LINEE D AZIONE - PROGRAMMA ATTIVITA 2016 ANFFAS ONLUS

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1 LINEE D AZIONE - PROGRAMMA ATTIVITA 2016 ANFFAS ONLUS Il presente documento espone i contenuti del programma di attività 2016, così come approvato dal CDN in data 20/21 novembre 2015, previo parere consultivo dell Assemblea dei rappresentanti degli Organismi Regionali rappresentativi delle Associazioni locali socie di Anffas. AZIONI IN FAVORE DEGLI ORGANISMI REGIONALI ANFFAS ONLUS: Descrizione attività: In attuazione di quanto previsto dal vigente Statuto e Regolamento Associativo, sia rispetto al ruolo ed al compito affidato agli Organismi Regionali sia rispetto alle strutture territoriali-locali, che nel quadro generale di sistema Anffas, orienta e attua le politiche Nazionali così da garantire l esigibilità dei diritti delle persone con disabilità intellettiva e/o relazionale sui singoli territori, Anffas Nazionale mantiene alta la propria attenzione rispetto tali Organismi e pertanto intende porre in essere diversi interventi: - un attività formativa, la formazione rappresenta un asse fondamentale per accrescere le competenze, condividere linguaggi ed agire in modo adeguato il proprio ruolo sul territorio. L appartenenza all Unitaria Struttura Anffas impone altresì il raggiungimento e mantenimento di uno standard il più possibile omogeneo. Pertanto proseguiranno, in linea e continuità con le azioni dell annualità pregressa, le attività formative dedicate. Tali attività comporteranno per i partecipanti l assegnazione di crediti formativi ed il mancato raggiungimento di un numero minimo di crediti formativi sarà motivo di verifica rispetto al mantenimento dei requisiti di appartenenza all Unitaria Struttura Associativa. Tale piano formativo sarà realizzato con corsi frontali ed a distanza ed ogni Organismo Regionale potrà proporre, nonché gestire, specifiche tematiche che ritiene a sua volta di proprio prioritario interesse. - un apposito fondo a bilancio per il parziale co-finanziamento delle attività dei livelli regionali, secondo specifici criteri e vincoli di risultato. - azioni di supporto formale ed associativo, affiancando le strutture regionali per le cd attività formali e di adempimento ad obblighi di legge, oltre che di applicazione delle previsioni statutarie e regolamentari; - azioni di supporto alle politiche, affiancando le strutture regionali nell analisi, studio, approfondimento ed intervento sulle politiche e sul sistema di Welfare di ciascuna Regione, nel rispetto del comune pensiero Associativo sulle varie tematiche; - azioni di supporto tecnico gestionale, affiancando e supportando le strutture regionali per quanto attiene alle tematiche gestionali. In tal senso si intende ulteriormente potenziare, anche in esito a quanto deliberato dal Consiglio Direttivo Nazionale in data 12 settembre 2015, il ruolo dei singoli Consiglieri Nazionali che 1

2 dovranno infatti riportare al livello nazionale le varie istanze ed esperienze dei territori e, di contro, riportare sui territori le linee politiche associative definite dagli organi nazionali in rapporto osmotico e sinergico, vigilando a loro volta sulla concreta attuazione delle stesse da parte dei livelli regionali e locali. Proseguirà altresì l attività di studio ed approfondimento per realizzare, entro il vigente quadriennio di mandato, una modifica dell assetto normativo interno (statuto, regolamento generale) che rafforzi ulteriormente il ruolo dei livelli regionali (oltre che di tutte le altre componenti associative che in Anffas vivono, operano e lavorano). Obiettivi: rendere sempre più adeguati ed omogenei tutti i livelli Associativi ed in particolare il livello regionale al fine di renderne efficace e funzionale il ruolo associativo politico ed istituzionale. ATTIVITA ORGANI ED ORGANISMI ASSOCIATIVI: Descrizione attività: In attuazione di quanto previsto dal vigente Statuto e Regolamento Associativo si svolgeranno le sedute dei Consigli Direttivi Nazionali anche allargati ad altri Organi ed Organismi (orientativamente a cadenza bimestrale), un Assemblea Nazionale (a cadenza annuale), l Assemblea degli Organismi Regionali, etc. In tali incontri, oltre agli adempimenti statutari richiesti (es. approvazione del bilancio preventivo o del rendiconto associativo), saranno realizzati e programmati spazi di confronto, approfondimento e discussione su singole tematiche di rilievo associativo. Si svolgeranno altresì, sempre secondo quanto previsto dal vigente statuto e regolamento, nonché in base ad eventuali incarichi specifici, gli incontri e le attività degli altri Organi statutari quali Collegio dei Revisori dei Conti e Collegio dei Probiviri. Unitamente ai su-citati spazi di confronto durante le riunioni degli Organi ed Organismi Associativi ed in connessione con essi si prevede di ridefinire e potenziare l azione dei vari e specifici gruppi di lavoro tematici, tra cui: - DISTURBI DELLO SPETTRO AUTISTICO (con incarico a curarne i rapporti e coordinare le attività al Presidente Nazionale, Roberto Speziale); - FAMIGLIA (con incarico a curarne i rapporti e coordinare le attività al Consigliere Giancarlo D Errico); - FRATELLI e SORELLE (con incarico a curarne i rapporti e coordinare le attività al Consigliere Maria Pia Di Sabatino); - DURANTE E DOPO DI NOI (con incarico a curarne i rapporti e coordinare le attività al Consigliere Giordana Govoni); - MALATTIE RARE (con incarico a curarne i rapporti e coordinare le attività al Consigliere Salvatore Parisi); 2

3 - INCLUSIONE SCOLASTICA (con incarico a curarne i rapporti e a coordinare le attività al Consigliere Lilia Manganaro); - INCLUSIONE LAVORATIVA (con incarico a curarne i rapporti e coordinare le attività al Consigliere Maria Cristina Schiratti). Attraverso tali gruppi infatti proseguiranno l approfondimento, l elaborazione di documenti e la condivisione di buone prassi in merito alle rispettive tematiche. Rispetto alle su citate tematiche, che peraltro identificano assi d intervento prioritario per Anffas Nazionale, collegate alle attività interne ai gruppi, si prevede di realizzare anche momenti esterni quali Convegni e Corsi di Formazione. Anche per il 2016, relativamente alle tematiche del durante e dopo di noi, le iniziative del gruppo saranno sinergiche a quanto messo in campo dalla Fondazione Nazionale Dopo di Noi Anffas Onlus. Sempre in collaborazione con la Fondazione verranno sviluppate le sinergie con la Società Cattolica di Assicurazioni per la realizzazione di prodotti dedicati, specifici ed adeguati alle esigenze delle famiglie, già in corso di definizione. Tutti i gruppi di lavoro già istituiti (o altri che verranno eventualmente istituiti) opereranno principalmente a distanza, anche grazie alla piattaforma fad, di recente attivazione. Unitamente alle attività dei suddetti gruppi proseguiranno le azioni messe in campo con il progetto denominato Anffas Sud, volto a realizzare un percorso comune per il rilancio dell azione politica propria dell Associazione Nazionale ed interventi, iniziative, proposte che siano indirizzate verso un nuovo modo di concepire e interpretare il welfare locale nelle regioni con più alto tasso di criticità e di difficoltà operative. Allo stesso modo proseguirà l attività del progetto ANFFAS #GIOVANI, avviato nel 2015, volto a coinvolgere giovani con e senza disabilità di età compresa tra i 16 e i 30 anni nella vita associativa. Tale iniziativa mira a riverberare in tutte le realtà associative l esperienza di Salerno (da cui ha preso spunto), con l obiettivo di sensibilizzare e coinvolgere le persone giovani nell affermazione dei diritti delle persone con disabilità. Si intendono infatti, attraverso la presenza e il contributo di persone giovani, affrontare le criticità che vivono le persone con disabilità da prospettive diverse, declinando in maniera innovativa i percorsi di riflessione, sensibilizzazione e promozione, unitamente ad interventi di azione, nella direzione dell inclusione sociale delle persone con disabilità intellettiva e/o relazionale. In considerazione del fatto che ritiene strategica l apertura di Anffas al panorama europeo e al confronto con le associazioni degli altri paesi europei e visto che il panorama europeo offre da un lato la possibilità di dare valore e condividere progetti sviluppati a livello nazionale e dall altro approfittare delle esperienze elaborate dalle associazioni degli altri paesi, si intende attivare un specifico gruppo di lavoro sulle Opportunità offerte dai Fondi Europei ponendo tra gli obiettivi principali di breve, medio e lungo periodo quelli ad esempio di: 3

4 - Monitorare le opportunità offerte dai fondi europei diretti ed indiretti per finanziare idee o progetti nuovi o già esistenti; - Dare continuità alla partecipazione a progetti europei in qualità di partner per la struttura nazionale e promuovere l accesso ai fondi indiretti delle associazioni territoriali grazie all informazione o al servizio consulenziale; - Essere efficacemente attrezzati per rispondere alle richieste di partecipazione a progetti europei da parte di altri enti italiani ed europei; - Porsi come punto di riferimento di tipo consulenziale per le organizzazioni della rete associativa per supportarle nello sviluppo e nella partecipazione a progetti europei; - Creare una rete di referenti territoriali; - Sviluppare e alimentare i contatti diretti con associazioni ed enti di altri paesi europei e organizzazioni del territorio; - Sviluppare le conoscenze e le competenze interne legate ai programmi europei diretti ed indiretti. Il tutto con particolare attenzione alle tematiche ed agli ambiti di prioritario interesse associativo quali ad es: Linguaggio facile da leggere, Matrici Ecologiche, Sessualità e disabilità ; Fattorie e bed&breakfast sociali ; Auto-rappresentanza ; Vita indipendente, Inserimento lavorativo ; Invecchiamento ; Autismi ; Turismo sociale ; Sport ed Età evolutiva. E confermata anche l azione di supporto e confronto costante, anche all interno dei suddetti gruppi, del Comitato Tecnico Scientifico di Anffas Onlus (art.18 del vigente statuto). Obiettivi: guidare la compagine associativa, garantendo il rispetto dei dettami statutari e regolamentari, con particolare riferimento ai meccanismi di partecipazione e democraticità associativa, dando sempre più spazio anche all espressione ed alla partecipazione associativa delle stesse persone con disabilità intellettiva, al fine di orientare le scelte e le attività associative. PARTECIPAZIONE RETI Descrizione attività: verranno garantiti l impegno e la partecipazione attiva e pro-attiva alle Reti associative di riferimento di livello nazionale a cui Anffas aderisce ed in particolare: FISH (Federazione Italiana Superamento Handicap), Forum del Terzo Settore, CIP-Fisdir, Comitato Editoriale Vita ed ai relativi tavoli e gruppi tematici. Parimenti verranno garantiti e potenziati l impegno e la partecipazione alle reti associative di livello europeo ed internazionale tra cui principalmente Inclusion Europe. E confermato anche l impegno volto a rafforzare e/o a costituire ex novo ulteriori alleanze-sinergie e collaborazioni formali ed informali con reti e realtà associative, anche non necessariamente e/o direttamente riconducibili all area della disabilità quali la collaborazione con UNI per la revisione 4

5 delle norme in materia di servizi diurni e residenziali, con il Centro Studi Erickson e con la Società Cattolica di Assicurazioni. In questa direzione tra le altre assume particolare rilievo: la partnership con la Fondazione Telethon. Tale collaborazione, secondo alcune finalità generali condivise (promuovere e sostenere insieme la ricerca scientifica come possibile strumento di miglioramento della qualità di vita delle persone con disabilità intellettiva e relazionale; favorire percorsi di empowerment associativo, di conoscenza dei risultati e dei progressi della ricerca scientifica sulle disabilità intellettive e relazionali anche tesi a favorire l autorappresentanza delle persone; aprire al mondo della ricerca scientifica il tema della QdV e dei percorsi partecipativi; rendere maggiormente accessibile la diagnosi alle persone con disabilità int. e relazionali) prevede attività ed iniziative che coniugano aspetti informativi, di comunicazione e di aggiornamento oltre a quelli più di carattere politico. Le varie macro aree d intervento congiunto programmate sono: - Formazione e informazione su malattia, ricerca e prospettive di vita (es attraverso la divulgazione agli associati Anffas dei risultati della Commissione medico scientifica in merito ai progetti finanziati sulle disabilità intellettive e relazionali); - Advocacy e comunicazione (ad es attraverso Adesione a Research4Life) - Coinvolgimento dei territori (ad es attraverso incontri con la Ricerca di approfondimento sulla ricerca scientifica per le disabilità intellettive e relazionali) - Servizi alla persona (ad esempio scambio di info e servizi da segnalare alle cd Associazioni amiche AA di Telethon) - Strumenti e infrastrutture della ricerca con utilità per le persone con disabilità (ad es Biobanche) - Sostegno alla ricerca (ad esempio adesione alla Campagna maratona2015, che avrà come claim Non mi arrendo e sarà interamente incentrata sulla persona). La partnership con UniCredit - definita nel 2015 con la stipula di un protocollo di intesa - che prevede specifiche aree di lavoro su cui si concentrerà la collaborazione: - Credito e finanza: per lo sviluppo di prodotti e servizi dedicati e la ricerca di fonti di finanziamento e funzionamento; - Formazione: per la costruzione di percorsi formativi, anche attraverso la messa a disposizione per la nostra rete associativa da parte di UniCredit del proprio piano formativo; - Imprenditorialità socialmente utile: sostegno allo sviluppo di nuove attività di imprenditoria sociale; 5

6 - Mondo del sociale settori economici in crescita: promozione di progetti sui principali settori economici in crescita e di interesse comune tra Anffas e UniCredit (come, ad esempio, il settore agroalimentare ed il turismo). Obiettivi: garantire la più ampia rappresentanza delle persone con disabilità intellettiva e/o relazionale e delle loro famiglie, svolgere attività di advocacy e rafforzare la tutela dei diritti in sinergia con le reti che perseguono finalità affini e/o coerenti con quelle di Anffas, essere protagonisti attivi e proattivi nei luoghi di confronto propedeutici alle scelte politiche ed istituzionali prioritariamente sui temi collegati alla disabilità. INIZIATIVE SU TEMI ASSOCIATIVI PRIORITARI Descrizione attività: proseguiranno gli interventi e le azioni sui vari capitoli di azione di maggior rilievo associativo, così come individuati dalla stessa base associativa e definiti nel corso delle annualità pregresse. Tra i prioritari si segnalano: Ridefinizione della linea associativa in coerenza con la nuova vision: si prevede di proseguire nell attività, avviata durante la precedente annualità, di ridefinizione della nuova linea associativa che si propone di mettere ulteriormente al centro i diritti all auto-rappresentanza ed auto-determinazione delle persone con disabilità e la loro piena inclusione sociale, anche attraverso la revisione e modifica del sistema dei servizi in chiave inclusiva. Applicazione Legge 328/ si prevede di proseguire le attività connesse alla campagna per la concreta applicazione di quanto sancito e contenuto nella L. 328/2000 Legge Quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali con particolare riferimento agli artt. 14 e 24, specie attraverso lo sviluppo ed implementazione delle matrici ecologiche, di sostegni nuovi e di diversi strumenti applicativi per la stesura del progetto individuale e per la realizzazione di un sistema alternativo e più efficace di valutazione ed accertamento dei criteri per invalidità civile, stato di handicap e disabilità. Temi politici di centrale rilevanza e applicazione Convenzione Onu - si prevede di proseguire e potenziare l attività di Anffas a 360 rispetto alla concreta applicazione della Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità, declinandone tutti gli aspetti, con particolare riferimento a età evolutiva, inclusione scolastica e lavorativa, pari opportunità e non discriminazione, accesso all informazione ed alla formazione (anche attraverso l uso del linguaggio facile da leggere), inclusione sociale e vita indipendente. Programma biennale d azione - si prevede di proseguire e rafforzare le attività di richiesta, verifica e monitoraggio nell attuazione del Programma d azione biennale per la promozione dei diritti e l'integrazione delle persone con disabilità in attuazione della legislazione nazionale e internazionale, ai sensi dell'art. 5, co. 3, della Legge 3 marzo 2009, n. 18 in tutte le 6

7 sue linee di intervento, con particolare attenzione agli aspetti di maggiore rilevanza per le persone con disabilità intellettiva e/o relazionale e le loro famiglie. Piano strategico per la ricerca, lo sviluppo e la sperimentazione in materia di Qualità della Vita: si prevede di sviluppare un piano strategico per la promozione e sperimentazione di modalità di lavoro innovative che, ai vari livelli, siano volte a migliorare la qualità della vita delle persone con disabilità intellettiva e/o relazionale e delle loro famiglie. In particolare: -Studio fattibilità per la creazione di un Cento di Ricerca Sociale e Scientifica: si prevede di realizzare uno studio di fattibilità per la realizzazione di un centro nazionale di ricerca che divenga punto di riferimento e motore per l intera struttura associativa e non solo (connettendosi alle reti ed ai soggetti di riferimento di livello nazionale ed internazionale) in materia di ricerca e formazione sui temi legati alle disabilità intellettive e/o relazionali; -Matrici ecologiche e progetto individuale di vita: proseguirà l azione di sviluppo, implementazione e diffusione di quanto già realizzato con il progetto Strumenti verso l inclusione sociale: matrici ecologiche e progetto individuale di vita per adulti con disabilità intellettive e dello sviluppo (co-finanziato dal Ministero del Lavoro e Politiche Sociali, ex Legge n. 383/00) che ha consentito di validare scientificamente tale innovativo strumento, verificandone gli esiti in chiave di miglioramento dei domini della qualità di vita rispetto a qualità, quantità ed intensità dei diversi sostegni. -Focus sulla realizzazione del piano individualizzato dei sostegni (ISP): si prevede, in stretta connessione con i due punti sopra, di avviare uno studio pilota per la ridefinizione e semplificazione del piano individualizzato dei sostegni (parte del progetto individuale) per le persone con disabilità intellettive e/o relazionali; -Sviluppo del sistema OEES: si prevede, in stretta connessione con i punti di cui sopra, di avviare uno studio pilota per l adattamento ed utilizzo del sistema OEES (Organization Effectiveness & Efficency Scale) per la valutazione dell aderenza al modello della qualità di vita dei servizi e delle organizzazioni. Obiettivi: ridefinire il patto associativo per il perseguimento di una mission condivisa, adeguandosi integralmente ai paradigmi della Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità ridisegnando, sia dal punto di vista strutturale che del pensiero politico, la struttura associativa, nonché far adeguatamente fronte ai mutamenti intercosi ed intercorrenti nel sistema italiano ed alle ripercussioni di questi sulla vita delle persone con disabilità e loro famiglie, cercando di orientare il sistema al rispetto dei diritti umani di tutti i cittadini, in coerenza con la Convenzione stessa. 7

8 PROGETTI Descrizione attività: proseguiranno le attività progettuali già in essere dando concreta esecuzione alle progettualità pregresse. Parimenti e contestualmente saranno avviate, presentate e realizzate ulteriori iniziative progettuali attraverso differenti canali e fonti di finanziamento (pubblici/privati nazionali/internazionali). Tra le progettuali in corso: IO, CITTADINO! Strumenti per la piena partecipazione, cittadinanza attiva e self advocacy delle persone con disabilità intellettiva e/o relazionale co- finanziato dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali ai sensi della legge n.383/2000, art.12 comma 3, lett f) - Linee di indirizzo annualità 2014 (durata 12 mesi da settembre 2015 a settembre 2016). Il progetto si propone di realizzare il percorso necessario allo sviluppo ed avviamento del primo movimento di self-advocacy italiano, composto da persone con disabilità intellettiva e/o relazionale, con l obiettivo di garantire alle stesse opportunità, supporti ed empowerment per l affermazione del diritto all auto-determinazione, partecipazione ed inclusione nella società e per la piena valorizzazione del loro ruolo attivo di cittadini così come sancito dalla Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità ratificata dall Italia con L. 18/2009. Ciò attraverso l introduzione in Italia delle competenze, metodologie ed esperienze maturate a livello internazionale nell ambito del movimento per la self-advocacy (auto-rappresentanza) portato avanti dalle persone con disabilità intellettiva e/o relazionale di tutto il mondo e volto a promuovere i loro diritti civili ed umani, contrastare le discriminazioni e la stigmatizzazione che le stesse hanno vissuto e vivono (specie a causa della difficoltà di superamento del modello medico ed alla visione negativa della disabilità) nell essere considerate cittadini a pieno titolo e nell avere accesso ai diritti di partecipazione attiva e piena inclusione nella società. Al fine di realizzare quanto sopra in coerenza con i modelli di disabilità bio-psico-sociale e basato sui diritti umani che riconoscono la necessità per garantire l inclusione sociale - di intervenire non soltanto sulle persone con disabilità, ma anche sul contesto e sulle comunità in cui le stesse vivono, l iniziativa agirà su tre livelli: - Al primo livello (persone con disabilità) l iniziativa prevederà la costituzione di 8 gruppi pilota nel territorio italiano (con attenzione a coprire equamente le regioni del Nord, Centro e Sud), composti in totale da almeno 60 persone con disabilità intellettiva e/o relazionale e 30 facilitatori, cui verrà dato impulso attraverso un percorso di formazione a cascata realizzato grazie alla collaborazione di esperti di rilievo nazionale e provenienti da organizzazioni europee che hanno già maturato esperienza in materia. Ciò consentirà di trasferire ai gruppi le metodologie ed il knowhow necessari. Il coinvolgimento in tali gruppi farà in modo che le persone con disabilità possano impegnarsi in prima persona - opportunamente supportate - per sostenere la causa della disabilità, per fare in modo che a loro stesse ed agli altri siano garantite pari opportunità, per incidere sulle 8

9 decisioni che le riguardano, comprese le politiche ed il funzionamento dei servizi, esercitando pertanto il proprio diritto alla cittadinanza attiva e di essere pienamente incluse nella società. Gli auto-rappresentanti avranno inoltre la possibilità di partecipare più attivamente anche alle attività associative Anffas al livello locale, regionale e nazionale. Una volta attivati, i gruppi pilota costituiranno il proto-nucleo per la successiva costituzione della prima Piattaforma nazionale di auto-rappresentanti italiani, anche attraverso l individuazione di 8 leaders con disabilità intellettiva e/o relazionale, eletti nell ambito dei gruppi stessi, che possano sintetizzare al livello nazionale le istanze provenienti dai gruppi locali, con l obiettivo di raggiungere nel medio termine la possibilità di partecipare, con un proprio rappresentante, all EPSA. - Al secondo livello (famiglie, associazioni, servizi) il percorso sarà sostenuto ed accompagnato da un azione di sensibilizzazione ed informazione (in particolare attraverso un percorso di informazione a distanza) delle famiglie, dei leaders associativi Anffas, degli operatori al fine di garantire, attraverso la condivisione delle opportune informazioni e la messa a conoscenza del framework culturale, sociale e scientifico di riferimento, la predisposizione e messa in atto di tutti i supporti ed accomodamenti necessari alla costituzione e gestione dei gruppi di autorappresentanti. - Al terzo livello (comunità), al fine di determinare l accrescimento della consapevolezza in materia da parte dell intera comunità, si realizzerà una campagna di sensibilizzazione dal titolo Io, cittadino!, attraverso la diretta e piena partecipazione nella forma del racconto in prima persona delle proprie esperienze (in particolare quelle che saranno realizzate nell ambito del progetto stesso) delle persone con disabilità intellettiva e/o relazionale coinvolte. L iniziativa mira a porre le basi, al livello territoriale, attraverso la sperimentazione di un modello innovativo per la costituzione del primo movimento per la self-advocacy italiano con l obiettivo di favorire la piena inclusione sociale delle persone con disabilità intellettiva e/o relazionale e la loro partecipazione alla cittadinanza attiva. E-Anffas: idee in vetrina : implementazione di un sito internet (con applicazione collegata) con funzione e-commerce per la distribuzione, con finalità di raccolta fondi, dei prodotti realizzati presso le singole strutture associative Anffas Onlus sul territorio, creando un unico contenitore di e-commerce solidale, che centralizzi le attività di distribuzione dei prodotti artigianali realizzati da parte delle strutture associative Anffas, diventando così uno strumento di raccolta fondi a livello nazionale. L iniziativa è stata ideata da parte di Anffas Nazionale a partire dalle richieste più volte pervenute dalle strutture associative del territorio, anche al fine di fornire un ulteriore strumento per il sostentamento economico delle stesse. Tale strumento consente di raccogliere quanto prodotto a livello nazionale per categoria (per esempio oggetti decorativi, articoli alimentari, bomboniere, biglietti, etc) e per soggetto realizzatore (struttura associativa di riferimento) e consente al destinatario finale di ordinare i prodotti direttamente online, provvedendo al pagamento attraverso i circuiti agevolati UniCredit. La prima 9

10 fase del progetto ha permesso la costruzione e l avvio della piattaforma online, attraverso la partecipazione di n. 15 strutture associative Anffas Onlus. Una volta completata tale prima fase, vi sarà l avvio a regime del portale e-commerce, che sarà quindi aperto alla totalità delle strutture associative e la definizione delle modalità per l auto-sostentamento dello stesso. SAFE SURFING Data Protection for Young People and Adults with Intellectual Disability : avviato nel 2014 (con l obiettivo di supportare l implementazione di legislazione sulla protezione dei dati personali e e fare acquisire al tempo stesso consapevolezza ed abilità ai giovani con disabilità intellettiva riguardo alla protezione dei propri dati personali, sviluppando anche materiale ed un percorso formativo online in merito) si completerà nel corso del Il secondo anno prevede la realizzazione di webinar accessibili alle persone con disabilità intellettive e/o relazionali, sulla base dei video realizzati nel primo anno di attività,in merito all utilizzo sicuro di internet e delle nuove tecnologie, con particolare riferimento alla protezione dei dati personali. Tra le progettualità in attesa di approvazione: Giovani&Disabilità strumenti e risorse innovative per l inclusione sociale presentato per il co-finanziamento da parte del Ministero del lavoro e delle politiche sociali ai sensi della legge n.383/2000, art.12 comma 3, lett f) - Linee di indirizzo annualità 2015 Il progetto si propone di sperimentare un modello innovativo ed in linea con i più avanzati paradigmi ed esperienze in materia per promuovere la piena inclusione sociale e la cittadinanza attiva dei giovani con disabilità, in particolare intellettiva e/o relazionale, con il coinvolgimento diretto degli stessi, dei loro pari senza disabilità e della comunità a tutti livelli, con specifico riferimento alle principali agenzie educative e degli attori (istituzionali, formali e non formali, pubblici e privati) coinvolti nel processo di inclusione sociale delle persone con disabilità in questa età della vita, consentendo loro di essere realmente riconosciute quali soggetti che possono e devono apportare un contributo significativo alle comunità cui appartengono. L idea si fonda sul presupposto, emerso da numerosi studi, che l inclusione sociale per i giovani con disabilità intellettiva richiede il loro essere coinvolti attivamente nella vita della comunità, la possibilità di sviluppare, mantenere relazioni significative, avere un senso di appartenenza al proprio contesto sociale e che, tra i fattori che limitano/favoriscono tale processo vi sono le loro abilità e competenze, le opportunità disponibili, la qualità dei sostegni, la disponibilità di informazioni accessibili e gli atteggiamenti degli altri. L idea inoltre si fonda sulla necessità di ascoltare, attraverso appropriate modalità, di più i giovani con disabilità intellettiva per comprendere le loro esperienze e cosa è possibile fare per migliorare la loro vita. A ciò si aggiunge la volontà di sperimentare modalità inclusive, fondate sulla partecipazione dal basso, che vedano i giovani con disabilità quali soggetti attivi all interno di una rete composta anche da giovani senza disabilità e finalizzata a determinare un cambiamento che abbia impatto sull intera comunità, dando così significato alla dimensione realmente inclusiva dell iniziativa. Per questo ed in linea con il modello 10

11 di disabilità basato sui diritti umani, l iniziativa prevede di agire su più fronti: giovani con disabilità, giovani senza disabilità e comunità/contesto sociale. Obiettivi: garantire lo sviluppo ed implementazione, grazie allo specifico reperimento di risorse aggiuntive, di iniziative che consentono di realizzare ulteriori ed innovativi strumenti (soprattutto di tipo culturale-scientifico-formativo-informativo) per il perseguimento della mission associativa. FORMAZIONE Descrizione attività: E confermata la realizzazione del consueto piano formativo annuale, oltre alla realizzazione di specifiche iniziative formative su istanza dei vari territori. Proseguirà l attività attraverso una gamma sempre più ampia di strumenti, affinché la formazione continui a progredire, in coerenza con i temi e con le iniziative di priorità associativa e le attività progettuali. Parimenti sarà mantenuto e rafforzato ulteriormente il ruolo del Consorzio degli autonomi enti a marchio La rosa blu e del Centro Studi e Formazione Anffas Onlus. Come prassi consolidata il programma di formazione comprenderà quindi pacchetti formativi diversificati, con una specifica attenzione alle differenti categorie di destinatari (destinatari appunto di interventi formativi mirati ovvero: i livelli Regionali, i Presidenti delle Associazioni locali, i tecnici e ai professionisti), mantenendo i 3 assi formativi esistenti. E confermata altresì la programmazione di momenti e percorsi formativi obbligatori per le strutture Associative che coinvolgano i diversi livelli delle singole strutture. In particolare si intende definire e realizzare il percorso denominato Anffas In- Forma 2.0 ovvero un percorso progettuale complessivo pluriennale sulla scorta del Progetto Anffas In-Forma (2004) che, a suo tempo, aveva segnato il passaggio culturale e politico della nostra associazione. Si intende infatti sviluppare un percorso che porti tutti gli attori della compagine associativa, a tutti i livelli, a parlare lo stesso linguaggio ed a condividere gli stessi valori e principi Un percorso complessivo (e su vasta scala interna) di formazione e di elaborazione degli elementi conoscitivi e dei processi associativi finalizzati anche alla implementazione degli standard di qualità associativi Obiettivi: garantire la diffusione, crescita e contaminazione culturale, tecnica e politica dei soggetti sia interni che esterni all Associazione e l empowerment dei vari attori coinvolti, anche al fine di acquisire un linguaggio comune, per affrontare in maniera consapevole e condivisa e rendere operativi temi quali, ad esempio, progetto individuale, qualità di vita, servizi, inclusività degli stessi. INFORMAZIONE E COMUNICAZIONE 11

12 Descrizione attività: Proseguirà l azione di rafforzamento delle politiche e dell attività di comunicazione in una logica moderna di comunicazione sociale e ciò per quanto attiene tutte le attività di divulgazione, informazione e comunicazione già in essere, nonché rispetto a nuove forme che si intendono definire. Si confermano inoltre i seguenti strumenti/iniziative: - Giornata Nazionale della Disabilità Intellettiva e/o Relazionale - si prevede di confermare l iniziativa nella formula Open day, con il tema porte aperte all inclusione sociale!!! da realizzare congiuntamente nella giornata del 19 Marzo Periodico La rosa blu - si intende proseguire con l attuale linea editoriale, orientata nei contenuti alla nuova vision e con appositi spazi redatti in linguaggio facile da leggere e dando sempre più rilievo al protagonismo delle persone con disabilità intellettiva e/o relazionale. La pubblicazione proseguirà a cadenza semestrale. - Agenda associativa Anffas - si prevede di distribuire l Agenda Anffas 2016, dedicata al tema del diritto al lavoro per le persone con disabilità intellettiva e/o relazionale, nonché di realizzare l Agenda associativa per il 2017 (tema da definire). - Portale associativo e altri strumenti web - si prevede di valorizzare ulteriormente la presenza dell Associazione sul web, prioritariamente attraverso il sito internet, la newsletter settimanale ed i vari social network (in particolare facebook e twitter) anche per il reperimento di ulteriori risorse - Ufficio stampa e comunicazione - si prevede di intensificare l attività di comunicazione ed ufficio stampa, anche attraverso la massiva redazione ed invio di comunicati, il rafforzamento dei rapporti con gli organi di stampa e la ricerca di nuove collaborazioni, lo studio e sviluppo di specifiche iniziative. - Informazioni in linguaggio facile da leggere - si prevede di potenziare ulteriormente la realizzazione di informazioni in linguaggio facile da leggere, nonché la divulgazione di tale strumento, anche attraverso nuove forme di collaborazione e progettazione e secondo le specifiche regole condivise ed adottate a livello nazionale. Obiettivi: promuovere e diffondere il valore del marchio Anffas e, più in generale, delle politiche di comunicazione e informazione che devono permettere all Associazione ed ai temi legati alla disabilità una migliore collocazione nel contesto comunitario, dando voce e visibilità alle persone con disabilità e loro famiglie. SERVIZI ALLE STRUTTURE ASSOCIATIVE E ALLA GENERALITA DEI CITTADINI Descrizione attività: proseguiranno tutte le attività a supporto e sostegno delle singole strutture associative e, direttamente o per immediata ricaduta, della generalità dei cittadini, anche in 12

13 collaborazione con le Istituzioni preposte. Tali attività oltre ad essere costanti e generalizzate saranno realizzate su specifiche istanze ed esigenze rilevate dai vari territori. Si confermano quindi gli interventi relativi a: Commissioni mediche per l accertamento dell invalidità civile, stato di handicap e disabilità: oltre alle attività di nomina/revoca dei medici Anffas nelle diverse commissioni, proseguirà anche l azione connessa di monitoraggio delle attività suddette, di consulenza e supporto ai singoli cittadini/singole strutture associative per la definizione di problematiche in materia. Fermo restando quanto sopra, Anffas proseguirà, attraverso la presenza ai tavoli e gruppi all uopo istituiti (si ricorda il coordinamento da parte del Presidente Nazionale del gruppo di lavoro avviato in FISH, nonché l apposito gruppo di lavoro costituto all interno dell Osservatorio Nazionale Osservatorio nazionale sulla condizione delle persone con disabilità del Ministero del Lavoro), a promuovere il definitivo superamento delle attuali modalità di accertamento dell invalidità civile stato handicap ed invalidità e relative procedure di verifica, verso un sistema che prenda a riferimento i più avanzati paradigmi culturali e scientifici in materia Istanze per il riconoscimento della legittimazione ad agire e promozione della L. 67/06: si intendono proseguire, nei diversi luoghi di confronto propedeutici alle scelte politiche ed istituzionali, tutte le azioni, peraltro da tempo messe in campo, affinché cessino la condizione e lo stato di assoluta stasi relativamente alla valutazione, da parte dell apposita Commissione, delle istanze per il riconoscimento della legittimazione ad agire ex lege n. 67/2006 e perché si intervenga sulla ridefinizione dei criteri introdotti dal Decreto 21 giugno 2007 per l individuazione delle Associazioni ovvero degli enti legittimati ad agire a tutela delle persone con disabilità, vittime di discriminazione. Qualora non vi fossero significativi aggiornamenti in merito alle attività della Commissione rispetto alle istanze di riconoscimento presentate, si provvederà anche per il 2016 a reiterare la richiesta come Anffas Nazionale. Parallelamente proseguirà l azione connessa di monitoraggio delle attività suddette, di consulenza e supporto ai singoli cittadini e/o singole strutture associative. Servizio Sai? (Servizio accoglienza e informazione): proseguirà l attività di sostegno a tutti gli sportelli SAI? Anffas presenti o in corso di istituzione presso le strutture associative, con un costante monitoraggio degli stessi. Raccolta, monitoraggio ed analisi dati strutture associative: si prevede di ampliare le azioni volte al miglior utilizzo del programma interattivo nonché il monitoraggio e l analisi dei dati/documenti relativi alle strutture associative, con particolare riferimento a: anagrafica soci e tesseramento, autocertificazioni, rendiconti, etc. E ciò per disporre definitivamente e compiutamente di un sistema organico ed efficiente che contenga le informazioni relative all Associazione nel suo complesso, a partire da quelle inerenti agli associati, così da avere in tempo reale un quadro aggiornato e completo di dati utilizzabili per 13

14 una serie di statistiche associative (es. numero e tipologie di soci, dipendenti, tipologie di disabilità, etc), per una più capillare ed efficiente comunicazione associativa interna ed esterna. Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro Anffas Onlus: proseguirà la consulenza ed il monitoraggio nei confronti delle strutture associative relativamente all applicazione del vigente CCNL, nonché rispetto agli interventi normativi modificativi occorsi in materia. Saranno altresì promossi incontri con i rappresentanti sindacali delle OO.SS. firmatarie del contratto al fine di un suo adeguamento ed aggiornamento. Si confermano, inoltre, le consulenze di varia natura che grazie alla collaborazione con il Consorzio La rosa blu vengono fornite alle singole strutture associative e/o alla generalità della struttura associativa (come ad esempio circolari e note informative). Ciò anche per quanto attiene le varie convenzioni, accreditamenti ed accordi nel tempo realizzati da Anffas (si vedano ad esempio accordi con SIAE, accreditamento Corsi c/o MIUR etc). Obiettivi: garantire la funzionalità, efficacia ed efficienza dell intera rete associativa, anche in relazione alle attività e ai servizi di più diretta interfaccia e ricaduta rispetto agli associati (persone fisiche) ed alla generalità dei cittadini, soprattutto al fine di migliorare costantemente e concretamente l efficacia delle risposte e degli interventi associativi, anche rispetto ai singoli e specifici bisogni delle persone. Gli interventi descritti e programmati sono anche frutto delle sinergie, delle collaborazioni e della condivisione dei comuni fini tra Anffas Onlus Nazionale, Consorzio degli autonomi enti a marchio Anffas La Rosa Blu e Fondazione Nazionale Dopo di Noi Anffas Onlus. 14

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