UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PERUGIA FACOLTA DI GIURISPRUDENZA. Corso di Laurea in Giurisprudenza T E S I D I L A U R E A. Il Demansionamento

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PERUGIA FACOLTA DI GIURISPRUDENZA. Corso di Laurea in Giurisprudenza T E S I D I L A U R E A. Il Demansionamento"

Transcript

1 UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PERUGIA FACOLTA DI GIURISPRUDENZA Corso di Laurea in Giurisprudenza T E S I D I L A U R E A Il Demansionamento Candidato: Dario LEMMI Relatore: Prof. Stefano BELLOMO - Anno Accademico 2009 /

2 CAPITOLO I Potere dire/vo dell imprenditore in merito ai contenu9 dell a/vità lavora9va 1.1 Concetti di mansione, qualifica e categoria All inizio della nostra trattazione appare necessario individuare e definire l oggetto specifico dell attività lavorativa, ossia le mansioni e gli istituti ad esse strettamente connessi: le qualifiche e le categorie. Il conferimento della prestazione lavorativa nell impresa attraverso l esplicazione di specifici compiti, attività ed incarichi professionali, riassumibili nel termine mansioni, è caratterizzato dal principio della contrattualità. È infatti necessario l accordo bilaterale in ordine all oggetto della prestazione, per la cui fruizione da parte del datore di lavoro viene ad instaurarsi lo specifico contratto di scambio, caratterizzato corrispettivamente da retribuzione e diritti normativi per il lavoratore. Il principio contrattualistico in ordine all oggetto della prestazione trova la sua codificazione legale nell art. 96 delle disposizioni attuative del c.c., il quale prevede, all atto della costituzione del rapporto di lavoro, che il datore di lavoro debba far conoscere al prestatore la categoria e la qualifica che gli sono state assegnate in relazione alle mansioni per le quali viene assunto. 7

3 Di fatto, a fronte dell interesse legislativamente riconosciuto per il lavoratore alla specificazione delle mansioni, corrisponde un diverso interesse alla genericità delle stesse da parte del datore di lavoro, per ragioni di agevole e flessibile gestione della forza lavoro ( 1 ); non a caso è frequente l ipotesi di assunzioni con la sola precisazione formale della categoria e della qualifica generica, senza individuazione della qualifica in senso tecnico, al fine di poter utilizzare il lavoratore, a seconda delle necessità, in mansioni promiscue, caratterizzate da plurifunzionalità o polivalenza, o di volta in volta diverse, seppur ricomprese nell ambito della stessa qualifica generica. In particolare, le mansioni indicano l attività lavorativa dedotta in obbligazione. Esse costituiscono l oggetto della prestazione dovuta, individuando l insieme dei compiti che il lavoratore può essere chiamato a svolgere e che possono essere pretesi dallo stesso. Sul piano organizzativo corrispondono alle posizioni di lavoro in cui l imprenditore articola e scompone l attività produttiva; la mansione è considerata l unità elementare di un facere ( 2 ), che combinata in modo tendenzialmente stabile con altre singole operazioni, da vita ad un insieme tipico e unitario di compiti configurando un determinato tipo di attività o modello di prestazione ( 3 ). Le mansioni di assunzione altro non sono che una variante terminologica di attività convenuta ( 4 ). 1 M.Meucci, Mansioni, studio, tempo libero dei lavoratori, Giuffrè, Milano 1984, p.5 2 G.Giugni, Mansioni e qualifica nel rapporto di lavoro, Jovene, Napoli 1963, p C.Pisani, La modificazione delle mansioni, Angeli, Milano 1996, p G.Giugni, Mansioni e qualifica nel rapporto di lavoro, Jovene, Napoli 1963, p.7 8

4 Esse costituiscono un prius logico per l inquadramento del lavoratore essendo, le stesse, presupposto per l attribuzione della qualifica e per l inquadramento nella corrispondente categoria; operazioni indispensabili per stabilire il trattamento normativo e retributivo spettante al prestatore. Per quanto concerne la qualifica occorre precisare che la stessa non riguarda un attività oggettivamente considerata, quanto piuttosto un determinato tipo di lavoratore o profilo professionale (operaio, impiegato sono, nella loro espressione letterale, un profilo di mestiere o di professione e solo indirettamente una descrizione di compiti). Le qualifiche dei lavoratori sono qualificazioni oggettive della prestazione che attengono all attività, al lavoro, ma non al lavoratore. La qualifica più ancora che come un termine correlativo alle mansioni, emerge come una variante semantica di queste ultime; il lavoratore ha una qualifica in quanto ha promesso e svolge un tipo di mansioni, corrispondenti a determinati tratti caratteristici, che per brevità di linguaggio vengono rappresentati con riferimento ad un lavoratore - tipo. Tale rappresentazione potrà avere un carattere specifico (qualifica in senso proprio) e, in tale veste, valere a designare, in tutto o in parte, la prestazione dovuta; potrà, di contro, rivestire un carattere più generico, ed in tal caso, sotto il più appropriato termine di categoria, sarà destinata a svolgere un diverso ruolo. Infatti è vero che alcune volte, le qualifiche, non sono rappresentative della totalità della prestazione dovuta, ma costituiscono un mero nomen destinato contingentemente a rappresentare una funzione che esaurisce ad un dato momento l attività del lavoratore, ma, a sua volta, non esaurisce l intera serie dei compiti esigibili da questi. 9

5 In tal caso la funzione degli elenchi di qualifiche, contenute nei contratti collettivi di lavoro, è quella di agevolare la sussunzione in ciascuna categoria di mansioni omogenee, individuando una serie di attività-tipo che, in frequenti ipotesi, potranno anche succedersi nel tempo, senza che abbia luogo alcuna modificazione dell oggetto del contratto. A queste accezioni (oggettive) di qualifica, se ne contrappone un'altra, che appare destinata non ad indicare un modo di essere della prestazione, ma una qualità del soggetto prestatore di lavoro; tale è ciò che la dottrina indica come qualifica soggettiva, legata all attitudine o all esperienza professionale specifica del lavoratore. Per ciò che, invece, riguarda l individuazione della qualifica hanno rilievo unicamente le mansioni svolte dal lavoratore all interno dell impresa in maniera stabile e continuativa; il giudice, quindi, per individuare la qualifica del lavoratore, dovrà: - accertare di fatto le mansioni effettivamente svolte dal dipendente ; - individuare la categoria del lavoratore e il livello di inquadramento in cui tale categoria si colloca nella contrattazione collettiva; - confrontare il risultato della prima indagine con le declaratorie contrattuali collettive. Inoltre vengono in soccorso alcuni criteri integrativi: in caso di assegnazione di mansioni promiscue si dovrà considerare mansione primaria e caratterizzante quella che viene svolta con maggiore frequenza e ripetitività a tal punto da costituire il contenuto normale della prestazione; tuttavia si deve considerare anche l aspetto qualitativo per cui può anche ritenersi prevalente una mansione esercitata con minor frequenza, ove richieda un alto grado di specializzazione. 10

6 Infine le qualifiche sono a loro volta raggruppate in entità classificatorie più ampie: le categorie. La categoria è un modo di designare effetti giuridici uniformi, un mero espediente di tecnica contrattuale o di espressione legislativa diretto esclusivamente a permettere l individuazione dell ambito di applicazione di una determinata disciplina, quindi a stabilire una serie precisa di diritti e obblighi. Se la qualifica viene ad identificarsi con l oggetto del contratto, la categoria, invece, pur avendo in quest ultimo il termine di riferimento, resta un elemento estrinseco ad esso ( 5 ). 1.2 Il potere di variazione delle mansioni (ius variandi) dal vecchio all attuale testo dell art c.c.: Prima di entrare nel merito dell argomento, esaminiamone le fondamentali premesse. L art del codice civile definisce prestatore di lavoro subordinato chi si obbliga mediante retribuzione a collaborare nell impresa, prestando il proprio lavoro intellettuale o manuale alle dipendenze e sotto la direzione dell imprenditore. I caratteri essenziali del rapporto di lavoro subordinato sono, quindi, la collaborazione e la subordinazione. Il primo è quel vincolo che lega un soggetto a partecipare fattivamente, anche se in vario modo, all attività lavorativa di un altro soggetto; nel rapporto di lavoro subordinato, l intensità di questo vincolo è particolarmente intensa, tanto da 5 G.Giugni, Mansioni e qualifica nel rapporto di lavoro, Jovene, Napoli 1963, p.41 11

7 caratterizzarsi per la continuità con cui il lavoratore mette a disposizione del datore di lavoro le sue energie e le sue capacità, inserendosi armonicamente all interno dell organizzazione produttiva. Il secondo è quel vincolo in base al quale spetta al datore di lavoro e, in sue vece, ai suoi collaboratori, il potere di impartire direttive e disposizioni tecnico-organizzative che si reputino idonee a migliorare la produttività dell impresa anche mediante decisioni modificative delle prestazioni dei singoli. Il datore di lavoro è, dunque, titolare di poteri giuridici in senso proprio, riconosciutigli dall ordinamento nella sua qualità di creditore di lavoro subordinato, l esercizio dei quali incide sulla sfera giuridica del lavoratore debitore. Si distinguono così, il potere direttivo, per conformare la prestazione lavorativa alle esigenze dell organizzazione, il potere di controllo, per verificare l esatto adempimento degli obblighi del dipendente, ed il potere disciplinare, per punire il lavoratore inadempiente nei casi consentiti. Questa facoltà datoriale unilaterale di adibire il prestatore a mansioni diverse rispetto a quanto convenuto, identifica un potere direttivo comunemente denominato ius variandi, letteralmente diritto di variare e vuole riferirsi, in generale, ad una variazione potestativa di una situazione o di alcune componenti di essa. Tale potere risulta giustificato dalle esigenze flessibili dell organizzazione del lavoro che spesso, per il loro carattere di eccezionalità, richiedono modifiche non prevedibili e non arginabili con l assunzione di altri lavoratori. Il diritto di variare, però, per quanto di estensione ampia, non può mai essere illimitato, a rischio, in caso contrario, di pregiudicare situazioni meritevoli di tutela. 12

8 Se poi il diritto di variare incide su profili che riguardano da vicino la personalità dell uomo, appare ancor più chiara l esigenza di stabilire con rigorosità i limiti all esercizio del diritto medesimo. Nel nostro ordinamento il libero esercizio dello jus variandi è vincolato ai limiti imposti dall art c.c. che contiene il cd. principio di contrattualità delle mansioni (tale disposizione è stata novellata ad opera dell art. 13 della Legge 300/70). Il testo originario dell art c.c. recitava: Il prestatore di lavoro deve essere adibito alle mansioni per le quali è stato assunto. Tuttavia, se non è convenuto diversamente, l imprenditore può, in relazione alle esigenze dell impresa, adibire il prestatore di lavoro ad una mansione diversa, purché essa non importi una diminuzione nella retribuzione o un mutamento sostanziale nella posizione di lui. Nel caso previsto nel comma precedente il prestatore di lavoro ha diritto al trattamento corrispondente all attività svolta, se è a lui più vantaggioso. L art.2103, nella sua formulazione originaria, disciplinava quindi l assegnazione iniziale ed il successivo mutamento delle mansioni del prestatore di lavoro. Per quanto concerne il primo aspetto, si asseriva il principio della contrattualità delle mansioni; sotto il secondo punto di vista si riconosceva il potere datoriale, lo jus variandi, di modificare unilateralmente le mansioni nel rispetto di taluni limiti imposti dal legislatore. L esercizio di questi poteri era sottoposto al limite 1) delle esigenze d impresa, a quello 2) della non mutabilità della posizione sostanziale del lavoratore ed a quello 3) della irriducibilità della retribuzione. 13

9 Troppo generico apparve il limite dell esigenza d impresa, tanto da dar vita a contrapposte interpretazioni dottrinali; poco incisivo apparve anche il secondo limite: la prevalente dottrina riteneva che si dovesse escludere la sussistenza di una modifica sostanziale laddove il mutamento avesse rivestito carattere di temporaneità o ci si trovasse dinanzi a mansioni affini alle precedenti. Il limite meglio definito era quello della irriducibilità della retribuzione che tuttavia consentiva l assegnazione a mansioni inferiori. Per ciò che invece riguardava l assegnazione alle mansioni superiori, la norma prevedeva solo un diritto al corrispondente trattamento economico, se più vantaggioso, e solo fino a quando il lavoratore non fosse stato adibito nuovamente a mansioni inferiori. Insomma, l originaria formulazione codicistica era chiaramente orientata a riconoscere la prevalenza delle esigenze aziendali su quelle del prestatore. Di fatto, prima dell introduzione dell art.13 della lg 300/70, l art.2103 non era riuscito a porre seri limiti alla discrezionalità dell imprenditore nell uso della forza lavoro; la norma appariva inidonea a tutelare il lavoratore, sia per i mutamenti in peius che per quelli a mansioni superiori; la scarsa incisività della stessa andava ricercata, innanzi tutto, nel fatto che i limiti da essa imposti allo ius variandi del datore di lavoro, riguardavano solo gli spostamenti unilaterali e non quelli avvenuti con il consenso del lavoratore. La prassi giurisprudenziale, ignorando la posizione di soggezione del lavoratore, si era consolidata nel senso di ritenere espressione dell acquiescenza, dello stesso, il suo comportamento concludente di esecuzione delle diverse mansioni assegnategli. 14

10 Era da ritenersi ammissibile il mutamento in peius se sostenuto dall acquiescenza del lavoratore; ossia, se il lavoratore, di fronte all assegnazione di mansioni inferiori, anziché avvalersi della facoltà di recesso, accetta di svolgere le diverse mansioni richieste, il suo comportamento tacito e non equivoco era da considerarsi pacificamente aderente alle nuove condizioni configurando un accettazione tacita riconducibile nello schema del comportamento concludente ex art c.c. In sostanza, dunque, i limiti al potere giuridico del datore di lavoro di modificare con atto unilaterale l originario oggetto del contratto di lavoro, desumibili dal 2103 c.c. nella sua vecchia formulazione, venivano in considerazione per lo spostamento attuato unilateralmente dall imprenditore e non per lo spostamento concordato tra le parti, sempre possibile ( 6 ). Le ampie possibilità lasciate alle determinazioni consensuali, nell ambito di un rapporto caratterizzato da notevole disparità di forza contrattuale tra le parti, finivano in realtà per vanificare l efficacia di ogni limite allo ius variandi imprenditoriale, compreso quello della intangibilità della retribuzione ( 7 ); era evidente come i diritti del lavoratore soggiacessero agli interessi dell impresa. Oltretutto, l originario art c.c. faceva riferimento soltanto alle mansioni di assunzione e non già alle prime mansioni assegnate; contestualmente l art. 96 disp. att. c.c. prescrive che l'imprenditore deve far conoscere al prestatore di lavoro, al momento 6 G.Suppiej, Mansioni del lavoratore, in Commentario dello statuto dei lavoratori, 1975, p F.Liso-M.Rusciano, La revisione della normativa sul rapporto di lavoro, Guida Editore, Napoli 1987, p

11 dell'assunzione, la categoria e la qualifica che gli sono assegnate in relazione alle mansioni per cui è stato assunto (principio della contrattualità delle mansioni) e non già in relazione alle prime mansioni che gli vengono assegnate. Quindi, secondo il combinato disposto dell originario art c.c. e dell art. 96 cit., al momento dell assunzione era già fissato il perimetro della flessibilità possibile senza limite alcuno: più erano ampie ovvero plurime le mansioni di assunzione e maggiore era il grado di flessibilità della prestazione lavorativa nel senso che il lavoratore poteva liberamente essere spostato da una mansione all altra nel rispetto dell ambito di assunzione. Non era neppure prescritto che le mansioni di assunzione fossero omogenee (dello stesso livello) o equivalenti. L originario art c.c., riferendosi alle mansioni per cui è stato assunto il lavoratore, non le qualificava affatto e quindi non poteva farsi riferimento ad una prescrizione di equivalenza. Insomma rilevava il fatto che il lavoratore fosse assunto per certe mansioni e non già con certe mansioni. Veniva poi ignorata anche la possibilità di progressione di livello. Era come se in una visione statica e rigida - il lavoratore, assunto per certe mansioni, fosse destinato a rimanere ancorato a quelle mansioni senza che si ipotizzasse una progressione di livello nella vita lavorativa. Anche se poi una progressione c era di fatto, la garanzia rimaneva la stessa: quelle delle mansioni di assunzione e non già quella delle più elevate mansioni assegnate da ultimo. 16

12 Pertanto la progressione di livello, anche se di fatto si fosse verificata, non godeva di una stabilizzazione garantita perché ciò che era garantito era il mantenimento delle mansioni di assunzione. Chi saliva nella scala dei livelli o dei gradi secondo la dizione dell art. 96 disp. att. c.c. poteva anche dover scendere quella stessa scala, in ragione dell esercizio dello jus variandi del datore di lavoro, poiché ciò che era garantito al lavoratore era unicamente il mantenimento delle mansioni di assunzione. Non vi era nemmeno una garanzia contro la regressione, sempre che le nuove inferiori mansioni fossero state corrispondenti a quelle per le quali il lavoratore era stato assunto. Quando l originario art c.c. parlava di assegnazione di mansione diversa e poneva dei limiti si riferiva alla mansione diversa da quella di assunzione e non già a quella diversa dalle ultime in concreto assegnate al prestatore. La flessibilità era, perciò, massima. Quindi, in sintesi, la garanzia era solo quella del mantenimento delle mansioni di assunzione nell ambito delle quali l esercizio dello jus variandi del datore di lavoro era pieno. Tale flessibilità originaria era tanto maggiore quanto plurime erano le mansioni di assunzione con conseguente riduzione dell operatività della garanzia stessa; in altri termini vi era sì una garanzia a fronte di uno jus variandi che si sostanziasse in un demansionamento ( mutamento sostanziale della posizione di lavoro), ma essa da una parte era dimensionata dalla conformazione delle mansioni di assunzione (più erano ampie e plurime, minore era la garanzia), d altra parte era statica perché ignorava la possibile progressione del lavoratore verso mansioni e qualifiche più elevate. 17

DIRITTO DEL LAVORO. DIRITTO DEI RAPPORTI INDIVIDUALI DI LAVORO (Diritto del lavoro in senso stretto)

DIRITTO DEL LAVORO. DIRITTO DEI RAPPORTI INDIVIDUALI DI LAVORO (Diritto del lavoro in senso stretto) DIRITTO DEL LAVORO DIRITTO DEI RAPPORTI INDIVIDUALI DI LAVORO (Diritto del lavoro in senso stretto) DIRITTO DEI RAPPORTI COLLETTIVI (Diritto sindacale) Le fonti Costituzione Legge Contratto collettivo

Dettagli

Lavoro & Previdenza La circolare su temi previdenziali e giuslavoristici

Lavoro & Previdenza La circolare su temi previdenziali e giuslavoristici Lavoro & Previdenza La circolare su temi previdenziali e giuslavoristici N. 133 16.07.2015 La nuova disciplina delle mansioni È legittimo adibire il lavoratore a mansioni inferiori, a determinate condizioni,

Dettagli

DIRITTO DEL LAVORO. DIRITTO DEI RAPPORTI INDIVIDUALI DI LAVORO (Diritto del lavoro in senso stretto)

DIRITTO DEL LAVORO. DIRITTO DEI RAPPORTI INDIVIDUALI DI LAVORO (Diritto del lavoro in senso stretto) DIRITTO DEL LAVORO DIRITTO DEI RAPPORTI INDIVIDUALI DI LAVORO (Diritto del lavoro in senso stretto) DIRITTO DEI RAPPORTI COLLETTIVI (Diritto sindacale) Le fonti Costituzione Legge Contratto collettivo

Dettagli

l Il quadro normativo e contrattuale

l Il quadro normativo e contrattuale GIUGNO 2008 1 l Premessa La recente riforma del rapporto a termine realizzata attraverso le disposizioni introdotte dal protocollo sul welfare 2007 poi tradotto in legge n. 247/2007, ha riproposto il tema

Dettagli

SOMMARIO. Presentazione... VII

SOMMARIO. Presentazione... VII SOMMARIO Presentazione... VII PAOLO SORDI Chi era Attilio Palladini... 1 IOLANDA PICCININI Mansioni e autonomia negoziale... 7 CARMELO CELENTANO Problemi di legittimità costituzionale del nuovo art. 2103

Dettagli

Fondamenti di Diritto

Fondamenti di Diritto Fondamenti di Diritto 10 marzo 2008 1 LAVORO SUBORDINATO 2 Rapporto di lavoro subordinato Art. 2094 Codice Civile E prestatore di lavoro subordinato chi si obbliga mediante retribuzione a collaborare nell

Dettagli

Cambiamenti e opportunità per la gestione del personale nei contratti di lavoro subordinato

Cambiamenti e opportunità per la gestione del personale nei contratti di lavoro subordinato Cambiamenti e opportunità per la gestione del personale nei contratti di lavoro subordinato Le novità introdotte dal Jobs Act: Revisione della normativa in tema di Mansioni Avv. Giorgio Molteni 1 La nuova

Dettagli

Diritto del Lavoro. Le mansioni

Diritto del Lavoro. Le mansioni Diritto del Lavoro Mario GALLO Professore a contratto di Diritto del Lavoro nell Lazio Meridionale Cassino, 12 novembre 2015 1 Le mansioni 2 Principi generali: l oggetto della prestazione lavorativa Nel

Dettagli

Art c.c. «PRESTAZIONE DEL LAVORO» (nuovo 2103) «MANSIONI DEL LAVORATORE» (vecchio 2103)

Art c.c. «PRESTAZIONE DEL LAVORO» (nuovo 2103) «MANSIONI DEL LAVORATORE» (vecchio 2103) Art. 2103 c.c. «PRESTAZIONE DEL LAVORO» (nuovo 2103) «MANSIONI DEL LAVORATORE» (vecchio 2103) L. delega 10 dicembre 2014, n. 183 Art. 1 7. Allo scopo di rafforzare le opportunità di ingresso nel mondo

Dettagli

Regime probatorio per dimostrare l esistenza del rapporto di lavoro subordinato. Onere della prova rigoroso nelle imprese familiari

Regime probatorio per dimostrare l esistenza del rapporto di lavoro subordinato. Onere della prova rigoroso nelle imprese familiari N. 313 del 26.07.2011 La Memory A cura di Raffaele Covino Avvocato e Funzionario della DPL Modena (1) Regime probatorio per dimostrare l esistenza del rapporto di lavoro subordinato. Onere della prova

Dettagli

Mansioni e qualifiche LAUREA MAGISTRALE - MARZO 2016 MONICA MCBRITTON

Mansioni e qualifiche LAUREA MAGISTRALE - MARZO 2016 MONICA MCBRITTON Mansioni e qualifiche LAUREA MAGISTRALE - MARZO 2016 MONICA MCBRITTON Mansioni 2 Sono l oggetto della prestazione dedotta in contratto. Sono il criterio di determinazione qualitativa dell oggetto della

Dettagli

PREMESSA Legge Delega 10 dicembre 2014 n. 183 (articolo 1, comma 7, lettera e l art. 3 del D.Lgs. 15 giugno 2015, n. 81 art Cod. Civ.

PREMESSA Legge Delega 10 dicembre 2014 n. 183 (articolo 1, comma 7, lettera e l art. 3 del D.Lgs. 15 giugno 2015, n. 81 art Cod. Civ. www.studiomarazza.it Studio Legale Marazza & Associati 2015 PREMESSA La nuova disciplina delle mansioni, traente origine nella Legge Delega 10 dicembre 2014 n. 183 (articolo 1, comma 7, lettera e), si

Dettagli

NUOVA DISCIPLINA DELLE MANSIONI

NUOVA DISCIPLINA DELLE MANSIONI NUOVA DISCIPLINA DELLE MANSIONI D.Lgs. 15 giugno 2015, n. 81 G.U. 24 giugno 2015, n. 144 Entrata in vigore: giovedì 25 giugno 2015 Alberto Bosco 1 Testo organico delle tipologie contrattuali Articolo 51

Dettagli

LA TRASFERTA DEL LAVORATORE ORDINE DEI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI MAGENTA 17 APRILE 2009

LA TRASFERTA DEL LAVORATORE ORDINE DEI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI MAGENTA 17 APRILE 2009 LA TRASFERTA DEL LAVORATORE ORDINE DEI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI MAGENTA 17 APRILE 2009 NOZIONE TRASFERTA COMPORTA UN MUTAMENTO TEMPORANEO RISPETTO A QUANTO SCRITTO NELLA LETTERA DI ASSUNZIONE

Dettagli

JOBS ACT LA NUOVA DISCIPLINA DELLE MANSIONI E DEI CONTROLLI A DISTANZA

JOBS ACT LA NUOVA DISCIPLINA DELLE MANSIONI E DEI CONTROLLI A DISTANZA JOBS ACT LA NUOVA DISCIPLINA DELLE MANSIONI E DEI CONTROLLI A DISTANZA Porto San Giorgio 18 novembre 2015 Pesaro 27 novembre 2015 Avv. Alberto Piccinini LA DISCIPLINA DELLE MANSIONI PRIMA DELLA RIFORMA

Dettagli

La disciplina delle mansioni secondo il nuovo art c.c.

La disciplina delle mansioni secondo il nuovo art c.c. La disciplina delle mansioni secondo il nuovo art. 2103 c.c. 4 novembre 2016 università di ferrara dip. di giurisprudenza corso di diritto del lavoro a.a. 2016/2017 relatrice: sarah barutti brtsrh@unife.it

Dettagli

La disciplina delle mansioni. Le dirompenti novità del Jobs Act

La disciplina delle mansioni. Le dirompenti novità del Jobs Act La disciplina delle mansioni Le dirompenti novità del Jobs Act Revisione della disciplina delle mansioni legge delega: art. 1, comma 7, lett. e) revisione della disciplina delle mansioni, in caso di processi

Dettagli

CONTRIBUTI PREVIDENZIALI E RAPPORTI DI LAVORO SUBORDINATO, AUTONOMO E PARASUBORDINATO. della Dott.ssa Raffaella De Vico

CONTRIBUTI PREVIDENZIALI E RAPPORTI DI LAVORO SUBORDINATO, AUTONOMO E PARASUBORDINATO. della Dott.ssa Raffaella De Vico CONTRIBUTI PREVIDENZIALI E RAPPORTI DI LAVORO SUBORDINATO, AUTONOMO E PARASUBORDINATO della Dott.ssa Raffaella De Vico Nel nostro ordinamento giuridico, l inserimento del lavoratore nella categoria dei

Dettagli

REGOLAMENTO SULLA MOBILITA DI AREA DEL PERSONALE TECNICO-AMMINISTRATIVO

REGOLAMENTO SULLA MOBILITA DI AREA DEL PERSONALE TECNICO-AMMINISTRATIVO REGOLAMENTO SULLA MOBILITA DI AREA DEL PERSONALE TECNICO-AMMINISTRATIVO Art. 1 - Disciplina. 1. Il presente Regolamento disciplina i criteri per la Mobilità di Area, nell ambito della medesima Categoria

Dettagli

Demansionamento del lavoratore: quando è lecito? di Gianfranco Cassano

Demansionamento del lavoratore: quando è lecito? di Gianfranco Cassano Demansionamento del lavoratore: quando è lecito? di Gianfranco Cassano Caratteristica del rapporto di lavoro è il potere attribuito al datore di lavoro di modificare le mansioni del lavoratore durante

Dettagli

DIRITTO DEL LAVORO. Nozioni base

DIRITTO DEL LAVORO. Nozioni base DIRITTO DEL LAVORO Nozioni base CONTENUTI Obiettivi delle lezioni Suddivisioni del diritto del lavoro Le fonti del diritto del lavoro Autonomia e subordinazione Lavoro subordinato Lavoro parasubordinato

Dettagli

Controlli in materia lavoro: il GPS necessita di accordo sindacale

Controlli in materia lavoro: il GPS necessita di accordo sindacale CIRCOLARE A.F. N. 172 del 13 Dicembre 2016 Ai gentili clienti Loro sedi Controlli in materia lavoro: il GPS necessita di accordo sindacale Premessa Con la circolare n. 2 del 07.11.2016 l Ispettorato Nazionale

Dettagli

I LA PRIVATIZZAZIONE DEL RAPPORTO DI LAVORO ALLE DIPENDENZE DELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI

I LA PRIVATIZZAZIONE DEL RAPPORTO DI LAVORO ALLE DIPENDENZE DELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI Presentazione...................................... VII Capitolo I LA PRIVATIZZAZIONE DEL RAPPORTO DI LAVORO ALLE DIPENDENZE DELLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI 1.1. Il quadro normativo.............................

Dettagli

ISSN Pubblicato dal 06/07/2015

ISSN Pubblicato dal 06/07/2015 ISSN 1127-8579 Pubblicato dal 06/07/2015 All'indirizzo http://www.diritto.it/docs/37199-cambia-l-art-2103-c-c-il-lavoratore-pu-essereadibito-a-mansioni-diverse-anche-inferiori-approvati-l-11-giugno-2015-i-decreti-attuativi-aljobs-act

Dettagli

VENERDI 26 FEBBRAIO 2016 GESTIONE DEL RAPPORTO: MANSIONI E CONTROLLI

VENERDI 26 FEBBRAIO 2016 GESTIONE DEL RAPPORTO: MANSIONI E CONTROLLI VENERDI 26 FEBBRAIO 2016 GESTIONE DEL RAPPORTO: MANSIONI E CONTROLLI 1 JUS VARIANDI ALLA LUCE DEL NUOVO ART. 2103 c.c. 2 EVOLUZIONE NORMATIVA ART. 2103.c.c CODICE CIVILE 1942 L. 300/1970 STATUTO DEI LAVORATORI

Dettagli

Lavoro occasionale accessorio contratto a progetto contratto di lavoro occasionale: analisi e. Loredana Rosato, DPL Rovigo

Lavoro occasionale accessorio contratto a progetto contratto di lavoro occasionale: analisi e. Loredana Rosato, DPL Rovigo Lavoro occasionale accessorio contratto a progetto contratto di lavoro occasionale: analisi e confronti Loredana Rosato, DPL Rovigo Seminario sul lavoro Corso per volontari dell accoglienza CSV Rovigo

Dettagli

Capitolo primo Lavoro subordinato, lavoro autonomo e attività di lavoro dedotte in altre fattispecie contrattuali

Capitolo primo Lavoro subordinato, lavoro autonomo e attività di lavoro dedotte in altre fattispecie contrattuali Indice Prefazione alla terza edizione 7 Prefazione alla seconda edizione 8 Prefazione alla prima edizione 9 Capitolo primo Lavoro subordinato, lavoro autonomo e attività di lavoro dedotte in altre fattispecie

Dettagli

COMUNE DI GIUGLIANO Provincia di Napoli

COMUNE DI GIUGLIANO Provincia di Napoli COMUNE DI GIUGLIANO Provincia di Napoli REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA allegato alla delibera G.C.n. 109 del 5.04.2011 modificato con delibera

Dettagli

Scheda approfondita APPRENDISTATO

Scheda approfondita APPRENDISTATO Scheda approfondita APPRENDISTATO Nozione Finalità Ambito soggettivo di applicazione Legenda Contenuto Precisazioni Riferimenti normativi Ambito oggettivo di applicazione Forma Durata Trattamento economico

Dettagli

Contratti di lavoro autonomo La prestazione occasionale. Dott. Vincenzo Tedesco Università di Pisa

Contratti di lavoro autonomo La prestazione occasionale. Dott. Vincenzo Tedesco Università di Pisa Contratti di lavoro autonomo La prestazione occasionale Dott. Vincenzo Tedesco Università di Pisa 1 Le forme di collaborazione nelle aziende pubbliche e private La più classica forme di collaborazione

Dettagli

Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali

Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali Roma, 11 luglio 2005 Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali Direzione generale per l Attività Ispettiva Alla Associazione Nazionale Costruttori Edili (ANCE) Prot. n 1006 e p.c. alle Direzioni regionali

Dettagli

JOBS ACT 1 IL DECRETO POLETTI SUI CONTRATTI A TEMPO DETERMINATO

JOBS ACT 1 IL DECRETO POLETTI SUI CONTRATTI A TEMPO DETERMINATO ALBA 13 novembre 2015 Jobs Act Avv. Vincenzo Martino 1 JOBS ACT 1 IL DECRETO POLETTI SUI CONTRATTI A TEMPO DETERMINATO D.L. 20 marzo 2014 n. 34, convertito in L. 16 maggio 2014 n. 78 Liberalizzazione assunzioni

Dettagli

SMART WORKING LE NUOVE REGOLE

SMART WORKING LE NUOVE REGOLE SMART WORKING LE NUOVE REGOLE Avv. Giampiero Falasca 15 giugno 2017 www.dlapiper.com 15 giugno 2017 0 Definizione di Smart Working Il lavoro agile (o smart working) è una modalità flessibile di esecuzione

Dettagli

Circolare N. 143 del 16 Ottobre 2015

Circolare N. 143 del 16 Ottobre 2015 Circolare N. 143 del 16 Ottobre 2015 Collaborazione coordinata: deroghe e possibilità di riqualificazione a fronte dell abrogazione dal 31.12.2015 Gentile cliente, con la presente desideriamo informarla

Dettagli

Scheda approfondita LAVORO RIPARTITO

Scheda approfondita LAVORO RIPARTITO Scheda approfondita LAVORO RIPARTITO Nozione Finalità Ambito soggettivo di applicazione Legenda Contenuto Precisazioni Riferimenti normativi Ambito oggettivo di applicazione Forma Durata Trattamento economico

Dettagli

REGOLAMENTO PER IL CONFERIMENTO DI INCARICHI DI PRESTAZIONE D'OPERA AUTONOMA. Ufficio Selezione del Personale ENTRATA IN VIGORE 1 marzo 2007

REGOLAMENTO PER IL CONFERIMENTO DI INCARICHI DI PRESTAZIONE D'OPERA AUTONOMA. Ufficio Selezione del Personale ENTRATA IN VIGORE 1 marzo 2007 REGOLAMENTO PER IL CONFERIMENTO DI INCARICHI DI PRESTAZIONE D'OPERA AUTONOMA SENATO ACCADEMICO 19/02/2007 CONSIGLIO DI 27/02/2007 AMMINISTRAZIONE DECRETO RETTORALE 01/03/07 n 292 UFFICIO COMPETENTE Ufficio

Dettagli

Con la sentenza in epigrafe, la Suprema Corte di Cassazione, nello statuire sulla competenza territoriale in materia di obbligazioni pecuniarie, si

Con la sentenza in epigrafe, la Suprema Corte di Cassazione, nello statuire sulla competenza territoriale in materia di obbligazioni pecuniarie, si Con la sentenza in epigrafe, la Suprema Corte di Cassazione, nello statuire sulla competenza territoriale in materia di obbligazioni pecuniarie, si pronuncia altresì sulla questione relativa all interpretazione

Dettagli

Il diritto del lavoro è il complesso di norme che disciplinano il rapporto di lavoro e che tutelano

Il diritto del lavoro è il complesso di norme che disciplinano il rapporto di lavoro e che tutelano DIRITTO DEL LAVORO NOZIONE Il diritto del lavoro è il complesso di norme che disciplinano il rapporto di lavoro e che tutelano oltre che l interesse economico, anche la libertà, dignità, e personalità

Dettagli

Persona che si obbliga a compiere verso un corrispettivo un opera o un servizio, con lavoro prevalentemente proprio e senza vincolo di subordinazione

Persona che si obbliga a compiere verso un corrispettivo un opera o un servizio, con lavoro prevalentemente proprio e senza vincolo di subordinazione Area Lavoro e Previdenza LE COLLABORAZIONI COORDINATE E CONTINUATIVE, IL LAVORO A PROGETTO E IL LAVORO AUTONOMO OCCASIONALE Milano, 20 giugno 2007 Valeria Innocenti 1 2 LAVORATORE AUTONOMO (art. 2222 c.c.

Dettagli

REGOLAMENTO DISCIPLINANTE L ATTRIBUZIONE DEL COMPENSO PER LE SPECIFICHE RESPONSABILITA * * *

REGOLAMENTO DISCIPLINANTE L ATTRIBUZIONE DEL COMPENSO PER LE SPECIFICHE RESPONSABILITA * * * REGOLAMENTO DISCIPLINANTE L ATTRIBUZIONE DEL COMPENSO PER LE SPECIFICHE RESPONSABILITA * * * Adottato con Deliberazione di Giunta Comunale n. 185/2013 e modificato con Deliberazione di Giunta Comunale

Dettagli

CAUSA DEL CONTRATTO. Tesi oggettiva: Tesi soggettiva:

CAUSA DEL CONTRATTO. Tesi oggettiva: Tesi soggettiva: CAUSA DEL CONTRATTO Tesi oggettiva: funzione economico sociale dell atto di volontà, giustificazione dell autonomia privata. Ad esempio la causa del contratto di lavoro è lo scambio di prestazione di lavoro

Dettagli

Il Contratto Collettivo

Il Contratto Collettivo Il Contratto Collettivo I contratti collettivi stipulati dalle associazioni sindacali sono da collocarsi nella categoria degli atti dell autonomia privata negoziali; essi vincolano, in termini giuridici,

Dettagli

Cosa succede quando il lavoratore viene demansionato

Cosa succede quando il lavoratore viene demansionato Cosa succede quando il lavoratore viene demansionato http://www.diritto.it/articoli/lavoro/giua.html Introduzione Il Codice Civile all articolo 2103 c.c., modificato dall art. 13 Legge n.300/70 (cd. Statuto

Dettagli

CONTRATTO INDIVIDUALE DI LAVORO A TEMPO PIENO E DETERMINATO TRAMERI ANDREA

CONTRATTO INDIVIDUALE DI LAVORO A TEMPO PIENO E DETERMINATO TRAMERI ANDREA COMUNE DI TEGLIO PROVINCIA DI SONDRIO CONTRATTO INDIVIDUALE DI LAVORO A TEMPO PIENO E DETERMINATO TRAMERI ANDREA CONTRATTO INDIVIDUALE DI LAVORO A TEMPO PIENO E DETERMINATO L'anno duemilatredici (2013)

Dettagli

IL RAPPORTO DI LAVORO FONTI DISCIPLINA TIPOLOGIA

IL RAPPORTO DI LAVORO FONTI DISCIPLINA TIPOLOGIA IL RAPPORTO DI LAVORO FONTI DISCIPLINA TIPOLOGIA Il lavoro all inizio della COSTITUZIONE ART. 1 COST. L Italia è una Repubblica democratica fondata sul lavoro ART. 4 COST. La Repubblica riconosce a tutti

Dettagli

REGOLAMENTO PER L ATTRIBUZIONE DI COMPENSI PER SPECIFICHE RESPONSABILITA

REGOLAMENTO PER L ATTRIBUZIONE DI COMPENSI PER SPECIFICHE RESPONSABILITA COMUNE DI CASOREZZO Provincia di Milano REGOLAMENTO PER L ATTRIBUZIONE DI COMPENSI PER SPECIFICHE RESPONSABILITA Approvato con deliberazione G.C. n. 74 del 30/06/2016 esecutiva ai sensi dell art. 134 comma

Dettagli

LAVORATORE AUTONOMO ED IMPRESA ESECUTRICE. Titolo IV del Testo Unico Sicurezza sul Lavoro

LAVORATORE AUTONOMO ED IMPRESA ESECUTRICE. Titolo IV del Testo Unico Sicurezza sul Lavoro LAVORATORE AUTONOMO ED IMPRESA ESECUTRICE Titolo IV del Testo Unico Sicurezza sul Lavoro L'art. 2082 del codice civile definisce imprenditore "chi esercita professionalmente un'attività economica organizzata

Dettagli

Alcuni casi pratici per la corretta gestione dell orario

Alcuni casi pratici per la corretta gestione dell orario S.A.F. SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE LUIGI MARTINO Alcuni casi pratici per la corretta gestione dell orario Avv. Francesco Mariani Studio Legale Daverio & Florio 18 giugno 2015 S.A.F. SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE

Dettagli

REGOLAMENTO PER IL CONFERIMENTO DI INCARICHI DIRIGENZIALI EX ART. 15 SEPTIES DEL D. LGS. 502/92 E S.M.I. (Reg. n. 11/2008)

REGOLAMENTO PER IL CONFERIMENTO DI INCARICHI DIRIGENZIALI EX ART. 15 SEPTIES DEL D. LGS. 502/92 E S.M.I. (Reg. n. 11/2008) FONDAZIONE IRCCS POLICLINICO SAN MATTEO Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico di diritto pubblico C.F. 00303490189 - P. IVA 00580590180 V.le Golgi, 19-27100 PAVIA Tel. 0382 5011 REGOLAMENTO

Dettagli

- LA REVISIONE DELLA DISCIPLINA DELLE MANSIONI - l art c.c.

- LA REVISIONE DELLA DISCIPLINA DELLE MANSIONI - l art c.c. - LA REVISIONE DELLA DISCIPLINA DELLE MANSIONI - l art. 2103 c.c. 1 L. 183/2014 LEGGE DELEGA (JOBS ACT) Al fine di agevolare l occupazione, adeguare i contratti vigenti alle esigenze contesto occupazionale

Dettagli

CRITICITÀ DELLE TIPOLOGIE CONTRATTUALI TRA SOCIETÀ E COLLABORATORI

CRITICITÀ DELLE TIPOLOGIE CONTRATTUALI TRA SOCIETÀ E COLLABORATORI CRITICITÀ DELLE TIPOLOGIE CONTRATTUALI TRA SOCIETÀ E COLLABORATORI Rapporto di lavoro subordinato (art. 2081 c.c.) È prestatore di lavoro subordinato chi si obbliga mediante retribuzione a collaborare

Dettagli

Capitolo IX Lavoro ripartito (job-sharing)

Capitolo IX Lavoro ripartito (job-sharing) Capitolo IX Lavoro ripartito (job-sharing) di Francesco Catalfamo e Marco Viola 1. Modalità di utilizzo del lavoro ripartito Art. 51 Definizione e modalità di impiego del lavoro ripartito Il contratto

Dettagli

Comune di Diano Marina - Provincia di Imperia -

Comune di Diano Marina - Provincia di Imperia - Comune di Diano Marina - Provincia di Imperia - REGOLAMENTO PER L'ATTRIBUZIONE DELL'INDENNITA' PER SPECIFICHE RESPONSABILITA' Approvato con deliberazione della Giunta Comunale n. del INDICE Art. 1 Finalità

Dettagli

Non si tratta di part-time!!

Non si tratta di part-time!! Non si tratta di part-time!! Part-time entrava in gioco solo ai fini previdenziali e solo come termine di paragone specifica infatti la circolare che:.. I due lavoratori contitolari del contratto potranno

Dettagli

Il testo unico in materia di salute e sicurezza sul lavoro (D.Lgs(

Il testo unico in materia di salute e sicurezza sul lavoro (D.Lgs( Il testo unico in materia di salute e sicurezza sul lavoro (D.Lgs( D.Lgs.. 81/08) e il regolamento consortile per l assegnazione l e l esecuzione l dei contratti 17 settembre 2008 Palazzo della Cultura

Dettagli

Demansionamento e dequalificazione del lavoratore subordinato

Demansionamento e dequalificazione del lavoratore subordinato Demansionamento e dequalificazione del lavoratore subordinato In tema di lavoro subordinato, per l accertamento della sussistenza di un demansiomento, il giudice non deve operare solo un confronto tra

Dettagli

NEWSLETTER 27/2015. Corato, 19 novembre 2015 SOMMARIO

NEWSLETTER 27/2015. Corato, 19 novembre 2015 SOMMARIO NEWSLETTER 27/2015 Corato, 19 novembre 2015 SOMMARIO 1 DISPOSIZIONI LEGISLATIVE D.lgs. 15 giugno 2015, n. 81 L esposizione che segue, rappresenta una breve sintesi di disposizioni legislative, chiarimenti

Dettagli

CONTRATTO DI COLLABORAZIONE AUTONOMA PER LO SVOLGIMENTO DI UN SUPPORTO TECNICO SPECIALISTICO DI TIPO

CONTRATTO DI COLLABORAZIONE AUTONOMA PER LO SVOLGIMENTO DI UN SUPPORTO TECNICO SPECIALISTICO DI TIPO Reg. Inc. n. Pordenone, lì CONTRATTO DI COLLABORAZIONE AUTONOMA PER LO SVOLGIMENTO DI UN SUPPORTO TECNICO SPECIALISTICO DI TIPO STATISTICO E METODOLOGICO ALL'OSSERVATORIO PROVINCIALE DELLE POLITICHE DEL

Dettagli

ATTO ORGANIZZATIVO PER LA DISCIPLINA DELL AREA DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE (Artt. 8, 9 e 10 del CCNL 31/03/1999 e Art. 10 CCNL 22/01/2004)

ATTO ORGANIZZATIVO PER LA DISCIPLINA DELL AREA DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE (Artt. 8, 9 e 10 del CCNL 31/03/1999 e Art. 10 CCNL 22/01/2004) REGIONE ABRUZZO CONSIGLIO REGIONALE ATTO ORGANIZZATIVO PER LA DISCIPLINA DELL AREA DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE (Artt. 8, 9 e 10 del CCNL 31/03/1999 e Art. 10 CCNL 22/01/2004) a) Funzioni di direzione

Dettagli

Lavoro a termine: davvero ci avviciniamo ai nostri competitors internazionali?

Lavoro a termine: davvero ci avviciniamo ai nostri competitors internazionali? Lavoro a : davvero ci avviciniamo ai nostri competitors internazionali? 1. Tabella di sintesi RICORSO AL LAVORO A TERMINE Disciplina Sì No Causali di ricorso Francia, Germania, Spagna, Germania (acausale),

Dettagli

RISOLUZIONE N. 254/E QUESITO

RISOLUZIONE N. 254/E QUESITO RISOLUZIONE N. 254/E Direzione Centrale Normativa e Contenzioso Roma, 29 settembre 2009 OGGETTO: Istanza di interpello - Articolo 11, legge 27 luglio 2000, n. 212 Regime fiscale applicabile, ai fini delle

Dettagli

HEALTH MANAGEMENT ISTITUTO DI MANAGEMENT SANITARIO FIRENZE

HEALTH MANAGEMENT ISTITUTO DI MANAGEMENT SANITARIO FIRENZE 1 OGGETTO CONTRATTI DI LAVORO A TEMPO DETERMINATO QUESITO (posto in data 14 ottobre 2009) In data 01/02/2008 mi viene conferito l incarico temporaneo di durata non superiore a mesi 6, rinnovato in continuità

Dettagli

L affidamento può essere a titolo gratuito od oneroso per i professori di I e II fascia, sarà obbligatoriamente a titolo oneroso per i ricercatori.

L affidamento può essere a titolo gratuito od oneroso per i professori di I e II fascia, sarà obbligatoriamente a titolo oneroso per i ricercatori. Dipartimento di Scienze Regolamento per il conferimento di incarichi d insegnamento e di didattica integrativa ai sensi della legge 30 dicembre 2010 n. 240 per i Corsi di Studio approvato dal Consiglio

Dettagli

PARTE I LA TRASFORMAZIONE IN GENERALE

PARTE I LA TRASFORMAZIONE IN GENERALE SOMMARIO V PARTE I LA TRASFORMAZIONE IN GENERALE CAPITOLO I LA DISCIPLINA GENERALE DELLA TRASFORMAZIONE 1. La trasformazione: mutamento delle regole di organizzazione nella continuità dei rapporti patrimoniali

Dettagli

Avv. Alessandro De Palma

Avv. Alessandro De Palma Il punto di vista aziendale: flessibilità, certificazione, stabilizzazione. Conviene ancora il lavoro autonomo a fronte delle tutele crescenti? Avv. Alessandro De Palma 1 CO.CO.PRO. già in atto al 25 giugno

Dettagli

PARTE II FORMULARIO DEI CONTRATTI DI LAVORO

PARTE II FORMULARIO DEI CONTRATTI DI LAVORO PARTE II FORMULARIO DEI CONTRATTI DI LAVORO La stesura di un contratto di lavoro è operazione tecnicamente complessa e difficilmente replicabile per il tramite di formule standardizzate. Il pieno e corretto

Dettagli

TRASFERIMENTO E MUTAMENTO DI MANSIONI. SCUOLA FORENSE MILANO 6 MARZO 2015 Avv. Antonella Negri. www.beplex.com

TRASFERIMENTO E MUTAMENTO DI MANSIONI. SCUOLA FORENSE MILANO 6 MARZO 2015 Avv. Antonella Negri. www.beplex.com TRASFERIMENTO E MUTAMENTO DI MANSIONI SCUOLA FORENSE MILANO 6 MARZO 2015 Avv. Antonella Negri www.beplex.com Il mutamento del luogo di esecuzione della prestazione lavorativa 1. Il trasferimento 2. La

Dettagli

Il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali

Il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Alle Direzioni Regionali del lavoro CIRCOLARE N. 40 / 05 PROT. 15/V/0021222/14.01.04.02 del 22.12.05 Alle Direzioni Provinciali del lavoro LORO SEDI Alla

Dettagli

Autonomia vs. Subordinazione

Autonomia vs. Subordinazione Autonomia vs. Subordinazione Avv. Aldo Bottini 28 febbraio 2014 Lavoro subordinato (art. 2094 c.c.) Autore Presentazione Titolo Presentazione «È prestatore di lavoro subordinato chi si obbliga mediante

Dettagli

A.C Disegno di legge

A.C Disegno di legge A.C. 4135 Disegno di legge Misure per la tutela del lavoro autonomo non imprenditoriale e misure volte a favorire l articolazione flessibile nei tempi e nei luoghi del lavoro subordinato AUDIZIONE ANIA

Dettagli

NUOVE OPPORTUNITÀ PER I CONSULENTI DEL LAVORO NELLE COMMISSIONI DI CONCILIAZIONE DOPO IL JOBS ACT

NUOVE OPPORTUNITÀ PER I CONSULENTI DEL LAVORO NELLE COMMISSIONI DI CONCILIAZIONE DOPO IL JOBS ACT NUOVE OPPORTUNITÀ PER I CONSULENTI DEL LAVORO NELLE COMMISSIONI DI CONCILIAZIONE DOPO IL JOBS ACT Brescia, 29 ottobre 2015 Relatore: dott. Massimo Brisciani ARGOMENTI T U T E L E C R E S C E N T I 3 C

Dettagli

Guida del DISTACCATO. Centro Studi Macro Economici Noachide SINFUB Edizione novembre 2016

Guida del DISTACCATO. Centro Studi Macro Economici Noachide SINFUB Edizione novembre 2016 Guida del DISTACCATO Centro Studi Macro Economici Noachide SINFUB Edizione novembre 2016 INDICE Pag. 3 LEGENDA Pag. 4 FONTI GIURIDICHE Pag. 5 DOMANDE E RISPOSTE 1 Requisiti, Consenso, Trattamento economico

Dettagli

Le nuove collaborazioni a progetto (alla luce della legge n.92/2012)

Le nuove collaborazioni a progetto (alla luce della legge n.92/2012) Modena, 12 luglio 2012 Le nuove collaborazioni a progetto (alla luce della legge n.92/2012) Flavia Pasquini Vice Presidente - Commissione di certificazione Centro Studi Marco Biagi - Università di Modena

Dettagli

.attività! Insegnamento privato supplementare. Piccoli lavori di giardinaggio, nonché di pulizia e manutenzione di edifici e monumenti

.attività! Insegnamento privato supplementare. Piccoli lavori di giardinaggio, nonché di pulizia e manutenzione di edifici e monumenti .attività! Piccoli lavori domestici a carattere straordinario, compresa l assistenza domiciliare ai bambini e alle persone anziane, ammalate o con handicap Insegnamento privato supplementare Piccoli lavori

Dettagli

AMMINISTRANDO LA CARITAS: ISTRUZIONI PER L USO

AMMINISTRANDO LA CARITAS: ISTRUZIONI PER L USO AMMINISTRANDO LA CARITAS: ISTRUZIONI PER L USO Un breve percorso per individuare alcuni nodi operativi e ottenere alcune indicazioni di massima Percorso di formazione base per Equipe Caritas diocesana

Dettagli

Le collaborazioni coordinate e continuative e il lavoro a progetto nel Jobs Act: cosa cambia?

Le collaborazioni coordinate e continuative e il lavoro a progetto nel Jobs Act: cosa cambia? Dalle collaborazioni coordinate e continuative al lavoro a progetto, e ritorno Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia Dipartimento di Economia Aziendale marzo 2015 Modena Le collaborazioni coordinate

Dettagli

Nozione e quadro normativo

Nozione e quadro normativo LA REVISIONE DELLA DISCIPLINA DELLE MANSIONI NELLO SCHEMA DI DECRETO ATTUATIVO DEL JOBS ACT * di Domenico Iodice, (consulente giuridico First-Cisl) e Marco Lai (Centro Studi Nazionale Cisl di Firenze)

Dettagli

I principi generali dell attività di impresa. La tipologia delle società. Il contratto individuale di lavoro.

I principi generali dell attività di impresa. La tipologia delle società. Il contratto individuale di lavoro. I principi generali dell attività di impresa. La tipologia delle società. Il contratto individuale di lavoro. 26 febbraio 2007 Di Seri 1 Art. 41 cost.: l attività imprenditoriale è libera ma non può contrastare

Dettagli

L accordo sul nuovo apprendistato professionalizzante nel settore industria

L accordo sul nuovo apprendistato professionalizzante nel settore industria N. 184 del 02.05.2012 La Memory A cura di Roberto Camera Funzionario della DPL Modena (1) L accordo sul nuovo apprendistato professionalizzante nel settore industria Il settore industria si da le regole

Dettagli

LE MANSIONI DA UN PUNTO DI VISTA GIURISPRUDENZIALE

LE MANSIONI DA UN PUNTO DI VISTA GIURISPRUDENZIALE LE MANSIONI DA UN PUNTO DI VISTA GIURISPRUDENZIALE Milano, 11 aprile 2016 Avv. Prof. Francesco Rotondi Founding Partner LABLAW Studio Legale 1 I RIFERIMENTI NORMATIVI 2 LE PREVISIONI DELLA LEGGE DELEGA

Dettagli

Cosa cambia per le collaborazioni e le altre forme di lavoro autonomo

Cosa cambia per le collaborazioni e le altre forme di lavoro autonomo Cosa cambia per le collaborazioni e le altre forme di lavoro autonomo Vitantonio Lippolis Le seguenti considerazioni sono frutto esclusivo del pensiero dell autore e non hanno carattere in alcun modo impegnativo

Dettagli

Circolare N. 50 del 5 Aprile 2017

Circolare N. 50 del 5 Aprile 2017 Circolare N. 50 del 5 Aprile 2017 Videosorveglianza e sistemi di controllo a distanza: nuovi modelli di istanza di autorizzazione Gentile cliente, con la presente desideriamo informarla che l Ispettorato

Dettagli

LA FIGURA DEL MEDICO COMPETENTE NEL TESTO UNICO IN MATERIA DI SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO:

LA FIGURA DEL MEDICO COMPETENTE NEL TESTO UNICO IN MATERIA DI SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO: LA FIGURA DEL MEDICO COMPETENTE NEL TESTO UNICO IN MATERIA DI SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO: UN COLLABORATORE INDISPENSABILE PER IL DATORE DI LAVORO Agosto 2008 Presentiamo questo mese un articolo dell'ing.

Dettagli

in caso di disabilità conseguente ad infortunio sul lavoro o malattia professionale (Legge n. 68/1999);

in caso di disabilità conseguente ad infortunio sul lavoro o malattia professionale (Legge n. 68/1999); Con il c.d. Job act ovvero la legge 183/2014 il legislatore ha inteso modificare uno dei capisaldi delle disciplina giuslavoristica ovvero quella relativa alle mansioni e più nello specifico al c.d. ius

Dettagli

Gli Approfondimenti della

Gli Approfondimenti della Gli Approfondimenti della APPROFONDIMENTO DEL 15/12/2015 Linee guida per la certificazione dei contratti di collaborazione con organi Istituzionali o politici 1 Le ragioni delle presenti linee guida Il

Dettagli

Una riflessione sul primo provvedimento giudiziale post Fornero CENTRO STUDI

Una riflessione sul primo provvedimento giudiziale post Fornero CENTRO STUDI Una riflessione sul primo provvedimento giudiziale post Fornero CENTRO STUDI 26.10.2012 Riflessioni sulla ordinanza del Tribunale di Bologna del 15 Ottobre 2012 Carissimi, Siamo impegnati come Centro Studi

Dettagli

Effettività della soppressione del posto di lavoro. Giorgio Mariani

Effettività della soppressione del posto di lavoro. Giorgio Mariani Effettività della soppressione del posto di lavoro Giorgio Mariani 1 Formante legale del GMO: - art. 3 Legge 604/66 - art. 30, comma 1, Legge 183/2010 - art. 41 Cost. MODELLO APPLICATO (DERIVATO PIÙ FORMANTI):

Dettagli

IL RICONOSCIMENTO DEL PRINCIPIO DI UGUAGLIANZA SOSTANZIALE NELL ORDINAMENTO DELL UNIONE EUROPEA

IL RICONOSCIMENTO DEL PRINCIPIO DI UGUAGLIANZA SOSTANZIALE NELL ORDINAMENTO DELL UNIONE EUROPEA IL RICONOSCIMENTO DEL PRINCIPIO DI UGUAGLIANZA SOSTANZIALE NELL ORDINAMENTO DELL UNIONE EUROPEA INDICE SOMMARIO CAPITOLO PRIMO 01. Il riconoscimento delle pretese di giustizia nell ordinamento dell Unione

Dettagli

Diapositiva 1. Lavoro subordinato PROVA

Diapositiva 1. Lavoro subordinato PROVA Diapositiva 1 Lavoro subordinato 1 PROVA Diapositiva 2 PROVA - NATURA 2 1. Si tratta di un elemento accidentale del contratto. 2. Le parti sono libere di inserirlo o meno 3. La durata può essere fissata

Dettagli

Art. 1. Definizione di posizione organizzativa e di alta Professionalità

Art. 1. Definizione di posizione organizzativa e di alta Professionalità Art. 1 Definizione di posizione organizzativa e di alta Professionalità Il presente regolamento disciplina i criteri per l individuazione, il conferimento, la valutazione e la revoca degli incarichi di

Dettagli

Associazione professionale Petracci Marin -

Associazione professionale Petracci Marin - Orario di lavoro personale direttivo ccnl metalmeccanici Il quesito. 2) Un altro aspetto che Lei mi sottopone concerne le ore di lavoro straordinario svolte dal lunedì al venerdì nonché lo svolgimento

Dettagli

ESTRATTO DAL CODICE CIVILE ITALIANO

ESTRATTO DAL CODICE CIVILE ITALIANO ESTRATTO DAL CODICE CIVILE ITALIANO [OMISSIS] TITOLO II DEL LAVORO NELL'IMPRESA CAPO I Dell'impresa in generale SEZIONE I Dell'imprenditore Art. 2082 Imprenditore E' imprenditore chi esercita professionalmente

Dettagli

SETTORE SCIENTIFICO DISCIPLINARE IUS 07 DIRITTO DEL LAVORO CHIARIMENTI PER GLI STUDENTI DELLA FACOLTA DI ECONOMIA

SETTORE SCIENTIFICO DISCIPLINARE IUS 07 DIRITTO DEL LAVORO CHIARIMENTI PER GLI STUDENTI DELLA FACOLTA DI ECONOMIA SETTORE SCIENTIFICO DISCIPLINARE IUS 07 DIRITTO DEL LAVORO CHIARIMENTI PER GLI STUDENTI DELLA FACOLTA DI ECONOMIA LAUREA MAGISTRALE IN MERCATO DEL LAVORO, RELAZIONI INDUSTRIALI, SISTEMI DI WELFARE (FACOLTA

Dettagli

Corte di giustizia europea, Corte di Cassazione, Consiglio di Stato, T.A.R. Lazio

Corte di giustizia europea, Corte di Cassazione, Consiglio di Stato, T.A.R. Lazio Corte di giustizia europea, Corte di Cassazione, Consiglio di Stato, T.A.R. Lazio Corte di giustizia europea, grande sezione, sent. n. C-108/10 del 6 settembre 2011 Direttiva 77/187/CEE mantenimento dei

Dettagli

Le collaborazioni autonome: dal passato al presente. Avv. Maria Vinciguerra

Le collaborazioni autonome: dal passato al presente. Avv. Maria Vinciguerra Le collaborazioni autonome: dal passato al presente Avv. Maria Vinciguerra 1 Indice Il lavoro autonomo: dalla prestazione d'opera alla collaborazione autonoma coordinata e continuativa (1973) Il contratto

Dettagli

INDICE SOMMARIO. Premessa... Pag. V. Capitolo Primo NOZIONI E FONTI DEL DIRITTO DEL LAVORO

INDICE SOMMARIO. Premessa... Pag. V. Capitolo Primo NOZIONI E FONTI DEL DIRITTO DEL LAVORO INDICE SOMMARIO Premessa... Pag. V Capitolo Primo NOZIONI E FONTI DEL DIRITTO DEL LAVORO 1. Il lavoro... Pag. 3 2. Il lavoro subordinato...» 4 3. Subordinazione socioeconomica e subordinazione giuridica.»

Dettagli

AA.SS. nn. 2233 e 2229

AA.SS. nn. 2233 e 2229 AA.SS. nn. 2233 e 2229 Misure per la tutela del lavoro autonomo non imprenditoriale e misure volte a favorire l'articolazione flessibile nei tempi e nei luoghi del lavoro subordinato Audizione ANIA 11a

Dettagli

Regolamento per il conferimento di incarichi dirigenziali ex art. 15-septies del D.Lgs. n. 502/1992 e s.m.i

Regolamento per il conferimento di incarichi dirigenziali ex art. 15-septies del D.Lgs. n. 502/1992 e s.m.i Raccolta Regolamenti ARPAV n. 18 Agenzia Regionale per la Prevenzione e Protezione Ambientale del Veneto Regolamento per il conferimento di incarichi dirigenziali ex art. 15-septies del D.Lgs. n. 502/1992

Dettagli

Certificazione dei contratti di lavoro a progetto

Certificazione dei contratti di lavoro a progetto UNIVERSITA DEGLI STUDI DI MODENA E REGGIO EMILIA Fondazione Universitaria Marco Biagi Scuola di Alta Formazione in Relazioni Industriali e di Lavoro Modena, 27 giugno 2007 Certificazione dei contratti

Dettagli

Forum permanente della Commissione di certificazione Università Roma Tre. Ciclo di Incontri sulle novità legislative in materia di lavoro

Forum permanente della Commissione di certificazione Università Roma Tre. Ciclo di Incontri sulle novità legislative in materia di lavoro Forum permanente della Commissione di certificazione Università Roma Tre Ciclo di Incontri sulle novità legislative in materia di lavoro 2 Incontro-28 aprile 2016 Mansioni e ius variandi Art. 2103 c.c.

Dettagli