Osservazione Breve Intensiva in Italia confronto con la realtà del Presidio Ospedaliero di Pistoia
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- Gerardo Parente
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1 Osservazione Breve Intensiva in Italia confronto con la realtà del Presidio Ospedaliero di Pistoia Pur mantenendo valido il principio ispiratore dell OBI si registra però nelle varie realtà italiane un utilizzo non omogeneo di questa struttura con tempi medi di permanenza dei pazienti molto differenti ( da poche ore a tempi assimilabili ad una degenza ordinaria ). Tale difformità potrebbe essere spiegata nella presenza o meno nelle diverse realtà di percorsi diagnostici terapeutici condivisi con le strutture di supporto Laboratori / Radiologia, nei rapporti con le professionalita di riferimento ( consulenti specialisti ), ma sicuramente anche nelle disponibilità di posti letto nelle U.O. di degenza. In uno studio condotto dalla S.I.M.E.U. nel 2004 ( primo studio sistematico per definire lo stato dell arte relativamente all utilizzo dell OBI in Italia ) sono stati confrontati dati provenienti da 155 ospedali (dati rientrati da circa 900 questionari inviati) calcolando un bacino d utenza di circa persone con circa accessi annui al P.S L OBI viene effettuata nel 92% del campione ( 155 Ospedali ) suddivisi per rilevanza Nazionale, Regionale, Provinciale. Nell 87% dei casi esiste un area dedicata a questa attività in P.S. Tab 1 riepilogo dati suddivisi per tipologia di Ospedale SIMEU OBI PT 2004 / 2009 Dati generali Osp. Naz. Osp. Reg. Osp.Prov. OBI/PT 2004 n. risposte n. accessi OBI / accessi % * Accessi/posti OBI ** Ore di deg.med. Prot. Clinici % Valutaz. Attiv. % Ricoveri dopo OBI % OBI/PT Si Si Si Si % 12.6% * percentuale di invii in OBI rispetto agli accessi in P.S. ** percentuale posti letto OBI rispetto al n degli accessi in P.S.
2 Tab 2 dati suddivisi per regione SIMEU OBI PT 2004 /2009 N risposte Obi/Accessi P.S % * Accessi/posti OBI ** Protocolli Clinici % Media ore OBI Abruzzo Basilicata Calabria Campania Emilia R FVG Lazio Liguria Lombardia Marche Piemonte Puglia Sardegna Sicilia Toscana Trentino Alto Adige Umbria Veneto % Ricoveri dopo OBI OBI /PT 2004 OBI /PT Si 92% <48h Si 94%<48h 12.6 * percentuale di invii in OBI rispetto agli accessi in P.S. ** percentuale posti letto rispetto al n degli accessi in P.S.
3 Tab 3 Patologie più frequentemente gestite in OBI Dati S.I.M.E.U OBI PT 2009 DOLORE TORACICO Dolore toracico COLICA ADDOMINALE Traumi TRAUMI Colica addominale COLICHE RENALI Aritmie soprav. ARITMIE SOPRVENTRICOLARI Sincope INSUFFICIENZA RESPIRATORIA TIA SINCOPE/LIPOTIMIA Vertigine TIA / PATOLOGIA NEUROLOGICA Coliche renali INTOSSICAZIONE Cefalea VERTIGINE Crisi ipert. CRISI IPERTENSIVE Insuff. respirat. ALLERGIE Allergie CEFALEA Gastroenterite GASTRENTERITI Patol psich. SCOMPENSO CARDIACO Intossicazione PATOLOG IA PSICHIATRICA Epilessia ETILISMO ACUTO Scompenso card. DIABETE SCOMPENSATO TVP LOMBOSCIATALGIA Emorragia dig. FEBBRE Diabete scomp. TVP Etilismo acuto USTIONI EMORRAGIA DIGESTIVA ANEMIA CASI SOCIALI
4 Come interpretare questi dati? E possibile innanzi tutto evidenziare un diverso utilizzo dell OBI tra Ospedali Nazionali Regionali e Provinciali e nelle varie realtà regionali. Secondo gli AA appare interessante notare come sia l Ospedale Provinciale (anche il relazione al numero di risposte pervenute ) a manifestare particolare interesse per l OBI poichè in questa dimensione verosimilmente assume particolari connotazioni di supporto a tutta la struttura Ospedaliera in particolare nelle ore notturne e nei giorni festivi. Nell ambito degli Ospedali che gestiscono l OBI questa viene attivata mediamente per la gestione del 7.8% degli accessi totali in P.S.. ( diversa frequenza di utilizzo nei vari Ospedali.: 4.4% Osp. Naz., 9% Osp. Reg., 10% Ospedali Prov. ). Questo dato risulta mediamente superiore a quello del 3-6% riportato dall American College of Physicians (1994) per gli U.S.A. L esito dall OBI nel 74% è la dimissione nel 26% il ricovero. ( con notevoli oscillazioni nelle varie realtà : 46% Campania, 10% Sardegna che però presentano anche difformità per quello che riguarda il n di centri rilevati ; % di OBI rispetto agli accessi in P.S. ; durata media di degenza in OBI). La definizione dei criteri orari della OBI riveste una importanza fondamentale in quanto determina direttamente la tipologia di pazienti che in questa dimensione possono essere seguiti. Risulta evidente che ampliando o restringendo questi criteri si modifichi in maniera sostanziale il numero di pazienti accolti in OBI ma anche i criteri di appropriatezza della stessa. Appare ovvio che una degenza inferiore alle 6-8 ore difficilmente concorda con criteri di complessità clinica che giustificano l attivazione di risorse specifiche rispetto a quelle che normalmente vengono utilizzate in un attività ambulatoriale di P.S., mentre permanenze oltre le 48 ore sono difficili da inquadrare in una attività di osservazione diversa da quella di una degenza ordinaria fatte salve alcune eccezioni di natura clinica non come : -) La decisione di effettuare un esame Holter nelle 24 ore o un Test ergometrico predimissione -) La persistenza di sintomatologia in diagnosi eseguita ( dolore in colica renale vertigine periferica.) -) Ingressi notturni nei quali si perdono ore per l attività diagnostica -) L impossibilità di dimissione nelle ore notturne -) La problematica sociale -) La mancanza di posti letto nelle Unità di degenza ordinaria.
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