La cooperazione italiana nei dati dei censimenti

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1 La cooperazione italiana nei dati dei censimenti Premessa Questo lavoro, suddiviso in quattro parti, analizza i risultati dei censimenti, dell industria e servizi a partire dal 1951; con particolare attenzione vengono osservati i dati dei censimenti dal 1971 al. Sono stati inoltre elaborati i dati relativi al censimento sulle Istituzioni non profit, nelle quali l Istat comprende le cooperative sociali. Nella prima parte si prendono in considerazione i dati generali, analizzando prima il periodo -, poi il periodo 1951-, confrontando l intera economia con l universo cooperativo. Nella seconda viene effettuata un analisi del numero di imprese e di addetti per classe di addetti; si fa riferimento dapprima al periodo - e successivamente al periodo Nella terza si considerano le imprese nazionali e cooperative con i rispettivi addetti per i diversi settori merceologici dal 1971 al. Nella quarta infine viene effettuata un indagine territoriale, per regione e area geografica, considerando oltre alle imprese anche le rispettive unità locali, con i propri addetti. 1 Dati generali 1.1 Censimenti - I dati resi noti dall VIII Censimento Generale dell Industria e dei Servizi forniscono indicazioni importanti sull evoluzione della struttura economica italiana avvenuta nel decennio -. Senza scendere in disamine approfondite, che saranno effettuate nei paragrafi successivi, ci limitiamo qui a registrare che il numero delle imprese aumenta complessivamente di oltre il 28%, mentre l occupazione si incrementa dell 8%. 1

2 Particolarmente significativo è il dato sullo sviluppo della cooperazione, sia in termini di numero di imprese che per la dimensione assunta dalla dinamica occupazionale. Complessivamente le imprese cooperative censite nel erano e gli occupati , di cui il 15,9% appartenenti alle cooperative sociali. 1 In termini relativi, ciò significa che presso le cooperative sono impegnati il 4,8% degli occupati complessivi presi in considerazione dal censimento. Tale percentuale sale al 5,8% se si escludono le istituzioni pubbliche. È da notare che se si considerano anche i lavoratori con contratto di collaborazione coordinata e continuativa (40.179) e i lavoratori interinali (2.800) il totale delle persone impegnate nella cooperazione sale a Inoltre, questo dato è ancora una sottovalutazione dell occupazione nella cooperazione, visto che non comprende gli addetti nelle imprese (non cooperative) controllate dalle cooperative (tenendo conto di questi ultimi, si supera il milione di unità). I dati del censimento, peraltro, mettono in evidenza che l apporto della cooperazione all occupazione complessiva è stato particolarmente significativo nel decennio -. In effetti, all aumento complessivo degli addetti (pari a ) la cooperazione ha contribuito con unità, pari ad un incidenza del 24,6%, se si considera l occupazione totale, e del 26% se si considerano gli addetti dell insieme delle imprese escludendo, quindi, le istituzioni pubbliche. Il numero delle imprese cooperative è cresciuto del 49,8% (all interno di esse le coop sociali hanno segnato un +338,8%) e l incremento degli addetti nelle cooperative è stato del 60,1%, a fronte di una media generale delle imprese del 9,1%. Questo dato assume una particolare rilevanza se si considera che gli addetti delle società (di persone e di capitali) sono cresciuti del 24,2% e quelli delle imprese individuali sono addirittura diminuiti 6,1%. 2 Gli addetti nelle cooperative sociali sono più che quadruplicati, passando dai del ai del (+442,2%). 1 I dati del riguardanti le cooperative sociali sono stati ricavati dalla differenza tra i valori risultanti dal censimento del (che comprendeva in un unica voce società cooperative e cooperative sociali) e quelli del censimento del (che ha escluso da tale aggregato le cooperative sociali). 2 Va tenuto presente che l incremento degli addetti nelle società di capitali comprende in misura significativa gli impiegati delle ex aziende municipalizzate che nel decennio si sono trasformate in s.p.a. 2

3 La cooperazione italiana nei dati dei censimenti 1.2 Censimenti Attraverso l analisi ed il confronto dei dati dei censimenti riguardanti il periodo 1951-, emerge il contributo della cooperazione, in termini di occupazione, allo sviluppo dell economia italiana. A fronte di tale espansione, il peso della cooperazione nell occupazione nel raggiunge quasi il 6% del totale ( addetti di cooperative su un totale di ), mentre nel 1951 si attestava al 2%. Per una migliore analisi del fenomeno cooperativo rispetto ai dati censuari è opportuno dividere il periodo considerato in due fasi: ; Nel primo periodo l occupazione si mantiene stabile con una tendenza alla diminuzione, 3 mentre il numero delle imprese cooperative diminuisce e raggiunge la soglia minima, pari a società. Nel secondo periodo, invece, l occupazione nelle società cooperative aumenta costantemente, passando dai addetti del 1971 ai del, con un incidenza rispetto al totale che passa dall 1,9% al 5,8%. Ciò è stato reso possibile grazie ad incrementi sempre maggiori rispetto al resto delle società. 4 A ciò ha corrisposto una crescita nel numero delle imprese cooperative che passano da a , con un aumento dell incidenza rispetto al totale imprese che dallo 0,5% nel 1971 arriva all 1,2% nel. 3 E soprattutto il decennio in cui si ha l incremento minore nel numero degli addetti (solo l 8% contro il 39% del decennio precedente) e in cui si ha addirittura un decremento del 12% nel numero delle imprese, che dalle del 1961 passano alle del Più precisamente, gli incrementi del numero degli addetti nelle cooperative nei decenni 71-81, e sono stati, rispettivamente, del 74,7%, del 61,2% e del 60%, contro un aumento delle società (di capitali e di persone) rispettivamente del 34,3%, del 17,6% e del 24,2%. 3

4 Tabella 1: Numero addetti per forma giuridica - FORMA GIURIDICA % sul totale % sul totale /91 IMPRESA INDIVIDUALE ,9% ,7% -6,1% SOCIETA' ,4% ,6% 24,2% DI PERSONE ,9% ,5% 5,3% DI CAPITALI ,5% ,1% 33,8% COOP ,3% ,8% 60,1% di cui Cooperative sociali ,2% ,8% 442,2% ISTITUZIONI NON PROFIT (escluse coop sociali) ,4% ,7% 35,5% ISTITUZIONI PUBBLICHE ,4% ,5% 2,7% ALTRE FORME D'IMPRESA ,6% ,6% -87,9% TOTALE ,0% ,0% 8,0% Fonte: elaborazioni su dati ISTAT. Tabella 2: Numero imprese per forma giuridica - FORMA GIURIDICA % sul totale % sul totale /91 IMPRESA INDIVIDUALE ,1% ,5% 12,7% SOCIETA' ,9% ,3% 55,3% DI PERSONE ,3% ,0% 33,6% DI CAPITALI ,6% ,3% 107,5% COOP ,1% ,2% 49,8% di cui Cooperative sociali ,04% ,1% 338,8% ISTITUZIONI NON PROFIT (escluse coop sociali) ,8% ,3% 282,1% ISTITUZIONI PUBBLICHE ,4% ,4% 19,7% ALTRE FORME D'IMPRESA ,8% ,3% -52,1% TOTALE ,0% ,0% 28,5% Fonte: elaborazioni su dati ISTAT. 4

5 La cooperazione italiana nei dati dei censimenti Tabella 3: Dati grezzi relativi al numero addetti con incidenza FORMA GIURIDICA 1951 % sul totale 1961 % sul totale 1971 % sul totale 1981 % sul totale % sul totale % sul totale IMPRESE INDIVIDUALI SOCIETA' DI CAPITALI DI PERSONE COOP ALTRE FORME (a) ,3% ,5% ,1% ,1% ,2% ,0% ,5% ,4% ,7% ,8% ,4% ,4% ,3% ,8% ,4% ,9% ,2% ,8% ,2% ,6% ,4% ,9% ,3% ,6% ,0% ,0% ,9% ,8% ,9% ,8% ,2% ,1% ,3% ,3% ,5% ,8% TOTALE ,0% ,0% ,0% ,0% ,0% ,0% (a) Nelle Altre forme sono escluse le istituzioni pubbliche e le cooperative sociali, mentre sono inclusi gli enti non profit Tabella 4: Dati grezzi relativi al numero imprese con incidenza FORMA GIURIDICA 1951 % sul totale 1961 % sul totale 1971 % sul totale 1981 % sul totale % sul totale % sul totale IMPRESE INDIVIDUALI SOCIETA' DI CAPITALI DI PERSONE ,4% ,6% ,9% ,3% ,4% ,8% ,3% ,4% ,3% ,5% ,0% ,4% ,5% ,7% ,2% ,7% ,6% ,3% ,8% ,8% ,1% ,8% ,4% ,1% COOP ALTRE FORME (a) ,7% ,6% ,5% ,7% ,1% ,2% ,5% ,3% ,3% ,4% ,6% ,6% TOTALE ,0% ,0% ,0% ,0% ,0% ,0% (a) Nelle Altre forme sono escluse le istituzioni pubbliche e le cooperative sociali, mentre sono inclusi gli enti non profit 5

6 80 60 variazioni percentuali Grafico 1: Impresa individuale Totale Altra forma d'impresa Istituzioni pubbliche Istituzioni non profit Grafico 2: Numero imprese - variazioni percentuali Impresa individuale Totale Altra forma d'impresa Istituzioni pubbliche Istituzioni non profit

7 La cooperazione italiana nei dati dei censimenti Grafico 3 : Distribuzione addetti per forma giuridica IMPRESE INDIVIDUALI SOCIETA' 2,0% COOP ENTI PUBBL. E ALTRE FORME 5,8% 2,8% 7,2% 26,0% 45,3% 45,5% ,4% 2,0% 6,1% 47,5% 1,9% 7,3% 42,1% 44,4% 48,7% ,8% 3,3% 38,1% 3,9% 8,5% 30,2% 55,8% 57,4%

8 Grafico 4: Quote di addetti sul totale 300 Società individuali Società di persone Società di capitali Società cooperative Altre forme Analisi per classe di addetti 2.1 Censimenti - Dai dati censuari emerge come la dimensione media delle imprese nel sia stata pari a 3,9 addetti. Le imprese individuali (1,6 addetti medi) e le società di persone (3,7 addetti medi) presentano, come è naturale, dimensioni inferiori alla media nazionale, mentre le società di capitali (14,3) e quelle cooperative (17,5) sono sopra la media. Tra le società cooperative emerge il dato riguardante le cooperative sociali, per le quali la dimensione media è pari a 26,3 addetti. Le cooperative, in altri termini, hanno una dimensione media superiore a quella delle altre forme d impresa. 8

9 La cooperazione italiana nei dati dei censimenti È importante notare come tra il e il le società cooperative tendono ad aumentare le loro dimensioni (+1,1 addetti per le cooperative in generale e +5 addetti per le cooperative sociali), mentre tutte le altre forme di impresa hanno registrato una diminuzione della loro dimensione media, con un dato generale che si attesta a 0,3 addetti. Questo dato denota ad una prima analisi, un comportamento delle cooperative assai diverso da quello delle altre imprese. Peraltro in un paragrafo successivo saranno effettuati approfondimenti settoriali al fine di valutare quale incidenza potrebbe avere nel fenomeno richiamato la composizione settoriale delle imprese cooperative rispetto al resto della struttura produttiva italiana. La maggiore dimensione media delle cooperative è confermata dall analisi sulla scomposizione per classe di addetti. La quota di imprese cooperative sul totale presenta dei valori più alti per le classi di addetti più elevate. A fronte di un incidenza media del 1,2%, la quota di cooperative con 1 e 2 addetti è rispettivamente dello 0,7% e 0,4% mentre è superiore al dato medio per tutte le altre classi. In particolare, per le imprese con dimensioni comprese tra 50 e 249 addetti, l incidenza delle cooperative è superiore al 10%, ed è vicina a tale valore anche per le classi più alte. Considerando anche le cooperative sociali questo dato è ancor più rilevante, attestandosi al 12,7%. Questi valori si confermano anche per le imprese con più di 1000 dipendenti, nelle quali l incidenza delle cooperative è del 9% (9,5% considerando le cooperative sociali). Da notare, infine, che tra il e il l incidenza delle due classi oltre i 500 addetti passa complessivamente dal 14,8% al 18%. I dati sul numero di addetti sono ancor più significativi. Nel l incidenza delle cooperative in termini di occupati è stata pari al 5% del totale delle imprese, con valori superiori alla media a partire dalla classe addetti. Come per il numero di imprese, nella fascia addetti si riscontra l incidenza più alta, con valori sempre superiori al 10%. Un analogo andamento si riscontra confrontando le cooperative sociali con le istituzioni non profit, oggetto di un censimento Istat mirato su questo settore. Infatti, a fronte di un incidenza media dello 0,9%, si riscontrano valori via via più elevati, e 9

10 superiori alla media, a partire dalla classe di addetti 16-19, con la sola eccezione dell ultima classe oltre i 1000 addetti, la cui incidenza ritorna nuovamente sotto la media. Guardando alle variazioni tra il e il è possibile trarre altre importanti riflessioni. L occupazione totale delle imprese con più di 20 addetti è aumentata di unità. Tale aumento per oltre il 50% è da attribuire alla cooperazione, che da sola incrementa il proprio numero di addetti di unità. Il precedente dato non comprende le cooperative sociali, in quanto per queste non è disponibile per il la distinzione per classe di addetti. Possiamo però sapere che nel decennio trascorso tra i due ultimi censimenti esse hanno aumentato l occupazione complessiva di oltre addetti. Infine, considerando la sola classe con più di addetti, rileviamo che a fronte di una diminuzione di occupati pari a unità nelle imprese non cooperative, le cooperative mostrano un incremento di unità. 2.2 Censimenti Allargando l orizzonte temporale, considerando quindi il periodo 1951-, emerge chiaramente (v. tab. 7) come le cooperative abbiano avuto lo stesso andamento nell evoluzione della dimensione media delle altre forme di impresa. Infatti per tutte ad una fase di espansione che ha raggiunto il punto più alto nel 1961 (ad eccezione delle cooperative, che lo hanno raggiunto nel 1971) è seguita una progressiva diminuzione. Complessivamente nel 1951 l occupazione media era di 4,2 addetti, mentre nel raggiunge quota 3,9 addetti. In questa fase di generale ridimensionamento aziendale, la contrazione subita dalle cooperative è comunque più lieve rispetto alle tendenze mostrate dalla struttura produttiva italiana. Al tempo stesso le cooperative sono l unica forma di impresa che vede nuovamente un aumento della propria dimensione media per addetti nel corso del decennio compreso tra i due ultimi censimenti. Questo dato, peraltro, si riscontra 10

11 La cooperazione italiana nei dati dei censimenti anche non tenendo conto dei più elevati incrementi di dimensione media registrati, come già detto, dalle cooperative sociali. Per approfondire l analisi rispetto alla classe di addetti ci si deve limitare ad un confronto tra i censimenti 1971-, in quanto per i due precedenti censimenti non esistono informazioni al riguardo. Sono altresì escluse da tale confronto per problemi di omogeneità le cooperative sociali. L analisi, infine, è stata condotta sia considerando i dati censuari omogeneizzati tra loro (tab. 1-6), sia i dati censuari grezzi (tab. 1a-6a) 5. Analizzando i dati emerge subito come, se in trent anni l incidenza delle imprese cooperative passa nel totale dall 0,5% all 1,2%, è nelle classi con più di 50 addetti fino a 1000 e più che si hanno gli incrementi più elevati. Infatti considerando complessivamente tali classi, lo loro incidenza passa dal 22,7% nel 1971 al 59,8% del. Anche se sono le imprese cooperative nella prima classe di addetti, oltre un terzo del totale, è innegabile il contributo della cooperazione alle medie e grandi forme di imprese italiane, visto che l incremento dell apporto delle cooperative in queste classi dal 1971 al in media è stato del 3% (v. tab. 3 o 3a). Si deve inoltre rilevare che l addensarsi delle cooperative nella prima classe è dovuto alla forte presenza della cooperazione di abitazione, che, per il raggiungimento del suo obiettivo sociale, non richiede necessariamente impiego di lavoratori dipendenti. Analizzando il numero di addetti per classe di addetti si ha un ulteriore conferma; infatti il 63% dell occupazione cooperativa è presente nelle classi oltre i 50 addetti; per queste l incremento nell incidenza dal 1971 al è stato in media del 3,5%. 5 I dati che seguono si riferiscono alle informazioni omogeneizzate fornite dall Istat, in quanto non si sono osservate significative differenze tra i due campi di osservazione. 11

12 Tabella 1: Numero imprese per classe di addetti Classe e piu' Totale: Tabella 2: Numero imprese cooperative* per classe di addetti Classe e piu' Totale: * escluse coop sociali Tabella 3: Incidenza imprese cooperative* per classe di addetti Classe ,1% 0,2% 0,4% 0,7% 2 0,3% 0,4% 0,6% 0,4% ,9% 0,9% 1,5% 1,6% ,4% 1,6% 3,0% 3,5% ,2% 3,4% 4,2% 4,0% ,8% 3,8% 4,5% 4,9% ,1% 5,1% 6,4% 6,7% ,9% 5,7% 8,0% 9,8% ,4% 5,4% 8,7% 11,5% ,4% 6,4% 7,1% 10,9% ,5% 6,9% 7,8% 9,5% ,9% 5,8% 8,2% 9,5% 1000 e piu' 1,6% 3,0% 7,1% 8,7% Totale: 0,5% 0,7% 1,1% 1,2% * escluse coop sociali Fonte: elaborazione su dati omogenei censimenti Istat Industria e Servizi

13 La cooperazione italiana nei dati dei censimenti Tabella 4: Numero di addetti per classe di addetti Classe e piu' Totale: Tabella 5: Numero addetti cooperative* per classe di addetti Classe e piu' Totale: * escluse coop sociali Tabella 6: Incidenza addetti cooperative* per classe di addetti Classe ,1% 0,2% 0,4% 0,7% 2 0,3% 0,4% 0,6% 0,4% ,0% 1,0% 1,6% 1,7% ,4% 1,6% 3,1% 3,5% ,2% 3,4% 4,2% 4,0% ,8% 3,8% 4,5% 4,9% ,2% 5,1% 6,6% 6,9% ,0% 5,6% 7,9% 9,9% ,3% 5,4% 8,7% 11,4% ,4% 6,3% 7,1% 10,8% ,5% 6,8% 7,9% 9,3% ,8% 5,9% 8,2% 9,6% 1000 e piu' 0,9% 1,6% 3,2% 7,7% Totale: 1,9% 2,7% 3,8% 5,0% * escluse coop sociali Fonte: elaborazione su dati omogenei censimenti Istat Industria e Servizi

14 Tabella 1a: Numero imprese per classe di addetti Classe e piu' Totale: Tabella 2a: Numero imprese cooperative* per classe di addetti Classe e piu' Totale: * escluse coop sociali Tabella 3a: Incidenza imprese cooperative* per classe di addetti Classe ,1% 0,2% 0,3% 0,7% 2 0,3% 0,4% 0,5% 0,4% ,9% 1,0% 1,5% 1,7% ,4% 1,6% 3,0% 3,8% ,2% 3,6% 4,4% 4,3% ,8% 4,0% 4,7% 5,3% ,1% 5,2% 6,6% 7,2% ,9% 5,6% 8,0% 10,2% ,4% 5,3% 8,7% 11,5% ,4% 6,7% 7,0% 11,0% ,5% 6,8% 8,0% 9,8% ,9% 5,6% 7,8% 9,2% 1000 e piu' 1,6% 2,9% 7,0% 8,8% Totale: 0,5% 0,7% 1,0% 1,2% * escluse coop sociali Fonte: elaborazione su dati omogenei censimenti Istat Industria e Servizi

15 La cooperazione italiana nei dati dei censimenti Tabella 4a: Numero di addetti per classe di addetti Classe e piu' Totale: Tabella 5a: cooperative* per classe di addetti Classe e piu' Totale: * escluse coop sociali Tabella 6a: Incidenza addetti cooperative* per classe di addetti Classe ,1% 0,2% 0,3% 0,7% 2 0,3% 0,4% 0,5% 0,4% ,0% 1,0% 1,6% 1,8% ,4% 1,7% 3,2% 3,8% ,2% 3,6% 4,4% 4,3% ,8% 4,0% 4,7% 5,4% ,2% 5,3% 6,8% 7,5% ,0% 5,6% 8,0% 10,2% ,3% 5,2% 8,7% 11,5% ,4% 6,6% 7,0% 10,9% ,5% 6,7% 8,2% 9,6% ,8% 5,8% 7,8% 9,4% 1000 e piu' 0,9% 1,6% 3,2% 7,7% Totale: 1,9% 2,8% 3,8% 5,0% * escluse coop sociali Fonte: elaborazione su dati omogenei censimenti Istat Industria e Servizi

16 Tabella 7: Occupazione media per forma di impresa FORMA GIURIDICA medi 1951 medi 1961 medi 1971 medi 1981 medi medi IMPRESE INDIVIDUALI SOCIETA' DI CAPITALI DI PERSONE COOP ALTRE SOCIALI 2,3 2,6 2,3 2,1 1,9 1,6 24,5 25,6 23,4 14,5 9,8 7,8 59,2 83,6 71,4 37,6 22,1 14,3 9,4 11,2 10,0 6,0 4,6 3,7 12,8 15,7 19,3 18,2 16,4 17,5 12,8 15,7 19,3 18,2 16,2 16, ,3 26,3 TOTALE 4,2 4,6 4,6 4,4 4,2 3,9 Fonte: elaborazione su dati grezzi censimenti Istat 1951-con esclusione delle altre forme di impresa Grafico 1 : Dimensione media per forma giuridica 60,0 IMPRESE INDIVIDUALI DI CAPITALI DI PERSONE COOP* 50,0 40,0 30,0 20,0 10,0 0,0 medi 1951 medi *Nelle coop sono escluse quelle sociali 16

17 La cooperazione italiana nei dati dei censimenti Classe Tabella 8: Numero imprese per classe di addetti Individuali Società di persone Società di capitali Società Cooperative Altre forme d'impresa e piu' Totale: Totale Fonte: Censimento Istat Industria e Servizi Tabella 9: Numero imprese e istituzioni non profit per classe di addetti Classe Individuali Società di persone Società di capitali Società Cooperative Altre forme d'impresa Totale Istituzioni non profit di cui Coop sociali Totale Unità senza addetti e piu' Totale: Fonte: Censimento Istat Industria e Servizi e Istituzioni non profit 17

18 Tabella 10: Incidenza imprese per classe di addetti Classe Individuali Società di persone Società di capitali Società Cooperative Altre forme d'impresa Totale 1 92,9% 4,2% 2,2% 0,3% 0,4% 100,0% 2 67,8% 26,6% 4,0% 0,5% 1,0% 100,0% ,0% 36,1% 10,0% 1,5% 1,4% 100,0% ,3% 42,5% 20,8% 3,0% 1,4% 100,0% ,8% 39,2% 33,5% 4,4% 1,1% 100,0% ,4% 34,5% 42,4% 4,7% 1,0% 100,0% ,6% 21,3% 61,4% 6,6% 1,1% 100,0% ,8% 8,1% 79,2% 8,0% 1,8% 100,0% ,0% 4,1% 83,2% 8,7% 3,0% 100,0% ,5% 2,2% 86,9% 7,0% 3,4% 100,0% ,2% 1,9% 84,4% 8,0% 5,5% 100,0% ,1% 1,4% 81,6% 7,8% 9,1% 100,0% 1000 e piu' 0,2% 0,4% 77,6% 7,0% 14,7% 100,0% Totale: 71,7% 18,7% 7,8% 1,0% 0,8% 100,0% Fonte: Censimento Istat Industria e Servizi Tabella 11: Incidenza imprese e istituzioni non profit per classe di addetti Classe Individuali Società di persone Società di capitali Società Cooperative Altre forme d'impresa Totale Istituzioni non profit di cui Coop sociali Unità senza addetti ,6% 0,4% 1 83,2% 7,7% 8,1% 0,7% 0,3% 100,0% 0,5% 0,01% 2 52,9% 37,7% 8,7% 0,4% 0,2% 100,0% 0,8% 0,04% ,8% 41,4% 16,8% 1,7% 0,4% 100,0% 1,3% 0,1% ,6% 40,8% 30,5% 3,8% 0,4% 100,0% 2,2% 0,4% ,1% 34,4% 45,8% 4,3% 0,4% 100,0% 2,9% 0,7% ,2% 29,8% 54,2% 5,3% 0,4% 100,0% 3,2% 1,1% ,9% 16,4% 70,8% 7,2% 0,7% 100,0% 4,8% 1,9% ,2% 4,6% 82,8% 10,2% 1,2% 100,0% 6,5% 2,8% ,3% 1,9% 85,1% 11,5% 1,3% 100,0% 6,9% 3,0% ,4% 0,9% 85,8% 11,0% 1,9% 100,0% 6,0% 2,0% ,3% 0,7% 87,6% 9,8% 1,6% 100,0% 5,2% 1,9% ,1% 0,1% 88,1% 9,2% 2,4% 100,0% 6,1% 2,1% 1000 e piu' 0,0% 0,0% 89,1% 8,8% 2,2% 100,0% 5,5% 1,2% Totale: 65,3% 20,2% 13,0% 1,2% 0,3% 100,0% 5,4% 0,1% Fonte: Censimento Istat Industria e Servizi e Istituzioni non profit 18

19 La cooperazione italiana nei dati dei censimenti Classe Tabella 12: Numero addetti per classe di addetti Individuali Società di persone Società di capitali Società Cooperative Altre forme d'impresa e piu' Totale: Totale Fonte: Censimento Istat Industria e Servizi Tabella 13: Numero addetti per classe di addetti Classe Individuali Società di persone Società di capitali Società Cooperative Altre forme d'impresa Totale Istituzioni non profit di cui Coop sociali Totale Unità senza addetti e piu' Totale: Fonte: Censimento Istat Industria e Servizi e Istituzioni non profit 19

20 Classe Tabella 14 : Incidenza addetti per classe di addetti Individuali Società di persone Società di capitali Società Cooperative Altre forme d'impresa 1 92,9% 4,2% 2,2% 0,3% 0,4% 100,0% 2 67,8% 26,6% 4,0% 0,5% 1,0% 100,0% ,7% 36,8% 10,6% 1,6% 1,4% 100,0% ,7% 42,5% 21,3% 3,2% 1,4% 100,0% ,5% 39,0% 34,1% 4,4% 1,1% 100,0% ,4% 34,5% 42,4% 4,7% 1,0% 100,0% ,7% 19,6% 63,8% 6,8% 1,1% 100,0% ,6% 7,8% 79,7% 8,0% 1,9% 100,0% ,0% 3,9% 83,4% 8,7% 3,0% 100,0% ,5% 2,2% 87,0% 7,0% 3,4% 100,0% ,2% 1,8% 84,2% 8,2% 5,6% 100,0% ,2% 1,3% 81,4% 7,8% 9,3% 100,0% 1000 e piu' 0,1% 0,2% 58,9% 3,2% 37,6% 100,0% Totale: 30,8% 19,6% 38,9% 3,8% 6,9% 100,0% Totale Fonte: Censimento Istat Industria e Servizi Tabella 15: Incidenza addetti per classe di addetti Classe Individuali Società di persone Società di capitali Società Cooperative Altre forme d'impresa Totale Istituzioni non profit di cui Coop sociali Unità senza addetti ,2% 7,7% 8,1% 0,7% 0,3% 100,0% 0,5% 0,01% 2 52,9% 37,7% 8,7% 0,4% 0,2% 100,0% 0,8% 0,04% ,8% 41,7% 17,4% 1,8% 0,4% 100,0% 1,4% 0,14% ,2% 40,6% 31,1% 3,8% 0,4% 100,0% 2,3% 0,42% ,8% 34,0% 46,5% 4,3% 0,4% 100,0% 2,9% 0,75% ,1% 29,8% 54,2% 5,4% 0,4% 100,0% 3,2% 1,06% ,3% 14,8% 72,7% 7,5% 0,8% 100,0% 4,9% 2,00% ,2% 4,3% 83,0% 10,2% 1,2% 100,0% 6,4% 2,75% ,2% 1,8% 85,2% 11,5% 1,3% 100,0% 6,7% 2,89% ,3% 1,0% 85,9% 10,9% 1,9% 100,0% 6,1% 2,07% ,4% 0,7% 87,8% 9,6% 1,6% 100,0% 5,0% 1,82% ,1% 0,1% 87,9% 9,4% 2,6% 100,0% 6,1% 2,06% 1000 e piu' 0,0% 0,0% 90,8% 7,7% 1,4% 100,0% 3,1% 0,43% Totale: 26,8% 19,2% 48,3% 5,0% 0,8% 100,0% 3,0% 0,92% Fonte: Censimento Istat Industria e Servizi e Istituzioni non profit 20

21 La cooperazione italiana nei dati dei censimenti Tabella 16: Occupazione media per forma di impresa FORMA GIURIDICA medi medi IMPRESE INDIVIDUALI SOCIETA' DI PERSONE DI CAPITALI COOP COOP SOCIALI ALTRE COOP TOTALE 1,9 1,6-0,3 9,8 7,8-2,0 4,6 3,7-1,0 22,1 14,3-7,9 16,4 17,5 1,1 21,3 26,3 5,0 16,2 16,5 0,3 4,2 3,9-0,3 Grafico 2: Dimensione media - per forma giuridica 25,0 IMPRESE INDIVIDUALI DI PERSONE DI CAPITALI COOP 20,0 15,0 10,0 5,0 0,0 medi medi 21

22 3 Analisi settoriale 3.1 Avvertenze metodologiche Occorre segnalare come questa analisi settoriale, che prende a riferimento le imprese cooperative 6 e il relativo numero di addetti per sezione economica dal 1971 al, si presenti molto problematica per le classificazioni effettuate dall Istat nei diversi censimenti, dai quali emergono incognite, per la maggior parte non comprensibili, se non per una errata classificazione. Ciò si manifesta soprattutto nel confronto tra il e il. Nel settore delle Costruzioni, ad esempio, il grande aumento verificatosi nel numero di imprese cooperative nel è probabilmente da attribuire all inserimento in questo settore delle cooperative di abitazione (di imprese ben sono imprese che hanno un solo addetto). Di difficile comprensione è anche l eccessiva diminuzione di imprese cooperative nel commercio (-49,8%), che passano da imprese nel alle del. I dati e le considerazioni che emergono da questo lavoro non hanno dunque un livello di attendibilità assoluta, per cui ci si riserva di svolgere ulteriori approfondimenti. Per una più chiara lettura e comprensione dei dati si è reso opportuno unire alcuni settori in macrosettori. Così Agricoltura e Pesca formano un unico settore, le Attività Manifatturiere comprendono anche le Estrazioni di Minerali e Produzione e Distribuzione di Energia Elettrica, Gas e Acqua; le Costruzioni e il Commercio vengono invece considerati separatamente, mentre il Terziario racchiude tutti gli altri 7. 6 Le cooperative sociali non sono state comprese nei censimenti assieme alle imprese. L Istat infatti ha di recente creato, per il, un censimento relativo al cosiddetto terzo settore, composto da istituzioni private e imprese nonprofit, in cui sono state inserite le cooperative sociali. Per tale ragione le cooperative sociali saranno oggetto di una trattazione separata, anche se dovrebbero essere aggiunte al comparto cooperativo operante nel terziario. 7 Il macrosettore Terziario comprende i settori: H Alberghi e Ristoranti, I Trasporti, Magazzinaggio e Comunicazioni, J Intermediazione Monetaria e Finanziaria, K Attività Immobiliari, Noleggio, Informatica, Ricerca, Professionisti ed Imprenditori, M Istruzione, N Sanità e altri servizi sociali, O Altri servizi pubblici, Sociali e Personali. 22

23 La cooperazione italiana nei dati dei censimenti Il lavoro è strutturato in tre parti. Nella prima viene proposto il quadro complessivo della cooperazione alla luce dell ultimo censimento. Nella seconda viene effettuato un confronto -, mentre nella terza si ha una panoramica più ampia, visto che si osserva l intero periodo Per quei settori (Attività Manifatturiere e Terziario) che comprendono attività economiche tra loro molto differenti si è ritenuto opportuno, inoltre, effettuare un analisi più approfondita, disaggregando ulteriormente i dati disponibili. 3.2 Situazione al La cooperazione rappresenta l 1,2% delle imprese operanti in Italia e occupa il 5,0% degli addetti complessivi (v. tab. 3). Se si calcola il numero medio di addetti per impresa, è importante sottolineare come ciascun settore cooperativo mostra una dimensione più elevata nei confronti dei rispettivi settori dell economia nazionale. Il settore dell Agricoltura e della Pesca, nonostante sia quello all interno del mondo cooperativo con un minor numero di imprese e di addetti, presenta l incidenza rispetto al totale economia più elevata, ben il 9,1% per il numero di imprese e il 37,3% per gli addetti. Le Attività Manifatturiere rappresentano l 11,1% di imprese e il 10,9% degli addetti dell intero universo cooperativo. Rispetto all economia nazionale del settore le cooperative hanno una incidenza dell 1,0% nel numero delle imprese e dell 1,7% negli addetti. Il settore delle Costruzioni, dopo il settore terziario, ha il più alto numero di imprese, il 22,8% del totale imprese cooperative, ma solo il 7,4% degli addetti. Come già precedentemente segnalato questo settore mostra dei valori non attendibili, soprattutto sul versante del numero di imprese (ben ) in rapporto agli occupati. 23

24 Tale anomalia può essere spiegata con un inserimento da parte dell Istat in questo settore delle cooperative di abitazione. Tale interpretazione è supportata dalla divisione per classe di addetti (v. tab. A), dove ben cooperative, ovvero il 56,8% del totale, è compreso nella prima classe con un solo addetto. Il Commercio comprende il 7,4% del totale imprese cooperative e il 9,4% dei rispettivi addetti. In questo settore le imprese cooperative pesano per lo 0,3% sul totale imprese nazionali e per il 2,4% rispetto al totale addetti. Il numero medio di addetti è di 20,8, contro il 2,6 dell intera economia. A tal proposito si può osservare come le imprese cooperative con più di 1000 addetti (che in media hanno addetti) rappresentano il 18% nel numero di imprese e il 17,7% nell occupazione, rispetto alla stessa classe, dell intera economia (v. tab. B). Tabella A: Numero imprese cooperative per classe di addetti Settore costruzioni Classe e piu' Totale:

25 La cooperazione italiana nei dati dei censimenti Tabella B: Numero di imprese e addetti per classe di addetti Settore Commercio Classe Classe cooperative cooperative e piu' e piu' Totale: Totale: Fonte: dati censimento Istat Dall ultimo censimento del emerge chiaramente come il Terziario raccolga il più alto numero di imprese cooperative e di addetti. Questo settore raccoglie, infatti, ben il 52% di imprese cooperative e oltre il 67% dei relativi addetti (v. tab. 2). Rispetto al totale economia si raggiunge un incidenza nel numero di imprese cooperative dell 1,4% e del 9% negli addetti (v. tab. 3). Inoltre il settore dei Servizi è quello con il più elevato numero medio di addetti per cooperativa (ben 21,4 addetti, contro una media di 16,5 addetti). Cooperative sociali : Le istituzioni nonprofit nel ammontano a con addetti (v. tab. C). Se le cooperative sociali nel numero rappresentano il 2,4% del totale 8, è innegabile il loro grande apporto all occupazione, che costituisce ben il 30,5% del totale, con addetti. Ciò a conferma della natura di impresa delle cooperative sociali. 8 In gran parte le istituzioni no profit sono rappresentate da associazioni non riconosciute ( ) e da associazioni riconosciute (62.000) 25

26 Tabella C: Numero istituzioni no profit e addetti FORMA ISTITUZIONI ADDETTI Istituzioni nonprofit di cui Cooperative sociali Censimenti - Nell ultimo decennio le imprese cooperative sono aumentate del 38,9% (da a ), mentre il numero di addetti del 41,2% (da a ). L aumento dell intera economia invece è stato nel numero di imprese rispettivamente del 23,7% (da a ) e nel numero di addetti del 7,8% (da a ). Il settore Agricoltura e Pesca è aumentato molto sia in termini di imprese cooperative (+76,4%), che in termini di relativa occupazione (+32,1). La sua incidenza, per il numero di imprese, rispetto all intera economia passa dal 5,6% del al 9,1% del, mentre per gli addetti si passa dal 28,9% del al 37,3% del. Le Attività manifatturiere vedono diminuire tra il e il sia le imprese cooperative (-19,5%), sia i rispettivi occupati (-23,9%). Questo andamento negativo è comune non solo al mondo cooperativo, ma anche all intera economia, anche se per quest ultima ciò avviene in misura minore (si ha infatti una diminuzione nelle imprese dell 1,5% e negli occupati un calo del 7,7%). Per le Costruzioni, come già detto, bisogna essere molto cauti con l interpretazione dei dati. Da essi emergerebbe nell ultimo decennio un aumento delle imprese cooperative del 113,4% (da a ) a fronte di una riduzione negli addetti del 6,3% (da a ). Peraltro l aumento di imprese si concentra proprio nella classe con un addetto, dove, secondo la nostra valutazione, sono state 26

27 La cooperazione italiana nei dati dei censimenti erroneamente inserite le cooperative di abitazione. Inoltre si può osservare dalla tabella D come vi sia stato tra il e il una forte diminuzione di addetti nelle cooperative con più di 10 addetti, (anche se ciò avviene già dal 1981). Tabella D: Numero addetti imprese cooperative per classe di addetti Settore costruzioni Classe e piu' Totale: Nel Commercio vi è stato un forte calo nel numero di imprese cooperative (- 49,8%), che da nel passano a nel, cui ha corrisposto una riduzione, anche se minore (-11,4%) nel numero di addetti. Questa riduzione ha coinvolto anche il resto dell economia, sia pure in misura nettamente inferiore (-3,9% per le imprese e -3,2% per gli addetti). Ciò è avvenuto a causa di una riduzione, all interno del settore, di imprese di commercio all ingrosso 9 e intermediari del commercio (che da imprese nel passano a nel ) e di imprese di commercio al dettaglio 10 (che passano da nel a nel ). Nel Terziario invece, si vedono aumentare le imprese cooperative del 80,2% (da a ) e gli addetti del 92,2% (da a ). Questo 9 Vi è stata una forte riduzione negli intermediari del commercio, nel commercio all ingrosso di materie prime agricole e di animali vivi, di prodotti alimentari, bevande e tabacco, di altri beni di consumo finale e di macchinari e attrezzature. 10 Vi è stata una forte riduzione di imprese di commercio al dettaglio in esercizi non specializzati, in servizi specializzati di prodotti alimentari, bevande e tabacco, e nel commercio di altri prodotti ( no seconda mano). 27

28 macrosettore 11, che è cresciuto in misura maggiore rispetto all intera economia, ha visto così passare l incidenza del numero di imprese cooperative dall 1,3% all 1,4%, mentre per gli occupati dal 6,1% al 9%. Cooperative sociali -: dal confronto con il risulta evidente come le cooperative sociali sono cresciute nel numero in misura poco superiore, in termini di incrementi percentuali, rispetto al totale delle istituzioni nonprofit (+338% per le cooperative sociali, contro +283% per le altre); significativo invece è stato l incremento nell occupazione; infatti gli addetti di cooperative sociali hanno avuto un incremento del 442% contro un aumento dell intera occupazione del nonprofit del 75,8% (v. tab E). Tabella E: Numero istituzioni no profit e addetti - FORMA GIURIDICA ISTITUZIONI ADDETTI ISTITUZIONI Istituzioni nonprofit di cui Cooperative sociali ADDETTI Censimenti Nel periodo il numero di imprese cooperative aumenta del 344,1% (da a ), contro un aumento dell 82,6% dell intera economia, arrivando così ad un incidenza sul totale imprese dell 1,2% nel, contro lo 0,5% del 1971 (v. tab ). Il numero di addetti di cooperative aumenta invece del 278,9% (da a ), mentre l aumento nazionale è del 41,8%. L incidenza dell occupazione cooperativa nel sistema economico nazionale passa così dall 1,9% del 1971 al 5% del (v. tab ). 11 Si ricorda che il Teziario comprende: H Alberghi e Ristoranti, I Trasporti, Magazzinaggio e Comunicazioni, J Intermediazione Monetaria e Finanziaria, K Attività Immobiliari, Noleggio, Informatica, Ricerca, Professionisti ed Imprenditori, M Istruzione, N Sanità e altri servizi sociali, O Altri servizi pubblici, Sociali e Personali. 28

29 La cooperazione italiana nei dati dei censimenti Osservando i tassi di crescita emerge come nel settore dell Agricoltura e Pesca l aumento delle imprese è stato notevole (+213,5%), mentre più contenuto è stato l incremento degli addetti (+13%). Crescono, nei quattro decenni considerati, le imprese cooperative nelle Attività Manifatturiere e i relativi addetti, con valori superiori rispetto all intera economia. Le imprese cooperative, in questo settore hanno avuto un incremento nel numero del 49,5% contro l aumento del 10,4% delle totale economia. I rispettivi addetti sono aumentati del 94,1%, contro una riduzione dell occupazione nazionale nello stesso settore del 6,5%. A fronte di tale aumenti la relativa incidenza delle cooperative sul totale economia ha raggiunto nel l 1% per il numero di imprese (nel 1971 era 0,7%) e l 1,7% per gli addetti (nel 1971 era 0,8%). Ricordando i dubbi più volte espressi, le imprese cooperative nel settore delle Costruzioni sarebbero aumentate nel numero del 1316,4%, e del 79,7% nell occupazione, portando così l incidenza sul totale dallo 0,6% nel 1971 al 2,1% nel per le imprese, e dal 3,4% nel 1971 al 3,8% nel per gli occupati. Anche per il Commercio si è avuta una crescita maggiore rispetto all economia nazionale. Mentre per il numero di imprese le cooperative aumentano del 30,7% contro una crescita totale del settore del 10,7%, è notevole il maggior incremento cooperativo nell occupazione. Infatti gli addetti cooperativi del settore sono aumentati dal 1971 al del 191,7%, contro una crescita totale del 27,6%. A fronte di ciò l incidenza della cooperazione sull occupazione totale nel Commercio passa dall 1% del 1971 al 2,4% del. Osservando i grafici 1-2 e 3-4 è evidente come lo sviluppo economico delle cooperative sia stato caratterizzato dal 1971 al da una forte spinta alla terziarizzazione. Nel il 52% del totale imprese cooperative appartiene al Terziario, mentre nel 1971 era il 25%. Nell occupazione si raggiunge addirittura il 68%, contro il 35% del

30 Nel periodo considerato le imprese cooperative dei servizi sono aumentate del 818,4% (da a ), mentre gli addetti si sono accresciuti del 627,6% (da a ). 3.5 Andamento dei comparti nelle Attività manifatturiere Delle imprese manifatturiere censite nel, il 12,3% appartiene al settore dell Industria Alimentare e delle Bevande (v. tab. 17). La composizione settoriale per le cooperative è notevolmente differente, infatti ben il 42,9% appartiene all Industria Alimentare e delle Bevande, con un incidenza del 3,3% sul totale (a fronte di un livello di incidenza per l intero settore manifatturiero pari allo 0,9%) (v. tab. 18). In termini di occupati, la differenza tra cooperative e altre forme d impresa è ancor più accentuata; infatti per le cooperative il numero di addetti nell alimentare è maggiore del numero di addetti nel resto del settore e l incidenza sul totale raggiunge il 9,7%, contro l 1,7% del settore aggregato (v. tab. 24) Dall analisi del trend temporale, relativo all intera economia, si nota che, il settore nel complesso è in contrazione a partire dal 1981 (sia in termini di numero di imprese che di addetti). In particolare si riscontra nel trentennio 1971-, una crescita del numero di imprese nelle altre attività manifatturiere dell 8,5%, e una diminuzione del numero di addetti del 6,2% (v. tab. 20 e 25). Nell Industria Alimentare si ha un aumento nel numero di imprese del 30,7%, rimanendo tuttavia sostanzialmente invariato il numero di addetti. Per le cooperative nel decennio il numero di imprese appartenenti al comparto alimentare è in calo del 23,3%, mentre il numero di imprese appartenenti alle altre attività manifatturiere è in contrazione del 17,6%. Guardando al periodo il dato del comparto alimentare mostra una diminuzione del 22,9% in termini di imprese, contro un aumento del 53% in termini di addetti. Sono quindi notevolmente aumentati gli addetti medi per impresa. Le altre Attività Manifatturiere vedono invece aumentare la numerosità delle imprese del 30

31 La cooperazione italiana nei dati dei censimenti 521,6%, mentre per il numero di addetti l incremento è stato del 213% (v. tab. 22 e 26). 3.6 Andamento dei comparti nel Terziario (escluso il Commercio) Il numero totale di imprese appartenenti al terziario (escluso il commercio trattato a parte) è Il settore, all interno dei Servizi, che ha peso maggiore è quello delle Attività immobiliari, Noleggio, Informatica, Ricerca, Attività Professionali e Imprenditoriali (settore K) con imprese, il 48,2% del totale (v. tab. 27). L incidenza complessiva delle imprese cooperative ammonta all 1,4% (sono ) con punte del 5,5% nell Istruzione (settore M) e del 3,6% nei Trasporti, Magazzinaggio e Comunicazioni (settore I) (v. tab. 29). Anche per le cooperative, il comparto più numeroso è quello delle Attività immobiliari, Noleggio, Informatica, Ricerca, Attività Professionali e Imprenditoriali ( imprese), cui fanno seguito i Trasporti, Magazzinaggio e Comunicazioni con imprese (v. tab. 28). In termini di addetti il quadro che si è descritto non cambia se non per il fatto che le cooperative hanno un incidenza maggiore: esse, infatti, raggiungono il 9% degli addetti totali, con un massimo del 14,1% nel settore dell Intermediazione Monetaria e Finanziaria (v. tab. 34). Le dinamiche temporali del terziario mostrano un forte incremento del numero di imprese, che cresce del 59,7% tra il e il e del 262,8% tra 1971 e e una fortissima crescita nel settore K (+125% nell ultimo decennio e % nei trent anni censiti) (v. tab. 30). Valori simili si evidenziano guardando al numero di addetti: tutti i settori hanno una crescita positiva ad eccezione dell Istruzione, che tra il e il si contrae del 22,1% (anche se dal 71 al 01 registra un incremento del 293%) (v. tab. 35). Passando alle cooperative emerge, nel decennio -, l incremento del numero di imprese nei Trasporti, Magazzinaggio e Comunicazioni (+131,4%), mentre 31

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