Programma di Ricerca corrente Progetto La valutazione della qualità delle strutture ospedaliere secondo la prospettiva del cittadino

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1 Programma di Ricerca corrente 2012 Progetto La valutazione della qualità delle strutture ospedaliere secondo la prospettiva del cittadino Premessa Nell ambito del progetto di Ricerca corrente 2010 Sperimentazione e trasferimento di modelli di empowerment organizzativo per la valutazione ed il miglioramento della qualità dei servizi sanitari, - realizzato dall Agenas con la collaborazione dell Agenzia di Valutazione civica di Cittadinanzattiva e la partecipazione delle Regioni e Province Autonome (PA) - è stata sperimentata con successo la metodologia per la valutazione del grado di umanizzazione degli ospedali e delle case di cura. La sperimentazione ha riguardato 54 ospedali e case di cura di 16 Regioni/PA ed ha permesso, da un lato, di mettere a punto la check-list e tutto l impianto tecnico della valutazione, dall altro di sperimentare varie modalità di coinvolgimento dei cittadini. Infatti, l elemento che qualifica maggiormente il sistema progettato per la valutazione del grado di umanizzazione degli ospedali pubblici e privati accreditati è la definizione di un processo partecipato, che prevede il coinvolgimento obbligatorio dei cittadini. Gli esiti positivi permettono di passare - con il nuovo progetto La valutazione della qualità delle strutture ospedaliere secondo la prospettiva del cittadino - dalla sperimentazione della metodologia e degli strumenti tecnici, alla realizzazione di una indagine di livello nazionale finalizzata a contribuire alla costruzione del Sistema italiano per la valutazione dell assistenza sanitaria con particolare attenzione al macro criterio dell empowerment.. Nel seguito del documento, quindi, si propongono una serie di indicazioni per l avvio di questo nuovo progetto. In particolare, si mettono in evidenza alcuni esiti della prima sperimentazione e alcune questioni di rilievo per l avvio delle attività. Successivamente, si illustrano alcuni elementi che si consiglia di tenere presenti, nelle diverse fasi del processo, per favorire la coerenza, ridurre le distorsioni e migliorare la validità e attendibilità dei dati raccolti sul grado di umanizzazione delle strutture sanitarie. La valutazione della qualità delle strutture ospedaliere secondo la prospettiva del cittadino Pagina 1di 9

2 1. Gli esiti della sperimentazione a) Le funzioni civiche Secondo la metodologia validata, i cittadini possono essere parte attiva nella gestione dell intero processo valutativo, esercitando una funzione autonoma di garanzia rispetto a: modalità di accesso al processo (organismi istituzionali e soggetti coinvolti, criteri di individuazione-selezione di cittadini interessati a partecipare, requisiti di conoscenze e capacità civiche per la partecipazione, definizione dei possibili ruoli attribuiti ai cittadini); ruolo attivo nella fase di produzione delle informazioni (coordinamento e svolgimento operativo della rilevazione dati attraverso osservazione diretta); ruolo di validazione dei dati prodotti direttamente dalla struttura; partecipazione a presentazione pubblica dei dati, con possibilità di esprimere liberamente opinioni, giudizi e proposte di intervento per il miglioramento dei servizi e delle strutture. Le attività di valutazione, come è noto, sono svolte da una èquipe mista composta da operatori designati dalla Direzione delle Aziende sanitarie coinvolte e da cittadini. La condivisione dei diversi passi del processo di valutazione, lungi dell essere un mero adempimento, crea un valore aggiunto. b) Gli scenari per l individuazione dei cittadini Come emerge da diversi studi sulla differente valorizzazione del punto di vista dei cittadini, e del diverso grado di coinvolgimento dei cittadini nei Servizi Sanitari Regionali, le Regioni/PA presentano esperienze molto diversificate in ragione del grado di sviluppo delle forme di empowerment nei processi di governance e di valutazione dei servizi sanitari. È stata pertanto definita una procedura partecipata per il coinvolgimento dei cittadini che prevedesse modalità diverse a seconda dello scenario della partecipazione civica presente in ogni Regione o Azienda coinvolta. I tre scenari individuati sono stati: A. contesto regionale e/o aziendale con una rete consolidata di organismi di partecipazione civica nell ambito del proprio servizio sanitario (es. Comitati Consultivi); La valutazione della qualità delle strutture ospedaliere secondo la prospettiva del cittadino Pagina 2di 9

3 B. contesto regionale e/o aziendale con esperienze di valutazione civica della qualità realizzate con organizzazioni di cittadini negli ultimi 3 anni (es. cicli di Audit civico); C. contesto regionale e/o aziendale non dotato di organismi di partecipazione civica o ridotta esperienza di valutazione civica della qualità. Nel primo scenario, l Azienda sanitaria - che valuta una propria struttura - richiede la partecipazione di due o tre cittadini che presiedono o compongono uno o più organismi civici di partecipazione già presenti. Nel secondo scenario, l Azienda richiede la partecipazione dei referenti dell organizzazione promotrice di un esperienza di valutazione civica della qualità (es. Audit civico) alla quale ha già aderito. Nel terzo caso, è stata definita una procedura per raccogliere rapidamente eventuali segnalazioni di disponibilità, secondo principi di trasparenza e promozione della partecipazione civica, con l intento di consentire l individuazione di referenti civici qualificati, vale a dire in possesso di specifiche conoscenze ed esperienze nell ambito dell assistenza ospedaliera. La procedura privilegia il coinvolgimento di quelle organizzazioni civiche presenti sul territorio e con le quali l azienda intrattiene già rapporti di collaborazione. Gli scenari della partecipazione nelle 16 Regioni/PA aderenti alla sperimentazione sono stati: 3 Regioni attraverso la rete di organismi di partecipazione già presenti (tipologia A); 5 Regioni attraverso la rete dell Audit civico già presente (tipologia B); 3 Regioni attraverso il coinvolgimento della rete di associazioni presenti (tipologia C); 2 Regioni con la modalità mista A + B; 1 Regione con la modalità mista A + C; 2 Regioni con modalità mista B + C. c) Il ruolo attivo delle Regioni. Gli oggetti della valutazione sono gli ospedali e le case di cura private accreditate. Il livello istituzionale principalmente coinvolto quindi è quello delle Aziende sanitarie. La sperimentazione, tuttavia, ha permesso di verificare l esistenza di un ruolo attivo e La valutazione della qualità delle strutture ospedaliere secondo la prospettiva del cittadino Pagina 3di 9

4 strategico delle Amministrazioni Regionali che hanno costituito un gruppo di lavoro ad hoc, definito Cabina di Regia L azione di coordinamento e di supporto sviluppata dalle Cabine di Regia, costituite in tutte le Regioni/PA, non soltanto ha rafforzato l impegno delle Direzione aziendali e la loro capacità di utilizzare l occasione della sperimentazione per potenziare l accountability e per individuare azioni per il miglioramento dei rapporti con i cittadini, ma ha anche fatto emergere la possibilità di utilizzare la valutazione della umanizzazione come supporto per le politiche regionali. 2. Alcune questioni emergenti L avvio della valutazione nazionale della qualità delle strutture ospedaliere secondo la prospettiva del cittadino pone al centro dell attenzione una serie di questioni di valenza metodologica. Si possono individuare, a questo proposito, almeno cinque questioni. La prima riguarda la convocazione dei cittadini nella Regione/PA e nella stessa realtà aziendale con modalità proprie di tutti e tre gli scenari di riferimento A, B e C. È molto probabile, a questo proposito, che, dal momento che l implementazione è rivolta (sia pure su base volontaria) all universo delle strutture ospedaliere pubbliche e private accreditate, la molteplicità degli scenari di riferimento si riproponga all interno delle singole Regioni/PA, come peraltro è già avvenuto in cinque casi durante la prima sperimentazione. La questione non ha, di per sé, particolari effetti sulla qualità della singola valutazione, ma potrebbe essere causa di incertezze e/o di sfalsamenti temporali. La seconda area si riferisce alla formazione delle èquipe. È possibile, se non probabile, che alle sperimentazioni abbiano aderito realtà (civiche e aziendali) particolarmente motivate e dotate di competenze ed esperienze. Queste condizioni favorevoli potrebbero non essere sempre presenti. A ciò si deve aggiungere un semplice fattore quantitativo e cioè che il numero dei soggetti da coinvolgere aumenta sensibilmente, cosa che, come è noto, può creare problemi rilevanti di efficienza ed efficacia della formazione. Il terzo insieme di questioni riguarda il rispetto delle regole e delle procedure, fondamentali per garantire la qualità tecnica e l autonomia della valutazione da parte dei cittadini. In particolare dovrebbe essere posta la massima attenzione a tutelare il ruolo attivo dei cittadini che acquista particolare rilevanza nel momento in cui La valutazione della qualità delle strutture ospedaliere secondo la prospettiva del cittadino Pagina 4di 9

5 partecipano, insieme agli operatori individuati dall azienda, alla compilazione della check-list. In particolare, i cittadini sono chiamati a rilevare direttamente alcuni dati all interno del presidio ospedaliero attraverso l osservazione diretta, o a prendere visione dell esistenza di alcuni documenti che supportano l esistenza o la veridicità di quanto affermato con la compilazione della check-list (evidenza oggettiva). Inoltre, il ruolo attivo dei cittadini in questa fase presuppone anche il controllo finale circa l'assenza di contraddizioni e di errori nelle misure e nelle osservazioni derivanti dall'uso degli indicatori. Ultime, ma non meno importanti questioni, sono la trasparenza dell intero processo di valutazione e l interazione con le comunità locali. Per quanto riguarda la prima, come si è visto nel corso della prima sperimentazione, è possibile (e quindi necessario) dare la dovuta pubblicità a tutti i passaggi, dalla costituzione delle èquipe fino alla pubblicazione dei dati. Quest ultima fase è determinante ai fini del rapporto con le comunità locali (e cioè con un area quanto mai delicata dell azione delle Aziende sanitarie). La componente civica può svolgere un importante ruolo di animazione e di garanzia della indipendenza. In una prospettiva di aggiornamento sistematico della valutazione, inoltre, è possibile pensare a un rafforzamento degli istituti di partecipazione, come occasioni per condividere i dati regionali nonché per definire (e successivamente verificare) puntuali azioni di miglioramento. 3. Indicazioni per l avvio del progetto al livello regionale A partire dalle considerazioni precedenti, si possono individuare due direzioni di lavoro da intraprendere da parte dei referenti regionali in questa fase del progetto: la costituzione della Cabina di Regia (scadenza 30 giugno); l individuazione delle strutture sanitarie e dei referenti aziendali (scadenza 30 luglio). 3.1 Costituzione della Cabina di Regia La prima direzione di lavoro riguarda la costituzione della Cabina di Regia e quindi l individuazione dei suoi componenti e la successiva definizione e implementazione del programma di attività. La valutazione della qualità delle strutture ospedaliere secondo la prospettiva del cittadino Pagina 5di 9

6 Composizione della Cabina di Regia Nella sperimentazione dello scorso anno, la Cabina di Regia è stata costituita dal referente regionale del progetto e da altri referenti regionali e aziendali (operatori e cittadini) e - in alcuni casi - tendeva a raccogliere tutti i referenti aziendali coinvolti. In prospettiva di un ampliamento del numero delle strutture di ricovero coinvolte - auspicato in questa seconda sperimentazione - è importante ridefinire i criteri di composizione di tale organismo, al fine di garantirne la necessaria snellezza di azione. La composizione effettiva della Cabina di Regia dovrà, quindi, essere definita autonomamente dalla singole Regioni/PA, tenendo conto dei seguenti criteri che si sono rivelati efficaci sulla base dell esperienza maturata nella precedente ricerca : presenza di uno o più referenti della Regione; presenza di uno o più operatori delle strutture di ricovero (da individuare prioritariamente tra quelli già coinvolti nella sperimentazione della scorso anno, per le Regioni/PA che vi hanno partecipato); presenza di uno o più cittadini, da individuare prioritariamente tra quelli già coinvolti nella sperimentazione dello scorso anno, per le Regioni che vi hanno partecipato, o comunque referenti regionali relativi ai tre differenti scenari indicati, che privilegiano ruoli di coordinamento nella rete regionale degli organismi di partecipazione, ove presenti, ruoli di coordinamento di programmi di valutazione civica (es. Audit civico) o, in alternativa, la scelta di persone che possiedono un curriculum di esperienze coerenti con le finalità del progetto, tramite una consultazione con le organizzazioni con le quali la Regione ha rapporti formali (iscritte al registro regionale, ecc.) di collaborazione; si consiglia un numero massimo di 8 componenti. Ogni Cabina di Regia avrà un referente individuato all interno dell équipe nazionale di progettazione Agenas - Agenzia di Valutazione Civica di Cittadinanzattiva, che parteciperà al momento iniziale di impostazione del percorso, alla formazione dei formatori e al momento finale di condivisione dei risultati. La valutazione della qualità delle strutture ospedaliere secondo la prospettiva del cittadino Pagina 6di 9

7 Funzioni della Cabina di Regia La Cabina di Regia è l organismo che promuove, al livello regionale, la valutazione del grado di umanizzazione di ospedali e casa di cura accreditate. In particolare, svolge una funzione di coordinamento e di servizio alla realizzazione del progetto in ciascuna Regione/PA, promuovendo le seguenti azioni: supporta il referente regionale nell opera di individuazione degli ospedali e delle case di cura accreditate disponibili a partecipare alla valutazione del grado di umanizzazione e ne raccoglie le adesioni; sollecita le Aziende sanitarie coinvolte ad individuare i referenti aziendali, indirizzando l attenzione verso gli uffici di norma maggiormente competenti coinvolti in iniziative di valutazione della qualità dei servizi sanitari (Ufficio Qualità, URP e Comunicazione, Direzione sanitaria, Controllo di Gestione, altre funzioni tipicamente di staff della Direzione Generale, ecc.); assiste i referenti aziendali nel redigere una mappa delle risorse disponibili al livello delle singole strutture di ricovero (organismi di partecipazione, esperienze di valutazione civica già effettuate, ecc.) in base alle quali coinvolgere i cittadini secondo i tre scenari di riferimento; mette a disposizione i materiali utili e assiste i referenti aziendali per la convocazione dei cittadini e dei professionisti che costituiranno le équipe locali; partecipa al corso di formazione promosso da Agenas e dall Agenzia di Valutazione Civica per la formazione dei formatori 1 e successivamente svolge la formazione per i componenti delle équipe locali; supporta il lavoro delle équipe locali per la compilazione della check-list per la valutazione del grado di umanizzazione delle strutture di ricovero; promuove, con i referenti aziendali, la realizzazione di una o più iniziative conclusive, finalizzate a permettere alla cittadinanza di esprimere il proprio punto di vista sul grado di umanizzazione dell ospedale, sia come osservazioni e commenti a quanto emerso dalla valutazione, sia sollecitando autonomi giudizi e proposte di miglioramento. 1 Per il corso di formazione dei formatori, potranno essere valutate eventuali richieste di partecipazione di referenti che non siano membri della Cabina di Regia La valutazione della qualità delle strutture ospedaliere secondo la prospettiva del cittadino Pagina 7di 9

8 3.2 Le strutture sanitarie e i referenti aziendali La seconda direzione di lavoro concerne l individuazione delle strutture sanitarie e dei referenti aziendali. Tale individuazione, a seconda dei contesti regionali, può essere avviata già a partire dal mese di giugno, senza aspettare una formale costituzione della Cabina di Regia. È evidente, che la Cabina di Regia, una volta formata, si adopererà per supportare e integrare l azione avviata dal referente regionale in tale senso. A questo proposito, si ricorda che l adesione delle aziende al progetto è volontaria e che l iniziativa è rivolta a tutte le strutture sanitarie con degenza per acuti (IRCCS, Aziende ospedaliere, ospedali classificati, ospedali a gestione diretta, case di cura private accreditate). L obiettivo, al livello nazionale, per questa sperimentazione, è quello di raggiungere un target di circa strutture (dalle 5 alle 20 strutture per le regioni di piccole, medie e grandi dimensioni). Nel caso in cui la Regione/PA volesse, invece, formulare un invito a partecipare in via prioritaria solo ad alcune strutture, possono essere utilizzati i seguenti criteri: forte presenza di associazioni di malati, comitati consultivi misti, ecc.; partecipazione ad esperienze passate o in corso di valutazione civica (es. Audit Civico); presenza di una rete diffusa di operatori che lavorano nell ambito della qualità e presenza di consolidati rapporti con organizzazioni di cittadini. Anche le strutture di ricovero, che hanno partecipato alla prima sperimentazione, possono aderire a questa seconda sperimentazione secondo un percorso semplificato che sarà definito nei prossimi mesi. La scadenza per l individuazione delle strutture e dei referenti aziendali è il 30 luglio. La valutazione della qualità delle strutture ospedaliere secondo la prospettiva del cittadino Pagina 8di 9

9 4. L équipe locali La costituzione dell équipe locali (operatori sanitari e cittadini) delle singole strutture di ricovero e la loro successiva attivazione sul campo è uno degli obiettivi del lavoro congiunto della Cabina di Regia e dei referenti aziendali, così come descritto precedentemente. A questo proposito, appare utile sin da ora fornire alcune indicazioni circa la loro composizione e le competenze necessarie per farne parte Composizione dell équipe locali I criteri suggeriti per la composizione dell équipe locale sono: presenza di almeno due cittadini; composizione mista con il 50% di operatori e il 50% di cittadini (è ammissibile uno scarto di una unità per numeri superiori a 4 componenti); numero adeguato alla complessità della struttura sanitaria con un minimo di 4 componenti (2 cittadini + 2 operatori sanitari) a un massimo di 12 componenti (6 cittadini + 6 operatori sanitari) Competenze dei componenti dell équipe locali Per poter partecipare ai lavori dell équipe locale sono necessarie una serie di competenze specifiche che potranno essere acquisite tramite la partecipazione a un corso di formazione organizzato dalla Cabina di Regia regionale (previo corso di formazione per i formatori promosso da Agenas e dall Agenzia di Valutazione Civica): della durata di 4 ore per tutti coloro che hanno già partecipato al corso di formazione dello scorso anno, realizzato nell ambito della Ricerca corrente 2010, oppure che hanno una o più esperienze certificate di valutazione civica della qualità promossa da organizzazioni di cittadini; della durata di 8 ore per tutti gli altri operatori e cittadini componenti l équipe. La scadenza per individuare i cittadini e gli operatori disponibili a frequentare i corsi e a fare parte delle équipe locali è il 30 settembre La valutazione della qualità delle strutture ospedaliere secondo la prospettiva del cittadino Pagina 9di 9

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