Narrare è raccontare se stessi. Francesca Bacci MART, Rovereto CIMeC, Università di Trento
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- Tommaso Corsini
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1 Narrare è raccontare se stessi Francesca Bacci MART, Rovereto CIMeC, Università di Trento
2 Fonti della narrazione: Memoria Immaginazione
3 Fonti della narrazione: Memoria Immaginazione Definizioni Codifica + immagazzinamento + recupero Contesto I sensi e le emozioni Gli script o schemi mentali L attenzione
4 Memoria: definizioni Memoria 1.Definizione descrittiva: la memoria è la capacità di mantenere nel tempo le informazioni raccolte attraverso i sensi
5 Memoria: definizioni Memoria 1.Definizione descrittiva: la memoria è la capacità di mantenere nel tempo le informazioni raccolte attraverso i sensi 2.Definizione funzionale: la memoria è la capacità di elaborare le informazioni del passato per poter agire nel presente, per poter preparare il futuro
6 Memoria: definizioni Memoria 1.Definizione descrittiva: la memoria è la capacità di mantenere nel tempo le informazioni raccolte attraverso i sensi 2.Definizione funzionale: la memoria è la capacità di elaborare le informazioni del passato per poter agire nel presente, per poter preparare il futuro 3.Definizione individuale: la memoria è la base della nostra identità (Traci Emin)
7 Memoria: definizioni Una distinzione fondamentale: MEMORIA A BREVE TERMINE ( DI LAVORO ) Serve a mantenere disponibili le informazioni su cui nel presente stiamo lavorando per tutto il tempo occorrente. Locke la chiamava «contemplazione». Questa memoria ha una capacità limitata (span medio di 4 ma 4 chunks, non 4 oggetti ).
8 Memoria: definizioni Una distinzione fondamentale: MEMORIA A BREVE TERMINE ( DI LAVORO ) Serve a mantenere disponibili le informazioni su cui nel presente stiamo lavorando per tutto il tempo occorrente. Locke la chiamava «contemplazione». Questa memoria ha una capacità limitata (span medio di 4 ma 4 chunks, non 4 oggetti ). MEMORIA A LUNGO TERMINE E quella che mantiene l informazione per sempre, o per lo meno per un tempo molto lungo (anni). Locke la chiamava deposito. Contiene conoscenze, episodi e abilità (e i ricordi). Questa memoria ha una capacità illimitata.
9 Memoria: codifica + immagazzinamento + recupero Tre momenti della memoria: 1. Codificazione Recepimento dello stimolo e traduzione in rappresentazione interna stabile, registrabile in memoria. Lavoro di categorizzazione ed etichettatura legato agli schemi e alle categorie preesistenti.
10 Memoria: codifica + immagazzinamento + recupero Tre momenti della memoria: 1. Codificazione Recepimento dello stimolo e traduzione in rappresentazione interna stabile e registrabile in memoria. Lavoro di categorizzazione ed etichettatura legato agli schemi e alle categorie preesistenti. 2. Immagazzinamento Stabilizzazione dell'informazione in memoria e ritenzione dell'informazione stessa per un determinato lasso di tempo.
11 Memoria: codifica + immagazzinamento + recupero Tre momenti della memoria: 1. Codificazione Recepimento dello stimolo e traduzione in rappresentazione interna stabile e registrabile in memoria. Lavoro di categorizzazione ed etichettatura legato agli schemi e alle categorie preesistenti. 2. Immagazzinamento Stabilizzazione dell'informazione in memoria e ritenzione dell'informazione stessa per un determinato lasso di tempo. 3. Recupero Riemersione a livello di consapevolezza dell'informazione prima archiviata, mediante richiamo o riconoscimento (la vedo e ricordo di averlo visto, è il modo più semplice per recuperare).
12 Memoria: codifica + immagazzinamento + recupero Momento in cui incontriamo l informazione la codifichiamo / immagazziniamo Apprendimento intenzionale Apprendimento incidentale
13 Memoria: codifica + immagazzinamento + recupero Quand è che l Italia ha vinto i mondiali di calcio? Quante regioni ci sono in Italia?
14 Memoria: codifica + immagazzinamento + recupero Momento in cui incontriamo l informazione la codifichiamo / immag. Apprendimento intenzionale Apprendimento incidentale Momento in cui ricordiamo l informazione Memoria esplicita Memoria implicita
15 Memoria: codifica + immagazzinamento + recupero NELLA VITA DI TUTTI I GIORNI Momento in cui incontriamo l informazione la codifichiamo / immagazziniamo Apprendimento intenzionale Apprendimento incidentale Momento in cui ricordiamo l informazione Memoria esplicita Memoria implicita
16 Memoria: codifica + immagazzinamento + recupero NELLA SCUOLA Momento in cui incontriamo l informazione la codifichiamo / immagazziniamo Apprendimento intenzionale Apprendimento incidentale Momento in cui ricordiamo l informazione Memoria esplicita Memoria implicita
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18 Contesto L informazione che verrà a formare la memoria viene sempre elaborata all interno di un preciso contesto. E più facile ricordare quando ci si trova nello stesso contesto in cui si è formata la memoria.
19 Contesto La specificità di codifica Quadro / arte / mostra Ortaggi / cibo
20 Contesto Dan Perjovschi, Limited to this, 2008
21 Contesto Memoria semantica: Rete semantica che connette unità concettuali macellaio alimentari mucca yogurt lattaio latte roditore formaggio cane gatto topo tigre coda baffi felino leone Gerarchica: Auto Veicoli bistecca pollo carne trota pesce salmone Associativa: Auto Strada Categoriale: Auto - Camion
22 I sensi e le emozioni GUSTO TATTO UDITO OLFATTO VISTA Ogni senso viene elaborato, cioè interpretato, dal cervello in maniera diversa e in una zona diversa.
23 I sensi e le emozioni Memoria sensoriale L odorato e il gusto sono prossimi e collegati ad aree del cervello che si occupano di memoria (probabilmente perché importanti per la sopravvivenza)
24 I sensi e le emozioni Memoria sensoriale L odorato e il gusto sono prossimi e collegati ad aree del cervello che si occupano di memoria (probabilmente perché importanti per la sopravvivenza) Gli altri sensi (come udito e visione) vengono elaborati molto più a lungo prima di arrivare in memoria, rispetto all olfatto che ha percorso più diretto verso le aree di memoria
25 I sensi e le emozioni Memoria sensoriale L odorato e il gusto sono prossimi e collegati ad aree del cervello che si occupano di memoria (probabilmente perché importanti per la sopravvivenza) Gli altri sensi (come udito e visione) vengono elaborati molto di più prima di arrivare in memoria, rispetto all olfatto che ha percorso più diretto verso le aree di memoria Le memorie sensoriali sono tra le più vivide e forti. Se uno si ricorda come una certa cosa ti fa sentire, questo ricordo è in grado di attivare aree celebrali che elaborano gli stimoli sensoriali (dando un percetto simile a un misto tra il ri-esperire e il ricordare simultaneamente)
26 TATTO VISTA UDITO GUSTO OLFATTO Questo dipende dal fatto che si trova, nel cervello, in un area vicina al sistema limbico, che è la zona della memoria e della ricompensa. Area della ricompensa memoria
27 I sensi e le emozioni Ma cosa succede nel cervello? Il mito della memoria come «archivio di fotografie istantanee».
28 I sensi e le emozioni Qual è la natura della memoria visiva? Non c è un immagine statica da imprimere nell occhio della mente! Invece, la percezione è: -dinamica -tridimensionale -multisensoriale
29 I sensi e le emozioni Ogni volta che si richiama alla memoria un ricordo, questo viene riformato di nuovo dai suoi elementi costitutivi, non si ripesca così com è, non è come una foto conservata intatta nel cervello.
30 I sensi e le emozioni Contrariamente a quanto si pensa, non abbiamo delle immagini nel cervello, come fossero fotografie. Il problema dell ottica è lo stesso problema che ha la fotografia: non è abbastanza vera, non è abbastanza fedele all esperienza vissuta. (David Hockney) David Hockney, 'Mother 1, Yorkshire Moors, August 1985'
31 I sensi e le emozioni Le emozioni Le emozioni possono alterare i ricordi (sia quelle provate nel momento della codifica, che quelle del momento in cui ricordo). Sul lungo periodo, c è una tendenza a ricordare le cose positive e a dimenticare quelle negative (narrazione di «com era meglio una volta»). Se l emozione provata è intensa, può imprimere un fatto nella memoria in maniera molto forte, ma non necessariamente attendibile (pensate all assassinio di Kennedy, o all 11 settembre. Dov eravate quando è successo?)
32 I sensi e le emozioni Il linguaggio ha una incredibile capacità di distorcere / modificare i ricordi (connotazione emotiva del linguaggio), attraverso domande o parole che influenzano come vengono ricordati i fatti. Esempio: incidente di macchina Quanto veloci andavano le auto quando si sono sfracellate? Quanto veloci andavano le auto quando si sono urtate? Effetti sul giudizio estimativo della velocità, e poi anche effetti sul ricordo dei dettagli (come vetri rotti, ecc.)
33 L attenzione Attenzione Tutti sanno cos è l attenzione. E il prendere possesso mentalmente, in forma chiara e vivida, di uno dei tanti possibili oggetti o corsi di pensiero simultanei. La focalizzazione, la concentrazione della consapevolezza ne sono essenziali. Implicano il ritirarsi da alcune cose in modo da poter efficacemente occuparsi di altre..-william James
34 L attenzione L attenzione è: -di capacità limitata -selettiva -richiede concentrazione
35 Memoria: l attenzione Si riescono a memorizzare solo un certo numero di dettagli Pieter Bruegel il Vecchio, Il combattimento fra il carnevale e la quaresima, 1559
36 Memoria: l attenzione C è un perenne conflitto tra attenzione esogena ( grab ) e l attenzione endogena ( focus ). Un esempio di attenzione esogena è la reazione d orientamento.
37 Memoria: l attenzione Afferra l attenzione: l attenzione è in questo caso un riflesso che ti orienta verso uno stimolo inaspettato. Si riscontra in tutti gli animali ed è presente molto presto nella vita.
38 L attenzione L attenzione è selettiva: spesso vediamo solo quello che ci aspettiamo di vedere, magari perdendoci tutto il resto.
39 Filmato sul ruolo dell attenzione nella memoria
40 Gli script o schemi mentali
41 Gli script Gli «script» o schemi sono delle rappresentazioni mentali di cosa ci aspettiamo che succeda in un particolare ambiente o circostanza. E una memoria semantica/episodica su larga scala che guida la nostra comprensione dell esperienza quotidiana.
42 Gli script Gli «script» ci permettono di: -dare per scontato i dettagli comuni quando ascoltiamo una storia -avere una guida per le nostre azioni nelle situazioni che ci sono familiari -notare gli eventi poco familiari
43 I sette peccati capitali della memoria 1. Labilità: Tendenza a perdere le informazioni in funzione del tempo (dimenticare, interferenze o fallimento nel richiamare) 2. Avere la testa tra le nuvole : Comune fallimento nel ricordare fatti o attività programmate, probabilmente causato da attenzione insufficiente al momento della codifica.
44 3. Blocco: Temporaneo fallimento nel richiamo, avere il ricordo sulla punta della lingua. 4. Misattribuzione: Ricordare un fatto correttamente, ma attribuirlo a una fonte o contesto errato. 5. Suggestionabilità: Tendenza a incorporare informazioni fornite da altri nei propri ricordi ( false memorie ). 6. Parzialità: Tendenza delle nostre conoscenze, convinzioni o sentimenti a distorcere i ricordi del passato. 7. Persistenza: Inabilità a dimenticare cose che non vorrei ricordare mai ( flashback )
45 L immaginazione Immaginazione «Embodiment» come memoria del corpo. Se la narrazione è efficace, si possono attivare le aree uditorie del cervello immaginando la musica, o quelle visive immaginando un quadro o una scena. L immaginazione è, almeno in parte, fatta di memoria, cioè di qualcosa che si sa/conosce per averne fatto esperienza.
46 L immaginazione Esempio di capacità del linguaggio di evocare/abbinare sensazioni multisensoriali: BOOBA e KIKI
47 Narrare è un operazione apparentemente semplice, ma si fonda su processi cognitivi molto complessi, dei quali mantiene traccia.
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