,80 0,75 0,70 0,60 0,52 0,45 0,41 0,37 0,00 0,00 0,00 0,00 MOLTIPLICATORI PER AREE INF A 75 CM A BREVE DURATA : durata di ogni compito di sollevamento <= 60min; seguito da altre attività senza sollevamento manuale o pause della durata >=100%. B -MEDIA DURATA B1. non è breve durata; B2. durata di ogni compito di sollevamento <= 120min seguito da altre attività senza sollevamento manuale o pause della durata >=30% C -LUNGA DURATA C1. non è breve durata; C2. non è media durata (sicuramente se >120min) 36

37 CALCOLO DEL FATTORE FREQUENZA- DURATA DEL SOLLEVAMENTO DEFINIZIONE DI RECOVERY TIME A BREVE DURATA : durata di ogni compito di sollevamento <= 60min; seguito da altre attività senza sollevamento manuale o pause della durata >=100% 100% Thomas R. Waters, Revised NIOSH Lifting Equation. Chapter in: The Occupational Ergonomics Handbook: Second Edition, Fundamentals and Assessment Tools For Occupational Ergonomics. Edited by Marras W. and Karwowski W. pp 46-1 to CRC Press. Boca Raton, Florida Il TEMPO di RECUPERO è definito come attività di lavoro che non richiede sforzi in seguito ad un periodo continuativo di sollevamento. Esempi di lavoro leggero includono attività come stare seduti ad una scrivania o un tavolo, monitoraggio di operazioni, lavoro di assemblaggio leggero, etc. CALCOLO DEL FATTORE FREQUENZA- DURATA DEL SOLLEVAMENTO esempio A: DEFINIZIONE DEL FATTORE DURATA IN UN TURNO DI 480 MINUTI N. DI LAVORATORI COINVOLTI NELLO STESSO COMPITO DI SOLLEVAMENTO MANUALE DURATA NETTA TOTALE DEL PERIODO/I DI SOLLEVAMENTO MANUALE NEL TURNO (min) NUMERO TOTALE DI OGGETTI SOLLEVATI (PESO SUPERIORE AI 3 KG) FREQUENZA DI SOLLEVAMENTO SCENARIO DURATA LUNGA FATTORE MOLTIPLICATIVO FREQUENZA E DURATA 0,61 37

38 CALCOLO DEL FATTORE FREQUENZA- DURATA DEL SOLLEVAMENTO esempio A: DEFINIZIONE DEL FATTORE DURATA N. DI LAVORATORI COINVOLTI NELLO STESSO COMPITO DI SOLLEVAMENTO MANUALE DURATA NETTA TOTALE DEL PERIODO/I DI SOLLEVAMENTO MANUALE NEL TURNO (min) NUMERO TOTALE DI OGGETTI SOLLEVATI (PESO SUPERIORE AI 3 KG) FREQUENZA DI SOLLEVAMENTO % 30% SCENARIO DURATA MEDIA FATTORE MOLTIPLICATIVO FREQUENZA E DURATA 0,82 CALCOLO DEL FATTORE FREQUENZA- DURATA DEL SOLLEVAMENTO esempio C: DEFINIZIONE DEL FATTORE DURATA N. DI LAVORATORI COINVOLTI NELLO STESSO COMPITO DI SOLLEVAMENTO MANUALE DURATA NETTA TOTALE DEL PERIODO/I DI SOLLEVAMENTO MANUALE NEL TURNO (min) NUMERO TOTALE DI OGGETTI SOLLEVATI (PESO SUPERIORE AI 3 KG) FREQUENZA DI SOLLEVAMENTO % 100% 100% SCENARIO DURATA BREVE FATTORE MOLTIPLICATIVO FREQUENZA E DURATA 0,90 38

39 NUOVI LIMITI ISO/TR Valore Indice di sollevamento (LI) Livello esposizione Interpretation Consequences LI 1,0 Accettabile Esposizione accettabile per la maggiorparte dei componenti della popolazione lavorativa di riferimento. 1,0 < LI 2,0 Rischio presente lieve Una parte della popolazione lavorativa adulta potrebbe essere esposta ad un rischio di livello moderato. Accettabile: no conseguenze. Riprogettare i compiti e l ambiente di lavoro secondo le priorità di intervento. 2,0 < LI 3,0 Rischio presente; livello elevato Una parte considerevole della popolazione lavorativa adulta potrebbe essere esposta a un livello di rischio significativo. Riprogettare i compiti e l ambiente di lavoro il prima possibile. LI > 3,0 Rischio presente; livello molto elevato Condizione assolutamente non adeguata per la maggior parte della popolazione lavorativa. Da tenere in considerazione solo in circostanze eccezionali dove gli sviluppi tecnologici o gli interventi non sono sufficientemente avanzati. In questi casi maggiore attenzione deve essere data alla formazione e addestramento dei lavoratori (e.g. conoscenza specialistica sull identificazione e riduzione del rischio). Riprogettare i compiti e l ambiente di lavoro tempestivamente. SOLLEVAMENTO IN 2 OPERATORI (PAG. 68 DEL VOLUME) Standard EN In definitiva, quando il sollevamento viene effettuato da 2 o più operatori, le due norme, anche se usano approcci diversi, presentano solo alcune leggere differenze nei risultati finali di Lifting Index. Ai fini della valutazione del rischio la norma EN propone un approccio un po più cautelativo all azione di sollevamento svolta contemporaneamente da più operatori. Il suggerimento è pertanto quello di utilizzare il suo approccio di calcolo perché più pratico e semplice di quello suggerito in ISO (la differenza fra i moltiplicatori più cautelativi e gli altri è pari al 10%). Aggiungi alla formula il moltiplicatore 0.85 (avendo dimezzato il peso sollevato) Lo Standard CEN

40 Standard CEN Sollevamento con un arto (EN ): Aggiungi alla formula il moltiplicatore 0.6 SOLLEVAMENTO OGGETTO CON UN SOLO ARTO 40

41 Esercizi Prendete la scheda NIOSH e compilatela sulla base delle informazioni indicate nelle slide Calcoliamo insieme il rischio Operatore addetto alla sistemazione delle confezioni di acqua del peso ognuna di 9 kg. Per valutare il rischio devo scegliere la geometria peggiore. Il risultato mi dice che il DVR non può riportare un livello di rischio inferiore a quello che calcoliamo 41

42 25 0,93 0,87 0,63 0,71 0, , , ,93 0,87 0,63 0,71 Se l operatore muovesse sempre una confezione alla volta 0, ,84 0,6 1 4,88 42

43 Prendete un altra scheda NIOSH e, sulla base delle informazioni riportate nella slide, calcolate l indice NIOSH Esercizio IL COMPITO SEMPLICE (MONOTASK) Movimentazione: 1 mezza forma di grana ogni 30 minuti per tutto il turno Peso: 21 kg Altezza mani Origine: 175 cm Altezza mani a Destinazione: 110 cm Distanza orizzontale Origine: 40cm Distanza orizzontale Destinazione: 35 cm Asimmetria: assente Presa: scarsa Quale informazione manca? 43

44 Esercizio - IL COMPITO SEMPLICE (MONOTASK) Movimentazione: 1 prosciutto intero ogni 2 ore il turno Peso: 12 kg Altezza mani Origine: 110 cm Altezza mani a Destinazione: 175 cm Distanza orizzontale Origine: 35cm Distanza orizzontale Destinazione: 45 cm Asimmetria: assente Presa: scarsa Come utilizzare questo strumento Individuare la mansione /compito lavorativo Individuare l oggetto con il peso più elevato e come viene movimentato (movimentato quotidianamente) Scegliere la geometria più sfavorevole Farsi dire dal lavoratore quanti oggetti movimenta in media nel turno (N di movimentazioni!!!!!! Per oggetto) Calcolare il rischio con fattore frequenza pari a 1; il valore riportato nel DVR non può essere inferiore 44

45 Qualche dato di VDR Anali dei DVR Regione Toscana sollevamento carichi Movimenti ripetuti ORTOFRUTTA X GASTRONOMIA X X PESCHERIA X X SCAFFALATURA X X MACELLERIA X X CASSE X PANETTERIA X X 45

46 ESEMPIO DI ESPOSITORI DEL REPARTO ORTOFRUTTA DISTANZA ORIZZONTALE > 63 CM Una VDR del reparto Ortofrutta 6. Indici di sollevamento finali (LI-CLI-VLI) European Standard: EN ; ISO Standard: Maschi (18-45 anni) 2,16 RISK PRESENT Femmine (18-45 anni) Maschi (<18 o >45 anni) 2,70 2,70 RISK PRESENT RISK PRESENT 15 Femmine (<18 o >45 anni) 3,59 RISK PRESENT PRESENZA DI CARICO SUPERIORE A 15 KG Lifting equation originale NIOSH 23 NIOSH original 2,34 RISK PRESENT 46

47 Maschi (18-45 anni) Femmine (18-45 anni) Maschi (<18 o >45 anni) Femmine (<18 o >45 anni) NIOSH original REPARTO GASTRONOMIA:esempio di intervento VLI (osservato) VLI Spostamento in avanti bancone VLI Aggiungendo anche la modifica dello scaffale per lo spazio dei piedi VLI Aggiungendo anche la diversa disposizione dei pezzi > a 3 Kg sui piani a 92 e 125 cm di altezza 1,59 1,10 0,88 0,72 1,99 1,38 1,11 0,90 1,99 1,38 1,11 0,90 2,66 1,83 1,47 1,20 1,73 1,20 0,96 0,78 Un problema specifico: la semina 47

48 Per quanto riguarda la nuova modalità organizzativa delle attività di semina e di Caricamento sugli scaffali (Grocery e Bazar) nel documento si stima un numero di piegamenti pari a 200 fino ad 800. In letteratura il rischio di gonartrosi e di meniscopatiesi manifesterebbe per attività che comportano più di 30 flessioni/die (A Review of Occupational Knee Disorders Christopher-R. Reid, Pamela McCauley Bush, Nancy H. Cummings, DianneL. McMullin, SamiullahK. Durrani. J OccupRehabil(2010) 20: e Kneedisorders in the general population and their relation to occupation P Baker, I Reading, C Cooper, D Coggon. OccupEnvironMed2003;60: ). Questa attività andrebbe pertanto rivisitata per evitare questo rischio. Probabilmente una sua riorganizzazione associata all uso di transpallet regolabili in altezza e di carrellini su 4 ruote permetterebbe di diminuire considerevolmente il numero di piegamenti attuali. Il rischio da sovraccarico biomeccanico degli arti superiori 48

49 Quali informazioni il DVR deve contenere Dati organizzativi per mansione (orari, pause codificate e non) Tipologia dei compiti lavorativi e loro durata Analisi del rischio per minuti campione Ricomposizione del livello di esposizione per mansione SBAS DEFINIZIONI PROCESSO GENERALE DI ANALISI Identificazione dei compiti e delle pause con la relativa durata presenti nel turno Ricomposizione dei dati di ciclo sulla durata del compito/i ripetitivi tenendo conto della distribuzione dei tempi di recupero In ogni ciclo rappresentativo di un compito ripetitivo analisi dei fattori : FREQUENZA, FORZA, POSTURA E COMPLEMENTARI CLASSIFICAZIONE DELLA ESPOSIZIONE ATTRAVERSO INDICI SINTETICI 49

50 DEFINIZIONI DEFINIZIONI PER L ANALISI DEL LAVORO CON MOVIMENTI RIPETITIVI LAVORO ORGANIZZATO o MANSIONE l insieme organizzato di attività lavorative (compiti) svolte in un turno di lavoro; può essere composto da uno o più compiti lavorativi. 1. COMPITI RIPETITIVI lavorazioni caratterizzate da cicli con azioni meccaniche 2. COMPITI NON RIPETITIVI lavorazioni caratterizzate dalla presenza di azioni meccaniche non cicliche 3. COMPITI CONSIDERABILI COME TEMPI DI RECUPERO lavorazioni con sostanziale inattività degli arti superiori (es. controllo visivo ) L ORANIZZAZIONE DEL LAVORO FATTORI E RELATIVI PUNTEGGI FREQUENZA 0-10 Statica vs Ripetitività FORZA 0-32 POSTURE INCONGRUE 0-27 TEMPO DI RECUPERO 0-10 FATTORI DI RISCHIO COMPLEMENTARI 0-5 DURATA L ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO 50

51 SIGNIFICATO DELL INDICE OCRA E DELLA CHECK LIST ZONA VALORI OCRA VALORI CHECK-LIST CLASSIFICAZION E DEL RISCHIO AZIONI SUGGERITE VERDE Fino a 1,5 fino a 5 OTTIMALE NO VERDE 1,6 2,2 5,1 7,5 ACCETTABILE NO GIALLO 2,3 3,5 7,6 11 BORDERLINE O MOLTO BASSO CONTROLLI ROSSO LIEVE ROSSO MEDIO ROSSO ALTO 3,6 4,5 11,1 14 BASSO MIGLIORAMENTI, SORV. SANITARIA, FORMAZIONE 4,6 9,0 14,1 22,5 MEDIO MIGLIORAMENTI, SORV. SANITARIA, FORMAZIONE Più di 9,0 Più di 22,5 ALTO MIGLIORAMENTI, SORV. SANITARIA, FORMAZIONE, URGENTE MOLTIPLICATORE FATTORE RECUPERO SONO PERIODI DI RECUPEROQUELLI IN CUI C È UNA SOSTANZIALE INATTIVITÀ DEI GRUPPI MUSCOLARI PERIODI DI RECUPERO POSSONO ESSERE CONSIDERATI: le pause di lavoro UFFICIALMENTE DICHIARATE, e non, compresa la pausa pasto i periodi di svolgimento di compiti comportanti controllo visivo i tempi passivi di attesa fra lo svolgimento di un ciclo e il successivo quando siano sufficientemente lunghi (almeno 10 secondi consecutivi) e non comportino attività degli arti superiori. FATTORE RECUPERO 51

52 MOLTIPLICATORE FATTORE RECUPERO VALUTAZIONE DEI TEMPI DI RECUPERO Nel conteggio delle ore a rischio non considerare se la pausa cade all inizio centralmente o a fine ora ma : CONTEGGIARE SEMPLICEMENTE LE ORE CHE AL LORO INTERNO NON COMPRENDONO PAUSE, AD ESCLUSIONE DELL ORA PRIMA DELLA MENSA E DELL ULTIMA ORA DEL TURNO. 1 ORA 2 ORA 3 ORA 4 ORA MENSA 5 ORA 6 ORA 7 ORA 8 ORA PAUSA (10MIN) PAUSA (10MIN) R R R R FATTORE RECUPERO ESERCIZIO - I TEMPI DI RECUPERO FATTORE TEMPO DI RECUPERO? 1 ora 2 ora 3 ora 4 ora 5 ora 6 ora pausa PAUSA 10 MINUTI PAUSA 10 MINUTI FATTORE RECUPERO 52

53 % TEMPO IN ATTESA CLIENTE (INSATURAZIONE): DATI MEDI SU TUTTA LA SETTIMANA PER ORARIO DI TURNO NB: IL NUMERO CASSE APERTE VARIA NELLE DIVERSE ORE 50% Andamento della insaturazione media giornaliera per fasce orarie, calcolata nei diversi giorni della settimana (17%) % INSATURAZIONE 40% 30% 20% 10% 0% 9,30 10,30 11,30 12,30 13,30 14,30 15,30 16,30 17,30 18,30 19,30 20,30 21,30 FASCE ORARIE DATA LA DISTRIBUZIONE CASUALE E NON CADENZATA DELL INSATURAZIONE (AD OGNI CICLO/CLIENTE), ESSA NON ANDRÀ A RIDURRE IL PUNTEGGIO RELATIVO AL FATTORE DI RISCHIO CARENZA DEI TEMPI DI RECUPERO, MA SOLO IL TEMPO NETTO DI LAVORO RIPETITIVO. 116 epm

54 2.Metodi di valutazione del rischio epm INDIVIDUAZIONE DEI COMPITI 118 A. I compiti individuati e i loro valori intrinseci epm A B C D E F G H I L CASSIERA BANCALATURA BANCO SERVITO: BANCO FRESCO MACELLERIA: PREPARAZIONE, CONFEZIONE E RIFORNIMENTO BANCHI SALUMERIA-GASTRONOMIA: PREPARAZIONE, CONFEZIONAMENTO E RIFORNIMENTO ORTOFRUTTA: PREPARAZIONE, CONFEZIONAMENTO E RIFORNIMENTO PESCHERIA:PREPARAZIONE, CONFEZIONAMENTO E RIFORNIMENTO PANETTERIA:PREPARAZIONE, CONFEZIONAMENTO E RIFORNIMENTO PULIZIA CARICO-SCARICO TRASPORTO CON TRANSPALLET E MOVIMENTAZIONE BANCALI VUOTI Sono state individuate 11 aree operative ognuna comprendente molteplici compiti. In tutto sono stati analizzati 67 compiti lavorativi M ALTRI TRASPORTI

55 2.Metodi di valutazione del rischio epm CALCOLO DELL INDICE DI RISCHIO INTRINSECO CON CHECKLIST OCRA Metodi di valutazione del rischio epm LA CHECKLIST OCRA PER LA STIMA DEL LIVELLO INTRINSECO DI RISCHIO. Quando si parla di VALORE INTRINSECO significa: valutare ciascun compito come se fosse l unico compito svolto per tutto il turno - CIRCA 440 MINUTI NETTI DI LAVORO RIPETITIVO, -CON UNA PAUSA MENSA DI ALMENO 30 MINUTI -DUE PAUSE DI MINIMO 8 MINUTI

56 epm Comprende molti sub-compiti caratterizzati dal trasporto merci con diversi tipi di ausili quali carrelli a 4 ruote, transpallet elettrici e manuali, trasporti a mano di scatoloni con la merce da porre negli scaffali. Le confezioni di peso maggiore variano dai 6 ai 12 kg: sarà quindi necessaria la valutazione della movimentazione manuale carichi. 122 epm Nella tabella si evidenziano i risultati della valutazione del rischio dei diversi sub-compiti che caratterizzano la bancalatura, valori di checklist OCRA compresi fra (AREA ROSSA); rischio elevato per il rifornimento acqua COMPITI LAVORATIVI recu p. fre q. forza lato spa lla g om ito p olso m a no stere otip ia totale postura co m plem. valore Check-List INTRINSECO (durara 8 ore con mensa e 2 pause da 10 minuti) Arto destro BANCALATURA 4 0 trasporto manuale casse-scatole(da 6 a 12 kg) agli scaffali 4 4,5 8,0 dx 2,0 1,0 2,0 2,0 0,0 2 18,5 bancalatura vera e propria pezzi di peso uguale o inf a 2 KG 4 7,0 0,0 dx 4,0 2,0 2,0 4,0 1,5 5,5 16,5 riempimento e trasporto, con carrelli 4 ruote, confezioni (box cartone) fra i 6 e i 12 kg) 4 2,0 4,0 dx 2,0 3,0 2,0 3,0 0,0 3 13,0 apertura scatola cartone (collo) 4 5,0 0,5 dx 1,0 0,0 2,0 7,0 0,0 7 16,5 posizionamento colli in corsia (peso da 6 a 12 kg) 4 3,0 6,0 dx 2,0 2,0 3,0 6,0 1,5 7,5 20,5 posizionamento etichette offerta 4 7,0 0,0 dx 6,0 2,0 2,0 4,0 1,5 7,5 18,5 rifornimento acqua 4 7,0 6,0 dx 4,0 3,0 2,0 6,0 3, ,0 ritiro merci abbandonate alle casse 4 3,0 1,0 dx 1,0 2,0 1,0 3,0 0,0 3 11,

57 3C. Risultati della valutazione del rischio epm I RISULTATI DELLA VALUTAZIONE DEL RISCHIO 137 3C. I risultati della valutazione del rischio per gruppi omogenei epm CASSIERA FULL-TIME (380 min./die : 2 PAUSE DA 10 MIN) DX SX 13,6 13,5 CASSIERA PART-TIME (280 min./die :1 PAUSA DA 15 MIN). DX SX 10,9 10,

58 epm (G).BANCALATURA-SCAFFALATURA FULL TIME: 1 PAUSA DA 25 MIN ROT. ORARIA DX SX 13,9 13,2 ROT. SUP. ORA DX SX 19,4 18,1 PART TIME: 1 PAUSA DA 15 MIN DX SX 10,9 10,3 DX SX 17,5 16,2 (S).BANCHI SERVITI- GASTRONOMIA FULL TIME: 1 PAUSA DA 25 MIN PART TIME: 1 PAUSA DA 15 MIN ROT ORARIA DX SX 15,7 12,6 DX SX 12,1 9,3 ROT SUP. ORA DX SX 37,2 36,2 DX SX 24,0 23,4 139 epm (G).BANCHI MACELLAI FULL TIME: 1 PAUSA DA 25 MIN PART TIME: 1 PAUSA DA 15 MIN ROT. ORARIA DX SX 14,5 15,0 ROT. SUP. ORA DX SX 18,8 17,2 (G).ORTOFRUTTA FULL TIME: 1 PAUSA DA 25 MIN ROT ORARIA DX SX 21,7 21,7 ROT SUP. ORA DX SX 22,3 22,3 PART TIME: 1 PAUSA DA 15 MIN DX SX 17,7 17,7 DX SX 18,0 18,

59 epm BANCO PESCE ROT. ORARIA ROT. SUP. ORA FULL TIME: 1 PAUSA DA 25 MIN DX SX 18,1 10,8 DX SX 20,1 13,9 PART TIME: 1 PAUSA DA 15 MIN DX SX 14,6 8,5 DX SX 16,5 11,7 PANETTERIA ROT ORARIA ROT SUP. ORA FULL TIME: 1 PAUSA DA 25 MIN DX SX 15,8 11,5 DX SX 17,2 11,8 PART TIME: 1 PAUSA DA 15 MIN DX SX DX SX 12,4 9,1 14,0 9,5 141 Qualche informazione sulle Malattie professionali 59

60 60000 MP denunciate - INAIL Ernie Lombari MSD (con STC) Tot E BENE SAPERE CHE. 60

61 E BENE SAPERE CHE. Il quadro normativo Circolare INAIL n luglio 2008 Malattie Muscoloscheletriche: è prevista la presunzione legale quando l esposizione è abituale e sistematica (cioè sia una componente abituale e sistematica della sua mansione) e l assicurato sia stato esposto per un periodo di tempo sufficiente 61

62 Dipartimento Area della Medicina Preventiva U.O.C. Medicina del Lavoro Direttore: Prof. Giovanni Costa Ergonomia Prevenzione delle malattie muscolo scheletriche da lavoro Ambulatorio Patologie Muscoloscheletriche Lavoro Correlate WMSDs Attivato dal 19 settembre 2016 Padiglione DEVOTO -via San Barnaba, 8- Piano TERRA Ambulatorio Patologie Muscoloscheletriche Lavoro Correlate WMSDs Principali patologie trattate Principali prestazioni erogate Modalità di prenotazione visite GIORNI AMBULATORIO: Patologie Muscoloscheletriche Lavoro Correlate: - Rachide; - Arti Superiori visite per l accertamento di casi di patologia professionale e da lavoro consulenze di secondo livello per ASL e realtà produttive ecografie arti superiori RICHIESTA PER: VISITA DI MEDICINA DEL LAVORO (ed eventuale ecografia) PER PATOLOGIA MUSCOLOSCHELETRICA LAVORO CORRELATA QUESITO DIAGNOSTICO: PRESUNTA PATOLOGIA PROFESSIONALE (INDICARE DIAGNOSI). SINGOLO LAVORATORE: Con richiesta del medico di medicina generale (SSN) AZIENDE/ DATORI DI LAVORO: con richiesta scritta, inviata via mail direttamente alla Segreteria da datori di lavoro o loro Associazioni su indicazione del proprio Medico Competente. (SOLVENTI). ATS(ex Asl)/ ENTI PUBBLICI: con richiesta scritta, inviata via mail direttamente alla Segreteria. (Fatte salve eventuali specifiche convenzioni, le prestazioni erogate sono a pagamento). LUNEDI E MARTEDI DALLE 15 ALLE

63 DALLA VDR ALLE PROPOSTE DI MIGLIORAMENTO LLGG EMILIAROMAGNA 2012 MATERIALE DIDATTICO 63

64 Qualche suggerimento di bonifica Da LLGG Regione Emilia Romagna Banca delle Soluzioni Safety Engineering safetyengineering.din.unibo.it/it/banca-delle-soluzioni Lo sdraione: una possibile soluzione 64

65 Una opportunità per l azienda e per il lavoratore I lavoratori con danno permanente (indipendentemente dalla %), riconosciuto da INAIL (esiti di infortunio o di MP) potrebbero usufruire di un nuovo programma che prevede il reinserimento nella stessa mansione o in mansioni diverse Reinserimento o Accomodamento ragionevole Chi decide, chi e come, è l INAIL Per ogni lavoratore da reinserire si può usufruire: a) Interventi per il superamento/abbattimento delle barriere architettoniche ( ) b) Interventi di adeguamento della postazione di lavoro ( ) c) Formazione con addestramento ( ) 65

66 Punti da chiarire La richiesta potrebbe farla il datore di lavoro? Il lavoratore potrebbe fare richiesta? Allo stato attuale sembra di no Compiti a casa 1) Somministrazione questionario disturbi muscoloscheletrici nel proprio negozio 2) Compilare o far compilare al MC lo schema Mansioni-rischi-protocollo di sorveglianza sanitaria 3) Analisi dei giudizi di idoneità con limitazioni o prescrizioni 4) Controllare il DVR per il rischio MMC con le schede NIOSH in alcune mansioni 5) Analisi registro infortuni ultimi 5 anni 66

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