L equilibrio finanziario

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1 L equilibrio finanziario

2 Agenda Concetti introduttivi Metodi e tecniche per l equilibrio finanziario Stato patrimoniale riclassificato Il metodo dei flussi di cassa attesi I metodi ibridi Ulteriori considerazioni sull impiego dei metodi Equilibrio finanziario e liquidità: la regolamentazione Liquidità e mercato: il market liquidity risk Liquidità e solvibilità 2

3 Concetti introduttivi (1/4) Definizione di equilibrio finanziario Consiste nella capacità dell impresa di mantenere nel tempo un bilanciamento adeguato tra flussi di cassa in entrata e in uscita. Per la continuità operativa, è necessario che la banca sia in ogni momento in grado di far fronte alle proprie obbligazioni in condizioni di economicità. Assumono particolare importanza, oltre all orizzonte temporale di riferimento la capacità di previsione dei flussi di cassa il grado di incertezza di tali valutazioni i costi riferibili a riserve eccessive o al reperimento immediato di riserve aggiuntive 3

4 Concetti introduttivi (2/4) Per una banca, identificare, prevedere e valutare i flussi di cassa futuri è cruciale. Un approccio è quello di guardare alle voci di bilancio (attivi, passivi, ricavi, costi, capitale). Il criterio è quello dell effettiva manifestazione monetaria nel corso dell orizzonte temporale. Le entrate monetarie possono derivare da variazioni positive di passività (versamenti, emissione di obbligazioni o indebitamento) variazioni negative di attività (rimborso di prestiti, estinzione o vendita di titoli) cessioni di attività reali (immobili o terreni) aumenti di capitale a pagamento ricavi finanziari (cedole, interessi, dividendi, commissioni, premi, margini su futures) 4

5 Concetti introduttivi (3/4) Le uscite monetarie possono derivare da variazioni negative di passività (prelievi, rimborso di obbligazioni, rimborso di debito) variazioni positive di attività finanziarie (erogazione prestiti, acquisto titoli) acquisto di attività reali (immobili, attrezzature) costi finanziari (interessi passivi, cedole su titoli obbligazionari, commissioni e provvigioni passive, premi pagati su opzioni, margini su futures) costi non finanziari (salari, premi di produzione, canoni di locazione ed altre spese amministrative) imposte e tasse dividendi pagati 5

6 Concetti introduttivi (4/4) L attenzione è alle sole voci che indicano una manifestazione monetaria tangibile. ad esempio gli interessi sui depositi raccolti vengono accreditati sui conti, così come gli interessi attivi salari e stipendi vengono anch essi accreditati sui depositi imposte e tasse vengono accantonate in un apposito fondo spese future La banca ha infatti interesse a nettare, ossia ad utilizzare moneta bancaria piuttosto che moneta legale in modo da diminuire il fabbisogno di liquidità. Le passività a vista vengono accettate come strumento di pagamento (funzione monetaria), ma con il rischio che i titolari di tali passività esercitino i loro diritti. Il rischio di liquidità deriva dunque dall utilità della moneta bancaria e dalla sua natura. 6

7 Metodi e tecniche per l equilibrio finanziario (1/10) Nella prassi, le banche adottano tre metodi per misurare l equilibrio finanziario prospettico riclassificazione delle quantità dello stato patrimoniale per grado di liquidità rilevazione dei flussi di cassa generati dall attività metodi ibridi Le manifestazioni effettive di cassa prescindono dalla scadenza dei relativi attivi o passivi e dalla rilevazione di costi e ricavi. 7

8 Stato patrimoniale riclassificato (2/10) Il criterio consiste nella preventiva scelta di un orizzonte temporale considerato significativo per la gestione della banca e nella successiva classificazione di attivi e passivi che nel dato orizzonte si trasformeranno in flussi di cassa. Se suscettibili di essere trasformati in liquidità entro l orizzonte temporale si dicono monetizzabili, altrimenti volatili. Il metodo fa dunque riferimento sia alle scadenze contrattuali che alla possibilità che attivi e passivi possano essere monetizzabili o volatili (a prescindere da esse). 8

9 Stato patrimoniale riclassificato (3/10) [Tabella 4.1] 9

10 Stato patrimoniale riclassificato (4/10) Il saldo tra attività monetizzabili (AM) e passività volatili (PV) indica la quantità di liquidità di cui la banca potrà ragionevolmente disporre nel dato orizzonte temporale (se le ipotesi sottostanti la riclassificazione si realizzano). Nella prassi bancaria tale saldo viene denominato cash capital position (CCP). CCP = AM - PV - I + L Questo metodo consente un immediata interpretazione del profilo di liquidità di ogni posta dello SP tuttavia, non spiega come la liquidità varia nel tempo 10

11 Il metodo dei flussi di cassa attesi (5/10) Viene preso come riferimento una situazione iniziale di stato patrimoniale e vengono poi stimati i flussi di cassa delle singole attività e passività lungo una scala di scadenze future (maturity ladder). Le fondamentali regole di rilevazione sono due i flussi di cassa delle attività e passività a vista a scadenza indeterminata vengono stimati in base alla loro probabilità di accadimento. I criteri sono prudenziali quelli di attività a scadenza determinata vengono considerate secondo il criterio della liquidità naturale, ipotizzando che non vengano smobilizzate 11

12 Il metodo dei flussi di cassa attesi (6/10) [Tabella 4.2] 12

13 Il metodo dei flussi di cassa attesi (7/10) Impieghi: includono sia la parte revocabile dei prestiti a scadenza indeterminata sia il rimborso dei prestiti a scadenza determinata (che giungono ad estinzione nell intervallo considerato). Titoli: consistono nei flussi dei titoli che giungono a scadenza nei vari intervalli. Flussi netti: identifica il liquidity gap (la liquidità assorbita nel periodo considerato). L ultima colonna è una cumulata dei flussi netti nell intervallo di tempo. Il criterio viene applicato alle sole attività e passività in essere al momento della valutazione. 13

14 I metodi ibridi (8/10) L introduzione del criterio della monetizzazione nel metodo dei flussi di cassa attesi definisce la natura del metodo ibrido. In tal modo la struttura per scadenze del portafoglio titoli può essere riconfigurata a seconda degli orizzonti temporali entro cui si ipotizza di monetizzare titoli. [figura 4.2] 14

15 I metodi ibridi (9/10) Un metodo ibrido rielabora la distribuzione dei flussi di cassa lungo l asse dei tempi In generale, i metodi ibridi prefigurano impostazioni alternative (dell equilibrio finanziario e della gestione della liquidità) in condizioni di continuità, sostenibilità, controllo e mitigazione del rischio di liquidità. 15

16 Ulteriori considerazioni sull impiego dei metodi (10/10) Con gli opportuni strumenti, è possibile valutare attività e passività (a vista) a scadenza indeterminata tenendo conto della loro stocasticità. Gli stress test sono finalizzati a misurare la sostenibilità dell equilibrio finanziario. A tale proposito è buona regola redigere inoltre dei contingency funding plans (CFP), ossia dei piani straordinari da attivare se uno scenario di stress si verifica. La gestione dell equilibrio finanziario consiste dunque in una combinazione di metodi di previsione esplicitazione di ipotesi di scenario simulazioni alternative programmazione di azioni che favoriscano una solida posizione di liquidità 16

17 Equilibrio finanziario e liquidità: la regolamentazione (1/9) Dopo lo scoppio della crisi finanziaria dei subprime ( ), le banche hanno tentato di reperire liquidità dalla vendita degli asset e dalla revoca delle posizioni creditorie interbancarie. Da ciò sono derivati due gravi effetti l impatto delle minusvalenze sulle vendite dei titoli sul patrimonio netto (nesso tra equilibrio di liquidità ed equilibrio patrimoniale) interruzione degli scambi sul mercato interbancario, con conseguente rallentamento del circuito della liquidità 17

18 Equilibrio finanziario e liquidità: la regolamentazione (2/9) La crisi ha messo in evidenza nuovi fattori di fragilità di un sistema economico-finanziario leva finanziaria delle banche inadeguatezza dei requisiti di capitale di Basilea II insufficienza delle riserve di liquidità, incoraggiata dal frequente ricorso al mercato interdipendenza tra i bilanci delle banche dal lato sia dell attivo che del passivo massiccio ricorso alla trasformazione delle scadenze esasperato orientamento all azionista a discapito dell equilibrio finanziario accresciuta opacità delle strutture patrimoniali delle banche per via dell abbondanza di strumenti di hedging e titoli derivanti da cartolarizzazioni 18

19 Equilibrio finanziario e liquidità: la regolamentazione (3/9) Queste ed altre criticità portano a concludere che le banche avevano smesso di mettere in pratica i principi di sana e prudente gestione l interdipendenza tra equilibrio patrimoniale ed equilibrio finanziario veniva sottovalutata e non adeguatamente sorvegliata ai fini dell efficacia della regolamentazione bancaria, l adeguatezza del patrimonio è solo uno degli aspetti rilevanti Dall ultima osservazione deriva la rinnovata attenzione delle autorità regolamentari e di vigilanza al rischio di liquidità e all equilibrio finanziario. 19

20 Equilibrio finanziario e liquidità: la regolamentazione (4/9) Una crisi di liquidità o, in generale, un marcato deterioramento dell equilibrio finanziario aumenta la probabilità di dissesto della banca. Quest ultimo va evitato e possibilmente prevenuto, anche per via delle sue esternalità negative di carattere sociale (oltre che finanziario ed economico) perdita di valore della moneta bancaria contagio interbancario sistemico costo degli interventi pubblici di salvataggio 20

21 Equilibrio finanziario e liquidità: la regolamentazione (5/9) Nel 2010 la Basel Committee on Banking Supervision (BCBS) definisce il nuovo impianto regolamentare, emanando il documento Basel III: International framework for liquidity risk management, con il quale vengono stabiliti più elevati requisiti minimi di capitale nuovi requisiti minimi di liquidità (LCR) nuovi vincoli di trasformazione delle scadenze (NSFR) una regola semplice sulla leva finanziaria un ambito di applicazione che, sebbene pensato per le sole banche internazionali, viene auspicato essere esteso anche alle altre banche da parte delle autorità di vigilanza 21

22 Equilibrio finanziario e liquidità: la regolamentazione (6/9) Il liquidity coverage ratio (LCR) Tale requisito è volto ad assicurare che la banca disponga in ogni momento di uno stock adeguato di high quality liquid assets (HQLA), cioè di moneta o di attività che possono essere convertite in moneta con un rischio di perdita di valore nullo o basso, per far fronte a fabbisogni di liquidità in condizioni di stress su un orizzonte di trenta giorni. Valore degli HQLA LCR = 100 % Deflussi netti di cassa ( 30 giorni) Gli HQLA indicati al numeratore devono essere disponibili e possono essere di due livelli. 22

23 Equilibrio finanziario e liquidità: la regolamentazione (7/9) Il numeratore include gli high quality liquid assets (HQLA), che si distinguono per stabilità basso rischio facilità e certezza di valutazione bassa correlazione con asset rischiosi quotazione su mercati regolamentati efficienti oggetto di scelte di investimento flight to quality Gli haircuts sono pensati per stimare prudenzialmente le possibili flessioni di prezzo. Il denominatore include la somma algebrica dei deflussi e degli influssi attesi. i deflussi sono calcolati applicando al valore delle passività un tasso stimato di prelievo (run-off) e a quello degli impegni fuori bilancio uno di utilizzo (draw-down) gli influssi sono riferiti ad attività per le quali non vi è ragione di temere un default (performing) e ricevono un inflow rate spiccatamente prudenziale 23

24 Equilibrio finanziario e liquidità: la regolamentazione (8/9) Il net stable funding ratio (NSFR) E un indicatore dell equilibrio tra struttura/composizione del passivo patrimoniale stabile in relazione alla struttura/composizione dell attivo patrimoniale e delle posizioni fuori bilancio su un orizzonte temporale di 12 mesi. Ammontare disponibile di fonti stabili NSFR = 100 % Ammontare richiesto di fonti stabili Tale indicatore limita l abuso di wholesale funding di breve termine e promuove una più solida gestione del funding risk. In altri termini, presidia la sostenibilità della trasformazione delle scadenze. 24

25 Equilibrio finanziario e liquidità: la regolamentazione (9/9) Il numeratore include tutte le fonti di finanziamento utilizzate dalla banche, ognuna delle quali viene ponderata con un coefficiente (ASF factor) che ne misura la stabilità in ottica prudenziale. Il denominatore include tutte le attività e gli impegni che richiedono fonti stabili. In sintesi, il LCR presidia l equilibrio finanziario nel breve termine, mentre il NSFR impone un maturity matching sostenibile nel medio termine, il tutto nella prospettiva di mitigazione del rischio di liquidità. 25

26 Liquidità e mercato: il market liquidity risk (1/2) La liquidità della banca è interconnessa con quella del mercato. Ciò consente ad esse di sostituire riserve di prima linea con riserve di seconda linea. Tuttavia, la vendita è soggetta a minusvalenze, mentre la vendita temporanea e la costituzione in garanzia a rischi di haircut ed oneri finanziari. In ogni caso, vi sono costi di transazione. 26

27 Liquidità e mercato: il market liquidity risk (2/2) La liquidità è offerta da privati imprese non finanziarie investitori istituzionali banche ed altri intermediari, compreso l interbancario Dunque in presenza di uno shock viene interessato tutto il sistema, avendo così un repentino aumento della domanda di liquidità e diminuzione dell offerta. Da ciò discende l importanza dei requisiti prudenziali associati a LCR, NSFR e HQLA di un prestatore di ultima istanza 27

28 Liquidità e solvibilità (1/2) Viene definita liquida la banca che ha la costante capacità di fare fronte alle obbligazioni monetarie assunte, di rimborso e di pagamento, in condizione di stabile equilibrio reddituale. Viene definita solvibile la banca il cui attivo patrimoniale è superiore al valore del suo passivo, ossia il cui patrimonio netto è positivo. La liquidità viene valutata su un orizzonte temporale, mentre la solvibilità nell istante di tempo. Valutazione: il passivo viene considerato nel suo valore nominale (ad eccezione degli impegni il cui valore è aleatorio: es. i derivati); per l attivo vengono adottati criteri a volte complessi. Dunque il patrimonio netto non è una grandezza certa, ma il risultato di una stima. 28

29 Liquidità e solvibilità (2/2) [fig. 4.6] 29

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