Descrizione vettoriale dell esperimento di risonanza magnetica

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Descrizione vettoriale dell esperimento di risonanza magnetica"

Transcript

1 Descriione vettoriale dell esperimento di risonana magnetica

2 oto di un momento magnetico in campo magnetico. Un momento magnetico (associato ad un momento angolare) in un campo magnetico è soggetto ad una fora che tende a riallinearlo al Campo. Questa fora (momento torcente) fa variare il momento angolare: Γ µ dj Il momento magneticoè proporionale al momento angolare (lo spin): µ J Se si moltiplicano ambo i membri per µ Γ dµ µ

3 Per risolvere questa uaione, è utile considerare un sistema di riferimento rotante.,, sistema di laboratorio (assi fissi),, sistema rotante (assi rotanti) coincide con e ruotano con velocità Si può ricavare che, per un vettore v generico, la trasformaioni nel sistema d assi rotanti implica: Variaione di v nel sistema di laboratorio dv δv v δt Variaione di v nel sistema rotante 3

4 Usando la precedente relaione nel caso dell uaione sul momento magnetico dµ µ Nel sistema di laboratorio δµ µ µ δt Cioe, esplicitando la derivata di µ rispetto al sistema rotante: δµ δt µ ( ) Questa uaione è uivalente alla uaione nel sistema fisso, purchè si sostituisca il campo magnetico con un campo effettivo eff (/) eff 4

5 La soluione della uaione del moto del momento magnetico nel sistema rotante è semplice se si assume eff, cioè se δµ δt In questa situaione Cioè µ è statico sistema rotante. Rispetto al sistema fisso quindi µ ruota alla velocità - Questa fruena è detta Fruena di Larmor Che è pari alla fruena di risonana tra due stati stati di spin con m± ν π 5

6 6 Si determina il moto di µ anche risolvendo l uaione delle tre componenti del momento magnetico (notare che, ): d µ µ d d d µ µ µ µ µ Le cui soluioni sono: t t t () sin () cos () ) ( µ µ µ µ µ µ

7 Il moto è una Precessione intorno alla direione del campo (in questo caso //), alla fruena di Larmor - µ > (caso di H o 3 C) la direione di è opposta a µ < (caso di elettroni) la direione di è la stessa di 7

8 Un campione macroscopico contiene un numero elevato di momenti magnetici elementari (dati dagli spin nucleari o elettronici). Il vettore magnetiaione è dato dal momento di dipolo magnetico totale per unità di volume i µ V All uilibrio: Quindi // 8

9 La componente è diversa da ero a causa della diversa popolaione degli stati di spin paralleli o antiparalleli al campo. Es: per S/ vi è un eccesso di spin β rispetto agli spin α Energia α β N α N β 9

10 Le componenti ed sono nulle all uilibrio perchè i singoli spin hanno fase statisticamente distribuita: la somma delle componenti ed si annulla.

11 Il vettore magnetiaione in un campo magnetico segue la legge del moto di un momento magnetico: d Quindi è soggetta ad un moto di precessione alla fruena di Larmor. (t) ( ) ( ) cos ( ) sin ( t ) ( t)

12 EPI DI RILASSAENO: Se si perturba la situaione di uilibrio, ad esempio partendo da e accendendo al tempo t il campo magnetico A t è e la agnetiaione è nulla A t> è e tende al valore di uilibrio con la legge: d ( ) t Da cui e t è detto il tempo di rilassamento Longitudinale (o tempo di rilassamento spin-reticolo)

13 EPI DI RILASSAENO: Se invece per qualche motivo vi sono componenti, della magnetiaione non nulle: Il sistema si porta all uilibrio annullando le componenti e, secondo le: d d Da cui t t e e Il tempo caratteristico viene detto tempo di rilassamento trasversale (o tempo di rilassamento spin-spin) 3

14 Il tempo si riferisce a processi che tendono a ripristinare l uilibrio termico, con le popolaioni di oltmann tra gli stati di spin Il tempo si riferisce a processi che tendono a disordinare la fase dei singoli spin e non dipendono da scambi di energia con l ambiente che circonda gli spin Esiste il seguente vincolo tra i due tempi di rilassamento: 4

15 Le uaioni del moto della magnetiaione in presena dei rilassamenti sono quindi: d d d 5

16 Cosa cambia nel moto della agnetiaione in presena di una radiaione elettromagnetica? La radiaione ha una componente magnetica oscillante lungo una direione ortogonale a //, ad esempio lungo r ( t) i cos( t) ˆ Una radiaione linearmente polariata può essere descritta come somma di due radiaioni circolarmente polariate con senso di rotaione opposto 6

17 Quindi la radiaione può essere descritta da: r ( t) i ˆ cos( t) ˆj sin( t) Il moto della agnetiaione in presena del campo statico e della radiaione, è definito in forma compatta dalla uaione d ( ) 7

18 Le uaioni per le singole componenti della magnetiaione sono le: Equaioni di loch d d d sin sin ( t) cos ( t) ( t) cos( t) Queste uaioni possono essere risolte per fornire i valori di,,. Risulta però conveniente ricorrere al sistema di riferimento rotante. 8

19 Supponiamo di avere la magnetiaione derivante da spin nucleari: il verso di precessione della magnetiaione è - -. Si considera la componente della radiaione che ruota nella stessa direione ( - ) In un sistema rotante alla stessa velocità angolare della radiaione, la componente è statica 9

20 Nel sistema rotante quindi il moto della magnetiaione è descritto da: d ( ) La agnetiaione nel sistema rotante risente di un campo efficace pari a eff eff Se allora In questo caso La agnetiaione nel sistema rotante risente di un campo efficace pari a

21 Le uaioni di loch nel sistema rotante si semplificano: d d d ( ) ( ) La soluione del caso staionario, (quando non si ha variaione di ) si ricava ponendo : d d d

22 Le componenti di nel caso staionario si ottengono dalle uaioni precedenti, (sistema di uaioni lineari):

23 3 In condiioni ordinarie si opera con intensità di radiaione bassa, quindi << condiioni di non saturaione In questa condiione le uaioni si semplificano:

24 La componente fuori fase di 9 con la radiaione è una funione Loreniana E viene detta componente di assorbimento ( ) a b La componente in fase con la radiaione è la componente in dispersione ( ) ( ) 4

25 La componente fuori fase con la radiaione è legata all assorbimento di potena della radiaione ed è la curva che viene rivelata in un esperimento spettroscopico convenionale In risonana magnetica la strumentaione è costruita per rivelare la componente della magnetiaione trasversale (assorbimento e/o dispersione). assorbimento dispersione 5

26 Le uaioni di loch nel sistema d assi di laboratorio : d d d ( ) ( ) ( ) Le relaioni che legano la magnetiaione descritta nel sistema fisso (,, ) alla magnetiaione nel sistema rotante (,, ) sono: cos( t) sin( t) cos( t) sin( t) sin( t) cos( t) sin t cos t Occorre ricordare che la componente di è in fase con il, e la componente 6 di è sfasata di 9

27 Le uaioni di loch nel sistema d assi rotante: cos sin ( t) sin( t) t cos t d d d ( ) ( ) 7

28 Le soluioni delle uaioni di loch, nel sistema d assi rotante, sono: << O, nel caso assorbimento (Loreniana) dispersione in-phase out-of-phase 8

29 Quindi le componenti della magnetiaione (soluioni delle uaioni di loch) nel sistema fisso sono: t t t t cos sin sin cos 9

30 Sperimentalmente, nelle risonane magnetiche (NR ed EPR) si misurano le componenti della magnetiaione ortogonali al campo : o obina di riceione (probe) La componente trasversale (nel piano,) della magnetiaione precede alla fruena di Larmor. La componente lungo della magnetiaione oscilla e genera una tensione oscillante alla fruena ai capi della bobina di riceione (flusso di variabile nella bobina) 3

31 Dimostraione del perché la componente fuori fase (rispetto alla radiaione incidente) della magnetiaione è relativa all assorbimento di energia Si definisce una magnetiaione complessa E una suscettività magnetica complessa c i ( ) χ ( ) χ ( ) χ c i " a vale la relaione: c χ c c Dove il campo è il campo della radiaione. Si considera il campo oscillante della radiaione come la parte reale di una grandea complessa: c [ cos( t) i sin( t) ] [ ] cos t Re c 3

32 Inoltre si considera la componente come la parte reale della magnetiaione complessa: [ ] [ ] c c c χ Re Re Svolgendo il prodotto χ c c si ottiene: t t χ χ sin " cos Se si confronta con le espressioni per e t t t t cos sin sin cos 3

33 si vede che risulta: " χ χ E anche " χ χ Componenti della agnetiaione nel sistema rotante 33

34 Per determinare la potena assorbita da un campione si deve considerare il sistema costituito dal campione e la bobina. L impedena rappresentata da una induttana L e da una resistena R in serie è data da: Z R il La potena dissipata in un ciclo è pari a: P I R Dove I è la corrente massima che percorre il circuito. In assena del campione l impedena è data dalla resistena e dalla induttana della bobina: Z R i L Il campione modifica l impedena variando l induttana (cambia la permeabilità magnetica µ ): L L ( 4πχ ) c 34

35 Risulta quindi: Z Z R il ( 4πχ c ) ( R πχ ") i ( 4 ) L 4 πχ La dissipaione di potena è legata alla componente resistiva, quindi alla parte immaginaria della suscettività magnetica χ χ" ( ) Quindi i picchi di assorbimento in risonana magnetica sono dati da f A ( ) Dove A è una costante che dipende da fattori strumentali 35

Lezione 19 Propagazione di onde EM in un plasma freddo in presenza di campo magnetico

Lezione 19 Propagazione di onde EM in un plasma freddo in presenza di campo magnetico Leione 19 Propagaione di onde M in un plasma freddo in presena di campo magnetico G. Bosia Universita di Torino 1 Derivaione della relaione di dispersione In questa leione studiamo la propagaione di un

Dettagli

FAM. 1. Determina la forza risultante sulla spira, cosa puoi dedurre sull equilibrio della spira?

FAM. 1. Determina la forza risultante sulla spira, cosa puoi dedurre sull equilibrio della spira? FAM Serie 33: Elettrodinamica VIII C. Ferrari Eserciio Momento meccanico su una spira: motore elettrico Una spira conduttrice quadrata di lato 0cm si trova nel piano. Una corrente di 0A la percorre nel

Dettagli

= τ MOTO ROTOTRASLATORIO DI UN CORPO RIGIDO. Equazioni cardinali. Prima equazione cardinale:

= τ MOTO ROTOTRASLATORIO DI UN CORPO RIGIDO. Equazioni cardinali. Prima equazione cardinale: MOTO ROTOTRASLATORO D UN CORPO RGDO Equaioni cardinali Prima equaione cardinale: dv c M Fet Esprime il teorema del moto del centro di massa: il moto del centro di massa del corpo rigido è quello di un

Dettagli

Risonanza magnetica nucleare

Risonanza magnetica nucleare Risonanza magnetica nucleare Università di Firenze Corso di Tecnologie Biomediche Lezione del 31 ottobre 2003 Leonardo Bocchi Principi fisici Premessa Modello classico Visualizzazione semplificata Equazione

Dettagli

Lezione 1: Introduzione alle grandezze magnetiche

Lezione 1: Introduzione alle grandezze magnetiche Lezione 1: Introduzione alle grandezze magnetiche 1 Campi Magnetici Il campo magnetico è un campo vettoriale: associa, cioè, ad ogni punto nello spazio un vettore. Un campo magnetico si puo misurare per

Dettagli

Risonanza Magnetico Nucleare

Risonanza Magnetico Nucleare Dipartimento di Fisica a.a. 2004/2005 Fisica Medica 2 Risonanza Magnetico Nucleare 21/3/2005 RMN ovvero NMR Spettroscopia RMN permette di - acquisire immagini 2D e 3D di parti del corpo umano ottima risoluzione

Dettagli

ADATTATORI di IMPEDENZA

ADATTATORI di IMPEDENZA ADATTATORI di IMPEDENZA 1. Carta di Smith PREMESSA: per motivi che saranno chiari in seguito si ricorda che nel piano complesso, l equaione della generica circonferena di centro w 0 ( C ) e raggio R (

Dettagli

MOTO DI CARICHE IN CAMPI MAGNETICI

MOTO DI CARICHE IN CAMPI MAGNETICI MOTO DI CARICHE IN CAMPI MAGNETICI E1. Un protone (q = 1.6(10 19 )C, m = 1.67(10 7 )kg) con una velocità iniiale v = 4(10 6 m/s)i + 4(10 6 m/s)j entra in una ona dove vi è un campo magnetico uniforme =

Dettagli

TEORIA dei CIRCUITI Ingegneria dell Informazione

TEORIA dei CIRCUITI Ingegneria dell Informazione TORA dei CRCUT ngegneria dell nformaione SSTM TRFAS Stefano astore Dipartimento di ngegneria e Architettura Corso di Teoria dei Circuiti (05N) a.a. 0-4 Generatore trifase Un generatore trifase equilibrato

Dettagli

Simmetria rispetto ad un piano. Un campo vettoriale V rispetto ad un piano (per esempio il piano z =0)può presentare i due seguenti tipi di simmetria:

Simmetria rispetto ad un piano. Un campo vettoriale V rispetto ad un piano (per esempio il piano z =0)può presentare i due seguenti tipi di simmetria: CAMPI ELETTROMAGNETICI E CIRCUITI II - A.A. 2011-12 - MARCO BREAN 1 immetria rispetto ad un piano Un campo vettoriale rispetto ad un piano (per esempio il piano 0)può presentare i due seguenti tipi di

Dettagli

Risonanza Magnetica Nucleare

Risonanza Magnetica Nucleare Risonanza Magnetica Nucleare Il fenomeno della risonanza magnetica nucleare è legato ad una proprietà p di alcuni nuclei quale lo spin. Lo spin è una proprietà fondamentale come la carica e la massa. Protoni,

Dettagli

Meccanica quantistica (5)

Meccanica quantistica (5) Meccanica quantistica (5) 0/7/14 1-MQ-5.doc 0 Oscillatore armonico Se una massa è sottoposta ad una forza di richiamo proporzionale allo spostamento da un posizione di equilibrio F = kx il potenziale (

Dettagli

Effetto Zeeman anomalo

Effetto Zeeman anomalo Effetto Zeeman anomalo Direzione del campo B esempio: : j=3/2 Direzione del campo B j=1+1/2 = 3/2 s m j =+3/2 m j =+1/2 l m j =-1/2 m j =-3/2 La separazione tra i livelli é diversa l e µ l antiparalleli

Dettagli

Esperimenti FT-NMR a impulsi

Esperimenti FT-NMR a impulsi Vettore magnetizzazione netta M 0 per un nucleo immerso in un campo magnetico B 0, per indurre la transizione l impulso RF è applicato lungo la direzione dell asse x. Il campo magnetico alternante applicato

Dettagli

DEDUZIONE DEL TEOREMA DELL'ENERGIA CINETICA DELL EQUAZIONE SIMBOLICA DELLA DINAMICA

DEDUZIONE DEL TEOREMA DELL'ENERGIA CINETICA DELL EQUAZIONE SIMBOLICA DELLA DINAMICA DEDUZIONE DEL TEOREMA DELL'ENERGIA CINETICA DELL EQUAZIONE SIMBOLICA DELLA DINAMICA Sia dato un sistema con vincoli lisci, bilaterali e FISSI. Ricaviamo, dall equazione simbolica della dinamica, il teorema

Dettagli

Sfera in E 3 (R) x 2 +y 2 +z 2 +ax+by+cz+d=0 a,b,c,d R di centro e raggio

Sfera in E 3 (R) x 2 +y 2 +z 2 +ax+by+cz+d=0 a,b,c,d R di centro e raggio Sfera in E 3 (R) x axbcd a,b,c,d R di centro e raggio a b c 1 C,, r a b c 4d Oppure (x-x c ) (- c ) (- c ) r Eserciio 1 Determinare, se esiste,l equaione della sfera passante per O(,,), (-,,), B(,6,) e

Dettagli

Enrico Borghi DESCRIZIONI CLASSICHE DEI FENOMENI ELETTROMAGNETICI

Enrico Borghi DESCRIZIONI CLASSICHE DEI FENOMENI ELETTROMAGNETICI Enrico Borghi DESCRIZIONI CLASSICHE DEI FENOMENI ELETTROMAGNETICI La materia ordinaria contiene, fra altre, particelle di due tipi, elettroni e protoni, che interagiscono scambiando fra loro particelle

Dettagli

Complementi di Analisi per Informatica *** Capitolo 2. Numeri Complessi. e Circuiti Elettrici

Complementi di Analisi per Informatica *** Capitolo 2. Numeri Complessi. e Circuiti Elettrici Complementi di Analisi per nformatica *** Capitolo 2 Numeri Complessi e Circuiti Elettrici Sergio Benenti Prima versione settembre 2013 Revisione settembre 2017? ndice 21 Circuito elettrico elementare

Dettagli

INTRODUZIONE ALLA RISONANZA MAGNETICA NUCLEARE

INTRODUZIONE ALLA RISONANZA MAGNETICA NUCLEARE INTRODUZIONE ALLA RISONANZA AGNETICA NUCLEARE PARTE Corso di Tecniche Chimico fisiche in ambito sanitario dr.ssa Isabella Nicotera L'osservabile fisica macroscopica è la magnetiaione, definita come il

Dettagli

LA LEGGE DI FARADAY-HENRY O DELL INDUZIONE ELETTROMAGNETICA

LA LEGGE DI FARADAY-HENRY O DELL INDUZIONE ELETTROMAGNETICA LA LEGGE DI FARADAY-HENRY O DELL INDUZIONE ELETTROMAGNETICA Se un magnete è posto vicino ad un circuito conduttore chiuso, nel circuito si manifesta una f.e.m. quando il magnete è messo in movimento. Tale

Dettagli

Ingegneria dei Sistemi Elettrici_6c

Ingegneria dei Sistemi Elettrici_6c Ingegneria dei Sistemi lettrici_6c H QUAZIONI D ONDA VTTORIALI OMOGN u u t t H u / sse servono per determinare la distribuione del campo in mei non conduttori, ossia in una regione dello spaio priva di

Dettagli

RMN elementi di base

RMN elementi di base RMN elementi di base Carpi 3 aprile 2009 Marco Serafini m.serafini@ausl.mo.it Campo magnetico Campo magnetico terrestre valore medio: 0.05 mt (0.5 Gauss) Magneti permanenti intensità: 5-300 mt (50-3000)

Dettagli

ELETTROMAGNETISMO APPLICATO ALL'INGEGNERIA ELETTRICA ED ENERGETICA_3d (ultima modifica 01/10/2012)

ELETTROMAGNETISMO APPLICATO ALL'INGEGNERIA ELETTRICA ED ENERGETICA_3d (ultima modifica 01/10/2012) ELETTROMAGNETISMO APPLICATO ALL'INGEGNERIA ELETTRICA ED ENERGETICA_3d (ultima modifica 01/10/01) Soluioni di problemi elettrostatici I problemi elettrostatici riguardano lo studio degli effetti delle cariche

Dettagli

RISONANZA MAGNETICA NUCLEARE (N.M.R.) o IMAGING A RISONANZA MAGNETICA (M.R.I.)

RISONANZA MAGNETICA NUCLEARE (N.M.R.) o IMAGING A RISONANZA MAGNETICA (M.R.I.) RISONANZA MAGNETICA NUCLEARE (N.M.R.) o IMAGING A RISONANZA MAGNETICA (M.R.I.) e una tecnica non invasiva impiega radiazioni a bassa frequenza (non ionizzanti!) ν 10-100 MHz (radiofrequenze) sfrutta la

Dettagli

LEZIONE 27. C = { P = (x, y) x 2 /a 2 y 2 /b 2 = 1 }. C si dice iperbole di semiassi a e b (in forma canonica). L equazione

LEZIONE 27. C = { P = (x, y) x 2 /a 2 y 2 /b 2 = 1 }. C si dice iperbole di semiassi a e b (in forma canonica). L equazione LEZIONE 27 27.1. Ellisse, iperbole, parabola. Nelle prossime lezioni illustreremo come la teoria delle forme quadratiche e della riduzione ortogonale si applichi allo studio di alcuni oggetti geometrici

Dettagli

Grande rilevanza hanno in elettronica i segnali sinusoidali. Un. segnale sinusoidale è un segnale che varia nel tempo con una legge

Grande rilevanza hanno in elettronica i segnali sinusoidali. Un. segnale sinusoidale è un segnale che varia nel tempo con una legge I segnali sinusoidali Grande rilevanza hanno in elettronica i segnali sinusoidali. Un segnale sinusoidale è un segnale che varia nel tempo con una legge del seguente tipo u = U sen( ω t+ ϕ ) Figura A andamento

Dettagli

ESERCIZI sui VETTORI

ESERCIZI sui VETTORI ESERCIZI sui VETTORI 1. Calcolare la somma di v 1 (2, 3) e v 2 (1, 4). 2. Calcolare la somma di v 1 (1, 5, 4) e v 2 (6, 8, 2). 3. Calcolare il prodotto di α = 2 e v 1 (1, 4). 4. Calcolare il prodotto di

Dettagli

FISICA APPLICATA 2 DIPOLI ELETTRICI E MAGNETICI

FISICA APPLICATA 2 DIPOLI ELETTRICI E MAGNETICI FISICA APPLICATA 2 DIPOLI ELETTRICI E MAGNETICI DOWNLOAD Il pdf di questa lezione (ele2.pdf) è scaricabile dal sito http://www.ge.infn.it/ calvini/tsrm/ 26/11/2012 DIPOLO ELETTRICO La configurazione costituita

Dettagli

LA TEORIA CINETICA DEI GAS

LA TEORIA CINETICA DEI GAS LA TEORIA CINETICA DEI GAS Le teorie microscopiche Le proprietà degli atomi e delle molecole spiegano le proprietà che riscontriamo nei sistemi macroscopici. Grandee microscopiche Massa di una molecola

Dettagli

La strumentazione NMR. ed alcuni dettagli sul metodo a Trasformata di Fourier

La strumentazione NMR. ed alcuni dettagli sul metodo a Trasformata di Fourier La strumentazione NMR ed alcuni dettagli sul metodo a Trasformata di Fourier 1 Lo Spettrometro NMR 2 Il magnete: genera il campo B 0, intenso, stabile ed omogeneo 600MHz 15 T 900 MHz 22 T 60MHz 1.5 T 3

Dettagli

OSCILLATORE ARMONICO SEMPLICE

OSCILLATORE ARMONICO SEMPLICE OSCILLATORE ARMONICO SEMPLICE Un oscillatore è costituito da una particella che si muove periodicamente attorno ad una posizione di equilibrio. Compiono moti oscillatori: il pendolo, un peso attaccato

Dettagli

Formulario Elettromagnetismo

Formulario Elettromagnetismo Formulario Elettromagnetismo. Elettrostatica Legge di Coulomb: F = q q 2 u 4 0 r 2 Forza elettrostatica tra due cariche puntiformi; ε 0 = costante dielettrica del vuoto; q = cariche (in C); r = distanza

Dettagli

La forza di Lorentz è: una forza conservativa. una forza radiale. una forza a distanza. tutte le le risposte precedenti.

La forza di Lorentz è: una forza conservativa. una forza radiale. una forza a distanza. tutte le le risposte precedenti. La forza di Lorentz è: una forza conservativa. una forza radiale. una forza a distanza. tutte le le risposte precedenti. 1 / 1 La forza di Lorentz è: una forza conservativa. una forza radiale. una forza

Dettagli

VETTORI E SCALARI DEFINIZIONI. Si definisce scalare una grandezza definita interamente da un solo numero, affiancato dalla sua unità di misura.

VETTORI E SCALARI DEFINIZIONI. Si definisce scalare una grandezza definita interamente da un solo numero, affiancato dalla sua unità di misura. VETTORI E SCALARI DEFINIZIONI Si definisce scalare una grandezza definita interamente da un solo numero, affiancato dalla sua unità di misura. Un vettore è invece una grandezza caratterizzata da 3 entità:

Dettagli

INTRODUZIONE ALLA RISONANZA MAGNETICA NUCLEARE

INTRODUZIONE ALLA RISONANZA MAGNETICA NUCLEARE INTRODUZIONE ALLA RISONANZA MAGNETICA NUCLEARE PARTE 1 Corso di Tecniche Chimico fisiche in ambito sanitario dr.ssa Isabella Nicotera Le frequenze NMR si trovano nella regione delle radiofrequenze dello

Dettagli

Diffusione da elettroni legati elasticamente

Diffusione da elettroni legati elasticamente Diffusione da elettroni legati elasticamente Nell ipotesi di elettroni legati elasticamente nella materia, il moto del singolo elettrone è determinato dall equazione del moto classica r + γṙ + ω 0r F ext

Dettagli

APPENDICE 1 CAMPI CONSERVATIVI CIRCUITAZIONE DI UN VETTORE LUNGO UNA LINEA CHIUSA CORRENTE DI SPOSTAMENTO

APPENDICE 1 CAMPI CONSERVATIVI CIRCUITAZIONE DI UN VETTORE LUNGO UNA LINEA CHIUSA CORRENTE DI SPOSTAMENTO APPENDICE 1 CAMPI CONSERVATIVI CIRCUITAZIONE DI UN VETTORE LUNGO UNA LINEA CHIUSA CORRENTE DI SPOSTAMENTO Quando un punto materiale P si sposta di un tratto s per effetto di una forza F costante applicata

Dettagli

ẋ 1 = 2x 1 + (sen 2 (x 1 ) + 1)x 2 + 2u (1) y = x 1

ẋ 1 = 2x 1 + (sen 2 (x 1 ) + 1)x 2 + 2u (1) y = x 1 Alcuni esercizi risolti su: - calcolo dell equilibrio di un sistema lineare e valutazione delle proprietà di stabilità dell equilibrio attraverso linearizzazione - calcolo del movimento dello stato e dell

Dettagli

6.4 j Flessione retta Stato di tensione. e ricavando s u dalla relazione precedente si ha: = pr s

6.4 j Flessione retta Stato di tensione. e ricavando s u dalla relazione precedente si ha: = pr s 6ttI_NUNZIANTE_1 /6/11 17:59 Pagina 455 6.4 j Flessione retta j 455 e ricavando s u dalla relaione precedente si ha: d pr s θ s che è anche nota come formula di ariotte per i tubi in parete sottile. In

Dettagli

Soluzione degli esercizi della seconda prova in itinere di Meccanica del 13/01/2017

Soluzione degli esercizi della seconda prova in itinere di Meccanica del 13/01/2017 Soluione degli esercii della seconda prova in itinere di eccanica del 13/01/017 Eserciio 1 Un punto materiale di massa m 1 si muove con velocità di modulo v 1,i in direione 1,i rispetto alla direione x,

Dettagli

Lezione n. 19. L equazione. di Schrodinger L atomo. di idrogeno Orbitali atomici. 02/03/2008 Antonino Polimeno 1

Lezione n. 19. L equazione. di Schrodinger L atomo. di idrogeno Orbitali atomici. 02/03/2008 Antonino Polimeno 1 Chimica Fisica - Chimica e Tecnologia Farmaceutiche Lezione n. 19 L equazione di Schrodinger L atomo di idrogeno Orbitali atomici 02/03/2008 Antonino Polimeno 1 Dai modelli primitivi alla meccanica quantistica

Dettagli

Il Corso di Fisica per Scienze Biologiche

Il Corso di Fisica per Scienze Biologiche Il Corso di Fisica per Scienze Biologiche Ø Prof. Attilio Santocchia Ø Ufficio presso il Dipartimento di Fisica (Quinto Piano) Tel. 075-585 2708 Ø E-mail: attilio.santocchia@pg.infn.it Ø Web: http://cms.pg.infn.it/santocchia/

Dettagli

Imaging Anatomico Mediante Risonanza Magnetica (MRI)

Imaging Anatomico Mediante Risonanza Magnetica (MRI) Imaging Anatomico Mediante Risonanza Magnetica (MRI) Renzo Campanella Dipartimento di Fisica Università di Perugia Sezione di Roma I Risonanza Magnetica Nucleare (NMR) Condizione: numero di spin (nucleare)

Dettagli

Filtri passivi Risposta in frequenza dei circuiti RC-RL-RLC

Filtri passivi Risposta in frequenza dei circuiti RC-RL-RLC 23. Guadagno di un quadripolo Filtri passivi isposta in frequenza dei circuiti C-L-LC In un quadripolo generico (fig. ) si definisce guadagno G il rapporto tra il valore d uscita e quello d ingresso della

Dettagli

La corrente alternata

La corrente alternata La corrente alternata Corrente continua e corrente alternata Le correnti continue sono dovute ad un generatore i cui poli hanno sempre lo stesso segno e pertanto esse percorrono un circuito sempre nello

Dettagli

TEORIA DELLA RISONANZA MAGNETICA NUCLEARE

TEORIA DELLA RISONANZA MAGNETICA NUCLEARE Stefano Pisa - Strumentaione e ecniche per la Diagnostica 7 RN - eoria EORIA DELLA RISONANZA AGNEICA NUCLEARE Basi fisiche della risonana magnetica nucleare In natura esistono cariche elettriche isolate

Dettagli

Esercizi di magnetismo

Esercizi di magnetismo Esercizi di magnetismo Fisica II a.a. 2003-2004 Lezione 16 Giugno 2004 1 Un riassunto sulle dimensioni fisiche e unità di misura l unità di misura di B è il Tesla : definisce le dimensioni [ B ] = [m]

Dettagli

Fisica Generale III con Laboratorio

Fisica Generale III con Laboratorio Fisica Generale III con Laboratorio Campi elettrici e magnetici nella materia Lezione 6 Cenni a paramagnetismo quantistico e risonanza magnetica Puzzles e soluzioni Accordo insoddisfacente fra dati e funzione

Dettagli

LEZIONE 24. a 1,1 x 2 + a 2,2 y 2 + a 3,3 z 2 + 2a 1,2 xy + 2a 1,3 xz+ + 2a 2,3 yz + 2a 1,4 x + 2a 2,4 y + 2a 3,4 z + a 4,4 = 0 (24.1.

LEZIONE 24. a 1,1 x 2 + a 2,2 y 2 + a 3,3 z 2 + 2a 1,2 xy + 2a 1,3 xz+ + 2a 2,3 yz + 2a 1,4 x + 2a 2,4 y + 2a 3,4 z + a 4,4 = 0 (24.1. LEZIONE 24 24.1. Riduione delle quadriche a forma canonica. Fissiamo nello spaio un sistema di riferimento Oxy e consideriamo un polinomio q(x, y, ) di grado 2 in x, y, a meno di costanti moltiplicative

Dettagli

1. RELAZIONI TENSIONE-CORRENTE NEL DOMINIO DEL TEMPO. i(t) = v(t) / R = V M / R sen ωt i(t) = I M sen ωt I(t) = I M e jωt

1. RELAZIONI TENSIONE-CORRENTE NEL DOMINIO DEL TEMPO. i(t) = v(t) / R = V M / R sen ωt i(t) = I M sen ωt I(t) = I M e jωt 1. RELAZIONI TENSIONE-CORRENTE NEL DOMINIO DEL TEMPO i(t) Tensione applicata : v(t) v(t) = V M sen ωt V(t) = V M e jωt : vettore ruotante che genera la sinusoide RESISTORE i(t) = v(t) / R = V M / R sen

Dettagli

Risoluzione delle Piastre Le piastre sottili in regime elastico

Risoluzione delle Piastre Le piastre sottili in regime elastico Corso di rogetto di Strutture OTENZA, a.a. 1 13 Risoluione delle iastre Le piastre sottili in regime elastico Dott. arco VONA DiSGG, Università di Basilicata marco.vona@unibas.it http://www.unibas.it/utenti/vona/

Dettagli

LEZIONE DI ELETTRONICA

LEZIONE DI ELETTRONICA LEZIONE DI ELETTRONICA Analisi dei circuiti lineari in regime sinusoidale 2 MODULO : Analisi dei circuiti lineari in regime sinusoidale PREMESSA L analisi dei sistemi elettrici lineari, in regime sinusoidale,

Dettagli

7. Forze elastiche. Nella figura 1 il periodo è T = 2s e corrisponde ad un moto unidimensionale limitato tra i valori x = 0 ed x = 1.

7. Forze elastiche. Nella figura 1 il periodo è T = 2s e corrisponde ad un moto unidimensionale limitato tra i valori x = 0 ed x = 1. 1 Moti periodici 7. Forze elastiche Un caso particolare di moto accelerato è un moto periodico. In figura 1 è riportato un esempio di moto periodico unidimensionale. Un moto periodico si ripete identicamente

Dettagli

CAMPO MAGNETICO ROTANTE

CAMPO MAGNETICO ROTANTE CAPO AGNETICO ROTANTE Un solo avvolgimento percorso da corrente comunque variabile nel tempo sostiene una distribuzione di f.m.m. (e quindi di induzione) fissa nello spazio e con asse di simmetria diretto

Dettagli

Elementi di Teoria dei Sistemi. Definizione di sistema dinamico. Cosa significa Dinamico? Sistema dinamico a tempo continuo

Elementi di Teoria dei Sistemi. Definizione di sistema dinamico. Cosa significa Dinamico? Sistema dinamico a tempo continuo Parte 2, 1 Parte 2, 2 Elementi di Teoria dei Sistemi Definizione di sistema dinamico Parte 2, 3 Sistema dinamico a tempo continuo Cosa significa Dinamico? Parte 2, 4? e` univocamente determinata? Ingresso

Dettagli

Soluzione degli esercizi del Capitolo 9

Soluzione degli esercizi del Capitolo 9 Soluzione degli esercizi del Capitolo 9 Soluzione dell Esercizio 9.1 Il diagramma polare associato alla funzione L(s) = µ/s, µ > comprende l intero semiasse reale negativo. È quindi immediato concludere

Dettagli

Dr. Stefano Sarti Dipartimento di Fisica

Dr. Stefano Sarti Dipartimento di Fisica UNIVERSITÀ DI ROMA LA SAPIENZA FACOLTÀ DI INGEGNERIA Corso di Laurea in Ingegneria per l Ambiente e il Territorio ESAME DI FISICA GENERALE II DM 270) Data: 8/9/202. In un disco uniformemente carico di

Dettagli

CORRENTI ALTERNATE. Dopo che la spira è ruotata di in certo angolo in un tempo t si ha

CORRENTI ALTERNATE. Dopo che la spira è ruotata di in certo angolo in un tempo t si ha 1 easy matematica CORRENI ALERNAE Consideriamo una bobina ruotante, con velocità angolare ω costante all'interno di un campo magnetico uniforme B. Gli estremi della spira sono collegati a due anelli chiamati

Dettagli

Amplificatori in classe A con accoppiamento capacitivo

Amplificatori in classe A con accoppiamento capacitivo Ottobre 00 Amplificatori in classe A con accoppiamento capacitivo amplificatore in classe A di Fig. presenta lo svantaggio che il carico è percorso sia dalla componente di segnale, variabile nel tempo,

Dettagli

Capitolo 7 FENOMENI GIROSCOPICI ELEMENTARI

Capitolo 7 FENOMENI GIROSCOPICI ELEMENTARI INTRODUZIONE Capitolo 7 FENOMENI GIROSCOPICI ELEMENTARI In questo capitolo vengono presentati alcuni fenomeni che si manifestano nei rotori a struttura giroscopica ed alcune applicazioni basate su tali

Dettagli

POTENZA ATTIVA, REATTIVA, APPARENTE NEI CIRCUITI COMPLESSI. TEOREMA DI BOUCHEROT

POTENZA ATTIVA, REATTIVA, APPARENTE NEI CIRCUITI COMPLESSI. TEOREMA DI BOUCHEROT POTENZA ATTIVA, REATTIVA, APPARENTE NEI CIRCUITI COMPLESSI. TEOREMA DI BOUCHEROT In una rete complessa possono essere presenti contemporaneamente più resistori, induttori e condensatori. Il calcolo delle

Dettagli

4. Calcolare il baricentro delle seguenti regioni del piano dotate di densità unitaria:

4. Calcolare il baricentro delle seguenti regioni del piano dotate di densità unitaria: INTEGRLI OPPI e TRIPLI Esercii risolti. Calcolare i seguenti integrali doppi: a b c d e f g h i j k y d dy,, y :, y }; d dy,, y :, y }; + y + y d dy,, y :, y }; y d dy,, y :, y }; y d dy,, y :, y + };

Dettagli

Fondamenti di fisica

Fondamenti di fisica Fondamenti di fisica Elettromagnetismo: 6-7 Circuiti in corrente alternata Tensioni e correnti alternate Vettori di fase, valori quadratici medi Potenza media Sicurezza nei circuiti domestici Circuiti

Dettagli

7. Integrazione delle funzioni di più variabili (II)

7. Integrazione delle funzioni di più variabili (II) 7. Integraione delle funioni di più variabili (II) http://eulero.ing.unibo.it/~baroi/scam/scam-tr.7b.pdf 7.5 Area del parallelogramma costruito su due vettori. Volume del parallelepipedo costruito su tre

Dettagli

ONDE ELETTROMAGNETICHE

ONDE ELETTROMAGNETICHE ONDE ELETTROMAGNETICHE ESERCIZIO 1 Un onda elettromagnetica piana di frequenza ν = 7, 5 10 14 Hz si propaga nel vuoto lungo l asse x. Essa è polarizzata linearmente con il campo E che forma l angolo ϑ

Dettagli

Fisica Generale Modulo di Fisica II A.A Ingegneria Meccanica - Edile - Informatica Esercitazione 6 INDUZIONE ELETTROMAGNETICA

Fisica Generale Modulo di Fisica II A.A Ingegneria Meccanica - Edile - Informatica Esercitazione 6 INDUZIONE ELETTROMAGNETICA Fisica enerale Modulo di Fisica II A.A. 05-6 INDUZIONE EETTOMANETIA Eb. Una spira rettangolare di altezza l 0 cm è 0. T completata da un contatto mobile che viene spostato verso destra alla velocità costante

Dettagli

Trasmissione e riflessione di onde piane su interfacce dielettriche (incidenza qualsiasi)

Trasmissione e riflessione di onde piane su interfacce dielettriche (incidenza qualsiasi) Trasmissione e riflessione di onde piane su interfacce dielettriche (incidenza qualsiasi) Corso di Ottica - Massimo Santarsiero Consideriamo un onda e.m. piana armonica, di pulsazione ω i, che incide con

Dettagli

Capitolo 1 Vettori applicati e geometria dello spazio

Capitolo 1 Vettori applicati e geometria dello spazio Capitolo 1 Vettori applicati e geometria dello spazio Marco Robutti Facoltà di ingegneria Università degli studi di Pavia Tutorato di geometria e algebra lineare Anno accademico 2014-2015 Definizione (Vettore

Dettagli

Il modello di trave adottato dal Saint-Venant si basa sulle seguenti ipotesi:

Il modello di trave adottato dal Saint-Venant si basa sulle seguenti ipotesi: IL PROBLEM DEL DE SINT-VENNT Il problema del De Saint-Venant è un particolare problema di equilibrio elastico di notevole interesse applicativo, potendosi considerare alla base della teoria tecnica delle

Dettagli

Spettroscopia. 05/06/14 SPET.doc 0

Spettroscopia. 05/06/14 SPET.doc 0 Spettroscopia 05/06/14 SPET.doc 0 Spettroscopia Analisi del passaggio di un sistema da uno stato all altro con scambio di fotoni Spettroscopia di assorbimento Spettroscopia di emissione: In entrambi i

Dettagli

Equazione d onda per il campo elettromagnetico

Equazione d onda per il campo elettromagnetico Equazione d onda per il campo elettromagnetico Leggi fondamentali dell elettromagnetismo. I campi elettrici sono prodotti da cariche elettriche e da campi magnetici variabili. Corrispondentemente l intensità

Dettagli

Il moto armonico. Comincio a studiare il moto di quando il corpo passa per il punto in figura 2 :

Il moto armonico. Comincio a studiare il moto di quando il corpo passa per il punto in figura 2 : Il moto armonico 1. Definizione di moto armonico Un punto P si muove di moto circolare uniforme lungo la circonferenza Γ in figura, con velocità angolare. Considero uno dei diametri della circonferenza

Dettagli

Derivata di una funzione

Derivata di una funzione Derivata di una funzione Prof. E. Modica http://www.galois.it erasmo@galois.it Il problema delle tangenti Quando si effettua lo studio delle coniche viene risolta una serie di esercizi che richiedono la

Dettagli

Fisica II - CdL Chimica. La natura della luce Ottica geometrica Velocità della luce Dispersione Fibre ottiche

Fisica II - CdL Chimica. La natura della luce Ottica geometrica Velocità della luce Dispersione Fibre ottiche La natura della luce Ottica geometrica Velocità della luce Dispersione Fibre ottiche La natura della luce Teoria corpuscolare (Newton) Teoria ondulatoria: proposta già al tempo di Newton, ma scartata perchè

Dettagli

1. PRINCIPI GENERALI IL METODO A IMPULSI

1. PRINCIPI GENERALI IL METODO A IMPULSI 1. PRINCIPI GENERALI IL METODO A IMPULSI LA RADIAZIONE EM CAMPO ELETTRICO OSCILLANTE CAMPO MAGNETICO OSCILLANTE Radiofrequenze n = 40-1000 MHz (In pratica: 300 1000 MHz) Lo Spin Nucleare I I = 0, 1/2,

Dettagli

CAMPO MAGNETICO ROTANTE

CAMPO MAGNETICO ROTANTE Università degli studi di Pisa FACOLTÀ DI INGEGNERIA Corso di Laurea Triennale in Ingegneria Elettrica DISPENSE DI MACCHINE ELETTRICHE TRATTE DAL CORSO TENUTO DAL PROF. OTTORINO BRUNO CAMPO MAGNETICO ROTANTE

Dettagli

CAMPI MAGNETICI ROTANTI

CAMPI MAGNETICI ROTANTI CAMPI MAGNETICI ROTANTI Una fra le più importanti proprietà delle correnti trifasi é quella di generare, se circolanti in un appropriato avvolgimento, un campo magnetico rotante. Si intende con " campo

Dettagli

Elementi di matematica - dott. I. GRASSI

Elementi di matematica - dott. I. GRASSI Gli assi cartesiani e la retta. Il concetto di derivata. È ormai d uso comune nei libri, in televisione, nei quotidiani descrivere fenomeni di varia natura per mezzo di rappresentazioni grafiche. Tali

Dettagli

I. Foglio di esercizi su vettori linearmente dipendenti e linearmente indipendenti. , v 2 = α v 1 + β v 2 + γ v 3. α v 1 + β v 2 + γ v 3 = 0. + γ.

I. Foglio di esercizi su vettori linearmente dipendenti e linearmente indipendenti. , v 2 = α v 1 + β v 2 + γ v 3. α v 1 + β v 2 + γ v 3 = 0. + γ. ESERCIZI SVOLTI DI ALGEBRA LINEARE (Sono svolti alcune degli esercizi proposti nei fogli di esercizi su vettori linearmente dipendenti e vettori linearmente indipendenti e su sistemi lineari ) I. Foglio

Dettagli

Relazione fra tensione e angolo di scorrimento (legge di Hooke): τ = Gγ (G = modulo di elasticità tangenziale)

Relazione fra tensione e angolo di scorrimento (legge di Hooke): τ = Gγ (G = modulo di elasticità tangenziale) In genere il progettista di una struttura non è chiamato solo a verificare che le tensioni ideali siano al di sotto della tensione ammissibile ma anche che gli spostamenti provocati dai carichi siano compatibili

Dettagli

Fisica Generale B. 12. Polarizzazione delle Onde Elettromagnetiche ( ) ( ) Applicazioni tecnologiche della luce polarizzata

Fisica Generale B. 12. Polarizzazione delle Onde Elettromagnetiche ( ) ( ) Applicazioni tecnologiche della luce polarizzata Fisica Generale B Applicaioni tecnologiche della luce polariata monitor e televisori LCD. Polariaione delle Onde lettromagnetiche http://campus.cib.unibo.it/485/ fotoelasticità: studio degli sfori di una

Dettagli

Fisica Quantistica III Esercizi Natale 2009

Fisica Quantistica III Esercizi Natale 2009 Fisica Quantistica III Esercizi Natale 009 Philip G. Ratcliffe (philip.ratcliffe@uninsubria.it) Dipartimento di Fisica e Matematica Università degli Studi dell Insubria in Como via Valleggio 11, 100 Como

Dettagli

PROPRIETÀ MAGNETICHE DELLA MATERIA

PROPRIETÀ MAGNETICHE DELLA MATERIA PROPRIETÀ MAGNETICHE DELLA MATERIA G. Pugliese 1 Descrizione Macroscopica B 0 Definiamo il vettore: Consideriamo un solenoide vuoto: B0 = µ 0 ni H = B 0 µ 0 = ni u x Supponiamo di riempire completamente

Dettagli

Componenti di un circuito elettrico in regime sinusoidale

Componenti di un circuito elettrico in regime sinusoidale omponenti di un circuito elettrico in regime sinusoidale omponenti di un circuito elettrico in regime sinusoidale Introduzione: a corrente elettrica, nel suo passaggio all interno di un conduttore, produce

Dettagli

RISONANZA MAGNETICA NUCLEARE

RISONANZA MAGNETICA NUCLEARE RISONANZA MAGNETICA NUCLEARE Dai laboratori agli ospedali E.Menichetti Dip.di Fisica Universita di Torino Dicembre 2016 E.Menichetti - Universita' di Torino 1 Magnetismo Evidenza iniziale, nota fin dall

Dettagli

Esercizi per Geometria II Geometria euclidea e proiettiva

Esercizi per Geometria II Geometria euclidea e proiettiva Esercizi per Geometria II Geometria euclidea e proiettiva Filippo F. Favale 8 aprile 014 Esercizio 1 Si consideri E dotato di un riferimento cartesiano ortonormale di coordinate (x, y) e origine O. Si

Dettagli

FORZE MAGNETICHE SU CORRENTI ELETTRICHE

FORZE MAGNETICHE SU CORRENTI ELETTRICHE Fisica generale, a.a. 013/014 SRCTAZON D: FORZ MAGNTCH SU FORZ MAGNTCH SU CORRNT LTTRCH D.1. Una spira rettangolare di dimensioni a 10 cm e b 5 cm, percorsa da una corrente s 5 A, è collocata in prossimità

Dettagli

Per le risposte utilizza gli spazi predisposti. Quando richiesto, il procedimento va esposto brevemente, ma in maniera comprensibile.

Per le risposte utilizza gli spazi predisposti. Quando richiesto, il procedimento va esposto brevemente, ma in maniera comprensibile. COGNOME............................... NOME..................................... Punti ottenuti Esame di geometria Scrivi cognome e nome negli spazi predisposti in ciascuno dei tre fogli. Per ogni domanda

Dettagli

laboratorio di fisica moderna magnetismo e nanostrutture

laboratorio di fisica moderna magnetismo e nanostrutture laboratorio di fisica moderna magnetismo e nanostrutture il comportamento magnetico dei materiali La materia contiene elettroni, che hanno la caratteristica di possedere un momento magnetico: ogni elettrone

Dettagli

TEORIA DEI SISTEMI ANALISI DEI SISTEMI LTI

TEORIA DEI SISTEMI ANALISI DEI SISTEMI LTI TEORIA DEI SISTEMI Laurea Specialistica in Ingegneria Meccatronica Laurea Specialistica in Ingegneria Gestionale Indirizzo Gestione Industriale TEORIA DEI SISTEMI ANALISI DEI SISTEMI LTI Ing. Cristian

Dettagli

Esercizi sulle funzioni f : R 2 R. Soluzioni

Esercizi sulle funzioni f : R 2 R. Soluzioni Esercizi sulle funzioni f : R R Soluzioni. Disegnare il grafico della funzione f : R R, nei casi: (a) f(, ) =. La funzione dipende solo dalla coordinata. In questo caso il grafico rappresenta un piano

Dettagli

Limite. Se D non è limitato si può fare il limite di f(x) per x che tende

Limite. Se D non è limitato si può fare il limite di f(x) per x che tende Appunti sul corso di Complementi di Matematica,mod.Analisi, prof. B.Bacchelli - a.a. 200/20. 05 - Limiti continuità: Riferimenti: R.Adams, Calcolo Differenziale 2. Capitoli 3., 3.2. - Esercizi 3., 3.2.

Dettagli

1 Sistemi di riferimento

1 Sistemi di riferimento Università di Bologna - Corsi di Laurea Triennale in Ingegneria, II Facoltà - Cesena Esercitazioni del corso di Fisica Generale L-A Anno accademico 2006-2007 1 Sistemi di riferimento Le grandezze usate

Dettagli

RM - riepilogo. Ricostruzione di immagini - Ricostruzione immagini in RM

RM - riepilogo. Ricostruzione di immagini - Ricostruzione immagini in RM Leonardo Bocchi Ricostruzione immagini in RM Retroproiezione - metodo di Fourier RM - riepilogo Consideriamo degli atomi di idrogeno Applichiamo un campo magnetico statico B 0 Si genera un vettore di magnetizzazione

Dettagli

parametri della cinematica

parametri della cinematica Cinematica del punto Consideriamo il moto di una particella: per particella si intende sia un corpo puntiforme (ad es. un elettrone), sia un qualunque corpo esteso che si muove come una particella, ovvero

Dettagli

Modellistica di sistemi elettromeccanici

Modellistica di sistemi elettromeccanici Modellistica di sistemi elettromeccanici Legge di Lorentz: una carica elettrica q che si muove con velocità v(t) relativamente ad un campo magnetico di induzione B(t) è soggetta ad una forza v(t) q α B(t)

Dettagli

Capitolo 4. TRAVE AD ASSE CURVILINEO (prof. Elio Sacco) 4.1 Le equazioni dell arco Equazioni di equilibrio

Capitolo 4. TRAVE AD ASSE CURVILINEO (prof. Elio Sacco) 4.1 Le equazioni dell arco Equazioni di equilibrio Capitolo 4 TRAVE AD ASSE CURVILINEO (prof. Elio Sacco) 4.1 Le equaioni dell arco 4.1.1 Equaioni di equilibrio Si consideri una trave ad asse curvilineo. Per determinare le equaioni di equilibrio si consideri

Dettagli

Corso di Geometria Lezione II: Spazi vettoriali

Corso di Geometria Lezione II: Spazi vettoriali .. Corso di Geometria Lezione II: Spazi vettoriali F. Baldassarri 8 ottobre 2013 Definizione di spazio vettoriale Uno spazio vettoriale su un campo C (ad es. Q,R,C,{0, 1}) è un insieme V dotato di due

Dettagli

j B Dati: ω1=100 rad/s velocità angolare della manovella (1); l = 250 mm (lunghezza della biella 2); r = 100 mm (lunghezza della manovella 1).

j B Dati: ω1=100 rad/s velocità angolare della manovella (1); l = 250 mm (lunghezza della biella 2); r = 100 mm (lunghezza della manovella 1). j B A l 2 1 ω1 r ϑ i Piede di biella Testa di biella Biella Braccio di manovella Siti interessanti sul meccanismo biella-manovella: http://it.wikipedia.org/wiki/meccanismo_biella-manovella http://www.istitutopesenti.it/dipartimenti/meccanica/meccanica/biella.pdf

Dettagli

Stati di polarizzazione

Stati di polarizzazione nrico Silva - diritti riservati - Non è permessa, fra l altro, l inclusione anche pariale in altre opere sena il consenso scritto dell autore opera è richiesto il permesso scritto dell autore (. Silva)

Dettagli