ETICA SANITARIA E FINE VITA

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1 ETICA SANITARIA E FINE VITA Dott Grazia Mannini 17 maggio 2010

2 ARGOMENTI Considerazioni generali Principi etici Come scegliere con il paziente (alleanza terapeutica) Burnout

3 L emergenza dell etica in sanità Dall implicito. (elemento costitutivo della professionalità medica: etica assimilata indirettamente) all esplicito (strangers at the bedside)

4 L emergenza dell etica in sanità Dalla vocazione (l orientamento interiore ad un attività intellettuale) alla professione (capitolo rispetto al quale siamo ai balbettii iniziali; non sono stati stabiliti i percorsi, i curricola, ecc)

5 L emergenza dell etica in sanità Dalla facoltatività santa anarchia autodesignazione all obbligatorietà Formazione curricolare Educazione continua Istruzioni ai neoassunti

6 L emergenza dell etica in sanità Dalla missionarietà Scelte personali opzionali con conseguente inflazione di missionari della bioetica alla mission istituzionale Chi forma professionisti sanitari e chi eroga servizi alla salute deve mettere l etica nella propria agenda, dichiarando le regole

7 MISSION Dichiarazione generale con cui un organizzazione dichiara perché esiste (gli scopi, gli obiettivi generali che si propone), ad esempio fornire prestazioni capaci di migliorare il più possibile le condizioni sanitarie e di ridurre il più possibile i disagi e le sofferenze della popolazione del bacino di utenza, e quali sono i valori cui si ispira, ad esempio rispetto e coinvolgimento degli utenti, equità di accesso, crescita del personale, sicurezza sul lavoro, valutazione e miglioramento continui, formazione e ricerca Penaro, Morosini Enciclopedia della gestione aziendale in sanità

8 BUONA MEDICINA Fare le cose giuste ETICA SOSTANTIVA Nel modo giusto ETICA PROCEDURALE

9 ETICA SOSTANTIVA: in base a quali criteri distinguiamo la buona medicina dalla cattiva ETICA PROCEDURALE: chi deve prendere le decisioni? Quali sono le procedure da rispettare?

10 1 LIVELLO DI RESPONSABILITÀ Non ancora etico, solo legale e difensivo: COMPORTAMENTO OBBLIGATO: osservanza di norme, leggi, principi deontologici

11 2 LIVELLO DI RESPONSABILITÀ COMPORTAMENTO ETICAMENTE GIUSTIFICABILE Difesa del minimo morale: 1. non maleficità (giuramento di Ippocrate) 2. giustizia Promozione del massimo morale: 1. beneficità (giuramento di Ippocrate) 2. autonomia

12 3 LIVELLO DI RESPONSABILITÀ COMPORTAMENTO ECCELLENTE ci introduce nel quadrilatero della soddisfazione

13 REGOLA AUREA: fare agli altri quello che vorremmo che fosse fatto a noi

14 PROBLEMI Beneficità non paternalistica: prima si faceva il bene senza che il pz lo sapesse Differenza tra beneficità e non maleficità: la non maleficità è un principio valido a priori e non presuppone il consenso Possibili conflitti tra autonomia del pz e beneficità del medico

15 CONCETTO DI SALUTE E MALATTIA Diritto/rovescio della stessa medaglia Modello biomedico tradizionale: ogni malattia ha una causa biologica primaria oggettivamente identificabile Primi 900: la maggior causa di morte erano le malattie infettive Oggi: malattie neurodegenerative o comportamenti e stili di vita non sani

16 DEFINIZIONE DI SALUTE 1948 OMS Stato di completo benessere fisico, mentale e sociale, e non meramente l assenza di malattia o infermità

17 MODELLO BIO-PSICO-SOCIALE Malattia: integrazione dinamica di più fattori. fattori sociali fattori biologici fattori psicologici perdita della salute (ill health) Processo fisiopatologico che causa la malattia (disease) Percezione del soggetto della propria perdita di salute (illness)

18 Medico= terapeuta attraverso la relazione e non solo attraverso le azioni (farmaci, tecniche chirurgiche..) Curare la persona Curare la relazione Curare la speranza

19 UN NUOVO DOVERE PER IL MEDICO: IMPARARE AD ASTENERSI Inutilità delle cure: quelle che non apportano alcun beneficio nel loro ordine proprio Cure sproporzionate rispetto al beneficio atteso Trattamenti eccessivamente gravosi per il paziente Rifiuto delle cure (I servizi di TI sono stati predisposti per risolvere deficit organici transitori: è giustificabile utilizzarli per deficit irreversibili?)

20 LA STRUTTURA AZIENDALE E L ORGANIZZAZIONE OSPEDALIERA Il luogo della medicina sono le ASL Struttura verticistica Spiccata iniziativa imprenditoriale Profitto: aumento dei livelli di salute o contenimento della spesa? I professionisti della sanità ed i malati sono equiparati a costi.

21 Che cosa fare per rendere possibili scelte cliniche su misura?

22 Cominciare con il piede giusto: l ascolto

23 ART 20 CODICE DEONTOLOGICO INFERMIERI 2009 L infermiere ascolta, informa, coinvolge la persona e valuta con la stessa i bisogni assistenziali, anche al fine di esplicitare il livello di assistenza garantito e di valutare i limiti della terapia

24 ART 36 COD DEONTOLOGICO INFERMIERI 2009 L infermiere tutelerà la volontà dell assistito di porre dei limiti agli interventi non proporzionati alla sua condizione clinica e coerenti con la sua concezione di vita

25 ART 6 COD DEONTOLOGICO MEDICI ITALIANI 2006 Il medico agisce seguendo il principio di efficacia delle cure nel rispetto dell autonomia della persona tenendo conto dell uso appropriato delle risorse

26 PER MIGLIORARE LA COMUNICAZIONE 6 PASSAGGI (SPIKES) sec Buckmann Setting: preparare il colloquio Perception: capire cosa pensa,teme,spera il pz Invitation: capire quanto il pz vuole sapere Knowledge: condividere le informazioni Emotion: identificare le reazioni Strategy and summery: pianificare il follow up ed accompagnare

27 Non esistono malattie incurabili, ma esistono malattie inguaribili: come medici non possiamo costringerci a perseguire solo il successo terapeutico

28 BURNOUT Quando l operatore sente incolmabile la sproporzione tra richieste dei pz e risorse disponibili (sue personali, dei colleghi, dell organizzazione nel suo complesso). Ne può derivare un esaurimento delle energie psicofisiche che comporta sintomi fisici, psicologici, comportamentali.

29 TAKE HOME MESSAGES Ascolto Relazione ALLEANZA TERAPEUTICA

30 La malattia è parte della vita, non come crescita o soddisfacimento, bensì come interruzione, sospensione, peso, molestia. Non è un incidente, ma la rivelazione della condizione normale di limite insita in ogni soddisfazione umana.rivela chiaramente ciò che è nascosto in me anche quando sto bene La medicina si preoccupa di come curare il male, di come rimandare la morte, spesso a oltranza. Ma c è il rischio di rimuovere lo spazio in cui la persona può elaborare il significato della malattia La malattia non è semplicemente un problema di medicina: è una domanda di aiuto, di amore, di senso C.M.Martini Sul corpo Ambrosiana Milano 2000

31 Nel regno degli esseri viventi non esistono cose, ma solo relazioni G. Bateson

32

33 La vita appartiene ai viventi e chi vive deve essere preparato ai cambiamenti Johann Wolfgang Goethe

34 Il regalo più grande che puoi fare a qualcuno non è condividere con lui la tua ricchezza, ma rivelargli la sua Benjamin Disraeli

35 COMUNICARE UNA CATTIVA NOTIZIA La cattiva notizia è una situazione che cambia la vita (Ptaceck JAMA 1996; Bruckman 2003 La comunicazione della diagnosi.. Cortina) Comunicazione verbale 7% tono) paraverbale 38% (volume di voce non verbale 55%

36 5 FASI. E. KUBLER-ROSS Shock Rifiuto Collera Depressione Venire a patti, accettazione Mantenendo la SPERANZA

37 Obiettivo dell informazione: arrivare all alleanza terapeutica Informazione a terzi: la legge sulla privacy NON consente di parlare prima ai familiari

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