Dichiarazione Ambientale 2007 Stabilimento di Mantova

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1 Dichiarazione Ambientale 2007 Stabilimento di Mantova Dati aggiornati al 30 giugno 2007

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3 Dichiarazione Ambientale 2007 Stabilimento di Mantova Dati aggiornati al 30 giugno 2007

4 Informazioni per il pubblico EniPower Mantova fornisce informazioni sugli aspetti ambientali e tecnici dello Stabilimento ai soggetti interessati e alla popolazione. La Dichiarazione Ambientale viene divulgata all esterno nel corso di incontri con la popolazione e spedita ogni anno alle Funzioni Pubbliche ed associazioni attuando un progetto annuale di comunicazione; inoltre è sempre disponibile presso lo Stabilimento e sul sito internet della Società Per informazioni rivolgersi a: Responsabile di Stabilimento ing. Massimo Cucchi Tel Fax Indirizzo massimo.cucchi@enipower.eni.it Rappresentante per la Direzione del Sistema di Gestione Ambiente e Sicurezza, RSPP e Responsabile dell'unità HSEQ Per. Ind. Paolo Tasselli Tel Fax Indirizzo paolo.tasselli@enipower.eni.it

5 Lettera del presidente Presentazione del responsabile di stabilimento Profilo della società Modifiche impiantistiche e gestionali significative dal punto di vista ambientale Il sistema di gestione ambientale Gli aspetti ambientali Piano di miglioramento Protocolli ambientali, norme e leggi di riferimento Unità di misura ed acronimi Profilo della società Eni La Società EniPower La Società EniPower Mantova Politiche in ambito di salute, sicurezza ed ambiente Lo stabilimento EniPower Mantova Sintesi degli eventi significativi in campo ambientale Normative e prescrizioni ambientali La Formazione Comunicazione Audit Ambientali L Identificazione degli Aspetti Ambientali Aspetti ambientali diretti Emissioni in atmosfera Immissioni Scarichi idrici Produzione dei rifiuti Qualità del suolo e della falda Impiego di risorse naturali ed energetiche Rumore Effetti sull'ecosistema Sicurezza e salute dei lavoratori operanti nel sito Aspetti ambientali in condizioni di emergenza La Significatività degli Aspetti Ambientali Schede di sintesi del piano di miglioramento Protocolli ambientali sottoscritti Norme di riferimento Principali leggi applicabili

6 Questo aggiornamento è stato prodotto con il contributo delle seguenti persone: CENTRALE DI MANTOVA Paolo Tasselli Gianandrea Turchi Mario Benedusi Salvatore Zilli Roberto Buniotto Denis Daniele Responsabile Salute, Sicurezza, Ambiente e Qualità e Rappresentante della direzione Addetto Sicurezza Prevenzione e Protezione Responsabile Produzione e Distribuzione Energia Responsabile Servizi Tecnici Responsabile Analisi Gestionali Tecnologo SEDE Cristina Malingher Sicurezza, Ambiente e Assicurazione Qualità EniPower ed approvato da: Massimo Cucchi Responsabile Stabilimento di Mantova

7 Dichiarazione di approvazione EniPower Mantova Centrale di Mantova Via G. Taliercio Mantova Codice di attività NACE E Produzione e distribuzione di energia elettrica NACE E Produzione e distribuzione di vapore ed acqua calda Questo stabilimento è dotato di un sistema di gestione ambientale i cui risultati sono comunicati al pubblico conformemente al Regolamento CE 761/2001 che definisce il sistema comunitario di ecogestione ed audit. Il verificatore accreditato Certiquality srl IT_V_ Via G. Giardino, Milano, ha verificato e convalidato questo aggiornamento della Dichiarazione Ambientale in data 20 dicembre 2007 EniPower Mantova si impegna a trasmettere all organismo competente sia i necessari aggiornamenti annuali sia la revisione della Dichiarazione Ambientale completa entro tre anni dalla data della presente, mettendoli a disposizione del pubblico secondo quanto previsto dal Regolamento CE 761/2001.

8 LETTERA DEL PRESIDENTE

9 EniPower Mantova / DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2007 Lettera del Presidente La nostra Società, a seguito della liberalizzazione del mercato elettrico, sta realizzando la sua crescita industriale producendo elettricità e calore dal gas naturale, con l'adozione delle tecnologie più efficienti e a minor impatto ambientale oggi presenti sul mercato. Il nostro piano, di sviluppo e di messa in esercizio dei nuovi impianti, e di dismissione dei vecchi impianti tradizionali, rappresentano l'asse portante di quello sviluppo che contribuirà al miglioramento degli impatti ambientali della generazione elettrica, miglioramento che, a livello nazionale è atteso e misurato costantemente anche come previsto dall'applicazione del protocollo di Kyoto. In tale ambito, gli strumenti volontari di verifica e controllo ed in particolare la Dichiarazione EMAS, adottati dalla nostra Società, testimoniano la costante attenzione di EniPower Mantova verso le esigenze degli stakeholders, concretizzata attraverso un dialogo aperto volto a rendere noto l'impegno per la salvaguardia dell'ambiente a tutela della salute dei lavoratori e delle popolazioni dei Territori che ci ospitano. Il Presidente Paolo Leoci 7

10 PRESENTAZIONE DEL RESPONSABILE DI STABILIMENTO La sala controllo. 8

11 EniPower Mantova / DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2007 Presentazione del Responsabile di Stabilimento La decisione di ottenere la registrazione EMAS, deriva in primo luogo da vincoli prescrittivi contenuti nel decreto VIA 8062 del 20/12/02 recepito nel decreto MAP 008/2003, e in secondo luogo per l'impegno volontario sottoscritto nell'accordo di programma del 28 Marzo 2003 dal titolo Accordo per la qualificazione ambientale dell'area industriale e del polo chimico di Mantova e la promozione della registrazione EMAS per ambiti e comparti del territorio comunale. Questa decisione consolida la volontà societaria di operare nell'ottica di un continuo miglioramento andando a rafforzare il Sistema di Gestione Ambientale già adottato nello Stabilimento di Mantova con la certificazione ISO ottenuta nel Settembre del L'obiettivo della registrazione EMAS richiede a tutta l'organizzazione dello Stabilimento un ulteriore impegno nel perseguire i traguardi ambientali che saranno identificati nei prossimi anni comunicandone lo sviluppo, nell'ottica del continuo miglioramento; la realizzazione della nuova centrale a ciclo combinato, pur apportando significativi benefici all'ambiente, viene intesa come una tappa intermedia di un processo teso a minimizzare l'impatto ambientale delle attività dello Stabilimento EniPower Mantova. La Dichiarazione Ambientale vuole essere uno strumento per comunicare, in piena trasparenza, con i collaboratori, con la cittadinanza, con le Autorità Locali e Nazionali, con le imprese confinanti ed operanti nel Sito multisocietario e con tutti i portatori di interesse in generale, approfondendo la conoscenza degli aspetti ambientali connessi all'attività di produzione e distribuzione di energia elettrica e vapore. Mantova, 24 Novembre 2006 Il Responsabile dello Stabilimento Massimo Cucchi 9

12 PROFILO DELLA SOCIETÀ 10

13 Profilo della società Modifiche impiantistiche e gestionali significative dal punto di vista ambientale Il sistema di gestione ambientale Gli aspetti ambientali Piano di miglioramento Protocolli ambientali, norme e leggi di riferimento Unità di misura e acronimi Condensatore 11

14 PROFILO DELLA SOCIETÀ Profilo della società Profilo della società Eni Eni è un impresa integrata nell energia, impegnata a crescere nell attività di ricerca, produzione, trasporto, trasformazione e commercializzazione di petrolio e gas naturale. Opera nelle attività del petrolio e del gas naturale, della generazione e commercializzazione di energia elettrica, della petrolchimica e dell ingegneria e costruzioni, in cui vanta competenze di eccellenza e forti posizioni di mercato a livello internazionale. Tre i business fondamentali: Exploration & Production, Gas & Power e Refining & Marketing. Eni è presente in 70 paesi con circa dipendenti. Ogni azione di Eni è caratterizzata dal forte impegno per lo sviluppo sostenibile: valorizzare le persone, contribuire allo sviluppo e al benessere delle comunità nelle quali opera, rispettare l ambiente, investire nell innovazione tecnica, perseguire l efficienza energetica e mitigare i rischi del cambiamento climatico. Tutta la storia di Eni, fin dalla sua costituzione nel 1953, è segnata da grandi sfide vinte e dalla realizzazione di progetti apparentemente irrealizzabili. Ai traguardi operativi Eni ha affiancato un processo di radicale trasformazione dell assetto societario tramite la fusione nella Corporate delle società caposettore e la conseguente creazione di divisioni operative per tutte le principali attività. In Figura a) è riportata la Struttura societaria dell Eni: Fig. a Struttura societaria Eni Gas & Power Exploring & Production RICERCA E PRODUZIONE IDROCARBURI E STOCCAGGIO DI GAS NATURALE APPROVVIGIONAMENTO, TRASPORTO, RIGASSIFICAZIONE, DISTRIBUZIONE E VENDITA DI GAS NATURALE E PRODUZIONE E VENDITA DI ENERGIA ELETTRICA Snam Rete Gas (Eni 50,04%) TRASPORTO ITALIA Refining & Marketing RAFFINAZIONE E COMMERCIALIZZAZIONE DI PRODOTTI PETROLIFERI Ingegneria & costruzioni Altre Attività SERVIZI PER L INDUSTRIA PETROLIFERA Saipem (Eni 42,9%) Snamprogetti (Saipem 100%) Polimeri Europa (Eni 100%) CORPORATE, SOCIETÀ FINANZIARIE E DI SERVIZI Petrolchimica PRODUZIONE E VENDITA DI PRODOTTI PETROLCHIMICI Divisioni 12

15 EniPower Mantova / DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2007 La società EniPower EniPower (società controllata al 100% da Eni) è stata costituita nel novembre Ad EniPower sono state conferite centrali convenzionali (potenza installata di circa 1 GW) da EniChem e Agip Petroli. EniPower ha in corso di completamento un piano di investimenti che ha comportato la graduale fermata degli impianti tradizionali acquisiti e la loro sostituzione con impianti a ciclo combinato, alimentati a gas naturale, che utilizzano le migliori tecnologie disponibili garantendo standard elevati per la salute e sicurezza dei lavoratori e per la salvaguardia dell ambiente. Ad oggi la Società e le sue controllate (EniPower Mantova e Società EniPower Ferrara (SEF)) dispongono di 7 centrali elettriche nei siti di Brindisi, Ferrara, Ferrera Erbognone (PV), Mantova, Livorno, Ravenna, e Taranto, con una potenza installata di circa 4,5 GW che la pone fra i primi produt- tori nazionali di energia elettrica e al primo posto come produttore di vapore tecnologico. Gli investimenti previsti nel piano quadriennale ( ) porteranno la potenza installata a 5,5 GW con una produzione a regime di circa 31 TWh (equivalenti al 10% della produzione nazionale). In particolare il piano prevede: il completamento della centrale di Ferrara (due nuovi cicli combinati con potenza di 390 MW ciascuno); la costruzione di una nuova centrale da 240 MW a Taranto. Dal 1 giugno 2006 la società ha acquisito da EniTecnologie le attività fotovoltaiche, costituite dall impianto di Nettuno (Roma) per la produzione di moduli con celle fotovoltaiche da silicio. In Figura b) si riportano gli stabilimenti EniPower presenti sul territorio nazionale: Fig. b Ubicazione degli stabilimenti EniPower in Italia Mantova** 836 MW Ferrera Erbognone (PV) MW Livorno 202 MW Nettuno (fotovoltaico) Ferrara* Oggi: 61 MW 2008: 841 MW Ravenna 972 MW Brindisi MW * SEF (Società EniPower Ferrara) ** EniPower Mantova Taranto Oggi: 87 MW 2010: circa 300 MW 13

16 PROFILO DELLA SOCIETÀ Dal 1 gennaio 2007 EniPower S.p.A. e la controllata EniPower Mantova S.p.A hanno stipulato con Eni S.p.A. contratti di conto lavorazione in base ai quali EniPower S.p.A. ed EniPower Mantova S.p.A. svolgono le attività di generazione per conto Eni S.p.A. che provvede alla commercializzazione dell energia prodotta. La salvaguardia dell ambiente, la tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori, i rapporti con il territorio e con gli stakeholders sono elementi fondamentali delle logiche gestionali di EniPower. La Società ha da tempo in funzione un sistema formalizzato di controllo delle condizioni ambientali che coinvolge tutta la struttura aziendale e sistemi di auditing ambientale che garantiscono il continuo miglioramento dei processi e delle pratiche operative. Nel corso del 2006 e 2007 EniPower ha gradualmente modificato il suo ordinamento per renderlo più funzionale alla propria mission (figura 1). La società EniPower Mantova EniPower Mantova S.p.A. è proprietaria degli assets presenti nel sito di Mantova, opera per il tramite di un contratto di tolling con EniPower S.p.A. producendo per quest ultima energia elettrica e vapore a fronte di una fornitura esclusiva di gas naturale. Le politiche aziendali di EniPower Mantova S.p.A. sono del tutto conformi a quelle di EniPower S.p.A. pertanto, nel seguito, si farà riferimento a quest ultima a meno di peculiarità specifiche della prima. Una delle mission peculiari relativamente allo stabilimento di Mantova riguarda la produzione di energia (sottoforma di vapore) per l alimentazione del teleriscaldamento della città. Fig. 1 Ordinamento Società EniPower S.p.A. PRESIDENTE Francesco Zofrea COLLEGAMENTI RELAZIONI ESTERNE Silvia Pellecchia AMMINISTRATORE DELEGATO Enrico Grigesi ATTIVITÀ FOTOVOLTAICHE Claudio Valentini OPERAZIONI Paolo Leoci SICUREZZA AMBIENTE E ASSICURAZIONE QUALITÀ Ezio Bini PIANIFICAZIONE AMMINISTRAZIONE E CONTROLLO Francesco Panetta PERSONALE E ORGANIZZAZIONE Francesco Cuomo COORD. ACCORDI COMMERCIALI DI SITO E ASSISTENZA NORMATIVA Claudio Simoni 14

17 EniPower Mantova / DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2007 Politiche in ambito di salute, sicurezza ed ambiente La Politica HSE dello stabilimento EniPower di Mantova In accordo alla politica societaria, ciascuno stabilimento integra i principi e le politiche HSE della Società con obiettivi di intervento rivolti alle particolari realtà locali nelle quali è presente lo stabilimento attraverso la sottoscrizione di specifici accordi volontari; Mantova ha sottoscritto l Accordo di Programma per la qualificazione ambientale dell area industriale e del polo chimico di Mantova e la promozione della registrazione EMAS per ambiti e comparti del territorio comunale. Il Comitato di Direzione nella sua riunione annuale di Riesame del Sistema di Gestione, ha verificato e confermato il documento della Politica di Ambiente e Sicurezza dello stabilimento di Mantova: 15

18 PROFILO DELLA SOCIETÀ Veduta dello stabilimento. Lo Stabilimento EniPower Mantova Lo stabilimento EniPower Mantova è situato all interno del sito multisocietario del polo chimico di Mantova. EniPower Mantova con le proprie produzioni soddisfa le esigenze energetiche delle Società coinsediate nel sito, nonché parte di quelle nazionali. Nello Stabilimento EniPower Mantova operano quattro unità: PROD (Produzione), SETE (Servizi Tecnici), HSEQ (Salute, Sicurezza, Ambiente e Qualità), ANGE (Analisi Gestionali e Servizi Ausiliari). Trovano occupazione 70 persone (dato al 31/12/2006) suddivise tra dirigenti, quadri, impiegati e operai come indicato in figura 2. Fig. 2 Qualifica del personale EniPower Mantova Ripartizione personale per qualifica 1 Dirigenti 8 Quadri 29 Operai 32 Impiegati 16

19 EniPower Mantova / DICHIARAZIONE AMBIENTALE

20 PROFILO DELLA SOCIETÀ 18

21 Profilo della società Modifiche impiantistiche e gestionali significative dal punto di vista ambientale Il sistema di gestione ambientale Gli aspetti ambientali Piano di miglioramento Protocolli ambientali, norme e leggi di riferimento Unità di misura e acronimi Il fiume Mincio con il santuario delle Grazie (frazione di MN). 19

22 MODIFICHE IMPIANTISTICHE E GESTIONALI SIGNIFICATIVE DAL PUNTO DI VISTA AMBIENTALE Modifiche impiantistiche e gestionali significative dal punto di vista ambientale Sostituzione bruciatori cicli combinati Nel primo semestre del 2007 sono stati sostituiti i bruciatori delle turbine a gas delle due unità a ciclo combinato con un tipo di tecnologia più avanzata ed innovativa; tale risultato è stato conseguito grazie ad una ricerca applicata sviluppata tra EniPower ed Ansaldo mediante prove e simulazioni eseguite sugli impianti di Mantova e Brindisi. I nuovi bruciatori hanno consentito di abbattere le emissioni di Ossidi di Azoto (NOX) a valori inferiori a 30 mg/nmc, anticipando il rispetto delle prescrizioni contenute nel Decreto Autorizzativo MAP (ex Ministero delle Attività Produttive, ora Ministero dello Sviluppo Economico) n. 008/2003. Sintesi degli eventi significativi in campo ambientale Rete di monitoraggio ambientale Adesione volontaria il 2 Maggio 2007 alla integrazione del sistema di monitoraggio ambientale proposto dal Comune di Mantova ed acquisto di un analizzatore di polveri sottili PM 2,5. Anche questa apparecchiatura sarà data in gestione all ARPA, dipartimento di Mantova, perfezionando la convenzione in essere per quelle di proprietà EniPower Mantova. Revamping caldaia B6 È stato sostituito il sistema di accensione dei bruciatori a gas naturale della caldaia installando torce pilota anch esse a gas naturale; in tal modo è stato completamente eliminato il gasolio utilizzato per l accensione dei bruciatori. È stato realizzato un intervento sostanziale al sistema di controllo del funzionamento della centrale B6 che ne consente la gestione remota dalla sala controllo del ciclo combinato, migliorando l affidabilità, la supervisione dell impianto e l efficienza del sistema. Produzione La produzione totale, definita energia elettrica equivalente totale, è stata calcolata sommando all energia elettrica netta (esclusi gli autoconsumi di centrale) prodotta dagli alternatori il contenuto energetico del vapore sotto forma di exergia 1. Il risultato della somma rappresenta quindi l energia elettrica equivalente 2 totale che sarebbe stata prodotta qualora non fosse stato distribuito vapore ai clienti del sito multisocietario. Vi è da sottolineare che mentre la produzione di vapore è legata esclusivamente ai consumi degli impianti di Polimeri Europa e SOL (società coinsediate nel sito), quella dell energia elettrica è funzionale, oltre ai consumi degli impianti del sito, alle esigenze del mercato elettrico. Di seguito, in figura 3, sono indicate le produzioni di EniPower Mantova a partire dal 2003, suddivise per tipologia. 1 Exergia: si definisce exergia la quantità di energia elettrica che sarebbe prodotta qualora il vapore distribuito ai clienti fosse utilizzato completamente in turbina per produrre solamente energia elettrica. A titolo di esempio una turbina dalla quale si prelevano 10 t/h di vapore con una pressione di 50 bar per i clienti produce una minor quantità di energia elettrica, circa 3 MW, di una turbina di pari caratteristiche in cui una analoga quantità di vapore viene lasciata espandere completamente. 2 Per il calcolo dell energia elettrica equivalente sono stati utilizzati i seguenti coefficienti: per il vapore a 5 Bar 0,1767 MWh/t e per il vapore a 18 Bar 0,2384 MWh/t. 20

23 EniPower Mantova / DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2007 Fig. 3 Produzione energia elettrica e vapore Produzioni annue Vapore in t. / E.E. in MWh sem 2007 Vapore 18 bar Vapore 5 bar Energia elettrica netta Energia elettrica equivalente Energia elettrica equivalente totale (netta+equivalente) Nella figura 4 è stato riportato il bilancio di massa EniPower Mantova nel Fig. 4 Bilancio di massa stabilimento EniPower Mantova anno 2006 ACQUE DI RAFFREDDAMENTO 0,804 mln m 3 VAPORE CONDENSATO DI RITORNO 0,546 mln m 3 ACQUA DEMINERALIZZATA 2,453 mln m 3 COMBUSTIBILI tep Gas Naturale Prodotti petroliferi 0 BTZ 0 Gasolio 13 ADDITIVI E CHEMICALS 82 t ENERGIA ELETTRICA NETTA PRODOTTA MWh VAPORE TECNOLOGICO DISTRIBUITO A RETE t EFFLUENTI LIQUIDI Scaricati 0,720 mln m 3 Evaporazione 0,223 mln m 3 RIFIUTI Pericolosi Non pericolosi 452 t t EMISSIONI IN ATMOSFERA CO t SO 2 0 t NOx t Polveri 0,47 t 21

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25 Profilo della società Modifiche impiantistiche e gestionali significative dal punto di vista ambientale Il sistema di gestione ambientale Gli aspetti ambientali Piano di miglioramento Protocolli ambientali, norme e leggi di riferimento Unità di misura e acronimi Sala controllo 23

26 IL SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE Il sistema di gestione ambientale Il sistema di gestione ambientale EniPower Mantova ha ottenuto la Registrazione EMAS n. IT il 22 Maggio La Formazione Il Responsabile di Stabilimento garantisce la formazione e l'informazione a tutto il personale sulle tematiche ambientali e di sicurezza, sulla base del programma annuale predisposto. Tutto il personale ha eseguito l'addestramento alla lotta antincendio presso il campo prove dei vigili del fuoco di Polimeri Europa. È stato realizzato il corso per operatori carroponte/paranco cui hanno partecipato 15 unità di EniPower Mantova. È stato realizzato il corso sulla gestione rifiuti cui ha partecipato il Comitato di Direzione, la RSU (Rappresenza Sindacale Unitaria) e il RLSA (Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza e l'ambiente). È stato organizzato un corso di formazione specifico per il personale che gestisce il servizio elettrico, tenutosi presso il Centro di Formazione di Polimeri Europa da personale del CESI, della durata di 24 ore sul tema della normativa in tema di lavori su impianti elettrici. Nella figura 5 sono state indicate le ore di formazione erogate a tutto il personale in materia di Salute, Sicurezza ed Ambiente (HSE). Il significativo aumento delle ore formative registrato nel 2006 è dovuto alla partecipazione del personale al corso CESI, che ha impegnato 664 ore su un totale di 995, pari al 66,7%. Fig. 5 Formazione HSE Di seguito sono illustrate nel dettaglio le applicazioni del Sistema di Gestione Ambientale nelle sue principali caratteristiche Normative e prescrizioni ambientali 400 Il Responsabile di Stabilimento assicura l'individuazione e la corretta gestione delle prescrizioni derivanti dalla normativa applicabile e delle altre prescrizioni sottoscritte che sono applicabili. Sono inoltre correttamente individuati e valutati tutti gli aspetti ambientali relativi a modifiche, anche lievi, di processo o modalità di esercizio degli impianti Ore erogate sem

27 EniPower Mantova / DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2007 Comunicazione EniPower Mantova mantiene un'attiva comunicazione verso i propri dipendenti sia verso l'esterno con gli organismi preposti alla tutela ambientale, alla sorveglianza delle attività aziendali ed altri soggetti interessati. Verso l'esterno è garantita anche un'attività di comunicazione a fronte di segnalazioni, anche telefoniche, verso chiunque segnali un potenziale evento anomalo. Nel 2006 non vi sono state segnalazioni. Il 4 Dicembre 2006 EniPower Mantova ha partecipato alla Festa di Santa Barbara, protettrice dei Vigili del Fuoco e Santa protettrice dello stabilimento, organizzata da Polimeri Europa. Nel corso della cerimonia sono stati benedetti sia gli uomini sia i mezzi delle squadre del Pronto Intervento. Anche nel 2007 EniPower Mantova ha partecipato alla giornata della Sicurezza organizzata con Polimeri Europa, cui hanno partecipato i Dirigenti dell'asl. Nel corso della manifestazione sono stati apprezzati dall'asl i risultati infortunistici di questi anni e sono stati premiati sia i responsabili sia i lavoratori delle unità che non hanno registrato infortuni. Il 6 Ottobre 2007 EniPower Mantova ha aderito all'iniziativa Centrali Aperte organizzando visite guidate alla nuova centrale a ciclo combinato; la manifestazione era aperta ai dipendenti, al mondo della scuola ed alla società civile. Vi hanno partecipato 180 persone che hanno apprezzato la tecnologia installata ed i miglioramenti ambientali con la diminuzione delle emissioni ed il minor consumo di acqua del nuovo impianto. Centrali Aperte è stato anche un momento di incontro dei vertici EniPower con i Rappresentanti delle Amministrazioni Locali, primo fra tutti il Sindaco di Mantova. Durante l'incontro è stato illustrato lo stato di avanzamento dell'impianto per la fornitura di calore alla città (teleriscaldamento) ed il suo allineamento con i tempi previsti dal progetto. Audit Ambientali Il Sistema di Gestione è sottoposto periodicamente ad audit allo scopo di verificarne la conformità alle procedure stabilite ed ai requisiti richiesti dalla norma. Nel corso del 2006 e nel primo semestre 2007 si sono svolte le seguenti audit: 18 Ottobre 2006 verifica dell'ente Certificatore per il rinnovo del certificato n ISO 14001:2004; rinnovato. 30 Novembre 2006 audit interna del SGA ISO 14001: Dicembre 2006 audit Ente Certificatore del sistema GHG (emissioni gas ad effetto serra) per la certificazione delle quote di CO 2 dell'anno Dicembre 2006 audit dell'ente Certificatore per la convalida della Dichiarazione Ambientale ai fini della Registrazione EMAS. 4 Luglio 2007 audit interna del SGA ISO 14001: Ottobre 2007 audit interna del sistema GHG (emissioni gas ad effetto serra). La pianificazione. 25

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29 Profilo della società Modifiche impiantistiche e gestionali significative dal punto di vista ambientale Il sistema di gestione ambientale Gli aspetti ambientali Piano di miglioramento Protocolli ambientali, norme e leggi di riferimento Unità di misura e acronimi Fior di loto. 27

30 GLI ASPETTI AMBIENTALI Gli aspetti ambientali L IDENTIFICAZIONE DEGLI ASPETTI AMBIENTALI Gli aspetti ambientali diretti ed indiretti sono stati identificati in funzione della specificità dei gruppi di produzione istallati, del sito industriale in cui è collocato lo Stabilimento e del territorio mantovano. Aspetti ambientali diretti effetti sull'ecosistema - odori - amianto - campi elettromagnetici - impatto visivo - sostanze lesive per l'ozono sicurezza e salute dei lavoratori operanti nello Stabilimento aspetti ambientali in condizioni di emergenza cantiere per la realizzazione dell'impianto di cessione calore alla rete di teleriscaldamento della città di Mantova. Si considerano aspetti ambientali diretti tutti gli aspetti che sono sotto il controllo dell'organizzazione come di seguito indicato: emissioni in atmosfera scarichi idrici produzione dei rifiuti qualità del suolo e della falda utilizzo risorse naturali ed energetiche rumore EMISSIONI IN ATMOSFERA Emissioni Le emissioni in atmosfera sono generate prevalentemente dalla combustione del Gas naturale nelle due turbine a gas dell'impianto a ciclo combinato e nella caldaia di riserva B6. Nelle successive figure viene riportato, per ogni gruppo di produzione, il confronto tra i valori medi annuali emessi e quelli autorizzati: Fig. 6 Emissioni NOx delle caldaie tradizionali Confronto tra valori medi annui e limiti delle emissioni di NOx 800 Concentrazione mg/nmc sem 2007 Caldaie B6 Caldaia B4 Package Caldaia B * * * 171 * * * NOx - valore limite (mg/nm 3 ) * Il trattino indica che la caldaia è stata definitivamente messa fuori servizio. 28

31 EniPower Mantova / DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2007 Fig. 7 Emissioni SO 2 caldaie tradizionali Confronto tra valori medi annui e limiti delle emissioni di SO Concentrazione mg/nmc sem 2007 Caldaie B6 Caldaia B4 Caldaia B * * 0 * * SO 2 - valore limite (mg/nm 3 ) * Il trattino indica che la caldaia è stata definitivamente messa fuori servizio. Fig. 8 Emissioni polveri caldaie tradizionali Confronto tra valori medi annui e limiti delle emissioni di Polveri 60 Concentrazione mg/nmc sem 2007 Caldaie B6 Caldaia B4 Caldaia B5 21,8 10,6 17,9 5,4 19,5 5,8 2,8 0 5,8 0,1 * * N.D. * * Polveri - valore limite (mg/nm 3 ) * Il trattino indica che la caldaia è stata definitivamente messa fuori servizio. L'analisi delle polveri della caldaia B6 saranno eseguite durante la sua marcia prevista a Novembre per la fermata del CC1. 29

32 GLI ASPETTI AMBIENTALI Fig. 9 Emissioni CO caldaie tradizionali Confronto tra valori medi annui e limiti delle emissioni di CO 300 Concentrazione mg/nmc sem 2007 Caldaie B6 Caldaia B4 Caldaia B5 1,0 1,0 0,2 1,6 1,0 0,3 1,4 0 0,3 40,9 * * 46,3 * * CO - valore limite (mg/nm 3 ) * Il trattino indica che la caldaia è stata definitivamente messa fuori servizio. Dalle figure 6, 7, 8, 9 si evince che: I valori medi delle concentrazioni di NOx mostrano un trend in diminuzione. La caldaia B6, unica rimasta in servizio degli impianti tradizionali, ha mantenuto valori inferiori ai limiti autorizzati di circa il 74%. Tale risultato è stato ottenuto con l'utilizzo di apposite tecnologie ed una gestione orientata alla ottimizzazione della combustione nella configurazione con solo gas naturale. Le emissioni di SO 2 sono state azzerate con l'adozione del Gas Naturale (Metano) come unico combustibile. I valori medi delle concentrazioni di polveri sono stati in continua diminuzione sino a raggiungere un valore minimo, con l'adozione del Gas Naturale (Metano) come unico combustibile. I valori medi delle concentrazioni di CO sono aumentati per ottimizzare l'emissione di NOx e si sono stabilizzati intorno al 18% del limite di legge ammesso. IMPIANTO A CICLO COMBINATO (CC1 E CC2) Fig. 10 Emissioni NOx impianto a ciclo combinato Confronto tra valori medi annui e limiti delle emissioni di NOx 60 Concentrazione mg/nmc sem 2007 CC1 CC2 ** ** ** ** 37,0 33,0 36,5 32,1 23,9 29,0 NOx - valore limite (mg/nm 3 ) ** Il trattino indica che i cicli combinati non erano ancora in servizio. 30

33 EniPower Mantova / DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2007 Fig. 11 Emissioni CO impianto a ciclo combinato Confronto tra valori medi annui e limiti delle emissioni di CO Concentrazione 60 mg/nmc sem 2007 CC1 CC2 CO - valore limite (mg/nm 3 ) ** ** 50 ** ** 50 0,8 1,0 50 0,3 0,7 50 0,05 0,04 50 ** Il trattino indica che i cicli combinati non erano ancora in servizio. Dalle figure 10 e 11 si evince che: I valori delle concentrazioni sulle medie orarie di NOx per entrambe le unità sono inferiori ai limiti autorizzati: del 52% per il CC1 e del 58% per il CC2 grazie all'installazione di nuovi bruciatori in anticipo sulla prescrizione del limite sulla media giornaliera di 30 mg/nmc. I valori medi di CO sono pressoché prossimi allo zero grazie all'utilizzo della migliore tecnologia disponibile al momento della realizzazione dell'impianto. Le modifiche introdotte sul CC2 non hanno influito sulla formazione del CO, come detto già prossimo allo zero. I valori delle concentrazioni sulle medie orarie di CO sono pressoché prossimi allo zero grazie all'utilizzo della migliore tecnologia disponibile sui bruciatori. Va precisato che oltre ai limiti delle concentrazioni da rispettare per i parametri NOx e CO, il Decreto autorizzativo MAP n. 08/2003 fissa il quantitativo massimo annuo di emissioni di NOx, come somma delle emissioni di tutte le unità autorizzate (ciclo combinato e caldaia B6), in 1800 tonnellate/anno. Nel 2006 questa quantità è stata di 1080 t (inferiore del 40% al limite prescritto) e nel 1 semestre 2007 di 374 t. Lo stabilimento EniPower Mantova è stato autorizzato dal Ministero dell'ambiente e della Tutela del Territorio, in data 28 dicembre 2004, ad emettere gas ad effetto serra ai sensi del D.Lgs. 12 novembre n 273. L'autorizzazione ottenuta (n. 241) non comprendeva il CC2, perché a quel tempo non ancora funzionante; EniPower Mantova ha otte- nuto l'assegnazione delle quote per il triennio con Delibera n. 11/2007 per gli impianti nuovi entranti. Con gli impianti in esercizio (anno 2007) la quantità assegnata è di t. Nella figura 12 è evidenziato il trend delle emissioni: mentre le quantità emesse di CO sono rimaste praticamente costanti, quelle di NOx sono in costante diminuzione, quelle di SO 2 si sono azzerate e quelle delle polveri vi sono molto vicine. Questi risultati positivi per l'ambiente sono stati raggiunti grazie ai nuovi impianti, alla loro tecnologia e alla loro elevata efficienza, oltre che alla sostituzione dell'olio combustibile con il gas naturale. Un discorso a parte riguarda la CO 2, non soggetta a limite in concentrazione ma autorizzata come gas ad effetto serra, che con l'entrata in servizio del nuovo impianto a ciclo combinato è aumentata di circa 3 volte, a fronte però di un aumento di circa 6 volte dell'energia totale prodotta, questo significa che il dato di emissione specifica è in continuo miglioramento come di seguito rappresentato. Il 2006 costituisce quindi l'anno di riferimento per le successive analisi delle performance ambientali, perché è il primo anno in cui l'assetto di marcia ha rispecchiato lo standard produttivo previsto da EniPower Mantova e congruente con l'autorizzazione n. 8 rilasciata dal Ministero delle Attività Produttive il 24 Giugno 2003 per la costruzione e l'esercizio di un impianto a ciclo combinato di circa 780 MW. 31

34 GLI ASPETTI AMBIENTALI Fig. 12 Andamento quantità emissioni annue Emissioni t/anno CO 2 t/anno x sem 2007 NOx SO 2 Polveri CO CO * 0, * 0, * Il trattino indica la cessazione dell'utilizzo dell'olio Combustibile. Fig. 13 Indici di emissione Indice emissioni g/kwheq 3,00 CO 2 Kg/kWheq 2,50 2,00 1,50 1,00 0,50 0, sem 2007 NOx SO 2 Polveri CO CO 2 1,078 2,771 0,055 0,002 0,638 1,116 2,083 0,017 0,028 0,626 0,276 0,048 0,001 0,005 0,384 0,193 * 0,000 0,005 0,364 0,153 * 0,000 0,005 0,368 * Il trattino indica la cessazione dell'utilizzo dell'olio Combustibile. Per valutare il miglioramento ambientale generato dall'entrata in esercizio del nuovo impianto a ciclo combinato e la fermata di quelli tradizionali è quindi necessario riferirsi agli indici di emissione, espressi come quantità di sostanze emesse in funzione dell'energia prodotta al netto dei consumi di centrale. L'andamento degli indici di emissione è riportato nella figura 13. Il miglioramento ambientale connesso alla produzione di energia elettrica mediante la gestione finalizzata degli impianti tradizionali e la messa in esercizio delle unità a ciclo combinato, è ben evidenziato anche dalla riduzione degli indici di emissione a partire dal 2003; in particolare per il 2006 sul 2005: 100% di riduzione per gli indici delle polveri e dell'anidride solforosa 31 % di riduzione per ossidi di azoto 6 % di riduzione dell'anidride carbonica Costante il CO. 32

35 EniPower Mantova / DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2007 IMMISSIONI La qualità dell'aria del territorio mantovano è determinata dalla presenza più o meno rilevante di alcuni inquinanti prodotti dalle attività industriali, dal traffico veicolare, dagli impianti di riscaldamento, dalle centrali termoelettriche. Il territorio è interessato da una tipologia di emissioni in atmosfera provenienti da fonti industriali diverse, fra le quali prevalgono quelle da centrali termoelettriche, industrie chimiche, metalmeccaniche, del pannello truciolare, di produzione del vetro, della ceramica, della carta e raffineria. SCARICHI IDRICI Le acque prelevate da EniPower Mantova per le centrali sono tutte fornite da POLIMERI EUROPA e sono utilizzate per il reintegro dei circuiti chiusi delle torri di raffreddamento dei macchinari, per gli usi di tipo domestico e come materia prima per la produzione di vapore (acqua demineralizzata). Gli scarichi di EniPower Mantova sono convogliati nel sistema fognario del sito multisocietario e successivamente nel corso d'acqua superficiale fiume Mincio. L'autorizzazione allo scarico è cointestata alle tre Società POLIMERI EUROPA, EniPower Mantova e SOL. La gestione degli scarichi è governata da una apposita procedura intersocietaria. Annualmente sono analizzate le acque di scarico nei pozzetti di controllo stabiliti nell'autorizzazione; in tabella 1 sono riportati i risultati delle analisi eseguite da laboratorio accreditato SINAL nel Novembre Le concentrazioni dei contaminanti ricercati sono inferiori di un ordine di grandezza ai limiti di legge. A riprova della buona gestione degli scarichi si sottolinea che nel corso dell'ultimo anno non si sono registrate criticità in EniPower Mantova, né ai punti di scarico nel fiume Mincio del sito multisocietario. Tab 1 Caratteristiche qualitative acque di scarico in fogna di raffreddamento EniPower Mantova Parametro analizzato Unità Valore Valore Valore Valore Valore di misura limite Pozzetto Pozzetto Pozzetto Pozzetto BCB49 (B6) 19 bis (CC) 44 (CC) 58 (CC) 1-2 Dicloroetano mg/l < < < < Arsenico mg/l 0.5 < < Azoto Nitrico (N) mg/l Azoto Nitroso (N) mg/l Azoto Totale (N) mg/l Cadmio (Cd) mg/l 0.02 < < < < Cianuri (Cn) mg/l 0.5 <0.005 < Cloroalcani (C10-C13) mg/l <0.001 <0.001 <0.001 <0.001 Cloruri (Cl) mg/l Composti aromatici totali mg/l < Composti organoalogenati mg/l <0.01 <0.01 <0.01 <0.01 Composti organostannici mg/l < < < < COT (C) mg/l Cromo mg/l < Diclorometano mg/l < < < < Esaclorobenzene mg/l < < < < Fenoli volatili mg/l 0.5 < < < < Fluoruri (F) mg/l 6 < <0.1 Fosforo Totale (P) mg/l <0.1 IPA mg/l < < < < Mercurio mg/l < < < < Nichel mg/l Nonilfenoli mg/l < < < < Pentaclorobenzene mg/l < < < < Piombo mg/l Rame mg/l Zinco (Zn) mg/l

36 GLI ASPETTI AMBIENTALI La quantità di acqua utilizzata da EniPower Mantova con l'entrata in servizio nei nuovi impianti è passata dai circa 8 milioni di mc del 2005 agli 0,7 del Con il nuovo assetto impiantistico si è confermata quindi la previsione di riduzione di circa 10 volte della quantità di acqua utilizzata. Il trend del primo semestre 2007 indica un risparmio anche rispetto al Nella figura 14 è riportato l'andamento quantitativo degli scarichi idrici. Fig. 14 Scarichi idrici Quantità annue (mc) sem Acque di scarico (mc) Fiori di loto e profilo della città di Mantova. PRODUZIONE DEI RIFIUTI I rifiuti del sito EniPower Mantova sono classificati secondo quanto stabilito dal D.Lgs. 152/06 come: Rifiuti assimilabili agli urbani: rifiuti di composizione analoga agli urbani, non provenienti perciò direttamente dall'attività industriale, che sono oggetto di raccolta differenziata ed inviati ad idoneo smaltimento. Rifiuti speciali non pericolosi: rifiuti provenienti dall'attività industriale e dai servizi che non possono essere considerati assimilabili agli urbani, ma non contaminati da sostanze pericolose. Rifiuti speciali pericolosi: rifiuti provenienti da attività industriali, composti da materiali che sono contaminati da sostanze pericolose. L'attività di gestione dei rifiuti è affidata a terzi, che curano la completezza del ciclo a partire dal trasportatore fino allo smaltitore finale. Nella tabella 2 sono elencati, per tipologia e quantità, i rifiuti prodotti da EniPower Mantova. 34

37 EniPower Mantova / DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2007 Tab 2 Elenco rifiuti prodotti da EniPower Mantova Tipologia rifiuto Codice CER P/NP Quantità Quantità Quantità Quantità Quantità 2003 t 2004 t 2005 t 2006 t 1 sem 07 t Altri residui di filtrazione e assorbenti esauriti P 0, Ceneri leggere di olio combustibile e polveri di caldaia P 2 1,7 10, Fanghi acquosi da operazioni di pulizia caldaia diversi da quelli di cui alla voce NP 914,4 805,7 416, Scarti di olio minerale per motori, ingranaggi e lubrificazione, non clorurati P 2,5 2, Altri oli per motori, ingranaggi e lubrificazione P ,4 17,7 -- Oli isolanti e termoconduttori, contenenti PCB P 0,2 Imballaggi in plastica NP 3,2 3, Imballaggi in legno NP ,7 8,2 8,5 Imballaggi in materiali misti NP ,6 8,4 6,6 Assorbenti, materiali filtranti (inclusi filtri dell olio non specificati altrimenti), stracci e indumenti protettivi, contaminati da sostanze pericolose P 1,5 2,1 1,9 5,2 4,9 Trasformatori e condensatori contenenti PCB P 13,6 -- 9,4 -- 8,1 Apparecchiature fuori uso, diverse da quelle di cui alle voci da a NP ,6 -- 9,8 Rifiuti inorganici, contenenti sostanze pericolose P 0, Rifiuti inorganici, diversi da quelli di cui alla voce NP 0,5 Sostanze chimiche di laboratorio contenenti o costituite da sostanze pericolose, comprese le miscele di sostanze chimiche di laboratorio P 0,1 Sostanze chimiche di scarto diverse da quelle di cui alle voci , e NP ,1 -- Batterie al piombo P 8 Rifiuti contenenti olio P 0,4 0,7 94,4 1,7 0,6 Soluzioni acquose di scarto, diverse da quelle di cui alla voce NP -- 86,3 1,1 3,1 1,8 Rivestimenti e materiali refrattari provenienti da lavorazioni non metallurgiche, contenenti sostanze pericolose P 1, ,5 -- Rivestimenti e materiali refrattari provenienti da lavorazioni non metallurgiche, diversi da quelli di cui alla voce NP 4,3 1, Ferro e acciaio NP 128,2 105,7 59,7 44,5 19 Rifiuti metallici contaminati da sostanze pericolose P ,1 67,5 Cavi, diversi da quelli di cui alla voce NP 5, Terra e rocce, contenenti sostanze pericolose P ,7 366,5 350,2 Terra e rocce diverse da quelle di cui alla voce NP 7463, ,9 360,0 2319,2 1475,9 Materiali isolanti contenenti amianto P 6,4 Altri materiali isolanti contenenti o costituiti da sostanze pericolose P 7 5,7 26,5 16,9 14,1 Materiali da costruzione contenenti amianto P ,5 -- Rifiuti dell attività di costruzione e demolizione, contenenti PCB P 1, Rifiuti misti, dell attività di costruzione e demolizione, diversi da quelli di cui alle voci , e NP 115, ,9 60,7 332,5 Rifiuti biodegradabili NP 6, Fanghi delle fosse settiche NP 6, ,6 35

38 GLI ASPETTI AMBIENTALI Nella figura 15 è riportata la quantità di rifiuti pericolosi prodotti da EniPower Mantova, suddivisa tra aliquota attribuibile ad attività ordinarie (vale a dire correlate alla conduzione delle centrali termiche) e straordinarie (vale a dire derivanti da attività specifiche e non direttamente legate alla gestione dell'impianto, come le bonifiche). Come si evince dal grafico, a fronte di una sostanziale costanza nella produzione di rifiuti ordinari, vi è una grande variabilità nella quota proveniente dalle attività straordinarie. Nello specifico, la gran parte di queste ultime è così ripartita: Nel 2005 sono iniziate le bonifiche dei terreni inquinati delle aree delle zone XII e XVI, che hanno comportato la produzione di circa 430 tonnellate di rifiuti pericolosi. Con la cessazione dell'utilizzo di Olio Combustibile sono iniziate le attività di bonifica dei serbatoi di stoccaggio che hanno comportato una produzione di circa 94 tonnellate di rifiuti pericolosi. Nel 2006 sono proseguite le bonifiche dei terreni inquinati delle aree delle zone XII e XVI, che hanno comportato la produzione di circa 370 tonnellate di rifiuti pericolosi. A seguito della manutenzione del rivestimento del camino della caldaia B6 sono state prodotte circa 35 tonnellate di rifiuti pericolosi (materiali refrattari). La messa in sicurezza degli impianti dismessi (centrali B4 e B5) ha comportato lo svuotamento dell'olio lubrificante contenuto nelle grosse macchine rotanti con la produzione di circa 18 tonnellate di rifiuti pericolosi (olio di lubrificazione). Nel primo semestre del 2007 sono proseguite le bonifiche dei terreni inquinati delle aree delle zone XII e XVI, che hanno comportato la produzione di circa 350 tonnellate di rifiuti pericolosi. L'inizio delle attività di costruzione dell'impianto di cessione di calore alla città (teleriscaldamento) e di revamping della centrale B6, ha prodotto circa 68 tonnellate di rifiuti pericolosi. Nella figura 16 è riportata la quantità di rifiuti non pericolosi prodotti da EniPower Mantova, anch'essa suddivisa tra aliquota riferibile ad attività ordinarie e straordinarie. L'andamento del grafico mostra un trend in diminuzione Fig. 15 Produzione rifiuti pericolosi ripartizione tra attività ordinarie e straordinarie 700 Quantità annue in t sem Da attività straordinarie Da attività ordinarie Fig. 16 Produzione rifiuti non pericolosi ripartizione tra attività ordinarie e straordinarie Quantità annue in t sem Da attività straordinarie Da attività ordinarie 36

39 EniPower Mantova / DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2007 per i rifiuti ordinari, che, comunque, costituiscono una minima parte del totale. Viceversa, i rifiuti straordinari, dopo l'impennata del 2004 dovuta alla costruzione dei nuovi cicli combinati, mantengono un trend in aumento (riferimento anno 2005) dovuta allo smaltimento di materiali prodotti dagli scavi del ciclo combinato non riutilizzabili e dalla costruzione dell'impianto di teleriscaldamento. Nel dettaglio: Nel 2003 sono state prodotte circa 7460 tonnellate di terre e rocce da scavo durante la costruzione dei nuovi cicli combinati. Il lavaggio di una caldaia tradizionale ha prodotto circa 900 tonnellate di rifiuti non pericolosi (fanghi acquosi). Nel 2004 si è registrata la produzione massima di terreni dei cantieri per la costruzione dei cicli combinati: circa tonnellate. Il lavaggio di una caldaia tradizionale ha prodotto circa 800 tonnellate di rifiuti non pericolosi (fanghi acquosi). Nel 2005 sono state prodotte circa 360 tonnellate di terre e rocce da scavo durante la costruzione dei nuovi cicli combinati e 165 tonnellate di rifiuti misti da attività di costruzione e demolizione (calcestruzzo). Il lavaggio di una caldaia tradizionale ha prodotto circa 400 tonnellate di rifiuti non pericolosi (fanghi acquosi). Nel 2006 è stato smaltito un cumulo di terreno proveniente dagli scavi dei cicli combinati non riutilizzabile di circa 2320 tonnellate. Ad esse vanno aggiunte circa 60 tonnellate di rifiuti misti da attività di costruzione e demolizione (calcestruzzo). Nel primo semestre del 2007 sono state prodotte circa 1475 tonnellate di terre e rocce da scavo e 330 tonnellate di rifiuti misti da attività di costruzione e demolizione (calcestruzzo), tutte provenienti dal cantiere del teleriscaldamento. Nella figura 17 è riportato il rapporto tra rifiuti pericolosi recuperati e rifiuti pericolosi smaltiti ad impianti autorizzati. Nella figura 18 è riportato il rapporto tra rifiuti non pericolosi recuperati e rifiuti non pericolosi smaltiti ad impianti autorizzati. Fig. 17 Produzione rifiuti pericolosi ripartizione tra smaltiti e recuperati 700 Quantità annue in t sem Pericolosi smaltiti Pericolosi recuperati Fig. 18 Produzione rifiuti non pericolosi ripartizione tra smaltiti e recuperati Quantità annue in t sem Non pericolosi smaltiti Non pericolosi recuperati 37

40 GLI ASPETTI AMBIENTALI La politica di EniPower prevede l'orientamento alla riduzione della produzione dei rifiuti e alla massimizzazione del loro recupero, ma è prevedibile che sino al 2010 non si stabilizzi la quantità di rifiuti prodotta correlata ai processi produttivi, in quanto attualmente EniPower Mantova è impegnata con attività straordinarie in parte già pianificate (la fine della bonifica delle porzioni delle zone XII e XVI contaminate da PCB, la costruzione dell'impianto di cessione calore alla rete di teleriscaldamento cittadino) ed in parte da pianificare (la bonifica dei serbatoi di stoccaggio e servizio ex Olio Combustibile, la demolizione degli impianti definitivamente fermati B1/B2/B4/B5/Package). In figura 19 sono evidenziati i punti di raccolta dei rifiuti dello stabilimento EniPower Mantova. Particolare dell elettrodotto a 380 kv. Fig. 19 Disposizione punti di raccolta dei rifiuti EniPower Mantova 38

41 EniPower Mantova / DICHIARAZIONE AMBIENTALE 2007 QUALITÀ DEL SUOLO E DELLA FALDA EniPower Mantova ha terminato il piano di caratterizzazione dei suoli che ha evidenziato la contaminazione da PCB di porzioni delle zone XII e XVI (Conferenza dei Servizi del 30 Maggio 2002). Le attività di bonifica delle zone XII e XVI sono iniziate nel 2004 e sono tuttora in corso. Al 30 Giugno 2007 sono state asportate 1053 t di terreni e macerie da demolizioni dalla zona XII e 245 t dalla zona XVI. I costi sino ad oggi sopportati sono stati complessivamente , di cui per la zona XII e per la zona XVI. Poiché non sono stati ancora raggiunti gli obiettivi previsti per la qualità del terreno nella zona XII, il 10 Settembre è stato trasmesso al Ministero dell'ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare la variante di progetto come richiesto nella Conferenza di Servizi decisoria del 27 Luglio Il controllo delle acque di falda è eseguito mediante il campionamento dei 13 piezometri (vedi figura 20) realizzati da EniPower Mantova nelle quattro zone di proprietà. Ad oggi sono state realizzate sette campagne di controllo coordinate, l'ultima delle quali nel mese di Giugno 2007 ed i cui risultati sono in attesa di validazione da parte del Ministero dell'ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare. Le analisi della sesta campagna hanno confermato la contaminazione della falda ed evidenziato la migrazione delle sostanze contaminanti: idrocarburi totali e benzene sotto la zona XVI; non vi è comunque correlazione con la qualità dei terreni di proprietà e nessuna di queste sostanze è utilizzata nei processi produttivi di EniPower Mantova. In considerazione dei risultati di queste cinque campagne, EniPower Mantova ha eseguito l'analisi di rischio sito specifica che ha evidenziato l'assenza di rischi per i lavoratori. EniPower Mantova ha anche presentato un progetto di bonifica della falda sottostante la zona XVI che non è stato accolto dal Ministero dell'ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare (verbale delle conferenze dei servizi di Luglio 2007). Nella figura 20 è riportata la disposizione geografica dei 13 piezometri realizzati da EniPower Mantova. Fig. 20 Disposizione piezometri EniPower Mantova 39

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