Relazione finanziaria semestrale

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1 Relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2013

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3 INDICE GENERALE 3 Principali dati economici, finanziari e gestionali 5 Relazione intermedia sulla gestione 95 Gruppo Poste Italiane Bilancio semestrale abbreviato

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5 PRINCIPALI DATI ECONOMICI, FINANZIARI IARI E GESTIONALI Gruppo Poste Italiane Dati economici (milioni di euro) I semestre 2011 I semestre 2012 I semestre 2013 Ricavi, proventi e premi assicurativi di cui: da Servizi Postali e Commerciali da Servizi Finanziari da Servizi Assicurativi da Altri Servizi Risultato operativo e di intermediazione Utile del periodo R.O.S. (*) 8,2% 6,9% 5,8% R.O.I. (**) 0,9% 0,7% 0,5% R.O.E. (***) 19,7% 25,0% 12,2% (*) Il ROS (Return On Sales) è calcolato come rapporto tra il Risultato operativo e di intermediazione e i Ricavi, proventi e premi assicurativi. (**) Il ROI (Return On Investment) è calcolato come rapporto tra il Risultato operativo e di intermediazione e le attività medie operative del periodo. Per attività operative si intende l'attivo al netto degli investimenti immobiliari e delle attività non correnti destinate alla vendita. (***) Il ROE (Return On Equity) è calcolato come rapporto tra il risultato prima delle imposte e il patrimonio netto dei due periodi a confronto. Dati Patrimoniali e Finanziari (milioni di euro) 30 giugno dicembre giugno 2013 Patrimonio Netto Posizione Finanziaria Netta (1.959) (2.231) Capitale Investito Netto Investimenti (milioni di euro) I semestre 2011 I semestre 2012 I semestre 2013 Investimenti del periodo di cui: in Immobilizzazioni Materiali e Immateriali in Investimenti immobiliari in Immobilizzazioni Finanziarie (Partecipazioni) Numero dipendenti I semestre 2011 I semestre 2012 I semestre 2013 Numero medio (*) (*) Il numero medio dei dipendenti (espresso in full time equivalent) comprende l'organico stabile e flessibile ed esclude il personale comandato e sospeso. Principali dati della gestione 30 giugno dicembre giugno 2013 Dati Gestionali (giacenze in milioni di euro) Conti Correnti (media dell'esercizio/periodo) Libretti Postali Buoni Fruttiferi Postali Altri Indicatori Numero Conti Correnti in essere (migliaia) Numero Uffici Postali Livelli di servizio I semestre 2011 I semestre 2012 I semestre 2013 consegna entro Posta Prioritaria (*) 1 giorno 95,2% 94,3% 92,0% (*) ll risultato del I semestre 2013 rappresenta il dato cumulato a maggio. Il livello di servizio cumulato a giugno è in corso di definizione. 3

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7 POSTE ITALIANE Relazione intermedia sulla gestione al 30 giugno

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9 INDICE 1. ORGANI DI AMMINISTRAZIONE E CONTROLLO ORGANIZZAZIONE GRUPPO POSTE ITALIANE STRUTTURA ORGANIZZATIVA DI POSTE ITALIANE SPA IL TERRITORIO GESTIONE ECONOMICA, PATRIMONIALE E FINANZIARIA DEL GRUPPO GESTIONE DEI RISCHI DEL GRUPPO E DI POSTE ITALIANE SpA FOCUS SUI PRINCIPALI INDIRIZZI STRATEGICI ANDAMENTO ECONOMICO DEL GRUPPO ANDAMENTO ECONOMICO DEL PATRIMONIO BANCOPOSTA ANDAMENTO ECONOMICO PER SEGMENTI DI ATTIVITA ANDAMENTO ECONOMICO SERVIZI POSTALI E COMMERCIALI ANDAMENTO ECONOMICO SERVIZI FINANZIARI ANDAMENTO ECONOMICO SERVIZI ASSICURATIVI ANDAMENTO ECONOMICO ALTRI SERVIZI SITUAZIONE PATRIMONIALE DEL GRUPPO AL 30 GIUGNO CONTESTO NORMATIVO, REGOLATORIO E DI MERCATO PROCEDIMENTI PENDENTI E RAPPORTI CON LE AUTORITA DI VIGILANZA CANALI COMMERCIALI RETAIL/PMI BUSINESS E PUBBLICA AMMINISTRAZIONE CONTACT CENTER E RETE INTERNET RISORSE UMANE EVENTI DI RILIEVO SUCCESSIVI AL 30 GIUGNO EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE ALTRE INFORMAZIONI DATI SALIENTI DELLE PRINCIPALI SOCIETA DEL GRUPPO GLOSSARIO

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11 1. ORGANI DI AMMINISTRAZIONE E CONTROLLO Consiglio di Amministrazione (1) Presidente Giovanni Ialongo Amministratore Delegato e Direttore Generale (2) Massimo Sarmi Consiglieri Maria Claudia Ioannucci Antonio Mondardo Alessandro Rivera Collegio Sindacale (3) (3) Presidente Presidente Silvana Amadori Sindaci effettivi Ernesto Calaprice Francesco Ruscigno Sindaci supplenti Vinca Maria Sant Elia Giovanni Rapisarda Magistrato della Corte dei Conti Delegato al controllo su Poste Italiane (4) Adolfo Teobaldo De Girolamo Società di revisione (5) (5) PricewaterhouseCoopers SpA (1) (2) (3) (4) (5) Il Consiglio di Amministrazione è stato nominato dall Assemblea degli azionisti il 21 aprile 2011, dura in carica per tre esercizi e scadrà alla data di approvazione del bilancio dell esercizio Il Consiglio di Amministrazione nell adunanza del 6 maggio 2011 ha nominato l Amministratore Delegato. La carica di Direttore Generale è stata attribuita dal Consiglio di Amministrazione nella adunanza del 24 maggio Il Collegio Sindacale è stato nominato dall Assemblea degli azionisti il 4 maggio 2010 in carica per gli esercizi Il 25 luglio 2013 l Assemblea degli azionisti ha nominato il nuovo Collegio sindacale così composto: Francesco Massicci Presidente, Nadia Fontana, Sindaco effettivo, Benedetta Navarra sindaco effettivo. Il nuovo Collegio dura in carica per tre esercizi e scade alla data di approvazione del bilancio Le funzioni sono state conferite dal Consiglio di Presidenza della Corte dei Conti con deliberazione del 6-7 luglio 2010 con decorrenza 27 luglio Incarico conferito dall Assemblea degli azionisti il 14 aprile 2011 per 9 esercizi, conformemente a quanto disposto dal D.lgs n. 39/10. 9

12 Poste Italiane SpA è partecipata al 100% dal Ministero dell Economia e delle Finanze. L Assemblea si riunisce periodicamente per deliberare sulle materie a essa riservate dalla legge. Il modello di governance adottato da Poste Italiane è quello tradizionale, caratterizzato dalla classica dicotomia tra Consiglio di Amministrazione e Collegio Sindacale; le attività di controllo contabile sono affidate a una Società di Revisione. Il Consiglio di Amministrazione, è composto da 5 membri e si riunisce con cadenza mensile per esaminare e assumere deliberazioni in merito all andamento della gestione, ai risultati consuntivi, alle proposte relative alla struttura organizzativa e a operazioni di rilevanza strategica. Nel corso del semestre si è riunito 6 volte. Il Presidente ha i poteri derivanti dallo Statuto sociale e quelli conferitigli dal Consiglio di Amministrazione nell adunanza del 6 maggio In ottemperanza a quanto disposto dalla Legge Finanziaria 2008 e successive modifiche e integrazioni, il Consiglio di Amministrazione è stato infatti autorizzato dall Assemblea degli azionisti ad attribuire deleghe operative al Presidente sulle seguenti materie: area comunicazione e rapporti istituzionali, area relazioni internazionali e area legale. All Amministratore Delegato e Direttore Generale, cui riportano tutte le strutture organizzative di primo livello, sono conferiti tutti i poteri per l amministrazione della Società salvo i seguenti poteri che il Consiglio di Amministrazione si è riservato: emissione di obbligazioni e contrazione di mutui e prestiti a medio lungo termine per importo superiore a euro , salvo diverse specifiche deliberazioni adottate dall Assemblea o dal Consiglio di Amministrazione stesso; accordi di carattere strategico; convenzioni (con Ministeri, Enti Locali, ecc.) che comportino impegni superiori a euro ; costituzione di nuove società, assunzione e alienazione di partecipazioni in Società; modifica del modello organizzativo adottato dalla Società; acquisti, permute e alienazioni di beni immobili di valore superiore a euro ; approvazione dei regolamenti che disciplinano le forniture, gli appalti, i servizi e le vendite; nomina e revoca su proposta dell Amministratore Delegato, previo parere favorevole del Collegio Sindacale, del Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari; nomina, su proposta dell Amministratore Delegato, del responsabile della Funzione Bancoposta. Inoltre il Consiglio di Amministrazione verifica e approva il piano pluriennale e il budget annuale predisposti dall Amministratore Delegato, approva gli indirizzi strategici e le direttive nei confronti delle società del Gruppo proposti dall Amministratore Delegato, delibera sulle proposte dell Amministratore Delegato in ordine all esercizio di voto nelle assemblee straordinarie delle società controllate e partecipate. Il Collegio Sindacale di Poste Italiane SpA è costituito da 3 membri effettivi, nominati dall Assemblea dei soci. Ai sensi dell art del Codice Civile vigila sull osservanza della Legge e dello Statuto, sul rispetto dei princípi di corretta amministrazione e in particolare sull adeguatezza dell assetto organizzativo, amministrativo e contabile adottato dalla Società e sul suo concreto funzionamento. Il Collegio Sindacale esercita altresì le funzioni di Organismo di Vigilanza ai sensi del D.Lgs. 8 giugno 2001, n. 231, in quanto il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane ha esercitato la facoltà, attribuita dell art. 14, comma 12, della Legge 12 novembre 2011, n. 183 (c.d. Legge di Stabilità 2012), che prevede la possibilità di conferire le funzioni dell Organismo di Vigilanza al Collegio Sindacale. 10

13 Nel corso del semestre il Collegio si è riunito 17 volte. La revisione legale dei conti è affidata per gli esercizi 2011/2019 alla società di revisione PricewaterhouseCoopers SpA. L incarico è stato attribuito ai sensi del D.lgs 39/2010 di Attuazione della Direttiva 2006/43/CE, relativa alle revisioni legali dei conti annuali e dei conti consolidati. Nell ambito del Consiglio di Amministrazione opera il Comitato Compensi, con funzioni propositive nei confronti del Consiglio medesimo in materia di remunerazione dei vertici aziendali. Poste Italiane SpA, in base alla Legge 21 marzo 1958 n. 259 che sottopone all esame del Parlamento la gestione finanziaria degli Enti cui lo Stato contribuisce in via ordinaria, è soggetta al controllo della Corte dei Conti sulla gestione del bilancio e del patrimonio. Il controllo riguarda la verifica della legittimità e della regolarità delle gestioni, nonché il funzionamento dei controlli interni. Il sistema di deleghe utilizzato prevede l attribuzione di poteri ai responsabili di funzione in relazione alle attività svolte, attraverso il conferimento di procure ad personam. Poste Italiane ha avviato, a partire dal 2002, un Programma di Euro Medium Term Notes (EMTN) destinato a investitori istituzionali, in relazione al quale nel 2002 è stato emesso un prestito obbligazionario quotato presso la Borsa di Lussemburgo per 750 milioni di euro, rimborsato, alla sua naturale scadenza, in data 3 luglio Il 10 giugno la Società, nell ambito del medesimo Programma, ha emesso un nuovo prestito obbligazionario per un ammontare di 750 milioni di euro rivolto sempre a investitori istituzionali e quotato presso la Borsa di Lussemburgo (con data di regolamento 18 giugno 2013). Le regole di organizzazione e gestione del Patrimonio BancoPosta, separato dal patrimonio di Poste Italiane, sono state definite in coerenza con il modello di Poste Italiane, prevedendo un articolazione secondo i seguenti livelli: Consiglio di Amministrazione, Amministratore Delegato, Responsabile Funzione Bancoposta, Comitato Interfunzionale. Il Patrimonio BancoPosta è amministrato dal Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane, di cui è propria la funzione di supervisione strategica e a cui, riguardo al Patrimonio destinato, sono riservate, tra l altro, la determinazione degli indirizzi strategici, l adozione e la modifica dei piani industriali e finanziari, la valutazione dell adeguatezza dell assetto organizzativo, amministrativo e contabile, nonché della funzionalità, efficienza ed efficacia del sistema dei controlli interni. Il Presidente del Consiglio di Amministrazione svolge le funzioni al medesimo attribuite ai sensi dello Statuto sociale. La gestione del Patrimonio BancoPosta è affidata all Amministratore delegato di Poste Italiane, al quale sono conferiti tutti i poteri per l attuazione degli indirizzi strategici e per l amministrazione del Patrimonio destinato. L Amministratore Delegato, ferme le deleghe dal medesimo assegnate al responsabile della funzione Bancoposta, si avvale della funzione medesima, delle altre funzioni business e corporate di Poste Italiane coinvolte nelle attività riguardanti il Patrimonio destinato e del Comitato Interfunzionale. L Amministratore Delegato attribuisce la responsabilità dell operatività di Bancoposta, conferendogli i necessari poteri, al responsabile della funzione Bancoposta, il quale ha, fra l altro, il compito di istruire le riunioni del Comitato 11

14 Interfunzionale, di assicurare la predisposizione e l aggiornamento di appositi disciplinari operativi interni sui livelli di servizio con le altre funzioni aziendali e di predisporre per il Consiglio di Amministrazione, con cadenza almeno semestrale, una Relazione sull andamento generale della gestione a lui affidata. Il Comitato Interfunzionale, composto in modo permanente dall Amministratore Delegato, che lo presiede, dal responsabile della funzione Bancoposta e dai responsabili delle funzioni aziendali maggiormente coinvolte nella gestione del medesimo, svolge funzioni consultive e propositive e compiti di raccordo della funzione Bancoposta con le altre funzioni aziendali coinvolte nelle attività afferenti il Patrimonio destinato. Tali attività sono svolte sulla base di apposito Regolamento del Comitato Interfunzionale BancoPosta, approvato dal Consiglio di Amministrazione previo parere favorevole del Collegio Sindacale; il Comitato si riunisce con cadenza mensile. Il Consiglio di Amministrazione ha inoltre approvato un Disciplinare Operativo Generale del Patrimonio BancoPosta che individua le regole e le attività che le diverse funzioni di Poste Italiane svolgono per conto di BancoPosta, definendo i criteri di valorizzazione dei contributi apportati. Il Collegio Sindacale di Poste Italiane, anche con riferimento alle funzioni di Organismo di Vigilanza ex D.Lgs. 231, nonché la società di revisione incaricata della revisione legale dei conti, svolgono le rispettive attività di controllo anche con riferimento al Patrimonio BancoPosta e a quanto previsto dal relativo regolamento. In particolare, il Collegio Sindacale, avuta presente la peculiarità dell attività di Bancoposta e avendo cura di mantenere la necessaria separatezza anche formale dei controlli, vigila sull osservanza della legge, dello Statuto, nonché sul rispetto dei principi di corretta amministrazione e di adeguatezza dell assetto organizzativo, amministrativo e contabile e del sistema di controllo interno del Patrimonio BancoPosta. La funzione Bancoposta è inoltre dotata di proprie autonome strutture di controllo: Risk Management, Revisione Interna, Compliance e Antiriciclaggio; essa si avvale, tramite apposito contratto di servizio, anche del supporto della funzione Controllo Interno di Poste Italiane. Le attività di controllo interno del Patrimonio BancoPosta Le attività della revisione interna Bancoposta, in coerenza con le previsioni normative contenute nelle Istruzioni di Vigilanza di Banca d Italia in tema di controlli cui Bancoposta è sottoposta (Titolo IV Cap 11) e nel regolamento Consob (Delibera del 28 aprile 2010), sono finalizzate a valutare la funzionalità del complessivo sistema dei controlli con riferimento all adeguatezza e all efficacia dei sistemi, dei processi, delle procedure e dei meccanismi di controllo a presidio delle attività di bancoposta, sulla base dei risultati delle verifiche condotte e indicate nel Piano annuale di audit approvato dal Consiglio di Amministrazione. Revisione Interna ha, inoltre, elaborato il Piano delle attività del 2013 basato su un processo di risk assessment volto a garantire una copertura di audit articolata e sinergica sugli ambiti ritenuti rilevanti, in relazione agli aspetti evolutivi del business, su quelli normativi e agli assetti organizzativi del Patrimonio BancoPosta. Nel corso del primo semestre 2013 la funzione ha portato avanti le attività previste nel Piano, tra le quali si segnala l intervento di audit sul processo di Autovalutazione dell adeguatezza patrimoniale di BancoPosta (c.d. ICAAP), oggetto di specifica informativa alla Banca d Italia. E, inoltre, proseguito il sistematico monitoraggio, su base trimestrale, dei piani di miglioramento definiti dal management responsabile a seguito delle attività di audit condotte negli anni precedenti. Sono infine in corso di implementazione le seguenti iniziative progettuali: la soluzione applicativa finalizzata all informatizzazione dell intero processo di audit;; la migrazione verso una piattaforma informatica a supporto del sistema dei controlli a distanza maggiormente evoluta in termini di funzionalità e capacità di analisi. 12

15 Aggiornamenti relativi al Modello Organizzativo 231 Nel corso del primo semestre del 2013, Poste Italiane ha proceduto all aggiornamento del proprio Modello Organizzativo 231/01 al fine di recepire i significativi interventi legislativi di fine 2012 e in coerenza con le dinamiche evolutive interne aziendali. In particolare il nuovo Modello Organizzativo, approvato dal Consiglio di Amministrazione nell adunanza del 24 aprile 2013, recepisce, sia in termini di aree di potenziale esposizione aziendale che di relativi presidi, le novità normative introdotte dalla Legge 6 novembre 2012 n. 190, recante nuove Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell illegalità nella pubblica amministrazione (cd. Legge anticorruzione ), nonché dal D.Lgs. n. 109 del 16 luglio 2012 in materia di impiego di lavoratori stranieri extracomunitari con soggiorno irregolare e integra, altresì, diversi ambiti già contemplati nel precedente Modello Organizzativo al fine di allinearlo alle recenti evoluzioni di business e di operatività aziendale. 13

16 2.. ORGANIZZAZIONE 2.1 GRUPPO POSTE ITALIANE PARTECIPOGRAMMA 100% 100% 100% Postel SpA Postecom SpA SDA Express Courier SpA 70% 10% Poste Tributi 10% ScpA 17,21% 69,65% 100% PatentiViaPoste 100% ScpA PostelPrint SpA 100% 51% 39% Consorzio Logistica 5% 100% Europa Gestioni 55% Mistral Air Srl Pacchi ScpA Immobiliari SpA 5% 45% Italia Logistica Srl PosteTutela SpA 100% Poste Vita SpA 100% 100% 100% Kipoint SpA PosteShop SpA Poste Assicura SpA 85% Docutel Communication Services SpA 28,57% Uptime SpA Poste Energia SpA 100% BancoPosta Fondi SpA SGR 100% 51% 49% Address Software Srl Docugest SpA PosteMobile SpA 49% Consorzio per i Servizi di Telefonia Mobile ScpA 100% 51% Banca del Mezzogiorno MedioCredito Centrale SpA 100% Telma-Sapienza Scarl 30,20% Innovazione e Progetti ScpA (in Liquidazione) 15% 14

17 2.2 STRUTTURA ORGANIZZATIVA DI POSTE ITALIANE SPA L organizzazione di Poste Italiane SpA è articolata attraverso le seguenti funzioni di Business e funzioni Corporate: Funzioni di Business Funzioni Corporate Servizi Postali Bancoposta osta Mercato Privati Grandi Imprese e Pubbliche Amministrazioni Marketing Servizi Postali Marketing e Governo Servizi Logistici Acquisti Affari Istituzionali Affari Legali Affari Societari Amministrazione e Controllo Comunicazione Esterna Controllo Interno Finanza Immobiliare Pianificazione Strategica Risorse Umane e Organizzazione Tecnologie dell Informazione Tutela Aziendale Nel corso del semestre, gli eventi di rilievo di carattere organizzativo hanno riguardato: la costituzione, in ambito Grandi Imprese e Pubbliche Amministrazioni, della funzione Supporto alla Vendita e Coordinamento Gare, in continuità con il percorso avviato nello scorso esercizio e finalizzato al rafforzamento dei presidi organizzativi volti a garantire una sempre maggiore efficacia dell azione commerciale, anche in relazione alla valutazione di fattibilità tecnica ed economica e alla definizione delle offerte commerciali; è stata, inoltre, istituita una nuova Area Territoriale competente per la regione Sicilia e sono proseguite le attività di ridefinizione dei processi di assistenza alla clientela; il proseguimento, nell ambito della funzione Bancoposta, delle azioni volte a conseguire una ottimizzazione dei processi e una valorizzazione delle sinergie operative esistenti. In particolare, i principali interventi organizzativi sono stati finalizzati a rafforzare i presidi in materia di segnalazioni antiriciclaggio e di gestione reclami, anche in linea con gli indirizzi delineati dall Autorità di Vigilanza; la ridefinizione dell assetto organizzativo delle funzioni commerciali e di assistenza al cliente in ambito Mercato Privati, con l obiettivo di presidiare, in maniera mirata. i processi di evoluzione dell offerta e quelli di post vendita e di potenziare l efficacia commerciale. In particolare, è stata costituita la funzione Sviluppo e Supporto alla Vendita, con il compito di contribuire al processo di sviluppo dell offerta dei prodotti/servizi di competenza e fungere da raccordo tra le funzioni di marketing e quelle commerciali; l istituzione del Progetto Integrazione dei Servizi, con l obiettivo di valorizzare gli asset e il know-how di Gruppo mediante l individuazione e la gestione di servizi integrati, iniziative infragruppo e di sviluppo della clientela, favorendo la diffusione di tecnologie innovative. Inoltre, in considerazione della strategicità della comunicazione interna, quale strumento finalizzato a diffondere gli obiettivi e le iniziative aziendali, favorendo l adesione consapevole ai valori e alla cultura d impresa, nel corso del semestre è stata istituita la funzione Comunicazione Interna, in ambito Risorse Umane e Organizzazione, dove sono confluite le attività precedentemente svolte dalla società Postecom SpA. 15

18 2.3 IL TERRITORIO Mercato Privati La rete degli Uffici Postali classificati, dal punto di vista commerciale, a partire dal 2013, in Uffici centrali, di relazione, standard, base e Uffici PosteImpresa, nel prosieguo delle attività di razionalizzazione, è stata ridotta, passando da Uffici al 31 dicembre 2012 a al 30 giugno 2013 (comprensivi, in entrambi i periodi, di 263 Uffici PosteImpresa). Nel corso del semestre, in coerenza con le evoluzioni organizzative definite alla fine del 2012, sono stati realizzati i seguenti interventi: è stata avviata, come sopra anticipato, l implementazione del nuovo modello di classificazione commerciale della rete degli Uffici Postali nonché la standardizzazione degli orari su tutto il territorio nazionale; sono stati ricondotti, nell ambito della funzione Commerciale Imprese delle Aree Territoriali, i Venditori Imprese e Pubblica Amministrazione Locale, precedentemente operanti in Filiale, nonché le risorse dedicate alla commercializzazione dell offerta di Banca del Mezzogiorno-MedioCredito Centrale; si è altresì proceduto al rafforzamento del team Responsabili Venditori; è proseguito il percorso di evoluzione del modello di assistenza al cliente interno ed esterno in un ottica di specializzazione delle competenze per prodotto/servizio/cliente; in particolare, alcuni TSC (Team Servizi Centralizzati) e Contact Center sono stati principalmente focalizzati sul segmento della clientela Imprese. E stata, inoltre completata la manovra di accentramento presso 9 TSC delle attività di antiriciclaggio precedentemente svolte in Filiale. Infine, le attività di post vendita, precedentemente allocate in ambito Commerciale Imprese delle Aree Territoriali, sono confluite nella funzione Servizi al Cliente al fine di ricomporre in un unico ambito organizzativo tali attività di assistenza. Distribuzione territoriale Uffici Postali, Filiali Distribuzione territoriale Aree Territoriali Area T. Nord Ovest con sede Torino: Piemonte Valle d Aosta Liguria Area T. Centro 1 con sede Firenze: Toscana Umbria Area T. Lombardia con sede Milano Area T. Nord Est con sede Venezia: Veneto Trentino Alto Adige Friuli V.G. Area T. Centro Nord con sede Bologna: Emilia Romagna Marche Area T. Sud 1 con sede Bari: Puglia Molise Basilicata Uffici Postali Filiali Area T. Centro con sede Roma: Lazio Abruzzo Sardegna Area T. Sud 2 con sede Palermo: Sicilia Area T. Sud con sede Napoli: Campania Calabria 16

19 Servizi Postali I principali interventi realizzati nel semestre sono riconducibili al processo di riorganizzazione dei Servizi Postali, definito con l Accordo Nazionale del 28 febbraio 2013 e con successive intese sottoscritte a livello regionale. In particolare, in ambito Recapito: sono state avviate, a partire dal mese di giugno e su tutto il territorio nazionale, le prime azioni di razionalizzazione delle zone di recapito, che proseguiranno secondo un piano di implementazione graduale e saranno accompagnate da alcuni interventi di revisione dell assetto dei centri di distribuzione; sono state istituite, nel Recapito Area Manager (RAM) 1, le strutture di Qualità e Produzione, con la contestuale introduzione di nuove figure professionali al fine di rafforzare il presidio degli standard qualitativi e dei processi di erogazione dei servizi innovativi; è stato ridefinito il coordinamento gerarchico dei 23 Centri Servizi Codifica, precedentemente dipendenti dalle strutture di Operazioni delle Aree Logistiche Territoriali (ALT), riconducendo gli stessi nei Centri di Distribuzione di riferimento; è proseguito, nel mese di giugno, il Progetto Integrazione Logistica Pacchi che prevede, attraverso un processo graduale di internalizzazione delle attività, la consegna da parte dei portalettere dei pacchi di peso fino a 3 kg a marchio Poste Italiane, su scala nazionale per i flussi intra-bacino (cioè destinati al bacino servito dal CMP) e nelle 16 province stabilite dall accordo per i flussi da extra-bacino. In ambito Rete Logistica, in cui il piano di interventi si svilupperà parallelamente alle azioni previste per il recapito, ma in un arco temporale più ampio, coerentemente con le necessità di adeguamento immobiliare e impiantistico, è stata avviata, a partire dal mese di maggio, la revisione dell assetto dei nodi logistici, con i primi interventi volti all ottimizzazione delle lavorazioni; a tal riguardo è stata attuata la conversione di 7 Centri Prioritari in Centri di Distribuzione Master e del Centro di Meccanizzazione Postale (CMP) di Novara in Centro Prioritario. Tra gli ulteriori interventi realizzati nel semestre sono da segnalare: l estensione delle funzionalità della Tracciatura Grandi Clienti con l avvio del servizio di tracciatura al civico dei prodotti postali che, attraverso il palmare in dotazione ai portalettere, consentirà la tracciabilità del luogo, della data e dell ora di consegna. Il servizio è stato avviato su alcuni centri di distribuzione e sarà progressivamente esteso su tutto il territorio nazionale; l avvio delle attività propedeutiche all erogazione dei servizi conseguenti l aggiudicazione, da parte di Poste Italiane, della gara indetta da Equitalia SpA per i lotti Nord e Sud. Il servizio prevede la notifica degli atti e dei documenti per la riscossione esattoriale mediante portalettere abilitati, oltre alla rendicontazione e dematerializzazione degli stessi, anche all attivazione di servizi a supporto dei cittadini per la consegna degli atti non notificati. 1 Le strutture di Recapito Area Manager garantiscono il coordinamento intermedio a livello provinciale/pluriprovinciale con la responsabilità di assicurare, tramite gli uffici di recapito del territorio di competenza, il presidio dei processi e delle attività operative di recapito. Dipendono gerarchicamente dalle Aree Logistiche Territoriali. 17

20 Ripartizione Aree Logistiche Territoriali Ripartizione Centri di Rete Postali CMP 30 giugno 2013 CP SL (*) SL Piemonte - V. Aosta - Liguria Lombardia Triveneto Emilia Romagna - Marche Toscana - Umbria Lazio- Abruzzo - Molise - Sardegna 3-2 Campania - Calabria Puglia - Basilicata Sicilia TOTALE (*) In ambito ALT Centro, sono stati ridenominati i Centri Romanina e Portonaccio, precedentemente inclusi nei CP, in Supporto alla Logistica. 18

21 3.. GESTIONE ECONOMICA, PATRIMONIALE E FINANZIARIA DEL GRUPPO 3.1 GESTIONE DEI RISCHI DEL GRUPPO E DI POSTE ITALIANE SpA Contesto macroeconomico Dopo il generale momento di debolezza dell economia globale, che ha caratterizzato l ultimo trimestre del 2012, i primi mesi del 2013 hanno evidenziato una moderata ripresa economica sostenuta dai risultati di alcuni dei principali paesi avanzati e dalle economie emergenti. In particolare, prosegue il trend di rafforzamento dell economia USA e di quella giapponese sostenuta dal piano di stimoli messo in campo dal Governo nipponico. A questi segnali positivi continua a contrapporsi la debolezza dell Area Euro e il rallentamento congiunturale dell economia cinese con un deterioramento dell indicatore di fiducia Pmi. Nel complesso, le più recenti stime prevedono per il 2013 una crescita dell economia mondiale su livelli del Il ristagno dell economia europea, in particolare dei paesi periferici, è caratterizzato da una significativa decelerazione dei prezzi e dal rischio di deflazione; l attività economica risente ancora del calo dei consumi e degli investimenti. La sensibile flessione della domanda interna ha determinato una contrazione della produzione industriale e sta condizionando gli investimenti. Nel mese di maggio la BCE, in risposta a questo quadro negativo ha adottato una politica monetaria maggiormente espansiva abbassando di 25 punti base il tasso di riferimento con l'obiettivo di agevolare la ripresa economica e allentare i vincoli finanziari e creditizi di cui soffrono famiglie e imprese. In questo contesto di sostanziale incertezza, l economia del nostro paese permane in una fase di congiuntura sfavorevole che si riflette in una tendenza verso il basso dei prezzi e dove permangono condizioni di difficoltà di accesso al credito. Tra i pochi dati positivi si segnala il miglioramento del saldo estero: a fronte di esportazioni in fase di stagnazione e che stentano a ripartire si segnala un deciso calo delle importazioni. Segnali positivi si avvertono anche sul fronte della finanza pubblica che conferma i suoi obiettivi per il La crisi economica ha coinvolto tutti i settori e anche Poste Italiane si trova a dover affrontare una flessione della domanda di prodotti e servizi. L Azienda, per mantenere un adeguato livello di redditività, prosegue nella propria politica di forte attenzione al contenimento della spesa. Inoltre Poste Italiane ha orientato lo sviluppo del proprio modello di business verso una diversificazione e innovazione di prodotto e di processo, avvalendosi del non comune patrimonio di risorse e infrastrutture fisiche e tecnologiche di cui dispone in modo capillare. Mercato di riferimento/concorrenza La piena liberalizzazione del mercato postale italiano, in linea con gli altri mercati europei (in ottemperanza del D.L.gs. 31 marzo 2011, n. 58), ha comportato un incremento della pressione competitiva focalizzata quasi esclusivamente sulle aree urbane più profittevoli, dove la densità abitativa è maggiore e la concentrazione dei volumi postali in fase di recapito è più elevata; in sostanza, ai costi operativi unitari più contenuti fa riscontro una maggiore redditività. Questo percorso di cambiamento del mercato postale si sta realizzando in un contesto di strutturale contrazione dei volumi della comunicazione tradizionale dovuta, allo sviluppo della comunicazione elettronica e ai relativi effetti di sostituzione, accentuata dal perdurare della sfavorevole congiuntura economica. A Poste Italiane, in qualità di Fornitore del Servizio Universale, rimane l onere di servire anche le aree in perdita garantendo, nel contempo, un elevata qualità dell offerta e la piena copertura territoriale. 19

22 Il sistema creditizio italiano Nella prima fase del 2013 la raccolta delle banche italiane presso i risparmiatori residenti ha registrato un andamento positivo. Tale performance è da attribuirsi alla crescita dei depositi che ha più che compensato il calo della raccolta da obbligazioni. Si segnala la parziale restituzione dal sistema bancario europeo di una parte dei fondi ottenuti dalla BCE nelle due operazioni condotte nel 2012 Long Term Refinancing Operation (LTRO). Il costo della raccolta ha manifestato, nel corso del primo semestre, una tendenziale contrazione; il tasso medio della raccolta bancaria da clientela (depositi, obbligazioni e Pronti Contro Termine) a maggio 2013 si è attestato all 1,99%, contro il 2,08% di fine La crescente rischiosità del credito, influenzata dalla recessione economica in atto, ha avuto un ruolo centrale nelle condizioni d offerta del settore bancario, determinando politiche di offerta più caute. Nel corso del semestre, la dinamica dei prestiti bancari è risultata in flessione. A maggio il totale dei prestiti a residenti in Italia si è collocato intorno a miliardi di euro, segnando una variazione annua del 2,7%; i prestiti a famiglie e società non finanziarie si sono attestate a miliardi di euro (-3,1% di variazione annua). Ad aprile le sofferenze lorde del sistema bancario sono risultate pari a circa 133 miliardi di euro (+24,3 miliardi di euro rispetto ad aprile 2012) segnando un aumento annuo di circa il 22,3%. Nel rapporto con gli impieghi, ad aprile 2013, le sofferenze sono risultate pari al 6,8% (5,5% ad aprile 2012), valore che raggiunge il 10,6% relativamente alle imprese (contro l 8,1% di un anno prima) ed il 5,9% per le famiglie consumatrici (era il 5% ad aprile 2012). Anche la domanda di finanziamento delle imprese italiane, nella prima parte del 2013, è risultata in forte contrazione, facendo registrare a maggio 2013, una variazione annua negativa del 7%; su tale dinamica ha pesato particolarmente la significativa contrazione degli investimenti da parte delle imprese. Il tasso medio applicato sui finanziamenti a famiglie e imprese, ha continuato a segnare una fase di graduale contrazione, già avviata nel corso del 2012 (a maggio 2013 tale tasso si è attestato intorno al 3,75%, contro il 4,03% di maggio 2012). PRESIDIO DEI RISCHI Poste italiane ha posto in essere un processo strutturato di identificazione e analisi dei rischi ad opera di diverse funzioni aziendali che agiscono in rapporto di complementarietà nel reciproco rispetto delle rispettive competenze. In tale ottica, l Azienda ha avviato un evoluzione significativa del processo di Enterprise Risk Management, al fine di supportare e integrare i processi, gli strumenti e le azioni necessarie a valutare e quantificare i livelli di esposizione al rischio nell ambito delle diverse aree aziendali; l ERM si basa su un modello di integrazione dei flussi informativi aziendali, orientato prevalentemente all analisi per processo e alla misurazione di fenomeni sotto il profilo qualiquantitativo mediante l utilizzo di indicatori di performance e di rischio (KPI e KRI), in linea con quanto espresso dai più recenti standard e best practices internazionali in materia di risk management. Si riportano, di seguito, le principali categorie di rischio identificate. Rischi di attacchi/eventi esterni Uno dei temi da sempre all attenzione di Poste Italiane è rappresentato dalla sicurezza degli Uffici Postali al fine di tutelare i dipendenti, il patrimonio aziendale e fronteggiare i rischi derivanti da azioni fraudolente e/o attacchi criminosi dall esterno. La costante implementazione di misure integrative di prevenzione e contrasto ha consentito di migliorare progressivamente i risultati tanto che, nel corso del primo semestre del 2013, sono stati sventati il 31,2% del totale degli attacchi perpetrati (27,8% nell analogo periodo dell anno precedente), dato molto significativo ove si consideri che il numero delle rapine sono aumentate del 34,8% rispetto al In particolare, l attivazione dei sistemi attivi e passivi di sicurezza si è rivelato un fattore determinante nel condizionare l esito negativo dei tentativi di aggressione. 20

23 All innalzamento e al consolidamento dei livelli di sicurezza dei presidi territoriali contribuiscono, oltre all attivazione dei sistemi attivi e passivi di sicurezza, le attività relative alla gestione dei servizi di video e telesorveglianza e delle vigilanze armate che hanno assunto un ruolo centrale nelle strategie di prevenzione e contrasto. La flessibilità, la tempestività degli interventi e la diffusione capillare sul territorio consentono, infatti, di orientare le azioni di contrasto garantendo l adozione delle contromisure più opportune ed efficaci, in considerazione dei livelli di esposizione dei singoli presidi al rischio di un attacco. Particolare attenzione e specifiche iniziative di prevenzione riguardano, inoltre, anche i rischi derivanti da potenziali truffe e frodi interne ed esterne all Azienda. Per l efficace prevenzione di tali fenomeni Poste si è dotata di numerosi strumenti, operanti nei diversi comparti aziendali, tra i quali il sistema Oracolo, dedicato al controllo dei documenti di identità e il sistema di Identity Check per il controllo degli accessi sul sito di Anche il fenomeno del phishing, seppure in misura minore rispetto al recente passato, continua a rappresentare una delle tecniche criminali più diffuse e sofisticate con cui vengono consumate le frodi on line. A tale proposito Poste italiane già da tempo ha attivato una serie di contromisure organizzative e tecnologiche per la prevenzione, gestione e repressione di tale fenomeno. Le attività condotte nei primi cinque mesi del 2013 hanno consentito di rilevare e contrastare un totale di casi di phishing, che hanno portato allo shutdown di siti clone, con una media giornaliera di circa 12 disattivazioni. Gli attacchi propagati sui domini Bancoposta on line (50,3%) e Postepay (49,7%) hanno fatto registrare un tasso medio di riuscita pari a circa l 1,5% del totale, registrando, pertanto, un impatto aziendale significativamente contenuto e mitigato. Nel complesso, i rischi derivanti da azioni fraudolente e/o attacchi criminosi dall esterno sono monitorati dalla Centrale Allarmi e dalla Security Control Room, nonché da campagne informative agli utenti, attraverso una maggiore attività di prevenzione frodi e un potenziamento delle strutture investigative interne unitamente alla consolidata collaborazione con le Forze dell Ordine e la magistratura. Infine, nel primo semestre del 2013 è stata completata l implementazione del sistema informatizzato EarlyWarning, per la gestione delle segnalazioni di nuove minacce informatiche (vulnerabilità, malicious code, security risk, criticità e indirizzi IP tracciati come malevoli e altri dati). La piattaforma è stata sviluppata attraverso la realizzazione di un nuovo portale, in grado di gestire le informazioni provenienti dai servizi di Global Intelligence Network, al fine di consentire ai team che in azienda si occupano di sicurezza IT, di operare proattivamente nella protezione dei sistemi e nelle attività di remediation in caso di incidenti. Nello specifico, il servizio di EarlyWarning, integrato nel CERT di Poste Italiane, è attualmente in grado di notificare la scoperta di nuove vulnerabilità e la presenza di nuove minacce, fornendo all operatore una descrizione del fenomeno, del potenziale impatto, dei metodi di propagazione e delle azioni necessarie a mitigare o contrastare il rischio. Il sistema contribuisce altresì a definire una classificazione delle vulnerabilità, dei malicious code e delle minacce, secondo metriche documentate, permettendo l invio di segnalazioni con livello di gravità superiore ad una soglia predefinita. Sicurezza delle informazioni L Azienda, già a partire dal 2012, ha dedicato ampia attenzione alla materia della sicurezza dei dati, conducendo specifiche attività di Analisi e valutazione dei Rischi di Information Security, affiancate alla definizione di politiche, linee guida e procedure, nonché al monitoraggio e verifica della corretta applicazione. A tal riguardo, Poste si è dotata di 21

24 una metodologia di InfoSec 2 Risk Management derivata dalla Corporate Information Security Governance Policy e dai relativi processi condivisi a livello aziendale. L attuazione della metodologia è stata effettuata attraverso un approccio basato sulla rilevanza/criticità dei servizi di business da proteggere. Rischi finanziari La definizione e l ottimizzazione della struttura finanziaria di breve e di medio/lungo periodo e la gestione dei relativi flussi finanziari del Gruppo è assicurata dalla funzione Finanza della Capogruppo, nel rispetto degli indirizzi generali fissati dagli Organi aziendali. La gestione finanziaria del Gruppo e dei connessi profili di rischio è principalmente riconducibile all operatività della Capogruppo e della controllata compagnia assicurativa Poste Vita SpA. Gli obiettivi di una gestione finanziaria equilibrata e di un monitoraggio dei principali profili di rischio/rendimento sono garantiti da strutture organizzative ispirate a criteri di separatezza e autonomia delle funzioni nonché da specifici processi che regolano l assunzione, la gestione e il controllo dei rischi finanziari, anche attraverso la progressiva introduzione di adeguati strumenti informatici. Il presidio dei rischi finanziari è caratterizzato, sotto l aspetto organizzativo, da: un Comitato Finanza, che garantisce la supervisione della strategia finanziaria di Poste Italiane SpA operando sulla base degli indicatori di pianificazione interna e di congiuntura economico/finanziaria esterna. Il Comitato si riunisce con frequenza almeno trimestrale e ha carattere di organo specialistico, con funzione consultiva per l analisi e l individuazione di opportunità di investimento e disinvestimento; un Comitato Investimenti istituito presso la Compagnia assicurativa Poste Vita SpA che, sulla base delle analisi effettuate dalle competenti funzioni aziendali, svolge funzioni consultive all Alta Direzione in merito alla definizione della strategia di investimento, all attuazione e al monitoraggio della stessa; un Comitato Interfunzionale del Patrimonio BancoPosta, presieduto dall Amministratore Delegato della Capogruppo e composto in modo permanente dal responsabile della funzione Bancoposta e dai responsabili delle funzioni aziendali maggiormente coinvolte nella gestione del Patrimonio; ha funzioni consultive e propositive con compiti di raccordo della funzione di Bancoposta con le altre funzioni di Poste Italiane e si riunisce con cadenza mensile; apposite funzioni di Misurazione e Controllo Rischi, istituite presso la Capogruppo e presso le società partecipate che esercitano attività finanziarie e assicurative (BancoPosta Fondi SpA SGR, Banca del Mezzogiorno- MedioCreditoCentrale SpA e Poste Vita SpA) nel rispetto del principio della separatezza organizzativa delle strutture aventi funzioni di controllo rispetto a quelle aventi responsabilità di gestione. I risultati di tali attività sono esaminati nell ambito di appositi Comitati con funzione consultiva e aventi il compito di valutare in maniera integrata i principali profili di rischio. Inoltre, a livello di Capogruppo, è istituito un Comitato Rischi Finanziari che valuta e monitora la posizione di rischio finanziario complessiva di Gruppo e verifica il rispetto delle Linee Guida definite nell ambito del Comitato Finanza. Con riferimento alla Capogruppo, la gestione finanziaria è rappresentata prevalentemente dall operatività bancoposta e dalle operazioni di finanziamento dell attivo e di impiego della liquidità propria. L operatività bancoposta è svolta ai sensi del DPR 144/2001 e, dal 2 maggio 2011, alle relative attività è dedicato il Patrimonio destinato BancoPosta 2 Per InfoSec si intende l'applicazione di misure di sicurezza atte a proteggere le informazioni elaborate, archiviate o trasmesse da sistemi di comunicazione, di informazione o da altri sistemi elettronici contro la perdita di riservatezza, integrità o disponibilità, accidentale o intenzionale, nonché a impedire la perdita di integrità e di disponibilità dei sistemi stessi. Le misure InfoSec comprendono la sicurezza del computer, della trasmissione, dell'emissione e della crittografia nonché l'individuazione, la documentazione e la neutralizzazione di minacce nei confronti dell'informazione e dei sistemi. 22

25 giuridicamente autonomo, costituito per l applicazione degli istituti di vigilanza prudenziale di Banca d Italia e a tutela dei creditori, ai sensi dell art. 2 (commi da 17-octies a 17-duodecies) del cd. Decreto Milleproroghe, convertito nella Legge n.10 del 26 febbraio Al Patrimonio BancoPosta è stata destinata inizialmente una specifica riserva patrimoniale di un miliardo di euro costituita tramite risultati di esercizi precedenti portati a nuovo. Tale riserva iniziale è stata incrementata di 599 milioni di euro con la destinazione degli utili conseguiti negli esercizi 2011 e L operatività del Patrimonio BancoPosta è costituita, in particolare, dalla gestione della liquidità raccolta su conti correnti postali, svolta in nome proprio ma con vincolo d impiego in conformità alla normativa applicabile e dalla gestione di incassi e pagamenti in nome e per conto di terzi. Le risorse provenienti dalla raccolta effettuata da clientela privata su conti correnti postali sono obbligatoriamente impiegate in titoli governativi dell area euro, mentre le risorse provenienti dalla raccolta effettuata presso la Pubblica Amministrazione sono depositate presso il Ministero dell Economia e delle Finanze. Nel corso del primo semestre 2013, l operatività è stata caratterizzata dall attività di reimpiego dei fondi rivenienti dai titoli governativi scaduti, da compravendite di titoli finalizzate a garantire il costante allineamento del profilo delle scadenze del portafoglio al modello di investimento adottato dalla Capogruppo. Il profilo di impieghi si basa, tra l altro, sulle risultanze delle attività di continuo monitoraggio delle caratteristiche comportamentali della raccolta in conti correnti postali e sull aggiornamento, realizzato da un primario operatore di mercato, del modello statistico/econometrico di analisi comportamentale della raccolta. Il citato modello costituisce il riferimento tendenziale della politica degli investimenti al fine di contenere l esposizione al rischio di tasso di interesse e di liquidità con la previsione di possibili scostamenti indotti dalla necessità di coniugare l incidenza del rischio con le esigenze di rendimento dipendenti dalle dinamiche della curva dei tassi di mercato. Nel complesso, nella costruzione del Modello Rischi adottato ai fini del monitoraggio dei rischi di credito, di liquidità e di tasso di interesse, si tiene conto, tra l altro, quale riferimento normativo, della disciplina di Vigilanza prudenziale della Banca d Italia, pur non essendo ancora il Patrimonio BancoPosta tenuto alla sua applicazione, in attesa dell emissione di specifiche istruzioni. Nel primo semestre 2013, il Risk Management del Patrimonio BancoPosta, funzione dedicata al presidio dei rischi operativi e finanziari che assicura una puntuale valutazione del profilo di rischio dei prodotti collocati alla clientela, fornendo adeguata consulenza e supporto alle unità operative e di business coinvolte nel processo di produzione e collocamento dei prodotti, ha continuato a portare avanti le attività propedeutiche alla prospettiva di prima applicazione della normativa di vigilanza prudenziale (cd. Normativa di Basilea), con riferimento sia ai requisiti patrimoniali minimi obbligatori ( primo pilastro ), sia ai processi di valutazione dell adeguatezza patrimoniale ( secondo pilastro ). In particolare, è stato sostanzialmente completato il processo di formalizzazione delle policy aziendali sui principali rischi rilevanti per BancoPosta, con l approvazione, da parte del Consiglio di Amministrazione, dei documenti riferiti al Processo ICAAP 3 e alla gestione del rischio di liquidità. Inoltre è stato redatto, sempre a titolo sperimentale (in assenza di un preciso vincolo normativo), un nuovo Resoconto ICAAP, volto a rappresentare il processo aziendale di valutazione dell adeguatezza patrimoniale (con specifico riferimento al perimetro del Patrimonio BancoPosta), gli strumenti a disposizione e gli elementi numerici riferiti alla data del 31 dicembre 2012, integrati da valutazioni prospettiche e di scenario. Il documento presentato al Comitato Interfunzionale e approvato dal Consiglio di Amministrazione è stato inviato alla Banca d Italia. Per quanto concerne l evoluzione dei rischi rilevanti, il primo semestre è stato caratterizzato dall allentamento delle tensioni sul valore di mercato dei titoli di stato italiani. 3 L acronimo ICAAP indica l Internal Capital AdequacyAssessmentProcess, ovvero il processo aziendale di auto-valutazione dell adeguatezza dei mezzi patrimoniali a disposizione a fronte dei rischi assunti. Detto processo, unitamente al processo di valutazione da parte delle autorità di vigilanza (SupervisoryReviewProcess o SREP ), costituisce il secondo pilastro di Basilea 2. 23

26 In particolare, tranne che nelle settimane di incertezza immediatamente successive alle elezioni politiche di febbraio, nel primo semestre 2013 è proseguito il trend di riduzione dei rendimenti dei titoli di stato italiani, determinando l accumularsi di plusvalenze da valutazione dei titoli iscritti in bilancio, in parte realizzate a conto economico nell ambito di una strategia di tendenziale riduzione della duration degli impieghi. Tale strategia è stata definita in coerenza con gli interventi sul modello di stima della persistenza dei conti correnti - avviati a seguito delle osservazioni ispettive della Banca d Italia, che nella prima fase si sono concretizzati soprattutto nella riduzione da 30 a 20 anni dell orizzonte temporale massimo considerato per la raccolta da privati (cut-off)- e ha comportato la riduzione della duration media stimata per il passivo e l incremento della misura di esposizione al rischio di tasso. Per quanto riguarda invece le attività non comprese nel Patrimonio BancoPosta, e in particolare la gestione della liquidità propria, la Capogruppo, in base ad apposite linee guida in materia di investimento approvate dal Consiglio di Amministrazione, si avvale di strumenti di impiego quali: titoli di Stato, titoli corporate/bancari di elevato standing creditizio e depositi bancari a termine. Integra tali forme tecniche la gestione della liquidità propria con lo strumento del conto corrente postale: le risorse così impiegate risultano assoggettate allo stesso vincolo di impiego della raccolta effettuata da correntisti privati. Il primo semestre 2013 è stato inoltre caratterizzato dall emissione, avvenuta nel mese di giugno da parte di Poste Italiane SpA, di un prestito obbligazionario del valore nominale di 750 milioni di euro, quotato presso la Borsa del Lussemburgo e collocato in forma pubblica a investitori istituzionali al prezzo sotto la pari di 99,66. La durata del prestito è di cinque anni e le cedole sono annuali al tasso fisso del 3,25%. Il fair value del prestito in commento al 30 giugno 2013 è di 759 milioni di euro. Nell ambito della gestione dei flussi finanziari del Gruppo è attivo un sistema di Tesoreria Centralizzata che consente di eliminare in modo automatico coesistenti posizioni di debito e credito in capo alle singole società, con vantaggi in termini di ottimizzazione della gestione della liquidità e minimizzazione del relativo rischio. Il sistema interessa quattro delle principali società controllate, prevedendo, limitatamente al canale bancario, il ricorso a tecniche di cash pooling con metodologia zero balance. In tal modo è possibile il trasferimento giornaliero dei flussi finanziari tra i conti correnti delle società controllate e quelli della Capogruppo. Gli strumenti finanziari detenuti dalla compagnia Poste Vita SpA si riferiscono prevalentemente agli investimenti effettuati a copertura delle obbligazioni contrattuali assunte nei confronti degli assicurati, relative a polizze vita di tipo tradizionale rivalutabile e a prodotti index e unit linked. Ulteriori investimenti in strumenti finanziari sono relativi agli impieghi del Patrimonio libero della Compagnia. Le polizze vita di tipo tradizionale, c.d. di Ramo I, si riferiscono a prodotti che prevedono una clausola di rivalutazione della prestazione assicurata parametrata al rendimento realizzato dalla gestione di attività finanziarie iscritte in fondi aventi una particolare autonomia, seppur soltanto contabile, all interno del patrimonio complessivo della Compagnia (cd. Gestioni separate). Su tali tipologie di prodotto la Compagnia presta la garanzia di un tasso di rendimento minimo da riconoscere alla scadenza della polizza. Ne consegue che l impatto economico dei rischi finanziari sugli investimenti può essere in tutto o in parte assorbito dalle passività assicurative. In particolare, tale assorbimento è generalmente funzione del livello e struttura delle garanzie di rendimento minimo e dei meccanismi di partecipazione all utile della gestione separata per l assicurato. La sostenibilità dei rendimenti minimi viene valutata dalla Compagnia attraverso periodiche analisi, effettuate con l ausilio di un modello interno finanziario-attuariale che, per singola gestione separata, simula l evoluzione del valore delle attività finanziarie e dei rendimenti attesi sia nell ipotesi di uno scenario centrale (basato su correnti ipotesi finanziarie e commerciali), sia in scenari di stress e di diversi sviluppi commerciali. 24

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