Rassegna stampa PROGETTO BEHTA: ONCOLOGI OGGI A BOLOGNA PER FORMARSI ED INFORMARE SUL DOLORE EPISODICO INTENSO" Bologna, 7 Maggio 2012

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1 RASSEGNA STAMPA aggiornata al 11 Maggio 2012

2 Rassegna stampa PROGETTO BEHTA: ONCOLOGI OGGI A BOLOGNA PER FORMARSI ED INFORMARE SUL DOLORE EPISODICO INTENSO" Bologna, 7 Maggio 2012 Testata Lettori Ascoltatori Utenti unici Titolo Data Giornalista Agenzie Fidest Quotidiani Il Resto del Carlino Totale utenti unici Dolore episodico intenso In piazza VIII Agosto contro il dolore cronico 8 Maggio Maggio 2012 Web Bologna2000.com Sassuolo2000.com Youbologna.it Salus.it Clicmedicina.it Salute: lunedì 7 maggio fa tappa a Bologna il tour contro il dolore cronico Salute: lunedì 7 maggio fa tappa a Bologna il tour contro il dolore cronico In piazza contro il dolore cronico Progetto Behta: oncologi oggi a Bologna per formarsi ed informare sul dolore episodico intenso Progetto Behta: oncologi a Bologna per 4 Maggio Maggio Maggio Maggio Maggio 2012

3 Totale utenti unici formarsi ed informare sul dolore episodico intenso

4 AGENZIE

5 8 Maggio 2012 Dolore episodico intenso Bologna. Formare e informare sul dolore oncologico e sulle possibilità di cure palliative: fa tappa oggi a Bologna il Progetto BEHTA, coinvolgendo oltre 40 specialisti che saranno destinatari di un corso specifico nella sala conferenze viaggiante, partita da Roma il 12 aprile e che toccherà complessivamente 14 città in tutta Italia. Quella di Bologna è l ottava tappa del tour nazionale promosso da Grünenthal; prossimo appuntamento a Genova, il 10 Maggio. Si tratta di un evento spiega il dottor Giampiero Porzio, responsabile scientifico della tappa emiliana del Progetto Behta, Dirigente Medico presso l Unità Operativa di Oncologia dell Aquila e fondatore della Onlus L Aquila per la vita, impegnata soprattutto nelle cure palliative e nella terapia domiciliare che prende in esame uno dei problemi di maggior frequenza nei pazienti oncologici: quello che viene definito Breakthrough cancer Pain (BTcP), in italiano dolore episodico intenso. E il picco di sofferenza che compare in un contesto di dolore pur ben controllato. E quindi un problema che inficia la qualità della vita dei pazienti, che crea apprensioni ai familiari e che è spesso causa di accessi in ospedale: una problematica che presenta quindi diverse sfaccettature e che merita un approccio a trecentosessanta gradi, sia dal punto di vista della diagnosi che del trattamento. Obiettivo dell iniziativa in generale, e quindi anche della giornata di Bologna, è quello di fornire a tutti gli specialisti che operano quotidianamente con i pazienti oncologici gli strumenti necessari per prevenire questo tipo di dolore e per risolverlo qualora compaia. Mi sembra valida anche la formula itinerante: grazie al Progetto Behta abbiamo modo di incontrare, formandoli, la maggior parte dei nostri colleghi sull intero territorio nazionale. E naturale, infine, che il focus della giornata riguardi i farmaci oppioidi, che sono di gran lunga il rimedio più efficace contro il Btcp: le nuove formulazioni a base di Fentanyl ci consentono di avere maggiore rapidità di azione con la massima sicurezza. Occupandomi ogni giorno di cure domiciliari, vorrei sottolineare che questo tipo di farmaci ci permette, a casa del paziente, di avere la stessa rapidità di azione di un farmaco che si utilizzerebbe normalmente in ospedale, per di più in tutta sicurezza, senza alcun problema per i familiari. Mi sembra un bel passo avanti. Responsabile sul territorio della tappa bolognese del Progetto Behta è il professor Andrea Martoni, Direttore dell Unità Operativa di Oncologia Medica dell Ospedale Sant Orsola Malpighi di Bologna, il quale ricorda il ruolo di precursore del capoluogo emiliano nella lotta al dolore neoplastico: Già nel 1980, proprio nel mese di Maggio, Bologna ospitò per la prima volta un congresso sull utilizzo della morfina per il trattamento del dolore nei pazienti oncologici. Si trattò senza dubbio di un summit d avanguardia, in un epoca in cui l opinione degli specialisti intorno agli oppioidi era improntata ad una diffusa diffidenza. Nel nostro reparto, inoltre, già dal 2004 siamo soliti registrare l intensità del dolore dei nostri pazienti, annotandola nella cartella clinica: una vera e propria anticipazione di una delle prescrizioni fondamentali della Legge 38 del In generale, quindi, Bologna e l Emilia Romagna si posizionano nei primissimi posti in Italia per quanto concerne il trattamento del dolore oncologico. Qualche mancanza, tuttavia, va ancora rilevata e possibilmente rimossa: si tratta per lo più di carenze culturali da parte degli specialisti, che non sono ancora al corrente della complessità del problema del dolore in ambito oncologico e delle terapie necessarie a contenerlo. Proprio quei limiti culturali, in definitiva, che il Progetto Behta si propone di affrontare e risolvere attraverso una formazione a tutto campo sull intero territorio nazionale. Il professor Martoni sarà affiancato nel corso del pomeriggio di formazione dal dottor Marco Maltoni, responsabile dell Unità Operativa di Cure Palliative dell Ausl di Forlì e Consigliere Nazionale della Società italiana di Cure Palliative. Il BTcP costituisce l oggetto principale dei pomeriggi di formazione del programma Behta: raggiunge il picco della sua intensità a 3 minuti dall esordio, dura mediamente 30 minuti e comunque non supera l ora nel 90% dei casi. Il contrasto del BTcP è da considerarsi un work in progress : in letteratura, a seconda degli autori, è riconosciuta a questo tipo di dolore un incidenza

6 variabile, dal 25 al 90% del dolore neoplastico globale, ma un approfondita analisi dei dati clinici fornisce il quadro di una patologia piuttosto diffusa, che colpisce circa 2 pazienti su 3 e rappresenta quindi una parte molto importante del dolore da cancro.

7 QUOTIDIANI

8 7 Maggio 2012

9 WEB

10 4 Maggio 2012 SALUTE: LUNEDÌ 7 MAGGIO FA TAPPA A BOLOGNA IL TOUR CONTRO IL DOLORE CRONICO Emicrania, artrosi, nevralgie, dolori delle articolazioni, arto fantasma, esiti di trauma, cancro: sono alcuni esempi di patologie caratterizzate da dolore cronico. Malattie che colpiscono tutte le fasce di età, provocando sintomi dolorose che possono durare per sempre, con inevitabili conseguenze su qualità della vita, lavoro, costi sociali e sanitari. Ma curare il dolore cronico (che in Italia interessa oltre 12 milioni di persone) spesso si può: occorre però sapere come farlo e a chi rivolgersi. Per informare sulle terapie disponibili e diffondere la conoscenza dei diritti sanciti dalla legge 38/2010 sulle cure palliative e la terapia del dolore, lunedì 7 maggio l associazione territoriale Amici di ISAL Bologna incontra i cittadini in un gazebo in piazza VIII Agosto. Non soffrire è un diritto di tutti dice Elisa Mazzotti, presidente dell Associazione ISAL Bologna. È importante informare correttamente i cittadini e far capire che il dolore cronico è una malattia e come tale può essere trattato presso le strutture e gli specialisti idonei esistenti su territorio. Altrettanto importante continua è creare una rete di solidarietà con le altre associazioni e gli enti che come noi si occupano del dolore, affinché il grido di chi soffre diventi sempre più forte, e l aiuto offerto più concreto e alla portata di tutti L appuntamento del 7 maggio rientra nella campagna di sensibilizzazione organizzata dalla Fondazione ISAL di Rimini e da Cittadinanzattiva, che fino al 26 maggio toccherà 14 città di tutta Italia. Dalle ore alle 17.30, in piazza VIII Agosto sarà allestito un gazebo, in cui i responsabili dell associazione territoriale Amici di ISAL insieme a quelli di Cittadinanzattiva informeranno i cittadini su terapie, ricerca scientifica, strutture sanitarie presenti sul territorio e servizi di assistenza, a partire dal numero verde , il call center creato da Fondazione ISAL e Carta BCC, dove ricevere informazioni sui centri più vicini e avere un primo sostegno da una equipe medica specializzata (numero attivo da lunedì al venerdì, dalle ore alle 16). Nel gazebo saranno inoltre distribuite copie della Carta dei diritti sul dolore inutile redatta dal Tribunale per i diritti del malato e un regolo per misurare in autonomia la soglia del dolore, offerto dall azienda farmaceutica Grünenthal. In piazza VIII Agosto farà anche tappa il Promotruck messo a disposizione da Grünenthal per il progetto Behta: un ufficio mobile in cui esperti e specialisti formeranno oncologi e medici palliativisti sulla diagnosi e il trattamento del dolore episodico intenso, il cosiddetto BTcP (acronimo di breakthrough cancer pain), un tipo di dolore che compare nel paziente con dolore cronico oncologico, oggi sottostimato e non adeguatamente trattato.

11 Per informazioni: Associazione territoriale Amici di ISAL Bologna sito

12 4 Maggio 2012 SALUTE: LUNEDÌ 7 MAGGIO FA TAPPA A BOLOGNA IL TOUR CONTRO IL DOLORE CRONICO Emicrania, artrosi, nevralgie, dolori delle articolazioni, arto fantasma, esiti di trauma, cancro: sono alcuni esempi di patologie caratterizzate da dolore cronico. Malattie che colpiscono tutte le fasce di età, provocando sintomi dolorose che possono durare per sempre, con inevitabili conseguenze su qualità della vita, lavoro, costi sociali e sanitari. Ma curare il dolore cronico (che in Italia interessa oltre 12 milioni di persone) spesso si può: occorre però sapere come farlo e a chi rivolgersi. Per informare sulle terapie disponibili e diffondere la conoscenza dei diritti sanciti dalla legge 38/2010 sulle cure palliative e la terapia del dolore, lunedì 7 maggio l associazione territoriale Amici di ISAL Bologna incontra i cittadini in un gazebo in piazza VIII Agosto. Non soffrire è un diritto di tutti dice Elisa Mazzotti, presidente dell Associazione ISAL Bologna. È importante informare correttamente i cittadini e far capire che il dolore cronico è una malattia e come tale può essere trattato presso le strutture e gli specialisti idonei esistenti su territorio. Altrettanto importante continua è creare una rete di solidarietà con le altre associazioni e gli enti che come noi si occupano del dolore, affinché il grido di chi soffre diventi sempre più forte, e l aiuto offerto più concreto e alla portata di tutti L appuntamento del 7 maggio rientra nella campagna di sensibilizzazione organizzata dalla Fondazione ISAL di Rimini e da Cittadinanzattiva, che fino al 26 maggio toccherà 14 città di tutta Italia. Dalle ore alle 17.30, in piazza VIII Agosto sarà allestito un gazebo, in cui i responsabili dell associazione territoriale Amici di ISAL insieme a quelli di Cittadinanzattiva informeranno i cittadini su terapie, ricerca scientifica, strutture sanitarie presenti sul territorio e servizi di assistenza, a partire dal numero verde , il call center creato da Fondazione ISAL e Carta BCC, dove ricevere informazioni sui centri più vicini e avere un primo sostegno da una equipe medica specializzata (numero attivo da lunedì al venerdì, dalle ore alle 16). Nel gazebo saranno inoltre distribuite copie della Carta dei diritti sul dolore inutile redatta dal Tribunale per i diritti del malato e un regolo per misurare in autonomia la soglia del dolore, offerto dall azienda farmaceutica Grünenthal. In piazza VIII Agosto farà anche tappa il Promotruck messo a disposizione da Grünenthal per il progetto Behta: un ufficio mobile in cui esperti e specialisti formeranno oncologi e medici palliativisti sulla diagnosi e il trattamento del dolore episodico intenso, il cosiddetto BTcP (acronimo di breakthrough cancer pain), un tipo di dolore che compare nel paziente con dolore cronico oncologico, oggi sottostimato e non adeguatamente trattato.

13 Per informazioni: Associazione territoriale Amici di ISAL Bologna sito

14 6 Maggio 2012 In piazza contro il dolore cronico Domani il gazebo informativo BOLOGNA - Emicrania, artrosi, nevralgie, dolori delle articolazioni, arto fantasma, esiti di trauma, cancro: sono alcuni esempi di patologie caratterizzate da dolore cronico. Malattie che colpiscono tutte le fasce di età, provocando sintomi dolorosi che possono durare per sempre, con inevitabili conseguenze su qualità della vita, lavoro, costi sociali e sanitari. Ma curare il dolore cronico (che in Italia interessa oltre 12 milioni di persone) spesso si può: occorre però sapere come farlo e a chi rivolgersi. Per informare sulle terapie disponibili e diffondere la conoscenza dei diritti sanciti dalla legge 38/2010 sulle cure palliative e la terapia del dolore, domani l associazione territoriale Amici di Isal Bologna incontra i cittadini in un gazebo in piazza VIII Agosto. Non soffrire è un diritto di tutti - dice Elisa Mazzotti, presidente dell Associazione Isal Bologna -. È importante informare correttamente i cittadini e far capire che il dolore cronico è una malattia e come tale può essere trattato presso le strutture e gli specialisti idonei esistenti su territorio. Altrettanto importante continua è creare una rete di solidarietà con le altre associazioni e gli enti che come noi si occupano del dolore, affinché il grido di chi soffre diventi sempre più forte, e l aiuto offerto più concreto e alla portata di tutti. L appuntamento di domani rientra nella campagna di sensibilizzazione organizzata dalla Fondazione Isal di Rimini e da Cittadinanzattiva, che fino al 26 maggio toccherà 14 città di tutta Italia. Dalle ore 13 alle 17.30, in piazza VIII Agosto sarà allestito un gazebo, in cui i responsabili dell associazione territoriale Amici di Isal insieme a quelli di Cittadinanzattiva informeranno i cittadini su terapie, ricerca scientifica, strutture sanitarie presenti sul territorio e servizi di assistenza, a partire dal numero verde , il call center creato da Fondazione Isal e Carta Bcc, dove ricevere informazioni sui centri più vicini e avere un primo sostegno da una equipe medica specializzata (numero attivo da lunedì al venerdì, dalle ore alle 16). Nel gazebo saranno inoltre distribuite copie della Carta dei diritti sul dolore inutile redatta dal Tribunale per i diritti del malato e un regolo per misurare in autonomia la soglia del dolore, offerto dall azienda farmaceutica Grünenthal. In piazza VIII Agosto farà anche tappa il Promotruck messo a disposizione da Grünenthal per il progetto Behta: un ufficio mobile in cui esperti e specialisti formeranno oncologi e medici palliativisti sulla diagnosi e il trattamento del dolore episodico intenso, il cosiddetto BTcP (acronimo di breakthrough cancer pain), un tipo di dolore che compare nel paziente con dolore cronico oncologico, oggi sottostimato e non adeguatamente trattato.

15 7 Maggio 2012 PROGETTO BEHTA: ONCOLOGI OGGI A BOLOGNA PER FORMARSI ED INFORMARE SUL DOLORE EPISODICO INTENSO Bologna, 7 Maggio Formare e informare sul dolore oncologico e sulle possibilità di cure palliative: fa tappa oggi a Bologna il Progetto BEHTA, coinvolgendo oltre 40 specialisti che saranno destinatari di un corso specifico nella sala conferenze viaggiante, partita da Roma il 12 aprile e che toccherà complessivamente 14 città in tutta Italia. Il Progetto Behta è promosso da Grünenthal e s avvale del supporto logistico di un PromoTruck, che oggi sosterà in Piazza 8 Agosto, al centro della città. Il PromoTruck Behta è accompagnato dal gazebo del Tribunale dei Diritti del Malato di Cittadinanzattiva e dalla Fondazione ISAL, con gli operatori delle due associazioni che informeranno i bolognesi sul tema del dolore, sui contenuti della Legge 38 del 2010 e sul diritto a non soffrire che vi è sancito. A partire dalle ore 14 prende il via la sessione scientifica destinata ad oncologi e palliativisti, all interno del PromoTruck. I lavori termineranno intorno alle ore 18 e agli oltre 40 specialisti iscritti saranno assegnati 5 crediti Ecm. Quella di Bologna è l ottava tappa del tour nazionale promosso da Grünenthal; prossimo appuntamento a Genova, il 10 Maggio. Si tratta di un evento spiega il dottor Giampiero Porzio, responsabile scientifico della tappa emiliana del Progetto Behta, Dirigente Medico presso l Unità Operativa di Oncologia dell Aquila e fondatore della Onlus L Aquila per la vita, impegnata soprattutto nelle cure palliative e nella terapia domiciliare che prende in esame uno dei problemi di maggior frequenza nei pazienti oncologici: quello che viene definito Breakthrough cancer Pain (BTcP), in italiano dolore episodico intenso. E il picco di sofferenza che compare in un contesto di dolore pur ben controllato. E quindi un problema che inficia la qualità della vita dei pazienti, che crea apprensioni ai familiari e che è spesso causa di accessi in ospedale: una problematica che presenta quindi diverse sfaccettature e che merita un approccio a trecentosessanta gradi, sia dal punto di vista della diagnosi che del trattamento. Obiettivo dell iniziativa in generale, e quindi anche della giornata di Bologna, è quello di fornire a tutti gli specialisti che operano quotidianamente con i pazienti oncologici gli strumenti necessari per prevenire questo tipo di dolore e per risolverlo qualora compaia. Mi sembra valida anche la formula itinerante: grazie al Progetto Behta abbiamo modo di incontrare, formandoli, la maggior parte dei nostri colleghi sull intero territorio nazionale. E naturale, infine, che il focus della giornata riguardi i farmaci oppioidi, che sono di gran lunga il rimedio più efficace contro il Btcp: le nuove formulazioni a base di Fentanyl ci consentono di avere maggiore rapidità di azione con la massima sicurezza. Occupandomi ogni giorno di cure domiciliari, vorrei sottolineare che questo tipo di farmaci ci permette, a casa del paziente, di avere la stessa rapidità di azione di un farmaco che si utilizzerebbe normalmente in ospedale, per di più in tutta sicurezza, senza alcun problema per i familiari. Mi sembra un bel passo avanti. Responsabile sul territorio della tappa bolognese del Progetto Behta è il professor Andrea Martoni, Direttore dell Unità Operativa di Oncologia Medica dell Ospedale Sant Orsola Malpighi di Bologna, il quale ricorda il ruolo di precursore del capoluogo emiliano nella lotta al dolore neoplastico: Già nel 1980, proprio nel mese di Maggio, Bologna ospitò per la prima volta un congresso sull utilizzo della morfina per il trattamento del dolore nei pazienti oncologici. Si trattò senza dubbio di un summit d avanguardia, in un epoca in cui l opinione degli specialisti intorno agli oppioidi era improntata ad una diffusa diffidenza. Nel nostro reparto, inoltre, già dal 2004 siamo soliti registrare l intensità del dolore dei nostri pazienti, annotandola

16 nella cartella clinica: una vera e propria anticipazione di una delle prescrizioni fondamentali della Legge 38 del In generale, quindi, Bologna e l Emilia Romagna si posizionano nei primissimi posti in Italia per quanto concerne il trattamento del dolore oncologico. Qualche mancanza, tuttavia, va ancora rilevata e possibilmente rimossa: si tratta per lo più di carenze culturali da parte degli specialisti, che non sono ancora al corrente della complessità del problema del dolore in ambito oncologico e delle terapie necessarie a contenerlo. Proprio quei limiti culturali, in definitiva, che il Progetto Behta si propone di affrontare e risolvere attraverso una formazione a tutto campo sull intero territorio nazionale. Il professor Martoni sarà affiancato nel corso del pomeriggio di formazione dal dottor Marco Maltoni, responsabile dell Unità Operativa di Cure Palliative dell Ausl di Forlì e Consigliere Nazionale della Società italiana di Cure Palliative. Il BTcP costituisce l oggetto principale dei pomeriggi di formazione del programma Behta: raggiunge il picco della sua intensità a 3 minuti dall esordio, dura mediamente 30 minuti e comunque non supera l ora nel 90% dei casi. Il contrasto del BTcP è da considerarsi un work in progress : in letteratura, a seconda degli autori, è riconosciuta a questo tipo di dolore un incidenza variabile, dal 25 al 90% del dolore neoplastico globale, ma un approfondita analisi dei dati clinici fornisce il quadro di una patologia piuttosto diffusa, che colpisce circa 2 pazienti su 3 e rappresenta quindi una parte molto importante del dolore da cancro.

17 11 Maggio 2012 Progetto Behta: oncologi a Bologna per formarsi ed informare sul dolore episodico intenso Formare e informare sul dolore oncologico e sulle possibilità di cure palliative: fa tappa oggi a Bologna il Progetto BEHTA, coinvolgendo oltre 40 specialisti che saranno destinatari di un corso specifico nella sala conferenze viaggiante, partita da Roma il 12 aprile e che toccherà complessivamente 14 città in tutta Italia. Il Progetto Behta è promosso da Grünenthal e s avvale del supporto logistico di un PromoTruck, che si è sostenuto in Piazza 8 Agosto, al centro della città. Il PromoTruck Behta è stato accompagnato dal gazebo del Tribunale dei Diritti del Malato di Cittadinanzattiva e dalla Fondazione ISAL, con gli operatori delle due associazioni che informeranno i bolognesi sul tema del dolore, sui contenuti della Legge 38 del 2010 e sul diritto a non soffrire che vi è sancito. A partire dalle ore 14 ha preso il via la sessione scientifica destinata ad oncologi e palliativisti, all interno del PromoTruck. I lavori sono terminati intorno alle ore 18 e agli oltre 40 specialisti iscritti saranno assegnati 5 crediti Ecm. Quella di Bologna è l ottava tappa del tour nazionale promosso da Grünenthal; Si tratta di un evento spiega il dottor Giampiero Porzio, responsabile scientifico della tappa emiliana del Progetto Behta, Dirigente Medico presso l Unità Operativa di Oncologia dell Aquila e fondatore della Onlus L Aquila per la vita, impegnata soprattutto nelle cure palliative e nella terapia domiciliare che prende in esame uno dei problemi di maggior frequenza nei pazienti oncologici: quello che viene definito Breakthrough cancer Pain (BTcP), in italiano dolore episodico intenso. E il picco di sofferenza che compare in un contesto di dolore pur ben controllato. E quindi un problema che inficia la qualità della vita dei pazienti, che crea apprensioni ai familiari e che è spesso causa di accessi in ospedale: una problematica che presenta quindi diverse sfaccettature e che merita un approccio a trecentosessanta gradi, sia dal punto di vista della diagnosi che del trattamento. Obiettivo dell iniziativa in generale, e quindi anche della giornata di Bologna, è quello di fornire a tutti gli specialisti che operano quotidianamente con i pazienti oncologici gli strumenti necessari per prevenire questo tipo di dolore e per risolverlo qualora compaia. Mi sembra valida anche la formula itinerante: grazie al Progetto Behta abbiamo modo di incontrare, formandoli, la maggior parte dei nostri colleghi sull intero territorio nazionale. E naturale, infine, che il focus della giornata riguardi i farmaci oppioidi, che sono di gran lunga il rimedio più efficace contro il Btcp: le nuove formulazioni a base di Fentanyl ci consentono di avere maggiore rapidità di azione con la massima sicurezza. Occupandomi ogni giorno di cure domiciliari, vorrei sottolineare che questo tipo di farmaci ci permette, a casa del paziente, di avere la stessa rapidità di azione di un farmaco che si utilizzerebbe normalmente in ospedale, per di più in tutta sicurezza, senza alcun problema per i familiari. Mi sembra un bel passo avanti. Responsabile sul territorio della tappa bolognese del Progetto Behta è il professor Andrea Martoni, Direttore dell Unità Operativa di Oncologia Medica dell Ospedale Sant Orsola Malpighi di Bologna, il quale ricorda il ruolo di precursore del capoluogo emiliano nella lotta al dolore neoplastico: Già nel 1980, proprio nel mese di Maggio, Bologna ospitò per la prima volta un congresso sull utilizzo della morfina per il trattamento del dolore nei pazienti oncologici. Si trattò

18 senza dubbio di un summit d avanguardia, in un epoca in cui l opinione degli specialisti intorno agli oppioidi era improntata ad una diffusa diffidenza. Nel nostro reparto, inoltre, già dal 2004 siamo soliti registrare l intensità del dolore dei nostri pazienti, annotandola nella cartella clinica: una vera e propria anticipazione di una delle prescrizioni fondamentali della Legge 38 del In generale, quindi, Bologna e l Emilia Romagna si posizionano nei primissimi posti in Italia per quanto concerne il trattamento del dolore oncologico. Qualche mancanza, tuttavia, va ancora rilevata e possibilmente rimossa: si tratta per lo più di carenze culturali da parte degli specialisti, che non sono ancora al corrente della complessità del problema del dolore in ambito oncologico e delle terapie necessarie a contenerlo. Proprio quei limiti culturali, in definitiva, che il Progetto Behta si propone di affrontare e risolvere attraverso una formazione a tutto campo sull intero territorio nazionale. Il professor Martoni sarà affiancato nel corso del pomeriggio di formazione dal dottor Marco Maltoni, responsabile dell Unità Operativa di Cure Palliative dell Ausl di Forlì e Consigliere Nazionale della Società italiana di Cure Palliative. Il BTcP costituisce l oggetto principale dei pomeriggi di formazione del programma Behta: raggiunge il picco della sua intensità a 3 minuti dall esordio, dura mediamente 30 minuti e comunque non supera l ora nel 90% dei casi. Il contrasto del BTcP è da considerarsi un work in progress : in letteratura, a seconda degli autori, è riconosciuta a questo tipo di dolore un incidenza variabile, dal 25 al 90% del dolore neoplastico globale, ma un approfondita analisi dei dati clinici fornisce il quadro di una patologia piuttosto diffusa, che colpisce circa 2 pazienti su 3 e rappresenta quindi una parte molto importante del dolore da cancro.

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