NOTIZIE, EVENTI, COMMENTI FUORI E DENTRO LA SCUOLA

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1 ANNO 01 numero 1 speciale orientamento settembre - novembre 09 periodico a cura di: Via Carloni, COMO Tel IL LICEO LINGUISTICO VA IN BUCA Proposta del Liceo Casnati, a lezione anche sui campi da golf ARTE E PRODOTTO Nuova importante collaborazione per gli studenti dell Artistico PROFESSIONE PILOTA Punto di vista di chi ha raggiunto l obiettivo AMBIZIONE E PASSIONE Giovani chef e maître mettono alla prova il loro talento NOTIZIE, EVENTI, COMMENTI FUORI E DENTRO LA SCUOLA

2 istituto alberghiero istituto aeronautico liceo artistico liceo linguistico SPORTIVO/ GOLFISTICO* Dipl. Liceo Linguistico aree: TRILINGUE INTERPRETI TURISTICO/ALBERGHIERO 5 anni Dipl. Liceo Artistico indirizzi: ARCHITETTURA, DESIGN e AMBIENTE AUDIOVISIVO, MULTI- MEDIA e SCENOGRAFIA* 5 anni Diploma di Perito dei Trasporti e della Logistica * area TRASPORTO AEREO 5 anni Dipl. Professionale di Tecnico dei servizi per l enogastronomia e l ospitalità alberghiera * 5 anni * Percorsi scolastici in fase di definizione. Fare riferimento al sito per informazioni aggiornate. Form. Professionale * Op. della ristorazione Op. all accoglienza turistico alberghiera 3 anni Via Carloni, Como Tel. 031/ int. 204 Fax 031/ info@centrocasnati.it

3 SOMMARIO L EDITORIALE ANNO 01 numero 1 speciale orientamento settembre-novembre 2009 IL LICEO VA IN BUCA...4 IL CODICE DI UNA LINGUA...5 ARTE E PRODOTTO...8 L ABITUDINE AL CONFRONTO...9 E QUALCHE NOVITÀ PERCORSI D ARTE...10 VIDEO CASNATI...12 IL BADGE A PUNTI...13 DICONO DI NOI...14 SI SCRIVE TRASPORTI E...16 LOGISTICA, SI LEGGE AERONAUTICO PROFESSIONE PILOTA...18 IMPARARE A VOLARE...21 SUGLI IDROVOLANTI AMBIZIONE E PASSIONE...22 LA PAROLA AL GRANDE CHEF...24 GIOVANI PROMESSE...25 ORIENTAMENTO CSC MAGAZINE a cura di: DIREZIONE, REDAZIONE: Via Carloni, COMO Tel Fax Redazione: Matteo Scaccabarozzi Aurelio Schiavone redazione@centrocasnati.it Ha collaborato: Monica Sampietro Progetto grafico: Matteo Scaccabarozzi Stampato: AD Print Via Artigianato, Osnago (LC) Tiratura: 8000 copie Nuovo anno, il secondo, per il Magazine del Centro Studi Casnati. Abbiamo deciso per questa nuova stagione di dare al primo numero un contenuto ed una foliazione speciale. Infatti lo intitoliamo Speciale orientamento, proprio a voler sottolineare il tema che ci porta alla stesura di questa uscita. Sarà quindi un edizione che si rivolge particolarmente a chi ancora non conosce il Centro Studi Casnati, oppure non conosce nello specifico il complesso delle sue attività. Tante ragazze e ragazzi in questo periodo si trovano a dove scegliere il proprio percorso scolastico nella scuola secondaria, tra molte novità e non poche incognite. Proprio nel momento di stesura del Magazine dovranno essere approvati definitivamente (si spera) i decreti attuativi che modificheranno non poco il panorama delle scuole secondarie di secondo grado. Cambiamenti che ricadranno non solo sugli studenti che varcheranno per la prima volta i cancelli di licei, istituti tecnici e scuole professionali nell anno scolastico 2010/11, ma riguardano anche, a quanto sembra, gli alunni che già quest anno affrontano la prima classe. Ecco quindi le tante incognite a cui si faceva cenno. Dunque il nostro intento sarà quello di presentare ciascun istituto del Centro Studi Casnati con un ampio contributo di chi partecipa o ha partecipato alla vita di queste scuole: studenti ed insegnanti. Il loro intervento nel descrivere attività ed esperienze vissute all interno del Centro Studi Casnati sarà rivolto in special modo alla descrizione delle particolarità dell offerta formativa delle nostre scuole ed il contributo di questa nel gettare le basi per le successive opportunità professionali. In una fase non nuova di cambiamenti della struttura scolastica del nostro paese, ci sembrava importante sottolineare il costante impegno nel dare all offerta formativa del Centro Studi Casnati prospettive culturali e professionali solide, che bilancino nel modo migliore l altalenante trasformarsi della scuola secondaria di secondo livello degli ultimi anni. Non si esaurirà con questo numero il nostro impegno nell informare il più possibile su quanto è in atto, dentro e fuori al Centro Studi Casnati, in questa fase di cambiamento. Daremo costanti aggiornamenti attraverso il sito internet e le prossime pubblicazioni. L invito è sempre quello di scrivere alla nostra redazione nel caso si desideri far puntare l attenzione verso particolari temi. La nostra speranza è sempre quella di una maggiore interazione del nostro lavoro con gli studenti, gli insegnanti delle nostre scuole e con coloro i quali si affacciano alla realtà del Centro Studi Casnati per scoprirne ogni sfaccettatura. Come sempre, buona lettura. In copertina: Ingresso del Centro Studi Casnati all Open Day 2008

4 4 La riforma, nel senso dell autonomia scolastica introdotta alla fine degli anni novanta, ha consentito alle scuole superiori di poter usufruire del 20% del totale delle ore settimanali per modifiche al piano di studi, al fine di inserire nuovi progetti che prevedano sia l ampliamento delle materie esistenti che l inserimento di nuove. Sfruttando questo strumento, il Liceo Casnati ha ben presto riorganizzato l offerta curricolare del proprio corso, introducendo lo studio della terza lingua straniera, lo spagnolo, sin dal primo anno. A questo primo tentativo di aggiornamento dell offerta formativa dell istituto si sono presto aggiunti IL LICEO VA IN BUCA Il Liceo Linguistico Casnati propone un area di approfondimento innovativa, che associa l impegno per lo studio con la dedizione per una disciplina sportiva in Italia troppo spesso trascurata. Parlare di liceo linguistico evoca un tipo di scuola con caratteristiche note e abbastanza identificate. In realtà pochi sanno che questo tipo di liceo ha vissuto fino ad oggi in un perenne stato di sperimentazione, tanto che i Licei Linguistici in quanto tali sono piuttosto rari, affiancati da numerosi ibridi di diversa derivazione: ex-istituti magistrali, istituti tecnici per il commercio, licei scientifici ad indirizzo linguistico. Ora però sembra che la situazione debba cambiare. Con la recente presentazione al Consiglio dei Ministri del regolamento attuativo, entra nel vivo il riassetto dei percorsi scolastici liceali. Tra le varie questioni toccate, si stabilisce l articolazione del sistema dei licei che ora comprende i già noti licei artistici, classici e scientifici; introduce quelli delle scienze umane, quelli musicale e coreutico e, cosa importante, anche i licei linguistici. Negli ultimi decenni la scuola privata riconosciuta, prima, e paritaria, poi, ha colmato l assenza dell istruzione statale in quest ultimo ambito scolastico. Il Liceo Casnati è stato un precursore nel settore. Dedicato a Francesco Casnati, giornalista comasco d adozione scomparso nel 1970, il Liceo Linguistico è l Istituto attorno al quale si è sviluppato il Centro Studi Casnati oltre ad essere uno dei primissimi Licei Linguistici in Italia. Come si accennava prima, il resto del panorama della formazione secondaria linguistica era coperto da corsi di natura sperimentale. Dall anno scolastico 2010/11 molte cose cambieranno. l approfondimento di interpretariato-traduzione e quello turistico-alberghiero, che introducono specifiche aree di approfondimento con un incremento delle ore di lezione. Le due aree di approfondimento aggiunte hanno incontrato un significativo interesse da parte degli studenti. Da qui l idea di proporre nuove opportunità di approfondimento, cercando di offrire percorsi innovativi, che vadano incontro alle esigenze anche di più ristretti gruppi di studenti. Il Casnati ci prova già nel 2008 proponendo per l anno successivo l attivazione di tre nuove aree di approfondimento: musicale, coreutico e sportivo-golfistico. Ma da dove era nata questa idea? Come ci dice la professoressa Beatrice Astori, Dirigente scolastico del Centro Studi: L idea apparteneva al professor Discacciati, il fondatore dei nostri istituti, il quale già diversi anni fa prese contatti per la collaborazione con il Conservatorio e il Teatro Sociale, proprio per proporre un percorso Negli ultimi decenni la scuola privata riconosciuta, prima, e paritaria, poi, ha colmato l assenza dell istruzione statale in questo ambito scolastico. Il Liceo Casnati è stato un precursore nel settore formativo congiunto. Mi riferisco alla proposta dell area musicale e coreutica. Allora però non esisteva una vera a propria legislazione in merito all autonomia didattica. Nella situazione attuale i tempi sembravano maturi per proporre qualcosa del genere. Lo spirito che orientava questa scelta era quello di venire incontro a molti giovani che si trovano a dover conciliare gli studi con la passione per altre attività. Spesso devono affrontare un sovraccarico di lavoro che risulta essere gravoso e penalizzante dal punto di vista dello

5 5 stress psico-fisico, al punto che sono costretti a rinunciare ai passatempi tipici della loro età per dedicarsi invece esclusivamente allo studio ed all impegno extra-scolastico, oppure a rinunciare a quest ultimo. Il progetto però non si è concretizzato, anche per via di una certa inerzia delle istituzione chiamate a collaborare alla sua realizzazione. L interesse raccolto durante gli incontri di orientamento dello scorso anno è stato notevole precisa la prof.ssa Astori - Siamo stati però cauti nel non creare false aspettative. Le incognite organizzative erano molte e, cosa altrettanto importante, incombeva un progetto di riforma dell ordinamento dei licei che prevedeva proprio, tra le altre cose, l istituzione di un vero e proprio percorso liceale coreutico e musicale. Non tutto il lavoro di discussione fatto è stato però accantonato. Infatti proprio l ambito di approfondimento che pareva più azzardato ha richiamato l interesse più cospicuo, tanto da far capire che ci possano essere le reali condizioni per attuarlo. L area sportivo-golfistico è stata ad un passo dall attivazione. Il numero dei potenziali studenti iscritti era vicino alla soglia richiesta. Nato in coda agli altri due progetti, quello scelto può certo sembrare un ambito un po particolare, per non dire di nicchia. L idea del Liceo del Golf nasce però dalla volontà di diffondere la pratica di uno sport nobile ma al contempo più diffuso di quanto non si pensi nel nostro territorio, in virtù dell esistenza di rinomati golf club conosciuti a livello internazionale. Cercando di sfatare il luogo comune di sport d elite, l obiettivo è affiancare, a un percorso liceale ad indirizzo linguistico, una pratica sportiva che porti il golfista all eccellenza. Del resto solo in Italia il golf gode della fama di sport per pochi. In realtà chi vive la passione per questa attività sa che è uno sport più accessibile di quello che si creda e che unisce in sé mille virtù: è un attività in cui conta molto l autocontrollo e la capacità di concentrazione, oltre che la tecnica. Il Dottor Sergio Sala, Consigliere Regionale per la Lombardia della Federazione Italiana Golf, si è detto entusiasta dell iniziativa e si è messo subito a disposizione per sviluppare il progetto. Il Dott. Sergio Sala, Consigliere Regionale per la Lombardia della Federazione Italiana Golf, si è detto entusiasta dell iniziativa e si è messo subito a disposizione per sviluppare il progetto L impostazione di massima prevederà le lezioni curricolari del Liceo Linguistico Trilingue dal lunedì al giovedì, per dedicare invece la giornata del venerdì esclusivamente al gioco del golf, sia presso la scuola che presso strutture esterne. Il Centro Studi Casnati si doterà di un simulatore di gioco professionale (autorizzato dalla Federazione Italiana Golf) per simulare sessioni di gioco realistiche e verrà installato un vero e proprio campo pratica (circa mq) sul grande terrazzo al quarto piano dove sarà possibile allenarsi sulle varie tipologie di gioco corto. Le collaborazioni strette con alcuni prestigiosi Golf Club del nostro territorio permetteranno poi di praticare direttamente su un vero campo da golf quanto appreso in aula, attraverso il simulatore e l area training presso la scuola. Al momento di andare in stampa, la scuola è in attesa dell avallo ufficiale della Federazione Italiana Golf (che ha espresso fin da subito un entusiastico parere in merito al carattere innovativo del progetto) per diventare Training Center Autorizzato. Ci si può chiedere però se questi progetti non possano in qualche modo sminuire gli obiettivi culturali del percorso scolastico di diploma. Magari proprio l indirizzo golfistico può sollevare i maggiori dubbi, non quanto al rischio di mettere in secondo piano l impegno per le materie teoriche, ma piuttosto di far perdere parte dello spessore culturale del curricolo liceale. La professoressa Astori però chiarisce: Con queste scelte noi come scuola non stiamo facendo un passo indietro rispetto alla nostra offerta formativa. Offriamo già aree di studio nell ambito del liceo linguistico dove l aspetto culturale è addirittura approfondito, pur essendo il liceo già di per sé una scuola impegnativa. Aggiungiamo ora un alternativa in più, perché i nostri studenti possano scegliere anche percorsi che non li costringano a pesanti rinunce verso attività dove l impegno ed il sacrificio sono fondamentali, essendo esse stesse scuole di vita. Tutto questo poi va ad incidere in minima parte sull attività curricolare prevista dal liceo. Piuttosto, a mio parere, quella di consentire anche a quei ragazzi e ragazze impegnati con passione in una specifica attività di poter scegliere un percorso liceale senza drastiche rinunce va vista come un opportunità. Mi sembra che questo sia davvero l aspetto innovativo. IL CODICE DI UNA LINGUA Con un offerta formativa in costante evoluzione, il Liceo Casnati si pone sempre l obiettivo di dare ai suoi studenti i migliori strumenti e le regole più appropriate per l apprendimento delle lingue straniere ed il loro utilizzo in ambito professionale: il codice di una lingua appunto. Vanna Bullock ci spiega il perchè. L offerta del Liceo Casnati si struttura attraverso l area trilingue, l area interpreti e l area turistico-alberghiera. Per meglio approfondire gli aspetti legati alla didattica e, più in generale, per illustrare la filosofia dell insegnamento di questo istituto, è interessante coinvolgere forse la figura principale di ogni processo formativo ed educativo: il docente. La professoressa Bullock, insegnante bilingue del nostro Liceo Linguistico, è anche direttrice didattica di British Institutes Como e della Scuola Superiore per Mediatori Linguistici F. Casati di Como, oltre che responsabile delle certificazioni per il Centro Studi Casnati. Ha maturato un esperienza oramai trentennale nell erogazione di corsi di preparazione alle certificazioni linguistiche a tutti i livelli, da A1 a C2, del Quadro di Riferimento Europeo. Per British Institutes ha anche collaborato alla creazione di One-Way, il corso di inglese multimediale di Opera Multimedia e British Institutes che ha ottenuto il Label Europeo 2004, un riconoscimento che incoraggia nuove iniziative nel campo dell insegnamento e dell apprendimento delle lingue e premia le nuove tecniche di insegnamento. A lei, che si occupa in primo luogo della formazione degli studenti dell area Interpreti, abbiamo chiesto di descrivere i punti principali dell organizzazione didattica del Liceo Linguistico. Professoressa Bullock, ci può descrivere gli argomenti affrontati durante gli studi al Liceo Linguistico F. Casnati? B: Nel corso dei cinque anni di studio si lavora ovviamente su più fronti. Il biennio privilegia lo studio della morfo-sintassi, ovvero della grammatica, e lo sviluppo della competenza lessicale e pragmatica. E vero che in anni recenti si è spesso sentito dire che imparare la grammatica non sia utile: io sono fermamente convinta invece che nei primi anni sia essenziale per i ragazzi impadronirsi degli strumenti del mestiere. Usando un analogia che trovo particolarmente efficace, se si vuole scorazzare in lungo e in largo alla guida di un autovettura è necessario saper mettere in moto, inserire le marce, capire limiti e

6 6 l intervista potenzialità del mezzo, conoscere il codice della strada e così via. Conoscere il codice di una lingua significa anche capire il cuore e la forma mentis dei parlanti di quella lingua, capire come percepiscono il mondo, come catalogano l esperienza. Perché in inglese le minacce si proferiscono sempre al futuro e non con il presente come in italiano? Perché gli inglesi hanno un infinità di modi per tradurre il concetto di dovere? Perché l inglese ha sviluppato una serie di tempi, quelli progressivi, di cui l italiano non avverte il bisogno? Sono un infinità le domande che ci si può porre. Ecco, si vuole insegnare perché in un dato contesto un anglofono si esprimere in un dato modo. Ne consegue che l insegnamento dell inglese non può focalizzarsi sullo studio della grammatica prescrittiva, della regola fine a se stessa, ma deve abbracciare quella che viene chiamata grammatica descrittiva, che si occupa del funzionamento della lingua, inclusa quella parlata. Le ore di conversazione, su cui lavorano in parallelo i docenti di classe e i lettori madrelingua, sono attivate per la lingua inglese fin dal primo anno ed offrono l occasione di mettere in pratica quanto si apprende nelle altre ore. Si consolidano qui le abilità descrittive, narrative, di interazione, nonché la capacità di esprimere e comunicare le emozioni: interesse, curiosità, sorpresa, noia, imbarazzo, orgoglio, soddisfazione, simpatia, antipatia, insofferenza, gioia, tristezza, speranza, paura, disappunto, e così via. Già da alcuni anni si è inoltre deciso di inserire nel POF, il piano dell offerta formativa, la preparazione alle certificazioni, viste non come attività integrative, ma come elemento cardine della preparazione linguistica. Le certificazioni linguistiche permettono di classificare la conoscenza linguistica a livelli standard su scala internazionale. Rispondono dunque a criteri di trasparenza e spendibilità sia in ambito scolastico e universitario che lavorativo. Prendiamo, a titolo esemplificativo, le certificazioni di livello B1, tipo PET, che è l obiettivo minimo previsto per l uscita dal biennio: esse attestano la capacità di agire in circostanze in cui è richiesto un uso quotidiano della lingua, di leggere semplici testi e articoli di giornale, di scrivere lettere Conoscere il codice di una lingua significa anche capire il cuore e la forma mentis dei parlanti di quella lingua. personali non complesse o prendere appunti durante una riunione. I candidati promossi riescono a utilizzare stili di comunicazione adeguati a varie situazioni e sono in grado di andare oltre i fatti, percependo opinioni, atteggiamenti e stati d animo nella lingua inglese parlata e scritta. E chiaro dunque che questo tipo di lavoro permette di lavorare su tutte e quattro le abilità linguistiche: scrittura, lettura, ascolto e parlato. Nel triennio si intraprende poi lo studio della letteratura, che significa anche capire come si è andata costruendo l identità di un popolo, come si sono formati i suoi valori, significa immergersi nella realtà di una terra, della sua gente, significa ampliare la propria conoscenza e comprensione dei diversi processi storici e culturali. È anche occasione ideale per ampliare il proprio vocabolario, capire come funziona un testo, esercitare le proprie capacità di analisi ma anche porsi domande profonde, capire che non si esiste solo nel presente, ma si è parte di un processo e di un movimento più vasto. E nelle ore di letteratura che l interdisciplinarietà trova la sua massima espressione: lo studio della letteratura inglese, per esempio, non può prescindere da quello della letteratura italiana o della letteratura delle altre lingue, della storia, della filosofia, dell educazione civica. Qual è la specificità dell indirizzo Area Interpreti? B: Il liceo linguistico offre la possibilità di scegliere tra il classico indirizzo Trilingue e vari indirizzi. Personalmente mi occupo della formazione degli studenti dell area interpreti, un percorso che permette di colmare la tanto temuta dicotomia tra mondo della scuola e mondo del lavoro. La preparazione linguistica è ovviamente più approfondita e si affinano le capacità espressive e la fluency. Il programma è ampio e articolato e si spazia dalle tecniche di memorizzazione e gestione dell ansia a quelle di traduzione e public speaking. Pur non potendo ovviamente sopperire alla formazione data da un percorso universitario, il corso permette di cominciare ad avvicinarsi a materie complesse e spesso affascinanti come la mediazione interculturale, le diverse tecniche di interpretariato (chuchotage, interpretariato di trattativa e simultanea), i linguaggi settoriali o microlinguaggi, le tecniche di traduzione per il web, per l editoria, per il turismo e così via. Nel corso degli anni abbiamo anche avuto incontri seminariali con esperti del settore su argomenti quali la traduzione dei fumetti, la traduzione di dialoghi cinematografici e la traduzione di testi promozionali, per citarne solo alcuni. Qual è l obiettivo didattico che si intende raggiungere? B: Ovviamente ci si prefigge di aiutare gli allievi a sviluppare sicure abilità ricettive, produttive e di interazione, ricordando che l obiettivo ultimo non è l apprendimento, ma l acquisizione di una lingua. L apprendimento è un processo conscio, razionale e volontario, che può dare la sensazione temporanea di avere acquisito un risultato positivo, ma non genera comportamenti linguistici autonomi. Quanto viene acquisito, invece, viene a far parte stabilmente della competenza del singolo ed è su questa competenza linguistica che si basa la produzione linguistica vera e propria.

7 l intervista 7 L ESPERIENZA DELL EX Racconto di una ex studentessa del Liceo Casnati: le esperienze professionali raggiunte e come ha inciso il percorso formativo nel raggiungimento di questi obiettivi. Alcune domande ad Elena Pedretti. Elena Pedretti, presidente dell Associazione Guide Como e guida turistica, traduttrice, interprete ed accompagnatrice turistica ci racconta il suo percorso formativo e lavorativo. Iniziamo dagli anni delle superiori: quali considerazioni hai fatto, una volta terminata la terza media, relativamente alla scelta dell indirizzo della scuola superiore da frequentare? E: Terminata la terza media avevo il desiderio di frequentare una scuola superiore che mi desse l opportunità di studiare le lingue straniere, per questo ho deciso di iscrivermi al Liceo Linguistico F.Casnati. Come mai la tua scelta è caduta proprio sul Liceo Linguistico F. Casnati? E: Il Centro Studi Casnati rappresenta una tradizione di famiglia, mia zia aveva già frequentato lo stesso Liceo e dopo di me anche mio fratello si è iscritto al Centro Studi Casnati. Quando hai iniziato a frequentare il Liceo Linguistico avevi già chiaro il percorso professionale che avresti voluto seguire? E: Sapevo che lo studio delle lingue straniere mi avrebbe aperto molte porte, ma ero ancora troppo giovane per aver chiaro che tipo di percorso professionale avrei voluto seguire. Pensi che il Liceo Linguistico ti abbia dato una buona preparazione culturale generale, oltre che prettamente linguistica? E: Sicuramente il Liceo Linguistico mi ha dato un ottima preparazione culturale generale, che successivamente mi è stata di grande aiuto per il prosieguo dei miei studi e per la mia professione. Ci puoi raccontare qual è stato il tuo percorso professionale e di studi una volta ottenuto il diploma di scuola superiore? E: Dopo la maturità linguistica ho deciso di proseguire i miei studi e di approfondire ulteriormente la conoscenza delle lingue frequentando l Istituto Superiore Interpreti e Traduttori F.Casati di Como. Il corso di studi è stato molto formativo soprattutto per le ore di traduzione consecutiva e simultanea, che consentono lo sviluppo di importanti abilità linguistiche. Dopo aver discusso la tesi all ISIT ho iniziato a lavorare nel settore turistico e nell ambito delle traduzioni, alternando sempre le due attività. Attualmente sei la presidente dell Associazione Guide Como e svolgi le funzioni di guida turistica, traduttrice, interprete ed accompagnatrice turistica: pensi che lo studio presso il Liceo Linguistico ti abbia dato le basi necessarie per affrontare questo mestiere? E: Sì, il Liceo Linguistico ha determinato le basi sulle quali si sono sviluppati i percorsi successivi, sia a livello scolastico sia a livello professionale. Qualche particolarità del tuo lavoro che ti piace sottolineare? E: Non mi è mai successo di avere un giorno di lavoro uguale all altro, perché lavoro sia in Italia che in Europa con persone sempre diverse, questa è la caratteristica più peculiare della mia professione. Cosa ti ha spinto verso il tuo attuale mestiere? E: E stato un percorso naturale, ma forse la passione per le lingue straniere è stato il fattore trainante. Quale deve essere secondo te la dote principale in questo mestiere? E quanto contano la passione e la preparazione? E: La dote principale in questo mestiere è la determinazione, fissare degli obiettivi e raggiungerli. La passione è indispensabile perché è una fonte inesauribile di energie, anche se alla base di tutto ci deve essere la preparazione linguistica e la professionalità. Quali sono i tuoi obiettivi professionali? E: Nel mio lavoro è fondamentale il continuo aggiornamento e la consapevolezza che si può sempre migliorare: questi sono i miei obiettivi. Cosa ricordi degli anni trascorsi nel nostro istituto? E: I miei ricordi del Liceo sono molto belli e sono legati ai miei professori ma soprattutto ai miei compagni di classe, con i quali sono ancora in contatto e che incontro sempre con piacere. Rifarei senz altro le stesse scelte scolastiche. Quale consiglio ti senti di dare ai ragazzi del Liceo Linguistico che vogliono intraprendere la stessa tua carriera? E: Il mio consiglio è quello di alternare gli anni del Liceo con degli stage all estero, poiché è utilissimo poter approfondire le lingue straniere sul posto. E per i ragazzi della terza media che hanno intenzione di affrontare lo studio del Liceo Linguistico? E: Il Liceo Linguistico è la scelta ideale per coloro i quali hanno una grande passione per le lingue e per le culture straniere.

8 8 Gli studenti del Liceo Artistico cimentano la propria creatività e capacità artistica per il decoro dei prodotti della famosa casa di valigeria Bric s. una delle borse che ha riscosso maggiore successo nelle ultime collezioni. Il target classico ci fanno sapere dalla sede della Bric s sta vivendo in questi periodi una fase di forte instabilità e gli esperti di marketing indicano una sempre maggiore trasversalità nelle diverse fasce di clientela: si pensi ad esempio alle innovazioni apportate in termini di modalità di consumo, in ogni settore merceologico, dai voli low cost. In questa direzione si inserisce quindi la ricerca di novità e freschezza nelle proposte e sempre più aziende si rivolgono, come per il caso dei ragazzi del Liceo Artistico, a giovani studenti con formazione artistica per formulare nuove ed innovative proposte e sfruttare così le loro potenzialità creative. prossimo autunno ed entreranno quindi a far parte a tutti gli effetti dei i prodotti della nota industria di valigeria. Ma la collaborazione continua: esaurita infatti la prima parte creativa relativa alla presentazione degli elaborati, i ragazzi saranno prossimamente impegnati nell analisi delle diverse fasi produttive dei progetti ritenuti meritevoli. In questa fase sarà essenziale il confronto con le due principali figure professionali che interagiscono in questa fase ovvero il Direttore Artistico ed il Modellista, i quali avranno il compito di rielaborare ed interpretare gli impulsi ricevuti dai ragazzi per rendere concretamente applicabili i loro progetti. ARTE E PRODOTTO Una delle prerogative della formazione scolastica del Liceo Artistico G. Terragni è la stretta correlazione esistente tra l attività scolastica ed il tessuto sociale ed economico del territorio. Questa peculiarità si traduce anno dopo anno in attività nelle quali gli studenti, coadiuvati dai docenti, si impegnano attivamente nella produzione artistica applicata ad eventi e manifestazioni cittadine, come anche nella collaborazione con aziende che richiedono, per diversi scopi, l apporto di idee artistiche giovani e fresche. Anche in questo anno scolastico, come ormai da tradizione, gli studenti del Liceo Artistico sono stati impegnati in tal senso e la loro creatività si è indirizzata in questa occasione verso i prodotti della nota industria di valigeria Bric s di Olgiate Comasco, che contribuisce all esportazione del Made in Italy nel mondo. A loro è stato chiesto, da parte dei vertici del marchio, di realizzare alcuni progetti di decoro da applicare ad uno dei prodotti di punta della linea produttiva, la sportina, ovvero Il percorso di studio e progettazione che ha portato alla definizione di alcuni progetti operativi, realizzato nell ambito del laboratorio di arti visive del Liceo, ha comportato l analisi delle diverse tendenze stilistiche degli ultimi anni ed uno studio preparatorio che ha visto, e questo era l obiettivo finale, l applicazione di elementi teorici legati al design ed all arte a specifiche esigenze legate al mondo produttivo reale favorendo quindi la connessione tra queste due realtà. Millerighe, pâtisserie, flower, fantasy, cartoon, city, movie sono quasi infinite le diverse tendenze stilistiche che gli studenti impegnati hanno dovuto affrontare ed assimilare prima di applicarsi materialmente: il frutto di questo impegno si è concretizzato nell esecuzione di alcuni elaborati, realizzati in tempere, ecoline e markers, che sono poi stati consegnati alla casa comasca. A coronamento di tanto impegno, la Bric s ha comunicato che tre degli elaborati presentati verranno messi in produzione a partire dal

9 9 tecipazione negli anni precedenti ai laboratori quadro orario complessivo e flessibilità di scenografia organizzati dal Teatro Sociale che possono essere diversi tra loro. Numerose di Como. Vediamo cosa cambia in sostanza per il La collaborazione tra il Liceo Artistico G. Liceo Terragni. Il monte ore settimanale passerà da un valore medio di 40 ad un partecipazione a Terragni ed Istituzioni cittadine è un punto concorsi ed eventi: cardine dell Istituto. Così come le collaborazioni con l Accademia di Belle Arti A. Galli biennio gli insegnamenti obbligatori saran- massimo di 35 ore settimanali. Nel primo gli studenti del (laboratori di affresco e specifici corsi fullimmersion). In accordo con gli enti locali, in biennio ed in quinta una parte delle materie no comuni a tutti gli indirizzi. Nel secondo Terragni non perdono occasione delle grandi mostre cittadine di Villa Olmo susseguitesi negli anni (su tutte quella zo del totale) si differenzierà per indirizzo. rimarrà comune, la restante (circa un ter- occasione per mettersi alla prova. Con lo stesso dedicata a Magritte) si è vista la partecipazione diretta dei nostri alunni nella creazione di minuti. Le lezioni passeranno ad una durata di 60 spirito l Artistico allestimenti presentati nelle varie iniziative e L autonomia scolastica permetterà di ridurre o aumentare il monte ore della materie affronta le novità della conferenze patrocinate dal Comune di Como. L elenco delle partecipazioni e dei premi conseguiti dagli studenti del Liceo Artistico G. cinque anni, fino ad un massimo del 30%. obbligatorie con percentuali variabili nei riforma dei licei per l anno scolastico Terragni è davvero molto lungo: potremmo Ciò consentirà anche l introduzione di specifici insegnamenti previsti in un elenco riportare la segnalazione personale del concorso Fiori dal tunnel indirizzata ad una ministeriale, oppure altre materie facoltati- 2010/11. nostra allieva o riportare il primo premio per ve e opzionali per gli studenti, coerenti con il concorso finalizzato alla creazione del nuovo logotipo della storica associazione culturale le dello studente, secondo quanto previsto il profilo educativo, culturale e professiona- Galliano 2007, come anche registrare il dell indirizzo del liceo. L ABITUDINE AL CONFRONTO E QUALCHE NOVITÀ La collaborazione tra i ragazzi del Liceo Artistico e la Bric s è solo l ultima di molte iniziative che hanno visto impegnati i nostri studenti: può essere interessante in questa sede descrivere le più importanti degli ultimi anni. Tra una lista di esempi citiamo uno studente che si è aggiudicato con la sua opera il terzo premio al 1 contest ComOn, settimana dedicata alla creatività, riservato agli allievi delle scuole della nostra provincia. Alcune classi hanno realizzato, per il secondo anno consecutivo, le scenografie del presepe vivente di Como. Ma la lista delle partecipazioni dei ragazzi del Liceo Artistico non si esaurisce certo qui: alcune loro scenografie sono state ad esempio esposte a diverse edizioni di Festivart, l ultima nel Altri alunni si sono aggiudicati il secondo posto al concorso La Como da scoprire indetto dall Accademia di Belle Arti Aldo Galli con il patrocinio del Comune di Como. La stessa iniziativa cittadina della Città dei Balocchi ha visto per tre anni consecutivi i ragazzi del Liceo G. Terragni impegnati nel proporre nuove soluzioni, spesso spettacolari, da presentare nel salotto cittadino di Piazza Cavour mentre sempre a loro sono stati affidati gli allestimenti per la Giornata Nazionale della Colletta Alimentare e la realizzazione delle scenografie per diverse opere teatrali che si sono tenute nelle diverse edizioni della Notte Bianca, concretizzando così la par- primo premio di una nostra allieva conquistato nell ambito del concorso Spont art. E però sicuramente più importante superare questi ottimi risultati e proiettarci verso il futuro pensando ai molti ambiti all interno dei quali i nostri ragazzi potranno riversare la loro creatività: grazie al loro impegno e talento, di questo siamo sicuri, saranno in grado di regalarci molte altre soddisfazioni. L obiettivo del Liceo Terragni è mantenere l esperienza didattica maturata con le due aree di approfondimento: ProgettazioneCAD e grafica e Digitale-Cinetelevisivo È con questo spirito che il Liceo Artistico deve affrontare le novità che a breve arriveranno dal Ministero dell Istruzione. La riforma dell ordinamento della scuola secondaria di secondo grado, nello specifico caso riguardante i licei, stabilisce l accorpamento di tutte i corsi, sperimentali e non, dell ambito artistico in un nuovo liceo della durata di 5 anni, articolato su tre indirizzi: arti figurative ; architettura, design, ambiente ; audiovisivo, multimedia, scenografia. Il regolamento attuativo struttura i licei, secondo il nuovo ordinamento, in due bienni successivi più un quinto anno. Ciascuno di questi blocchi è caratterizzato per materie, Nel corso degli anni il Terragni aveva già connotato i propri corsi istituendo due diverse aree di approfondimento. Il corso di base era l indirizzo architettonico del liceo artistico. Si era cercato però di dare, in un caso, una vocazione maggiormente progettuale, legata al prodotto, approfondendo l uso degli strumenti informatici e dei nuovi mezzi di comunicazione artistica, originando per tanto l area di Progettazione CAD e Grafica. Nell altro, con l area Digitale e Cinetelevisivo, si voleva approfondire l uso del linguaggio artistico legato al cinema, la televisione, il teatro e la fotografia digitale. Il nuovo indirizzo di architettura, design e ambiente previsto dalla riforma si sposa perfettamente al primo approccio. Infatti proprio in quell ambito si andrà a collocare il corso del Terragni, stando al regolamento. L obiettivo è poi quello di mantenere l esperienza dell area Digitale e Cinetelevisivo introducendo il nuovo indirizzo audiovisivo, multimedia, scenografia. Oppure, sfruttando l ampio margine di flessibilità nel quadro delle materie, proporre un area di approfondimento apposita con l introduzione di insegnamenti come Discipline audiovisive e Teoria e tecnica della comunicazione. Staremo a vedere come si tradurrà tutto questo nei programmi. Intanto ci sembrava bello raccontare (nell articolo che segue) le esperienze professionali raggiunte da due ex studenti del Terragni, proprio in due ambiti legati ai due nuovi indirizzi di nostro interesse, con risultati di altissimo livello.

10 10 l intervista Daniele Bigi Ex studente del Liceo Artistico G. Terragni, è recentemente balzato agli onori della cronaca per essersi occupato, per conto della società di postproduzione londinese Framestore, dell elaborazione di alcuni effetti speciali relativi al film Disney Le cronache di Narnia: Il principe Caspian. Cosa ti ha spinto nel raggiungere questa professione? D: E difficile rispondere, penso che la mia passione si sia manifestata grazie all influenza di diversi eventi ed esperienze. La passione per il disegno e per i fumetti, combinata con quella per i videogiochi ed il computer ha sicuramente innescato in me il desiderio di iniziare a creare digitalmente ciò che mi divertivo a fare con matita e pennello. Ho sempre avuto inoltre un enorme curiosità nel capire come fosse stato possibile realizzare certi effetti che vedevo nei film. Sappiamo che dopo la laurea hai cominciato a girare il mondo: dove sei andato e che esperienza ti hanno lasciato questi viaggi? D: Dopo la laurea iniziai a lavorare ad un film d animazione a Roma, l esperienza fu negativa e decisi di tornare a Como lavorando per studi di post produzione milanesi. Principalmente in quel periodo mi occupavo di pubblicità e video aziendali. Dopo circa un anno e dopo aver creato come autore e regista la puntata pilota per una serie TV d animazione ho iniziato a lavorare all estero. Daniele racconta la sua esperienza lavorativa e di studi. Daniele quali considerazioni hai fatto, una volta terminata la terza media, relativamente alla scelta dell indirizzo della scuola superiore da frequentare? D: Sinceramente in quel periodo ero molto confuso, come probabilmente accade a molti adolescenti che si trovano a dover scegliere quale scuola frequentare dopo le medie. Ciò di cui ero consapevole è che amavo i fumetti. Quanto contano la passione e la preparazione nel tuo mestiere? D: Sono entrambi elementi fondamentali che penso servano sempre, indipendentemente dal mestiere svolto. Nel lavoro la passione mi aiuta a dimenticare le serate e i fine settimana passati in ufficio a completare delle scene per un film in uscita. La preparazione serve se si vuole lavorare a più di un film. Si può essere fortunati e avere la chance di partecipare ad un progetto importante, ma senza preparazione è difficile restare a lungo in questo settore. Quando hai iniziato a frequentare il liceo artistico avevi già chiaro il percorso professionale che avresti voluto seguire? D: Non avevo un idea precisa, in quel momento pensavo prima di tutto all università. Pensi che il Liceo Artistico ti abbia dato una buona preparazione culturale, oltre che artistica? D: Penso di sì: sicuramente sotto il profilo artistico e progettuale il liceo mi ha dato delle buone basi. In cosa consiste in pratica il tuo lavoro? D: Negli ultimi 5 anni mi sono occupato principalmente di Lighting e di Look Development per film. Il mio compito principale è fare in modo che gli elementi in computer grafica siano fotorealistici e che quindi possano essere integrati al girato. Gran parte del lavoro è tecnico, si tratta di capire che strumenti e tecniche utilizzare per ottenere ciò che viene richiesto dal regista e dal supervisore agli effetti visivi. PERCORSI D Il lavoro che svolgo, contrariamente a quanto si possa pensare, è per il 70% tecnico e per il 30% artistico. Attualmente ti occupi principalmente di grafica 3D: pensi che lo studio presso il Liceo Artistico ti abbia dato delle basi necessarie per affrontare questa materia? D: Devo dire di no, ma non è certo colpa dell istituto: a quei tempi nessun liceo o scuola superiore aveva corsi specifici di computer grafica 3D. Nei licei scientifici e in alcuni istituti tecnici esistevano corsi di informatica ma non erano in nessun modo legati alla computer grafica 3D. Io, come tantissimi miei coetanei che svolgono questa professione, ho iniziato come autodidatta. Inoltre il lavoro che svolgo, contrariamente a quanto si possa pensare è per il 70% tecnico e per il 30% artistico. È importante avere delle conoscenze di matematica, fisica e programmazione piuttosto solide. Che strada hai intrapreso dopo il diploma? D: Dopo il Liceo ho frequentato il corso di laurea di Disegno Industriale al Politecnico di Milano. Nel 2002 mi sono laureato con una tesi che trattava la produzione e la realizzazione di animazione in computer grafica 3D. Ho trascorso più di un anno in India a Bangalore, successivamente mi sono trasferito a Berlino e ho lavorato ad un film d animazione nello studio BFC, poi sono andato ad Atlanta a lavorare per lo studio Fathom. Nel 2007 incominciai a collaborare per lo studio Aardman animation di Bristol. Da più di 2 anni lavoro a Londra. Ogni esperienza è stata utile e importante, non solo dal punto di vista lavorativo ma soprattutto di vita vissuta. A quale dei tuoi lavori sei più legato? E quello che più ti ha impegnato? D: Sicuramente NMA, il mio primo cortometraggio è il lavoro a cui sono più legato. Mostrando questo corto di poco più di 2 minuti ho ottenuto i primi lavori, inoltre ho ricevuto alcuni riconoscimenti in festival nazionali che mi hanno spinto a continuare a lavorare in questo settore. Abbiamo letto che ti sei occupato, tra le altre cose, del Leone del film Disney Le cronache di Narnia: Il principe Caspian. Quale significato ha avuto per te lavorare per una società così importante e famosa? D: Occorre precisare che ho lavorato agli effetti speciali del film nella società di postproduzione londinese Framestore. Disney e Walden Media hanno prodotto il film ma gli effetti speciali sono stati realizzati da società esterne. Mi sono occupato dell illuminazione di Aslan (il Leone)

11 l intervista e della dinamica della criniera. Non c è dubbio che sia stato uno dei progetti più importanti a cui abbia lavorato. Probabilmente è grazie a questo film che oggi continuo a lavorare per progetti internazionali. Quale consiglio ti senti di dare ai ragazzi del Liceo Artistico che vogliono intraprendere la stessa tua carriera? D: Quando ho iniziato ad occuparmi di 3D gli unici computer con acceleratori grafici erano prodotti dalla Silicon Graphics e i più economici costavano milioni di lire. Inaccessibili per appassionati o per studenti. Software professionali venivano prodotti principalmente per il sistema operativo irix e non era possibile installarli su sistemi windows. Oggi computer ad alte prestazioni e software 3D sono alla portata di tutti: grazie a software open source come Blender, chiunque può scaricare legalmente una copia e iniziare a creare immagini e animazioni. Decine di forum e blog sono dedicati al mondo della computer grafica. Le informazioni sono di facilissimo accesso grazie al lavoro di professionisti, università e centri ARTE ricerca che quotidianamente pubblicano materiale online. Bisogna poi guardare a quei corsi post-diploma in cui sono presenti insegnamenti di grafica 3D. Per chi vuole entrare in questo settore occorre solo impegnarsi e studiare; il tempo, la passione e l esperienza faranno il resto. Alessandro Pezzati Ex studente del Liceo Artistico G. Terragni, dopo il diploma e gli studi accademici e ha avuto modo di collaborare, con alcune sue creazioni, con la casa di moda Dolce & Gabbana. Iniziamo dagli anni delle superiori: quali considerazioni hai fatto, una volta terminata la terza media, relativamente alla scelta dell indirizzo della scuola superiore da frequentare? A: Ho sempre pensato che il percorso che dovevo seguire fosse quello artistico perché ho sempre mostrato interesse per qualsiasi forma creativa e ho sempre cercato di trasmettere qualcosa attraverso i miei disegni e l uso del colore. Come mai la tua scelta è caduta proprio sul Liceo Artistico G. Terragni? R: Del Liceo Artistico G. Terragni ho sempre sentito giudizi positivi, ma è stato solo dopo lo stage (di orientamento, ndr.) che ho scelto di frequentare questo liceo. Ricordo perfettamente che rimasi molto colpito dall ambiente. Che ricordo hai degli anni trascorsi nel nostro istituto? A: Positivo, in quanto non solo posso dire di aver acquisito delle basi tecniche su cui lavorare ma ho anche avuto l occasione di conoscere persone di cui conservo ancora un buon ricordo, dagli insegnanti ai miei compagni grazie ai quali siamo sempre riusciti a divertirci. Quale percorso hai intrapreso una volta conseguito il diploma? Su cosa sei impegnato attualmente? A: Dopo il diploma mi sono iscritto alla Nuova Accademia di Belle Arti, dove ho conseguito la laurea di I livello con 110 e lode (scusate se lo specifico ma ne sono troppo orgoglioso!). Ora sto frequentando il biennio di Arti Visive e Studi Curatoriali per completare il percorso che ho intrapreso. Abbiamo letto che hai collaborato con una delle più famose case di moda italiane, Dolce & Gabbana: ci puoi raccontare di cosa ti sei occupato? A: Nel 2008 ho avuto la fortunatissima occasione di poter lavorare con Dolce & Gabbana. Per loro ho disegnato una serie di magliette e camice dipinte a mano per la collezione Autunno/ Inverno 2008/09. Cosa ha significato per un ragazzo giovane come te collaborare con Dolce & Gabbana? Che cosa pensi abbia colpito di te i due famosi stilisti? A: Innanzitutto per me è stata un esperienza lavorativa molto importante che mi ha dato visibilità e ha messo alla prova le mie capacità. È stato inoltre un modo per mettermi in gioco. Hai in programma qualche nuova collaborazione nel mondo dell alta moda? 11 A: Non credo, perché la collaborazione tra me e Dolce & Gabbana è nata proprio con l intento di coniugare arte e moda. Il mondo dell arte contemporanea è il mio mondo però non si può mai dire mai! Quando hai iniziato a frequentare il Liceo Artistico avevi già chiaro il percorso professionale che avresti voluto seguire? A: Sì, sono sempre stato sicuro e incentivato sul proseguire questo percorso. Pensi che il Liceo Artistico ti abbia dato una buona preparazione culturale, oltre che artistica? A: Il Liceo mi ha dato una buona preparazione culturale, anche se al primo approccio con l università avevo alcune lacune riguardanti l arte contemporanea, in termini di video arte, performance e installazioni. Comunque se tornassi indietro farei assolutamente la stessa scelta. Un consiglio è quello di non avere paura del futuro e di non dare troppo ascolto a chi dice che con un diploma artistico non si ha in mano nulla. A quale delle tue creazioni sei più legato? A: Sono legato a tutte le mie creazioni in ugual modo perché a ogni lavoro corrisponde una fase diversa del mio percorso di crescita. Quale consiglio ti senti di dare ai ragazzi del Liceo Artistico che vogliono intraprendere il tuo stesso percorso? A: Voglio consigliare ai ragazzi che vogliono intraprendere il mio stesso percorso, innanzitutto, di tenersi sempre aggiornati sul mondo dell arte, di aver sempre voglia di conoscere e di sperimentare, di lavorare tanto e cercare sempre di evolversi. E per i ragazzi della terza media che hanno intenzione di affrontare lo studio del Liceo Artistico? A: Si pensa sempre che nei licei artistici si studi meno che negli altri, vorrei consigliare ai ragazzi delle medie di non frequentare questo liceo con questa falsa speranza perché all Artistico come in tutte le altre scuole bisogna mettere tanto impegno e passione. Voglio anche dire loro di non scoraggiarsi quando credono di non avere grandi capacità perché ciò che conta è la creatività, le idee e la voglia di imparare e superarsi. Un altro grande e importante consiglio che voglio dare è quello di non avere paura del futuro, e di non dare troppo ascolto a chi dice che con un diploma artistico non si ha in mano nulla, certo è una carriera difficile ma proprio per questo dà moltissime soddisfazioni. L arte, la grafica, la moda e tutti quei campi artistici oggi sono in grande sviluppo. Quali sono i tuoi obiettivi professionali per il futuro? A: Spero di potermi affermare come artista e mantenere sempre lo stesso entusiasmo di adesso nell intraprendere nuovi lavori e raggiungere nuovi obiettivi.

12 12 Gli alunni del corso di Linguaggio e laboratorio audiovisivo in un progetto dal titolo Perchè al Casnati?. Con interviste video mettono alla prova le loro capacità di regia e produzione, coinvolgendo improvvisati attori...con risultati spesso divertenti. Sono diversi anni che il Liceo Artistico Terragni sperimenta l approfondimento Digitale e Cinetelevisivo all interno dei sui corsi. Lo fa grazie al margine di autonomia che ogni scuola ha nel definire il quadro della materie ed il loro monte ore. È stato possibile quindi introdurre, ad esempio, insegnamenti come Linguaggio e laboratorio audiovisivo. L interesse degli studenti verso questa proposta è via via aumentato, rivelandosi quindi un esperienza positiva. Con le modifiche all ordinamento dei licei e le variazioni al quadro degli insegnamenti previsti per ciascun indirizzo, c è comunque spazio per mantenere l esperienza del Digitale e Cinetelevisivo. Con la flessibilità data agli istituti paritari nel definire i piani di studi, sarà possibile approfondire alcuni corsi oppure introdurre alcuni insegnamenti sulla basa di una lista indicata dal Ministero della Pubblica Istruzione, che include materie come Discipline audiovisive (già prevista nel biennio iniziale) e Teoria e tecnica della comunicazione. C è spazio insomma per far sperimentare ancora, agli studenti del Terragni, progetti didattici come quello che andremo qui a descrivere. Tra gli obiettivi del corso di Linguaggio e laboratorio audiovisivo (fino a che la riforma non andrà a regime) c è ovviamente l insegnamento delle tecniche di ripresa e montaggio di video. La sperimentazione avviene soprattutto su supporti digitali, visto il forte impulso e sviluppo che hanno registrato in questi anni. Importante è anche definire il tipo di linguaggio che si intende usare attraverso la comunicazione video. La televisione del resto ci ha abituato ai diversi approcci comunicativi, che una stessa tipologia di trasmissione può avere. Tra le tante esercitazioni per gli studenti del corso, ha suscitato interesse e partecipazione quella in cui si proponeva di realizzare alcuni video, in forma di intervista, guidati dal tema: Perché al Casnati?. Un lavoro che servisse a trasmettere all esterno del Centro Studi le considerazioni che gli stessi studenti hanno fatto nella scelta della loro scuola. Il linguaggio e la tecnica con cui le interviste potevano essere svolte era libero. Ovviamente c è chi si è ispirato a modelli televisivi già esistenti, in alcuni casi con risultati davvero divertenti. Altri invece hanno provato un approccio più innovativo, con risultati altrettanto apprezzabili. I video prodotti sono stati numerosi. Per stimolare gli studenti verso il progetto, è stato indetto un concorso tra tutti i lavori. Passata la fase della realizzazione e del montaggio, ora è prevista la diffusione dei video nell area dedicata del sito del Casnati ( Verrà nominata una giuria che voterà i prodotti migliori, tenendo conto anche del successo ottenuto dai video attraverso il numero di visualizzazioni. Sarà così stilata una classifica con premi per i vincitori, riguardanti sia chi ha realizzato tecnicamente il lavoro, sia chi ha recitato in essi. Nato come progetto per presentare all esterno parte della realtà del Casnati, diversi lavori hanno strappato sorrisi di divertimento anche nella nostra redazione Buona visione.

13 13 gli acquisti al bar ed alla mensa della scuola, permettendo anche la prenotazione dei piatti in menu. Già si prevedevano ulteriori impieghi di questo strumento e quella del badge a punti è una ulteriore evoluzione di questo flessibile e innovativo strumento informatizzato. In realtà il concetto di badge a punti è nominale. Sarà la banca dati della scuola a memorizzare il totale dei punti di merito (o demerito se si preferisce) mantenuto nel corso dell anno scolastico. Nell area riservata del sito internet del Casnati ogni famiglia potrà leggere anche le informazioni dettegliate su eventuali sanzioni/ punizioni ed il computo aggiornato in merito al punteggio. L area riservata si completa così di un ulteriore funzione: oltre a poter controllare comunicazioni, orari di ingresso (e chiaramente ritardi e assenze!), l andamento scolastico con voti e giudizi aggiornati ed il credito residuo presente sul badge; il genitore potrà essere ora aggiornato anche sugli aspetti disciplinari. Sarà sufficiente prendere una nota di demerito sul libretto o sul registro di classe, perché vadano persi parte dei punti. Sommando più infrazioni, o con un atto di assoluta gravità, il IL BADGE A PUNTI Un nuovo strumento informatico abbinato ai provvedimenti disciplinari. Un informazione sempre aggiornata e controllabile che funga da deterrente contro i comportamenti scorretti. Sembrava una boutade di qualche insegnante prima dell inizio dello scorso anno scolastico. Invece il progetto ha assunto toni sempre più seri e concreti. È in vigore già da una anno, attirando anche l attenzione di alcuni giornali. Stiamo parlando del badge a punti adottato al Centro Studi Casnati. Vediamo di cose si tratta. Tutto nasce da una direttiva del Ministero dell Istruzione alle scuole: ogni Istituto deve, attraverso il proprio consiglio, stabilire nero su bianco un ordinamento che preveda una precisa sanzione per ogni comportamento giudicato scorretto o colposo da parte di un alunno della scuola. La linea guida seguita da chi ha proposto l iniziativa del badge a punti è stata quella di stabilire certamente un principio che preveda per ogni infrazione una punizione, ma anche di introdurre un meccanismo che tenga memoria del ripetersi di più atti illeciti, singolarmente anche di lieve entità, ma che ripetuti o sommati ad altri più gravi, portino fino alla sanzione massima. Proviamo a chiarire meglio con alcuni esempi. Se uno studente commette un atto giudicato estremamente grave, per il quale è prevista la sospensione dalle lezioni come tipo di punizione, la stessa sanzione potrà essere subita qualora lo studente commetterà atti di minore gravità, ma ripetutamente. È parso un principio ragionevole e fortemente educativo. Da qui la decisione del collegio docenti: attribuire ad ogni alunno un punteggio iniziale (5 punti) che sarà decurtato di una certa quantità, ogni volta che gli verrà contestata un infrazione al regolamento. Il concetto di patente a punti, in fondo, considerando che gli studenti hanno già un documento personale in uso al Centro Studi Casnati, cioè il badge elettronico. Il badge personale fornito ad ogni alunno include al suo interno un microchip in grado di immagazzinare dati: una piccola memoria informatica, che già da tempo permette al possessore di accedere a scuola, fornendo un identificazione nel caso in cui si debba oltrepassare il tornello posto all ingresso. Registra, tramite la banca dati del sito internet della scuola, l orario del primo ingresso in istituto. Memorizza il credito disponibile per Già da anni al Casnati è in vigore un criterio di punizione dei ritardi che ha meritato l attenzione del TG5, con un servizio in prima serata. punteggio potrà azzerarsi con la conseguenza di una sospensione dalle lezioni. Già da anni al Casnati un criterio di questo genere è adottato per i ritardi. L eccessivo numero di essi comporta l obbligo di presentarsi a scuola il sabato mattina per attività di segreteria, oppure la partecipazione ad attività di volontariato concordate con la scuola. Attività, quest ultima, che ha suscitato approvazione e plausi arrivando alla ribalta nazionale anche con un servizio andato in onda su Canale 5 (TG5) in prima serata. Come nel meccanismo della patente a punti, anche nel caso del badge sono previsti strumenti di recupero punti. Chi vedrà il totale dei propri punti avvicinarsi pericolosamente a zero potrà rendersi disponibile per attività lavorative utili alla scuola oppure per opere di volontariato, come nel caso di eccessivi ritardi.

14 OVERTURE TRA I TITOLI DEDICATI AL CENTRO STUDI CASNATI 14 Non è solo il nostro Magazine a dare cronaca delle notizie riguardanti il Centro Studi Casnati. Quotidiani, periodici, riviste di settore e, sempre più spesso, anche redazioni di telegiornali hanno mostrato molta curiosità per le attività dei nostri istituti. Qui proponiamo una rapida carrellata di alcuni titoli apparsi negli ultimi anni sui quotidiani. Sono solo una parte. Sul sito nella sezione Rassegna stampa selezionabile in home-page, è possibile trovare l elenco di tutti gli articoli. Ciascun titolo è corredato da un file pdf consultabile e scaricabile. In aggiunta a questi, la sezione news del sito fornisce molte altre curiosità sul Centro Studi Casnati.

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16 16 l intervista SI SCRIVE TRASPORTI E LOGISTICA, SI LEGGE AERONAUTICO Prospettive e progetti per il passaggio degli Istituti Tecnici Aeronautici attraverso il nuovo ordinamento delle scuole secondaria di secondo grado. Entreranno a far parte degli Istituti Tecnici ad indirizzo Trasporti e Logistica. Cosa cambia? Nuova prospettata riforma per l ordinamento delle scuole secondarie di secondo grado. Questa volta però sembra che si arriverà a compimento dell iter legislativo entro il 2009, per poter introdurre le modifiche nell anno scolastico 2010/11, coinvolgendo sia i nuovi iscritti per quell anno che gli studenti già in corso al secondo. Gli Istituti Tecnici Aeronautici a quanto pare confluiranno nella nuova tipologia degli Istituti Tecnici per il Trasporto e la Logistica. Discutiamo della questione con l ing. Häni, da anni insegnante di Navigazione Aerea ed Aerotecnica al Bongiovanni, coordinatore per il triennio finale del corso, nonché insegnate in diverse scuole di volo per i corsi di brevetto di pilota commerciale. Ing. Häni, come state affrontando all Istituto Tecnico Aeronautico L. Bongiovanni la questione relativa al passaggio del corso in una nuova tipologia di istituto tecnico? H: In un certo senso era una situazione che avevamo già preso in considerazione in precedenza. Ai tempi della prospettata riforma Moratti, in cui si intendeva cancellare del tutto la realtà degli istituti tecnici, le alternative che stavamo vagliando erano il passaggio alla forma di liceo scientifico tecnologico con indirizzo trasporti/ logistica, oppure la sperimentazione di un istituto professionale di tipo aeronautico. Quest ultima scelta poteva avere più margini di autonomia in fatto di insegnamenti e di programmi ma rimaneva il dubbio sulla reale valenza del titolo che rilasciava nell impatto con la realtà professionale ai cui si rivolge una scuola come la nostra. Ora si parla ancora di far confluire gli istituti tecnici aronautici, quelli di costruzione aeronautica e quelli navali in un indirizzo unico denominato Trasporti e Logistica. La differenza sostanziale è che sempre di istituto tecnico si parla, anche nella nuova denominazione. Non è una cosa da poco. Ma non pensa che questa confluenza rischi di snaturare profondamente la natura del corso che portava al titolo di Perito del Trasporto Aereo? H: Paradossalmente gli istituti tecnici aeronautici rilasciano appunto il titolo di Perito Tecnico del Trasporto Aereo. Quasi un preludio a quello

17 l intervista 17 che sarebbe stato. Già con il progetto Alfa molti istituti come il nostro avevano abolito una formale quanto inutile distinzione di professionalità dei diplomati degli aeronautici. Se guardiamo alle possibilità di impiego oppure al naturale proseguimento degli studi per i nostri studenti, vediamo che il campo si estende a molti ambiti della gestione e organizzazione delle attività aeronautiche. Di certo l istituto tecnico per il trasporto, tra i vari istituiti, rappresenta il contenitore più idoneo per l esperienza dell aeronautico. Spariscono però dal quadro orario le materie più caratterizzanti del corso. Mi riferisco a Navigazione Aerea, Traffico Aereo, Aerotecnica e Meteorologia. Le stesse Esercitazioni Pratiche del biennio non ci saranno più, sostituite da una più generica Scienze e Tecnologie Applicate. H: Nominalmente sì, ma se si guardano le competente specificate dal Ministero nel profilo del Perito dei Trasporti e della Logistica, è il caso di dire che quelle materie escono dalla porta per rientrare dalla finestra. Cercherò di spiegarmi meglio. Innanzi tutto si prospetta la divisione in due indirizzi di approfondimento: Trasporti e Logistica. Nel primo, tra le materie di specializzazione la fa da padrona Scienze della navigazione, struttura e costruzione del mezzo. Se si fa caso, il Ministero parla già di declinazioni di settore scelte dall istituto. Se l istituto in questione scegliesse il settore aeronautico, credo proprio che la materia che citavo prima faccia proprio il paio con Navigazione Aerea. Lo stesso dicasi per Meccanica e Macchine nei confronti di Aerotecnica e di Logistica nei confronti di Traffico Aereo. Per tutte è prevista una cospicua presenza di ore di laboratorio. Di certo l istituto tecnico per il trasporto, tra i vari istituiti, rappresenta il contenitore più idoneo per l esperienza dell aeronautico. Si tratta quindi soprattutto di indirizzare il settore di declinazione dell istituto. La sostanziale differenza è, guardando il quadro orario, una semplificazione formale nella distinzione delle discipline. Ciò abbinato ad una riduzione del monte ore settimanale che per tutti gli istituti tecnici passa da 36 a 32. Ne fanno un po più le spese le materie di indirizzo e favore delle discipline di cultura generale. Questa secondo me è l evidenza rispetto a ciò che cambia. Sarà importante valutare i programmi indicati per le materie. Non dimentichiamo però che questa riforma introduce spazi di flessibilità nel quadro orario fino al 35%, in aggiunta alla quota del 20% di autonomia rispetto al monte ore complessivo delle lezioni di cui già godono le scuole. Questo offre ampio spazio anche all inserimento di altre discipline specifiche, sulla base di una lista che indicherà il Ministero. Saranno quelle materia a caratterizzare maggiormente l ambito di approfondimento del corso. Si dà anche la possibilità di stipulare contratti d opera con esperti del mondo del lavoro e delle professioni con una specifica e documentata esperienza professionale maturata nel settore di riferimento, ai fini dell arricchimento dell offerta formativa e per competenze specialistiche non previste nel corso. Non dimentichiamo però che con questa riforma cresce l autonomia che la scuola ha nel riorganizzare il monte ore delle discipline obbligatorie. Questo dà ampio spazio anche all inserimento di altre discipline specifiche. Tutto ciò però non avrà ripercussioni sulle prospettive professionali dei diplomati del nuovo indirizzo rispetto a chi poteva vantare il vecchio titolo? H: Va detto che negli ultimi anni assistevamo ad un progressivo miglioramento della percentuale di chi, tra i diplomati degli aeronautici, si inseriva nel mondo del lavoro con una delle varie professionalità verso cui il corso mirava. Ciò è dipeso da diversi fattori: la definizione a livello europeo di un percorso formativo per i piloti professionisti, in cui le competenze acquisite negli istituti tecnici aeronautici rappresentano ottimi prerequisiti; la progressiva tendenza, da parte di enti statali come l Enav, di selezionare il proprio personale tecnico prevalentemente tra i possessori di specifici titoli scolastici, come appunto il diploma di Perito del Trasporto Aereo; il rafforzamento nel lungo periodo, anche se con qualche fase di crisi, di importanti poli nazionali ad alta densità di aziende di costruzione aeronautiche e di servizi per il trasposto aereo, come appunto l area di Milano, con i suo aeroporti, e la Provincia di Varese, con le industrie di costruzione. La figura del perito del Trasporto Aereo ha assunto sempre più una sua riconoscibilità e spendibilità in ambito professionale. Senza trascurare poi la grande percentuale di chi ha scelto di proseguire proficuamente gli studi in ambito universitario. Detto questo non è verosimile pensare che decada l interesse del sistema aeronautico verso figure dotate di forti e specifiche competenze nel settore. Nel riordino degli istituti tecnici non si prefigura nessuna tipologia di scuola che entri direttamente in concorrenza con l indirizzo Trasporti e Logistica nel formare quegli esperti che il settore aeronautico richiede. Anche di fronte allo sviluppo di competenze meno specifiche, ipotizzando per assurdo che il rafforzamento delle discipline scientifiche e tecniche di natura più generale sia da vedere come un limite, non è logico pensare che le aziende e le compagnie del settore del trasporto aereo guardino verso un alternativa che non c è. Formare una persona a digiuno di qualsiasi competenza prevista in una professione è sempre un costo. Nella riforma non si prefigura nessuna scuola che entri in concorrenza con l indirizzo Trasporto e Logistica nel formare esperti che il settore aeronautico richiede. Ma saprà il nuovo indirizzo del Trasporto e della Logistica fornire queste competenze? H: Qui credo entrino direttamente in causa le esperienze e le capacità che la struttura scolastica ha saputo costruire negli anni. Chi ha affrontato con serietà le enormi problematiche nel gestire le prerogative richieste ad un istituto aeronautiche per funzionare al meglio, potrà avere maggiori capacità nel dare un impronta al nuovo corso più coerente con le aspettative del mondo del lavoro e della formazione postdiploma. Saprà fare questo trovando il migliore equilibrio possibile tra la specializzazione del corso, con gli ampi margini di flessibilità offerta, e l obiettivo di fornire competenze comunque idonee al soddisfacimento dei requisiti richiesti per il superamento dell esame di stato. Dobbiamo lavorare molto alla definizione del corso, man mano che il Ministero illustrerà le possibili materie ed i programmi. Crediamo comunque di avere tutta l esperienza per farlo. Visto il suo cauto ottimismo, valuta positivamente le scelte fatte in questo progetto di riforma? H: Se devo essere onesto, no. Non ne vedo il senso. Si istituisce un nuovo indirizzo, quello per il Trasporto e la Logistica, con due distinte aree di approfondimento in cui far convogliare in pratica due sole tipologie di istituto previste in precedenza, l Aeronautico ed il Navale. Non credo che questo significhi semplificare, piuttosto aggiunge confusione. Memore del precedente progetto di riforma proposta dall allora Ministro Moratti, guardavo ancora con preoccupazione al passaggio ad una nuova forma di istituto tecnico così generalista. Ora che si fanno via via largo maggiori indicazioni sulla struttura di questo nuovo corso sono un po più fiducioso sulla possibilità che l esperienza degli Istituti Tecnici Aeronautici rimanga in vita. Si ricade in un vecchio errore della scuola italiana: discutere prima di denominazioni e titoli e solo dopo di programmi. Non posso far altro che notare già delle storture tra il profilo prospettato dal Ministero e quanto è stabilito dalla normativa europea nel campo del trasporto aereo. Mi riferisco ad esempio alla presunta competenza nell operare autonomamente nella riparazione di sistemi di bordo. Un assurdità che denota la storica mancanza di comunicazione tra chi si occupa di scuola con il mondo professionale di altri settori. Negli Istituti Aeronautici di esperti del settore non ne sono mai mancati, quindi giudico con ottimismo la nostra capacità nel bilanciare certi disequilibri.

18 18 l intervista Un settore in forte trasformazione: percorsi, prospettive ed esperienze di chi ha raggiunto una delle professioni più sognate. PROFESSIONE La professione di pilota è una di quella che, nell immaginario comune, incarna meglio il connubio tra sogno, ambizione, irraggiungibilità ed anche qualche rischio. Invece è una professione come tante altre. Certamente di alto livello, ma con un iter più o meno preciso che conduce al suo raggiungimento, non senza qualche sacrificio. Luca Mascolino è un ragazzo di 25 anni, che ha studiato e pure lavorato all Istituto Tecnico Aeronautico L. Bongiovanni. Da più di un anno è pilota primo ufficiale di Airbus A320, per la compagnia aerea Eurofly, del gruppo Meridiana. È già alla sua seconda esperienza lavorativa in una compagnia aerea e si aggiunge ad un discreto numero di ex studenti dell Aeronautico diventati piloti di linea. Un incontro con lui diventa la giusta occasione per qualche domanda. Raccontaci un po come sei arrivato alla tua professione L: Il mio percorso è iniziato durante gli anni dell istituto aeronautico, precisamente al terzo anno quando ho avuto l età minima per iniziare a volare. Molti non ci crederanno, a 16 anni non si può guidare un auto ma un aeroplano da soli sì. Dopo la scuola, di sera, frequentavo i corsi teorici presso l Aeroclub di Vergiate. Per me, e per molti miei compagni, si trattava solo di ripassare cose già studiate, visto che gli argomenti del corso erano già stati affrontati a scuola. Il fine settimana era dedicato ai voli di addestramento. Così dopo 9 mesi, a 17 anni, ho conseguito il brevetto di Pilota Privato. Durante gli ultimi anni dell istituto aeronautico ho continuato a volare quando potevo, accumulando le ore di volo per le abilitazioni successive. Il quinto anno, non avendo superato le selezioni dell Accademia militare per un piccolo problema fisico, ho iniziato il corso per il brevetto di Pilota Commerciale, licenza con la quale si può iniziare a volare per professione. Anche li, grazie alle conoscenze acquisite con il diploma all istituto aeronautico, ho potuto conseguire il brevetto in meno di 2 anni, potendo nel frattempo lavorare per pagarmi gli studi. Terminato il corso, il momento non era dei più favorevoli. Le opportunità di lavoro in aviazione hanno spesso un andamento ciclico, periodi di modesta richiesta si alternano ad anni di forti assunzioni. Studiando all Aeronautico, ho potuto affrontare i brevetti con una marcia in più rispetto a ragazzi che arrivavano da altre scuole. Spesso poi l ingresso in una compagnia aerea comporta investimenti iniziali notevoli, per adeguare le proprie abilitazioni alle richieste della compagnia, in funzione del tipo di aeromobile che impiegano. Così ho trascorso quasi due anni lavorando proprio all Istituto Aeronautico Bongiovanni come insegnante. Nel frattempo ho contattato diverse compagnie fino a che non ho ricevuto una proposta da una compagnia aerea nazionale, che mi ha consentito di conseguire l abilitazione al velivolo su cui volo adesso e di poter avviare la mia carriera. Cosa ti ha fatto pensare che la tua strada fosse questa e che ci fossero ragionevoli motivi per cui riuscire a raggiungerla? C è stato qualche momento dove hai avuto dei dubbi? L: In realtà ne sono sempre stato convinto, anche se momenti di sconforto, quando faticavo a trovare posto in una compagnia, ci sono stati. In questo mi considero fortunato: ancora prima di iniziare le superiori sapevo che questo sarebbe stato il mio obiettivo, e che avrei provato in tutti i modi a raggiungerlo. Devo anche ringraziare la mia famiglia, che mi ha sempre sostenuto. Devo tanta gratitudine a loro. È stata fondamentale anche la figura di un mio professore, che mi ha trasmesso l amore per questo mondo e mi ha dato gli strumenti per poterlo affrontare nel migliore dei modi. Inoltre per questo lavoro, come anche per altri, bisogna avere soprattutto passione: è la parola d or-

19 l intervista 19 PILOTA meteorologiche, etc... Se si guarda alla fase attuale di profonda crisi globale, ed in particolare alle difficoltà attraverso cui sta transitando la nostra principale compagnia aerea nazionale, c è da chiedersi se non ci sia il rischio di una battuta d arresto per le prospettive di sviluppo del settore del trasporto aereo. È un rischio reale? L: Senza dubbio il periodo non è dei migliori. Come accennavo prima, il settore aeronautico vive di cicli di espansione alternati a fasi di stasi, come tanti altri settori. Di certo la crisi mondiale non aiuta. In Italia assistiamo anche alla fase critica di Alitalia. Da noi la politica non è mai stata molto lungimirante nel gestire efficaci piani industriali. In tutto il mondo però il trasporto aereo vive, da una parte, la costante espansione dei voli low cost, e dall altra l accorpamento delle grosse compagnie di bandiera di un tempo. Malgrado queste grosse trasformazioni e la crisi, è difficile pensare che si torni indietro. Abbiamo l esempio di Malpensa: con l uscita di scena di Alitalia si può dire che è tornato al suo anno zero. In poco tempo il traffico sullo scalo ha ripreso ad espandersi, grazie all arrivo di nuovi vettori e all incremento di presenza di altri già presenti. Tutto questo in piena crisi. C è da essere ottimisti per il futuro insomma. La professione di pilota di aerei, come in generale tutte quelle legate all aviazione, ha spesso un aura mitologica, un lavoro per pochi e irraggiungibile. Al giorno d oggi è cosi? Con che prospettive uno studente che sceglie una formazione tecnica in ambito aeronautico può guardare avanti a certi obiettivi? L: Effettivamente c è l idea che la professione del pilota sia qualcosa di irraggiungibile, in realtà non è così. Spesso i maggiori ostacoli li creiamo noi stessi. In questo come in tanti altri lavori non è richiesto né di essere un genio, né un super-uomo/donna. Basta la professionalità, la serietà e la passione in quello che si fa. Tanti ragazzi oggi, come ho potuto verificare personalmente negli anni in cui ho insegnato, sono svogliati, vengono a scuola senza precisi obiettivi. Non si rendono conto che il periodo della scuola è uno dei più importanti, poiché pone le basi per il loro domani, e purtroppo questo atteggiamento se lo portano dietro anche terminati gli studi, quando iniziano a cercare lavoro. Ai giorni nostri le possibilità di lavoro sono enormi. Certo all inizio bisogna essere disposti, soprattutto in questo campo, a darsi veramente da fare, spesso dovendosi allontanare da casa, anche all altro capo del mondo, come in tanti hanno fatto. Con un po di buona volontà nulla è precluso. Qual è (se c è) l insegnamento più utile che hai appreso frequentando l Istituto Tecnico Aeronautico L. Bongiovanni? Posso dirti che mi ha insegnato il valore del mio lavoro, il valore di ottenere, con l impegno e la fatica, i risultati che mi ero prefisso. Sono stati anni molto belli, in cui ho potuto mettere le basi per il mio lavoro futuro, in un ambiente serio, sereno e professionale. dine. La carriera in aviazione richiede sforzi, sacrifici sia in termini economici sia personali: tanto studio, convinzione, caparbietà e serietà. Così è possibile raggiungere grandi traguardi in questo settore. Studiare all Aeronautico è stato per te determinante per arrivare a questo obiettivo? Se sì, in cosa lo è stato? L: Come ho già detto, l aeronautico mi ha dato una grossa mano nel senso che, grazie allo studio svolto, ho potuto affrontare i brevetti con una marcia in più rispetto a ragazzi che arrivavano da altre scuole. In genere questi impiegano molto più tempo a capire concetti con cui è necessaria molta familiarità. Inoltre il percorso di studi affrontato mi avrebbe consentito, qualora non avessi continuato con la carriera di pilota, di poter lavorare comunque nell ambito aeronautico con altre professioni. Così è successo a diversi miei compagni di classe e miei studenti. Molti di loro hanno intrapreso professioni come assistente di volo, controllore del traffico aereo, tecnico manutentore, pianificatore di volo, addetto alle previsioni Altra testimonianza dell esperienza di successo di un diplomato del Bongiovanni. Andrea Savio, pilota comandante di Boeing 737 per Ryanair Il mestiere di pilota è, senza ombra di dubbio, una delle professioni più affascinanti e più ricorrente nell immaginario collettivo. Il comandante Savio, ex studente dell Istituto Aeronautico L. Bongiovanni ed attuale pilota di Boeing Next Generation per la compagnia aerea Ryanair, racconta in questa intervista i suoi percorsi professionali e di studi che gli hanno permesso di raggiungere questo importante traguardo: recentemente il quotidiano La Provincia, nel dedicargli interamente un articolo, lo ha inserito a buon titolo all interno della ristretta cerchia degli emergenti del panorama comasco. Iniziamo dagli anni delle superiori: quali considerazioni hai fatto, una volta terminata la terza media, relativamente alla scelta dell indirizzo della scuola superiore da frequentare? A: Ho seguito la passione per l aviazione e per il mondo del volo che a quell epoca già mi affascinava e mi faceva sognare con gli occhi di un ragazzino che si voleva accingere ad un settore lavorativo diverso e pieno di emozioni. Secondo te quanto contano la passione e la preparazione nel tuo mestiere? A: La preparazione è importantissima, ci vuole una grande base teorica che deve poi essere assorbita e unita a quella che è la formazione pratica di un pilota. La teoria è essenziale per capire cosa succede, perchè succede e cosa fare se la situazione cambia e quindi anche a superare paure in situazioni che, considerando il tipo di lavoro, sono fuori dalla normalità quotidiana. CONTINUA PAGINA SEGUENTE

20 20 l intervista PROFESSIONE PILOTA Come mai la tua scelta è caduta proprio sull Istituto Aeronautico L. Bongiovanni? A: Completate la scuole medie, volevo seguire i miei sogni. Avevo una scuola rinomata e di stima nella mia città natale non ho avuto dubbi sulla scelta. Inoltre l attività di volo pratica dal terzo anno in poi all epoca si svolgeva in concomitanza con l Aero Club di Como, con idrovolanti, un volo unico nel suo genere. L Istituto Aeronautico indirizza lo studente verso numerose professioni in ambito aeronautico: quando hai iniziato a frequentare l Istituto Aeronautico avevi già chiaro il percorso professionale che avresti voluto seguire? A: Affascinato dal volo avevo già in mente cosa voler fare dopo il diploma. Il percorso per diventare pilota è lungo e spesso situazioni esterne possono scoraggiare questa passione o ritardare il raggiungimento dell obiettivo. Senza alcun dubbio i cinque anni di studio presso l Istituto Tecnico mi hanno dato una solida base su cui poi continuare il percorso di formazione. Nel mio caso, dopo la maturità l aviazione era in un brutto periodo, in trasformazione prima dell arrivo delle compagnie low cost. Infatti valutai anche le possibilità di cercare una prefessione in abito aeronautico che non fosse necessariamente quella di pilota, visto che il mio diploma me lo permetteva. Pensi che l Istituto Aeronautico ti abbia dato una buona preparazione culturale, oltre che tecnica? A: Senza alcun dubbio i cinque anni di studio presso l Istituto Tecnico mi hanno dato una solida base su cui poi continuare il percorso di formazione in ambito tecnico e sicuramente sono stati un ottimo punto di partenza su cui espandere le varie materie specifiche, ma sicuramente mi hanno anche dato una preparazione culturale generale che è essenziale in ognuno di noi per comprendere la società, gli avvenimenti, le persone e il mondo in cui viviamo. Aggiungo inoltre che specialmente in ambito aeronautico ci si trova spesso a lavorare con persone di paesi e lingue diverse e la propria ricchezza culturale conta molto. C è mai stato qualcuno o qualcosa che ti ha spinto verso il tuo attuale mestiere? A: Mi ritengo una delle persone più fortunate del mondo perchè i miei genitori non mi hanno mai spinto o obbligato verso una scelta che non fosse ciò che mi appassionava o che volessi fare veramente; anzi mi hanno sempre assistito ed incoraggiato anche nei momenti difficili che ho affrontato e che tuttora affronto. A loro regalo tutta la gioia e la felicità che provo nel fare ciò che faccio ogni giorno. Cosa ricordi degli anni trascorsi nel nostro istituto? A: Ricordo alcuni professori che mi hanno lasciato un ricordo indelebile per le loro qualità personali e per la loro professionalità. Quando ho proseguito gli studi ho incontrato molti altri insegnati ed istruttori di volo ma l affetto che provo per coloro che con tanta pazienza e passione mi hanno iniziato, è unico. Non posso poi dimenticare i compagni di classe. Con molti di loro sono tuttora in contatto anche perchè altri volano in diverse compagnie aeree e spesso ci si scambia idee o opinioni su diverse situazioni pratiche e professionali. Ci puoi raccontare qual è stato il tuo percorso professionale una volta ottenuto il diploma di scuola superiore? A: Dopo il diploma ho studiato qualche anno all università in quanto il mercato del volo era in forte crisi e di conseguenza anche l inserimento di nuovo personale nelle varie compagnie aeree era difficoltoso. Superato questo periodo mi sono diretto in Spagna in una scuola inglese per prendere la licenza di pilota di linea. Avendo purtroppo terminato poco prima dell attentato alle torri gemelle del 2001 mi sono ritrovato di nuovo a terra. Con molto piacere ho insegnato per circa 3 anni proprio all istituto aeronautico a fianco dei mie vecchi professori fungendo da loro assistente in materie tecniche. Nel 2004 sono poi stato preso in una compagnia aerea low cost dove dopo 4 anni da primo ufficiale basato in vari paesi d Europa, sono diventato comandante con base a Bergamo Orio al serio. Fatto strano della vita oggi mi trovo a volare come comandante per una compagnia straniera basato in Italia con alcuni dei miei ex allievi dell istituto aeronautico che mi fanno da primi ufficiali e che da qui ad alcuni anni diventeranno anche loro comandanti. Quale deve essere secondo te la dote principale di un buon pilota? A: Sapere sempre quale è il proprio limite e non dare mai troppa confidenza alle moderne apparecchiature elettroniche. Mai sottovalutare le situazioni, essere sempre umili e considerare le osservazioni di tutti, anche i meno esperti, per imparare sempre qualcosa di nuovo. Quali aeromobili piloti attualmente? E quale ti da più soddisfazioni? A: Al momento sono comandante sui Boeing Next Generation. La sensazione che si prova nel volare su un aeroplano di linea piuttosto che su uno da turismo è diversa ma entrambe danno soddisfazione. Ciò che cambia è la gestione del volo che è a mio parere è più affascinante su un aereo di linea. Dall altra la libertà di poter fare manovre un po azzardate e di poter andare quasi ovunque si desideri la lascio agli aerei da turismo, con tutto il fascino del volo a questo legato. Quali sono i tuoi obiettivi professionali per il futuro? A: Mi piacerebbe diventare training captain, ovvero istruttore di linea, ma è un percorso lungo che richiede molta preparazione. Mi piacerebbe inoltre fare esperienza su rotte intercontinentali. Se potessi tornare indietro rifaresti le stesse scelte scolastiche e professionali? A: Assolutamente sì. Quale consiglio ti senti di dare ai ragazzi dell Istituto Aeronautico che vogliono intraprendere la stessa tua carriera? L Aeronautico è una scelta assolutamente consigliata in quanto ottimo inizio per chi vuole intraprendere questa carriera o qualunque altra attività nell ambito dell aviazione. A: Di studiare e di tenere duro, anche nei momenti difficili durante e dopo la scuola. Ho passato periodi bellissimi nel mio percorso fino ad oggi ma anche molti periodi difficili. Passione, motivazione e costanza hanno reso il mio sogno di ragazzino una realtà. Ed ai ragazzi della terza media che hanno intenzione di affrontare lo studio dell Istituto Aeronautico? A: Scelta assolutamente consigliata in quanto ottimo inizio per chi vuole intraprendere questa carriera o qualunque altra attività nell ambito dell aviazione.

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