Tassi di accoglienza nei servizi educativi
|
|
- Luciana Antonella
- 6 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1
2 I servizi per l infanzia sono riservati, nel nostro Paese, solo a una minoranza di bambini (16% circa) con qualche eccezione per alcune Regioni del Centro-Nord (oltre il 25%) Tassi di accoglienza nei servizi educativi ,5 6,2 a a a a 27, ,5 (3) (5) (4) (5)
3 Le esperienze realizzate chiariscono in modo concorde e chiaro gli elementi di identità dei servizi, il loro orientamento educativo e sociale rivolto: al riconoscimento di un diritto alla formazione dei bambini al riconoscimento del valore sociale dei servizi in funzione di supporto alle famiglie per il pieno esercizio delle loro stesse potenzialità e responsabilità educative
4 Gli ingredienti della qualità: la stabilità dei contesti fisici e relazionali progettati e realizzati nei servizi la regolarità della loro frequenza da parte dei bambini la relazione fra servizi educativi e famiglie la progettazione dello spazio e del tempo la professionalità degli educatori e il tempo per la progettazione e la memoria
5 Di questi elementi occorre tenere conto anche quando pensiamo al ruolo di supporto che i servizi offrono alle famiglie, perché questo aspetto importante non deve far dimenticare quali sono le condizioni necessarie per dare benessere ai bambini
6 Quanto costano i servizi educativi per l infanzia? Quanto agli investimenti: per le costruzioni euro per metro quadrato per le ristrutturazioni euro 500 per metro quadrato per l arredo euro per bambino
7 Per quanto riguarda i costi di gestione, i fattori principali del costo di un servizio sono: rapporto numerico operatore/bambini costo del lavoro
8 Difficile individuare un costo standard: le diverse tipologie si collocano fra i 4 e i 6 euro per ora/bambino di servizio erogato ma con possibili aree di sovrapposizione ٦ ٥ ٤ ٣ ٢ ١ ٠ nido spazio gioco centro bambini e genitori servizio educativo domiciliare sezione primavera
9 La relazione fra qualità e costi la qualità non cresce necessariamente con l incremento del costo i livelli più alti di qualità vanno insieme con costi inferiori alla media
10 Poiché il costo DEVE essere collegato alla qualità e la qualità allo standard, il costo non è comprimibile oltre un certo livello
11 Ma oltre quel livello si apre la prospettiva di rendere qualità e costi dimensioni complementari da coltivare non tanto incrementando le risorse quanto investendo sulla capacità di utilizzare bene le risorse disponibili
12 Qualità e equità di accesso: spunti per una governance del sistema integrato dei servizi Stabilità organizzativa e esercizio delle funzioni di governo del sistema sono elementi fondamentali per conciliare qualità e costi
13 il governo e il controllo pubblico è necessario per garantire ai cittadini la qualità in ogni servizio pubblico o privato operante sul territorio il sistema ha necessità di integrare iniziativa pubblica e privata per espandersi attraverso la forza del pluralismo dei protagonismi solo il sostegno pubblico alla copertura dei costi può consentire all iniziativa privata di integrarsi pienamente nella rete delle opportunità accessibili ai bambini e alle famiglie in modo generalizzato ed equo
14 La riforma federalista sarà il terreno per: definire a livello nazionale principi, orientamenti e finanziamenti per livelli essenziali di presenza dei servizi su tutto il territorio nazionale, anche per gradi progressivi coordinare le iniziative di normazione da parte delle Regioni e delle Province autonome rafforzare i Comuni nelle competenze di promozione e controllo del sistema integrato dei servizi pubblici e privati
15 Human Brain Development Synapse Formation Conception Language Sensing Pathways (vision, hearing) Months 6 9 Higher Cognitive Function Years 16 AGE C. Nelson, in From Neurons to Neighborhoods, 2000.
16
17
P.E.I Progetto educativo di Istituto.
Integra il Piano dell Offerta Formativa Contiene le scelte educative, organizzative delle risorse e gli strumenti a disposizione dell Istituzione scolastica Costituisce un impegno per l intera comunità
DettagliPrimo intervento pubblico su istituzioni per l infanzia avviene nel periodo fascista, legge n del 1925.
Primo intervento pubblico su istituzioni per l infanzia avviene nel periodo fascista, legge n. 2277 del 1925. Istituzione dell Opera Nazionale Maternità e Infanzia, obiettivo primario la difesa e il potenziamento
DettagliIL MIGLIORAMENTO DEL PUBBLICO NELLA LIBERA CONCORRENZA COL PRIVATO
Welfare locale tra continuità e innovazione I servizi prima infanzia in provincia di Pavia Pavia, 7 luglio 2015 IL MIGLIORAMENTO DEL PUBBLICO NELLA LIBERA CONCORRENZA COL PRIVATO Giuseppina Fortunato Comune
DettagliCAMPO GIOCHI Associazione Papa Giovanni XXIII
I Campi gioco dell sono organizzati e progettati tramite la Cooperativa Libera-mente, fondata dalla stessa Associazione. Sono rivolti a bambini e ragazzi dai 4 ai 12 anni. La metodologia pedagogica attiva
DettagliI NIDI PRIMAVERA FISM: una lunga storia
I NIDI PRIMAVERA FISM: una lunga storia I NUMERI di Reggio Emilia DA QUANDO 1995 QUANTI SERVIZI 31 QUANTI BAMBINI 702 CONVENZIONATE 28 LA NASCITA DELLE PRIME SEZIONI PRIMAVERA Una quindicina di anni fa
DettagliNati per leggere. Le evidenze scientifiche a sostegno del progetto. Fabrizio Fusco, pediatra Sala Soster Valdagno, 26 marzo 2010
Nati per leggere. Le evidenze scientifiche a sostegno del progetto Fabrizio Fusco, pediatra Sala Soster Valdagno, 26 marzo 2010 Nati per Leggere: la promozione alla lettura precoce. E uno strumento validato
DettagliNIDO D INFANZIA COLIBRI INDIRIZZO: VIA CURIEL, 2 TELEFONO:
NIDO D INFANZIA COLIBRI INDIRIZZO: VIA CURIEL, 2 TELEFONO: 040 814346 A) PRESENTAZIONE DEL SERVIZIO 1.TIPOLOGIA DEL SERVIZIO (artt. 3, 4, 5 L.R. n. 20/2005) Nido d infanzia integrato alla scuola dell infanzia
DettagliProvincia autonoma di Trento Agenzia provinciale per la famiglia, la natalità e le politiche giovanili
Dossier Politiche familiari 2016 1 INTRODUZIONE In Provincia di Trento è attiva una Cabina di regia quale luogo di confronto permanente e di co-progettazione a cui partecipano i vari soggetti istituzionali
DettagliWorkshop L EDUCAZIONE PRESCOLARE DA 0-6 ANNI: L APPROCCIO TOSCANO 29 settembre SALA A, Fortezza da Basso
Workshop L EDUCAZIONE PRESCOLARE DA 0-6 ANNI: L APPROCCIO TOSCANO 29 settembre 2017 -SALA A, Fortezza da Basso I Centri comunali dell infanzia 0-6 a cura di Lilia Bottigli Responsabile Direzione e Coordinamento
Dettagli2. La Rete dei servizi educativi 0-3
2. La Rete dei servizi educativi 0-3 Cosa trovo in questo capitolo Notizie sui servizi educativi cittadini Che tipologie di servizi ci sono Come sono gestiti Come fa il Comune a garantire la qualità ai
DettagliPiano Straordinario per lo Sviluppo del Sistema Integrato dei Servizi Socio- educativi per la prima infanzia
UNIONE EUROPEA REGIONE CALABRIA REPUBBLICA ITALIANA Dipartimento 10 - Lavoro, Politiche della Famiglia, Formazione Professionale, Cooperazione e Volontariato AVVISO PUBBLICO PER IL FINANZIAMENTO NIDI D
Dettagli13/12/2008. Oltre 18 mila infortuni sul lavoro in Sardegna all anno, di cui almeno 30 mortali (dati Inail triennio ).
1. Diritti 1.1. Lavorare in sicurezza Un problema ancora irrisolto Oltre 18 mila infortuni sul lavoro in Sardegna all anno, di cui almeno 30 mortali (dati Inail triennio 2004-2006). 4 milioni di euro stanziati
DettagliQuando lo sport mette in gioco la famiglia
Allegato n 4 Quando lo sport mette in gioco la famiglia Bando progetti di impresa, promozione e sviluppo a sostegno della genitorialita IL BANDO Nell ambito del progetto denominato Quando lo sport mette
DettagliI servizi educativi per l infanzia nel nuovo quadro regolamentare regionale
I servizi educativi per l infanzia nel nuovo quadro regolamentare regionale Gli standard funzionali: fra metri quadrati e rapporti numerici gli standard ambientali TITOLO II - Nido d infanzia Art. 22 -
DettagliConvegno nazionale Infanzia, diritti, istruzione. I servizi educativi per l infanzia: l il quadro di riferimento Europeo
Convegno nazionale Infanzia, diritti, istruzione I servizi educativi per l infanzia: l il quadro di riferimento Europeo Dr. Arianna Lazzari Gruppo di lavoro tematico sull educazione e cura dell infanzia
DettagliPROGETTO: PSICOMOTORICITA
Alla Cortese Attenzione Del Dirigente Scolastico Istituto Comprensivo CassanoD Adda Dott.ssa Valentina Marcassa PROGETTO: PSICOMOTORICITA AMBITO DISCIPLINARE: PSICOMOTRICITA CLASSI COINVOLTE: SEZ. 4 ANNI
DettagliL area dei bisogni dei minori e delle famiglie: i destinatari e le risorse in campo
L area dei bisogni dei minori e delle famiglie: i destinatari e le risorse in campo 1. I destinatari dei servizi e degli interventi LA PRESA IN CARICO DEL CITTADINO E L APERTURA DELLA CARTELLA SOCIALE
Dettagli1. La Carta dei servizi finalità e principi
1. La Carta dei servizi finalità e principi 1. La Carta dei servizi finalità e principi La Carta dei servizi educativi 0-3, realizzata attraverso un percorso di costruzione partecipata tra genitori, educatori,
DettagliI servizi educativi dei musei lombardi. Maria Grazia Diani - Regione Lombardia Valorizzazione e riconoscimento degli istituti culturali
I servizi educativi dei musei lombardi Maria Grazia Diani - Regione Lombardia Valorizzazione e riconoscimento degli istituti culturali Musei i processi di riconoscimento o accreditamento regionale, a partire
Dettaglib) da 6 a 36 mesi c) da 3 a 36 mesi
B Prova preselettiva - Educatore nido B mercoledì 17 maggio 2017 n DOMANDE RISPOSTE 1 B Qual è l'iter della normativa che regolamenta i servizi educativi per la prima infanzia? 2 B Chi legifera per i Nidi
DettagliAnalisi SWOT - Comune di Massa Marittima. Comune di Massa Marittima
Analisi SWOT - PUNTI DI FORZA Vi è una elevata qualità della vita, reale e percepita Il territorio presenta bassi fenomeni di criminalità con conseguente alto livello di sicurezza Le risorse presenti sul
DettagliEcco il motore del Volontariato: il report delle attività dei CSV 2014 Venerdì 08 Aprile :51
Ogni anno CSVnet realizza un rapporto annuale (Report) per dare informazioni complete e strutturate sulla composizione e sulle attività dei Centri di Servizio per il Volontariato (CSV), previsti dalla
DettagliNati per leggere. Le evidenze scientifiche a sostegno del progetto
Nati per leggere. Le evidenze scientifiche a sostegno del progetto Daniele Pittarello e Giacomo Toffol, pediatri ACP Palazzo Cornaggia Thiene, 14 maggio 2010 Nati per Leggere: la promozione alla lettura
DettagliI TURISMI IL MANAGEMENT DELLA FILIERA
I TURISMI IL MANAGEMENT DELLA FILIERA con il Patrocinio di 1 IL SIGNIFICATO DE I TURISMI LA MISSION "I TURISMI" è un'iniziativa interregionale per la promozione di un nuovo modello di management della
DettagliDipendenze: una sfida continua
15 maggio 2012 Dipendenze: una sfida continua Il ruolo del Comune nella lotta alle dipendenze a cura di Claudio Maurizio Minoia Potenziare l integrazione fra servizi sociali e sanitari Il processo partecipato
Dettagliwww.consorziopan.it info@consorziopan.it Il Consorzio è un Consorzio senza fini di lucro che si propone di creare e supportare servizi per la prima infanzia, accompagnando lo sviluppo dell imprenditoria
DettagliServizi per l infanzia - Regione Lombardia
LAVORARE NEI SERVIZI PER L INFANZIA E LA GENITORIALITA LA RETE DEI SERVIZI PER L INFANZIA TRA LE UNITA DIOFFERTA SOCIALI DELLA REGIONE LOMBARDIA PERCORSO DAI SERVIZI TRADIZIONALI PER L INFANZIA AI SERVIZI
DettagliTempi per le Famiglie a Brescia: modelli a confronto
Tempi per le Famiglie a Brescia: modelli a confronto 6 aprile 2017 Monica Amadini Università Cattolica del Sacro Cuore di Brescia Dipartimento di Pedagogia Tipologie di Servizi per la prima infanzia Nido
DettagliI risultati dello studio Risc: risultati nazionali e regionali
Incontro con le nuove zone I risultati dello studio Risc: risultati nazionali e regionali Cinzia Canali e Lisa Neve Firenze, 12 dicembre 2012 Il percorso di implementazione 2010-2011 Zona Valdarno Inf.
DettagliCarta Servizi CARTA SERVIZI SOCIALI. Pag. 1/10
CARTA SERVIZI SOCIALI Pag. 1/10 ELENCO SERVIZI SOCIALI infanzia - adolescenza - giovani Spazio per bambini e famiglie Informagiovani Soggiorni marini e centri estivi per minori Servizio Civile Volontario
DettagliRegione Umbria. Regolamento 22 dicembre 2010, n. 9.
Regione Umbria. Regolamento 22 dicembre 2010, n. 9. Modificazioni ed integrazioni al regolamento regionale 20 dicembre 2006, n. 13 (Norme di attuazione della legge regionale 22 dicembre 2005, n. 30 in
Dettagli«Cyberbullismo e cittadinanza digitale»
«Cyberbullismo e cittadinanza digitale» FIDAE «Cyberbullismo: una sfida educativa» Istituto Gonzaga, Milano Simona Chinelli, referente cyberbullismo per l USR Lombardia L intervento 1. I documenti di riferimento
DettagliProf. Marco Grumo Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano
Il costo «standard» (efficiente) di sostenibilità: sfida e necessità per la modernizzazione e la libertà vera della scuola italiana. Riflessioni metodologiche e prime evidenze. Prof. Marco Grumo Università
DettagliComune di VIAREGGIO. Allegato C al Disciplinare del sistema integrato comunale dei servizi educativi per la prima infanzia ALLEGATO C1
Comune di VIAREGGIO Allegato C al Disciplinare del sistema integrato comunale dei servizi educativi per la prima infanzia ALLEGATO C1 MODELLO DI PROGETTO EDUCATIVO 1. PREMESSA E SCENARIO DI RIFERIMENTO
DettagliCatalogo regionale dell offerta orientativa in Friuli Venezia Giulia
Catalogo regionale dell offerta orientativa in Friuli Venezia Giulia Valorizzare e disseminare esperienze di qualità per promuovere il benessere a scuola e supportare la transizione tra i sistemi Ketty
DettagliMinistero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Dipartimento per l Istruzione Direzione Generale per lo Studente Ufficio V
Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Dipartimento per l Istruzione Direzione Generale per lo Studente Ufficio V INTERVENTI PER LA VALORIZZAZIONE E IL POTENZIAMENTO DELL'EDUCAZIONE
Dettaglie la formazione delle nuove figure professionali
SEMINARIO NAZIONALE EPALE Migranti e rifugiati: nuovi bisogni formativi degli educatori Catania, 20 novembre 2015 I cambiamenti nei CPIA e la formazione delle nuove figure professionali Giovanna Del Gobbo,
DettagliMANTOVA VALORIZZARE IL PORTO DI VALDARO PER COMPETERE SULLA LOGISTICA
MANTOVA VALORIZZARE IL PORTO DI VALDARO PER COMPETERE SULLA LOGISTICA Rapporto finale di prima fase Roma, ottobre 2000 Premessa 1. Introduzione e considerazioni di sintesi 1.1. Mantova, corridoio di sviluppo
DettagliLa virgola: dove andiamo?
Seminario di aggiornamento La scuola dell Infanzia: Punto e Virgola Dove siamo e dove andiamo La virgola: dove andiamo? Laura Donà Dirigente Tecnico Ufficio Scolastico per il Veneto Verona. 16 aprile 2016
DettagliI Gruppi Cicogna : l integrazione fra politiche e servizi sociali e sanitari
Il Percorso Nascita nella Regione Emilia Romagna. L esperienza del territorio forlivese: i Gruppi Cicogna e non solo Nadia Bertozzi Centro Famiglie Comune di Forlì Forlì 23-24 febbraio 2007 1 I Gruppi
DettagliCOMUNE DI MASSA. DETERMINAZIONE del DIRIGENTE n del 26/09/2014. DIRIGENTE RESPONSABILE : Mercadante Fabio
COMUNE DI MASSA DETERMINAZIONE del DIRIGENTE n. 3254 del 26/09/2014 DIRIGENTE RESPONSABILE : Mercadante Fabio SETTORE: Istruzione CENTRO DI RESPONSABILITA : Istruzione Oggetto: NIDI D INFANZIA COMUNALI.REALIZZAZIONE
DettagliLa lavagna sul comodino: scuola in ospedale e istruzione domiciliare nel sistema lombardo
La lavagna sul comodino: scuola in ospedale e istruzione domiciliare nel sistema lombardo Il sistema scolastico, la scuola in ospedale e l istruzione domiciliare: azioni strategiche Bruna Baggio Referente
Dettagli1. Rapporti con i destinatari: comunicazione e valutazione Presenza di una Carta dei Servizi 1 in cui siano illustrati servizi offerti, gli orari di a
Via Corsica, 1 26041 Casalmaggiore CR Tel. 0375/203122 Fax 0375/42525 REQUISITI PER L ACCREDITAMENTO DEGLI ASILI NIDO e MICRO-NIDO Il sistema di accreditamento prevede tre fasce corrispondenti a tre livelli
DettagliIL WELFARE E I SERVIZI AI CITTADINI
IL WELFARE E I SERVIZI AI CITTADINI 92 IL SISTEMA EDUCATIVO 93 94 Linee programmatiche o Mantenere l'eccellenza nei servizi per l'infanzia aumentandone la quantità. Potenziare i servizi esistenti riducendo
DettagliUn quadro europeo per la qualità dei servizi educativi e di cura per l infanzia Principi chiave ed evidenze di ricerca
Un quadro europeo per la qualità dei servizi educativi e di cura per l infanzia Principi chiave ed evidenze di ricerca Dr. Arianna Lazzari Dipartimento di Scienze dell Educazione Università di Bologna
DettagliSCUOLA DELL INFANZIA E NIDO MADRE TERESA DI CALCUTTA
SCUOLA DELL INFANZIA E NIDO MADRE TERESA DI CALCUTTA INCONTRO CON I GENITORI: TRA CONTI E BILANCIO DISCUTIAMO DEL FUTURO DELLA SCUOLA DELL INFANZIA pagina 1 La storia La scuola dell infanzia Madre Teresa
DettagliComune di Russi. Nido D Infanzia Comunale A.P. Babini e Servizi Integrativi. 1 Russi. Via Roma 1. tel Illustrazioni di Sophie Fatus
Comune di Russi Nido D Infanzia Comunale A.P. Babini Babini e Servizi Integrativi tel. 0544 583257 Via Roma 1 1 Russi Illustrazioni di Sophie Fatus Il Nido d Infanzia A.P.Babini Il nido d infanzia è un
DettagliQUESTIONARIO DI GRADIMENTO ASILO NIDO ANNO 2016
QUESTIONARIO DI GRADIMENTO ASILO NIDO ANNO 2016 ANALISI RISULTATI (14 questionari restituiti) A) ASPETTI ORGANIZZATIVI AMMINISTRATIVI Facilità di acquisizione di informazioni in merito al servizio presso
DettagliPROGRAMMAZIONE ANNUALE
NIDO Amici dei Bimbi PROGRAMMAZIONE ANNUALE 2014-15 Sezione Blu B Tigri Sezione Rossi Blu A Palloncini Sezione Rossi B - Funghi INDICE 1. I collegamenti con il Progetto Educativo 2. Le finalità 3. Le modalità
Dettaglitra la Regione Toscana e l Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana Deliberazione GR 996 del 10 novembre 2014
ADOZIONE SCUOLA Percorso per l attuazione l del Protocollo d Intesa d tra la Regione Toscana e l Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana Deliberazione GR 996 del 10 novembre 2014 LE FINALITA Promuovere
DettagliDirezione Didattica 2 circolo di Santarcangelo di Romagna. L INTEGRAZIONE SCOLASTICA: i Gruppi di lavoro la documentazione. A cura di Barbara Tosi
Direzione Didattica 2 circolo di Santarcangelo di Romagna L INTEGRAZIONE SCOLASTICA: i Gruppi di lavoro la documentazione A cura di Barbara Tosi 1 I GRUPPI DI LAVORO GLH DI ISTITUTO GLH OPERATIVO COMMISSIONE
DettagliScheda di partecipazione ad INTEGRAZIONE
Scheda di partecipazione ad INTEGRAZIONE Parte 1. Dati generali Ente/soggetto proponente: Comune di Villa Lagarina Recapito Ente/Soggetto proponente: o Indirizzo: Piazza Scrinzi, o CAP: 38060 o Località/Città:
DettagliLa valutazione partecipata nei servizi per l infanzia 1 - Problematiche
La valutazione partecipata nei servizi per l infanzia 1 - Problematiche Istituto di Scienze e Tecnologie della Cognizione Consiglio Nazionale delle Ricerche Regione Emilia-Romagna Corso di formazione per
DettagliIL PERCORSO DI LAVORO - AREA INFANZIA - ZONA VALDARNO INFERIORE
IL PERCORSO DI LAVORO - AREA INFANZIA - ZONA VALDARNO INFERIORE Gloria Tognetti & Barbara Pagni Coordinamento Gestionale e Pedagogico Zonale del Valdarno Inferiore La Conferenza, in raccordo agli indirizzi
DettagliPronunce 66. Osservazioni e proposte
Pronunce_66.qxd 17-06-2010 13:05 Pagina 1 Pronunce 66 Osservazioni e proposte Nidi e servizi educativi integrativi per l infanzia. Orientamenti per lo sviluppo delle politiche a partire dall analisi dei
DettagliPercorso partecipato per l elaborazione di linee guida per le carte dei servizi all infanzia
Percorso partecipato per l elaborazione di linee guida per le carte dei servizi all infanzia Marzo 2013 Percorso partecipato Conferenze Conferenze sui sui servizi servizi educativi educativi e scolastici
DettagliCAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. d iniziativa del deputato DI STANISLAO. Istituzione del servizio di psicologia scolastica
Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 2839 PROPOSTA DI LEGGE d iniziativa del deputato DI STANISLAO Istituzione del servizio di psicologia scolastica Presentata il 20 ottobre 2009
Dettagli4. Se il progetto dà continuità a servizi/strutture già attivati, indicare se amplia l ambito territoriale e/o l utenza di riferimento
MODULO PER PROGETTI 1. Titolo del progetto Servizio Sociale di zona 2. 1 Nuovo progetto - Sì - No x 3. Progetto già avviato - Sì x - No 4. Se il progetto dà continuità a servizi/strutture già attivati,
DettagliUniversità degli Studi di Torino Si può rendere più efficiente l amministrazione pubblica? Il caso degli asili nido
Università degli Studi di Torino Si può rendere più efficiente l amministrazione pubblica? Il caso degli asili nido Daniela Del Boca Universita di Torino Child Collegio Carlo Alberto Un modello di lavoro:
DettagliCoordinamento istituzionale Ufficio di Piano Servizio sociale professionale Piano di Zona Il Coordinatore dell'ufficio di Piano Contatti:
La Regione Campania definisce quali Ambiti Territoriali le ripartizioni del territorio regionale coincidenti con i distretti sanitari o loro multipli purché rientranti nella medesima ASL, e li determina,
DettagliPROGETTI E INTERVENTI DI INTEGRAZIONE SOCIOSANITARIA SCHEDA PROGETTO
PROGETTI E INTERVENTI DI INTEGRAZIONE SOCIOSANITARIA AZIENDA SANITARIA UNIVERSITARIA INTEGRATA DI TRIESTE Direzione Sociosanitaria SCHEDA PROGETTO Titolo del Progetto Ente Capofila del Progetto Anno di
DettagliAdozione e sostegno alle famiglie
Adozione e sostegno alle famiglie Firenze, 19 aprile 2017 «Il lavoro nelle adozioni come pratica di sostegno alla genitorialità: nuovi indirizzi e nuovi strumenti» Regione Toscana Settore Innovazione Sociale
DettagliSENATO DELLA REPUBBLICA XV LEGISLATURA
SENATO DELLA REPUBBLICA XV LEGISLATURA N. 213 DISEGNO DI LEGGE d iniziativa della senatrice BURANI PROCACCINI COMUNICATO ALLA PRESIDENZA IL 4 MAGGIO 2006 (*) Norme sugli asili nido e sui servizi integrativi
DettagliUNIVERSITA' DELLA TUSCIA ZINGARETTI e SMERIGLIO HANNO INAUGURATO LA SEDE DI "PORTA FUTURO RETE UNIVERSITARIA"
UNIVERSITA' DELLA TUSCIA ZINGARETTI e SMERIGLIO HANNO INAUGURATO LA SEDE DI "PORTA FUTURO RETE UNIVERSITARIA" Nicola Zingaretti presidente della giunta regionale e Massimiliano Smeriglio vicepresidente
DettagliCONTRIBUTO AL LIBRO VERDE DELL OSSERVATORIO NAZIONALE SULL APPLICAZIONE DELLA LEGGE 328/2000
CONTRIBUTO AL LIBRO VERDE DELL OSSERVATORIO NAZIONALE SULL APPLICAZIONE DELLA LEGGE 328/2000 Premessa Il Libro Verde sul welfare proposto alla discussione dal Ministero del Lavoro, della Salute e delle
DettagliCONVENZIONE PREMESSO CHE
REP. N. del Prot. N. CONVENZIONE TRA Alma Mater Studiorum Università di Bologna - Dipartimento di Scienze dell'educazione Giovanni Maria Bertin, nel contesto del presente atto denominato più semplicemente
DettagliSCUOLA DELL INFANZIA SAN FRANCESCO DI SALES PROGETTO EDUCATIVO
SCUOLA DELL INFANZIA SAN FRANCESCO DI SALES PROGETTO EDUCATIVO 1 L identità della scuola e la sua funzione educativa La carta di identità della Scuola Materna San Francesco di Sales è il PIANO EDUCATIVO
DettagliCENTRO RISORSE TERRITORIALE. Progetto Continuità 0 6: Assumersi responsabilità, fare governance L esperienza di Fossano (Cn)
CENTRO RISORSE TERRITORIALE Progetto Continuità 0 6: Assumersi responsabilità, fare governance L esperienza di Fossano (Cn) Testimonianza a cura di Donatella Gertosio Insegnante Scuola Infanzia Fossano
DettagliI centri per le famiglie in Piemonte. Antonella Caprioglio Maria Celeste Anglesio Direzione Coesione Sociale. 31 marzo 2016
ASSESSORATO POLITICHE SOCIALI, DELLA FAMIGLIA E DELLA CASA I centri per le famiglie in Piemonte Antonella Caprioglio Maria Celeste Anglesio Direzione Coesione Sociale 31 marzo 2016 Italia e Piemonte: alcune
DettagliRapporto Giovani. Nota stampa. La fiducia nella scuola e la combinazione tra studio e lavoro
Rapporto Giovani Nota stampa La fiducia nella scuola e la combinazione tra studio e lavoro La fiducia verso Scuola e Università La Scuola è tra le istituzioni che incontrano maggior grado di fiducia tra
DettagliPOLITICHE PER IL SOSTEGNO E LA PROMOZIONE DELLE PERSONE CON DISABILITÀ E NON AUTOSUFFICIENZA
Terzo incontro nazionale per una riforma del welfare sociale RIDEFINIRE LE POLITICHE SOCIALI SU CRITERI DI EQUITÀ ED EFFICACIA POLITICHE PER IL SOSTEGNO E LA PROMOZIONE DELLE PERSONE CON DISABILITÀ E NON
DettagliVALUTARE L ACCOGLIENZA
La valutazione pedagogica Corso di formazione rivolto ai coordinatori pedagogici del sistema regionale dei servizi 0-3 pubblici e privati VALUTARE L ACCOGLIENZA UNO STRUMENTO AD USO DEI SERVIZI PER LA
DettagliL educazione dei bambini e la prospettiva 0-6 anni
L educazione dei bambini e la prospettiva 0-6 anni Le buone pratiche dei servizi Istituto degli innocenti 31 maggio 2011 RETE SERVIZI ALLA PRIMA INFANZIA 0-6 ANNI SERVIZI EDUCATIVI 0-3 ANNI Nidi d infanzia
DettagliREGOLAMENTO REGIONALE 18 aprile 2012, n. 7. Modifiche urgenti al Regolamento Regionale n. 4 del 18 gennaio 2007 e s.m.i.
12405 REGOLAMENTO REGIONALE 18 aprile 2012, n. 7 Modifiche urgenti al Regolamento Regionale n. 4 del 18 gennaio 2007 e s.m.i. IL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE Visto l art. 121 della Costituzione, così
DettagliIL SENSO DELLA PSICOLOGIA
INSEGNAMENTO DI: PSICOLOGIA GENERALE IL SENSO DELLA PSICOLOGIA PROF.SSA ANNAMARIA SCHIANO Indice 1 IL SENSO DELLA PSICOLOGIA -----------------------------------------------------------------------------------------
DettagliCNEL. Consiglio Nazionale dell Economia e del Lavoro
CNEL Consiglio Nazionale dell Economia e del Lavoro Osservazioni e Proposte NIDI E SERVIZI EDUCATIVI INTEGRATIVI PER L INFANZIA Orientamenti per lo sviluppo delle politiche a partire dall analisi dei costi
Dettagli10. CITTÀ DELLA SALUTE
155 10. CITTÀ DELLA SALUTE 156 4.500.000,00 Programma "Città della salute" Spesa corrente suddivisa per progetto Anni 2009-4.000.000,00 3.500.000,00 3.000.000,00 2.500.000,00 2.000.000,00 2009 2010 2012
DettagliPRESENTAZIONE centralità del bambino
1 PRESENTAZIONE Il Nido Il Cucciolo è una struttura di servizio socio-educativo della Prima Infanzia, un luogo pensato ed organizzato per educare, creando ambienti ed occasioni per apprendere, dove i bambini
DettagliSALA CONSILIARE COMUNE DI RIVOLI Via Capra, 27 Rivoli. 5 aprile 2017 ore 17.30
SALA CONSILIARE COMUNE DI RIVOLI Via Capra, 27 Rivoli 5 aprile 2017 ore 17.30 1 Il Dopo di Noi Riflessioni e conversazione Rivoli 5 aprile 2017 2 legge 112 del 22 giugno 2016 Disposizioni in materia di
DettagliBenessere in Formazione
A.S.L. TO2 Azienda Sanitria Locale Torino Nord Benessere in Formazione 12 Ottobre 2009 PRESENTAZIONE ATTIVITA SVOLTA Gruppo di Lavoro Ballardini Servizio Infermieristico Integrato D Alfonso Sistema Qualità
DettagliIl sogno di un sistema formativo integrato
1992 2012 Il sogno di un sistema formativo integrato 1987 Presentazione della Ricerca sui bisogni educativi extrascolastici nei ragazzi della zona Empolese- Valdelsa Progetto di un Sistema di laboratori
DettagliConsuntivo di Contabilità Analitica 2013 Volume 3: Quartieri
COMUNE DI BOLOGNA Dipartimento Programmazione Settore Controlli Consuntivo di Contabilità Analitica Volume 3: Quartieri Analisi dei costi pieni per gruppi di centro di costo e linee di attività (con indicazione
DettagliScheda PASL Azioni di valorizzazione dei Centri Commerciali Naturali
Scheda PASL 1.2.3.1 - Azioni di valorizzazione dei Centri Commerciali Naturali ASSE STRATEGICO DI INTERVENTO DEL PROTOCOLLO D INTESA Asse 1 Sistema delle imprese, dell'innovazione e dei beni culturali;
Dettagli- Protocollo Responsabilità Sociale d Impresa
- Protocollo Responsabilità Sociale d Impresa - Progetto iniziative nei confronti dell infanzia HRO - Relazioni Industriali - Politiche Sociali Gli obiettivi 2 Le iniziative di Politiche Sociali rappresentano
DettagliLa nascita colora la vita. sinergie e collaborazioni fra mondo educativo, sociale e sanitario
La nascita colora la vita sinergie e collaborazioni fra mondo educativo, sociale e sanitario Bologna, 15 maggio 2012 L oggetto, i primi protagonisti, la proposta attuale Anni 99/2000: prende corpo l idea
DettagliREGIONE MARCHE. Legge regionale n.9 del 13 maggio 2003
REGIONE MARCHE Legge regionale n.9 del 13 maggio 2003 Disciplina per la realizzazione e gestione dei servizi per l'infanzia, per l'adolescenza e per il sostegno alle funzioni genitoriali e alle famiglie
DettagliRelazione e prima analisi dei dati
Questionario di Controllo Qualità Relazione e prima analisi dei dati Premessa Anche per l anno 2011-, l Asilo Nido Maggiociondolo ha rilevato la qualità utilizzando un questionario compilato dai genitori
DettagliINDICAZIONI PER IL CURRICOLO
INDICAZIONI PER IL CURRICOLO IL PUNTO DI VISTA DEL CNPI E QUALCHE SPUNTO DI RIFLESSIONE Brescia, 11 Febbraio 2008 Mirella Castagnoli Giovanna Zunino 1 DECRETO N 6 31/07/2007 INDICAZIONI PER IL CURRICOLO
DettagliOrientamenti della Regione e prospettive
Direzione Generale Sanità e Politiche Sociali DENTRO E FUORI CASA: IL DIRITTO DI VIVERE IN AUTONOMIA Orientamenti della Regione e prospettive RAFFAELE FABRIZIO Servizio Governo dell'integrazione socio
Dettagli+ 0,91% ( ) - 6,72% ( ) + 1,85% ( ) Proventi. Raccolta fondi. Risorse investite
+ 1,85% (2014-2013) Proventi + 0,91% (2014-2013) - 6,72% (2014-2013) Risorse investite 3,12% (nel 2014) Ritorno degli investimenti (ROI) 0,24 Rapporto euro spesi/euro raccolti (per raccolta fondi) BILANCIO
DettagliINDAGINE CONOSCITIVA SUI PRIMI ANNI DI APPLICAZIONE DELL ISEE L Indicatore della Situazione Economica Equivalente ( )
INDAGINE CONOSCITIVA SUI PRIMI ANNI DI APPLICAZIONE DELL ISEE L Indicatore della Situazione Economica Equivalente (1998-2013) Rapporto Annuale Roma, gennaio 2014 Perché il rapporto Le motivazioni alla
DettagliAllegato 1.1) FAC SIMILE DI SCHEDA-PROGETTO PER LE ATTIVITÀ DI SPESA CORRENTE PROMOSSE DA ENTI LOCALI (PUNTO 2.1, LETTERE A., B. e C.
Allegato 1.1) FAC SIMILE DI SCHEDA-PROGETTO PER LE ATTIVITÀ DI SPESA CORRENTE PROMOSSE DA ENTI LOCALI (PUNTO 2.1, LETTERE A., B. e C. DELL ALLEGATO A) 1 SOGGETTO RICHIEDENTE (ente capofila) PROVINCIA DI
DettagliPIATTAFORMA PER IL RINNOVO DEL CCNL TURISMO. Premessa
PIATTAFORMA PER IL RINNOVO DEL CCNL TURISMO Premessa Il turismo attraversa una fase difficile dovuta all influenza di molteplici fattori tra i quali l intensa e prolungata crisi economica, che comporta
DettagliAZIONI DI ACCOMPAGNAMENTO AL RIORDINO DEI LICEI Allegato n.1 SCHEDA PER LE AZIONI DI INFORMAZIONE/FORMAZIONE I nuovi ordinamenti dei Licei, in vigore a partire dalle prime classi funzionanti nell anno
DettagliModelli di progettazione nei servizi per l infanzia Prof.ssa Milena Manini
Modelli di progettazione nei servizi per l infanzia Prof.ssa Milena Manini Corso regionale di formazione per coordinatori sulla valutazione pedagogica Bologna, 22 ottobre 2010 La progettualità in educazione
DettagliMETODI E TECNICHE DEL LAVORO EDUCATIVO CON MINORI: COLLOQUIO, OSSERVAZIONE E GRUPPI DI LAVORO
FONDAZIONE EMANUELA ZANCAN Onlus - Centro Studi e Ricerca Sociale Zancan Formazione Srl Corso di formazione METODI E TECNICHE DEL LAVORO EDUCATIVO CON MINORI: COLLOQUIO, OSSERVAZIONE E GRUPPI DI LAVORO
DettagliStudenti insegnanti genitori forze sociali e sindacali
Studenti insegnanti genitori forze sociali e sindacali meno diseguale, innovativa, democratica, cooperativa, di qualità, accessibile a tutti e tutte vera autonomia: comunità educativa, diritto allo studio,
DettagliTesto Unico per l Artigianato. Semplificazione, innovazione, sostegno alle imprese e all artigianato tradizionale
Testo Unico per l Artigianato Semplificazione, innovazione, sostegno alle imprese e all artigianato tradizionale 1 Scopo della riforma è tutelare, sviluppare e valorizzare il ruolo dell artigianato nelle
DettagliCONSIDERAZIONI INTRODUTTIVE
CONSIDERAZIONI INTRODUTTIVE INTORNO ALLO 0-6 Tassi di partecipazione a scuole dell infanzia in Europa al 2013 Fonte: elaborazione IDI su dati OECD 2015 CONSIDERAZIONI INTRODUTTIVE INTORNO ALLO 0-6 Tassi
DettagliTRA. l AZIENDA ULSS 19, con sede legale in Adria (RO), Via.. Codice Fiscale/ Partita Iva
Allegato A) CONVENZIONE TRA LA PROVINCIA DI ROVIGO E LE AZIENDE ULSS 18 E 19 PER LA GESTIONE IN COLLABORAZIONE DELLE ATTIVITÀ FINALIZZATE AD INSERIMENTI SOCIO-LAVORATIVI TRA la PROVINCIA DI ROVIGO, con
Dettagli