ANALISI, CALCOLO ED IMPLEMENTAZIONE DI STRATEGIE VOLTE ALLA RIDUZIONE DELL IMPRONTA DI CARBONIO DI QUATTRO FERTILIZZANTI DI LARGO CONSUMO.

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1 ANALISI, CALCOLO ED IMPLEMENTAZIONE DI STRATEGIE VOLTE ALLA RIDUZIONE DELL IMPRONTA DI CARBONIO DI QUATTRO FERTILIZZANTI DI LARGO CONSUMO Abstract

2 INTRODUZIONE Il presente studio si colloca all interno di un quadro che considera il contributo del settore agricolo al problema del riscaldamento globale (Pattara et al. 2012, Petti et al. 2010). Le emissioni di CO 2, CH 4 e di N 2O relativamente al comparto agricolo sono fortemente influenzate dalle pratiche agricole (lavorazioni del terreno, concimazioni, input, etc) e dalla gestione dei sottoprodotti, in particolar modo dalle deiezioni animali. All interno di questo macro-settore, i fertilizzanti hanno un impatto non trascurabile durante tutto il loro ciclo di vita, quindi durante la fase di produzione, in quella di utilizzo e di fine vita. In questo contesto Valagro, aderendo al bando del Ministero dell Ambiente Italiano per il finanziamento di progetti rivolti alla certificazione dei prodotti di largo consumo secondo gli standard delle norme relative all impronta di carbonio, ha deciso di avviare lo studio dell impronta di carbonio, nota anche come Carbon Footprint, associata ad alcuni dei suoi prodotti. Se fino al 2012 l azienda si era limitata a studi interni e che non comprendevano l analisi di tutto il ciclo di vita, con il progetto del Ministero dell Ambiente Valagro ha potuto valutare in termini qualitativi e quantitativi quali fossero le emissioni di GHG associate all intero ciclo di vita di quattro prodotti: One Liquido, One Essence, Megafol e Brexil Zn. Lo studio di LCA - Life Cycle Assessment, limitato al solo contributo dei gas ad effetto serra applicato ad un azienda specializzata nella produzione di biostimolanti e specialità nutrizionali, fa parte di un progetto più ampio mirato al miglioramento continuo di un sistema integrato di qualità, ambiente e sicurezza per il quale Valagro risulta già certificata secondo le norme UNI EN ISO 9001:2008; UNI EN ISO 14001:2004; BS OHSAS 18001:2007. Il progetto di implementazione continua del sistema integrato vede impegnato per la parte ambientale, al fianco dell azienda, il Dipartimento di Economia dell Università G. D Annunzio. INFORMAZIONI GENERALI Valagro è leader nella produzione e commercializzazione di biostimolanti e specialità nutrizionali per l agricoltura, il giardinaggio e altre applicazioni industriali. Il Gruppo, che nel 2013 ha raggiunto un giro d affari superiore a 90 milioni di Euro, investe ogni anno oltre il 4% del proprio fatturato, pari a circa 4 milioni di euro, in ricerca e sviluppo per la realizzazione di prodotti altamente innovativi. Nata nel 1980, quando viene avviata la produzione e la commercializzazione di fertilizzanti nella valle del fiume Sangro, in Abruzzo, Valagro si afferma in breve tempo con successo sul mercato italiano, per espandere poi la propria presenza in Europa e in tutto il mondo, grazie anche ai forti investimenti nella ricerca scientifica, in particolar modo nel campo della genomica. La costante crescita dell azienda ha portato anche ad una diversificazione del business, che si articola oggi in tre grandi aree: Farm, destinata al settore primario, sviluppa un ampia gamma di soluzioni per le necessità nutrizionali delle colture. Garden & Turf è destinata principalmente all home-garden e al giardinaggio domestico. Industrials fornisce materie prime di alta qualità ad aziende di diversi settori, offrendo anche consulenza per l elaborazione dei prodotti e la personalizzazione del packaging.

3 1. METODOLOGIA La metodologia del presente studio si basa sull approccio Life Cycle Assessment (LCA) che è un procedimento oggettivo di valutazione dei carichi energetici ed ambientali relativi ad un prodotto, un processo o un attività, effettuato attraverso l identificazione e la quantificazione dell energia e dei materiali usati e dei rifiuti rilasciati nell ambiente. La valutazione include l intero ciclo di vita del prodotto, processo o attività, comprendendo l estrazione e il trattamento delle materie prime, la fabbricazione, il trasporto, il riuso, il riciclo, e lo smaltimento finale. In questo studio si è scelto di applicare le norme ISO per la valutazione del ciclo di vita dei quattro prodotti scelti riferendosi però ai soli gas ad effetto serra come previsto dalla norma ISO GOAL AND SCOPE Obiettivo del presente studio è quello di analizzare in maniera qualitativa e quantitativa il bilancio (emissioni e stoccaggi) associato all intero ciclo di vita di quattro prodotti Valagro (tre fertilizzanti organo-minerali ed uno a base di microelementi). Questo studio viene effettuato per valutare quali siano le materie prime e le fasi più impattanti all interno del ciclo di vita, e per studiare azioni strategiche volte alla riduzione e alla eventuale neutralizzazione delle stesse. Allo stesso modo, Valagro intende utilizzare l analisi e il report dei risultati come strumento di comunicazione (B2B e B2C) e di marketing per la promozione commerciale dei propri prodotti. 3. UNITA FUNZIONALE In riferimento alle unità funzionali utilizzate per l analisi dei prodotti, occorre specificare che, essendo prodotti differenti per stato fisico (due liquidi e due solidi) e per utilizzo finale (due destinati alle colture in campo/industriali e due destinati al mercato del giardinaggio/hobbistica), sono state selezionate unità funzionali differenti, anche in relazione al fatto che lo studio è volto all ottenimento dell etichetta relativa all impronta di carbonio. Brexil Zn - Per il Brexil Zn, che è un prodotto a base di microelementi complessanti con LSA, l unità funzionale stabilita è la produzione e l uso di una confezione da 5 kg. Sono inclusi gli imballaggi primari (confezione in Triplex) e quelli secondari (cellophane, bancale, cartone). Megafol - Per il Megafol, che è costituito da un complesso di vitamine, aminoacidi e proteine, betaine e fattori di crescita, l unità funzionale stabilita è la produzione e l uso di una confezione da 25 litri. Sono inclusi gli imballaggi primari (tanica in plastica, tappo ed etichetta) e quelli secondari (cellophane, bancale, cartone). Sono escluse dallo studio di LCA le vitamine, in quanto il loro peso è inferiore al 1% in massa (meno di 2,5 grammi di vitamine su 1 kg di prodotto finito). One Essence - Per il One Essence, che è costituito da cristalli contenenti vitamine, aminoacidi, proteine, betaine e fattori di crescita, concentrati e solubili in acqua, ottenuti attraverso un processo di essiccazione delle materie prime (di cui alcune di origine naturale), l unità funzionale stabilita è la produzione e l uso di una confezione da 300 grammi. Sono inclusi gli imballaggi primari (confezione in Triplex) e quelli secondari (cellophane, bancale, cartone). One Liquido -Per il One Liquido, che è un mix di estratti di origine vegetale e microelementi, l unità funzionale stabilita è la produzione e l uso di una confezione da 1 litro. Sono inclusi gli imballaggi primari (flacone in plastica, tappo ed etichetta) e quelli secondari (cellophane, bancale, cartone). 4. CONFINI DEL SISTEMA Il ciclo di vita considerato, in riferimento anche a quanto previsto dalle norme ISO osservate (ISO 14025; ISO 14040; ISO 14067) e dalla PCR osservata in alcuni aspetti (Product Category Rules for the assessment of the environmental performance of UN CPC , Mineral or chemical fertilizers and the declaration of this

4 performance by an EPD), comprende le fasi di estrazione e produzione delle materie prime utilizzate per la realizzazione del prodotto, il trasporto delle stesse fino allo stabilimento di Valagro ad Atessa, tutte le fasi di produzione del fertilizzante svolte all interno dell impianto, i processi di confezionamento e i vari imballi utilizzati, i trasporti e la logistica interna, il trasporto del prodotto finito fino al distributore e il trasporto a destinazione finale, la fase di uso del fertilizzante e le relative emissioni derivanti e, infine, la fase di smaltimento degli imballaggi connessi. Confini temporali: i dati utilizzati nel presente studio fanno riferimento all anno FASE DI INVENTARIO Materie prime e banche dati Per i dati delle materie prime si è fatto riferimento ai dati presenti all interno delle banche dati sotto elencate: Ecoinvent 3 - allocation, default - system ELCD EU & DK Input Output Database Industry data 2.0 LCA Food DK Methods Swiss Input Output Database USA Input Output Database USA Input Output Database System Expansion USLCI Sulla base di questi dati sono stati scelti processi specifici riferiti all Europa (RER), o processi generali (GLO) quando non era presente il dato specifico. Per alcune materie prime non è stato possibile trovare un diretto riscontro all interno delle banche dati. In questi casi è stata fatta una ricerca bibliografica utilizzando la letteratura scientifica e sono state considerate le materie prime nei rapporti stechiometrici specifici per la costruzione del processo di interesse. Per alcuni processi sono stati utilizzati dati non site specifici perché non inclusi nelle banche dati e nella letteratura scientifica. In questo caso sono stati contattati direttamente i fornitori ed è stato richiesto un approfondimento specifico relativo al processo produttivo in questione 1. Ad ogni processo riferibile alle materie prime è stato attribuito anche il carico ambientale derivate dal trasporto delle stesse fino all impianto Valagro nel sito di Atessa. I trasporti sono stati conteggiati effettuando la media delle distanze percorse (in base anche al mezzo utilizzato, nave, treno o gomma) ponderata rispetto ai quantitativi trasportati. Fonti dei dati Materie prime Quantità: Programma gestionale Trasporti: Programma Gestionale 1 In questi casi i dati aggiornati verranno inseriti nelle revisioni degli studi di Carbon Footprint.

5 Imballaggi: peso attraverso misure dirette, composizione dei materiali attraverso schede tecniche, fine vita attraverso registro di carico e scarico rifiuti. Processi produttivi Energia elettrica: misure dirette con strumento sui quadri elettrici, contatori sui quadri elettrici di distribuzione generale. Materie prime impiegate: BOM (Bills of Materials), ricette produttive, logistica interna attraverso misure dirette sui tempi di trasporto, gasolio utilizzato per muletti attraverso badge per accedere alla pompa e relativi fogli di misura. Vendite Programma gestionale. Fine vita Scenari di smaltimento attraverso report statistici prodotti dalle varie agenzie nazionali quando disponibili e sondaggi attraverso interviste ai distributori quando non presenti altri dati. Processi di produzione I processi produttivi all interno del sito Valagro sono stati misurati attraverso differenti sistemi: Consumi elettrici - Sono state effettuate misure direttamente sul quadro elettrico dei vari impianti oggetto della misura. Lo strumento utilizzato è un LOVATO mod. Multimetro DNG800. Le misure sono state ripetute almeno due volte per ogni prodotto. Il valore di energia utilizzata dall impianto è stato ripartito uniformemente fra il numero o i kg di prodotto realizzati. La procedura è stata eseguita sia per i processi di formazione dei prodotti (reazioni chimiche, miscelazione, etc), sia per i processi di confezionamento. Esclusivamente per il Brexil Zn sono stati misurati (attraverso i contatori presenti sui quadri generali di distribuzione, nella cabina elettrica) i consumi di energia elettrica del settore chelati 2. I dati dei consumi sono stati ripartiti uniformemente fra i quantitativi di prodotti realizzati nel corso dell anno in quello specifico impianto. Consumi di gasolio - Il gasolio viene utilizzato esclusivamente da autotreni e elevatori a forca. Sulla base di questo dato, disponibile per ogni anno e definibile per ogni elevatore (ne sono presenti più di dieci), è stato calcolato un consumo orario medio degli elevatori a forca. Sulla base di questo dato e sulla base di rilevazioni inerenti i tempi di trasporto medi per le operazioni di carico/scarico dei camion e per le operazioni di movimentazione interna delle materie prime fra i vari impianti, è stato calcolato un tempo medio di circa 2 minuti per ogni operazione effettuata attraverso gli elevatori a forca. Sulla base di questo dato medio, e riferendo ogni movimentazione ad un carico medio di 1000kg, è stato attribuito un consumo medio di gasolio per ogni kg di merce movimentata in azienda. Consumi di gas metano - Circa il 95% del consumo di gas metano avviene nell impianto dei prodotti chelati. Il consumo di gas metano (in nm 3 ) è stato misurato attraverso il contatore generale nei periodi in cui veniva prodotto il Brexil Zn e ripartito fra le quantità di fertilizzante ottenuto dall impianto. Consumi di aria compressa - L aria compressa viene utilizzata sia all interno degli impianti di produzione (per alcune pompe), sia all interno delle linee di confezionamento. Non è stata fatta una misura diretta, ma si è fatto riferimento al volume e alla pressione nominale dichiarata sulla scheda tecnica dei compressori (m 3 /ora ad una determinata pressione). Per le pompe è stato cronometrato il tempo di utilizzo delle stesse e sulla base del valore si è calcolato il volume di aria compressa utilizzata. Per le linee di confezionamento si è fatto riferimento alle schede tecniche dei macchinari ed al consumo dichiarato. 2 Per l impianto chelati, non c è un quadro unico per ogni reattore utilizzato nell impianto. In questo caso non è stato possibile misurare puntualmente il consumo energetico ed risultato necessario calcolare un consumo medio di energia elettrica (al momento della misura era in produzione il solo Brexil Zn).

6 Emissioni di gas in atmosfera - Per le emissioni in atmosfera generate nel sito di Atessa si è scelto di riferirsi ai dati derivanti dal software per le emissioni derivanti dalle combustioni dei carburanti fossili (gas naturale e gasolio). Per le emissioni generate direttamente in fase di reazione chimica (solo impianto chelati) si è scelto di far riferimento ai dati presentati alla Regione nel prospetto delle emissioni in atmosfera sulla base dei volumi e delle sostanze emesse; in questo modo, e facendo riferimento ai quantitativi dei prodotti realizzanti nell impianto, è stato calcolato un dato medio relativo alle emissioni di gas e polveri ed è stato inserito come emissione direttamente nel processo di assemblaggio del Brexil Zn. Emissioni di rifiuti solidi - Sono state classificate due macro-categorie di rifiuti solidi: quelli derivanti dal processo produttivo (imballaggi materie prime, bancali, prodotti non conformi, etc), attribuiti direttamente al prodotto di riferimento, e quelli derivanti dagli uffici e dalle altre attività comuni a tutta l azienda (uffici, laboratori, serre, etc), quantificati e rapportati all intero volume di prodotti realizzati negli impianti di Valagro. Emissioni di reflui - Sono state quantificate sulla base dei documenti di gestione delle stesse e attribuiti alla media dei prodotti realizzati all interno dello stabilimento. Imballaggi Sono stati analizzati sia gli imballaggi delle materie prime, sia quelli dei prodotti finiti (materiale costitutivo, peso). Per gli imballi delle materie prime si è fatto riferimento a dati secondari (banche dati, letteratura utilizzando dei processi di tipo GLO). Per gli imballi primari si è provveduto ad utilizzare le schede tecniche fornite dai produttori degli stessi e a creare dei processi dedicati (basandosi su dati di tipo ReR), quantificando i trasporti connessi con la fornitura degli stessi. Trasporti I trasporti relativi alla distribuzione dei prodotti oggetto dello studio sono stati conteggiati effettuando la media ponderata delle distanze percorse (in base anche al mezzo utilizzato, nave, treno o gomma) rispetto ai quantitativi trasportati. Fase di utilizzo ed emissioni correlate La fase di utilizzo rappresenta una fase del ciclo di vita molto importante per la quantificazione degli impatti dei fertilizzanti. I quattro prodotti considerati appartengono a due famiglie distinte: Megafol e Brexil Zn sono dei prodotti ad applicazione fogliare utilizzati su colture di grandi dimensioni; One Essence e One Liquido sono due prodotti da utilizzo radicale destinati alla hobbistica e ai consumatori privati. Prodotti fogliari Consumo di risorse: è stato ipotizzato di utilizzarli sempre in concomitanza dei trattamenti fitosanitari, riservando quindi il 50% delle risorse utilizzate (acqua, gasolio, e utilizzo dei mezzi meccanici). Efficienza dell applicazione: da quanto emerso nella letteratura scientifica (Zhu et al, 2006; Braekman et al, 2009; Pergher e Bigot, 2009) i fattori che influenzano l efficienza dell applicazione dei prodotti fogliari sono principalmente: - Tecnologia dei macchinari utilizzati e modi di utilizzo degli stessi; - presenza, direzione e velocità del vento; - densità colturale e densità fogliare. È stato scelto pertanto di considerare una efficienza di applicazione del 50% (quantità di prodotto depositato sulle foglie/quantità di prodotto utilizzato x100).

7 Per quanto riguarda il prodotto depositato sulle foglie, è stato scelto di assumere che il 90% viene assorbito dalla pianta, mentre il 10% restante viene perso sotto forma di ricadute su terreno (percolamento) o evaporazione. Emissioni dirette ed indirette: da quanto sopra menzionato, solo il 45% del prodotto utilizzato viene assorbito dalla pianta oggetto del trattamento, mentre il restante 55% circa ricade sul terreno. Sulla base di questo quantitativo sono state calcolate le emissioni dirette ed indirette come da PCR sopra menzionata. Prodotti per uso radicale È stato ipotizzato il loro uso entro i confini domestici, con mezzi ad azionamento manuale. Non è stato quindi attribuito altro consumo di risorse se non quelle idriche destinate alla diluizione del prodotto stesso. In riferimento alle emissioni derivanti dalla decomposizione e dalle trasformazioni chimiche dei prodotti utilizzati (gas e altri composti in aria e nel suolo) non si è fatto riferimento a quanto previsto nella PCR di categoria per quanto riguarda i fattori di emissione (relativamente ai composti dell azoto). In base a prove condotte in laboratorio, l assorbimento del prodotto (liquido) da parte della pianta è del 85%, di conseguenza le emissioni dirette ed indirette per le componenti a base di azoto sono state calcolate sulla parte restante (15%) non assorbita dalla pianta. Per quanto riguarda le componenti di fosforo e potassio, essendo i prodotti destinati ad uso hobbistico e domestico, non ci sono emissioni nel terreno (dovute a percolamenti o lisciviazioni o erosione del suolo, in quanto si presuppone che le specie vegetali siano ospitate all interno di vasi). Trattamento di particolari emissioni e stoccaggi di GHG (ISO/TS ) Trattamento carbonio fossile e biogenico: nello studio non sono stati conteggiati stoccaggi/rimozioni di carbonio attraverso fonte biogenica, in quanto non presente. Nel presente studio tutte le coltivazioni prese in esame nella fase d uso dei prodotti studiati sono coltivazioni annuali o semi permanenti (non superano i 100 anni). Esse quindi appartengono al ciclo breve del carbonio, pertanto non sono incluse nel bilancio generale. Elettricità. Sono stati presi in considerazione i dati di Ecoinvent relativi alla produzione e al trasporto della energia elettrica in media tensione, con i relativi fattori di emissione. Land use change. Durante tutto il ciclo di vita dei prodotti non c è stata variazione di utilizzo dei terreni, né per l estrazione di materie prime, né per la produzione o l utilizzo dei prodotti. Per questo motivo non è stata presa in considerazione questa voce. Cambio di carbonio nel suolo. Alcuni dei prodotti esaminati nello studio possono apportare variazioni positive nel contenuto di carbonio nel suolo. Tuttavia questo apporto, per mancanza di dati certi e scientifici non può essere valutato in maniera precisa, né tantomeno può essere valutata la sua durata nel corso del tempo (se superiore a 100 anni). Pertanto non è stata quantificata e aggiunta al bilancio della CO2 nessuna voce relativa a questa categoria. Stoccaggio di Carbonio nei prodotti. Alcuni del prodotti in esame hanno al loro interno un certo quantitativo di carbonio. Tuttavia la fase d uso degli stessi prevede che essi siano usati sul terreno o sulle piante e quindi siano a disposizione delle stesse. Tuttavia le coltivazioni prese in esame appartengono al ciclo breve del carbonio e di conseguenza anche i prodotti considerati rientrano nella stessa valutazione. Quindi non è stato valutato nessuno stoccaggio di carbonio all interno dei prodotti. Emissioni e stoccaggio di gas diversi da CO2. Nell analisi è stata valutata, quantificata e aggiunta al bilancio generale la quota di emissioni di N2O emessi dai prodotti oggetto dello studio. Per quanto riguarda i gas refrigeranti per impianti di climatizzazione e frigoriferi industriali, non risultano negli ultimi 5 anni

8 (da quando è stato sostituito l impianto di climatizzazione degli uffici e dei laboratori) manutenzioni o aggiunte di gas refrigerante. Per il raffreddamento degli impianti viene utilizzata una torre di raffreddamento alimentata ad acqua non potabile e raffreddata tramite aria a temperatura ambiente. Emissioni da voli aerei. I prodotti oggetto di analisi non sono trasportati via aereo. Tutte le altre forme di trasporto (sia per le merci che per il personale aziendale) è stato considerato. Fine vita imballi Per il fine vita degli imballi dei prodotti Valagro si è provveduto ad utilizzare dati derivanti da fonti ufficiali (Eurostat) per i paesi europei. Per il resto del mondo è stato preparato un questionario in cui si chiedeva direttamente agli utilizzatori quali fossero le strategie di gestione degli imballi a fine vita. Per i prodotti distribuiti in Italia si è fatto riferimento anche ai dati presenti all interno del Rapporto Rifiuti Speciali - Edizione 2012 di ISPRA. Software Tutti dati sono stati inseriti all interno del software di LCA SimaPro 8.0. Per la caratterizzazione degli impatti ambientali si è utilizzato il metodo IPCC DESCRIZIONE PROCESSI PRODUTTIVI E PRODOTTI Oggetto del presente report di Carbon Footprint sono quattro fertilizzanti organo-minerali prodotti da Valagro. I prodotti sono descritti nelle seguenti pagine facendo riferimento ad alcune caratteristiche specifiche: Parametri obbligatori previsti dalla normativa nazionale sui fertilizzanti organo-minerali Parametri di qualità delle componenti organiche utilizzate: o Matrice di formulazione 3 o Tenore di carbonio organico totale TOC% Valutazione circa l assorbimento del prodotto All interno della vasta gamma di prodotti Valagro sono stati selezionati quattro formulati di differenti tipologie che rappresentano in maniera adeguata tutta la produzione. I prodotti analizzati sono infatti differenziati come segue: due prodotti solidi e due liquidi; due ad applicazione fogliare e due ad azione radicale, due prodotti industriali e due per hobbistica. Di seguito vengono presentati nelle loro caratteristiche specifiche. Brexil Zn Brexil Zn appartiene ad una linea di prodotti a base di microelementi complessati con LSA. I micronutrienti apportati sono necessari per risolvere i sintomi delle carenze nutrizionali quali ingiallimenti fogliari, scarso sviluppo dei germogli, colatura di fiori e frutti, scarsa pezzatura e stentata crescita in genere. L agente complessante LSA è derivato da una sostanza naturale, la lignina. 3 Per motivi di riservatezza le schede tecniche e la BOM di produzione dei prodotti di seguito elencati non sono stati inseriti nello studio ma sono a disposizione presso la nostra sede per le eventuali verifiche.

9 Il prodotto viene realizzato nell impianto di sintesi di micro-elementi chelati, una attività produttiva indipendente, che è tra le più sofisticate ed automatizzate presenti attualmente nel settore. Megafol Costituito da un complesso di vitamine, aminoacidi e proteine, betaine e fattori di crescita, il prodotto consente un equilibrato sviluppo vegetativo e produttivo delle piante. Quando viene applicato nei momenti di stress (gelate, asfissia radicale, diserbi, grandinate), permette di superare in minor tempo gli arresti di crescita vegetativa. Megafol viene realizzato all interno dell impianto produzione liquidi. One Essence One Essence è un fertilizzante solido (in cristalli solubili in acqua) e concentrato, destinato a giardinaggio e hobbistica. Il prodotto viene realizzato nell impianto microgranuli. One Liquido One Liquido è un fertilizzante liquido concentrato a base di estratti di origine vegetale e microelementi che garantisce una nutrizione equilibrata e completa per tutti i tipi di pianta. La speciale formulazione di One accelera il naturale metabolismo delle piante assicurando dei risultati di crescita evidenti in una settimana dalla prima applicazione. Esso viene realizzato all interno dell impianto produzione liquidi. 7. EFFICIENZA DELLA CONCIMAZIONE CON I PRODOTTI VALAGRO (FASE DI USO) Introduzione I prodotti esaminati non possono essere inseriti all interno delle classificazioni standard riferite ai fertilizzanti organominerali solidi di tipo NPK in quanto sia la loro composizione media, il loro stato fisico (due liquidi e due solidi) e la loro fase d uso (due ad applicazione fogliare, due concimi concentrati per uso hobbistico da utilizzare in diluizione) non permette di assimilarli alle classi previste dalla PCR (riferite principalmente alla classe UN CPC 3461). Occorre quindi differenziare fra i vari prodotti: One Essence e One Liquido, pur avendo differente stato fisico, possono essere valutati insieme in quanto appartenenti alla stessa tipologia di prodotti (concimi concentrati, da usare in diluizione, destinati ad un uso hobbistico); Brexil Zn è un prodotto a base di microelementi complessati con la presenza di ligninsolfonato di ammonio (LSA), che di fatto non appartiene alla classe di fertilizzanti sopra citata (UN CPC 3461) in quanto non apporta contributi diretti in termini di frazioni N-P-K ma solo di microelementi (Zinco nel caso specifico dello Brexil Zn); Megafol è un fertilizzante liquido ad utilizzo fogliare. 7.1 Valutazione dell efficienza dell applicazione fogliare Per Brexil Zn e Megafol le dosi prese in considerazione sono di 1,667 kg/ha per trattamento per Brexil Zn e 2,5 litri/ha per trattamento di Megafol (come da dosi raccomandate sulle schede tecniche). I prodotti in questione sono normalmente utilizzati in combinazione con i prodotti fitosanitari (durante i trattamenti specifici per ogni tipologia di pianta). Gli indicatori di efficienza agronomica e di asportazione non possono essere applicati in queste particolari condizioni. Infatti, il quantitativo di prodotto utilizzato per singolo trattamento (1,667 kg/ha di Brexil Zn e 2,5 litri/ha di Megafol) apporta quantitativi estremamente piccoli di sostanze nutritive (nell ordine dei ppm) tali da non poter essere valutate attraverso metodiche comuni (in quanto i due prodotti sono biostimolanti, quindi i parametri da valutare non sono riconducibili a quelli comunemente utilizzati per i fertilizzanti NPK). Si è scelto pertanto di affidarsi agli studi relativi alla sola efficienza dei trattamenti fogliari.

10 Consumo di risorse È stato ipotizzato di utilizzarli sempre in concomitanza dei trattamenti fitosanitari, riservando quindi il 50% delle risorse utilizzate (acqua, gasolio, e utilizzo dei mezzi meccanici). Efficienza della applicazione: Da quanto emerso nella letteratura scientifica (Zhu et al, 2006; Braekman et al, 2009; Pergher e Bigot, 2009), i fattori che influenzano l efficienza dell applicazione dei prodotti fogliari sono principalmente: - Tecnologia dei macchinari utilizzati e modi di utilizzo degli stessi; - presenza, direzione e velocità del vento; - densità colturale e densità fogliare; - stadio fenologico della coltura. È stato scelto pertanto di considerare una efficienza di applicazione (quantità di prodotto depositato sulle foglie/quantità di prodotto utilizzato x100) del 50%. Per quanto riguarda il prodotto depositato sulle foglie è stato scelto di assumere che il 90% di esso viene assorbito dalla pianta, mentre il 10% restante viene perso sotto forma di ricadute su terreno (percolamento) o evaporazione. Emissioni dirette ed indirette: Da quanto sopra menzionato, solo il 45% del prodotto utilizzato viene assorbito dalla pianta oggetto del trattamento, mentre il restante 55% circa ricade sul terreno o si deposita sulle pareti delle strutture di copertura della coltivazione (serre, tunnel, teli). Sulla base di questo quantitativo sono state calcolate le emissioni dirette ed indirette come da PCR sopra menzionata. Brexil Zn Megafol Quantità per tratt. 1,667 kg/ha 2,5 litri/ha Acqua per trattamento litri 375 litri Utilizzi per confezione Acqua per confezione Tabella n 1 - Caratteristiche prodotti per uso agricolo/industriale 4 Si ipotizza che l utilizzo del prodotto sia sempre in combinazione con i trattamenti fitosanitari. Questo permette di allocare le risorse (acqua, gasolio e consumo mezzi) al 50% fra i due processi, le quantità di acqua rappresentano un valor medio generico di 650 litri per ettaro 5 Per Utilizzi per confezione si intende quante volte è possibile somministrare il fertilizzante con il dosaggio raccomandato in etichetta

11 PARAMETRI OBBLIGATORI (N,P,K) % TENORE IN CARBONIO ORGANICO TOTALE (TOC)% TENORE IN CARBONIO UMICO E FULVICO (HA+FA)% TASSO DI UMIFICAZIONE STATO FISICO UNITA FUNZIONALE Brexil zn solido 5 kg Megafol liquido 25 litri ONE Essence solido 0,3 kg ONE Liquido 5,5 5 7,5 4,5 - - liquido 1 litro Tab n 2 Principali Caratteristiche dei fertilizzanti oggetto dello studio 7.2 Valutazione efficienza prodotti da Hobbistica In riferimento ai prodotti One Essence e One Liquido le dosi raccomandate sono: ONE Essence Primo trattamento 0,02 kg 0,06 l Altri trattamenti 0,01 kg 0,03 l Acqua per trattamento 3 l 3 l Utilizzi per confezione ,33 Acqua per confezione ONE Liquido Tabella n 3 - Caratteristiche prodotti per uso domestico/hobbistico In riferimento alle prove agronomiche svolte con l Istituto Superiore Sant Anna di Pisa, il centro di ricerca Metapontum Agrobios, Università degli Studi di Pisa, attraverso prove interne e da quanto emerso da fonti presenti in letteratura scientifica (Gioacchini et al;2002; J.C Katyal et al,1987; Yelanich & Biernbaum 1994), si può notare che l efficienza agronomica media per i prodotti sopraelencati può essere stimata attorno al 70%. In riferimento a questo dato sono state quantificate le emissioni dirette ed indirette dei composti a base di azoto, come da PCR sopra menzionata. 8. Criteri di qualità, cut-off, allocazione Qualità I dati raccolti sono principalmente di tipo specifico On site per i processi individuali sotto il controllo finanziario o operativo di Valagro SpA. Essi sono rappresentativi dei processi per i quali sono stati raccolti. In riferimento ai criteri di qualità, questi sono sia quantitativi sia qualitativi, comprendendo: 6 Per Utilizzi per confezione si intende quante volte è possibile somministrare il fertilizzante con il dosaggio raccomandato in etichetta

12 - Fattori temporali. Per ogni prodotto sono state effettuate quattro misure su tutto il ciclo di produzione. Per i dati relativi alle materie prime è stato considerato un orizzonte temporale di un anno, mentre per i dati riguardanti i prodotti finiti é stata considerata una base di due anni. - Copertura geografica. Per i processi elementari si è privilegiato il riferimento al dato relativo al contesto europeo, quando disponibile. Per le materie prime e i prodotti finiti, sono stati considerati tutti i trasporti e i relativi mezzi impiegati. Per il dato relativo alla energia elettrica ed al mix produttivo, si rimanda alla voce specifica. - Copertura tecnologica. Si è preferito adottare, quando disponibili, i dati riferibili direttamente alle tecnologie utilizzate all interno dei processi produttivi considerati. - Precisione. I dati utilizzati per creare i processi impiegati nel software sono frutto di una media dei dati raccolti durante le quattro misurazioni avvenute sugli impianti produttivi. - Completezza. Sono stati inclusi tutti i dati che apportano un contributo al ciclo di vita del prodotto in fase di studio. In sintesi si può affermare che lo studio in oggetto risulta: - rilevante, in quanto sono stati rilevati ed analizzati tutti i dati e i metodi adeguati per la valutazione dell impronta di carbonio; - rappresentativo, in quanto riflette in maniera significativa la popolazione realmente interessata dalle misure effettuate; - coerente, in quanto sono state selezionate le metodologie, le norme e i documenti di riferimento riconosciuti ed adottati per le categorie di prodotto considerate (PCR); - riproducibile, in quanto le informazioni sulla metodologia e i valori dei dati permettono a un esecutore indipendente di riprodurre i risultati riportati nella relazione dello studio della CFP. Cut-off Non sono stati esclusi flussi di energia o materia in entrata o uscita dal sistema. Allocazione Non sono state applicate procedure di allocazione. I prodotti oggetto di studio sono responsabili al 100% delle emissioni causate durante il loro ciclo di vita in quanto non ci sono co-prodotti o sistemi paralleli ai quali poter attribuire parte dei carichi ambientali generati. 9. INTERPRETAZIONE DEI RISULTATI E CONCLUSIONI Dalla tabella riportata di seguito appare evidente quali sono le fasi o i processi a maggiore impatto per i prodotti oggetto di studio. Per i prodotti ad uso fogliare (Brexil Zn e Megafol), la fase di utilizzo è quella che rappresenta il maggiore carico in termini di emissioni di GHG, mentre per i prodotti da hobbistica (One Essence e One Liquido) è la stessa fase di produzione che risulta essere percentualmente la più rilevante in termini di impatto.

13 Appare evidente pertanto che gli sforzi di Valagro debbano concentrarsi maggiormente sulla fase di utilizzo per i prodotti industriali e sulla fase di produzione per i prodotti da hobbistica. Prodotto Totale Gate aziendale Mare Terra Uso Fine vita Brexil Zn 36,5474 1, , , , ,72086 Megafol 206, , , , , ,42539 One Essence 1, , , , , ,96307 One Liquido 1, , , ,078 0, ,85598 Tab. n 4 Schema riassuntivo della prestazione ambientale secondo SIMAPRO 8.0 per tutti i prodotti analizzati. 10. DICHIARAZIONE DI RICICLAGGIO I prodotti analizzati non possono essere riutilizzati, né totalmente né in parte. Il loro imballo (vuoto) non può essere disperso nell ambiente, né essere riutilizzato o riciclato per altri scopi, ma deve essere smaltito in maniera conforme alla normativa vigente nel paese di utilizzo. 11. ESCLUSIONI E LIMITAZIONI La metodologia del Carbon Footprint applicata ai casi studio presenta alcune limitazioni. Le più importanti fanno riferimento alla categoria di impatto ambientale e alla metodologia alla base del CFP. Categoria di impatto ambientale: la norma ISO 14067:2013 riflette la somma delle emissioni e degli stoccaggi di GHG ad opera di un prodotto o sistema. Questo significa che, sebbene sia un indicatore rilevante, il CFP non riflette tutti gli impatti ambientali correlati al prodotto o sistema sotto studio, e pertanto questo aspetto deve essere debitamente considerato. Limitazione della Metodologia: Il CFP è basato sulla applicazione delle metodologia LCA secondo le norme ISO e ISO L analisi comprende la definizione di una unità funzionale e dei confini del sistema, il reperimento di dati primari e secondari e tutti gli altri aspetti specifici (allocazione, fattori di emissione, etc). Questo significa che ogni studio di LCA misura le prestazioni ambientali del suo oggetto di studio e che i risultati derivanti dagli studi in cui viene applicata la metodologia LCA non possono essere usati per effettuare valutazioni comparative fra prodotti o sistemi differenti.

14 12. ANALISI DI SENSITIVITA Il presente studio di CFP ha previsto l analisi di sensitività rivolta soprattutto alle materie prime e agli scenari di fine vita. La suddetta analisi è una procedura iterativa che permette di determinare come i cambiamenti nei dati nelle scelte metodologiche si ripercuotono sullo studio di LCA e CFP. A questo proposito è stato visto che nella scelta della materie prime (e di conseguenza dei processi di base nel software SIMAPRO) non sono state riscontrate particolari modificazioni negli impatti correlati. Allo stesso modo, la stessa analisi è stata condotta per gli scenari di fine vita. In questo caso è stato rilevato che uno scenario di riciclo, piuttosto che uno di incenerimento o di discarica, presentano variazioni dell ordine del 5%-12,8% sul bilancio finale delle emissioni di GHG. In base a questo risultato, al fine di ottenere una valutazione più precisa, sono stati ricontrollati e riverificati tutti di dati relativi ai trasporti del prodotto finito e agli scenari di smaltimento tipici dei paesi in cui i prodotti sono stati trasportati. BIBLIOGRAFIA - Bosco S., Di Bene C., Galli M.; Remorini, D.; Massai R.; Bonari E. (2013). Soil organic matter accounting in the carbon footprint analysis of the wine chain. The International Journal of Life Cycle Assessment Volume: 18, Issue: 5, June, 2013, pp BSI-British Standards Institution (2011). PAS 2050: Specification for the assessment of the life cycle greenhouse gas emissions of goods and services. British Standards Ed., London, UK. Available at: Standards-Service/PAS-2050/PAS-2050/ - Environdec, (2010). Product Category Rules (PCR) for the assessment of the environmental performance of UN CPC Mineral or chemical fertilizers and the declaration of this performance by an EPD. last accessed 28/05/ ISO (2006a). ISO Environmental labels and declarations - Type III environmental declarations - Principles and procedures. Geneva: International Organisation for Standardisation. - ISO (2006b). ISO Environmental management - Life cycle assessment - Principles and framework. Geneva: International Organisation for Standardisation. - ISO (2006c). ISO Environmental management Life cycle assessment requirements and guidelines. Geneva: International Organisation for Standardisation. - ISO (2013a). ISO/TS Greenhouse gases - Carbon footprint of products - Requirements and guidelines for quantification and communication. Geneva: International Organisation for Standardisation. - Ecoinvent Centre (2004). Ecoinvent data v1.2. Final reports Ecoinvent 2000, vol Swiss Centre for Life Cycle Inventories, Dübendorf. - IPCC - EC (2012). The International Reference Life Cycle Data System (ILCD) Handbook: Compliance rules and entry-level requirements. European Commission, Joint Research Centre, Publications office of the European Union, Luxembourg. - Pattara C., Raggi A. and Cichelli A. (2012b), Life Cycle Assessment and Carbon Footprint in the Wine Supply-Chain, Environmental Management, vol. 49, pp PCR Development Initiative. (2013). Guidance for Product Category Rule Development. Ingwersen, W., Subramanian, V., editors. Product Category Rule Guidance Development Initiative. Version Petti L., Ardente F., Bosco S., De Camillis C., Masotti P., Pattara C., Raggi A. and Tassielli G. (2010). State of the art of Life CyCle Assessment (LCA) in the wine industry, Proc. 7th International Conference on LCA in the Agri-Food Sector, Bari, Italy, September 2010, pp UNEP, Global guidance principles for life cycle assessment databases a basis for greener processes and products. Shonan Guidance Principles. Life cycle initiative. SETAC and United Nations Environment Programme.

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