5. I FATTORI PRODUTTIVI

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1 5. I FATTORI PRODUTTIVI 5.1 Lavoro Le caratteristiche strutturali dell'economia regionale hanno determinato un più marcato effetto della recessione rispetto al contesto nazionale. La forte propensione alle esportazioni, il peso dell'industria, la specializzazione nella produzione di beni durevoli e del comparto moda hanno infatti risentito della contrazione delle esportazioni e della debolezza della domanda interna. In base alle rilevazione della Banca d'italia, la lieve ripresa che nel 2009 ha interessato solo alcune imprese eccellenti, non è riuscita a compensare la caduta dell'attività che ha determinato una contrazione del PIL del 6% a valori costanti (stime Prometeia e SVIMEZ). La tendenza 2009 si è confermata nel 2010, anno in cui si registra comunque per le Marche una variazione del PIL contenuta ma positiva, +1,3%, in linea con il valore nazionale. Alla crescita di alcune imprese innovative che hanno attuato un riposizionamento nei mercati si è sommata infatti una ripresa delle esportazioni e della produzione industriale (in particolare meccanica, elettrodomestici e calzature). A questo quadro economico corrisponde un quadro occupazionale caratterizzato da livelli lontani da quelli precedenti la crisi e da una elevata incidenza degli occupati in Cassa integrazione. La dinamica occupazionale rilevata dall ISTAT conferma in parte quella congiunturale. Gli occupati totali nel 2010, secondo le rilevazioni sulle forze di lavoro, risultano aumentati in media rispetto al 2009 dello 0,2%; nel 2009 vi era stata una flessione dello 0,4%. Alla crescita della componente maschile (+0,9%) si contrappone la contrazione di quella femminile (-0,7%). Le dinamiche all'interno dei singoli comparti si differenziano, incidendo sul dato totale proporzionalmente al loro peso nell'economia regionale. A fronte di un 2009 in cui industria e servizi mostravano dinamiche occupazionali negative, si registra un 2010 con una contrazione dei soli occupati nell industria (-5,6%); dinamiche positive si hanno nelle costruzioni (+10%), nell'agricoltura (+6,4%), nei servizi (+2,1%). Il tasso di occupazione regionale, calcolato sulla popolazione residente tra i 15 e i 64 anni, rimane sostanzialmente invariato rispetto al 2009 e pari al 63,6%. Nel quadro sopra delineato, la contabilità nazionale ci permette di analizzare il comparto agroalimentare fino al 2009: negli ultimi tre anni si verifica un moderato ma crescente trend del suo livello occupazionale. Tra il 2008 e il 2009 la variazione risulta pari a +1%, determinato dalle componenti agricoltura-caccia-silvicoltura (+2,2%) e pesca-piscicoltura-servizi connessi (+10%). Gli occupati nell'industria alimentare, infatti, decrescono del 2,6% 203

2 rispetto al La partecipazione settoriale all occupazione nell agroalimentare mostra per il 2009 la quota agricola attorno al 56%, quella alimentare pari al 36% mentre la pesca partecipa per il restante 7,8%. Tabella Occupazione per settore ed anno nelle Marche (media annua in migliaia)! " # $ % % & & ' & & ( % ) * % ) + % ) ) + ' ', - ',. - / : 3 ; 3 4 1, <,,,, - " # $ % %!!! < ( % ) * % ) + % ) ) +! - & / Fonte: ISTAT [6] Gli occupati agricoli sul totale dell'economia regionale rappresentano il 2,8%, dato inferiore di un punto percentuale a quello nazionale. Come precedentemente accennato, in termini assoluti l'occupazione agricola mostra tra il 2009 e il 2010 una variazione positiva del 6,4%, superiore al dato Italia e in controtendenza all'area Centro Italia (-1,2%). Come è rilevabile dalla Tabella 5.1.1, l'occupazione nel settore primario dal 2007 registra un trend di crescita (particolarmente intenso tra il 2008 e il 2009) che va comunque raffrontato con i consistenti decrementi precedenti. Tale andamento regionale si discosta da quello decrescente nazionale che vede solo nel 2010 un valore positivo pari al 2%. Nel 2010 nelle Marche si contano circa occupati agricoli, la componente femminile rappresenta la quota del 30%, in crescita del 33% rispetto al 2009; la componente maschile registra invece un calo del 1,7%. I lavoratori dipendenti tornano a diminuire, si ha invece un aumento per la componente autonoma che dal 2009 inverte il suo trend temporale. Il quadro congiunturale sino ad ora descritto deve essere anche letto alla luce del fatto che l'agricoltura rimane ancora un settore con una consistente incidenza del lavoro irregolare nonostante le misure in atto volte all emersione. 204

3 Tabella Occupati in agricoltura nelle Marche (migliaia) 6 6 = 6? # % ) ' ( % ) # % ) % ' ' < ' -! - ' A B ' & ' <. '!! & - C * * / D 8 E E 7 8 E F 2 3 = 9 0 G H F F *come definito nella rilevazione ISTAT : agricoltura+industria+servizi Fonte: ISTAT [7] Scendendo al dettaglio provinciale, analizzando i dati 2010 della rilevazione sulle forze di lavoro, l occupazione in agricoltura ritorna a concentrarsi maggiormente sul territorio di Ascoli Piceno che aveva registrato forti decurtazioni collegabili alla crisi del distretto alimentare; in questo territorio l'incidenza sull'occupazione totale risulta del 3,6%, valore più elevato rispetto a quanto registrato nelle altre province e rispetto alla media regionale (2,8%). A livello contrattuale, nel 2010 si sono registrati solo alcuni rinnovi relativi nello specifico ai dirigenti dei consorzi agrari e agli operai agricoli e florovivaistici; è stata inoltre sottoscritta l'ipotesi di un accordo per il rinnovo del CCNL per i dipendenti di cooperative e consorzi agrari. Nel 2009 le relazioni contrattuali sono state invece particolarmente attive; oltre ai rinnovi siglati per gli addetti alla lavorazione del tabacco, i dipendenti delle associazioni dei lavoratori e quelli dei consorzi agrari, devono essere menzionati un avviso comune sulla riforma del lavoro e della previdenza agricola (giugno 2009) e un protocollo d'intesa sugli assetti dei contratti agricoli (settembre 2009). In particolare, nell'avviso comune sono state raccolte le proposte, condivise dalle parti sociali, rivolte al Governo sui temi della lotta al lavoro sommerso e irregolare, della tutela del livello e della qualità del lavoro in agricoltura. Una componente occupazionale che sta progressivamente crescendo è quella dei lavoratori stranieri. Per comprendere il fenomeno nella realtà agricola regionale, va detto che al primo gennaio 2011, la popolazione immigrata iscritta all'anagrafe ha raggiunto la quota del 9,4% della popolazione regionale complessiva. La presenza tra gli occupati nel comparto primario è nel 2010 del 11,5% (21% a livello nazionale). Le stime INEA permettono di quantificare l utilizzo di manodopera straniera 205

4 i differenziando la provenienza extracomunitaria e quella dai Paesi neocomunitari (Paesi entrati nella Comunità Europea negli anni 2004 e 2007). Nell agricoltura marchigiana sono impiegati immigrati extracomunitari e 610 neocomunitari. Per una interpretazione migliore dei dati, indagando la reale intensità del lavoro prestato 105, le Marche risultano, dopo la Calabria, la regione con i valori più elevati che evidenziano un sovrautilizzo degli occupati stranieri nel comparto primario. Tale fenomeno si registra sia per i lavoratori extracomunitari sia per i lavoratori neocomunitari; ciò è sintomo della presenza in attività ad elevato orario medio giornaliero (es. zootecnia), continuative nel corso dell anno o diversificate su scala aziendale e territoriale che determinano impieghi in più comparti e tipi di operazioni. In un contesto nazionale in cui la componente straniera registra una crescita (determinata esclusivamente dall'andamento dei lavoratori neocomunitari), la realtà regionale mostra una stabilità del fenomeno non essendosi verificate variazioni nel numero dei cittadini stranieri presenti nel settore agricolo. Figura Incidenza occupazione straniera in agricoltura Anno 2010 M N N O P Q R S Q T U S N V W S X Y Z [ \ ] ^ _ ` a b Z \ [ b M N N O P Q R S Q T U S N V W S c d V N V e O c SR Q U S f g R U Q h c d V N V e O c S R Q U S I J K I K J L I L J j k l m n o p q k r s k Fonte: nostra elaborazione su dati INEA [5] L'unico cambiamento rilevabile è quello relativo ai comparti produttivi: l'impiego nelle colture industriali è stato in parte sostituito da quello nella zootecnia per 50 addetti di provenienza extracomunitaria. Tra i lavoratori extracomunitari prevalgono attività nelle colture ortive e nella zootecnia, il 67% dei neocomunitari è attivo invece nel comparto delle colture industriali. 105 Unità di lavoro equivalente (come definito dall ISTAT) / occupazione. 206

5 Le rilevazioni indicano come prevalente, sia per gli extracomunitari che per i neocomunitari, il periodo di impiego annuale rispettivamente per una quota del 56% e del 53%; l'incidenza dei contratti regolari risulta elevata per entrambe le categorie, è possibile comunque rilevare una maggiore incidenza per i neocomunitari per i quali è impossibile trovarsi in condizione di clandestinità. Il livello delle retribuzioni sindacali è coerente con il livello delle posizioni lavorative regolari. La componente straniera è presente anche nelle attività connesse all'agricoltura. In base all indagine INEA, nelle Marche nel 2010, risultano attivi lavoratori nell'ambito della trasformazione/manipolazione (es. ortofrutticoli e latte) e commercializzazione, 100 in attività collegate all agriturismo e al turismo rurale. La presenza più consistente è quella degli occupati extracomunitari, 960 unità nel comparto della trasformazione e commercializzazione, l'unica categoria di lavoratori che nell'ambito dell'impiego nelle attività connesse registra un incremento rispetto al 2009 (+ 250 unità). Riferimenti e fonti [1] Banca d Italia (2011), L economia delle Marche nell anno 2010 [2] Banca d Italia (2012), L economia delle Marche nell anno 2011 [3] INEA (2010), Capitolo XI Il Lavoro. Annuario dell agricoltura italiana, Volume LXIII, 2009, INEA, Roma [4] INEA (2010), Gli immigrati nell agricoltura italiana [5] INEA (2011), Capitolo XI Il Lavoro. Annuario dell agricoltura italiana, Volume LXIV, 2010, INEA, Roma [6] ISTAT (2010), Conti economici nazionali e territoriali, vari anni [7] ISTAT (2010), Rilevazione continua sulle forze di lavoro, vari anni 207

6 Appendice statistica Tabella Occupati in agricoltura per provincia (medie annue - migliaia) 6 6 " t + %! ' ', <,. ' ' % - ' ', -!. ', & A ' ' - - ' <, - " % & -, <, - < ', u 9 v 1 6 w w E Fonte: ISTAT [7] Tabella Impiego degli immigrati per comparti produttivi nelle Marche (unità) x : : 0 6 y % & & < & ',, & & z, - & - & & - & & & & & & z + ' < & ' < & ' < & & & & & C. * ' & & & & & & & & z % & &. '!., & & / D y % & & &.. z & ' & & ' & &.. z + & & &.. C. * & - & - &.. z % ) - & ' & ' &.. / F F * Cittadini neocomunitari dal 2004 e dal 2007 Fonte: INEA [4] 208

7 Tabella Gli immigrati extracomunitari nell'agricoltura marchigiana (valori %) / 3 { } 6 ~ % ) * % & ' - ' - # $ % < & & & & & & 1 3 { { % %, ',,!,,! ƒ 4!!! ( % * < ' 1 3 ; % ) < ' < ' ' < ' & % % % ) ' < - ' & Fonte: INEA [4] Tabella Gli immigrati neocomunitari* nell'agricoltura marchigiana (valori %) / 3 { } 6 ~ % ) * %, # $ & & & & & & 1 3 { { % ',,,, ƒ % 4!! < < ( % * < '! < '! % ) < < < % % % ) '!! ' - - ' - - * Cittadini neocomunitari dal 2004 e dal 2007 Fonte: INEA [4] ;