CAVE DEL PREDIL, Tarvisio (UD) Nel cuore delle Alpi Giulie tra lavoro operaio, storia e tradizione

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1 CAVE DEL PREDIL, Tarvisio (UD) Nel cuore delle Alpi Giulie tra lavoro operaio, storia e tradizione Cave del Predil piccolo polo turistico nel cuore delle Alpi Giulie Da ECOMUSEO monumento al lavoro operaio del minatore, miniera oggi visitabile con un trenino a trazione elettrica, ad interessante tappa di itinerari sulla Grande Guerra per il Museo storico militare delle Alpi Giulie CAVE DEL PREDIL, TARVISIO (UD) - Raibl in tedesco, Rabil in fiulano, Rabelj in Sloveno è una frazione del comune di Tarvisio (UD), a 900 metri sul livello zero, tra il Monte Re, il Monte Cinque Punte ed il Lago di Raibl. Circondato da un vasto ambiente naturale costituito da fitti boschi di faggio e abete rosso, pascoli e rocce, il paese contrasta con il suo grigiore di company town con la bellezza ambientale creando così un panorama unico sul territorio italiano. Il paese deve la sua esistenza e il suo nome italiano alla miniera di zinco e piombo del monte Re, in attività fino al 1991, e che condiziona in modo pesante il paesaggio circostante. Cave del Predil è parte del Parco Internazionale Geominerario del Raibl, divenuto ecomuseo (o museo diffuso) e monumento al lavoro operaio del minatore. Un piccolo polo turistico nel cuore delle Alpi Giulie che offre al visitatore diverse opportunità di visita attraverso i servizi gestiti da CoopCulture: da quelle tematiche legate alla storia mineraria con la visita guidata nella miniera a bordo di un trenino a trazione elettrica alla scoperta di minerali, e usi del minatore per proseguire con la visita al monumento al minatore e al paese in cui ogni angolo ricorda la vita del lavoro operaio. Ma è al contempo storia militare di un territorio di confine teatro di Guerre e custode di documenti e reperti all interno del Museo storico militare delle Alpi Giulie, interessante tappa per approfondire aspetti storici e per ben comprendere il territorio sul quale si sono succeduti gli accadimenti grazie alla sala detta del sito ubicata al piano terra che grazie a due grandi plastici e a gigantografie

2 permette di identificare tutti i luoghi e gli spostamenti degli eserciti italiano e austro-ungarico. Museo, la cui esistenza si lega naturalmente a quella del lavoro del minatore al quale viene sempre dedicata una sala e l ausilio di supporti audio-visivi; e storicamente attraverso la galleria di Bretto (passaggio sotto la miniera) che diventa anche punto di interesse per la prosecuzione di itinerari sulla Grande Guerra collegandosi ai Forti e ai cimiteri militari dislocati sul territorio e ai paesi limitrofi, palcoscenici di battaglie e di importanti momenti storici (per un raggio di circa trenta kilometri percorribili in tappe distanti tra loro circa 24 minuti). La Miniera si fa Social e insieme al Museo Storico Militare delle Alpi Giulie si raccontano attraverso dove sono disponibili tutte le informazioni alle proposte di visita dei siti museali gestiti da CoopCulture, oltre ad una serie di proposte di itinerari, percorsi tematici e suggerimenti presenti sul Blog; è presente inoltre una Pagina Facebook Miniera Cave del Predil in cui la Miniera dialoga con i suoi visitatori grazie all interazione e alla condivisione di fotografie, geolocalizzazione delle persone tramite check infacebook, e alla condivisione/narrazione delle visite di Blogger e visitatori che condivido emozioni e impressioni promuovendone la visibilità anche su Tripadvisor con recensioni molto positive e Foursquare. Si stanno attivando anche i profili Twitter e Instagram, ma è già possibile seguire l attività social attraverso l hashtag #CavedelPredil PRESS AREA ONLINE da cui scaricare immagini, comunicati e iniziative

3 La miniera di Raibl L attività estrattiva iniziata nell 800 a.c. oggi diventa oggetto di un ecomuseo o museo diffuso per la valorizzazione del lavoro operaio del minatore attraverso visiteguidate nel ventre della montagna a bordo di un trenino a trazione elettrica. La storia della miniera di Raibl affonda le sue radici in epoca preromana (800 a.c.) in cui pare ci fosse già un attività estrattiva. Il primo documento storico che fa riferimento a questa attività è del 1320 d.c. quando Federico II detto il Bello rilascia ad un gruppo di estrattori del tarvisiano la concessione estrattiva. Ma, nel 1770, l eccessivo frazionamento dell attività estrattiva obbliga l autorità austriaca ad intervenire per porre rimedio. Il paese vede poi, nel 1890 larealizzazione della prima centrale idroelettrica che dà energia all argano di estrazione del pozzo, diventando così uno dei primi villaggi in Italia conl energia elettrica all interno delle abitazioni. Nel 1898 prende l avvio la costruzione della galleria di Bretto considerata dagli studiosi un unicum politico e geografico; che dopo cinque anni di lavoro, alla presenza delle massime autorità pubbliche dei due stati inaugurerà i suoi 4884 metri di galleria. Dopo gli eventi bellici e a seguito dei trattati di San Germano e Rapallo , i territori del tarvisiano passano sotto l amministrazione italiana, stessa sorte alla miniera di Raibl che diventa proprietà dello Stato. Come da ogni altra parte, il periodo post bellico porta a processi di meccanizzazione e automazione dei processi produttivi e così il piombo estratto dalla miniera rientra sotto forma di batterie e le lampade a carburo vengono sostituite da lampade elettriche innestate sull elmetto e altre migliorie rendono più agevole l estrazione.

4 Nel1953 inizia un periodo di crisi dal quale la miniera non si risolleverà più. La cava sotto la società Raibl passa sotto la società mineraria di Pertisola. Nel1965 la regione acquisisce la gestione della miniera e il 6 febbraio 1991 con una protesta durata 17 giorni da parte dei minatorifa sì che la miniera chiusa rimanga comunque un luogo da visitare. Nel 1991 la miniera viene chiusa. Sotto la Miniera si sviluppa la galleria di Bretto: Iniziata nel 1899 e ultimata nel 1905, costruita per sostenere lo smaltimento delle acque circolanti nei livelli inferiori della miniera, fu avviata durante la prima guerra mondiale e dotata di un trenino a trazione elettrica per consentire il trasporto delle persone e dei materiali. Durante la Grande Guerra il tunnel fu usato dagli austriaci per il trasporto di truppe e materiale bellico. Si stima che dal tunnel passarano uominie tonnellate di viveri, munizioni e altri materiali per le battaglietra le quali spicca Caporetto. Terminate le ostilità la galleria di Bretto divenne confine di seconda categoria tra Jugoslavia e Italia e oggetto di aspri conflitti politici e burocratici tra i due paesi, tanto da chiudere quel cancello all interno della galleria. Con l ingresso della Slovenia nell Unione Europea anche quel confine è venuto meno, riconducendo anche all apertura di quel cancello. Datala connotazione geografica ed il forte passaggio delle truppe molti sono ireperti custoditi nel Museo della Guerra, il Museo Storico delle Alpi Giulie. A questo indirizzo è disponibile il Video emozionale della Miniera: regia di W. Carrer, direzione artistica di F. Anzalone, una produzione Netlife s.r.l./irisfilm Produzioni per CoopCulture

5 Museo Storico Militare delle Alpi Giulie Un percorso museale pensato per la contestualizzazione storico -geografica e la comprensione del territorio teatro di importanti avvenimenti belliciquali le Imprese Napoleoniche, la Grande Guerra e la Seconda Guerra Mondiale. Un percorso museale pensato per la contestualizzazione storico-geografica e la comprensione del territorio dove si sono svolti gli avvenimenti bellici ed un approfondimento sui principali eventi significativi svoltisi nel territorio di cui si ha ampia documentazione di archivio (anche di diversa nazionalità) e reperti ed oggettistica di corredo. Partendo dai periodi storici di riferimento il percorso si sviluppa in maniera tale da introdurre il visitatore nella visualizzazione del territorio come teatro degli eventi storici. Campagne napoleoniche antiasburgiche condotte dall Armata d Italia a cavallo dei secoli XVII e XIX di cui si ricordano le vie tattiche del Predil, della Raccolana e della stretta di Malborghetto; Teatro operativo della Prima Guerra Mondiale ( ) di cui si ricorda il fronte italo-austriaco nel settore carnico-giuliocarinziano con l incidenza di Caporetto e la conclusione vittoriosa del conflitto che ha consentito al Regno d Italia di acquisire, superato lo spartiacque di Camporosso, la conca di Tarvisio e di stabilire così il nuovo confine di Stato. Base di partenza e oggetto di contenzioso internazionale durante la Seconda Guerra Mondiale. Si ricorda il Vallo Littorio, la fortificazione permanente per le operazioni di occupazione del territorio jugoslavonell aprile-maggio 1941.

6 Sviluppato su due livelli il museo vuole creare due momenti di coinvolgimentoper il visitatore, un introduzione e contestualizzazione geografica al piano terra ed una parte museale documentale vera e propria destinata ai tre periodi in oggetto. Piano terra A supporto visivo la prima sala detta del sito due plastici ascala variabile consentiranno al visitatore di orientarsi topograficamente. Ingrandimenti fotografici,mappe, piante, legende descrittive con riferimenti storico-balistici gli consentiranno di avere le nozioni base. Una sala multimediale con l ausilio di materiale video-sonoro gli consentirà di ricevere notizie storiche dei periodi affrontati nelle sale successive. La sala Raibl-Cave delpredil contestualizzerà la località in cui è appunto collocato il museo, affrontando l aspetto storico relativo all attività estrattiva e alla sua imprenditorialità attraverso l esposizione documentale destinata ad evidenziare usi, costumi, attività sociali e la vita di relazione dei suoi abitanti. Si consiglia di abbinare la visita guidata alla Miniera di Raibl monumento al lavoro operaio del minatore. Primo piano La prima sala delle Guerre Napoleoniche è dedicata al periodo che va dalla Rivoluzione francese al Congresso di Vienna (1815) nel territorio Friuli e la Tarvisio Carinziana durante le campagne napoleoniche d Italia dal 1796 al1813. La sala della Prima Guerra Mondiale è dedicata al periodo che va da Sarajevo (1914) a Vittorio Veneto (1918) attraverso la contrapposizione Intesa-Imperi Centrali nel territorio della Zona Carnia durante il conflitto in casa fra i contrapposti eserciti asburgico e italiano. La sala della Seconda Guerra Mondiale è dedicata al periodo storico che va dal Trattato di Versailles (1919) al Processo di Norimberga (agosto 1945) attraverso le rivoluzioni europee del XX secolo e il conflitto attraverso la comprensione dei problemi di assestamento nazional-istituzionali del Tarvisiano annesso all Italia. Tarvisio negli anni 30. Altre zone di interesse nelle zone limitrofe: Batteria sella Predil- Forte Lago Predil Opere dell ex Vallo Littorio A questo indirizzo è disponibile il Video emozionale della Miniera: regia di W. Carrer, direzione artistica di F. Anzalone, una produzione Netlife s.r.l./irisfilm Produzioni per CoopCulture