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2 Bilancio_PAssicura_2011_interno_def_. 02/08/12 11:30 Pagina 2 2 INDICE GENERALE Poste Italiane Posteassicura 2011

3 Bilancio_PAssicura_2011_interno_def_. 02/08/12 11:30 Pagina 3 3 Composizione degli Organi Societari 4 Relazione sulla gestione al Prospetti contabili 28 Nota integrativa 54 Allegati al bilancio 80 Relazione del Collegio Sindacale 148 Relazione della Società di Revisione 152 Relazioni dell Attuario Revisore 155

4 Bilancio_PAssicura_2011_interno_def_. 02/08/12 11:30 Pagina 4 4 ORGANI SOCIETARI Danilo Broggi CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE PRESIDENTE Danilo Broggi AMMINISTRATORE DELEGATO Maria Bianca Farina CONSIGLIERE Antonio Nervi CONSIGLIERE Michele Scarpelli CONSIGLIERE Giovanni Ruberti Poste Italiane Posteassicura 2011

5 Bilancio_PAssicura_2011_interno_def_. 02/08/12 11:30 Pagina 5 Composizione degli Organi Societari 5 Maria Bianca Farina COLLEGIO SINDACALE PRESIDENTE Vittorio Silvestri SINDACO EFFETTIVO Virginio Carnevali SINDACO EFFETTIVO Mauro De Angelis SINDACO SUPPLENTE Marino Bozzetti SINDACO SUPPLENTE Giuseppe Di Battista Società di revisione(1): PricewaterhouseCoopers S.p.A. Composizione degli Organi Societari

6 Bilancio_PAssicura_2011_interno_def_. 02/08/12 11:30 Pagina 6 6 RELAZIONE SULLA GESTIONE AL

7 Bilancio_PAssicura_2011_interno_def_. 02/08/12 11:30 Pagina 7 Considerazioni generali 7 CONSIDERAZIONI GENERALI Signori azionisti, a partire dalla scorsa estate sono peggiorate le prospettive dell economia globale. È rallentata significativamente l attività nelle economie avanzate, frenata non solo da fattori temporanei, quali il rialzo dei prezzi dell energia e le conseguenze del terremoto in Giappone, ma anche dalla perdurante debolezza dell occupazione, dall intonazione meno espansiva assunta dalle politiche di bilancio e dalla diffusa incertezza circa la risoluzione degli squilibri finanziari. Il brusco ridimensionamento delle prospettive di crescita ha determinato una marcata instabilità sui mercati finanziari. Le tensioni sul debito sovrano nell area dell euro si sono accentuate ed estese, assumendo rilevanza sistemica. I corsi dei titoli di Stato in molti paesi dell area hanno risentito dell incertezza sui modi di gestione della crisi a livello comunitario e in sede di coordinamento intergovernativo, nonostante le importanti correzioni degli squilibri di finanza pubblica operate dai governi nazionali. Il 13 gennaio 12 l agenzia di rating Standard & Poor s ha declassato il debito sovrano di nove paesi dell area dell euro, tra cui la Francia, l Italia e la Spagna. È aumentata la volatilità e una generalizzata fuga verso la qualità ha sospinto la domanda di titoli pubblici degli Stati Uniti e della Germania e di beni e valute rifugio come l oro e il franco svizzero. La BCE ha adottato una serie di misure volte a sostenere la liquidità degli intermediari e a evitare che le turbolenze in atto compromettano l ordinato funzionamento dei mercati finanziari e quindi il meccanismo di trasmissione della politica monetaria. L Italia ha risentito in misura particolarmente accentuata dell evoluzione dell economia globale e delle turbolenze sui mercati. Nonostante la sostanziale solidità del sistema bancario, il ridotto livello di indebitamento delle famiglie e l assenza di significativi squilibri sul mercato immobiliare, il nostro paese è stato investito dalla crisi con particolare intensità per effetto dell elevato livello del debito pubblico, della forte dipendenza dell attività economica dall andamento del commercio internazionale e delle deboli prospettive di crescita nel medio termine; tali eventi hanno rafforzato l urgenza di politiche economiche che assicurino il risanamento dei conti pubblici e che affrontino le debolezze strutturali italiane per sospingere la crescita e facilitare l aggiustamento della finanza pubblica. Le condizioni di debolezza del mercato del lavoro e la flessione del reddito disponibile hanno comunque influenzato la spesa delle famiglie, improntata alla prudenza con una contrazione della propensione al risparmio, proseguendo una tendenza in atto da tempo. Le conseguenze della crisi economica e finanziaria in atto si sono riflesse negativamente anche sul mercato assicurativo nel suo complesso. In particolare, il comparto Danni Non Auto ha sperimentato nel corso dell anno una crescita contenuta dei premi lordi contabilizzati rispetto allo stesso periodo dell anno precedente, in linea con l inflazione nel periodo. L attività commerciale della Compagnia è stata indirizzata allo sviluppo di una raccolta bilanciata fra le linee prodotto (Beni, Persona e Credito), indirizzata alla copertura dei principali bisogni della propria clientela, anche in considerazione dell attuale congiuntura macroeconomica. In tale difficile contesto, nonostante l attuale scarsa propensione al risparmio delle famiglie, la produzione del complessivamente pari a circa Euro 42,8 milioni di premi lordi contabilizzati è risultata in netto aumento rispetto allo scorso esercizio principalmente grazie all aumento della produttività commerciale della Rete nel comparto assicurativo. Per quanto attiene alla gestione dei sinistri, l andamento tecnico complessivo della Compagnia nel periodo di osservazione, mostra dati positivi come confermato dall indicatore loss ratio complessivo pari a circa il 28%. Nel corso dell esercizio, è proseguito il costante processo di adeguamento della struttura organizzativa della Compagnia all evoluzione del contesto operativo, così come sono ancora in essere alcuni importanti progetti finalizzati al perfezionamento del sistema informativo. Relazione sulla Gestione al 31 dicembre 2010

8 Bilancio_PAssicura_2011_interno_def_. 02/08/12 11:30 Pagina 8 8 Con riferimento alla gestione finanziaria, considerata l esiguità del portafoglio investito alla data di riferimento, la Compagnia ha ritenuto allo stato di non avvalersi della facoltà prevista dal Regolamento ISVAP n.28 del 17 febbraio 2009 così come modificato dal provvedimento ISVAP n.2934 del 27 settembre 2011, che ha esteso anche al 2011 il regime facoltativo, di natura eccezionale e transitoria, per la valutazione degli strumenti finanziari classificati nel comparto ad utilizzo non durevole, consentendo alle imprese di assicurazione di non allineare al prezzo desumibile dall andamento dei mercati a fine anno il valore di bilancio degli stessi. Tali dinamiche, accompagnate anche da positivi risultati derivanti dalla gestione finanziaria, hanno consentito il conseguimento di un risultato positivo per Euro 796 migliaia (rispetto ad una perdita di Euro 765 migliaia del 10) che sconta anche gli effetti, per le Compagnie di Assicurazione, dell incremento dell aliquota IRAP a partire dal Alla data del 31 dicembre 11, il patrimonio netto, tenuto conto del risultato di periodo, risulta pari a Euro 28,2 milioni stante l aumento di capitale per Euro 20 milioni deliberato dall Assemblea dei Soci del 29 marzo 2011, autorizzato dall ISVAP in data 14 aprile 2011 e sottoscritto dal socio unico Poste Vita S.p.A., nel corso dello stesso mese di aprile. Poste Italiane Posteassicura 2011

9 Bilancio_PAssicura_2011_interno_def_. 02/08/12 11:30 Pagina 9 Premessa - il contesto di riferimento 9 PREMESSA - IL CONTESTO DI RIFERIMENTO ECONOMICO INTERNAZIONALE Nel corso dell ultima parte del 2011 l economia mondiale, in presenza di forti tensioni sul debito sovrano nell area dell euro e di un elevata incertezza circa il processo di consolidamento delle finanze pubbliche negli Stati Uniti, ha evidenziato segnali di indebolimento delle aspettative di crescita. I flussi commerciali, in ripresa nel terzo trimestre, hanno rallentato nettamente nel quarto. Le spinte inflazionistiche si sono generalmente attenuate, beneficiando del calo dei corsi delle materie prime. Ciò sebbene nel corso del terzo trimestre del 2011 l attività economica nei principali paesi avanzati al di fuori dell area dell euro abbia accelerato. Negli Stati Uniti il PIL è cresciuto dell 1,8% sul trimestre precedente in ragione d anno, sospinto dalla ripresa dei consumi e degli investimenti fissi lordi privati, che hanno compensato l effetto negativo proveniente dal decumulo delle scorte. In Giappone l attività produttiva, dopo essersi contratta nel primo semestre, ha segnato un forte rimbalzo, salendo del 5,6%. Vi hanno contribuito il rafforzarsi della dinamica dei consumi e il riavvio delle esportazioni, in precedenza condizionate dall interruzione delle catene produttive a seguito del terremoto. Nel Regno Unito il PIL è cresciuto del 2,3%, sospinto dall accumulo delle scorte, a fronte del ristagno dei consumi e dell apporto negativo delle esportazioni nette. Nelle principali economie emergenti l attività è lievemente rallentata, risentendo delle misure di politica economica restrittive adottate nel primo semestre. Nel terzo trimestre del 2011 in Cina e in India la crescita del PIL è comunque rimasta elevata (rispettivamente al 9,1% e al 6,9% sul trimestre corrispondente del 2010), grazie alla dinamica ancora sostenuta della domanda interna. In Brasile è scesa al 2,2%, a causa della frenata nel settore industriale. Per contro, in Russia la crescita del PIL è salita al 4,8%. Nel quarto trimestre, secondo gli indicatori congiunturali più recenti, l attività nelle maggiori economie avanzate si è indebolita nettamente. Fanno eccezione gli Stati Uniti, dove il PIL è cresciuto a ritmi prossimi al 3% in ragione d anno grazie al miglioramento delle condizioni sul mercato del lavoro. Il tasso di disoccupazione statunitense è sceso all 8,5% in dicembre, da oltre il 9% registrato nel corso dell estate, mentre si sono ridotte le richieste di sussidi, prossime ai valori minimi del luglio 2008; la durata media della disoccupazione è però salita ancora, raggiungendo le 41 settimane, mentre il tasso di partecipazione e quello di occupazione rimangono su livelli assai inferiori a quelli prevalenti prima della crisi. Nei paesi emergenti le indicazioni desumibili dall andamento della produzione industriale e dai sondaggi congiunturali presso le imprese prefigurano un nuovo rallentamento nel quarto trimestre, più marcato in India e in Brasile. In Cina la crescita scenderebbe sotto il 9%, risentendo dell ulteriore indebolimento della domanda estera e della minore attività nel settore immobiliare. Nel terzo trimestre del 2011, il commercio internazionale ha segnato un recupero, dopo la frenata registrata in primavera in connessione con la contrazione degli scambi in Asia. Nel quarto trimestre la dinamica degli scambi si sarebbe ridotta nettamente, frenata dalla debolezza della domanda dei principali paesi avanzati. In base alle più recenti stime dell OCSE, nella media del 2011 il prodotto mondiale sarebbe aumentato del 3,8%; nell anno in corso dovrebbe rallentare al 3,4%. La ripresa rimarrebbe differenziata: nei paesi avanzati, a fronte del ristagno in Europa, vi sarebbe un espansione del 2,0% negli Stati Uniti e in Giappone; in quelli emergenti si attenuerebbe in Cina e in India e più nettamente in Brasile. Sulle prospettive dell economia globale gravano tuttavia ancora numerosi fattori di incertezza, legati agli effetti del consolidamento dei conti pubblici nelle economie avanzate. Da un lato, non sono ancora facilmente quantificabili le ripercussioni della crisi del debito sovrano in Europa: il perdurare delle difficoltà di raccolta del settore bancario europeo potrebbe ridurre la capacità di erogare credito all economia, alimentando una spirale negativa tra il calo dell attività produttiva, la debolezza del settore finanziario e i rischi sul debito sovrano. Dall altro, negli Stati Uniti, qualora non fossero prorogate al 2012 alcune misure di stimolo fiscale attuate gli scorsi anni, la crescita economica nell anno in corso si ridurrebbe di due punti percentuali. Relazione sulla Gestione al 31 dicembre 2010

10 Bilancio_PAssicura_2011_interno_def_. 02/08/12 11:30 Pagina Le spinte inflazionistiche si sono attenuate sia nei principali paesi avanzati sia in quelli emergenti, beneficiando del calo dei corsi delle materie prime. Nel mese di novembre negli Stati Uniti la dinamica dei prezzi è scesa al 3,4% sui dodici mesi, dal 3,9% raggiunto in settembre; al netto delle componenti energetiche e alimentari, si è collocata al 2,2% (dal 2,0 in settembre). Nel Regno Unito l inflazione è calata al 4,8%, poco al di sotto del picco raggiunto in settembre (5,2%), anche per il venir meno dell impatto dell aumento delle imposte indirette; la componente di fondo è scesa al 3,3%. In Giappone la dinamica dei prezzi è divenuta leggermente negativa, sia per l indice complessivo sia per la componente di fondo. Al di fuori dell area dell euro, nei principali paesi avanzati le politiche monetarie sono rimaste fortemente espansive, a fronte dell intensificarsi dei rischi al ribasso relativi alla crescita, delle tensioni sui mercati finanziari, della perdurante debolezza della domanda e di aspettative di inflazione contenute. La Riserva federale americana ha lasciato invariato tra lo 0,0% e lo 0,25% l intervallo-obiettivo per il tasso di interesse sui federal funds; ha inoltre proseguito la ricomposizione del proprio portafoglio di titoli di Stato, volta ad allungarne la scadenza media, nonché il reinvestimento dei proventi dei rimborsi di mortgage-backed securities (MBS) in analoghi strumenti. Sono rimasti immutati anche gli orientamenti della Banca d Inghilterra e della Banca del Giappone, che hanno lasciato invariati i tassi di riferimento (allo 0,5% e in un intervallo compreso tra lo 0,0% e lo 0,1% rispettivamente) e hanno mantenuto attivi i propri programmi di acquisto di titoli. Le banche centrali dei principali paesi emergenti, in seguito al deteriorarsi del quadro congiunturale e a fronte dell attenuarsi delle tensioni sui prezzi, hanno avviato un graduale allentamento delle condizioni monetarie. In Cina le autorità hanno ridotto all inizio del mese di dicembre i coefficienti di riserva obbligatoria, mentre in Brasile, dopo una prima riduzione nell estate, la Banca centrale ha nuovamente abbassato i tassi ufficiali di 50 punti base in ottobre e, successivamente, anche in novembre. Per contro, in India, dove l inflazione è risultata più elevata del previsto e la valuta si è indebolita, in ottobre la Banca centrale ha alzato i tassi di interesse di 25 punti base. AREA EURO Dalla fine dell estate il quadro congiunturale è peggiorato, riflettendo il rallentamento del ciclo economico mondiale e l aggravarsi della crisi dei debiti sovrani. L indicatore Euro-coin calcolato dalla Banca d Italia che fornisce una stima della dinamica trimestrale del PIL dell area dell euro depurata dalle oscillazioni di breve periodo si è collocato da ottobre su valori negativi; il peggioramento si è tuttavia arrestato nel mese di dicembre, quando l indicatore si è mantenuto al -0,2%. Le proiezioni macroeconomiche della BCE collocano il PIL del 2012 in un range tra il -0,4% e l 1,0% per cui, anche nella migliore delle ipotesi il gap con la crescita economica del periodo rimarrebbe negativo. Il peggioramento del quadro congiunturale risulterà accompagnato da una decelerazione dell inflazione, che ha visto l indice dei prezzi al consumo di dicembre scendere al 2,7% su base annua dal 3,0% del periodo settembre-novembre. Da evidenziare come abbiano contribuito alla crescita dell inflazione sia la dinamica dei prezzi dei prodotti energetici, sia l inflazione c.d. core (quella depurata dei prezzi energetici e dei beni alimentari). Quest ultima, pur rimanendo moderata, è salita dall 1,0% di inizio anno all 1,6% di dicembre a causa dell aumento delle imposte indirette e di nuovi fattori di calcolo. Sia le stime del mercato, sia quelle della BCE prevedono un ritorno dell inflazione sotto il 2,0%. Le prospettive macroeconomiche e la crisi finanziaria hanno indotto la BCE ad allentare ulteriormente le condizioni monetarie nell Eurozona, mediante misure finalizzate a dare sostegno alla liquidità delle banche, al circuito del credito verso imprese e famiglie e, indirettamente, al mercato dei titoli di Stato. Infatti in molti degli Stati più direttamente coinvolti dalla crisi dei debiti sovrani è proseguita anche nel mese di novembre la contrazione del credito alle imprese e alle famiglie. Le difficoltà di raccolta all ingrosso da parte delle banche dell area si sono accentuate. Il differenziale tra il tasso sui prestiti senza garanzia (Euribor) e il rendimento dei contratti swap sul tasso overnight Eonia, che fornisce una misura del rischio di credito nel mercato interbancario, è ulteriormente aumentato. Le banche hanno aumentato il ricorso alle operazioni di rifinanziamento dell Eurosistema, che è stato pari a 630 miliardi di euro nella media del periodo di mantenimento terminato il 13 dicembre (da 570 in quello terminato in ottobre). Nello stesso periodo i fondi depositati dalle banche sulla deposit facility dell Eurosistema si sono attestati a circa 250 miliardi di euro (da 170 in ottobre). In presenza di un acuirsi delle tensioni sui mercati finanziari, di prospettive sfavorevoli per la crescita nell area e di un attenuazione delle pressioni inflazionistiche, il Consiglio direttivo della BCE ha ridotto il tasso fisso sulle operazioni di rifinanziamento principali (ORP) di 25 punti base in ciascuna delle riunioni di inizio novembre e di inizio dicembre, fino all 1,0%. In dicembre sono state decise nuove misure di sostegno alla liquidità delle banche e alla loro attività di prestito alle fami- Poste Italiane Posteassicura 2011

11 Bilancio_PAssicura_2011_interno_def_. 02/08/12 11:30 Pagina 11 Premessa - il mercato assicurativo 11 glie e alle imprese. Sono state annunciate due nuove operazioni di rifinanziamento a più lungo termine con durata pari a 36 mesi e piena aggiudicazione degli importi richiesti, per le quali si prevede l opzione di rimborso anticipato dopo un anno; sarà applicato un tasso pari a quello medio delle ORP nell arco della durata di ciascuna operazione. È stato inoltre previsto l ampliamento delle attività stanziabili a garanzia nelle operazioni di rifinanziamento, riducendo i requisiti di rating per alcuni tipi di asset-backed securities e permettendo alle banche centrali nazionali, sotto la propria responsabilità, di accettare prestiti bancari che soddisfino precisi criteri di idoneità. A partire dal primo periodo di mantenimento del 2012 il coefficiente di riserva obbligatoria per le banche è stato ridotto dal 2 all 1 per cento allo scopo di liberare attività stanziabili in garanzia e sostenere l attività nel mercato monetario. Le banche centrali dell Eurosistema hanno effettuato acquisti di titoli di Stato nell ambito del Securities Markets Programme, al fine di contrastare i malfunzionamenti del meccanismo di trasmissione della politica monetaria derivanti dalla crisi del debito sovrano. Gli acquisti sono stati pari a 31 miliardi di euro in novembre, 8 miliardi in dicembre e un miliardo nella prima settimana di gennaio; al 6 gennaio l ammontare totale di titoli acquistati era pari a 213 miliardi di euro. Per alleviare le difficoltà di finanziamento in valuta da parte delle banche dell area, il 30 novembre 2011 il Consiglio direttivo, in un intervento coordinato con la Riserva federale e altre principali banche centrali, ha ridotto il costo del finanziamento sulle operazioni in dollari a una settimana e a tre mesi; ha inoltre annunciato che continuerà a effettuare aste in tale valuta fino a quando sarà ritenuto necessario. Sono state infine introdotte linee di swap in valute diverse dal dollaro, attivabili qualora le circostanze lo dovessero richiedere. DINAMICA DEI MERCATI FINANZIARI Negli ultimi mesi del 2011 le tensioni sul debito sovrano nell area dell euro si sono inasprite, estendendosi a molti paesi dell area e assumendo rilevanza sistemica. I corsi dei titoli di Stato hanno risentito dell incertezza sui meccanismi di gestione della crisi e del peggioramento delle prospettive di crescita dell area dell euro. L avversione al rischio degli investitori ha accentuato il flight-to-quality e i deflussi di capitali dalle economie emergenti. I mercati azionari e delle obbligazioni societarie dell area dell euro, caratterizzati da un elevata volatilità, hanno penalizzato i titoli del comparto bancario. Le condizioni dei mercati azionari e i premi per il rischio delle banche sono in parte migliorati dopo l operazione di rifinanziamento dell Eurosistema del 21 dicembre. Nonostante le decisioni adottate dai vertici europei del 26 ottobre e del 9 dicembre, le tensioni sul debito sovrano dell area dell euro si sono aggravate risentendo del deterioramento del quadro macroeconomico, dei ripetuti declassamenti dei titoli sovrani e delle banche di alcuni paesi europei da parte di talune agenzie di rating, nonché dei dubbi degli operatori circa l adeguatezza dei meccanismi di gestione della crisi predisposti dalle autorità europee. Dalla fine di settembre, dieci paesi dell area hanno subito un declassamento da una o più delle principali agenzie di rating. Queste ultime, agli inizi di dicembre, hanno messo sotto osservazione il merito di credito di quasi tutti gli Stati sovrani dell area dell euro, inclusi quelli con rating AAA come la Germania, la Francia e i Paesi Bassi. Il 13 gennaio l agenzia di rating Standard and Poor s ha declassato il debito sovrano di 9 paesi dell area dell euro, tra cui la Francia (che ha perso il rating AAA), la Spagna e l Italia. I differenziali di rendimento dei titoli di Stato dell area dell euro rispetto al Bund tedesco hanno raggiunto nuovi massimi, dall introduzione dell euro, in Grecia, Portogallo, Italia, Spagna, Belgio e Francia, nonostante gli ingenti acquisti di titoli di Stato effettuati dalla BCE nell ambito del Securities Markets Programme. Per contro i rendimenti dei titoli pubblici degli Stati Uniti, della Germania e del Regno Unito sono rimasti sui livelli minimi raggiunti durante l estate, riflettendo la preferenza degli investitori per attività finanziarie ritenute più sicure (cosiddetto flight-to-quality). Nel Regno Unito i rendimenti decennali sono scesi di circa mezzo punto percentuale, quelli sui titoli tedeschi e statunitensi sono rimasti pressoché invariati. Anche l Italia ha risentito in misura particolarmente accentuata dell evoluzione dell economia globale e delle turbolenze sui mercati. Nonostante la sostanziale solidità del sistema bancario, il ridotto livello di indebitamento delle famiglie e l assenza di significativi squilibri sul mercato immobiliare, il nostro paese è stato investito dalla crisi con particolare intensità per effetto dell elevato livello del debito pubblico, della forte dipendenza dell attività economica dall andamento del commercio internazionale e delle deboli prospettive di crescita nel medio termine, rafforzando l urgenza di politiche economiche che assicurino il risanamento dei conti pubblici e che affrontino le debolezze strutturali italiane per sospingere la crescita e facilitare l aggiustamento della finanza pubblica. Il differenziale di rendimento tra i titoli di Stato decennali italiani e quelli tedeschi ha raggiunto in novembre i 550 punti base, valore massimo dall introduzione dell euro, per poi gradualmente riscendere (mantenendosi comunque su livelli significativi rispetto al passato) a partire dal dicembre, dopo l annuncio di Relazione sulla Gestione al 31 dicembre 2010

12 Bilancio_PAssicura_2011_interno_def_. 02/08/12 11:30 Pagina nuove, incisive misure correttive del bilancio pubblico. Tale riduzione è risultata ancor più marcata nelle ultime settimane sulle scadenze più brevi, dopo l avvio delle operazioni di rifinanziamento a tre anni da parte della BCE. Il calo della domanda di attività finanziarie ritenute rischiose ha penalizzato in misura accentuata il settore bancario, in particolare quello dell area dell euro, esposto al rischio sovrano anche a causa delle elevate consistenze di titoli di Stato in portafoglio. Dalla fine di settembre a metà gennaio i premi sui credit default swap (CDS) delle banche dell area dell euro sono saliti di 22 punti base, mentre quelli delle banche statunitensi sono calati di 65; in entrambe le aree rimangono comunque particolarmente elevati. I premi per il rischio sulle obbligazioni delle società non finanziarie, che in ottobre si erano ridotti in connessione con le attese di nuovi piani europei di sostegno alle banche e ai titoli di Stato dei paesi in difficoltà, sono ritornati sui valori elevati registrati all inizio di ottobre. Le misure di sostegno alla liquidità adottate dalla BCE alla fine di dicembre, contrastando il rischio di una crisi nella capacità di raccolta delle banche, hanno contribuito a ridurre in parte la rischiosità percepita. Rispetto ai giorni precedenti l operazione, i premi sui CDS delle banche dell area si sono lievemente ridotti (di circa 20 punti base), mentre i corsi azionari dell area hanno parzialmente recuperato (circa il 5%). Nell autunno i corsi azionari hanno recuperato parte delle perdite registrate nell estate, beneficiando di un andamento migliore rispetto alle attese degli utili delle società quotate negli Stati Uniti. Complessivamente dalla fine di settembre a metà gennaio l indice Dow Jones Euro Stoxx, relativo alle maggiori società quotate dell area dell euro, e l indice statunitense S&P500 sono saliti, rispettivamente, del 14% e del 7%. La variabilità attesa, implicita nei prezzi delle opzioni su tali indici, si è nettamente ridotta rispetto ai picchi raggiunti durante l estate. Nei paesi emergenti le condizioni finanziarie si sono deteriorate, risentendo del peggioramento delle prospettive di crescita, della perdurante incertezza sulle ripercussioni della crisi del debito sovrano in Europa e, in alcuni paesi, del timore di una riduzione dell esposizione delle banche europee. I differenziali di rendimento tra i titoli sovrani a lungo termine dei paesi emergenti denominati in dollari e quelli del Tesoro statunitense si sono ulteriormente ampliati, al pari dei premi relativi ai contratti CDS sul debito sovrano. I corsi azionari hanno oscillato, in valuta locale, attorno ai livelli più bassi degli ultimi due anni. Nei paesi asiatici, in particolare in Cina e in India, si sono accentuate le perdite, a fronte di un recupero in Brasile. In un contesto in cui l avversione al rischio permane su livelli elevati, sono proseguiti i deflussi internazionali di capitale, più consistenti nel comparto azionario; a ciò si è associato un indebolimento delle valute locali nei confronti del dollaro, più marcato per la rupia indiana e il real brasiliano. Tra la fine settembre e la metà di gennaio il tasso di cambio dell euro si è deprezzato nei confronti del dollaro, della sterlina e dello yen (6,2, 4,9 e 6,0 per cento, rispettivamente). In termini effettivi nominali, ossia nei confronti della media dei principali partner commerciali, il deprezzamento è stato più contenuto (1,7%) per effetto della debolezza delle valute dei paesi emergenti. In particolare, le valute delle principali economie dell Europa centrale e orientale, più direttamente esposte all evoluzione della crisi del debito sovrano europeo, si sono deprezzate nei confronti dell euro: del 4,7% la corona ceca, dell 8,6% il fiorino ungherese, che ha risentito anche dell elevata incertezza politica. Nel corso del quarto trimestre si è attenuato il graduale rafforzamento della valuta cinese sia in termini effettivi nominali (1,9%) sia nei confronti del dollaro (1,4%). Alla fine di dicembre, le aspettative implicite nei contratti non-deliverable forward a dodici mesi rispetto al dollaro prefiguravano un leggero deprezzamento del renminbi, pari all 1,2%, in connessione con l esaurirsi degli afflussi di capitali speculativi nel paese e con l indebolimento della domanda estera. IL MERCATO ASSICURATIVO Nel corso del 2011, oltre agli aspetti macroeconomici ed alle dinamiche della finanza nazionale ed internazionale, sul mercato assicurativo nel suo complesso hanno inoltre agito altre variabili esogene. Dal punto di vista del contesto normativo sono stati infatti introdotti nel corso del 2011 una serie di interventi legislativi di grande impatto per il mercato e per le imprese di assicurazione, sia in un ottica di breve periodo sia in termini prospettici. Ci riferiamo in particolare alle norme fiscali, di segno opposto in termini di effetti economici sul bilancio delle Compagnie di assicurazione, introdotte nel corso del 2011 che hanno visto da un lato l incremento dell IRAP (manovra finanziaria 2011, del luglio 2011), con conseguente aggravio di costi per le imprese di assicurazione, e dall altro l introduzione, nella la manovra di fine anno del Governo Monti, del cosiddetto ACE (aiuto alla crescita economica) un meccanismo che prevede invece un agevolazione fiscale mirata alla raccolta di capitale a rischio, per favorire la patrimonializzazione delle imprese. Sempre in ottica fiscale vanno inoltre registrate due importanti novità, introdotte nell ultimo trimestre 2011 rispettivamente dal Governo Berlusconi e dal Governo Monti, che riguardano in particolare il settore vita e che rischiano di condizionarne fortemente la competitività dello stesso nel futuro. La prima è relativa all incremento della tassazione del capital gain delle polizze vita dal 12,5% al 20%, mentre la seconda si riferisce all introduzione dell imposta di bollo sulle polizze di Ramo III e V. Poste Italiane Posteassicura 2011

13 Bilancio_PAssicura_2011_interno_def_. 02/08/12 11:30 Pagina 13 Premessa - il risultato dei rami danni 13 Sempre in ambito normativo, nel corso del 2011 sono stati emanati dall ISVAP quattro Regolamenti e due specifici Provvedimenti, in attuazione del Codice delle Assicurazioni, che hanno variamente impattato, sia in ambito vita sia in ambito danni, l operatività delle compagnie. In particolare, il Regolamento 36 del 31 gennaio 2011 ha apportato importanti innovazioni in merito alle regole di governance in materia di investimenti ed ai requisiti qualitativi richiesti per le attività idonee alla copertura delle riserve tecniche. Il Regolamento 37 del 15 marzo 2011 ha dato invece attuazione alle disposizioni in materia di verifica di solvibilità corretta introdotte dalla Legge 26 febbraio 2011, n. 10 mentre il Regolamento 38 del 3 giugno 2011 ha previsto disposizioni in merito alla costituzione e alla amministrazione delle gestioni separate delle imprese che esercitano le assicurazioni sulla vita, compresi i limiti e i divieti relativi all attività di investimento e gli schemi da adottare per la valutazione dei beni in cui è investito il relativo patrimonio. Il succitato Regolamento introduce misure che assicurano una maggiore tutela degli assicurati, nonché politiche di investimento volte a garantire un equa partecipazione ai risultati finanziari, evitando altresì disparità tra i diversi investitori istituzionali. Il Regolamento introduce, inoltre, novità in termini di governance, di accounting relativa alle gestioni separate, nonché in materia di obblighi informativi verso l Istituto di Vigilanza. Il Regolamento 39 emanato lo scorso 9 giugno 2011 ha provveduto a disciplinare i principi in merito alle politiche di remunerazione delle imprese di assicurazione con l obiettivo di garantire l adozione di sistemi retributivi coerenti con i principi, di recente sviluppati a livello internazionale in materia di vigilanza prudenziale; la nuova disciplina prevede che le imprese disegnino e mettano in atto politiche di remunerazione dei manager (cfr. risk taking staff) in coerenza con una sana e prudente gestione del rischio di lungo periodo, volta alla tutela degli interessi di tutti gli stakeholders e alla stabilità del mercato. Particolarmente importanti sono stati inoltre i due Provvedimenti ISVAP 2934 (settembre) e 2946 (dicembre). Il primo, molto rilevante in relazione ai suoi riflessi sui bilanci dell esercizio in corso delle Compagnie, ha riguardato la reiterazione delle misure anticrisi collegate con la situazione di eccezionale turbolenza dei mercati finanziari, misure già introdotte nell esercizio precedente. Il Provvedimento 2946, invece, ha introdotto una modifica all art. 48 del Regolamento n. 5 del 2006, a seguito della quale nella distribuzione di polizze PPI collegate a prestiti e mutui è fatto divieto di assumere la contemporanea qualifica di beneficiario o di vincolatario delle prestazioni assicurative e quella di intermediario del relativo contratto in forma individuale o collettiva. Si tratta in buona sostanza della reiterazione dei contenuti dell art. 52 del Regolamento n. 35 del 2010, inizialmente annullato con sentenza del TAR del Lazio nn , 33133, e del 27 ottobre Tale modifica introduce di fatto una maggiore trasparenza implicita ed una maggiore tutela per i clienti che sottoscrivono prodotti del tipo PPI (Payment Protection Insurance) prevalentemente distribuiti dal canale bancario presso la clientela in occasione di richiesta di mutui o di prestiti. Sempre in ambito normativo va inoltre ricordato che nel gennaio 2011 la Commissione Europea ha pubblicato una proposta di Direttiva nota come OMNIBUS II. La proposta, se approvata, emenderà la Direttiva Solvency II per allinearla alle norme europee sancite dal trattato di Lisbona e al nuovo framework normativo dell Unione Europea, che prevede un ampliamento dei poteri dell EIOPA (ex CEIOPS), concedendo altresì alle Autorità di Controllo di usufruire di un più ampio orizzonte temporale per l emanazione delle misure implementative Solvency II. Nello specifico, gli emendamenti prevedono misure transitorie per determinati ambiti, fino ad un periodo massimo che può variare dai tre ai dieci anni a seconda degli articoli, il tutto per consentire una graduale transizione al nuovo regime di Solvibilità. La proposta OMNIBUS II definisce inoltre le aree in cui l Autorità potrà proporre norme tecniche tese ad accelerare la convergenza fra i controlli e in vista dello sviluppo di un corpo unico di regole a livello europeo, nonché le modalità per dirimere le controversie tra le autorità competenti in situazioni transfrontaliere. Il percorso di approvazione della nuova Direttiva non si è ancora completato a causa di opinioni divergenti dei Paesi membri in merito ad alcune questioni chiave concernenti l applicazione della nuova regolamentazione Solvency II; In particolare, costituiscono oggetto di discussione le misure attuative da definire per ridurre la volatilità e la ciclicità dei nuovi requisiti di capitale. Il voto finale da parte della competente Commissione del Parlamento Europeo dovrebbe tenersi entro il 21 Marzo In questa fase non è chiaro se i ritardi accumulati nel processo di approvazione della Direttiva possano implicare anche uno slittamento dell entrata in vigore della nuova normativa ad oggi prevista per il 1 Gennaio Nel corso del 2011 sono state inoltre definitivamente approvate dalla Commissione Europea le linee guida riguardanti l adozione, a far data dal 21 dicembre 2012, della cosiddetta Gender Directive relativa alle misure operative da adottare nelle imprese di assicurazione contro il rischio di adottare iniziative contrarie al principio di eguale trattamento tra uomini e donne nell accesso ai servizi assicurativi. In forza di tale delibera, dal 21 dicembre 2012 non sarà più possibile differenziare il pricing dei prodotti assicurativi sulla base del sesso del potenziale assicurato. Va da se che tale decisione implicherà per le compagnie di assicurazione la necessità di valutare e monitorare costantemente non solo i fattori oggettivi di rischio stimati in fase di determinazione di pricing (probabilità di sinistro e costo medio), ma anche il mix dei sessi dei nuovi assicurati. Gli effetti di tale Direttiva impatteranno ovviamente su tutte le tariffe vita e danni dove il sesso determina in modo consistente le differenze di pricing: in particolare nelle le tariffe Temporanea Caso Morte, Rendita e LTC per il vita e, soprattutto, RCA e Salute per il danni. Relazione sulla Gestione al 31 dicembre 2010

14 Bilancio_PAssicura_2011_interno_def_. 02/08/12 11:30 Pagina Il mercato danni ha registrato uno sviluppo di forme innovative di prodotto soprattutto sul Ramo RCA dove accanto ad una impostazione tariffaria tradizionale hanno cominciato a svilupparsi forme assicurative di tipo innovativo sia del tipo polizze a consumo che grazie a dispositivi satellitari installati nell auto permettono a determinate condizioni la definizione di un premio assicurativo correlato all effettivo utilizzo dell autovettura, o sfruttando la tecnologia sia quelle collegate alla cosiddetta scatola nera che registrando i movimenti dell autovettura permettono una migliore definizione del profilo di rischio del cliente e quindi una migliore e più adeguata tariffazione. Dal punto di vista dei canali di vendita, si sono intensificate le attività di una nuova modalità distributiva tramite Web effettuata da specifici operatori, che presentano alla clientela prodotti di diverse Compagnie, come un broker virtuale, permettendo la comparazione e la scelta ottimale (concetto però solo limitato al pricing) tra tutte le tariffe presenti sul mercato. Tali attività si stanno diffondendo soprattutto sul prodotto RCA ma stanno cominciando a svilupparsi anche sui prodotti Casa, TCM e Previdenza. Vanno infine positivamente sottolineate le prime forme di apertura delle compagnie dirette anche alla vendita di prodotti non auto, specificatamente ai prodotti TCM, Casa, Infortuni e previdenza integrativa. Anche in assenza di risultati produttivi di rilievo, queste forme innovative di distribuzione possono rappresentare un interessante apertura ad un futuro modello distributivo in cui anche il Web, unitamente agli attuali canali distributivi, potrà assumere un ruolo rilevante per la diffusione dell assicurazione in Italia. Relativamente agli investimenti pubblicitari si è registrato nel corso del 2011 un netto calo, che a tutto il primo semestre mostrava un meno 15% rispetto all esercizio precedente; tale diminuzione ha peraltro coinvolto anche i servizi finanziari e le banche ed è da metter in relazione al difficile momento economico vissuto nel Paese nel corso del Pur in questo quadro negativo va però evidenziata la grande attività di alcuni grandi operatori del settore che hanno invece intensamente utilizzato lo strumento delle sponsorizzazioni, specialmente quelle sportive, per mantenere elevata la brand awareness presso la clientela di massa anche in un momento difficile come è stato il IL RISULTATO DEI RAMI DANNI Pur non disponendo al momento di dati anche provvisori sulla chiusura del mercato, sulla base delle statistiche fornite da ISVAP note a tutto il terzo trimestre 2011 si può ipotizzare che il mercato assicurativo danni nel suo complesso possa chiudere l esercizio con un incremento complessivo valutabile tra l 1% ed il 2% che segue il +1,9% registrato nel In valore assoluto il fatturato complessivo dovrebbe pertanto attestarsi attorno ai 40 miliardi di euro. Dal punto di vista delle dinamiche di crescita del portafoglio dei singoli rami, la situazione a tutto il terzo trimestre evidenzia una crescita consistente del mercato auto che si attesta al +5,6%, principalmente legato agli aumenti del premio medio. In leggera diminuzione il Ramo Infortuni (-0,4%) Malattia (-1,6%) e RCG (-1,1%); in crescita ADB (+2%) e Trasporti (+2%). Stabile il Ramo incendio. Quasi tutti gli altri rami mostrano crescite variabili tra il +4% ed il 6% ma è bene sottolineare che il mercato residuale rispetto ai rami sopra indicati rappresenta appena il 7% del totale. In termini di composizione del portafoglio, il ramo auto dovrebbe attestarsi attorno al 50% del totale. Considerando anche le coperture accessorie dell auto (corpi veicoli terrestri) il business auto rappresenta complessivamente quasi il 60% del totale premi. Al netto dell auto i rami più importanti in termini di volumi premi si confermano il ramo infortuni (8 circa % del totale), l RC Generale (7,4%), altri danni a beni (6,6%), il ramo salute (5,5%) e il ramo incendio (5,5%). Dal punto di vista della distribuzione per canale di vendita, il canale tradizionale, agenzie con mandato e in economia, rappresenta all incirca l 82% del mercato (88,5% sull RCA) mentre le compagnie bancarie raggiungono una quota di mercato del 3,6% sostanzialmente stabile rispetto al 2010 ed un 1,5% nel canale RCA, sostanzialmente in linea con il Scende leggermente il canale dei broker che passa dal 7,7% del 2010 al 6,7%, mentre sembra diminuire nel complesso il peso delle compagnie dirette che passano dal 7% del 2010 a poco più del 5% del Considerando il solo ramo auto le compagnie dirette mostrano invece un incremento di quota dal 6,3% al 7% circa. Poste Italiane Posteassicura 2011

15 Bilancio_PAssicura_2011_interno_def_. 02/08/12 11:30 Pagina 15 L attività industriale della compagnia 15 L ATTIVITÀ INDUSTRIALE DELLA COMPAGNIA ANDAMENTO COMMERCIALE Coerentemente al posizionamento strategico della Compagnia - che privilegia il target famiglia - l offerta relativa al mercato retail è stata così articolata: Postaprotezione Casa Postaprotezione Condominio Postaprotezione Piccola Impresa Postaprotezione RC Dirigenti (dedicata ai Dirigenti del Gruppo Poste Italiane) Linea protezione beni & patrimonio Postaprotezione Infortuni Postaprotezione Infortuni Basic Postaprotezione Infortuni Senior Postaprotezione Salute Linea protezione persona Postaprotezione Prestito Postaprotezione Mutui Postaprotezione Incendio Mutui Postaprotezione Domani Linea protezione credito Nel corso dell esercizio è stato lanciato il prodotto Postaprotezione Domani che offre al cliente che è anche aderente al piano individuale pensionistico Postaprevidenza Valore di Postevita S.p.A. la garanzia di continuità di versamento dei contributi previdenziali in caso di infermità o di perdita di lavoro. Sono stati anche sviluppati ad hoc due prodotti corporate in base a specifiche esigenze di copertura richieste da società appartenente al Gruppo Poste Italiane. Tali prodotti relativamente al ramo Responsabilità Civile Generale sono stati realizzati con il supporto fondamentale della riassicurazione. A quanto esposto si aggiungono normali attività di manutenzione e aggiornamento (rimodulazione del pricing e delle garanzie della polizza Casa e della polizza Condominio) della gamma prodotti esistente. Per quanto attiene i risultati commerciali, che si inquadrano, come detto in precedenza, in un particolare contesto economico generale caratterizzato da elevata incertezza e da minori capacità di risparmio delle famiglie, nell esercizio sono stati raccolti circa 268 mila nuovi contratti con una media giornaliera, che si è attestata a circa 883 contratti. A livello di linea di business, la nuova produzione si articola come segue: Totale polizze Linea protezione beni & patrimonio % - Linea protezione persona % - Linea protezione credito % Relazione sulla Gestione al 31 dicembre 2010

16 Bilancio_PAssicura_2011_interno_def_. 02/08/12 11:30 Pagina Alla data del 31 dicembre 2011 il portafoglio complessivo della Compagnia conta polizze attive che in termini di premi lordi contabilizzati nel corso del 2011, complessivamente pari a circa Euro migliaia risultano articolate, a livello di linea di business, secondo la tabella seguente: Premi lordi contabilizzati (Importi in Euro/000) Linea protezione beni & patrimonio % - Linea protezione persona % - Linea protezione credito % RETE DI VENDITA Nel corso dell esercizio non si è verificata nessuna modifica sostanziale con riferimento alla struttura della rete di vendita e nelle modalità operative della distribuzione. Per il collocamento dei propri prodotti, infatti, Poste Assicura si avvale degli uffici postali della Capogruppo Poste Italiane S.p.A. (Patrimonio Destinato BancoPosta), società regolarmente iscritta alla lettera D del registro unico degli intermediari assicurativi di cui al Regolamento ISVAP n. 5 del 16 ottobre La rete di vendita di Poste Italiane S.p.A. è costituita da circa Uffici Postali presenti sul territorio nazionale di cui circa sono abilitati al collocamento dei prodotti assicurativi emessi da Poste Assicura. I contratti assicurativi vengono sottoscritti all interno degli Uffici Postali da personale qualificato e debitamente formato. Nel corso del corrente esercizio, l intermediario assicurativo Poste Italiane S.p.A. ha inoltre abilitato un numero definito di dipendenti (al momento sono state individuate, in via sperimentale, 10 risorse) alla vendita di prodotti assicurativi al di fuori degli Uffici Postali ed ha provveduto alla relativa iscrizione delle predette risorse nella apposita sezione E del RUI. Tale abilitazione si collega soprattutto all ipotesi, ancora in fase di messa a punto, di collocare, sempre per il tramite di Poste Italiane S.p.A., il prodotto Postaprotezione Piccola Impresa che, proprio per la sua specificità di target può essere più efficacemente distribuito attraverso una rete operante anche al di fuori dell Ufficio Postale, presso la sede del cliente potenziale. L attività di formazione della rete è proseguita in conformità alle linee guida previste dalla normativa. I programmi di aggiornamento professionale per l intero anno 2011, successivi alla formazione funzionale allo startup della Compagnia, hanno riguardato sia le novità di prodotto, sia moduli di carattere tecnico assicurativo e previdenziale. Questi ultimi sono nati con la finalità di sviluppare la professionalità degli addetti all intermediazione, non solo in termini di specifiche competenze in relazione al prodotto offerto, ma anche con riferimento a tematiche più generali di welfare e di definizione dei bisogni della clientela. Ogni iniziativa di formazione è progettata, convalidata ed erogata ai primi riferimenti della formazione di Poste Italiane S.p.A. a cura del competente ufficio della funzione Commerciale in collaborazione con Poste Vita S.p.A., compagnia capogruppo (in alcuni casi con il supporto di società di formazione esterne, specializzate nel settore assicurativo). Dal punto di vista organizzativo, nel corso di tutto il 2011, si è consolidata all interno della Compagnia la struttura di presidio territoriale, rappresentata da risorse denominate Tecnici di Area, direttamente impegnate sulle Aree Territoriali della rete di Poste Italiane. La funzione dei Tecnici di Area è quella di supporto e formazione sul campo, in termini di expertise assicurativo oltre che tecnico commerciale. SINISTRI Lo sviluppo delle denunce di sinistro registrato nell esercizio si è rivelato coerente con la crescita del portafoglio della Compagnia, risultando in costante progressione mensile nell arco del secondo semestre a fronte comunque di un costante livello di frequenza dei sinistri, in linea con i livelli di mercato per le corrispondenti fasce di prodotti. Poste Italiane Posteassicura 2011

17 Bilancio_PAssicura_2011_interno_def_. 02/08/12 11:30 Pagina 17 Evoluzione economica e patrimoniale 17 A fine esercizio gli oneri relativi ai sinistri, al lordo delle cessioni in riassicurazione, sono risultati complessivamente pari ad 8,4 milioni di Euro, di cui circa il 30% si riferisce a importi liquidati. L andamento tecnico complessivo della Compagnia è positivo, come confermato dal loss ratio (incluso riserva sinistri IBNR) pari al 28%. Da un punto di vista quantitativo la maggiore numerosità di denunce di sinistro si è registrata sul prodotto Casa che conta circa il 38% del denunciato complessivo; le denunce relative al prodotto Infortuni Senior si attestano al 22%, quelle relative al prodotto Infortuni Standard al 13% e quelle relative al prodotto Prestiti al 9%. Per la gestione e la liquidazione dei sinistri, la Compagnia si avvale anche di outsourcer esterni, ai quali sono state inviate le Linee Guida ai sensi dell art. 38 del Regolamento ISVAP n. 16 del 4 marzo 2008 e con i quali si svolgono costanti incontri finalizzati all analisi dell attività svolta, alla verifica del rispetto di quanto previsto negli accordi di Service Level Agreement in materia di metodologie liquidative, nonché all individuazione di eventuali aree di sviluppo delle metodologie stesse. LA POLITICA RIASSICURATIVA Per l anno 2011, i rischi assunti sono stati riassicurati sulla base di trattati proporzionali con quote cedute al 50% per tutti i Rami ad eccezione dei rami Assistenza e Tutela Legale, riassicurati in quota al 90%. Inoltre su alcuni rischi specifici dei prodotti Infortuni, casa e Condominio sono previste coperture non proporzionali (Excess of loss). Sulla base di questa politica, e considerati i buoni andamenti tecnici dei prodotti commercializzati, i dati relativi ai rapporti di riassicurazione passiva mostrano un saldo finale negativo per la Compagnia pari a circa Euro 3,9 milioni. Nel corso dell anno si è effettuato un costante monitoraggio dei dati tecnici al fine di valutare la strategia riassicurativa dell Impresa sulla base dei trend registrati nei primi due anni di attività. Le valutazioni di cui sopra hanno portato alla: conferma della politica di cessione del rischio sulla base di trattati proporzionali al 50% per tutti i rami autorizzati, con esclusione del ramo 17 Tutela Legale e del ramo 18 Assistenza (che sono riassicurati al 90%); conferma delle coperture non proporzionali (Excess of Loss) su alcuni rischi specifici dei prodotti della Linea protezione beni & patrimonio e della Linea protezione persona; revisione in misura favorevole all Impresa delle commissioni retrocesse dal Riassicuratore per le cessioni dei rischi relativi al ramo 17 Tutela Legale, al ramo 18 Assistenza ed al ramo 1 Infortuni limitatamente al prodotto Postaprotezione Infortuni Senior. RECLAMI Nel corso del 2011, sono pervenuti complessivamente 442 reclami prevalentemente riconducibili alla fase liquidativa delle prestazioni. In rapporto al numero di contratti in essere, la dimensione del fenomeno è più che marginale (circa lo 0,1%). Relazione sulla Gestione al 31 dicembre 2010

18 Bilancio_PAssicura_2011_interno_def_. 02/08/12 11:30 Pagina EVOLUZIONE ECONOMICA E PATRIMONIALE ANDAMENTO ECONOMICO Come indicato in precedenza, i premi annuali di portafoglio alla data del 31 dicembre 2011, ammontano complessivamente a circa Euro 53 milioni. Tenuto conto delle caratteristiche del portafoglio di Poste Assicura S.p.A., che prevedono per il 95% delle polizze della Linea protezione beni & patrimonio e della Linea protezione persona il pagamento del premio con frazionamento mensile, i corrispondenti premi emessi ammontano, nel corso del 2011, a circa 42,8 milioni che, in termini di competenza economica, tenuto conto anche della variazione della riserva premi (calcolata pro rata temporis in base alla durata dei contratti di ciascun prodotto come quota di premi emessi, dedotte le spese di acquisizione, per competenza), ammontano a circa Euro 29,9 milioni al lordo della corrispondente riassicurazione. (in milioni di euro) Premi lordi contabilizzati 1 Infortuni 14,3 2 Malattia 6,2 8 Incendio 3,5 9 Altri danni ai beni 2,3 13 R. C. generale 5,3 16 Perdite pecuniarie 9,5 17 Tutela legale 0,9 18 Assistenza 0,8 Totale al ,8 Nel corso dell esercizio gli oneri relativi ai sinistri sono risultati complessivamente pari ad Euro 8,4 milioni. La voce si riferisce principalmente alla variazione della riserva sinistri dell esercizio (comprensiva dell accantonamento relativo ai sinistri tardivi), pari a Euro 5,2 milioni, mentre i sinistri pagati, comprensivi delle spese di liquidazione, nel corso dell esercizio ammontano a circa Euro 3,2 milioni. La tabella che segue illustra la distribuzione per ramo: Poste Italiane Posteassicura 2011

19 Bilancio_PAssicura_2011_interno_def_. 02/08/12 11:30 Pagina 19 Evoluzione economica e patrimoniale 19 (in milioni di euro) oneri per sinistri 1 Infortuni (4,1) 2 Malattia (0,4) 8 Incendio (0,7) 9 Altri danni ai beni (1,1) 13 R. C. generale (0,6) 16 Perdite pecuniarie (1,4) 17 Tutela legale (0,1) 18 Assistenza (0,1) Totale al (8,4) Stante il positivo andamento tecnico complessivo del lavoro diretto, il saldo netto relativo ai rapporti di riassicurazione passiva risulta negativo per circa 3,9 milioni di Euro. Le citate dinamiche economiche hanno già in parte beneficiato degli effetti prodotti dalla menzionata revisione delle commissioni retrocesse dai riassicuratori illustrata nel corrispondente paragrafo Politica riassicurativa. Complessivamente le provvigioni retrocesse all intermediario Poste Italiane S.p.A. al 31 dicembre 2011 ammontano a 10 milioni di Euro con una competenza economica pari a 9,4 milioni di Euro, mentre le altre spese di acquisizione (stampati, spese di comunicazione e pubblicità) ammontano a circa 2 milioni di Euro. Relativamente ai costi di funzionamento, nel corso dell esercizio, è proseguito il processo di adeguamento della struttura organizzativa della Compagnia all evoluzione del contesto operativo così come sono stati portati avanti importanti progetti finalizzati al continuo miglioramento del sistema informativo. Le spese amministrative sono risultate complessivamente pari a circa 4,8 milioni di Euro, di cui circa 1,8 milioni afferenti a costi per il personale e circa 1,6 milioni a costi IT. I proventi derivanti dagli investimenti finanziari sono risultati complessivamente pari a circa Euro 1,3 milioni. Con riferimento ai criteri di valutazione dei titoli, la Compagnia, ha ritenuto di non avvalersi della facoltà prevista dal Regolamento ISVAP n.28 del 17 febbraio 2009 così come modificato dal provvedimento ISVAP n.2934 del 27 settembre 2011, che ha esteso anche al 2011 il regime facoltativo, per la valutazione degli strumenti finanziari classificati nel comparto ad utilizzo non durevole, consentendo alle imprese di assicurazione di non allineare al prezzo desumibile dall andamento dei mercati a fine anno il valore di bilancio degli stessi. Di conseguenza, il conto economico registra rettifiche nette su titoli al 31 dicembre 2011 per circa Euro 0,7 milioni. In relazione a quanto esposto il risultato netto al 31 dicembre 2011, risulta positivo per circa Euro 0,8 milioni (rispetto ad una perdita di Euro 0,8 milioni del 2010), che sconta negativamente l effetto della manovra finanziaria, approvata nella prima metà del mese di luglio, che ha visto, per le compagnie di assicurazione un incremento in tema di imposizione IRAP. RISERVE TECNICHE Le riserve tecniche a fine anno ammontano complessivamente a 28,4 milioni di Euro (di cui 20,5 milioni relative alla riserva premi e 7,7 milioni alla riserva sinistri) mentre le riserve a carico dei riassicuratori risultano pari ad 9,3 milioni. Relazione sulla Gestione al 31 dicembre 2010

20 Bilancio_PAssicura_2011_interno_def_. 02/08/12 11:30 Pagina LINEE ESSENZIALI NELLA POLITICA DEGLI INVESTIMENTI Con riferimento alle politiche di investimento, in ottemperanza alle disposizioni introdotte dal Regolamento 36 del 31 gennaio 2011, il Consiglio di Amministrazione, nella seduta del 9 maggio 2011, ha approvato una apposita delibera quadro che identifica una politica di gestione degli attivi caratterizzata da un approccio prudente e teso a preservare la solidità patrimoniale dell impresa. Particolare attenzione viene rivolta all analisi del contesto macroeconomico, dei trend di mercato delle diverse asset class e dei relativi riflessi sulla gestione integrata attivi-passivi. Nel corso del 2011 le scelte d investimento, anche in virtù delle dinamiche di mercato, sono state improntate alla massima prudenza con l obiettivo di ottenere un flusso di proventi regolare che contribuisca al perseguimento del risultato economico di periodo. Al 31 dicembre 2011, gli investimenti finanziari conferiti in gestione a BancoPosta Fondi SgR SpA, dallo scorso mese di luglio 2011, ammontano complessivamente ad Euro 52,3 milioni di cui Euro 49,1 milioni riferiti a titoli di stato italiani ed Euro 3,2 milioni a disponibilità liquide. PATRIMONIO NETTO E MARGINE DI SOLVIBILITÀ Il patrimonio netto, tenuto conto del risultato di periodo, risulta pari a 28,2 milioni di Euro stante l aumento di capitale per 20 milioni di Euro deliberato dall Assemblea dei Soci del 29 marzo 2011, autorizzato dall ISVAP in data 14 aprile 2011 e sottoscritto dal socio unico, Poste Vita S.p.A., nel corso dello stesso mese di aprile. Il dato comprende anche la quota residua del fondo di organizzazione per 2,3 milioni di Euro a copertura di eventuali spese di impianto. Con riferimento ai requisiti patrimoniali di vigilanza necessari per l esercizio dell attività assicurativa, la Compagnia risulta in possesso di elementi disponibili più che congrui rispetto al margine di solvibilità richiesto pari ad Euro 4,7 milioni. Poste Italiane Posteassicura 2011

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