COMUNE DI MONTESCUDAIO Provincia di Pisa

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1 Relazione conclusiva del processo di razionalizzazione delle società partecipate 2015 (articolo 1, commi 611 e seguenti della legge 190/2014) 1. Premessa Il comma 611 dell articolo unico della Legge di Stabilità per il 2015 (la Legge 190/2014) ha imposto agli enti locali di avviare un processo di razionalizzazione delle società e delle partecipazioni, dirette e indirette. Con decreto presidenziale n. 7/2015 questa amministrazione rilevava l assenza partecipazioni in società e pertanto l assenza del presupposto per adottare il Piano operativo di razionalizzazione delle società. Si conferma pertanto che nessuna relazione può essere adottata in assenza del Piano, per mancanza del presupposto applicativo della disposizione di legge. Il comma 611 ha indicato i criteri generali, cui ispirare il processo di razionalizzazione : Eliminazione delle società/partecipazioni non indispensabili al perseguimento delle finalità istituzionali; Soppressione delle società composte da soli amministratori o nelle quali il numero di amministratori fosse superiore al numero dei dipendenti; Eliminazione delle società che svolgessero attività analoghe o simili a quelle svolte da altre società partecipate o enti; Raggruppamento di società di servizi pubblici locali di rilevanza economica; Contenimento dei costi di funzionamento. A norma del comma 612 dell articolo unico della legge 190/2014, questo comune ha approvato il Piano operativo di razionalizzazione delle società con decreto sindacale n. 5/2015. Su tale Piano si è successivamente espresso anche il Consiglio comunale, con deliberazione 10/2015, autorizzando la liquidazione e lo scioglimento del GAL Etruria Gal Etruria S.c.r.l. (di seguito, per brevità, Piano 2015). Successivamente lo stesso Consiglio comunale ha annullato parzialmente tale delibera ritenendo non legittima lo scioglimento della suddetta società (del. 42/2015). Il suddetto Piano 2015 è stato trasmesso alla sezione regionale di controllo della Corte dei conti tramite posta elettronica certificata. Il comma 612, dell articolo unico della Legge di Stabilità per il 2015, prevede che la conclusione formale del procedimento di razionalizzazione delle partecipazioni sia ad opera di una relazione nella quale vengono esposti i risultati conseguiti in attuazione del Piano.

2 Al pari del piano, anche la relazione sarà trasmessa alla sezione regionale di controllo della Corte dei conti e, quindi, pubblicata nel sito internet dell'amministrazione. 2. Le partecipazioni societarie Al momento della stesura e dell approvazione del Piano 2015, il nostro comune partecipava al capitale delle seguenti società: CROM Servizi SRL, 10% A.P.E.S. S.c.p.a. - AZIENDA PISANA EDILIZIA SOCIALE 0,20 % REA s.p.a., 0,25% ASA s.p.a., 0,25% GAL ETRURIA S.c.r.l., 1,99 % RETI AMBIENTE s.p.a., 0,30% AGENZIA ENERGETICA PROVINCIALE DI PISA s.r.l., 1,00% PROMOZIONE E SVILUPPO VAL DI CECINA s.r.l. in liquidazione, 0,25%; Le partecipazioni societarie di cui sopra sono state tutte oggetto di analisi e contenute nel Piano L adesione alla Unione Colli Marittimi Pisani, essendo forma associative di cui al Capo V, del Titolo II, del D.Lgs. 267/2000 (TUEL), non è stata oggetto di disamina nel Piano 2015 e, di conseguenza, nella presente relazione conclusiva I dati delle singole società e gli adempimenti effettuati Società Crom servizi S.r.l. La Crom Servizi S.r.l. è una società a responsabilità limitata a partecipazione pubblica che svolge il servizio di gestione delle farmacie comunali, cimiteri comunali ed emergenza abitativa e dunque deputata a svolgere servizi pubblici locali di rilevanza economica. Tale società in house è tenuta al rispetto delle misure di contenimento della spesa previste per i soggetti appartenenti al cd. consolidato ISTAT ex L.193/2009. Dato atto che il Comune di Rosignano marittimo quale azionista di maggioranza ha approvato con delibera di giunta espressi indirizzi nei confronti della Crom servizi a valere per l anno 2015 ai fini del contenimento dei costi di funzionamento previsti dalla legge 190/2014 art 1 comma 611 lett e), l Amministrazione Comunale, all interno del Piano 2015, ha manifestato la volontà di mantenere la partecipazione, seppur minoritaria, nella società. Pertanto, nel corso del 2015, non sono state avviate procedure di liquidazione, cessione o fusione della società. A.P.E.S. S.c.p.a.

3 APES Azienda Pisana Edilizia Sociale - Società consortile per azioni è la nuova Società che è subentrata ad ATER nella gestione del patrimonio d'edilizia residenziale pubblica, per realizzarne la gestione unitaria, in conformità a quanto disposto dalla Legge Regionale 77/98. Apes svolge per conto dei comuni associati la gestione degli alloggi di loro proprietà destinati al servizio di Edilizia Residenziale Pubblica. APES eroga un servizio sociale di interesse generale, ponendosi come soggetto unitario nei confronti dell utenza anche nel lato attivo dei contratti di locazione relativi al patrimonio immobiliare affidato. Ad APES sono inoltre attribuite le funzioni inerenti le manutenzioni e le nuove realizzazioni di alloggi E.R.P. di proprietà dei Comuni consorziati. Come già precisato nel Piano 2015, l Amministrazione intende conservare la proprietà della quota societaria di APES S.p.a. Pertanto, nel corso del 2015, non sono state avviate procedure di liquidazione, cessione o fusione della società. R.E.A. ROSIGNANO ENERGIA AMBIENTE S.p.a. La Rea Spa è una società a maggioranza pubblica deputata a svolgere servizi pubblici locali di rilevanza economica quali la gestione del servizio raccolta, trasporto e smaltimento rifiuti solidi urbani e differenziati. Considerato che, sulla base dei recenti indirizzi in merito all affidamento del ciclo di gestione del rifiuto urbano ad un unico soggetto in ambito A.T.O Toscana Costa, a norma dell art. 198 d.lgs. 152/06, la Comunità d Ambito potrà esercitare i propri poteri in ordine alla gestione del servizio a decorrere dall inizio delle attività del soggetto aggiudicatario della gara ad e- videnza pubblica indetta dall'autorità d'ambito che in base all art. 81, comma 3, Legge Regionale toscana 29 dicembre 2010, n. 65, si stabilisce che Per garantire la continuità del servizio di gestione integrata dei rifiuti, nelle more dell espletamento delle procedure di affidamento del servizio al gestore unico e fino al subentro dello stesso, il servizio è espletato dai gestori operanti alla data del 31 dicembre Dato atto altresì che il Comune di Rosignano m.mo quale azionista di maggioranza ha approvato con delibera di giunta espressi indirizzi nei confronti della Rea S.p.a. a valere per l anno 2015 ai fini del contenimento dei costi di funzionamento previsti dalla legge 190/2014 art 1 comma 611, Dato atto infine che nel processo di liquidazione del socio privato della società REA Rosignano Energia Ambiente S.p.a., necessario ai fini del conferimento della società in Reti Ambiente S.p.a., la società ha inviato al socio privato, Enertech s.r.l. in liquidazione, una proposta irrevocabile di acquisto delle azioni, per ,00; Che tale procedimento si colloca nell ambito della gestione associata del servizio da parte dell ambito territoriale ottimale ATO Toscana Costa;

4 Che la società REA Rosignano Energia Ambiente S.p.a. ha richiesto al Comune di esprimersi sulla prelazione delle quote cedute dal socio privato, sussistendo, da statuto, la facoltà per il Comune di procedere all acquisto; Che il Comune non ha manifestato la volontà di procedere all acquisto, essendo la cessione funzionale al trasferimento dei beni alla società Reti ambiente spa,; Che, conseguentemente, il Comune, nel solco del percorso ribadito con deliberazione del Consiglio Comunale n. 49/2015, ha rinunciato al diritto di prelazione sulle azioni di Rosignano Energia Ambiente S.p.a. possedute da Enertech S.r.l. come da deliberazione del Consiglio Comunale n. 3/2016. Per quanto sopra, si può considerare definito il processo di dismissione della partecipazione e del successivo conferimento di REA Rosignano Energia Ambiente S.p.a. in Retiambiente S.p.a. A.T.L. AZIENDA TRASPORTI LIVORNESI S.r.l. in liquidazione L ATL di Livorno è l'azienda di trasporto pubblico locale che ha conferito alla CTT Nord srl - società mista pubblico/privato con maggioranza pubblica, l'intero ramo di azienda comprensivo di autobus e personale attivo nel trasporto pubblico, portando a compimento un lungo percorso ultradecennale di aggregazione societaria, in grado di gestire un territorio esteso tra le provincie di Livorno, Pisa, Lucca e Massa-Carrara. Dato atto che la L.R. 65/2010 ha introdotto un nuovo modello di governo del sistema del trasporto pubblico locale attraverso l individuazione di un ambito territoriale ottimale coincidente con il territorio regionale a cui riferire lo svolgimento delle relative funzioni, concernenti anche l espletamento delle procedure di gara per l affidamento del servizio di TPL tramite unico lotto. Con delibera di C.C. n. 22/2011, il Comune ha deciso di aderire all esercizio associato delle funzioni di trasporto pubblico locale, ha approvato il riordino delle aziende di gestione del trasporto pubblico locale mediante conferimento in CTT Nord e, contemporaneamente, la messa in liquidazione di ATL. Il processo di dismissione della partecipazione, pertanto, è già stato definito. A.S.A. - AZIENDA SERVIZI AMBIENTALI S.p.a. A.S.A. Azienda Servizi Ambientali Spa è una società per azioni a capitale prevalentemente pubblico costituita dal comune di Livorno che opera nel servizio idrico integrato (acquedotto, fognatura, depurazione) e nella distribuzione del gas. Dal 2002 è gestore unico del servizio idrico nell ATO 5 Toscana Costa di cui alla legge regionale n. 81/1985. Il capitale sociale è detenuto per il 40% dal socio privato Aga s.p.a. del gruppo IREN e per il restante 60% distribuito tra 25 comuni facenti parte dell'ato5. Essendo una società che svolge servizi pubblici di primaria rilevanza, in attivo e con un patrimonio consolidato, è intenzione dell Amministrazione mantenere la partecipazione nella società.

5 Pertanto, nel corso del 2015, non sono state avviate procedure di liquidazione, cessione o fusione della società. GAL ETRURIA S.c.r.l. Il Gal Etruria S.c.r.l. è composto da soggetti pubblici e privati riuniti in una società consortile a responsabilità limitata che ha ereditato l esperienza di Leader II ( ) ampliandola e potenziandola. Ne fanno parte gli Enti Locali e soggetti privati che operano nelle province di Pisa e Livorno. Il GAL si occupa di aumentare la competitività delle imprese, ridurre l impatto ambientale, valorizzare le produzioni agricole locali e le risorse di un ricco patrimonio enogastronomico, migliorando come fine ultimo la qualità della vita nell intero territorio. Le azioni attivate sono legate al miglioramento di processo e di prodotto, per il comparto privato, e della qualità dei servizi forniti alla popolazione, per la parte pubblica, mentre vengono sostenuti interventi privati volti a ridurre l impatto ambientale dei processi produttivi e dei servizi forniti. Oltre all iniziativa Leader+ la società gestisce un servizio informativo e di consulenza sulle opportunità di finanziamento offerte dall Unione Europea, dallo Stato e dalla Regione per il sostegno di progetti pubblici e privati. Tra i criteri proposti dal comma 611, per individuare le partecipazioni societarie da dismettere o liquidare, la lett. b) prevede di sopprimere le società che risultino composte da soli amministratori o da un numero di amministratori superiore a quello dei dipendenti ; Il Gal Etruria ha un consiglio di amministrazione composto da n. 5 rappresentanti di parte pubblica e n. 6 rappresentanti di parte privata, un presidente, un direttore e numero di dipendenti pari a 4. Pertanto, alla luce delle previsioni del comma 611 tale società parrebbe integrare gli estremi che comportano lo scioglimento e/o la liquidazione della stessa. A norma del Piano 2015 la procedura di liquidazione avrebbe dovuto essere avviata entro il 31 dicembre Nel corso dell anno 2015, con comunicazione ricevuta al protocollo al numero 2269/2015, la Società GAL Etruria ha provveduto alla trasmissione di un parere come di seguito brevemente riportato: L art. 1, comma 611, della L. 190/2014, impone, ad una serie di amministrazioni pubbliche, l obbligo di attivare, a decorrere dal , un processo di razionalizzazione delle società e delle partecipazioni societarie direttamente o indirettamente possedute, in modo da conseguire la riduzione delle stesse entro il In primo luogo, si evidenzia che la norma si riferisce alla partecipazione a società. La definizione di società, nell ordinamento giuridico italiano è fornita dall art del codice civile: Con il contratto di società due o più persone conferiscono beni o servizi per l'esercizio in comune di un'attività economica, allo scopo di dividerne gli utili. Di conseguenza, rimangono fuori dal campo di applicazione della norma tutti quei soggetti che non rientrano nella definizione di società. Ciò premesso, il processo di razionalizzazione deve essere imple-

6 mentato anche tenendo conto di una serie di criteri, indicati nelle lettere da a) ad f) dello stesso comma 611, ovvero: a) eliminazione delle società e delle partecipazioni societarie non indispensabili per realizzare le proprie finalità istituzionali. In particolare, considerando anche le disposizioni contenute nell art. 3, comma 27, della L. 244/2007, il legislatore intende evitare che le indicate amministrazioni pubbliche costituiscano (o partecipino) a società aventi ad oggetto attività di produzione di beni e di servizi non strettamente necessari per il perseguimento delle proprie finalità istituzionali. Su questo tema, è evidente che la valorizzazione e lo sviluppo del territorio (o settore produttivo) di competenza, rientrano nelle finalità istituzionali dell ente dell Amministrazione pubblica. Occorre tuttavia definire cosa si intende con il generico termine di indispensabile. Si ritiene che tale termine indichi l attività (o servizio di carattere pubblico) che non può essere reperita sul mercato. Si può dunque pacificamente concludere che l attuazione dell approccio Leader non è materia regolata dal mercato, non solo per il fatto di derivare dall applicazione di norme unionali, ma anche perché legata alla realizzazione di attività di interesse pubblico finalizzate alla valorizzazione e sviluppo territoriale. b) soppressione delle società che risultino composte da soli amministratori o da un numero di amministratori superiore a quello dei dipendenti. Al di là del fatto che la composizione degli organi decisionali dei Gal deve, per regolamento, essere a maggioranza privata, questo criterio non prefigura la fuoriuscita dei rappresentanti degli enti pubblici dagli organi decisionali, ma la soppressione della stessa società. E palese l inapplicabilità di tale criterio ai Gal; c) eliminazione delle partecipazioni detenute in società che svolgono attività analoghe o similari a quelle svolte da altre società partecipate o da enti pubblici strumentali. In questo caso occorrerebbe verificare se l amministrazione locale abbia partecipazioni in altre società che, sul territorio di propria pertinenza, siano chiamate a svolgere attività analoghe a quelle del Gal; d) aggregazione di società di servizi pubblici locali di rilevanza economica. In questo caso (salvo verificare casi specifici) tale criterio non sembra applicabile ai Gal; e) contenimento dei costi di funzionamento. In questo caso non si mette in discussione la partecipazione dell Amministrazione alla società, ma la sua (eventuale) diseconomicità. Occorre peraltro sottolineare che, in base a tale norma, il processo di razionalizzazione può anche considerare gli elementi elencati, i quali, tuttavia, non rappresentano automaticamente gli obiettivi cui deve tendere obbligatoriamente l ente dell Amministrazione pubblica. Dunque, in linea generale, e salvo la puntuale verifica di alcuni criteri, la norma sembrerebbe non interessare i Gal. In tal senso, sebbene molte delle conclusioni del Rapporto Cottarelli non siano confluite in disposizioni normative, può aiutare a risolvere la questione il fatto che in tale rapporto è esplicitamente evocata la possibilità di

7 mantenere una partecipazione in un Gal con una semplice delibera dell Amministrazione locale. Dunque, non vi sarebbe alcun obbligo a dismettere le quote di partecipazione al Gal, ma la scelta dipenderebbe dalla volontà dell Amministrazione interessata. E comunque necessario sviluppare la riflessione anche su un altra dimensione, che riguarda la coerenza del quadro normativo. In tal senso, si ritiene che la disposizione in esame non debba in alcun modo avere rilevanza per i Gal e ciò in quanto l art. 32 del Regolamento UE 1303/2013, nel definire lo Sviluppo Locale di tipo partecipativo (par. 2) impone che questo sia gestito da gruppi d'azione locali composti da rappresentanti degli interessi socio-economici locali sia pubblici che privati. In sostanza, prevede, quale requisito essenziale, che: - esso sia gestito da GAL; - i GAL siano composti da rappresentanti di interessi socio-economici locali; - tali rappresentanti siano sia pubblici che privati. Ne consegue che, in forza di tale norma, la presenza di enti pubblici locali all interno dei Gruppi di Azione Locale è obbligatoria. In base al principio della gerarchia delle fonti normative, una Legge nazionale non può modificare o rendere inapplicabile un Regolamento dell Unione. Ove si volesse considerare la diretta applicabilità dell art 1, commi e seguenti della Legge 190/2014, ne deriverebbe un automatica inapplicabilità, sul territorio nazionale, dell articolo 32 del regolamento UE citato. L Amministrazione Comunale, pur nella consapevolezza che, come espressamente dichiarato in calce al sopra riportato parere La risposta nei termini indicati viene fornita a titolo di semplice informazione, non avendo il parere espresso alcun valore vincolante, ha ritenuto la stessa meritevole di accoglimento, condividendone il contenuto nel solco della giurisprudenza costituzionale che impone la disapplicazione delle norme di legge in contrasto con regolamenti dell Unione europea. Pertanto, il Consiglio comunale, con delibera n. 42/2015, ha annullato parzialmente la precedente delibera nella parte in cui si disponeva di liquidare e sciogliere la società. Pertanto, nel corso del 2015, non sono state avviate procedure di liquidazione, cessione o fusione della società. AGENZIA ENERGETICA PROVINCIALE DI PISA s.r.l., 1,00% L Agenzia energetica è una società costituita nel 1998 e composta di soci pubblici. L Agenzia promuove e incentiva l efficienza energetica nella pubblica amministrazione. L Agenzia ha prodotto un utile (rendiconto ) e non rientra nei casi contemplati dalla norma per la liquidazione. Pertanto, nel corso del 2015, non sono state avviate procedure di liquidazione, cessione o fusione della società. PROMOZIONE E SVILUPPO VAL DI CECINA s.r.l. in liquidazione, 0,25% E in corso la procedura di liquidazione e scioglimento.

8 3. Conclusioni La presente relazione viene resa ai sensi e per gli effetti di cui all ultimo periodo del comma 612 dell articolo unico della Legge 190/2014 Viene inoltre disposto che copia della presente relazione venga trasmessa alla competente Sezione Regionale di Controllo della Corte dei Conti e pubblicata nel sito internet istituzionale dell'amministrazione comunale di Montescudaio ai sensi DLGS 33/2013.

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