La Retribuzione Indice

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1 La Retribuzione Indice Concetti generali: Pag. 2 Forme della retribuzione: Pag. 3 Componenti della retribuzione: Pag. 3 Elementi da contabilizzare su base mensile: Pag. 4 Voci aggiuntive contabilizzate su base mensile: Pag. 8 Voci ordinarie da contabilizzare su base annua: Pag. 10 Altre voci retributive e rimborsi spese: Pag. 12 AIRU Associazione Italiana Risorse Umane (33) Giugno

2 Concetti Generali Art. 36 Cost.: in base a quanto disposto dall art. 36, Cost., la retribuzione deve rispettare il criterio della proporzionalità alla quantità ed alla qualità del lavoro svolto, ed in ogni caso essere sufficiente ad assicurare al lavoratore un esistenza libera e dignitosa Art. 37 Cost: parità di trattamento retributivo alle donne rispetto agli uomini ed ai minori rispetto ai lavoratori maggiorenni Principi della Retribuzione Corrispettività Onerosità Obbligatorietà Determinatezza La retribuzione comprende una pluralità di elementi, ciascuno dei quali regolato prevalentemente dalla contrattazione collettiva (il legislatore ha fornito criteri di computo solamente per alcuni istituti, es. TFR) La misura della retribuzione è fondamentalmente affidata al contratto collettivo applicabile al rapporto, ferma restando ovviamente la possibilità di introdurre mediante patti individuali delle deroghe migliorative. La nozione di retribuzione presenta risvolti differenti a seconda che venga considerata dal punto di vista del rapporto di lavoro, della normativa previdenziale oppure tributaria. Ciò significa che nell ordinamento italiano, non esiste una sola nozione di retribuzione, ma più nozioni AIRU Associazione Italiana Risorse Umane (33) Giugno

3 Le forme della retribuzione A tempo A cottimo A provvigione Partecipazione agli utili o prodotti Retribuzione in natura Per la retribuzione a tempo, l unità di misura della retribuzione è costituita dal tempo (ora, settimana, mese..). Per la retribuzione a cottimo, la retribuzione viene commisurata al risultato. Per la retribuzione a provvigione, la retribuzione costituisce un integrazione della retribuzione a tempo calcolata in misura proporzionale al valore degli affari conclusi dal lavoratore. La partecipazione agli utili o prodotti prevede una retribuzione tramite utili d impresa o prodotti (es. comparto agricolo o pesca) che integra la retribuzione normale. La retribuzione in natura è composta da beni o servizi che recano un vantaggio patrimoniale al lavoratore Componenti della retribuzione Come già accennato, non esiste una nozione unitaria di retribuzione, così come il legislatore non fornisce sempre indicazioni valide con riguardo a tutti gli istituti che la compongono; per determinare quindi nel caso concreto la misura della retribuzione, il codice civile rinvia ai contratti collettivi di lavoro, che costituiscono la fonte principale della disciplina applicabile alla retribuzione In via di principio, le singole voci retributive, devono essere indicate separatamente in busta paga e non possono essere conglobate in un importo complessivo. Nell ambito della disciplina contrattuale assumono rilievo tre aggregati via via più ampi di elementi retributivi: elementi della retribuzione minima, elementi della retribuzione ricorrente, elementi della retribuzione globale AIRU Associazione Italiana Risorse Umane (33) Giugno

4 Periodicità mensile Periodicità annuale Ultra-annuale Voci non periodiche Minimo tabellare Tredicesima Elemento di garanzia retributiva Una tantum contrattuale Ex indennità contingenza Quattordicesima Premio di fedeltà Indennità sostitutiva delle ferie e altri riposi annui E.D.R. Premio di risultato Indennità sostitutiva del preavviso Terzo elemento Premi annuali Anticipazione TFR Superminimo collettivo e individuale Indennità di funzione Scatti di anzianità Elemento perequativo su base mensile Accantonamento annuo del TFR Elemento perequativo annuo Elementi da contabilizzare su base mensile Minimo tabellare (o contrattuale o paga base) Rappresenta la base del trattamento retributivo. E stabilita dai contratti collettivi di categoria in base ai lavoratori di pari qualifica e/o livello di inquadramento In aggiunta al minimo venivano corrisposte altre due voci retributive di natura analoga: - indennità di contingenza; - Elemento distinto della retribuzione EDR Fino al 31 dicembre 1991, la contingenza aveva la funzione di adeguare le retribuzioni agli aumenti del costo della vita; a partire dal primo gennaio 1993, tutti i lavoratori del settore privato (con l'esclusione dei dirigenti) indipendentemente dal contratto applicato e dalla loro qualifica hanno diritto al pagamento dell'edr, ovvero a una somma di 10,33 euro mensili per tredici mensilità. In alcuni contratti l'edr è conglobata nella paga base AIRU Associazione Italiana Risorse Umane (33) Giugno

5 La paga base si determina attraverso apposite tabelle e si differenziano in relazione al livello di inquadramento dei lavoratori. Tali valori minimi sono stabiliti dai contratti collettivi di categoria e vengono rideterminati con cadenza biennale. Gli importi dei minimi di retribuzione sono generalmente stabiliti in misura mensile e possono essere frazionati a giornata o ad ora secondo i contratti collettivi. Il minimo può variare non solo in riferimento all inquadramento ma in relazione ad altri requisiti soggettivi come l età, titolo di studio, anzianità di servizio. Possono variare anche in virtù di requisiti dell azienda, come ad esempio il settore merceologico di appartenenza, dimensioni, ubicazione territoriale. Infine si possono avere variazioni anche in virtù dell attività prestata dal lavoratore (es. apprendista) Variazioni e assorbimenti: il minimo attribuito a ciascun lavoratore può variare nel tempo per effetto degli incrementi stabiliti contrattualmente o in relazione alla promozione del lavoratore al livello di inquadramento superiore; in entrambi i casi al lavoratore compete il nuovo valore del minimo. In linea di principio l incremento del minimo non può determinare assorbimenti di altre voci e deve quindi essere aggiunto alla retribuzione spettante. Sono tuttavia frequenti clausole determinate dalle Parti, o disposizioni contrattuali, che possono determinare assorbimenti di voci all interno della paga base Superminimo collettivo o terzo elemento: numerosi contratti collettivi prevedono l erogazione di importi aggiuntivi al minimo tabellare riferiti ad esempio a lavoratori inquadrati a determinati livelli, adibiti a specifiche mansioni, oppure operanti in una determinata zona territoriale Trattasi di voci aventi la stessa natura del minimo tabellare ma che hanno un ambito di applicazione più circoscritto. L assorbimento di questo superminimo può essere regolato dalla contrattazione collettiva Superminimo individuale: viene definito anche come aumento di merito o ad personam. Originariamente il superminimo era fortemente correlato alla particolare laboriosità del lavoratore, e si aggiungeva al trattamento economico garantito dalla normativa collettiva. Oggi il superminimo e spesso legato alla trattativa svolta in sede di assunzione; raggiunto l accordo su un certo importo mensile complessivo, la parte eccedente il minimo tabellare viene indicata come superminimo AIRU Associazione Italiana Risorse Umane (33) Giugno

6 Indennità di funzione: quasi tutti i contratti collettivi la attribuiscono ai quadri. In alcuni casi viene corrisposta anche ad altri lavoratori, che pur non essendo quadri espletano funzioni direttive. Questa indennità può essere assorbita dal superminimo individuale Indennità di posizione organizzativa: in taluni settori contrattuali l inquadramento prevede una distribuzione su più posizioni delle figure professionali appartenenti allo stesso livello di classificazione. A ciascuna posizione è attribuita una specifica indennità che nell ambito di ciascun livello risulta di ammontare crescente per le posizioni che richiedono una professionalità più elevata Premi a cadenza mensile: in alcuni settori vengono erogate mensilmente anziché annualmente ulteriori voci retributive; la contrattazione collettiva stabilisce criteri per la loro commutabilità sugli altri istituti contrattuali Scatti di anzianità: gli scatti vengono erogati in relazione al progredire dell anzianità di servizio all interno della medesima azienda. Quest istituto non è presente in tutti i settori contrattuali e non riguarda tutte le categorie di lavoratori Il valore di ogni scatto (differenziato per categoria/livello di inquadramento) è determinato generalmente in cifra fissa. I contratti collettivi generalmente contengono clausole che ne escludono la possibilità di assorbimento La dinamica dell istituto procede con cadenza temporale stabilita fino a raggiungere il massimo di scatti maturabili. Taluni contratti collettivi fanno dipendere gli scatti di anzianità all anzianità di servizio relativa al lavoro effettivamente prestato: in altri casi invece, sono computabili ai fini di tali scatti, anche le assenze del lavoratore dovute a malattia, infortuni, congedi, aspettative. Non sono valide le clausole dei contratti collettivi che fanno decorrere la maturazione degli scatti di anzianità solo dopo il compimento di una certa età minima (Cass. 5 gennaio 1993, n. 36) Con il passaggio di qualifica ad un livello superiore, la giurisprudenza prevede espressamente che lo scatto di anzianità venga assorbito dal nuovo aumento. Ciò salvo quanto diversamente stabilito dalle parti in fase di contrattazione AIRU Associazione Italiana Risorse Umane (33) Giugno

7 In generale, si possono individuare due differenti prassi diffuse tra i contratti collettivi nazionali: - Contratti collettivi che prevedono l azzeramento e il conseguente assorbimento dello scatto di anzianità nell aumento connesso al passaggio di qualifica superiore; - Contratti collettivi che prevedono la continuità degli scatti maturati sino al momento del passaggio di qualifica Potrebbe accadere che in seguito all aumento del livello retributivo, con assorbimento dello scatto in tale aumento, si determini una retribuzione complessivamente minore; pertanto, dovrà essere necessariamente attribuito un superminimo o aumentato quello esistente sino al raggiungimento del precedente livello retributivo Con la continuità degli scatti maturati, la determinazione del numero di scatti cui avrà ancora diritto il lavoratore è determinata sommando il valore complessivo degli scatti sino a quel momento maturati, dividendo conseguentemente per l importo cui corrisponde il nuovo scatto Trattamento minimo di garanzia: trattasi di un trattamento economico annuo lordo riconosciuto al dirigente di aziende industriali e comprensivo di tutti gli elementi della retribuzione. Questi assorbe tutti gli elementi che compongono la busta paga con l esclusione di sole tre voci: il compenso di importo variabile collegato ad indici o risultati, le eventuali gratifiche una tantum, l importo aggiuntivo per rimborso spese non documentabili Elementi derivanti dalla contrattazione di secondo livello: trattasi di elementi non negoziati in altri livelli di contrattazione. Vengono normalmente individuate anche voci retributive autonomamente disciplinate Elementi sostitutivi di prestazioni assistenziali: in molti settori del comparto artigiano le imprese che non aderiscono al sistema della bilateralità e non versano quindi il relativo contributo sono tenute all erogazione di una particolare voce retributiva mensile, a titolo di elemento aggiuntivo della retribuzione che incide su tutti gli istituti legali e contrattuali. Analogamente nel comparto del commercio/terziario le aziende non aderenti al sistema associativo sono tenute a corrispondere ai lavoratori un trattamento sostitutivo, a titolo di elemento distinto della retribuzione AIRU Associazione Italiana Risorse Umane (33) Giugno

8 Voci aggiuntive contabilizzate su base mensile Utile di cottimo: elemento della retribuzione minima contrattuale degli operai retribuiti a cottimo Indennità di cassa o maneggio di denaro: i contratti collettivi ne prevedono l erogazione ai lavoratori che in via continuativa maneggino denaro per riscossioni o pagamenti con responsabilità per errori Indennità di reperibilità: attribuite ai lavoratori ai quali viene richiesta la disponibilità ad effettuare interventi, fuori dal normale orario di lavoro per garantire la continuità del servizio o la funzionalità dell impianto a fronte di eventi non prevedibili. La reperibilità si configura come una prestazione strumentale ed accessoria diversa dalla prestazione normale di lavoro, consistendo nell obbligo del lavoratore di essere prontamente rintracciato, fuori dal proprio orario di lavoro, in vista di un eventuale prestazione lavorativa Altre indennità: trattasi di particolari voci retributive da attribuire caso per caso in relazione alle caratteristiche della prestazione fornita dal singolo lavoratore. Si ricordano: - indennità per lavori disagiati; - indennità per lavoro in sottosuolo; - indennità per lavoro in sede disagiata Trasferta e trasferimento: i criteri generali della materia così disciplinano: - qualora la trasferta non impegni tutta la giornata ma solo una parte di essa, la diaria è frazionabile in quote (1/3 per ogni pasto e 1/3 per il pernottamento); - l indennità di trasferta va corrisposta per tutte le giornate di durata della missione, mentre viene sospesa in caso di assenze non giustificate Taluni contratti collettivi regolano espressamente il compenso da corrispondere al lavoratore inviato in trasferta per il tempo impiegato nello spostamento dalla sede normale di lavoro. Per le ore di viaggio eccedenti l orario normale di lavoro può essere prevista l erogazione di un importo aggiuntivo generalmente commisurato ad una % della retribuzione ordinaria AIRU Associazione Italiana Risorse Umane (33) Giugno

9 Mensa e indennità di mensa: secondo i contratti collettivi le aziende possono predisporre per i propri dipendenti un servizio mensa; in numerose fattispecie le aziende corrispondono un indennità sostitutiva. Il valore del servizio di mensa, comunque gestito ed erogato, o della corrispondente indennità sostitutiva, non entra a far parte della retribuzione utile ai fini del calcolo degli istituti legali e contrattuali del rapporto di lavoro subordinato, salvo che accordi o contratti collettivi dispongano se ed in quale misura la mensa debba esser riconosciuta come retribuzione in natura Indennità di vacanza contrattuale: secondo il protocollo interconfederale 23 luglio 1993, l indennità di vacanza contrattuale costituiva un elemento provvisorio della retribuzione da corrispondere mensilmente a tutti i lavoratori dopo la scadenza del contratto di categoria Decorso un periodo di 3 mesi dalla data di scadenza del Ccnl a tutti i lavoratori spetta un importo commisurato al 30% del tasso di inflazione programmato da applicare sui minimi retributivi; trascorsi ulteriori 3 mesi, l importo sarà del 50% Questa indennità è stata soppressa e sostituita da una indennità una tantum che corrisponde ad un importo forfettario stabilito in sede di rinnovo del contratto. La quantificazione dell indennità segue un meccanismo di recupero degli eventuali scostamenti tra l andamento dell inflazione preso in considerazione per la determinazione dei nuovi minimi al momento del rinnovo contrattuale e quello risultante a consuntivo, introdotto dall accordo del 22 gennaio 2009 Elementi perequativi su base mensile: importi a titolo perequativo a favore dei dipendenti di aziende prive di contrattazione di secondo livello e che non percepiscono altri trattamenti aggiuntivi al minimo stabilito a livello nazionale AIRU Associazione Italiana Risorse Umane (33) Giugno

10 Voci ordinarie da contabilizzare su base annua Tredicesima mensilità o gratifica natalizia: è una voce di retribuzione corrisposta una volta l anno, generalmente nel mese di dicembre, e commisurata, per i lavoratori che hanno prestato servizio tutto l anno, ad una mensilità della normale retribuzione in atto nello stesso mese Nella tredicesima si conteggiano i soli elementi aventi natura retributiva con caratteri di obbligatorietà, continuità e determinatezza Maturazione: dal momento che la tredicesima viene corrisposta una volta all anno, la sua erogazione presuppone che il relativo diritto sia maturato nell arco temporale che va dal 1 gennaio al 31 dicembre; nel caso di assunzione o cessazione durante l anno oppure di assenze non giustificate, la quota di tredicesima sarà proporzionale al periodo di servizio prestato Per quanto riguarda l individuazione dei periodi utili per il calcolo della tredicesima, oltre al periodo di effettivo servizio vengono normalmente computati le ferie ed i riposi annui, le assenze per malattia e infortunio sul lavoro (nei limiti del periodo di comporto) e i congedi di maternità. Sono invece generalmente esclusi i congedi parentali e quelli per malattia del bambino, i periodi di aspettativa per lavoratori chiamati a funzioni pubbliche elettive o a ricoprire cariche sindacali provinciali e nazionali e i permessi non retribuiti, le assenze ingiustificate e quelle per sciopero Quattordicesima mensilità: alcuni contratti collettivi prevedono l erogazione di un ulteriore mensilità (detta anche premio annuale, premio ferie o gratifica feriale); nei settori che non la prevedono a livello nazionale, la quattordicesima può essere concordata in sede di contrattazione aziendale. Anche per quanto riguarda l identificazione degli elementi retributivi si fa riferimento ai criteri indicati dagli strumenti contrattuali istitutivi della voce retributiva in esame; in assenza di disciplina specifica possono trovare applicazione, per analogia, le modalità individuate per la tredicesima mensilità AIRU Associazione Italiana Risorse Umane (33) Giugno

11 Premi di risultato: i contratti collettivi spesso prevedono attribuzioni patrimoniali ad integrazione della normale retribuzione, definite genericamente premi, legati alla produttività. E sempre necessario rifarsi alla disciplina contrattuale per criteri e modalità di erogazione. I premi di risultato sono contrattati a livello aziendale, di importi variabili legati ad incrementi di produttività, qualità, ed altri elementi assunti come indicatori dell andamento economico e dei risultati d impresa. L entità del premio è variabile in quanto misurata sulla base di indicatori definiti tra la direzione aziendale e le rappresentanze sindacali Premio variabile nell industria chimica Premio di risultato nell industria metalmeccanica Premio di risultato nel settore Alberghi e pubblici esercizi Elementi perequativi su base annua: nel comparto industriale gli accordi interconfederali del 2009 hanno demandato ai contratti di categoria la definizione di elementi retributivi a titolo perequativo, a favore di lavoratori dipendenti da aziende prive di contrattazione di secondo livello e che non percepiscono altri trattamenti economici individuali o collettivi I rinnovi contrattuali hanno introdotto e disciplinato questa nuova voce secondo modalità e periodicità non sempre uniformi Premi Ultra Annuali: in alcuni settori sono presenti anche ulteriori elementi retributivi (es. di fedeltà). Il diritto a tali erogazioni matura con la maturazione di un certo numero di anni di servizio presso la stessa azienda. Il premio può consistere nella corresponsione di una tantum di denaro oppure nell erogazione di una maggiorazione del trattamento retributivo AIRU Associazione Italiana Risorse Umane (33) Giugno

12 Accantonamento del TFR: il TFR accantonato presso l azienda è determinato in funzione dell ammontare della retribuzione dovuta nel corso di svolgimento del rapporto stesso. Questa voce viene contabilizzata annualmente ed è soggetta ad un meccanismo di rivalutazione basato sull andamento dell indice Istat dei prezzi al consumo La base di computo del TFR è costituita da tutte le somme corrisposte in dipendenza del rapporto di lavoro, a titolo non occasionale e con esclusione di quanto corrisposto come rimborso spese. I contratti collettivi possono escludere alcune voci dalla base di computo del TFR Altre voci retributive e rimborsi spese Altre voci presenti nei contratti collettivi possono avere natura solo in parte retributiva, in quanto costituiscono per l altra parte un rimborso per le spese sostenute dal lavoratore per l esecuzione della prestazione con le modalità stabilite dal datore di lavoro. Si tratta di voci soggette a particolari regimi contributivi e fiscali: indennità di trasferta, indennità per i trasfertisti, indennità di trasferimento, assegni di sede e indennità estero Indennità di trasferta: l art 51, D.P.R. n. 817/1986, stabilisce il trattamento fiscale delle indennità di trasferta erogate al lavoratore dipendente per la prestazione dell attività lavorativa fuori dalla propria sede di lavoro e dei rimborsi delle spese sostenute in occasione delle trasferte stesse Trasferte nell ambito del territorio comunale: le indennità e i rimborsi di spese erogati al dipendente per le trasferte effettuate nell ambito del territorio comunale in cui è ubicata la sede di lavoro concorrono integralmente a formare il reddito. Ne sono esclusi i rimborsi spese di trasporto comprovate da documenti provenienti dal vettore (biglietti autobus, ricevuta del taxi) ed a condizione che dalla documentazione interna aziendale risulti in quale giorno l attività del dipendente è stata svolta all esterno della sede di lavoro AIRU Associazione Italiana Risorse Umane (33) Giugno

13 Trasferte fuori dal territorio comunale: è possibile distinguere tre sistemi di trattamento economico per il lavoratore in trasferta fuori dal territorio comunale: - Attribuzione della sola indennità di trasferta: in caso di erogazione al lavoratore di una somma determinata in cifra fissa per ciascuna giornata di trasferta, l indennità è esclusa dall imponibile fino all importo di euro 46,48 al giorno (euro 77,47 in caso di trasferte all estero; la quota esente resta fissata anche nelle ipotesi di trasferta di durata inferiore alle 24 ore, o più in generale, che non comporti pernottamento fuori sede. I rimborsi delle spese di viaggio, anche sotto forma di indennità chilometrica, e di trasporto non concorrono comunque a formare il reddito, restano assoggettati a tassazione i rimborsi spese di altra natura, anche se analiticamente documentati, corrisposti in aggiunta all indennità di trasferta: - Attribuzione dell indennità di trasferta e rimborso delle spese di vitto e alloggio (rimborso misto): l indennità di trasferta è ridotta di un terzo in caso di rimborso delle spese di alloggio o vitto, di due terzi in caso di rimborso sia delle spese di alloggio che di quelle di vitto. I rimborsi analitici delle spese di viaggio e di trasporto non concorrono a formare il reddito quando siano effettuati sulla base di idonea documentazione, mentre ogni altro eventuale rimborso spese, è assoggettato interamente a tassazione; - Rimborso a piè di lista: i rimborsi analitici di vitto e alloggio, quelli delle spese di viaggio e di trasporto, non concorrono a formare il reddito; è inoltre escluso da imposizione il rimborso di altre spese (lavanderia, telefono, parcheggio ecc.), anche non documentabili, se analiticamente attestate dal dipendente in trasferta, fino ad euro 15, 49 al giorno (euro 25,82 per le trasferte all estero). L indennità eventualmente corrisposta in aggiunta al rimborso a piè di lista concorre interamente a formare il reddito di lavoro dipendente La scelta di uno dei sistemi sopra esposti va fatta con riferimento all intera trasferta; non è consentito adottare criteri diversi per le singole giornate comprese nel periodo in cui il dipendente si trova fuori dalla sede del lavoro Per quanto riguarda la documentazione del viaggio e trasporto, per i viaggi compiuti con propri mezzi devono essere determinate dal datore di lavoro sulla base di elementi concordanti, sia diretti che indiretti AIRU Associazione Italiana Risorse Umane (33) Giugno

14 Indennità per i trasfertisti: l art 51, D.P.R. n. 917/1986 stabilisce il trattamento fiscale delle indennità e maggiorazioni retributive corrisposte ai cosiddetti trasfertisti : lavoratori tenuti per contratto all espletamento dell attività lavorativa in luoghi sempre variabili ed ai quali vengono attribuiti importi in via continuativa senza distinguere se il dipendente si è effettivamente spostato in quel luogo Tali importi, anche se erogati con carattere continuativo, concorrono a formare il reddito nella misura del 50% del loro ammontare Indennità di trasferimento: l art. 51, D.P.R. n. 917/1986 stabilisce che le indennità di trasferimento e di prima sistemazione, corrisposte in occasione del trasferimento della sede di lavoro del dipendente, non concorrono a formare l imponibile nella misura del 50% del loro ammontare La quota esclusa da tassazione non può superare un importo massimo diversificato a seconda che il trasferimento avvenga all interno del territorio nazionale (euro 1.549,37) o dal territorio nazionale all estero e viceversa o estero su estero (euro 4.648, 11). Se l indennità in questione, con riferimento allo stesso trasferimento, è corrisposta per più anni, il trattamento di favore è riconosciuto solo per il primo anno Assegni di sede: gli assegni di sede sono importi corrisposti ai lavoratori residenti in Italia, chiamati a svolgere la propria attività all estero per un tempo determinato ed in via non continuativa. Tali assegni e altre indennità percepite per servizi prestati all estero sono imponibili nella misura del 50%, a condizione che l attività all estero non costituisca l oggetto esclusivo del rapporto di lavoro; se per i servizi prestati all'estero dai dipendenti delle amministrazioni statali la legge prevede la corresponsione di una indennità base e di maggiorazioni ad esse collegate concorre a formare il reddito la sola indennità base nella misura del 50 per cento Lavoro prestato all estero: il reddito di lavoro dipendente, prestato all estero in via continuativa e come oggetto esclusivo del rapporto da dipendenti che nell arco di dodici mesi soggiornano nello Stato estero per un periodo superiore a 183 giorni, è determinato sulla base delle retribuzioni convenzionali definite annualmente con decreto ministeriale. Il reddito derivante da lavoro all estero è computabile nella retribuzione utile ai fini TFR. Nel testo al vaglio del Parlamento (c.d. Milleproroghe), viene modificata anche l esenzione prevista per i redditi derivanti da lavoro dipendente prestato in zone di frontiera e in altri Paesi limitrofi, da parte di soggetti residenti nel territorio dello Stato (lavoratori transfrontalieri); tali redditi però devono concorrere a formare il reddito complessivo per gli anni 2008, 2009, 2010 e 2011, per l importo eccedente euro; per l anno 2012, per l importo eccedente euro AIRU Associazione Italiana Risorse Umane (33) Giugno

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