La Scuola siamo noi. Giornalino a Edizione. Istituto Comprensivo Statale F.lli Bandiera

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1 Istituto Comprensivo Statale F.lli Bandiera Giornalino 2015 La Scuola siamo noi 20 a Edizione Giornalino a diffusione interna a cura della Scuola Secondaria di 1 grado G. Marconi di San Giovanni in Fiore

2 Istituto Comprensivo Statale F.lli Bandiera Giornalino a diffusione interna a cura della Scuola Secondaria di 1 grado G. Marconi di San Giovanni in Fiore Il Comitato di Redazione Per la componente Docenti: Vincenzo Granato Amalia Granata Filomena Loria Per la componente Discenti: I ragazzi delle varie classi della scuola media Marconi Si ringrazia il Dirigente Scolastico Dott. Riccardo Succurro, i docenti ed il personale ATA, tutti gli alunni e quanti hanno contribuito alla realizzazione del giornalino.

3 Il saluto del Dirigente Scolastico di di Giuseppe Riccardo Succurro 2 Il Dirigente Scolastico Dott. Giuseppe Riccardo Succurro Il giornalino La Scuola Siamo Noi della Scuola Secondaria di primo grado Guglielmo Marconi, riprende la pubblicazione dopo una importante novità che ha caratterizzato l ultimo periodo scolastico: l istituzione del Comprensivo Statale Fratelli Bandiera formato dalla scuola media Marconi, dalla scuola dell infanzia Ariella e A. Doria e dalla scuola primaria F.lli Bandiera e San Francesco. La generalizzazione degli istituti comprensivi, come affermano le Indicazioni Nazionali per la Scuola dell Infanzia e del Primo Ciclo, consente la progettazione di un unico curricolo verticale e facilita il raccordo con il secondo ciclo del sistema di istruzione e formazio- ne. L itinerario scolastico dai tre ai quattordici anni, pur abbracciando tre tipologie di scuola caratterizzate ciascuna da una specifica identità educativa e professionale, è progressivo e continuo. Negli anni dell infanzia la scuola accoglie, promuove ed arricchisce l esperienza vissuta dai bambini in una prospettiva evolutiva. Nella scuola del primo ciclo la progettazione didattica è finalizzata a guidare i ragazzi lungo percorsi di conoscenza progressivamente orientati alle discipline e alla ricerca delle connessioni tra i diversi saperi. La proposta culturale e pedagogica delle Indicazioni Nazionali è fortemente correlata, quindi, al nuovo assetto organizzativo: il curricolo è finalizzato alla maturazione delle competenze previste nel profilo dello studente al termine del primo ciclo. Nella scuola secondaria di primo grado G. Marconi lavora un gruppo docente stabile, motivato, con uno spiccato senso di responsabilità e con elevate competenze culturali, psicologiche e didattiche; i collaboratori scolastici sono attenti e disponibili; l ufficio di segreteria preparato, aggiornato ed al servizio della comunità scolastica. La Marconi è una scuola ad indirizzo musicale che, con la pratica degli strumenti, educa gli alunni alla interpretazione di brani delle opere d arte del patrimonio musicale mondiale. La scuola ha utilizzato i finanziamenti previsti dal Fondo Sociale Eu- Viaggio di Istruzione a Lecce delle 3 e classi

4 Viaggio di Istruzione a Gallipoli delle 3 e classi ropeo Competenze per lo sviluppo e dal Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale Ambienti per l apprendimento. È una eccellenza scolastica: molti alunni si sono classificati ai primi posti regionali e nazionali nei concorsi musicali, nelle manifestazioni sportive, nei premi letterari e di altre discipline. L edificio è stato recentemente ristrutturato ed è collocato nel centro storico. Dalle finestre di tutte le aule si ammira l Abbazia Florense, un unicum nel panorama dell architettura medievale europea e cuore degli Studi Internazionali su Gioacchino da Fiore 1. È un luogo di storia, arte e cultura che coinvolge tutta la scuola mediante la realizzazione di progetti, attività e studi. Il giornalino è espressione di una scuola attiva e di alunni che sanno scrutare le tematiche del mondo di oggi. Al team redazionale i ringraziamenti per averci consentito questo viaggio attraverso la sensibilità, le ansie e le speranze degli adolescenti. 1 Il Dirigente Scolastico del nostro Istituto, Dott. Giuseppe Riccardo Succurro, è il Presidente del Centro Internazionale di Studi Gioachimiti (N. d. R.). Premiazioni all interno dell Abbazia Florense Milano, Italia: Expo 2015 nostri lettori noteranno con una punta I di stupore l assenza di articoli su un avvenimento molto attuale e rilevante: l Esposizione Universale 2015 che si svolgerà a Milano a partire dal 1 maggio. Ciò non è dovuto ad una dimenticanza della Redazione del giornalino, né, tantomeno, ad una errata valutazione dell importanza dell avvenimento, soprattutto se si considera l importanza del tema portante di Expo 2015: Nutrire il Pianeta, Energia della vita, un'occasione per riflettere sui diversi tentativi di trovare soluzioni alle contraddizioni del nostro mondo. Infatti, se da una parte c è ancora chi soffre la fame, quasi 900 milioni di persone denutrite, dall altra c è chi muore per disturbi di salute legati a un alimentazione scorretta e troppo cibo. Inoltre, ogni anno, circa 1,3 miliardi di tonnellate di cibo vengono sprecate. D altronde, l importanza della manifestazione è nota, basta ricordare le splendide meraviglie che è riuscita ad offrire al mondo negli anni. Ad esempio, all Expo 1889 dobbiamo una delle meraviglie architettoniche europee, la Torre Eiffel, che, com è noto, terminata la manifestazione, avrebbe dovuto essere smontata; ebbene, è diventata meta di milioni di turisti ammirati provenienti da tutto il mondo. La mancanza di articoli su questa importante manifestazione che coinvolge tutto il Pianeta, si spiega con i tempi di realizzazione del nostro giornalino: ad ottobre 2014, quando il Progetto Giornalino ha preso avvio, con l Expo ancora lontano nel tempo, non sarebbe stato facile coinvolgere emotivamente i nostri ragazzi affinché proponessero delle adeguate riflessioni sull argomento. Naturalmente, il tema sarà ampiamente presente nell edizione 2016 della nostra testata. La Redazione. 3

5 L Editoriale Rieccoci di Vincenzo Granato 4 Dopo una pausa durata tre anni (l ultimo numero è datato 2011) riprendiamo la pubblicazione del nostro, caro Giornalino Scolastico. Un giornalino con una storia ventennale alle spalle. Un giornalino che ha scandito la storia della nostra scuola, anno per anno. Che ha riferito i fatti del mondo attraverso la voce di intere generazioni di alunni. Che ha raccontato le emozioni di coloro che hanno redatto articoli o scritto poesie. Che ha ingegnato le menti di quanti hanno realizzato giochi enigmistici vari. Che ha contribuito ad una equilibrata crescita della personalità e dello spirito critico dei ragazzi. Tanti i fatti raccontati, alcuni di carattere locale, altri di interesse nazionale ed internazionale. Tutti, comunque, di grande rilevanza sociale politica e culturale. Interessa poco soffermarci sul perché la pubblicazione sia stata interrotta, quello che conta è la ferma determinazione di far ripartire un Progetto Didattico che ha dato lustro alla nostra scuola. Infatti, tanti sono stati i riconoscimenti a livello nazionale che la nostra Testata ha ricevuto: il primo posto nel Concorso Nazionale Città di Isernia organizzato dall allora Provveditorato agli Studi della stessa Provincia; le quattro premiazioni, in sei partecipazioni, assegnate dall Ordine Nazionale dei Giornalisti con ritiro dei premi consegnati, alla presenza dei vertici dell O. N. G., prima a Roma nella Sala dello Stenditoio presso il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, poi a Benevento nella splendida cornice del Teatro Massimo; l unanime riconoscimento di quanti, in ogni ambito ed in ogni luogo (abbiamo fatto pervenire alcune copie persino in Canada attraverso la locale Associazione Emigranti), hanno letto il giornale. La ripresa della pubblicazione del giornalino La Scuola siamo Noi, è stata fortemente voluta dal Dirigente Scolastico, Dott. Riccardo Succurro, che l ha caldeggiata da quando siamo diventati Istituto Comprensivo. Noi del Comitato di Redazione abbiamo accolto le sollecitazioni del Dirigente con molto piacere e ci siamo messi all opera con molto entusiasmo nella speranza di far nascere un giornalino all altezza della tradizione. Dal canto loro, i ragazzi hanno realizzato degli articoli di ottimo livello trattando temi di grande attualità, spaziando tra le problematiche a loro vicine (dipendenze, utilizzo delle nuove tecnologie, bullismo, il futuro incerto, la violenza su minori e donne, l adolescenza) e su quelle più generali (l avvento di Papa Francesco, quello del Presidente Mattarella, la crisi economica, la questione ambientale, l epidemia Ebola, la crisi in Crimea, lo sbarco infinito dei profughi, il razzismo ancora latente, il terrorismo). E poi l interesse verso la cultura con l analisi del Quarto Stato, l articolo che parla della nostra Abbazia e di Gioacchino da Fiore, il pensiero per il caro Marco Simoncelli; le emozioni più profonde espresse mediante le poesie; l esaltazione dell ingegno con i giochi realizzati. Abbiamo cercato di realizzare un giornale vario e interessante nella speranza di essere letti con piacere e, se possibile, apprezzati per l impegno profuso al fine di creare un Progetto Didattico di qualità.

6 SERGIO MATTARELLA ELETTO AL COLLE Benvenuto Presidente! Quest anno in Italia il presidente della Repubblica è cambiato di Maria Francesca Oliverio, 2^ B Il 31 Gennaio di quest anno è stato eletto il nuovo Presidente della Repubblica Italiana poiché il Presidente emerito, Giorgio Napolitano, di sua volontà e data l età di 89 anni, si è dimesso. Sergio Mattarella, 73 anni, uomo di grande levatura, è stato eletto Presidente della Repubblica ed è il primo siciliano a salire al Quirinale. Al quarto scrutinio l ex ministro e attuale giudice della Corte Costituzionale, candidato dal PD, ha ottenuto 665 voti in Parlamento su 995 votanti. Ma vediamo di conoscere meglio il nostro nuovo Presidente della Repubblica. Sergio Mattarella, nato a Palermo il 23 Luglio 1941, è il quarto figlio di Maria Buccellato e di Bernardo, politico democristiano più volte ministro tra gli anni cinquanta e sessanta, e fratello minore di Piersanti, che, nel 1980, fu assassinato da Cosa Nostra mentre era Presidente della Regione Siciliana. In gioventù Sergio Mattarella, trasferitosi a Roma a causa degli impegni politici di suo padre, militò tra le file del Movimento Studenti della Gioventù Maschile di Azione Cattolica, del quale fu responsabile come delegato studenti di Roma e poi del Lazio collaborando con l assistente Filippo Gentiloni. Successivamente aderì alla Federazione Universitaria Cattolica Italiana. Dopo essersi diplomato al liceo classico San Leone Magno di Roma, istituto religioso dei Fratelli Maristi, nel 1964 si laureò in giurisprudenza presso l Università La Sapienza di Roma con il massimo dei voti e la lode, discutendo una tesi su La funzione dell indirizzo politico. Nel 1967 si iscrisse all albo degli avvocati nel Foro di Palermo ed esercitò l avvocatura in un avviato studio legale palermitano specializzato in diritto amministrativo. (coordinamento a cura della prof.ssa Amalia Granata) Mattarella sposò Marisa Chiazzese, deceduta il 1º marzo 2012, figlia dell ex rettore dell Università di Palermo e docente di diritto romano, Lauro. Il fratello Piersanti aveva sposato la sorella di lei, Irma. Oltre a Piersanti, ucciso dalla mafia nel 1980, Sergio Mattarella ha una sorella maggiore, la primogenita Marinella, e un altro fratello, Antonino. Ha tre figli: Laura, Francesco e Bernardo Giorgio, il quale è ordinario di diritto amministrativo all Università di Siena e, dal 2014, è posto dal ministro Marianna Madia a capo dell ufficio legislativo del Dipartimento della Funzione Pubblica presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri. Egli incarna la figura di un uomo delle regole e della legalità, di uno stile di vita sobrio e si è distinto sempre per la sua riservatezza nonostante abbia avuto incarichi politici di rilievo. Pochissime sono le foto che lo ritraggono, i suoi interventi pubblici ma molta la sua correttezza. Nel discorso ufficiale alla nazione, denso di messaggi di speranza e richiami alla Costituzione, il suo primo pensiero è stato rivolto alle difficoltà che gli italiani stanno, in questo periodo di crisi, attraversando, e alle speranze di tutti i cittadini per un futuro migliore. L appellativo-metafora che Mattarella ha usato per indicare il suo ruolo è stato quello di arbitro, cioè una persona imparziale, al di sopra delle parti che, con l aiuto dei giocatori (i politici), potrà dare un contributo al miglioramento delle condizioni italiane. Dopo questa elezione noi tutti speriamo che il nuovo Presidente sia un buon custode della Repubblica e che possa essere considerato il Presidente di tutti. 5

7 L USO SMODATO DEI MEZZI DI COMUNICAZIONE INCUTE PREOCCUPAZIONI Social network: vantaggi e svantaggi Violazione della sfera privata, appropriazione di identità, pericolo per i minori 6 di Serena Granata, 3^ B Negli ultimi anni l aumento dell uso dei mezzi di comunicazione, in particolare internet, è stato a dir poco spettacolare. Ognuno di noi può accedere ad una rete attraverso computers, cellulari, tablets e altre tecnologie. I social network hanno cambiato il nostro modo di pensare o, addirittura, il nostro modo di vivere. In particolare, tra i tanti social che oggigiorno sono stati creati, Facebook è la rete sociale per eccellenza, molto utilizzata sia dai i giovani che dagli adulti. Tramite questo social network, milioni di persone ogni giorno si possono collegare e avere in comune contenuti di tutti i tipi. Si possono condividere testi, opinioni, immagini o video. I vantaggi di questi social sono tanti: la velocità della comunicazione; la possibilità di entrare in contatto, e in qualsiasi momento, con persone residenti in qualsiasi parte del mondo, accrescendo, così, quel fenomeno che oggi chiamiamo globalizzazione. Altri vantaggi sono i costi, poiché condividere testi o immagini è completamente gratuito e, inoltre, tutto quello che è stato pubblicato può essere modificato in qualsiasi momento. Ma Non è tutto oro ciò che luccica. Infatti, esistono anche degli aspetti negativi che, se trascurati, possono diventare molto pericolosi. Uno tra questi è quello della tutela dei minori: tanti giovani si avvicinano ingenuamente a questo tipo di servizio ignorando completamente i rischi che possono correre, rischiando di rimanere vittime di malintenzionati. Ulteriore rischio è quello della tutela della privacy, in quanto, attraverso i social network, è possibile avere facilmente informazioni personali come i dati anagrafici, le abitudini e le frequentazioni dei soggetti. Ma il pericolo più grande della rete è l identità dei frequentatori: c è chi si nasconde dietro a una falsa, chi ne crea una apposta per danneggiarne gli altri, chi ne crea molte, ognuna con scopi diversi. Proprio per questo, non si ha la certezza del tipo di persona che sta dall altra parte dello schermo. E poi vi è un altro grave rischio che è relativo al furto di identità. Per fortuna, la sicurezza dipende anche dalle precauzioni che riusciamo a mettere in atto: salvaguardare le nostre password diventa importante, poiché la rete non fornisce la certezza assoluta di protezione. A mio parere, è facile lasciarsi prendere la mano dal mondo di internet, rimanere incollati al computer per ore ed ore, finendo per preferire uno dei tanti social network ad una passeggiata, alla lettura e alla socializzazione. Credo che i nuovi social network siano una grande risorsa e, se ben usati, molto utili, ma, come ogni risorsa, bisogna saperli utilizzare senza esagerare e, soprattutto, facendo molta attenzione. L amicizia di Giovanna Oliverio, 2^ B L amicizia è colorata come l arcobaleno, è come un fiore sbocciato in primavera, è profumata come le fragole appena nate. L amicizia è forte come una roccia, è come acciaio che non si rompe mai, è come un albero che non si spezza mai. L amicizia ti riempie l anima, è come un bambino appena nato, che vuole bene alla sua mamma. L amicizia è tanto bella.

8 RETI SOCIALI CHE CI DELIZIANO LA VITA O CE LA RENDONO TANTO COMPLICATA Facebook, Twitter, WhatsApp: Angeli e Demoni Possono essere motivo di grande gioia o creare grandi disagi. Bisognerebbe utilizzarli con cautela di Alice Biafora e Marika Veltri, 1^ C Facebook è un servizio di rete sociale inventato da un personaggio geniale, tale Mark Zuckerberg, unitamente ad alcuni suoi amici di università. Dal momento del lancio, questa Rete Sociale ha raggiunto, in tempi rapidissimi, un enorme successo, diventando il servizio di rete sociale più visitato al mondo. Straordinaria affermazione se si pensa che, nel 2012, raggiunse la stratosferica cifra di circa un miliardo di utenti. Altro social network di grandissima rilevanza è Twitter, il quale fornisce agli utenti una pagina personale da aggiornare tramite messaggi che abbiano una lunghezza massima di 140 caratteri. Gli aggiornamenti sono mostrati nella pagina di profilo dell utente e comunicati solo agli utenti che si sono registrati per riceverli. Il successo Twitter è provato dal fatto che, già nel 2007, ad un solo anno dalla nascita, il cinguettare, appunto to tweet, è salito da a al giorno. WhatsApp è un applicazione di proprietà di Facebook che permette l invio di messaggi testuali, video, immagini e file audio, oltre ad altri usi di grande utilità. Questa applicazione è stata fondata, nel 2009, da due ex impiegati dalla società informatica Yahoo. Riteniamo che sia un mezzo elettronico fantastico, ma, nello stesso tempo, pensiamo che queste applicazioni, pur rappresentando grandi opportunità di informazione, apprendimento e svago, rappresentino anche dei seri pericoli se diventano una forma di dipendenza. Utilizzati in modo poco equilibrato, possono far sorgere diversi problemi quali perdita di concentrazione, stanchezza, distacco dalle relazioni sociali, allontanamento dal mondo reale. Oramai viviamo nell era degli sms, mms, gprs, wap e altre sigle che, oltre a determinare il modo di vivere di ognuno di noi, rischia di modificare anche i linguaggi, in quanto i giovani inviano messaggi sempre più ricchi di abbreviazioni e parole grammaticali scorrette. Insomma, avanti tutta con la tecnologia, ma attenzione a non esagerare perché, altrimenti, rischiamo di rimanerne sopraffatti. I bambini nel mondo di Ivana Audia, 2^ C I bambini nel mondo vanno trattati bene, con cura e gioia. In modo che le loro lacrime diventino gocce di divertimento che ogni bimbo deve avere dentro. Perché i bimbi hanno un cuore che porta allegria e amore. Perché i bimbi vanno apprezzati, tenuti e coccolati. Perché non esiste di più bello del sorriso di un bambinello. 7

9 IL SOGNO DI COMUNICARE A GRANDI DISTANZE È DIVENTATO REALTÀ, MA A QUALE PREZZO? I Social Network condizionano la nostra vita. Sms, Facebook, Twitter, WhatsApp, più che delle pratiche utili si sono trasformati in demoniache presenze di Isabella Martino, Alessandro Morrone ed Emanuela Sciarrotta, 3^ A 8 La comunicazione è un bisogno essenziale di ogni essere vivente. Fa esprimere sentimenti, emozioni, desideri; consente di riconoscersi come appartenente a un gruppo. Esistono vari tipi di comunicazione, tra i più usati vi sono i famosi sms, le , le chat. Con l avvento delle nuove tecnologie digitali, la scrittura è tornata a rivestire un ruolo determinante nella comunicazione moderna, anche se si va formando un vero e proprio linguaggio tecnologico a se stante. Sono cambiati i ritmi, non c è più il tempo di scriversi una lettera, non c è più la voglia di parlare per troppo tempo al telefono. Ora tramite gli SMS e i social network tutto è più veloce e disponibile, ma la comunicazione è diventata molto più fredda e, a volte, formale. Possiamo, comunque, affermare, senza rischio di smentita, che i nuovi media sono diventati utili mezzi di comunicazione di massa, adoperati per lo studio, il lavoro e per la gestione delle relazioni sociali di giovani e adulti. L universo delle nuove tecnologie è parte integrante del mondo giovanile. Attraverso l utilizzo delle chat è possibile incontrare persone nuove, in un numero più elevato di quello che avviene normalmente nella vita quotidiana. Il dialogo è spostato verso l informalità, permettendo di raggiungere un grado di intimità anche molto elevato con persone sconosciute. Infatti, vengono trattati temi dai più seri ai più passeggeri, arrivando a volte ad utenti che confidano i propri problemi a perfetti sconosciuti, cosa non pensabile nella vita reale. I social network sono una grande opportunità, un ambiente in cui le persone vivono e si scambiano informazioni, commenti, stati d animo sono luoghi vivi e pieni di persone con i loro pregi e i loro difetti. Essi occupano ormai uno spazio e un tempo notevole nella vita di molti ragazzi mentre prima non lo era. È oramai molto raro trovare qualche adolescente che non ha un profilo su Facebook, Twitter, WhatsApp o Skype Questi Social rappresentano un ottimo mezzo per parlare con amici, mettersi d accordo per uscire senza sprecare telefonate. Servono anche per mantenersi in contatto con vecchi compagni. Mediante questi mezzi tecnologici riusciamo a mantenere i contatti nel tempo più facilmente e procurarne altri in modo ancor più semplice. Ma, come sempre, non manca il rovescio della medaglia: con la comparsa di WhatsApp e le sue doppie spunte blu, parecchi matrimoni stanno per sciogliersi. Perché, se è vero che i social network possono essere delle grandi opportunità per molti di noi, è altrettanto vero che può succedere anche il contrario. Poi vi sono seri pericoli legati ai fenomeni di dipendenza che possono determinare perdita di concentrazione, stanchezza eccessiva, isolamento dal gruppo. Ormai sono diventati una sorta di vizio per la popolazione odierna che trascorre più tempo sui social network anziché stare in contatto con la natura e le persone. Dietro ad essi possono nascondersi anche persone di cui non conosciamo la vera identità e, a volte, incorrere a vari pericoli come la pedofilia. I social network, quindi, sono dei mezzi per comunicare sia positivi che negativi. Pertanto, crediamo che essi debbano essere visti come un mondo nel quale esistono i buoni e i cattivi e dove non ci si può sentire al riparo solo perché ci si trova dall altra parte di uno schermo. Mentre prima bastava poco per essere felici, ora, invece, pensiamo che vi sia troppa tecnologia e poca creatività.

10 UN ATTENTATO COSTATO DODICI VITE SCONVOLGE PARIGI E IL MONDO INTERO Assalto al giornale Charlie Hebdo La risposta della Democrazia non si è fatta attendere: più di due milioni di persone in piazza di Alessandro Sinopoli e Riccardo Belcastro, 3^ B (coordinamento a cura della prof.ssa Amalia Granata) Studiando il fenomeno della globalizzazione abbiamo potuto rilevare che in questi ultimi anni sono aumentati i conflitti tra il mondo orientale e quello occidentale. La causa fondamentale è da ricercarsi nei contrasti ideologici, religiosi e culturali dei Paesi musulmani che, per imporre le loro usanze e la loro religione, condannano il mondo occidentale e agiscono con organizzazioni terroristiche come l Isis e Al-Qaeda perché sono convinti che noi occidentali siamo i loro nemici. Oggi esse continuano a compiere attentati. Quella maggiormente ricordata è l Isis, che ha sede in Siria e in Iraq, ed è un organizzazione Jihadista (che combatte per la religione islamica). L ultimo obiettivo è stato un giornale satirico Parigino, Charlie Hebdo, che da tempo pubblicava vignette sull Islam. Il 7 gennaio 2015 due fratelli, Cherif e Said Kouachi, entrano nella sede del giornale (nella quale si stava svolgendo una riunione) e uccidono il Caporedattore, il Redattore, 8 giornalisti, 2 agenti, un ospite e il portiere dello stabile gridando: Viva Allah, in nome di Allah, Allah è forte. Dopo l attentato, i killer sono fuggiti rubando un auto di un civile e, durante la fuga, hanno investito un pedone. L auto è stata ritrovata a Rue de Meaux e si presume che abbiano continuato la fuga a bordo di un altra auto. Dai giornalisti è stato definito un piano precedentemente studiato nei minimi dettagli. Si pensa che ci sia una talpa (spia) nella sede del giornale che avrebbe informato gli attentatori che in quel giorno si sarebbe svolta una riunione di tutto il personale. Parlavano perfettamente il francese è durato solamente cinque minuti ma tutta Parigi è sotto shock dice la vignettista Coco, che si è miracolosamente salvata. I due fratelli sono stati cercati a lungo da tutti gli agenti di polizia della Francia e, quando sono stati trovati, sono stati uccisi in una tipografia. A Parigi, il giorno seguente si è svolta una marcia della pace, alla quale hanno partecipato capi di stato e di governo come Matteo Renzi e Angela Merkel. Tutti portavano delle matite raffiguranti la libertà di parola con scritto Je suis Charlie che significa Io sono Charlie. La marcia ha coinvolto più di due milioni di persone tra uomini, donne e bambini e ha avuto come obiettivo la difesa della libertà di parola, di espressione e di pensiero, che nella nostra Costituzione è richiamata all art. 21, il quale recita: Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. Secondo noi, gli atti terroristici aumenteranno sempre di più, poiché attraverso i Media si apprende che l Isis vuole colpire ancora molti obiettivi, ma speriamo tanto che un giorno la tolleranza religiosa potrà regnare nel mondo. 9

11 A QUASI QUINDICI ANNI DI DISTANZA L EMOZIONE RESTA IMMUTATA L attentato alle Torri Gemelle di New York I brividi per l accaduto sempre vivi anche per coloro l hanno vissuto attraverso i mass-media 10 di Manuel De Marco e Salvatore Ventura, 3^ A Ancora oggi fa scorrere i brividi sulla schiena il to, per via telefonica, che altri aerei dirottati erano stati mandati a schiantarsi contro alcuni edifici. racconto di quanto accaduto la mattina dell 11 settembre Le cronache raccontano che 19 Secondo la trascrizione della registrazione, uno terroristi presero il comando di quattro aerei di dei dirottatori diede l ordine di virare il velivolo linea in viaggio verso la California. I dirottatori condussero due aeroplani a schiantarsi contro le Torri a causa della reazione dei passeggeri: poco dopo quando fu chiaro che ne avrebbe perso il controllo nord e sud del World Trade Center. Un altro gruppo di dirottatori condusse il volo American Airlines edifici del complesso del World Trade Center crolla- l aeroplano si schiantò nei pressi di un campo. Tre 77 a schiantarsi contro il Pentagono, mentre un rono, nel giro di poco tempo dall impatto, a causa quarto volo, con il quale i terroristi intendevano dei danni strutturali. La torre meridionale crollò colpire il Campidoglio o la Casa Bianca a Washing- alle 9:59 circa, dopo un incendio durato 56 minu- ton, precipitò in Pennsylvania. Nel corso del dirottamento, alcuni passeggeri e membri dell equipaggio furono in grado di effettuare chiamate con l apparecchio radiotelefonico e con telefoni cellulari. Affermarono che diversi dirottatori erano a bordo di ciascun aeroplano ma avevano preso il controllo dei veicoli e usavano coltelli e taglierini per uccidere alcuni assistenti di volo, un pilota, un passeggero e il comandante del volo 11. Un assistente di volo e alcuni dei passeggeri del volo 93 riferirono che i dirottatori avevano delle bombe, ma ritennero che si trattasse di ordigni inerti. Nessuna traccia di esplosivi fu trovata sui luoghi degli impatti. Su uno dei voli, le registrazioni della scatola nera rilevarono che l equipaggio e i passeggeri tentarono di sottrarre il controllo dell aereo ai dirottatori dopo aver sapu- ti causato dalla collisione del primo aereo; la torre settentrionale collassò alle 10:28, dopo un incendio di circa 102 minuti. Altri edifici furono danneggiati precipitando, nelle ore successive. Ancora oggi ci capita di osservare un forte stato emozionale in chi riferisce questi fatti, prova che, quelli vissuti quattordici anni fa, sono stati momenti di grande tensione. Raccontano che il mondo sembrava all improvviso un posto insicuro, che chiunque, pur vivendo a migliaia di chilometri dagli Stati Uniti, potesse scoprire di trovarsi in uno stato di pericolo imminente. A noi non resta che sperare che questi fatti così terribili non si ripetano, anche se quello che è avvenuto pochi giorni fa a Parigi, nella sede del settimanale satirico Charlie Hebdo, è un segnale affatto rassicurante.

12 Habemus Papam ENTRATO IN PUNTA DI PIEDI CI HA CONQUISTATO SULLA PUNTA DELLE DITA Francesco: il Papa-Uomo La poesia del Pontefice chiarisce il suo pensiero fatto di semplicità, umiltà e amore per gli altri di Lorena Marano e Federica Straface, 2^ A Jorge Mario Bergoglio, il 13 Marzo 2013, è diventato il nostro nuovo Papa scegliendo di assumere il nome di Francesco in onore di San Francesco D Assisi, perché, come lui, ama i poveri, rifiuta il benessere materiale e ama la pace. Si è reso subito simpatico dal primo giorno, quando, presentandosi al popolo, disse: Fratelli e sorelle, buonasera. Sembra che i miei fratelli Cardinali siano andati a prendere un vescovo per Roma quasi alla fine del mondo. Questa frase fece sorridere tutti, il suo volto, le sue parole e in seguito anche i suoi atteggiamenti hanno fatto capire che sarebbe stato un Papa che avrebbe portato grandi cambiamenti. Ha scritto una bellissima preghiera, facile da memorizzare, intitolata Sulla punta delle dita perché è composta da cinque elementi, uno per ogni dito della mano e rispecchia lo stile di papa Francesco: umiltà, semplicità, povertà, comprensione, silenzio. Il pollice indica la lode; l indice il ringraziamento; il medio l intercessione; l anulare la richiesta; il mignolo la confessione perché la preghiera non deve essere una noiosa ripetizione di parole ma un dialogo con Gesù. E il primo Papa a chiamarsi Francesco, il primo Papa venuto dall America. E un uomo semplice, umile, simpatico; un uomo che ama il ballo, precisamente il tango argentino, e il calcio, tifa per la squadra argentina del San Lorenzo. Tutto ciò lo rende più simile alle persone comuni. Un Pontefice tutto speciale, tanto che frequentemente scende dalla papa-mobile per salutare da vicino i suoi fedeli. Le sue parole sono semplici, ma profonde, comprensibili da tutti. Spesso e volentieri racconta avvenimenti della propria vita. Con i suoi gesti significativi è riuscito a regalare un sorriso ai meno fortunati, ai disabili e a tutte le persone che confidano nella fede, diffondendo speranza e incoraggiamento. È considerato dal popolo un Papa buono, ed è una figura che mette in luce i veri valori della religione quali: la capacità d amare, la famiglia, la libertà, l onestà, l amicizia. Un Papa che in un solo anno di pontificato è riuscito a conquistare i cuori di milioni di persone con la sua umiltà e con la sua semplicità, non solo tra i cristiani ma anche tra i non credenti. E un uomo vicino ai problemi della gente, paladino dei poveri e dei più vulnerabili. Un Papa che ogni volta ci sorprende e ci emoziona e la sua popolarità è in continua crescita in tutto il mondo. 11

13 UMILE MA ANCHE FORTE E DECISO, SEMPLICE, SOCIEVOLE MA PURE RASSICURANTE Papa Francesco, una ventata di spiritualità 12 Una figura che infonde serenità; un Pontefice che avvicina l uomo alla Chiesa e al credo di Dio di Teresangela Belcastro e Sara Lopez, 2^ B elezione a Pontefice di Jorge Mario Bergoglio, L alias Papa Francesco, ci ha molto rallegrato, tanto da indurci a cercare di saperne un po di più di quest uomo che infonde tanta serenità. Egli nasce a Buenos Aires nel 1936 da genitori di origini italiane, essendo il bisnonno nato nelle campagne vicine ad Asti. In gioventù studia ingegneria chimica, ma, spinto dalla forte vocazione, diventa sacerdote gesuita conoscendo così il duro lavoro e la malattia. Il suo temperamento semplice e socievole, quanto fermo e deciso, lo induce a schierarsi vicino ai deboli e ai poveri, esercitando il proprio ministero nelle favelas argentine, laddove la miseria materiale e morale è forte. È bastato poco perché Papa Francesco diventasse popolare presso tutti noi. La chiave del suo successo è, in buona misura, legata al suo modo di parlare caratterizzato dall umiltà che lo contraddistingue. Ci ha tanto colpito il suo modo di esporre pensieri e concetti comprensibili a tutti. «Fratelli e sorelle, buonasera..., sono queste le prime parole che ha pronunciato papa Francesco dalla finestra della Basilica di San Pietro. Questo ci fa capire il suo carattere ma anche il suo intento: riportare la Chiesa alla semplicità, all umiltà delle origini e all autenticità del messaggio cristiano. Per sottolineare la sua ispirazione alla semplicità e alla povertà, padre Bergoglio ha deciso di chiamarsi Francesco, in onore di San Francesco d Assisi, colui che si spogliò di tutti i suoi averi per amore di Cristo. I gesti che accompagnano il pensiero di papa Francesco ci permettono di scorgerne le radici, la profondità e la ricchezza dello spirito. Ne segnaliamo tre. Il primo è l essenzialità, lo dimostrano la scelta dell anello d argento e quella della croce di ferro. Il secondo è la richiesta al popolo di pregare che Dio benedicesse il nuovo Vescovo di Roma perché di fronte a Dio siamo tutti uguali, Papa compreso. Il terzo tocca ancora più nel profondo: è la richiesta di fare spazio al silenzio, infatti, solo attraverso il silenzio e l ascolto della coscienza è possibile promuovere relazioni più umane per una società migliore. Oggi, anche chi non crede guarda al Papa come a un autorevole guida spirituale che placa gli affanni interiori e personali. Sono di grande aiuto, per tutti noi, la forza dei suoi messaggi profondi, perché abbiamo grande bisogno di pace, serenità e speranza. Guardiamo a papa Francesco con speranza e fino ad ora non ci ha disillusi, anzi. Il degrado del nostro pianeta Ho incontrato un bambino cieco. Mi ha chiesto com era il Sole, e gliel ho descritto. Mi ha chiesto com era il Mare, e gliel ho descritto. Mi ha chiesto com era il Mondo, e piangendo gliel ho inventato. Jim Morrison

14 UNA FIGURA CHE ISPIRA FIDUCIA E CHE RIAVVICINA ALLO SPIRITO CATTOLICO Papa Francesco: una nuova luce sul mondo Semplice e accattivante, appassionato e toccante, è un Papa che viene da lontano ma che sentiamo vicino di Giuseppe Veltri, 3^ B Jorge Mario Bergoglio, oggi conosciuto come Papa Francesco, è diventato Pontefice Assoluto la sera del 13 marzo Egli è uno dei primi successori di Pietro a decidere un nome con un motivo valido, infatti ha scelto il nome di Francesco per rappresentare la povertà e la semplicità nelle quali viveva lui stesso nel suo Paese, l Argentina. Nonostante la scelta del nome, l attuale Papa ha comunque adottato un bellissimo stemma papale, con uno scudo azzurro ornato, all esterno, da una chiave d oro, una d argento e due cordoni rossi, simili a sciarpe, uniti dal simbolo della compagnia di Gesù. All interno, invece, lo stemma è contenente, in alto, la scritta IHS, ovvero il monogramma di Gesù Cristo, ed in basso la stella d oro a otto punte, rappresentante la Vergine Maria, e il nardo d oro simboleggiante San Giuseppe. Questa figura religiosa mi ha colpito molto, in quanto da quando Papa Francesco è salito sul trono Pontificio, ha operato in varie direzioni favorendo molti cambiamenti nel pensiero naella nostra società che hanno determinato un modo nuovo di guardare alla religione, con maggiore fiducia e con più certezze. Ha lottato contro la pedofilia nel mondo, dando indicazioni precise ed inflessibili alle autorità delle Sedi Apostoliche più a rischio. Ha intrapreso vari viaggi apostolici in giro per il mondo: ad Assisi, a Lampedusa, in Brasile e in Calabria, per la precisione a Cassano allo Jonio. Ha più volte richiamato le organizzazioni terroristiche, in particolare l ISIS, cercando di placare la furia cieca che esprimono contro il mondo Occidentale. In questi periodi, ha fatto vari discorsi di apertura verso le altre religioni, ha preso contatto con gli Ortodossi, con gli Ebrei ed anche con i Musulmani, discutendo delle varie problematiche di convivenza e delle tante guerre religiose in atto nel mondo. Papa Francesco è conosciuto per tanti pregi, ma in particolar modo perché adora i bambini, soprattutto quelli con ogni genere di problemi, sia fisici che mentali, cercando di confortarli ed agevolarli nella vita. Secondo il nostro bravissimo papa, ognuno ha il diritto di vivere dignitosamente, per questo ha anche creato una vera e propria lotteria per contribuire ad alleviare i tanti disagi: se qualcuno compra un biglietto può vincere dei premi e il denaro utilizzato per l acquisto finisce ai poveri. La figura di questo Papa mi ha molto colpito, perché ritengo che sia un Uomo di grande spessore che sta rivoluzionando la storia della Chiesa e della religione cattolica nel suo complesso mediante l esempio fatto di semplicità nei modi e di Amore profuso in ogni suo movimento ed in ogni sua parola. Grazie Papa Francesco per lo slancio di fiducia nello spirito di cui Sei portatore. 13

15 TRASMETTE AUTOREVOLEZZA E, INSIEME, UMILTÀ: IL PONTEFICE IDEALE Riflessioni su Papa Francesco Un uomo che è già entrato nel cuore di tutti per la sua schiettezza, la sua generosità, la sua semplicità di Cristian Bruno Ferrarelli, Giuseppe Pio Lombardi e Antonio Bonasso, 1^ C 14 Papa Francesco è un uomo dalla grande e riconosciuta capacità comunicativa. Il suo messaggio tocca le persone in modo immediato. La scelta del suo nome rispecchia in pieno il suo carattere umile, generoso e al servizio degli altri, esaltando così le caratteristiche vere e proprie di un discepolo di Cristo. Papa Francesco è entrato nel cuore di quasi tutto il mondo. Continua a stupirci non solo per i suoi gesti, ma anche per la sua schiettezza nel rivolgersi alle persone che incontra e nella capacità di commentare la Parola di Dio. Papa Francesco è un segnale forte per la Chiesa Cattolica: è considerato il prete dei poveri. Anche a noi ispira molto. Ci piace come parla, ci conquista la sua simpatia, ci delizia la sua comunicazione a favore dei deboli e degli oppressi. Quando parla si mette allo stesso livello del popolo, dimostrando la capacità di scherzare anche se parla di cose importanti. Crediamo che riuscirà a comunicare con i fedeli senza mettersi su un piedistallo. Una cosa che ci ha colpito e compiaciuto è stata anche la scelta del nome, un nome mai usato in precedenza da nessun altro Papa, solo Francesco e basta. Che sia un segno dei tempi per un cambiamento all interno della chiesa? San Francesco che si è spogliato dei suoi averi, è emulato da Papa Francesco che parla di una Chiesa povera in linea con l insegnamento di Gesù Cristo. Di sicuro c è che la Chiesa ha ritrovato un entusiasmo che da tempo non si avvertiva. Un auspicio per noi giovani Tra venti anni non sarete delusi dalle cose che avete fatto ma da quelle che non avete fatto. Levate dunque l ancora, abbandonate i porti sicuri, catturate il vento nelle vostre vele. Esplorate. Sognate. Scoprite. Mark Twain (scrittore, umorista, aforista e docente statunitense)

16 È VENUTO DA MOLTO LONTANO, MA GIÀ LO SI SENTE TANTO VICINO ALLA GENTE Papa Francesco: una speranza per noi fedeli Il pontefice dai modi umani dona speranze per la nascita di una Chiesa che sia più vicina ai fedeli di Manuel De Marco e Giuseppe Ferrarelli, 3^ A Grandi speranze ha suscitato nei fedeli la nomina a Pontefice di Francesco, ovvero Jorge Mario crazione episcopale il 27 giugno 1992 dalle mani vescovo ausiliare di Buenos Aires. Riceve la consa- Bergoglio, primogenito di 5 figli di Mario e di Regina del Cardinale Antonio Quarracino, arcivescovo di Maria Sivori, famiglia di origine italiana. Sfogliando Buenos Aires. Nel febbraio 2001 Giovanni Paolo II, nelle sue note biografiche abbiamo scoperto diverse notizie interessanti che riguardano la vita passata creazione di quarantadue nuovi cardinali, lo nomi- tenendo un concistoro ordinario pubblico per la del Papa. Ad esempio, che all età di 21 anni gli viene na Cardinale. Dal 2005 al 2011 è a capo della Conferenza Episcopale Argentina; dal 13 marzo 2013 è asportata la parte superiore del polmone destro, che si è mantenuto per un certo periodo facendo il 266 papa della Chiesa Cattolica. Di nazionalità pulizie in una fabbrica e poi facendo persino il buttafuori in un locale malfamato di Cordoba. Prima Compagnia di Gesù, è il primo Pontefice di questo argentina e appartenente ai chierici regolari della di incominciare la vita ecclesiastica, ha avuto anche ordine religioso, nonché il primo proveniente dal una fidanzata. Decide di entrare nel seminario di continente americano. Villa Devoto e il suo noviziato nella Compagnia di Pensiamo che sia la persona giusta che abbiano Gesù, trascorrendo un periodo in Cile e tornando potuto eleggere come guida per i cattolici di tutto il mondo, perché Egli sta già predicando l ugua- a Buenos Aires in seguito, per laurearsi in filosofia nel Dal 1964 insegna per tre anni letteratura glianza tra i popoli e tra le religioni, sta cercando e psicologia nei collegi di Santa Fe e Buenos Aires. di depennare la pedofilia nella Chiesa, tema, questo, molto delicato. Noi ci auguriamo che faccia un Riceve l ordinazione presbiterale il 13 dicembre Dopo aver fatto altre esperienze di insegnamento è Rettore della Facoltà di Teologia e Filosodendo la Chiesa più credibile rispetto al passato. buon lavoro nel suo percorso ecclesiastico, renfia a San Miguel. Nel 1979 partecipa al vertice della Celam (Consiglio Episcopale Latinoamericano) a Puebla ed è fra coloro che si oppongono decisamente alla teologia della liberazione. Nel 1986 si reca in Germania per un periodo di studio alla Philosophisch-Teologische Hochschule Sankt Georgen di Francoforte sul Meno, con lo scopo di completare la tesi in dottorato, ma non consegue il titolo. Nel breve periodo tedesco Bergoglio ha modo di vedere e conoscere l immagine votiva di Maria che scioglie i nodi. Ritornato in patria diventa direttore spirituale e confessore della chiesa della Compagnia di Gesù di Cordoba. Il 20 maggio 1992 papa Giovanni Paolo II lo nomina 15

17 NON ERA TRA I FAVORITI, ANZI È STATO ELETTO TRA LA SORPRESA GENERALE Papa Francesco: semplice e amorevole Eppure ha colpito i cuori di tutti per la sua capacità di infondere amore con il solo uso delle parole di Alessia Spadafora, 3^ C 16 Che emozione l elezione di Papa Francesco! Quando fu nominato Sommo Pontefice, il 13 marzo del 2013, e si è presentato a noi fedeli con quelle dolci parole riferite con una disarmante semplicità, il mio cuore ha cominciato a sobbalzare e a battere più velocemente. Faceva parte dell Ordine dei Gesuiti, questa splendida persona, ed è il primo Papa che proviene dal continente americano. Nato da una famiglia di origini italiane, è il primogenito di cinque figli. Dopo una carriera ecclesiastica durata tanti anni, costellata da grandi soddisfazioni e da tanta benevolenza nei confronti del prossimo, è stato prescelto, a sorpresa, dai Cardinali riuniti in Conclave, come successore di Pietro. Infatti, i Vaticanisti, vale a dire i giornalisti che studiano il modo di operare della Santa Sede, nelle previsioni precedenti l elezione, lo esclusero dalla lista dei papabili anche per il problema di salute risalente a quando Papa Bergoglio aveva appena 21 anni (l asportazione della parte superiore del polmone destro). A me papa Francesco trasmette sensazioni bellissime. Quando lo vedo in televisione, spesso mi capita di commuovermi profondamente, perché Egli sa trasmettere, con il suo modo di parlare, serenità e amore. Quando sono andata a Roma, sono riuscita a vederlo da vicino e mi è sembrato un Papa vero, capace di proteggerci e di trasmetterci principi importanti quali pace, carità e fratellanza. Credo che lui saprà guidarci come un pastore sulla retta via per far riprendere vigore ai valori che stiamo perdendo, quali il rispetto per gli altri, sia nella famiglia che nella società. Io lo considero come un amico speciale di cui ci si può fidare e spero tanto che Dio lo conservi in buona salute per tanto, tantissimo tempo. La teoria della politica Il povero: lavora il ricco: sfrutta il povero il soldato: li difende tutti e due il contribuente: paga per tutti e tre il vagabondo: si riposa per tutti e quattro l ubriacone: beve per tutti e cinque il banchiere: li imbroglia tutti e sei l avvocato: li inganna tutti e sette il medico: li accoppa tutti e otto il becchino: li sotterra tutti e nove il politico: campa alle spalle di tutti e dieci Sembra scritta ieri, invece è opera di Cicerone (107 a. C.- 44 a. C.)

18 IL MONDO GLOBALIZZATO FAVORISCE LE RELAZIONE TRA ETNIE DIVERSE Il Razzismo Ma non sempre l accoglienza del diverso è in linea con un modello di comportamento civile nazioni diverse. Questo comportamento assolutamente sbagliato è datato nel tempo, in quanto, fin dall antichità, l uomo ha avuto la tendenza a non amare ciò che è differente da lui. In genere, i bambini non nascono razzisti, ma, spesso, sono i propri genitori che fanno credere loro che quelli con la pelle bianca sono diversi da quelli con la pelle nera. Tutti i libri sacri, come, ad esempio la Bibbia, sono contro il razzismo. Infatti, Dio diede indicazioni precise in questa direzione: Vi ordino di amarvi l un l altro. Per fortuna, nel corso della storia, tante figure importanti hanno cercato di combattere il razzismo riuscendo a conseguire risultati veramente importanti nel campo della conquista dei diritti civili. Nelson Mandela, ad esempio, lottò contro l apartheid e, per questo motivo, passò 27 anni della sua vita in carcere, rifiutando più volte la grazia. Quando fu liberato, per il coraggio dimostrato nella lotta per la conquista dei diritti civili del suo popolo, a grandissima maggioranza di colore, fu pro- di Antonio Bilotta e Antongiulio Granato, 3^ A Uno dei tanti problemi che interessa la società clamato Presidente della Repubblica Sudafricana. civile è il razzismo. Ma che cos è il razzismo? Anche Martin Luter King lottò contro ogni forma Per definizione il razzismo è un comportamento che consiste nel disprezzare delle persone con caratteristiche fisiche, culturali e religiose diverse. È un fenomeno diffuso in tutto il mondo che induce l uomo a considerare i propri simili con scetticismo, presunzione e intolleranza, specie se di razzismo. Vogliamo ricordare il suo famosissimo discorso tenuto a Washington al termine di una marcia di protesta per i dirtti civili: I have a dream ( Io ho un sogno ) mediante il quale esprimeva la speranza che un giorno la popolazione di colore avrebbe goduto degli stessi diritti dei bianchi. provenienti da In esso c è un aforisma molto particolare: Per dichiarare guerra non bisogna usare le armi, ma quello che si pensa. Anche Rosa Parks, figura simbolo del movimento per i diritti civili, ha avuto un ruolo importante nella battaglia contro il razzismo. È stata la prima donna americana che, ritornando a casa dopo aver affrontato una pesante giornata di lavoro, dopo essere salita sul pullman, andò a sedersi su un posto riservato ai bianchi. Quando fu invitata a cedere il posto ad un passeggero bianco rifiutò e per questo fu arrestata. Noi riteniamo sbagliato che vi siano atteggiamenti di superiorità e di arroganza da parte di esseri umani nei confronti dei propri simili. Il mondo è bello perché è vario e noi umani, usando le normali facoltà che deteniamo, in quanto esseri intelligenti, dobbiamo essere in grado di apprezzare la diversità degli altri, convivendoci tranquillamente e considerandola opportunità e non problema. 17

19 QUANDO UNA LEZIONE DIVENTA UN PRESUPPOSTO ALLA FORMAZIONE SOCIALE Il Quarto Stato L Arte e la Storia motivo di crescita informativa e formativa: esempio di scuola completa di Alessandro Sinopoli, 3^ B 18 Attraverso lo studio della storia, quest anno, ho approfondito uno dei periodi storici nel quale la Classe Operaia poté acquisire dignità sociale: il XIX secolo. Una delle testimonianze più importanti di questo periodo storico è Il Quarto Stato, un famoso dipinto realizzato all inizio del Novecento da Giuseppe Pellizza da Volpedo, un famoso pittore nato nel 1868, e deceduto nel L autore, infatti, in questo dipinto raffigura lo Sciopero dei lavoratori, che, sottomessi ai borghesi capitalisti, si ribellarono a questi ultimi. Gli scioperi, le manifestazioni e i cortei furono eventi che portarono al riscatto di una classe sociale: il Proletariato. Nel dipinto vengono raffigurate in primo piano tre figure: due uomini e una donna con un bimbo in braccio. L autore è molto preciso nella sua descrizione, come si può capire dai tratti dei volti, molto dettagliati. In secondo piano viene rappresentata una folla che segue le tre persone sopra citate. Essi si trovano in una piazza, si presume che sia quella del paese natio del pittore, ovvero Volpedo. L artista descrive il quadro mettendo in evidenza l ora in cui queste persone percorrono la strada: le dieci del mattino di una calda giornata d estate. I lavoratori avanzano per raggiungere il loro obiettivo: l uguaglianza sociale. Il Pellizza usa una tecnica particolare che ci spinge a pensare all alba. Inoltre, le figure sono poste una di fianco all altra, e questo fa capire che questo ceto sociale si è sempre distinto per la solidarietà. Tra l altro la presenza della una donna con il bambino fa pensare che tutti gli operai siano indistintamente forti. L autore, inizialmente, non ebbe molta fortuna col suo capolavoro, poiché egli pensava che il quadro venisse venduto subito, ma non fu così. Fu acquistato, infatti, solo nel 1920 dal comune di Milano per lire. Piano piano, l opera cominciò ad essere celebre, divenne presto simbolo del socialismo e venne esposta nel Castello Sforzesco. Con l arrivo del fascismo venne messo da parte in un magazzino. Successivamente venne mostrato in alcune delle più importanti città del mondo e, infine, venne collocato nel Museo del Novecento. Questo quadro mi ha colpito moltissimo, non solo per la sua bellezza esteriore, ma per il suo significato. Per i Proletari non è stato bello vivere in condizioni disumane e, quindi, è stato giusto ribellarsi. Il movimento Operaio ha avuto una grande importanza e ha caratterizzato questo secolo.

20 IL SIMBOLO ARCHITETTONICO DELLA NOSTRA CITTADINA META DI VISITATORI L Abbazia Florense Gioacchino da Fiore e l edificio abbaziale, eredità sangiovannesi delle quali andare fieri di Aurora De Donato, 1^ B All inizio dell anno scolastico ho partecipato, insieme agli altri alunni della scuola che frequento, all inaugurazione del XII Congresso di Studi Gioachimiti che si è tenuto presso l Abbazia Florense. Questo evento ha fatto nascere in me tanta curiosità verso questo importante esempio architettonico, tanto da indurmi a fare delle ricerche per soddisfare le mie curiosità. Approfittando della pubblicazione del giornalino scolastico della nostra scuola, voglio far conoscere le bellezza di questa struttura architettonica, pubblicando uno stralcio di un mio approfondimento didattico. Imponente ed austera, l Abbazia Florense si erge in pieno centro storico del bel paese di San Giovanni in Fiore, per raggiungere il quale si deve percorrere un suggestivo itinerario tra le montagne della Sila. Il paese trae il suo nome da quello dell abate Gioacchino da Fiore, che visse in questi luoghi e ad essi diede lustro durante il periodo medievale. L abbazia fu concepita da Gioacchino secondo i dettami derivati dalla sua filosofia, per cui parlarne è imprescindibile dall analisi del suo pensiero e delle vicende biografiche che lo hanno portato alle sue concezioni. L edificio abbaziale, sebbene ispirato allo stile romanico, presenta delle caratteristiche tutte sue che sono divenute proprie dell architettura florense. Prima di tutto, colpisce il fatto che la facciata principale è sprovvista di rosone, spostato sulla facciata opposta, nel lato absidale piatto con un rosone centrale più grande, a sei lobi, circondato da tre rosoni più piccoli, quadrilobati, disposti a triangolo equilatero attorno al primo. Questa composizione assume un chiaro significato simbolico, rispecchiando nelle visioni illuminate dell Abate Gioacchino l unione della Santissima Trinità in un unico essere.. Si accede alla chiesa attraverso il maestoso portale ogivale. La navata, unica ed eccezionalmente allungata, è sormontata da un soffitto a capriate. L austerità dello stile, in nuda pietra senza deco- razioni, dimostra l influenza dello stile cistercense, del quale comunque la comunità florense è stata una derivazione. L altare, pomposo e barocco, sul quale è stata posta una pregevole statua lignea di San Giovanni Battista, patrono del nostro paese, è chiaramente un aggiunta posteriore, che quasi contrasta con il resto della chiesa. Molto bello risulta il gioco di luci ed ombre create dalla figura dei quattro rosoni posti alle sue spalle. Alla destra dell altare, una scalinata immette nella cripta, restaurata nel 1929, dove si trovavano, conservati in un urna, i resti delle spoglie del beato Da Fiore. La nicchia in cui era conservata l urna, protetta da uno spesso vetro, è sormontata da un iscrizione riportante i versi che Dante Alighieri, nel XII canto del Paradiso (vv ), dedicò al nostro caro Abate: e lucemi da lato il calavrese abate Giovacchino di spirito profetico dotato. Nel locale posto alla sinistra dell altare, invece, si trova il corpo ricostruito dell abate, custodito in una teca, alla base del quale sono incise alcune figure simboliche tratte dal Liber Figurarum, che contiene la summa delle teorie e delle concezioni di Gioacchino Da Fiore. Uno stendardo appeso al muro riproduce una di queste tavole, la n III, che rappresenta l Albero-Aquila dell Antico Testamento, simbolo del corso della storia che comincia da Adamo, si sviluppa di generazione in generazione attraverso le dodici tribù di Israele e si avvia verso il compimento segnato dall avvento dell Era dello Spirito Santo. Riportando, in sintesi, il risultato delle mie ricerche, spero di aver contribuito a far ulteriormente conoscere quest opera architettonica così significativa ed importante per la nostra comunità. 19

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