Le tattiche di attacco aereo e il coordinamento dei lanci
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- Adelaide Caputo
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1 Le tattiche di attacco aereo e il coordinamento dei lanci 1
2 Tipologie di lancio Il DOS può richiedere lancio SALVO, a STRISCIATA, FRAZIONATO oppure lanci concentrati in punti specifici a seconda delle esigenze. I lanci strisciati sono i più adatti ad un iniziale contenimento del fronte di fiamma, mentre i lanci salvo o i frazionati si adattano meglio sui focolai più intensi o su situazioni particolari localizzate. Il tipo di lancio va concordato con il pilota o lasciato a discrezione dello stesso. 2
3 Tipologie di lancio Il pilota apre in rapida sequenza o contemporaneamente tutti i portelli di lancio permettendo il massimo e totale flusso dell estinguente nel minor tempo possibile. Si raggiungono le massime concentrazioni al suolo. La morfologia della traccia al suolo è relativamente corta ed allargata. Con questi lanci solitamente si ottiene il massimo potere di penetrazione della massa estinguente SALVO DROP 3
4 Tipologie di lancio Il pilota apre solo un portello alla volta o perlomeno solo alcuni di essi, compatibilmente con le caratteristiche dell aereo pilotato.questo tipo di lancio permette di effettuare più lanci, ma le concentrazioni sono limitate,così come le dimensioni della traccia al suolo. È un lancio efficace con aerei di notevole capacità con molti portelli ed una sufficiente compartimentazione dei serbatoi. Risulta utile quando i tempi per il rifornimento sono elevati e si hanno situazioni con focolai di scarsa intensità ma disseminati lungo il perimetro dell incendio FRAZIONATO ( SPLIT DROP) 4
5 Tipologie di lancio Il pilota apre un compartimento alla volta in sequenza, in maniera tale da non interrompere la continuità della traccia al suolo. La morfologia di quest ultima è quindi molto allungata e se il lancio è stato corretto risulta una stretta fascia più o meno allungata in dipendenza dal numero di portelli disponibile. Su fronti di fiamma radenti molto lunghi (specie di strato erbaceo) è un tipo di lancio molto efficace. STISCIATO ( TRAIL DROP) 5
6 Tecniche di lancio Possibilità di lancio a seconda della verticalizzazione della colonna di fumo Il fumo molto denso, tipico delle colonne convettive ben sviluppate, a volte impedisce totalmente l intervento dei mezzi aerei sulla testa e permette solo lanci periferici 6
7 Tecniche di lancio L attacco inizia dal fianco a maggiore potenzialità di propagazione con lanci progressivi lungo il fianco destro fino ad avvicinarsi alla testa dell incendio. La stessa operazione viene effettuata sul fianco sinistro. Il fumo liberato dalle parti laterali dell incendio tende a diminuire e in tale maniera i lanci possono stringersi verso la testa che progressivamente risulta sempre più stretta e nei casi favorevoli può venire fermata con alcuni lanci trasversali. INCENDIO con fumo denso 7
8 Tecniche di lancio Su incendi con scarsa densità del fumo è possibile fermare la testa con lanci salvo trasversali, che risultano prioritari. I successivi lanci lungo i fianchi potranno venire effettuati controvento, procedendo verso la coda, normalmente senza grandi difficoltà INCENDIO con scarsa densità di fumo 8
9 Tecniche di lancio Su versanti in forte pendenza la tattica tende a fermare la testa dell incendio con lanci trasversali in attacco indiretto (1-2). L attacco sui fianchi è invece possibile con due metodologie, a seconda delle possibilità. I lanci 3a-4a-5a in certi casi sono possibili se il corridoio di uscita per l aereo è sufficiente per riprendere quota dopo la picchiata. Mancando queste condizioni si deve ricorrere ad una lunga serie di lanci trasversali (3b- -8b) con la complicazione del fumo che potrà anche richiedere una quota di lancio abbastanza elevata e quindi lanci salvo INCENDIO su versanti in forte pendenza 9
10 Tecniche di lancio (A) L attacco a focolai localizzati può avvenire con direttrice d attacco parallela a quella di propagazione del focolaio, trattando prima la metà a maggiore potenzialità di propagazione e in seguito quella rimasta. (B) L altro metodo ha una direttrice parallela al fianco della montagna e anche in questo caso il primo lancio è sulla parte a maggiore potenzialità di propagazione, cioè a monte INCENDIO con focolai localizzati 10
11 La SICUREZZA del personale Durante i lanci il personale si deve allontanare dall obiettivo principale del lancio a distanza variabile a seconda dei casi. Il DOS deve infatti valutare il rischio sulla base del tipo di lancio, delle condizioni meteorologiche e dell ambiente che caratterizza l obiettivo. In caso di presenza di personale a terra nei pressi dell obiettivo il pilota non lancia ZONE a rischi in fase di sgancio 11
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