Valutazione del rischio chimico in Valle Vermenagna
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- Umberto Locatelli
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1 Valutazione del rischio chimico in Valle Vermenagna Cuneo, 18 giugno 2010 Angelo Pellegrino e Pierfederico TORCHIO Servizio Igiene e Sanità Pubblica Alberto ATTUCCI Servizio Igiene Allevamenti e produzioni zootecniche
2 Sul territorio cuneese delle valli Vermenagna-Gesso da decennî insistono rilevanti insediamenti industriali (cementifici). A fine 2005 e nel 2008, ARPA ha evidenziato una emissione di PCDD/F (policlorodibenzodiossine e policlorodibenzofurani) da uno stabilimento industriale autorizzato alla gestione di un impianto di recupero energetico di rifiuti speciali non pericolosi (plastiche, CDR e di farine animali) tramite combustione in forno per la produzione di cemento. I combustibili alternativi sono utilizzati congiuntamente a materie prime naturali (calcare, scisto, minerali ferrosi) e ad altri materiali (ceneri di pirite, scaglie di laminazione, polvere di allumina) La tipologia di controllo da parte di ARPA prevede la determinazione microanalitica dei microinquinanti in emissione
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4 Basandosi sulla mappa di ricaduta degli inquinanti, nel 2006 e nel 2007 il Dipartimento di Prevenzione dell A.S.L. 15 ha condotto uno studio di mortalità uno studio analitico su matrice alimentare sul territorio individuato (comuni di Borgo San Dalmazzo, Robilante, Roccavione, Boves; residenti, Km2).
5 1 STUDIO di MORTALITÀ 4 Comuni delle valli Vermenagna e Gesso perido di osservazione INFORMAZIONI RELATIVE AD ESPOSIZIONI A FATTORI DI RISCHIO AVVENUTE NEI DECENNÎ ANTECEDENTI/COINCIDENTI ALL AMBITO TEMPORALE DI ANALISI - TASSI STANDARDIZZATI AL FINE DI ELIMINARE LE DISTORSIONI LEGATE ALLA STRUTTURA DELLA POPOLAZIONE
6 Periodo: Area: Robilante, Roccavione,, Borgo San Dalmazzo, Boves tutte le classi di età SMR (IC 95%) Tutte le cause 106,9 (104,3-109,8) Tutti i tumori 95,4 (90,3-100,7) T. Trachea, bronchi, polmoni 91,8 (80,7-103,9) Bronchite, enfisema, asma 148,3 (130,8-167,5)
7 BPCO AREA GEOGRAFICA S.M.R. I.C. 95% COMUNE CUNEO DISTRETTO CUNEO ROB. + ROC. + BSD + BOV DISTRETTO BORGO S. DALM DISTRETTO DRONERO COMUNI ALPINI AGGREG.* * ACCEGLIO, PRAZZO, STROPPO, CANOSIO, MARMORA, ELVA, MACRA, CELLE MACRA, S. DAMIANO, CASTELMAGNO, PRADLEVES, MONTEROSSO G., MONTEMALE ARGENTERA, PIETRAPORZIO, SAMBUCO, VINADIO, AISONE, RITTANA, VALLORIATE, ENTRACQUE, ROASCHIA VERNANTE, ROBILANTE
8 2 STUDIO ANALITICO SU MATRICE ALIMENTARE La presenza sul territorio di stabilimenti industriali che possono immettere nell ambiente microinquinanti organici (Diossine, PCB, IPA) necessita di un attività di monitoraggio matrici di studio: AMBIENTALI suolo aria acqua ALIMENTARI Foraggi (deposito) alimenti o.a. (accumulo nel tessuto adiposo) Latte e derivati uova carne pesce Consumatore
9 Nell uomo oltre il 90% dell assunzione di microinquinanti organici avviene per via alimentare (di cui l 80% tramite alimenti di origine animale) Diossine e Idrocarburi Policiclici Aromatici (IPA): originano da combustione industriale (cementifici, inceneritori, acciaierie, ecc.), da combustione residenziale (legna e carbone), da incendi, da fumo di sigaretta, ecc. Policlorobifenili (PCB), distinti in diossino simili e non: originano prevalentemente dalla produzione industriale, in particolare del periodo compreso tra gli anni 20 e agli anni 80 (liquidi dielettrici, vernici, solventi, impregnanti, erbicidi, ecc.)
10 PRESENZA NEGLI ALIMENTI Nel 1999 uno studio condotto dall Istituto Mario Negri di Milano e dall IZS di Teramo ha esaminato 60 campioni di pasti pronti, preparati per il consumo, evidenziando i tutti la presenza dei PCB, mentre altri contaminanti (pesticidi, residui di farmaci, metalli pesanti, germi patogeni ecc.) erano presenti solo saltuariamente Questi composti, infatti, sono presenti, in quantità più o meno elevata, sia nell ambiente sia negli alimenti, tant è che la differenza tra un alimento SANO ed uno PERICOLOSO è determinato non dalla presenza/assenza ma dal LIVELLO DI CONTAMINAZIONE
11 EFFETTI SULLA SALUTE CANCEROGENICITÀ (la Tetraclorodibenzodiossina appartiene alla classe I dello IARC) EFFETTI SUL SISTEMA RIPRODUTTIVO (infertilità, aborti, ecc.) EFFETTI SULLA TIROIDE (ipotiroidismo) EFFETTI SUL SISTEMA IMMUNITARIO (riduzione delle difese immunitarie) LESIONI CUTANEE (acne) RITARDI NELLO SVILUPPO E DELL APPRENDIMENTO ecc.
12 MONITORAGGIO SULLA CONTAMINAZIONE DELLA CATENA ALIMENTARE (primi dati) Nel 2006 l ASL ha preso atto che la presenza di un importante impianto industriale sito nella bassa Valle Vermenagna poteva comportare un rischio di diffusione, nell ambiente circostante e quindi nella CATENA ALIMENTARE, di IPA, PCB e DIOSSINE. E stato pertanto programmato un monitoraggio preliminare sulla contaminazione della catena alimentare, individuando nel LATTE l alimento più rispondente allo scopo perché
13 LA PRESENZA DI QUESTE SOSTANZE NEL LATTE (nel grasso) RISULTA FORTEMENTE CORRELATA CON L INQUINAMENTO DELL AMBIENTE DA CUI PROVENGONO I FORAGGI: In collaborazione con l ARPA di Cuneo, sono state definite le aree dove più probabile poteva risultare la ricaduta delle emissioni atmosferiche dell impianto industriale
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15 SCELTA DELLE AZIENDE Nelle 5 aree indicate e nelle zone immediatamente circostanti: Aziende censite, con disponibilità di latte (*) 25 Aziende totali individuate per i prelievi 21 (84%) Aziende individuate per ricerca PCB Totali + IPA 19 (76%) (*) aziende di bovini/ovini con soggetti in lattazione Aziende individuate per ricerca diossine e PCB d.s. (**) 5 (20%) (3 delle quali coincidono con le 19) (**) aziende scelte per l utilizzo di almeno l 80% dell alimentazione proveniente dalle aree prescelte
16 I prelievi sono stati effettuati dal frigorifero aziendale di refrigerazione del latte (se esistente) altrimenti direttamente dalla mungitura di uno o più soggetti
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19 ESITI Inizialmente disponibili solo gli esiti delle Diossine e dei PCB d.s. forniti dall ARPA. Comunque i più significativi perché solo per questi contaminanti esistono livelli massimi tollerabili fissati per legge (Reg. 199/2006 CE): - nelle carni - nel pesce - nel latte e prodotti lattiero caseari - nelle uova ed ovoprodotti - negli oli e nei grassi
20 I valori sono sempre espressi in: pg /g di grasso WHO - TE PER IL LATTE E I PRODOTTI LATTIERO CASEARI: 3,0 pg/g di grasso = livello massimo per le DIOSSINE 6,0 pg/g di grasso = livello massimo per DIOSSINE + PCB diossino simili Entro il 31/12/2008 si prevedeva di ridurre significativamente i livelli massimi per le somme di DIOSSINE + PCB d.s.
21 ALLEVAMENTI Boves ovini 2. Robilante bovini 3. Boves bovini 4. Roccavione bovini 5. Boves bovini VALORE MEDIO 6. controllo Caraglio bovini VALORI DI DIOSSINE (limite 3 pg/g di grasso) 1,83 1,44 1,28 1,24 1,03 1,36 1,31 VALORI DI DIOSSINE + PCB d.s. (limite 6 pg/g di grasso) 2,15 2,08 2,34 2,21 1,95 2,14 2,19
22 ALLEVAMENTI 2008/09 1. Robilante 2. Roccavione 3. Robilante 4. Boves 5. Robilante 6. Robilante VALORE MEDIO VALORI DI DIOSSINE (limite 3 pg/g di grasso) 1,06 0,77 1,33 1,03 1,13 1,34 1,11 VALORI DI DIOSSINE + PCB d.s. (limite 6 pg/g di grasso) - - 2,95 2,05 2,83 3,55 2,85 7. controllo Caraglio bovini 1,06 2,39
23 CONCLUSIONI I DATI RIENTRANO NEI LIMITI DI NORMA E SONO TRA LORO CONGRUENTI IL MONITORAGGIO DOVRA PROSEGUIRE CONFRONTO CON ALTRE REALTÀ: In Veneto (1999) sono stati prelevati nell ambito di un progetto di monitoraggio sull inquinamento ambientale, n. 19 campioni di latte: 16 in zone altamente industrializzate e 3 in zone a minor industrializzazione: Valori medi delle diossine: 0,222 pg/g di grasso Valori medi della somma di diossine + PCB d.s. = 1,47 pg/g di grasso In un recente episodio di inquinamento ambientale da parte di una acciaieria, in Piemonte, i valori delle sole diossine nel latte, in numerosi allevamenti siti nella zona circostante, superavano la soglia dei 3 pg/g
24 CONCLUSIONI (2) Nel 2008 l ARPA ha effettuato un indagine ambientale nella bassa Valle Vermenagna per monitorare le deposizioni atmosferiche dei microinquinanti: i risultati delle misurazioni sarebbero in linea con i valori-guida proposti da alcune istituzioni europee; Richiesta all ISS di attivare una collaborazione scientifica finalizzata all avvio di un piano di biomonitoraggio locale e/o eventuali ulteriori attività di approfondimento.
25 Confronto con il Piemonte Cuneo Piemonte n media mediana n media mediana Diossine PCB Le differenze tra le medie (o le mediane) risultano statisticamente significative per le Diossine sia con il test parametrico che con quello non parametrico. Per i PCB, invece, le differenze sembrerebbero casuali
26 Perché nella zona di Cuneo c e una maggiore concentrazione di diossine nel latte rispetto al resto del Piemonte?.
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