Esplorazione funzionale in vivo del cervello I metodi di neuroimaging attualmente sviluppati non solo forniscono informazioni sulla struttura e sull a

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Esplorazione funzionale in vivo del cervello I metodi di neuroimaging attualmente sviluppati non solo forniscono informazioni sulla struttura e sull a"

Transcript

1 Tecniche di esplorazione funzionale in vivo del cervello Ing. Lorenzo Sani Laboratorio di Biochimica Clinica e Biologia Molecolare Clinica Facoltà di Medicina, Università di Pisa Materiale didattico: segreteria@bioclinica.unipi.it Prenotazione Esami

2 Esplorazione funzionale in vivo del cervello I metodi di neuroimaging attualmente sviluppati non solo forniscono informazioni sulla struttura e sull anatomia cerebrale, ma consentono anche di investigare lo stato funzionale in vivo del cervello umano Distinzione generale tra le metodiche di esplorazione funzionale in vivo del cervello: Tecniche elettriche - magnetiche: rilevano direttamente la funzionalità cerebrale attraverso la misurazione dei correlati elettrici o magnetici dell attività neuronale (EEG; MEG) Metodiche emodinamiche - metaboliche: rilevano indirettamente la funzionalità cerebrale attraverso la misurazione degli eventi vascolari o metabolici che accompagnano l attività neuronale (PET, fmri)

3 Tecniche di esplorazione funzionale in vivo del cervello La risonanza magnetica funzionale fmri

4 Principi fisici dell'imaging funzionale mediante risonanza magnetica Segnale BOLD e suo legame con l'attività neurale Tecniche di analisi dei dati fmri

5 Principi fisici dell'imaging funzionale mediante risonanza magnetica Segnale BOLD e suo legame con l'attività neurale Tecniche di analisi dei dati fmri

6 Atomo di idrogeno 1 H - ELETTRONE PROTONE + NUCLEO

7 Proprietà di una particella subatomica Massa Spin Carica elettrica S N Rapporto giromagnetico γ 1H = MHz/T Momento magnetico (dovuto alla rotazione di una carica elettrica) Momento angolare (dovuto alla rotazione di una massa)

8 Orientazione degli spin In assenza di B 0 In presenza di B 0 B0 Proprietà che permette ad un nucleo atomico di interagire con un campo magnetico esterno: spin intrinseco I (fenomeno quantistico per il quale il nucleo ruota intorno al proprio asse) µ può assumere 2I+1 orientamenti in un campo magnetico esterno, corrispondenti a 2I+1 livelli energetici permessi Atomo di idrogeno 1 H: spin I=1/2 2 orientamenti possibili µ può allinearsi al campo magnetico esterno B 0 in posizione parallela (livello basso di energia) o antiparallela (livello alto di energia)

9 Frequenza di precessione B 0 B 0 Equazione di Larmor: Frequenza di precessione ω = γ Β ο Campo magnetico statico Rapporto giromagnetico ω = x 1.5 = MHz : siamo nella banda delle radiofrequenze (RF)

10 Spettro elettromagnetico (EM) fmri RX TAC PET B 0 B 1 (ω = 0) NON ionizzanti Gli Ultrasuoni NON sono onde EM!!! ionizzanti

11 Magnetizzazione netta M E la somma vettoriale di tutti gli spin coinvolti nel fenomeno z B0 z M µ 3 µ 2 y x µ n µ 1

12 Risonanza Magnetica Se i protoni posti nel campo magnetico statico B 0 vengono eccitati con un impulso e.m. a frequenza ω (frequenza di precessione) si ha il fenomeno della risonanza magnetica nucleare U U U U U U Impulso di eccitazione U Risonanza U U U U U

13 Risonanza Magnetica: l impulso di eccitazione a radiofrequenza (RF) Impulso di eccitazione RF B0 EX. 90 Antenna (bobina) RF

14 Risonanza Magnetica: l impulso di eccitazione a radiofrequenza (RF) Impulso di eccitazione RF B0

15 Risonanza Magnetica: il segnale B0 Bobina RF ricevente Segnale RF ricevuto Segnale FID: Free Induction Decay B0 Bobina RF ricevente Segnale RF ricevuto (FID)

16 Parametri relativi ai tessuti Tempo di rilassamento trasversale T2 Tempo di rilassamento longitudinale T1 Densità Protonica PD

17 Rilassamento T2 T2 = tempo di rilassamento trasversale, effetto spin-spin: scambio di energia tra uno spin e l altro I momenti magnetici dei singoli spin precessano a velocità differenti e quindi si sfasano tra loro La componente trasversale M XY perpendicolare al campo B 0 tende ad annullarsi

18 Tempo di rilassamento T2 T2 = costante di tempo del rilassamento trasversale B0 M xy (t) exp(-t/t 2 ) T2 = tempo che impiegano i protoni a defasare tra loro (e quindi ad attenuare il segnale), cioè tempo necessario affinché lo sfasamento dei nuclei determini la riduzione della componente trasversale M xy del 63%

19 Tempo di rilassamento T2 S e g n a l e Sangue (T2 362ms.) Rene (T2 124ms.) grasso (T2 108ms.) Tempo

20 Pseudo rilassamento, tempo T2* La presenza di disomogeneità del campo magnetico statico B 0 all interno del campione causa inevitabilmente un ulteriore defasamento relativo dei nuclei tra loro Si definisce un altro tempo di rilassamento: T2*, esprimendo la velocità di decadimento trasversale osservata: 1/T2* come la somma di due contributi: 1) il contributo del rilassamento dovuto all effetto spin-spin: 1/T2 2) il contributo del rilassamento dovuto alle disomogeneità del campo magnetico statico: 1/T2 disom T = γ B = + * T T disom disom T2 T2 disom = costante di tempo del rilassamento dovuto alle disomogeneità del campo magnetico statico B 0 B0: ampiezza della variazione (disomogeneità) del campo magnetico statico B 0 nella regione considerata 1 M xy (t) exp(-t / T 2* )

21 Rilassamento T1 T1 = tempo di rilassamento longitudinale, effetto spin-lattice: scambio di energia tra uno spin e l ambiente circostante M M I momenti magnetici dei singoli spin tendono gradualmente a riallinearsi con B 0 La componente longitudinale M Z lungo il campo B 0 torna verso il suo valore iniziale M 0

22 Tempo di rilassamento T1 T1 = costante di tempo del rilassamento longitudinale B0 T 1 = tempo che impiega il vettore M a riallinearsi lungo la direzione di B 0 (e quindi ad attenuare il segnale), cioè tempo necessario affinché la componente longitudinale M z riacquisti il 63% del valore di equilibrio M 0 parallelo a B 0

23 Densità protonica PD numero di protoni presenti nella zona di interesse B0 M 0 Segnale RF ricevuto (FID) B0 M y Segnale RF ricevuto (FID) M 0 Maggiore densità protonica -> più grande M 0 -> più alto segnale (FID)

24 Immagini pesate Perché T2, T1, PD? T2W T1W PDW

25 Parametri di acquisizione: FA TR TE FA - Flip angle: angolo tra B 0 e M; è proporzionale alla durata ed all intensità dell impulso RF TR - Tempo di ripetizione: tempo tra un impulso RF ed il successivo TE - Tempo di Eco: tempo tra l emissione di un impulso RF e la ricezione del segnale Variando opportunamente i valori dei parametri di acquisizione FA, TR e TE si possono ottenere immagini pesate T2, T2*, T1 o PD

26 I gradienti di campo magnetico Cosa sono? Campi magnetici che si sommano a B 0 e le cui intensità variano linearmente con la posizione lungo i tre assi (direzioni dello spazio): x, y, z B 0 Gradiente -2-1 ω = γb x, y, z A cosa servono? Per selezionare una regione di interesse e codificare la zona sorgente del segnale ricevuto

27 Gradiente di selezione fetta Gradiente lungo B 0 z (G z : eccitazione selettiva) ω = γb Z Gradiente attivo durante la trasmissione dell Impulso di eccitazione a radiofrequenza (RF) B z (z) B 0 B z = B 0 B z = B 0 + z G z 0 1 z B z < B 0 B z > B 0

28 Gradiente di selezione fetta Gradiente lungo B 0 z (G z : eccitazione selettiva) ω z = γb z B z = B 0 + z G z ω z = γb z = γ (B 0 + z G z ) ω z (z) B 0 ω z = ω 0 ω z = γ (B 0 + z G z ) 0 1 z ω z < ω 0 ω z >ω 0

29 Gradiente di fase Codifica di fase GRADIENTE ATTIVO: gli spin si defasano man mano che il gradiente è attivo GRADIENTE SPENTO: gli spin tornano a precedere tutti alla stessa frequenza ω, ma rimangono sfasati tra loro La fase delle componenti del segnale ricevuto è funzione della posizione lungo la direzione del gradiente di fase

30 Gradiente di lettura Codifica di frequenza Gradiente attivo durante la fase di acquisizione del segnale RM La frequenza delle componenti del segnale ricevuto è funzione della posizione lungo la direzione del gradiente di lettura

31 I tre gradienti Z Y X Y X

32 Le sequenze di acquisizione Successione temporale di attivazione disattivazione di: impulsi di eccitazione a radiofrequenza RF gradienti di campo magnetico acquisizione (ricezione e memorizzazione) del segnale FID

33 Le sequenze di acquisizione Gradiente di selezione fetta: attivo durante la trasmissione dell impulso di eccitazione a radiofrequenza (RF) Gradiente di lettura: attivo durante la fase di acquisizione del segnale RM Gradiente di fase: attivo dopo lo spegnimento del gradiente di selezione fetta e prima dell accensione del gradiente di lettura

34 Il K-spazio Memorizzazione dei segnali acquisiti dopo l attivazione dei tre gradienti La sequenza di acquisizione viene ripetuta più volte, ogni volta con una diversa ampiezza del gradiente di fase: vengono acquisiti molti segnali RM K sta per n. d onda = ω/c: i valori lungo gli assi (K X, K Y ) hanno come unità di misura la frequenza (spaziale) SIAMO NEL PIANO DI FOURIER

35 Come riempire il k-spazio Sequenza EPI Y G X G Z G Y Sequenza Spiral I metodi di riempimento dipendono dal disegno della sequenza

36 Dal K-spazio all immagine K-spazio Trasformata di Fourier (IFFT) bidimensionale Spazio reale

37 Immagini 2D Selezione fetta Codifica di Fase Fette 2D y z x Codifica di lettura

38 Immagini 2D multipiano Acquisizione Multi-Planare Tutte le 5 fette sono acquisite durante lo stesso TR Più fette sono acquisite durante un singolo intervallo TR

39 Principi fisici dell'imaging funzionale mediante risonanza magnetica Segnale BOLD e suo legame con l'attività neurale Tecniche di analisi dei dati fmri

40 Esplorazione funzionale in vivo dei correlati neurometabolici dell attività cerebrale mv +50 Riposo Blood Flow 0 Hemoglobin = Hb Oxygen = HbO 2-70 EEG 1 2 MEG 3 msec Attivazion ne H O-PET fmri FDG-PET smri attività neuronale sinaptica attività della pompa Na + /K + richiesta di ATP richiesta di ossigeno e glucosio flusso ematico cerebrale metabolismo ossidativo del glucosio e produzione di ATP

41 fmri - Segnale BOLD BOLD: Blood Oxygenation Level Dependent Segnale BOLD: la sua intensità dipende dal livello di ossigenazione del sangue Negli studi fmri il segnale BOLD viene registrato utilizzando opportune sequenze chiamate EPI (echo planar imaging) che permettono di acquisire immagini funzionali del cervello T2*-pesate L accurata interpretazione del segnale BOLD dipende dalla completa caratterizzazione dell attività neuronale che dà origine alla risposta emodinamica: neurovascular coupling

42 Fisiologia della Correlazione: Attività Neuronale - Flusso Ematico - Metabolismo Cerebrale Nonostante i numerosi sforzi per risolvere il quesito del neurovascular coupling, non è ancora chiaro il meccanismo fisiologico legato al controllo della richiesta, da parte dei neuroni, di un maggiore flusso sanguigno. Sono stati suggeriti differenti modelli di regolazione dinamica cerebrovascolare e le ipotesi più probabili sono: il rilascio, da parte dei neuroni, di vari fattori chimici che agiscono come mediatori di tipo biometabolico come per esempio l ossido nitrico, l adenosina, gli ioni idrogeno o potassio; il rilascio, da parte dei neuroni, di opportuni neurotrasmettitori; una innervazione diretta che parte dai neuroni e raggiunge la muscolatura vascolare

43 fmri - Segnale BOLD fmri: functional Magnetic Resonance Imaging Tecnica che utilizza il segnale BOLD per visualizzare il metabolismo cerebrale mediante MRI Il segnale BOLD permette l individuazione dei cambiamenti locali cerebrali di ossigenazione ematica durante una stimolazione fisiologica Il segnale BOLD si basa sui cambiamenti fisiologici delle proprietà magnetiche del sangue, in particolare dell emoglobina: OSSIEMOGLOBINA DEOSSIEMOGLOBINA DIAMAGNETICA PARAMAGNETICA

44 PROPRIETA MAGNETICHE DEI MATERIALI Se immersi in un campo magnetico B 0 : FERROMAGNETICI: interazione violenta (attrattiva o repulsiva) con B 0 DIAMAGNETICI: interazione debole repulsiva con B 0 PARAMAGNETICI: interazione debole attrattiva con B 0 Il nostro corpo è prevalentemente diamagnetico

45 PROPRIETA MAGNETICHE DEI MATERIALI Se un materiale si trasforma da diamagnetico a paramagnetico (es. ossiemoglobina-deossiemoglobina) si ha una variazione della sua suscettività magnetica: χ (grandezza che misura il grado di magnetizzazione di un materiale immerso in un campo magnetico), cioè si ha una variazione dell interazione del materiale stesso con il campo magnetico statico B 0. In particolare: le sostanze diamagnetiche tendono a ridurre le disomogeneità di B 0, cioè ad aumentarne l uniformità le sostanze paramagnetiche tendono ad aumentare le disomogeneità di B 0, cioè a ridurne l uniformità variazione di suscettività magnetica Variazione del tempo di rilassamento T2* χ T2*

46 PROPRIETA MAGNETICHE DELL EMOGLOBINA Emoglobina: proteina globulare solubile di colore rosso presente nei globuli rossi del sangue, responsabile del trasporto dell'ossigeno molecolare Il gruppo emoglobinico che influenza il rilassamento protonico è il gruppo eme: ospita uno ione ferroso Fe 2+ che è il diretto responsabile delle interazioni paramagnetiche con i protoni acquosi (nonostante si trovi in una tasca idrofobica apolare proteica)

47 ANDAMENTO TEMPORALE DEL SEGNALE BOLD

48 Segnale BOLD e potenziale d azione mv Il segnale BOLD (risposta emodinamica) ha una durata temporale dell ordine dei secondi msec Il potenziale d azione dei singoli neuroni ha una durata temporale dell ordine dei millisecondi

49 Segnale BOLD e potenziale d azione Uguali unità di misura sui due assi delle ascisse (tempi misurati in secondi) Il potenziale d azione dei singoli neuroni è un evento estremamente più rapido (istantaneo) del segnale BOLD (risposta emodinamica)

50 CAUSE di VARIAZIONE del SEGNALE BOLD Variazione, rispetto ai livelli basali, dei parametri metabolici e di risonanza magnetica causati da un aumento dell attivazione corticale in una determinata regione del cervello rispetto alla condizione di riposo: aumento dell attività neuronale sinaptica aumento della richiesta di ossigeno e glucosio aumento del flusso ematico cerebrale aumento della concentrazione di ossiemoglobina aumento dell uniformità del campo magnetico statico B 0 diminuzione della disomogeneità del campo magnetico statico B 0 diminuzione della dispersione di fase degli spin decadimento trasversale più lento della magnetizzazione diminuzione della velocità di decadimento trasversale dovuta alle disomogeneità del campo magnetico statico: 1/T2 disom diminuzione della velocità di decadimento trasversale complessiva: 1/T2* aumento del tempo di rilassamento trasversale complessivo: T2* aumento dell intensità del segnale BOLD (cioè dell intensità delle immagini T2* pesate), ricevuto dalla macchina di RM: M xy (t) = M 0 exp (-t / T2*)

51 CAUSE di VARIAZIONE del SEGNALE BOLD

52 Acquisizione delle immagini funzionali e strutturali del cervello Il segnale BOLD non fornisce una misurazione diretta dell attività neurale perché misura un effetto indiretto (la risposta emodinamica) di tale attività Durante una sessione fmri vengono acquisite immagini funzionali in assenza di stimoli, che serviranno come immagini di controllo (livello basale, di riposo del segnale BOLD) Durante il periodo di acquisizione, vengono presentati degli stimoli che possono essere: sensoriali, task motori o cognitivi Lo stesso task viene ripetuto periodicamente in modo da poter fare una media statistica di tutti i valori delle immagini relativi all attivazione L immagine finale si ottiene facendo una sottrazione mediata tra l immagine acquisita durante la presentazione dello stimolo e l immagine acquisita durante l assenza di stimoli in modo da ottenere un immagine statistica parametrica, che viene poi sovrapposta all immagine anatomica

53 Acquisizione delle immagini funzionali e strutturali del cervello

54 Acquisizione delle immagini funzionali e strutturali del cervello Negli studi fmri le immagini funzionali del cervello (T2*-pesate) vengono acquisite usando sequenze gradient echo, del tipo echo planar (EPI) Ogni TR vengono acquisite tutte le immagini tomografiche 2D (fette) relative ad un intero volume cerebrale: immagini funzionali a bassa risoluzione spaziale Per avere una dettagliata anatomia del cervello: acquisite immagini strutturali ad alta risoluzione spaziale T1-pesate del tipo spoiled gradient recall (SPGR) La struttura dati fondamentale (dataset): insieme di array 3D di valori numerici; ciascun array 3D: un volume cerebrale. Tutti i volumi cerebrali funzionali vengono acquisiti in successione temporale in un intero run di scansione Ogni elemento di un array 3D: un voxel del volume cerebrale, con le sue coordinate di posizione (x,y,z); il suo valore numerico: intensità del segnale BOLD nel voxel corrispondente I valori di uno stesso voxel in tutti i volumi cerebrali costituiscono una serie temporale (time series) I dataset che si riferiscono alle immagini anatomiche di localizzazione sono formati da un unico volume cerebrale

Tecniche di esplorazione funzionale in vivo del cervello

Tecniche di esplorazione funzionale in vivo del cervello Tecniche di esplorazione funzionale in vivo del cervello Ing. Lorenzo Sani E-mail: lorenzo.sani@bioclinica.unipi.it Facoltà di Medicina, Università di Pisa Laboratorio di Biochimica Clinica e Biologia

Dettagli

Tecniche di esplorazione funzionale in vivo del cervello

Tecniche di esplorazione funzionale in vivo del cervello Tecniche di esplorazione funzionale in vivo del cervello Ing. Lorenzo Sani E-mail: lorenzo.sani@bioclinica.unipi.it Laboratorio di Biochimica Clinica e Biologia Molecolare Clinica Facoltà di Medicina,

Dettagli

2 - PRINCIPI FISICI DELLA RISONANZA MAGNETICA FUNZIONALE

2 - PRINCIPI FISICI DELLA RISONANZA MAGNETICA FUNZIONALE 2 - PRINCIPI FISICI DELLA RISONANZA MAGNETICA FUNZIONALE I cambiamenti dell attività neurale del cervello sono associati ai cambiamenti delle richieste energetiche: quanto maggiore è l attività funzionale

Dettagli

In vivo brain functional methodologies

In vivo brain functional methodologies Pietrini, Am J Psychiatry, 2003 In vivo brain functional methodologies Borg et al., Am J Psychiatry, 2003 1 In vivo brain functional methodologies Gundel et al., Am J Psychiatry, 2003 In vivo brain functional

Dettagli

Risonanza magnetica nucleare

Risonanza magnetica nucleare Risonanza magnetica nucleare Università di Firenze Corso di Tecnologie Biomediche Lezione del 31 ottobre 2003 Leonardo Bocchi Principi fisici Premessa Modello classico Visualizzazione semplificata Equazione

Dettagli

Risonanza magnetica nucleare

Risonanza magnetica nucleare Risonanza magnetica nucleare Università di Firenze Corso di Tecnologie Biomediche I/II Lezione del 26 novembre 2003 Leonardo Bocchi Sequenze di eccitazione Riepilogo RM Consideriamo degli atomi di idrogeno

Dettagli

RMN elementi di base

RMN elementi di base RMN elementi di base Carpi 3 aprile 2009 Marco Serafini m.serafini@ausl.mo.it Campo magnetico Campo magnetico terrestre valore medio: 0.05 mt (0.5 Gauss) Magneti permanenti intensità: 5-300 mt (50-3000)

Dettagli

Imaging Anatomico Mediante Risonanza Magnetica (MRI)

Imaging Anatomico Mediante Risonanza Magnetica (MRI) Imaging Anatomico Mediante Risonanza Magnetica (MRI) Renzo Campanella Dipartimento di Fisica Università di Perugia Sezione di Roma I Risonanza Magnetica Nucleare (NMR) Condizione: numero di spin (nucleare)

Dettagli

RMN elementi di base e sequenze

RMN elementi di base e sequenze RMN elementi di base e sequenze Impianti RM Nuovo Ospedale Civile S.Agostino Estense 19 Giugno e 23 Settembre 2014 - Pavullo Marco Serafini m.serafini@ausl.mo.it Campo magnetico Campo magnetico terrestre

Dettagli

Risonanza magnetica: Codifica spaziale del segnale.

Risonanza magnetica: Codifica spaziale del segnale. Risonanza magnetica: Codifica spaziale del segnale Introduzione La tomografia a Risonanza magnetica si basa sulla rappresentazione in immagini digitali di alcune caratteristiche fisico-chimiche di tessuti

Dettagli

Esperimenti FT-NMR a impulsi

Esperimenti FT-NMR a impulsi Vettore magnetizzazione netta M 0 per un nucleo immerso in un campo magnetico B 0, per indurre la transizione l impulso RF è applicato lungo la direzione dell asse x. Il campo magnetico alternante applicato

Dettagli

Risonanza Magnetico Nucleare

Risonanza Magnetico Nucleare Dipartimento di Fisica a.a. 2004/2005 Fisica Medica 2 Risonanza Magnetico Nucleare 21/3/2005 RMN ovvero NMR Spettroscopia RMN permette di - acquisire immagini 2D e 3D di parti del corpo umano ottima risoluzione

Dettagli

RMN elementi di base e sequenze

RMN elementi di base e sequenze RMN elementi di base e sequenze Marco Serafini m.serafini@ausl.mo.it Campo magnetico Campo magnetico terrestre valore medio: 0.05 mt (0.5 Gauss) Magneti permanenti intensità: 5-300 mt (50-3000) Gauss)

Dettagli

RM - riepilogo. Ricostruzione di immagini - Ricostruzione immagini in RM

RM - riepilogo. Ricostruzione di immagini - Ricostruzione immagini in RM Leonardo Bocchi Ricostruzione immagini in RM Retroproiezione - metodo di Fourier RM - riepilogo Consideriamo degli atomi di idrogeno Applichiamo un campo magnetico statico B 0 Si genera un vettore di magnetizzazione

Dettagli

Risonanza Magnetica Nucleare

Risonanza Magnetica Nucleare Risonanza Magnetica Nucleare Il fenomeno della risonanza magnetica nucleare è legato ad una proprietà p di alcuni nuclei quale lo spin. Lo spin è una proprietà fondamentale come la carica e la massa. Protoni,

Dettagli

La Risonanza Magnetica Funzionale

La Risonanza Magnetica Funzionale La Risonanza Magnetica Funzionale Facoltà di Farmacia Corso di Laurea in Chimica e Tecnologie Farmaceutiche Attività a scelta dello studente AA 2004-2005 Cosimo Del Gratta Dipartimento di Scienze Cliniche

Dettagli

RM: PRINCIPI FISICI E IMAGING MORFOLOGICO

RM: PRINCIPI FISICI E IMAGING MORFOLOGICO RM: PRINCIPI FISICI E IMAGING MORFOLOGICO TERNI 2/4/2008 Dr. Massimo Principi Dipartimento di Diagnostica per Immagini Azienda Ospedaliera S. Maria - Terni LE VARIE FASI DI ESECUZIONE DI UN ESAME RM I.

Dettagli

1. PRINCIPI GENERALI IL METODO A IMPULSI

1. PRINCIPI GENERALI IL METODO A IMPULSI 1. PRINCIPI GENERALI IL METODO A IMPULSI LA RADIAZIONE EM CAMPO ELETTRICO OSCILLANTE CAMPO MAGNETICO OSCILLANTE Radiofrequenze n = 40-1000 MHz (In pratica: 300 1000 MHz) Lo Spin Nucleare I I = 0, 1/2,

Dettagli

RM Formazione dell immagine

RM Formazione dell immagine RM Formazione dell immagine Marco Serafini m.serafini@ausl.mo.it FUNZIONE, VARIABILE e DOMINIO Funzione: y = f(x) y = variabile dipendente x = variabile indipendente Esempio: Rappresentazione grafica:

Dettagli

COME SI GENERA IL SEGNALE DI RISONANZA MAGNETICA. Dott. TSRM Luigi Imperiale Dipartimento di Scienze Radiologiche Ospedali Riuniti di Ancona

COME SI GENERA IL SEGNALE DI RISONANZA MAGNETICA. Dott. TSRM Luigi Imperiale Dipartimento di Scienze Radiologiche Ospedali Riuniti di Ancona COME SI GENERA IL SEGNALE DI RISONANZA MAGNETICA Dott. TSRM Luigi Imperiale Dipartimento di Scienze Radiologiche Ospedali Riuniti di Ancona In natura esistono cariche elettriche isolate positive (protoni)

Dettagli

Funzionamento della risonanza magnetica funzionale

Funzionamento della risonanza magnetica funzionale Capitolo 1 Funzionamento della risonanza magnetica funzionale 1.1 Introduzione Per capire i fondamenti e gli scopi delle metodiche di attivazione basate su tecniche di imaging, ivi incluse quelle di RM,

Dettagli

RISONANZA MAGNETICA NUCLEARE (N.M.R.) o IMAGING A RISONANZA MAGNETICA (M.R.I.)

RISONANZA MAGNETICA NUCLEARE (N.M.R.) o IMAGING A RISONANZA MAGNETICA (M.R.I.) RISONANZA MAGNETICA NUCLEARE (N.M.R.) o IMAGING A RISONANZA MAGNETICA (M.R.I.) e una tecnica non invasiva impiega radiazioni a bassa frequenza (non ionizzanti!) ν 10-100 MHz (radiofrequenze) sfrutta la

Dettagli

Le neuroimmagini: come la scienza e la tecnologia ci aiutano a studiare le funzioni del cervello. Event funded by FP7-Eu project DECIDE

Le neuroimmagini: come la scienza e la tecnologia ci aiutano a studiare le funzioni del cervello. Event funded by FP7-Eu project DECIDE Le neuroimmagini: come la scienza e la tecnologia ci aiutano a studiare le funzioni del cervello Event funded by FP7-Eu project DECIDE Le neuroimmagini: visualizzazione in vivo del cervello Il termine

Dettagli

Origine fisica degli artefatti nelle immagini RM Marco Serafini

Origine fisica degli artefatti nelle immagini RM Marco Serafini Origine fisica degli artefatti nelle immagini RM Marco Serafini m.serafini@ausl.mo.it Artefatti da movimento Artefatti da movimento In RM il movimento del soggetto crea un artefatto completamente diverso

Dettagli

Origine fisica degli artefatti nelle immagini RM Marco Serafini

Origine fisica degli artefatti nelle immagini RM Marco Serafini Origine fisica degli artefatti nelle immagini RM Marco Serafini m.serafini@ausl.mo.it Artefatti da movimento Artefatti da movimento In RM il movimento del soggetto crea un artefatto completamente diverso

Dettagli

GLI ORBITALI ATOMICI

GLI ORBITALI ATOMICI GLI ORBITALI ATOMICI Orbitali atomici e loro rappresentazione Le funzioni d onda Ψ n che derivano dalla risoluzione dell equazione d onda e descrivono il moto degli elettroni nell atomo si dicono orbitali

Dettagli

Cosa e la risonanza magnetica nucleare (NMR)?

Cosa e la risonanza magnetica nucleare (NMR)? Cosa e la risonanza magnetica nucleare (NMR)? E un fenomeno fisico che coinvolge i nuclei atomici e fornisce informazioni alle scale nucleare atomica molecolare - macroscopica. A seconda di come viene

Dettagli

Si osserva il comportamento dei protoni La proteina è in soluzione

Si osserva il comportamento dei protoni La proteina è in soluzione Risonanza magnetica nucleare Si osserva il comportamento dei protoni La proteina è in soluzione Risonanza magnetica nucleare Si osserva il comportamento dei protoni La proteina è in soluzione Si assegnano

Dettagli

Immagini di risonanza magnetica

Immagini di risonanza magnetica Immagini di risonanza magnetica Sara Barbiero Trattamento di immagini biomediche A.A. 2009/2010 La Risonanza Magnetica Nucleare (NMR) è una tecnica basata sulle proprietà magnetiche dei nuclei dell'atomo,

Dettagli

Tecniche di esplorazione funzionale in vivo del cervello

Tecniche di esplorazione funzionale in vivo del cervello Tecniche di esplorazione funzionale in vivo del cervello Ing. Lorenzo Sani E-mail: lorenzo.sani@bioclinica.unipi.it Laboratorio di Biochimica Clinica e Biologia Molecolare Clinica Facoltà di Medicina,

Dettagli

MITIGAZIONE DELLE ONDE EM GENERATE DA UN TOMOGRAFO RM E VALUTAZIONE DELL'EFFICIENZA DI SCHERMATURE PER RADIOFREQUENZE

MITIGAZIONE DELLE ONDE EM GENERATE DA UN TOMOGRAFO RM E VALUTAZIONE DELL'EFFICIENZA DI SCHERMATURE PER RADIOFREQUENZE UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PADOVA FACOLTA DI INGEGNERIA CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN INGEGNERIA ELETTRICA TESI DI LAUREA MAGISTRALE MITIGAZIONE DELLE ONDE EM GENERATE DA UN TOMOGRAFO RM E VALUTAZIONE DELL'EFFICIENZA

Dettagli

INTRODUZIONE ALLA RISONANZA MAGNETICA NUCLEARE

INTRODUZIONE ALLA RISONANZA MAGNETICA NUCLEARE INTRODUZIONE ALLA RISONANZA MAGNETICA NUCLEARE PARTE 1 Corso di Tecniche Chimico fisiche in ambito sanitario dr.ssa Isabella Nicotera Le frequenze NMR si trovano nella regione delle radiofrequenze dello

Dettagli

CARATTERIZZAZIONE RILASSOMETRICA DI VINI ED ACETI

CARATTERIZZAZIONE RILASSOMETRICA DI VINI ED ACETI Università degli Studi di Torino Facoltà di Scienze M.F.N Corso di Laurea Magistrale in Chimica Clinica, Forense e dello Sport TESI DI LAUREA CARATTERIZZAZIONE RILASSOMETRICA DI VINI ED ACETI Candidato:

Dettagli

NUCLEI NMR ATTIVI E SPIN

NUCLEI NMR ATTIVI E SPIN NUCLEI NMR ATTIVI E SPIN I diversi nuclei risuonano a campi magnetici (e frequenze) molto diversi La frequenza caratteristica a cui risuonano i nuclei dello standard è Ξ Per un nucleo specifico, le variazioni

Dettagli

1Se sottoposti ad un forte campo magnetico esterno stazionario (B0), l asse dei protoni si orienterà

1Se sottoposti ad un forte campo magnetico esterno stazionario (B0), l asse dei protoni si orienterà Risonanza Magnetica (RM) (RM Nucleare RMN; Tomografia a Risonanza Magnetica TRM) E una tecnica che sfruttando le capacità magnetiche ed elettriche degli atomi permette di studiare e riprodurre immagini

Dettagli

Tecniche di imaging di diffusione molecolare con risonanza magnetica (diffusion MRI)

Tecniche di imaging di diffusione molecolare con risonanza magnetica (diffusion MRI) Tecniche di imaging di diffusione molecolare con risonanza magnetica (diffusion MRI) Ing. Lorenzo Sani E-mail: lorenzo.sani@bioclinica.unipi.it Laboratorio di Biochimica Clinica e Biologia Molecolare Clinica

Dettagli

Imaging funzionale e motulesioni.

Imaging funzionale e motulesioni. Imaging funzionale e motulesioni www.fisiokinesiterapia.biz Lesioni Vascolari Ischemiche Emorragiche DD TC Qualcosa in più? RM Attenzione alle controindicazioni e al sangue!!! RM Anatomica RM Funzionale

Dettagli

Risonanza Magnetica.

Risonanza Magnetica. Risonanza Magnetica Tecnica di studio tomografica che produce immagini con qualunque orientamento spaziale ed utilizza, per la formazione delle Immagini, campi magnetici ed onde radio. Risonanza Magnetica

Dettagli

Risonanza Magnetica Nucleare.

Risonanza Magnetica Nucleare. Risonanza Magnetica Nucleare www.fisiokinesiterapia.biz Cosa e la risonanza magnetica nucleare (NMR)? Fenomeno fisico che coinvolge i nuclei atomici, con energie in gioco talmente basse che il segnale

Dettagli

Studio della riproducibilità in un protocollo fmri su tomografo da 3 Tesla

Studio della riproducibilità in un protocollo fmri su tomografo da 3 Tesla FACOLTÀ DI MEDICINA ED ODONTOIATRIA CORSO DI LAUREA IN TECNICHE DI RADIOLOGIA MEDICA, PER IMMAGINI E RADIOTERAPIA SEDE DI RIETI TESI DI LAUREA Studio della riproducibilità in un protocollo fmri su tomografo

Dettagli

RADIAZIONI TECNICHE E METODICHE IN RADIOLOGIA DIAGNOSTICA

RADIAZIONI TECNICHE E METODICHE IN RADIOLOGIA DIAGNOSTICA RADIAZIONI TECNICHE E METODICHE IN RADIOLOGIA DIAGNOSTICA RADIAZIONI RADIAZIONI CORPUSCOLATE RADIAZIONI NON CORPUSCOLATE RADIAZIONI IONIZZANTI: - direttamente ionizzanti - indirettamente ionizzanti RADIAZIONI

Dettagli

Spettrometria di Risonanza Magnetica Nucleare

Spettrometria di Risonanza Magnetica Nucleare Spettrometria di Risonanza Magnetica Nucleare Tipo di spettroscopia Intervallo di lunghezza d onda Intervallo di numeri d onda (cm -1 ) Tipo di transizione quantica Emissione raggi γ 0.005-1.4Å - nucleare

Dettagli

Tecniche di esplorazione funzionale in vivo del cervello

Tecniche di esplorazione funzionale in vivo del cervello Tecniche di esplorazione funzionale in vivo del cervello Ing. Lorenzo Sani E-mail: lorenzo.sani@bioclinica.unipi.it Laboratorio di Biochimica Clinica e Biologia Molecolare Clinica Facoltà di Medicina,

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PARMA

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PARMA UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PARMA FACOLTA DI FARMACIA Corso di laurea specialistica in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche TESI SPERIMENTALE APPROCCI SINTETICI A SUBSTRATI ARRICCHITI IN 13 C E D COME POTENZIALI

Dettagli

Connettività cerebrale funzionale ed effettiva

Connettività cerebrale funzionale ed effettiva Connettività cerebrale funzionale ed effettiva Alcuni metodi per lo studio in vivo nell uomo Ing. Lorenzo Sani E-mail: lorenzo.sani@bioclinica.unipi.it Laboratorio di Biochimica Clinica e Biologia Molecolare

Dettagli

Connettività cerebrale funzionale ed effettiva

Connettività cerebrale funzionale ed effettiva Connettività cerebrale funzionale ed effettiva Alcuni metodi per lo studio in vivo nell uomo Ing. Lorenzo Sani E-mail: lorenzo.sani@bioclinica.unipi.it Laboratorio di Biochimica Clinica e Biologia Molecolare

Dettagli

Descrizione vettoriale dell esperimento di risonanza magnetica

Descrizione vettoriale dell esperimento di risonanza magnetica Descriione vettoriale dell esperimento di risonana magnetica oto di un momento magnetico in campo magnetico. Un momento magnetico (associato ad un momento angolare) in un campo magnetico è soggetto ad

Dettagli

DEIS ESPOSIZIONE AI CAMPI ELETTROMAGNETICI

DEIS ESPOSIZIONE AI CAMPI ELETTROMAGNETICI ESPOSIZIONE AI CAMPI ELETTROMAGNETICI Campi a basse e alte frequenze per la valutazione dei livelli di esposizione Vengono considerati in modo del tutto distinto i campi elettrici e magnetici a bassa frequenza

Dettagli

Capitolo 1 Risonanza Magnetica Funzionale: fmri

Capitolo 1 Risonanza Magnetica Funzionale: fmri Capitolo 1 Risonanza Magnetica Funzionale: fmri 1.1 Introduzione La risonanza magnetica funzionale (fmri) è una metodica di recente introduzione nel campo dell imaging. La sua comparsa risale ai primi

Dettagli

Tecniche di imaging di diffusione molecolare con risonanza magnetica (diffusion MRI)

Tecniche di imaging di diffusione molecolare con risonanza magnetica (diffusion MRI) Tecniche di imaging di diffusione molecolare con risonanza magnetica (diffusion MRI) Ing. Lorenzo Sani E-mail: lorenzo.sani@bioclinica.unipi.it Laboratorio di Biochimica Clinica e Biologia Molecolare Clinica

Dettagli

NMR Stato Solido. Non distruttivo. Studio di materiali. Polimeri insolubili, membrane cellulari, materiali ceramici, legno, ossa

NMR Stato Solido. Non distruttivo. Studio di materiali. Polimeri insolubili, membrane cellulari, materiali ceramici, legno, ossa NMR Stato Solido Non distruttivo Solidi cristallini, amorfi, polveri Studio di materiali Polimeri insolubili, membrane cellulari, materiali ceramici, legno, ossa Non richiede preparazione del campione,

Dettagli

Lezione 15 Geometrie lineari di confinamento magnetico

Lezione 15 Geometrie lineari di confinamento magnetico Lezione 15 Geometrie lineari di confinamento magnetico G. Bosia Universita di Torino G. Bosia Introduzione alla fisica del plasma Lezione 15 1 Disuniformità con gradiente in direzione del campo ( ) Una

Dettagli

ATOMI MONOELETTRONICI

ATOMI MONOELETTRONICI ATOMI MONOELETTRONICI L equazione di Schrödinger per gli atomi contenenti un solo elettrone (atomo di idrogeno, ioni He +, Li 2+ ) può essere risolta in maniera esatta e le soluzioni ottenute permettono

Dettagli

Tecniche Convenzionali di Risonanza Magnetica nello studio dell encefalo

Tecniche Convenzionali di Risonanza Magnetica nello studio dell encefalo Tecniche Convenzionali di Risonanza Magnetica nello studio dell encefalo Arturo Brunetti Diagnostica per Immagini - Neuroradiologia Dipartimento di Scienze Biomorfologiche e Funzionali Università di Napoli

Dettagli

RISONANZA MAGNETICA CAMPO DI APPLICAZIONE

RISONANZA MAGNETICA CAMPO DI APPLICAZIONE RISONANZA MAGNETICA CAMPO DI APPLICAZIONE Si tratta di una tecnica diagnostica ormai molto diffusa. Offre prestazioni in un certo senso complementari rispetto alle tecniche diagnostiche radiologiche che

Dettagli

Metodologie di biochimica clinica in vivo

Metodologie di biochimica clinica in vivo Metodologie di biochimica clinica in vivo Emiliano Ricciardi emiliano.ricciardi@bioclinica.unipi.it Laboratorio di Biochimica Clinica e Biologia Molecolare Clinica Facoltà di Medicina, Università di Pisa

Dettagli

GLI ORBITALI ATOMICI

GLI ORBITALI ATOMICI GLI ORBITALI ATOMICI I numeri quantici Le funzioni d onda Ψ n, soluzioni dell equazione d onda, sono caratterizzate da certe combinazioni di numeri quantici: n, l, m l, m s n = numero quantico principale,

Dettagli

Emoglobina e mioglobina

Emoglobina e mioglobina Emoglobina e mioglobina Per molti organismi, l O 2 è una molecola di importanza vitale: l'ossigeno è infatti l'accettore finale degli elettroni, che "fluendo" attraverso i complessi della catena respiratoria,

Dettagli

Esperienze applicative sui correlati molecolari delle funzioni mentali

Esperienze applicative sui correlati molecolari delle funzioni mentali Emiliano Ricciardi emiliano.ricciardi@bioclinica.unipi.it Esperienze applicative sui correlati molecolari delle funzioni mentali Corso di Laurea in Scienze e Tecniche di Psicologia della Salute Seminari,

Dettagli

RISONANZA MAGNETICA NUCLEARE

RISONANZA MAGNETICA NUCLEARE RISONANZA MAGNETICA NUCLEARE Dai laboratori agli ospedali E.Menichetti Dip.di Fisica Universita di Torino Dicembre 2016 E.Menichetti - Universita' di Torino 1 Magnetismo Evidenza iniziale, nota fin dall

Dettagli

Università degli Studi di Firenze RIDUZIONE DEGLI ARTEFATTI DA PROTESI METALLICHE IN RISONANZA MAGNETICA

Università degli Studi di Firenze RIDUZIONE DEGLI ARTEFATTI DA PROTESI METALLICHE IN RISONANZA MAGNETICA Università degli Studi di Firenze FACOLTA DI MEDICINA E CHIRURGIA Corso di Laurea in Tecniche di Radiologia Medica per Immagini e Radioterapia RIDUZIONE DEGLI ARTEFATTI DA PROTESI METALLICHE IN RISONANZA

Dettagli

FISICA APPLICATA 2 DIPOLI ELETTRICI E MAGNETICI

FISICA APPLICATA 2 DIPOLI ELETTRICI E MAGNETICI FISICA APPLICATA 2 DIPOLI ELETTRICI E MAGNETICI DOWNLOAD Il pdf di questa lezione (ele2.pdf) è scaricabile dal sito http://www.ge.infn.it/ calvini/tsrm/ 26/11/2012 DIPOLO ELETTRICO La configurazione costituita

Dettagli

fmri Brain Imaging: tecniche funzionali Tecniche funzionali NEUROSCIENZE AFFETIVE E COGNITIVE

fmri Brain Imaging: tecniche funzionali Tecniche funzionali NEUROSCIENZE AFFETIVE E COGNITIVE NEUROSCIENZE AFFETIVE E COGNITIVE Brain Imaging: tecniche funzionali Lezione 2: Tecniche di brain imaging tecniche funzionali Alessio Avenanti 13 Ottobre 2014 ip. di Psicologia, Università di Bologna Tecniche

Dettagli

Capitolo 8 La struttura dell atomo

Capitolo 8 La struttura dell atomo Capitolo 8 La struttura dell atomo 1. La doppia natura della luce 2. La «luce» degli atomi 3. L atomo di Bohr 4. La doppia natura dell elettrone 5. L elettrone e la meccanica quantistica 6. L equazione

Dettagli

La strumentazione NMR. ed alcuni dettagli sul metodo a Trasformata di Fourier

La strumentazione NMR. ed alcuni dettagli sul metodo a Trasformata di Fourier La strumentazione NMR ed alcuni dettagli sul metodo a Trasformata di Fourier 1 Lo Spettrometro NMR 2 Il magnete: genera il campo B 0, intenso, stabile ed omogeneo 600MHz 15 T 900 MHz 22 T 60MHz 1.5 T 3

Dettagli

USO DIAGNOSTICO E DI COMPLESSI METALLICI

USO DIAGNOSTICO E DI COMPLESSI METALLICI USO DIAGNOSTICO E DI COMPLESSI METALLICI Uso diagnostico di complessi di gadolinio La Risonanza Magnetica e un fenomeno che accade quando i nuclei di alcuni atomi immersi in un campo magnetico statico

Dettagli

Elementi di Fisica 2CFU

Elementi di Fisica 2CFU Elementi di Fisica 2CFU III parte - Elettromagnetismo Andrea Susa MAGNETISMO 1 Magnete Alcune sostanze naturali, come ad esempio la magnetite, hanno la proprietà di attirare pezzetti di ferro, e per questo

Dettagli

Risonanza magnetica di spin: ESR (o EPR) nucleare: RMN/NMR

Risonanza magnetica di spin: ESR (o EPR) nucleare: RMN/NMR Risonanza magnetica di spin: ESR (o EPR) nucleare: RMN/NMR 1944-prima osservazione della ESR 1938-prima osservazione della NMR Tecniche spettroscopiche oggi standard Applicazioni di caratterizzazione e

Dettagli

Lezione n. 28. EPR Esempi ed applicazioni in campo biochimico e medico. 02/03/2008 Antonino Polimeno 1

Lezione n. 28. EPR Esempi ed applicazioni in campo biochimico e medico. 02/03/2008 Antonino Polimeno 1 Chimica Fisica - Chimica e Tecnologia Farmaceutiche Lezione n. 28 EPR Esempi ed applicazioni in campo biochimico e medico 02/03/2008 Antonino Polimeno 1 Risonanza paramagnetica elettronica (1) - La Risonanza

Dettagli

Effetto BOLD e quantificazione del valore T * 2 tramite tecniche multieco Gisela E Hagberg

Effetto BOLD e quantificazione del valore T * 2 tramite tecniche multieco Gisela E Hagberg Effetto BOLD e quantificazione del valore T tramite tecniche multieco Gisela E Hagberg Laboratorio di Neuroimmagini funzionali:, Roma g.hagberg@hsantalucia.it La Tomografia a Risonanza Magnetica (RM) è

Dettagli

Sistema afferente: Percezione (Estesiologia) e riflessi (attività motoria)

Sistema afferente: Percezione (Estesiologia) e riflessi (attività motoria) Sistema afferente: Percezione (Estesiologia) e riflessi (attività motoria) Modalità sensoriale Intensità sensoriale Durata Localizzazione Modalità sensoriale Il sistema sensitivo trasmette ed integra informazioni

Dettagli

Μ ο. x Β ο. S. Chimichi

Μ ο. x Β ο. S. Chimichi Magnetizzazione trasversale e rilassamentotrasversale Sappiamo adesso come un insieme di spin (di un singolo tipo e con I = 1/2) generi una magnetizzazione, M o, dopo interazione con un campo magnetico

Dettagli

Risonanza Magnetica Nucleare NMR

Risonanza Magnetica Nucleare NMR Risonanza Magnetica Nucleare NMR Numeri quantici di spin di alcuni nuclei Gli isotopi più abbondanti di C e O non hanno spin Element 1 H 2 H 12 C 13 C 14 N 16 O 17 O 19 F N.ro quantico di Spin 1/2 1 0

Dettagli

FISICA delle APPARECCHIATURE per RADIOTERAPIA

FISICA delle APPARECCHIATURE per RADIOTERAPIA Anno Accademico 2012-2013 Corso di Laurea in Tecniche Sanitarie di Radiologia Medica per Immagini e Radioterapia FISICA delle APPARECCHIATURE per RADIOTERAPIA Marta Ruspa 20.01.13 M. Ruspa 1 ONDE ELETTROMAGNETICHE

Dettagli

Struttura Elettronica degli Atomi Meccanica quantistica

Struttura Elettronica degli Atomi Meccanica quantistica Prof. A. Martinelli Struttura Elettronica degli Atomi Meccanica quantistica Dipartimento di Farmacia 1 Il comportamento ondulatorio della materia 2 1 Il comportamento ondulatorio della materia La diffrazione

Dettagli

Principi Fisici della Risonanza Magnetica

Principi Fisici della Risonanza Magnetica Principi Fisici della Risonanza Magnetica Felice Vitulo Responsabile Servizio di Fisica Sanitaria 1 Corso di Formazione Per Tecnici Sanitari di Radiologia Medica TRM Tecnica di imaging che utilizza potenti

Dettagli

Il potenziale di membrana a riposo

Il potenziale di membrana a riposo Il potenziale di membrana a riposo Per poter comprendere il potenziale di membrana a riposo dobbiamo considerare: i fluidi ricchi di sali presenti su entambe le facce della membrana; la membrana stessa;

Dettagli

APPLICAZIONI. studio delle proprietà elettriche delle cellule eccitabili. neuroni, muscolo striato e cardiaco

APPLICAZIONI. studio delle proprietà elettriche delle cellule eccitabili. neuroni, muscolo striato e cardiaco Elettrofisiologia APPLICAZIONI studio delle proprietà elettriche delle cellule eccitabili neuroni, muscolo striato e cardiaco POTENZIALE DI MEMBRANA tutte le cellule hanno un potenziale di membrana il

Dettagli

SPETTROSCOPIA UV-VIS LEZIONE 9

SPETTROSCOPIA UV-VIS LEZIONE 9 SPETTROSCOPIA UV-VIS LEZIONE 9 RADIAZIONE ELETTROMAGNETICA La radiazione elettromagnetica è la propagazione nello spazio e nel tempo dell energia elettromagnetica tramite onde e corpuscoli. natura ondulatoria:

Dettagli

Risonanza Magnetica Nucleare /05/2005

Risonanza Magnetica Nucleare /05/2005 Risonanza Magnetica Nucleare - 2 23/05/2005 Riassunto della lezione precedente Riprendiamo il discorso sulla strumentazione per risonanza magnetica. Abbiamo già visto i fenomeni fisici utilizzati per ricavare

Dettagli

Problematiche tecniche nell impiego di sequenze per fmri.

Problematiche tecniche nell impiego di sequenze per fmri. Sviluppo di metodi per lo studio della funzione e dell architettura cerebrale C I S B Palazzo Baleani ROMA 3 maggio 2002 Girolamo Garreffa Enrico Fermi Center Problematiche tecniche nell impiego di sequenze

Dettagli

L atomo di Bohr. Argomenti. Al tempo di Bohr. Spettri atomici 19/03/2010

L atomo di Bohr. Argomenti. Al tempo di Bohr. Spettri atomici 19/03/2010 Argomenti Spettri atomici Modelli atomici Effetto Zeeman Equazione di Schrödinger L atomo di Bohr Numeri quantici Atomi con più elettroni Al tempo di Bohr Lo spettroscopio è uno strumento utilizzato per

Dettagli

PRINCIPI DI FISICA E TECNICHE DI INDAGINE MEDIANTE ECOGRAFIA. Genova, 15 febbraio 2014

PRINCIPI DI FISICA E TECNICHE DI INDAGINE MEDIANTE ECOGRAFIA. Genova, 15 febbraio 2014 PRINCIPI DI FISICA E TECNICHE DI INDAGINE MEDIANTE ECOGRAFIA Genova, 15 febbraio 2014 DEFINIZIONE Tecnica di Diagnostica per immagini basata sugli echi prodotti da un fascio di ultrasuoni che attraversa

Dettagli

γ= rapporto magnetogirico

γ= rapporto magnetogirico Proprietà magnetiche dei nuclei I nuclei (massa + carica) sono in rotazione (spin) Metodi Fisici in Chimica Organica - NMR z µ p y x Alla rotazione (spin) è associato un momento angolare, p p = h I( I

Dettagli

Una girobussola per Marte Relazione

Una girobussola per Marte Relazione Una girobussola per Marte Relazione Introduzione La girobussola è un dispositivo in grado di fornire l'indicazione dell assetto longitudinale e laterale di un veicolo di esplorazione come ad esempio un

Dettagli

FUNZIONI delle PROTEINE

FUNZIONI delle PROTEINE FUNZIONI delle PROTEINE Ha le dimensioni del reciproco di una concentrazione (M -1 ) Ha le dimensioni di una concentrazione (M) La frazione dei siti occupati rispetto ai siti totali è definita come θ FRAZIONE

Dettagli

FONDAMENTI ANATOMO-FISIOLOGICI DELL ATTIVITA PSICHICA

FONDAMENTI ANATOMO-FISIOLOGICI DELL ATTIVITA PSICHICA FONDAMENTI ANATOMO-FISIOLOGICI DELL ATTIVITA PSICHICA Il potenziale di membrana a riposo Per poter comprendere il potenziale di membrana a riposo dobbiamo considerare: i fluidi ricchi di sali presenti

Dettagli

TECNICHE RADIOCHIMICHE

TECNICHE RADIOCHIMICHE TECNICHE RADIOCHIMICHE L ATOMO - Un atomo e costituito da un nucleo carico positivamente, circondato da una nuvola di elettroni carichi negativamente. - I nuclei atomici sono costituiti da due particelle:

Dettagli

Risonanza magnetica nucleare. Sequenze di eccitazione

Risonanza magnetica nucleare. Sequenze di eccitazione Risonanza magnetica nucleare Sequenze di eccitazione Riepilogo RM Consideriamo degli atomi di idrogeno Applichiamo un campo magnetico statico B 0 Si genera un vettore di magnetizzazione M z I nuclei precedono

Dettagli

VALUTAZIONI FISICHE E CLINICHE IN RISONANZA MAGNETICA MULTIPARAMETRICA NELLO STUDIO DEL CARCINOMA PROSTATICO

VALUTAZIONI FISICHE E CLINICHE IN RISONANZA MAGNETICA MULTIPARAMETRICA NELLO STUDIO DEL CARCINOMA PROSTATICO UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI CATANIA DIPARTIMENTO DI SCIENZE MEDICHE CHIRURGICHE E TECNOLOGIE AVANZATE G.F. INGRASSIA DIPARTIMENTO DI FISICA E ASTRONOMIA Scuola di Specializzazione in Fisica Medica Direttore:

Dettagli

COMPETENZE ABILITÀ CONOSCENZE. descrivere la. Comprendere ed applicare analogie relative ai concetti presi in analisi. struttura.

COMPETENZE ABILITÀ CONOSCENZE. descrivere la. Comprendere ed applicare analogie relative ai concetti presi in analisi. struttura. ca descrivere la struttura dell atomo, la tavola periodica e le sue caratteristiche per spiegare le differenze tra i vari tipi di legami, descrivendoli e interpretandoli alla luce degli elettroni di valenza

Dettagli

Corsi residenziali di Risonanza Magnetica encefalo-midollare. Le sequenze in RM

Corsi residenziali di Risonanza Magnetica encefalo-midollare. Le sequenze in RM Corsi residenziali di Risonanza Magnetica encefalo-midollare Le sequenze in RM Dott. TSRM Luigi Imperiale Dipartimento di Scienze Radiologiche Ospedali Riuniti di Ancona In risonanza magnetica vengono

Dettagli

ATOMO. Legge della conservazione della massa Legge delle proporzioni definite Dalton

ATOMO. Legge della conservazione della massa Legge delle proporzioni definite Dalton Democrito IV secolo A.C. ATOMO Lavoisier Proust Legge della conservazione della massa Legge delle proporzioni definite Dalton (808) Teoria atomica Gay-Lussac volumi di gas reagiscono secondo rapporti interi

Dettagli

Spettroscopia di Risonanza Magnetica Nucleare (NMR)

Spettroscopia di Risonanza Magnetica Nucleare (NMR) È basata sulle interazioni tra la componente magnetica di una radiazione elettromagnetica, dell ordine delle radiofrequenze, con i nuclei delle molecole poste in un forte campo magnetico. 1 L isotopo più

Dettagli

Indice. Elettrostatica in presenza di dielettrici Costante dielettrica Interpretazione microscopica 119. capitolo. capitolo.

Indice. Elettrostatica in presenza di dielettrici Costante dielettrica Interpretazione microscopica 119. capitolo. capitolo. Indice Elettrostatica nel vuoto. Campo elettrico e potenziale 1 1. Azioni elettriche 1 2. Carica elettrica e legge di Coulomb 5 3. Campo elettrico 8 4. Campo elettrostatico generato da sistemi di cariche

Dettagli

Foto stroboscopica di una palla lasciata cadere da ferma (palla rossa) nello stesso istante in cui un altra (palla gialla) è sparata orizzontalmente

Foto stroboscopica di una palla lasciata cadere da ferma (palla rossa) nello stesso istante in cui un altra (palla gialla) è sparata orizzontalmente Il sistema cardiocircolatorio Foto stroboscopica di una palla lasciata cadere da ferma (palla rossa) nello stesso istante in cui un altra (palla gialla) è sparata orizzontalmente verso destra. Come si

Dettagli

La Risonanza Magnetica Nucleare

La Risonanza Magnetica Nucleare La Risonanza Magnetica Nucleare Storia della risonanza magnetica Principi fisici MRI Apparecchiature RMN Aspetti di sicurezza per impianti RMN La Risonanza Magnetica Nucleare La risonanza magnetica nucleare

Dettagli