RAPPORTO ANNUALE 2006

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1 RAPPORTO ANNUALE 2006 BANQUE PRIVÉE EDMOND DE ROTHSCHILD EUROPE 20 Boulevard Emmanuel Servais L-2535 Luxembourg Telefono: (352) Fax Direzione: (352) R.C. LUX B TVA LU L-2535 Luxembourg

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3 Il 6 novembre alle ore 6.21 (ora francese), dopo 3550 miglia di corsa, Lionel Lemonchois taglia il traguardo della Route du Rhum 2006 al timone di Gitana 11 con un tempo record di 7 giorni, 17 ore, 10 minuti e 06 secondi! SOMMARIO Messaggio del Presidente 4 2/3 Organi di Banque Privée Edmond de Rothschild Europe 9 Relazione sulla gestione del Consiglio di Amministrazione all Assemblea Generale degli Azionisti 16 Elementi finanziari Nota integrativa al bilancio 29 Relazione della società di revisione 48 Indirizzi: Sede, succursali, uffici di rappresentanza, società in joint-venture, filiale, altre banche e società del Gruppo LCF Rothschild 52

4 Grand Prix di Portimao in Portogallo, luglio Lionel Lemonchois si unisce al Gitana Team. Gitana 11 finisce sul secondo gradino del podio. L unanimità ecologica dei candidati all elezione presidenziale francese, la presa di posizione molto ferma della Commissione europea sulle emissioni di gas a effetto serra, il cambiamento di rotta spettacolare del presidente americano, molto vicino alla lobby dei petrolieri texani, e ben altri segnali ancora, illustrano un fenomeno di grande rilevanza: il verde è di moda. La nostra famiglia e il nostro Gruppo sono stati dei precursori, in questo senso: non abbiamo atteso prima di interessarci alla conservazione del pianeta, sostenendo la Fondazione polare, e alla comunicazione verde, poiché i Gitana, Formula 1 ecologiche del mare, sono indissociabili dall immagine del Gruppo LCF Rothschild. Il talento di Lionel Lemonchois, la competenza del Gitana Team e i venti favorevoli ci hanno condotto alla vittoria nella Route du Rhum: ci sentiamo in diritto di dire che si deve consumare l ecologia con moderazione e pertinenza. Perché gli eccessi dei verdi da mezzo secolo a questa parte, e ai quattro angoli del globo, danneggiano la causa ecologica. Quando non sono fuori tema, i verdi commettono ogni tipo di controsenso. Contrari all energia nucleare, che resta la sola risposta forte allo sconvolgimento climatico. E, dopo il Club di Roma, suggerendo più o meno la crescita zero. Si deve veramente proibire la crescita ai Paesi emergenti, con il pretesto che la nostra oasi di opulenza ha già rovinato il clima? Per la stagione 2006, il Barone Benjamin de Rothschild arma per la terza stagione consecutiva due trimarani, Gitana 11 e Gitana 12. In programma, la Multi Cup 60, un circuito con equipaggio decisamente internazionale, destinato a promuovere la classe presso il grande pubblico. E per chiudere la stagione, la leggendaria Route du Rhum, transatlantica in solitaria tra Saint-Malo e Pointe-à-Pitre.

5 RAPPORT ANNUEL 2006 MESSAGIO DEL PRESIDENTE Vorrei fare qualche osservazione tranquilla, prima che il rumore della mania di ecologia non divenga assordante. In primo luogo, se i governi dei grandi Paesi hanno evitato l argomento fino ad ora, malgrado i segnali di allarme lanciati dagli scienziati molto tempo fa, è perché non c è una risposta semplice. Nessun trattamento produrrà correzioni sul clima prima di molti decenni. Qualunque regolamentazione brutale sarebbe gravemente distruttrice di attività e, pertanto, generatrice di povertà. E se c è un ambito dove si impone la globalizzazione, questo è proprio quello della conservazione del pianeta: nessun protezionismo climatico è possibile, dunque non esiste virtù isolata. Ma un azione coordinata a livello globale, di lungo respiro, e improntata a una solida riflessione. In secondo luogo, e questo è positivo, i dirigenti del mondo sono ormai costretti a trattare la minaccia ecologica, dato che l opinione pubblica si inquieta. E la successione di tsunami (senza rapporto con il clima) e tornado (sintomi dello scardinamento delle regole)? E il film di Al Gore, ex vicepresidente di Bill Clinton, che non aveva sottoscritto il protocollo di Kyoto proprio come il suo successore? E la presa di coscienza della rarità dei combustibili fossili (petrolio e gas) di fronte all accelerazione della crescita mondiale? In ogni caso, l opinione pubblica mondiale si evolve rapidamente e con forza. I governi delle democrazie occidentali, che hanno abbandonato le loro responsabilità parentali, non resisteranno alla rivolta ecologica dei loro figli. Insomma, non esiste che una risposta valida alla riconciliazione della lotta contro la povertà e dell ecologia: l innovazione tecnica. Claude Allègre, ex ministro socialista francese, lo spiega e lo esprime perfettamente: Viva l ecologia motore della crescita! Abbasso l ecologia del declino!. Non è immaginabile alcuna altra via se non quella del progresso scientifico, per rispondere a questa immensa sfida. E sarebbe almeno il minimo, che i nostri Paesi sviluppati facciano proprio questo tema, dato che sono fortemente responsabili dell attuale degrado, che hanno l avanzamento tecnologico necessario e che vi troverebbero un grande progetto di sviluppo economico, a compenso della delocalizzazione delle loro attività tradizionali. Ma se i Paesi industrializzati non si attaccheranno energicamente a questa fortezza, si faranno rapidamente superare dalle potenze emergenti. Perché queste sono ben più coscienti di quanto non si dica della minaccia ecologica derivante dalla loro crescita a due cifre. Poiché ci hanno dimostrato che erano in grado di controllare la loro demografia, esse ci confermeranno che la presa in conto delle questioni ecologiche è una causa di fondamentale importanza. Esse lo hanno dichiarato; allora, che cosa aspettiamo ad innovare? Barone Benjamin de Rothschild 4/5

6 Nizza, Trofeo delle Alpi Marittime, 21 maggio Gitana 11 conclude la prova in terza posizione.

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9 Trapani, 3 giugno Cielo azzurro e condizioni ideali per Gitana 11 in occasione del Grand Prix di Trapani. Il porto siciliano accoglie le multiscafo, fiore della vela francese! ORGANI di Banque Privée Edmond de Rothschild Europe Consiglio di Amministrazione 8/9 Presidente Baron Benjamin de Rothschild Amministratori John Alexander Luc Baatard Didier Bottge * José-Luis de Vasconcelos e Sousa Laurent Dassault Guy Grymberg Claude Messulam Frédéric Otto E. Trevor Salathé Daniel Yves Trèves Comitato del Consiglio di Amministrazione Presidente Claude Messulam Membri John Alexander Luc Baatard Didier Bottge ** José-Luis de Vasconcelos e Sousa Guy Grymberg Frédéric Otto E. Trevor Salathé Auditing Interno Vicedirettore Principale Vicedirettore Stanislas Kervyn *** Stéphanie Van Tieghem **** Società di Revisione PricewaterhouseCoopers S.à r.l. * Dal 31/05/2007 ** Dal 28/06/2007 *** Fino al 09/05/2007 **** Dal 28/06/2007

10 Comitato Esecutivo * Presidente Vicepresidente Vicepresidente Vicepresidenti e Direttore Generale e Direttore Generale e Direttore dei e Direttori Aggiunto Servizi Centrali Frédéric Otto Pierre-Marie Valenne Jean-François Lafond Marc Ambroisien Geoffroy Linard Rudy Paulet Franck Sarrazin ** Comitato di Direzione Private Banking & Asset Management Presidente Vicepresidenti Direttori Frédéric Otto Pierre-Marie Valenne Patrick Brebion Jean-François Lafond Thierry de Baynast Marc Ambroisien Marc Grabowski Rudy Paulet Reginald van Leer Guy Verhoustraeten Comitato di Direzione OICR Presidente Vicepresidenti Direttore Pierre-Marie Valenne Jean-François Lafond Guy Verhoustraeten Geoffroy Linard Frank Sarrazin Comitato di Direzione Family Office & Business Development Presidente Vicepresidente Direttori Direttori Aggiunti Frédéric Otto Pierre-Marie Valenne Marc Ambroisien Karl Guénard Didier Bensadoun Philippe Postal Thierry de Baynast Jean-Marc Robinet Edward de Burlet Raphaël Delplanque Raymond Glodé Alain Mestat Rudy Paulet Vicedirettore Franck Payrar Principal Franck Sarrazin Elise Lethuillier Jean-Charles Schiltz Guy Verhoustraeten Segretario Generale Luc Grégoire * Direttori approvati dalla Commissione di Sorveglianza del Settore Finanziario ** Dal 28/06/2007

11 RAPPORTO ANNUALE 2006 ORGANI DI BANQUE PRIVÉE EDMOND DE ROTHSCHILD EUROPE Altri Direttori, Direttori Aggiunti, Vicedirettori Principali e Vicedirettori Direttori Denis de Montigny Claudio Fernandes Rafal Plókarz Eric de Nazelle Jean-Luc Parmentier Bernard Schul Pascal Delle Robert Philippart Didrik van Zuylen Direttori Aggiunti Philippe Anstett Philippe Contadin Jean Heckmus Matthieu Tinti Paul Boeger Pascal Gilles Reinald Loutsch Eric van der Straten Michel Catulle Philippe Godard Catherine Menzies Yves Chezeaud Dimitri Guillaume Carlo Thewes 10/11 Vicedirettori Principali Marie-Laure Bernard Francis Ferrant Claude Pech Giulia Venturi Emile Cremmer Geoffroy Glenisson Philippe Pirenne Philippe Visconti Jean-Louis Di Giovanni Christophe Morizot Nathalie Plompen Philippe Wapler David Diwan Francis Nilles Filip Van Aerde Vicedirettori Magali Berton Eric Feyereisen Amilcar Magalhaes Ribeiro Dilip Van Waetermeulen Jean-François Colson Pascal Foret Josette Marting Claude Verdin Giuseppe Croce Laurent Haag Sandrine Mury François Vial Guy de Spirlet Emmanuel Kirch Maria Isabel Pajares Marie-Thérèse Weber Arnaud De Smedt Martial Lavall Evelyne Pommeret Claude Wickler Jean-Marc Drui Thierry Lenormand Alain Ravaux Dominique Dubois Philippe Maclot Ilan Schweizer

12 SUCCURSALI ESTERE Coordinamento Succursali Presidente del Comitato di Coordinamento José Luis de Vasconcelos e Sousa Direttore Miguel C. de Lemos Belgio / Bruxelles Direttore Generale Direttori Marc Moles le Bailly * Eric Dumoulin * Thierry Genouville Direttore Generale Marc Lallemand * Aggiunto Alain Querton Marie-Claire Keyzer * Spagna / Madrid Direttore Generale Direttori Direttori Aggiunti Vicedirettori Ignazio Bernar Elorza * David Cordoba Eduardo Martin Antonio Abad Francisco Sanchez Pablo Torralba Pedro Adan Juan Verdaguer Javier Turrado David Hayon Rafael Martin Miguel Ortega Alvaro Sobrino Italia / Milano ** Direttore Generale Roberto Colapinto * Portogallo / Lisbona Direttore Generale Direttori Direttori Aggiunti Vicedirettore José Luis de Vasconcelos Gonçalo de Bragança João Antunes Frederico Pratas e Sousa * Raul Jorge Godinho Luis d Orey José Duarte Lobo Vitor Pereira Gonçalo Correa Direttore Generale Rui Sousa Rui Nunes dos Santos Aggiunto André Reid Bruno de Carvalho * * Alte cariche di fronte alle Autorita di Controllo ** Dal 01/03/2007

13 RAPPORTO ANNUALE 2006 ORGANI DI BANQUE PRIVÉE EDMOND DE ROTHSCHILD EUROPE UFFICI DI RAPPRESENTANZA Israele / Tel Aviv Direttore Ariel Seidman Slovacchia / Bratislava Direttore Marc Ambroisien 12/13

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15 Per l'ultimo appuntamento del 2006 in equipaggio a Fécamp, le Gitana brillano a pelo d'acqua. L'8 settembre, primo giorno di regata, Gitana 11 taglia il traguardo in testa sui tre run del giorno e Gitana 12 riesce a precedere Michel Desjoyeaux.

16 IL CONTESTO ECONOMICO E BORSISTICO NEL 2006 L economia mondiale ha registrato nel 2006 un ciclo congiunturale ben orientato, malgrado una stretta monetaria decisa dalle banche centrali. Si è verificato un riequilibrio, grazie all effetto congiunto di una decelerazione del ritmo di crescita negli Stati Uniti e di una ripresa del dinamismo nella zona Euro e in Giappone. La diminuzione del prezzo del petrolio registrata nel corso del secondo semestre 2006 non è estranea al miglioramento dei margini delle imprese e all aumento del potere di acquisto delle famiglie. La sostituzione di Alan Greenspan con Ben Bernanke alla guida della Federal Reserve (Fed) negli Stati Uniti all inizio del 2006 era attesa e ha suscitato alcune incertezze sulla prevedibilità della politica monetaria statunitense nei mercati finanziari, le inquietudini sulla crescita economica mondiale e i timori di inflazione, che hanno generato risultati assai divergenti, sullo sfondo di un impennata dei prezzi petroliferi, di politiche monetarie restrittive e di tensioni geopolitiche. L economia statunitense si è mantenuta sostenuta, grazie ai consumi privati e all espansione del mercato del lavoro, all evoluzione positiva dei redditi disponibili reali e a una riduzione del prezzo del petrolio. Lo sgonfiamento della bolla immobiliare e un rallentamento del settore manifatturiero hanno certamente avuto come effetto una lieve riduzione del suo tasso di crescita. Il timore di un rallentamento doloroso si è tuttavia rivelato ingiustificato e le statistiche di fine anno hanno mostrato un miglioramento congiunturale. Questa ripresa di attività ha allontanato la prospettiva di una rapida riduzione dei tassi di riferimento della Fed nel La zona Euro ha registrato una ripresa del dinamismo, in particolare in Germania, dove le statistiche economiche pubblicate a fine 2006 hanno mostrato un accelerazione dell attività e un grado di fiducia elevato delle imprese. Il prodotto interno lordo (PIL) della zona Euro è pertanto aumentato del 2,7% annuo. L apprezzamento dell euro rispetto al dollaro statunitense ha limitato gli effetti dell aumento del prezzo del petrolio e ha protetto la zona dall importazione di pressioni inflazionistiche, permettendo al tasso di inflazione di stabilirsi all 1,9%. Jean-Claude Trichet, il presidente della Banca Centrale Europea (BCE), ha ribadito la sua volontà di ridurre la crescita eccessiva della massa monetaria e del credito, suscettibile di creare inflazione a termine. La BCE continua a vigilare molto attentamente su questo punto. Il Giappone ha continuato a fornire segnali di uscita dalla deflazione e ha resistito meglio all atterraggio in dolcezza dell economia statunitense, grazie alla forte crescita dell economia cinese. Le statistiche di fine anno hanno rivelato un rafforzamento della congiuntura, una crescita del PIL (2,2%) e un grado di fiducia delle imprese a livelli record. Le grandi imprese hanno aumentato la spesa per investimenti a un ritmo mai visto dopo gli anni 90. Malgrado un inflazione quasi inesistente e un consumo interno anemico, la Banca

17 2006: Direttore generale del team da aprile, Loïck Peyron prende comunque la barra di Gitana 11 a partire dal Grand Prix di Marsiglia. RELAZIONE SULLA GESTIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE All assemblea generale degli azionisti del Giappone (BOJ) ha aumentato il proprio tasso di interesse di riferimento in luglio, mettendo così fine alla sua politica di tasso zero, in vigore da sei anni. Gli altri due Paesi motore della crescita mondiale, Cina e India, hanno continuato a sorprendere con il loro dinamismo, trascinando sulla loro scia tutti i Paesi emergenti. Malgrado un lieve rallentamento, in corso d anno, causato da una stretta monetaria, e con un tasso d inflazione mantenuto sotto il limite del 2%, la crescita annua del PIL in Cina si è mantenuta a oltre il 10% e la produzione industriale è aumentata del 14%. MERCATI FINANZIARI Agevolati da tassi di interesse poco elevati, i mercati azionari hanno battuto nel 2006 tutti i record nel campo delle fusioni e acquisizioni, con un volume superiore del 30% rispetto a quello registrato nel 2005 e a un livello più elevato che nel 2000, l anno di tutti i record. Circa la metà delle operazioni è stata effettuata in contropartita di liquidità. I mercati azionari hanno tuttavia registrato, nel maggio 2006, la loro più forte correzione dal 2003, prima di registrare un solido recupero e di chiudere l anno su una nota positiva, nutriti dalla speranza di vedere la Fed abbassare i propri tassi a inizio 2007 e sostenuti dal dinamismo dell attività di fusione e acquisizione. I rendimenti degli indici di borsa in valuta locale sono stati buoni, in particolare in India, Cina e nei mercati emergenti. Gli indici europei, con in testa l indice tedesco Dax, hanno superato quelli statunitensi e giapponesi. I mercati azionari dei Paesi industrializzati hanno realizzato un rendimento medio in moneta locale dell ordine del 13%, mentre quelli dei Paesi emergenti hanno avuto un progresso, in media, superiore al 30%. Per contro, i rendimenti espressi in euro delle borse statunitensi e giapponesi hanno avuto un risultato inferiore rispetto agli indici europei, a causa del forte apprezzamento dell euro. I loro indici di riferimento hanno infatti registrato rendimenti deboli, talora negativi. Per contro, l aumento dei tassi a lungo sulla scia della stretta monetaria ha prodotto sul mercato delle obbligazioni pubbliche europeo e statunitense rendimenti inferiori a quelli degli investimenti privi di rischio. I rendimenti del mercato delle obbligazioni pubbliche sono stati mediocri. Il deposito a termine a 12 mesi ha generato a fine anno un rendimento del 3,5% in Europa, rispetto a un tasso inferiore al 4% sulle obbligazioni a 10 anni. Le obbligazioni nominali hanno avuto una performance migliore di quella delle obbligazioni indicizzate all inflazione, mentre i timori inflazionistici si sono a poco a poco affievoliti. I buoni del Tesoro statunitensi hanno registrato un progresso del 3%, mentre i loro omologhi europei hanno prodotto una performance lievemente negativa. L investimento nel debito corporate è stato un po più remunerativo: questa classe di attività ha prodotto un rendimento prossimo all 1%, in Europa. Per contro, il debito emergente e le obbligazioni a elevato rendi- 16/17

18 Grand Prix di Marsiglia, il 25 giugno 2006, con le Isole del Frioul sullo sfondo! mento hanno registrato performance in moneta locale rispettivamente pari al 10 e al 12,5%. Sul mercato dei cambi, il continuo deprezzamento dello yen rispetto all euro lo ha riportato verso i suoi livelli minimi dal La debolezza dello yen è stata determinata dalla ricerca del rendimento per l investitore giapponese, essendo evidente l attrattiva del dollaro o dell euro, tenuto conto del differenziale di remunerazione offerto da queste valute. Inoltre, la BCE è stata più rapida della BOJ ad aumentare i propri tassi di riferimento, spingendo l euro verso soglie pari a 1,33 rispetto al dollaro e a 150 rispetto allo yen. Per di più, l euro ha subito sollecitazioni in quanto utilizzato come moneta di riserva da numerose banche centrali. Lo yuan, fortemente sottostimato rispetto alla maggior parte delle valute, ha continuato a rafforzarsi molto progressivamente. L impatto della sua rivalutazione ha avuto un influenza molto debole e non ha impedito alla Cina di registrare una crescita record del suo avanzo commerciale verso gli Stati Uniti. Infine, l impennata dei prezzi delle materie prime, in parte sostenuta da spinte speculative, si è un po affievolita, a fine anno. L apprezzamento dell euro ha permesso agli europei di registrare una riduzione del prezzo del greggio nel 2006, ma non ha potuto impedire la progressione dei prezzi dei metalli preziosi e dei metalli industriali. L oro ha chiuso l anno al prezzo di 637 dollari l oncia (in aumento del 23%), confermando in tal modo la sua correlazione negativa con una tendenza al ribasso del biglietto verde. IL NOSTRO SVILUPPO La prossimità e l ascolto dei nostri clienti, oltre al senso di servizio globale, sono dei valori essenziali, coltivati in seno ai nostri team. Essi spiegano l ampiezza dello sviluppo nel Lo sviluppo è stato perseguito nel quadro delle sue attività tradizionali, ma la Banca ha mantenuto in particolare l accento su alcuni progetti suscettibili di generare una progressione significativa delle sue attività.

19 RAPPORTO ANNUALE 2006 RELAZIONE SULLA GESTIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE ALL ASSEMBLEA GENERALE DEGLI AZIONISTI Così è stato in particolare nell ambito del family office. Si elaborano con regolarità soluzioni originali, al fine di soddisfare al meglio i bisogni dei clienti, di concerto con i nostri team specializzati in Asset Management, Ingegneria Patrimoniale e Finanziaria, Banca Depositaria e Agente Amministrativo di fondi comuni di investimento e Assicurazione Vita, oltre che, laddove necessario, con il sostegno di altri team del Gruppo LCF Rothschild. L attività di gestione di attività per conto terzi ha anch essa registrato un sensibile progresso, in quanto importanti investitori istituzionali hanno sollecitato la nostra collaborazione per la gestione delle attività loro affidate. Siamo altresì fieri di sottolineare il ruolo importante dei nostri team di Asset Management, che si sono visti attribuire numerosi premi internazionali per la qualità del loro lavoro. Hanno ottenuto un bel successo anche le nostre formule di fondi dedicati e di fondi di capitale rischiosi, proposti a una clientela alla ricerca di diversificazione. Le attività delle nostre succursali all estero (Belgio, Spagna e Portogallo) hanno continuato a progredire con nostra grande soddisfazione. La Banca continua anche a fare molta attenzione al potenziale dei Paesi dell Europa orientale, in particolare tramite il suo ufficio di rappresentanza in Slovacchia. Il progresso continuo della nostra attività di custodia, del volume di attivo gestito per conto dei nostri clienti (privati o istituzionali) e dei nostri risultati testimonia la qualità dello sviluppo della Banca. Questo sviluppo è possibile solo con un organizzazione amministrativa la cui efficacia migliora di anno in anno. Per questo, sono effettuati con regolarità investimenti significativi, al fine di rafforzare i team di supporto e di disporre di infrastrutture all altezza delle necessità generate dalla nostra attività. Il 2006 non è stato un eccezione alla regola. E in questo contesto che le nostre attività hanno permesso di generare un risultato positivo, con un utile netto di COMMENTI AL NOSTRO BILANCIO DI ESERCIZIO La lettura del nostro bilancio dell esercizio 2006 e dei suoi valori chiave fornisce un chiarimento sull equilibrio dello stato di salute finanziario della nostra Banca. STATO PATRIMONIALE Al 31 dicembre 2006, il totale dello stato patrimoniale raggiunge i contro i al 31 dicembre All attivo, i finanziamenti alle banche sono pari a , in aumento del 7,7% e pari al 74% del totale delle attività, mentre i crediti verso la clientela sono pari a , in aumento del 2%. Al passivo, i depositi e conti correnti della clientela sono pari a , cioè al 65% del totale delle passività, contro, rispettivamente, i e il 67% en Gli impegni verso le banche rappresentano un importo di , in aumento dell 11% e pari al 28% del totale delle passività. RISULTATI Proventi I proventi sono in aumento del 25% rispetto all esercizio 2005, laddove la parte essenziale di questo aumento proviene dalla crescita delle attività e dalle commissioni da esse generate. Oneri I costi generali e amministrativi restano sotto controllo, malgrado un aumento del 23%, principalmente dovuto alla crescita sostenuta dell attività, all aumento del personale e ai costi generati dallo sviluppo delle nostre succursali. I costi per il personale raggiungono ormai i , vale a dire il 71% del totale dei costi generali e amministrativi. Gli altri costi amministrativi sono pari a , in aumento del 23%. 18/19

20 Risultato netto Il risultato netto dell esercizio, al netto di imposte e accantonamenti, è pari a , in aumento del 42%. Questo risultato compensa tuttavia alcuni costi importanti legati al rafforzamento dei nostri team e dei mezzi di produzione e allo sviluppo delle nostre filiali in Belgio, Spagna e Portogallo, costi che rappresentano investimenti a lungo termine per la nostra Banca. La redditività dei mezzi propri è pari al 31%. VALORI CHIAVE (IN MILIONI DI EURO) Stato patrimoniale /2005 Patrimonio netto post distribuzione (fondo per rischi bancari generali e poste speciali aventi una quota parte di riserve non inclusi) % Totale Stato Patrimoniale ante distribuzione % Conto economico (in milioni di euro) Margine di interesse % Margine operativo da commissioni e prestazioni di servizi % Risultato proveniente da operazioni finanziarie % Risultato proveniente da valori mobiliari % Altri proventi della gestione operativa 2 0,7 186% Oneri della gestione operativa (costi del personale, altre spese generali e altri costi amministrativi) % Utile dell esercizio (al netto di imposte, accantonamenti e ammortamenti) % Dipendenti effettivi a fine anno (filiali incluse) Misure di redditività Rendimento dei mezzi propri (in %) 31% 25% Utile al netto di imposta (accantonamento forfetario e accantonamenti eccezionali non inclusi) / media dei mezzi propri dopo la distribuzione OBIETTIVI E STRATEGIE IN MATERIA DI GESTIONE DEI RISCHI La gestione dei rischi della Banca si inserisce rigorosamente nel quadro delle politiche di rischio definite a livello del Gruppo dalla società capogruppo. In conformità a tale politica, la Banca assicura una gestione dei rischi attraverso un quadro completo di principi, una struttura organizzativa, limiti e processi strettamente legati alle attività della Banca e alla natura dei rischi. Un informazione più completa sugli obiettivi e le strategie in materia di gestione dei rischi con i quali la Banca si confronta può essere trovata nella nota 3 della Nota integrativa al bilancio di esercizio. FATTI AVVENUTI DOPO LA CHIUSURA DELL ESERCIZIO Dopo la chiusura dell esercizio non si è verificato alcun avvenimento suscettibile di influenzare la redditività della Banca o di aumentare la sua esposizione ai rischi. PROSPETTIVE Affrontiamo il prossimo esercizio con fiducia e dinamismo, con l obiettivo di concretizzare rapidamente nuovi progetti suscettibili di generare uno sviluppo significativo delle nostre attività e una sensibile diversificazione delle nostre fonti di ricavo.

21 RAPPORTO ANNUALE 2006 RELAZIONE SULLA GESTIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE ALL ASSEMBLEA GENERALE DEGLI AZIONISTI All estero, proseguiamo lo sviluppo della nostra rete di succursali. Una nuova succursale aprirà in Italia, a Milano, prima della fine del primo trimestre Essa concentrerà principalmente la propria operatività nell ambito delle attività di Banca Depositaria e di Agente Amministrativo di fondi comuni di investimento. Per quanto concerne la rete della nostra succursale in Belgio, essa è chiamata a rafforzarsi con due sedi complementari nel nord e nel sud del Paese. Un nuovo ufficio di rappresentanza sarà aperto in Polonia, a Varsavia, confermando in tal modo il nostro interesse per i mercati dei nuovi Stati membri dell Unione europea, che sembrano promettenti per lo sviluppo delle nostre attività. La nostra Banca continua a prestare attenzione anche ai fondi immobiliari e le misure necessarie a favorire il nostro sviluppo in questo settore sono oggetto di attento esame. che noi Vi proponiamo di ripartire come segue: (in euro) Riserva specifica vincolata per un periodo di cinque anni, che rappresenta cinque volte il valore dell Impot sur la Fortune Riserve disponibili Distribuzione di un dividendo di per azione, pagabili con le seguenti modalità - acconto deliberato il 10 novembre saldo Riporto a nuovo Totale NOMINE STATUTARIE Il mandato degli amministratori scade alla fine dell Assemblea del 10 aprile In conformità alle disposizioni statutarie, proponiamo di rinnovare il loro mandato per un nuovo periodo della durata di un anno. 20/21 APPROVAZIONE DEL BILANCIO E PROPOSTA DI RIPARTIZIONE DEL SALDO DISPONIBILE Sottoponiamo alla Vostra approvazione il bilancio dell esercizio 2006 e la nostra proposta di ripartizione del saldo disponibile, in accordo con la relazione del nostro revisore esterno. (in euro) L utile netto dell esercizio 2006 è pari a a cui si aggiunge il saldo non distribuito dell esercizio precedente risultante in un saldo disponibile pari a DIREZIONE E PERSONALE Ci teniamo a congratulare la Direzione e tutti i Collaboratori della Banca, sia in Lussemburgo sia all estero, per gli eccellenti risultati ottenuti e a ringraziare la nostra fedele Clientela per la fiducia che ci dimostra di anno in anno. Lussemburgo, lì 7 marzo Il Consiglio di Administrazione

22 Il segnale di partenza dell'ottava Route du Rhum è dato domenica 29 ottobre alle ore 13.02, sotto un cielo grigio e basso. Se la pioggia accompagna i concorrenti, il vento, invece, non è per ora della partita!

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24 STATO PATRIMONIALE al 31 dicembre 2006 (valori in euro) Attivo Note Denaro e valori in cassa, depositi presso banche centrali e assegni postali Crediti verso istituti di credito a vista altri crediti Crediti verso la clientela Obbligazioni e altri valori mobiliari a reddito fisso 7.1.1, 7.2, 7.3, 8 di emittenti pubblici di altri emittenti Azioni e altri valori mobiliari a reddito variabile 7.1.1, Partecipazioni di minoranza 6.1, 7.1.2, Partecipazioni in imprese controllate e collegate 6.1, 7.1.2, Immobilizzazioni immateriali Immobilizzazioni materiali Altre attività Ratei e risconti Totale attivo La nota integrativa qui allegata fa parte integrante del bilancio.

25 RAPPORTO ANNUALE 2006 ELEMENTI FINANZIARI 2006 Passivo Note Debiti verso istituti di credito 6.2 a vista a termine o con preavviso /25 Debiti verso la clientela altri debiti a vista a termine o con preavviso Altre passività Ratei e risconti Fondi per rischi e oneri per imposte altri 12, Voci speciali con quota parte di riserve Fondi per rischi bancari generali Capitale sociale 14, Riserve 15, 16, Utili (perdite) portati a nuovo Utile (perdita) dell esercizio Totale passivo La nota integrativa qui allegata fa parte integrante del bilancio.

26 CONTI D ORDINE al 31 dicembre 2006 (valori in euro) Note Passività eventuali Di cui: fideiussioni e attività date a garanzia Impegni Operazioni fiduciarie La nota integrativa qui allegata fa parte integrante del bilancio.

27 RAPPORTO ANNUALE 2006 ELEMENTI FINANZIARI 2006 CONTO ECONOMICO dell esercizio chiuso il 31 dicembre 2006 (valori in euro) Note Interessi e proventi assimilati di cui: da valori mobiliari a reddito fisso Interessi e oneri assimilati ( ) ( ) Proventi da valori mobiliari - proventi da partecipazioni di minoranza proventi da partecipazioni in società controllate e collegate Commissioni attive Commissioni passive ( ) ( ) Risultato della gestione finanziaria Altri proventi della gestione operativa Costi generali e amministrativi ( ) ( ) - costi per il personale ( ) ( ) di cui: salari e stipendi ( ) ( ) oneri sociali ( ) ( ) di cui per trattamento pensionistico ( ) ( ) - altri costi amministrativi ( ) ( ) Svalutazioni di immobilizzazioni immateriali e materiali ( ) ( ) Altri oneri della gestione operativa 24 ( ) ( ) Svalutazioni di crediti e accantonamento a fondi per passività eventuali e impegni ( ) ( ) Ripristini di valore su crediti e utilizzo fondi per passività eventuali e impegni Svalutazioni di valori mobiliari aventi natura di immobilizzazioni finanziarie, di partecipazioni di minoranza e di partecipazioni in imprese controllate e collegate - (31.787) Ripristini di valore su valori mobiliari aventi natura di immobilizzazioni finanziarie, di partecipazioni di minoranza e di partecipazioni in imprese controllate e collegate Accantonamenti ai fondi per rischi bancari generali 2.9 ( ) - Imposte dell esercizio sul reddito della gestione ordinaria ( ) ( ) Risultato dell esercizio della gestione ordinaria, al netto delle imposte Oneri straordinari - (6.421) Altre imposte non incluse nelle voci precedenti (21.644) (16.011) Risultato dell esercizio /27 La nota integrativa qui allegata fa parte integrante del bilancio.

28 Martedì 31 ottobre 2006, alla classificazione delle ore 14.00, Gitana 11 assume il comando della flotta. Non lo abbandonerà più!

29 RAPPORTO ANNUALE 2006 NOTA INTEGRATIVA AL BILANCIO AL 31 DICEMBRE 2006 NOTA INTEGRATIVA AL BILANCIO al 31 dicembre 2006 NOTA 1 - INFORMAZIONI GENERALI La società è stata legalmente costituita il 19 febbraio 1982 e denominata Compagnie Privée de Finance S.A.. La società era allora un istituto finanziario non bancario. Tramite l assemblea generale straordinaria del 24 ottobre 1988, gli azionisti hanno preso la decisione di modificare l oggetto sociale al fine di conformarlo a quello di un istituto di credito; la denominazione della società si è trasformata in Banque Edmond de Rothschild Luxembourg. Da tale data, la società è accreditata presso il Ministero del Tesoro per l esercizio dell attività di istituto di credito nel Granducato di Lussemburgo. Il 20 giugno 1989, la denominazione sociale è diventata quella di Banque de Gestion Edmond de Rothschild Luxembourg. L assemblea generale straordinaria del 31 maggio 1999 ha approvato il conferimento in natura consistente nell universalità della situazione attiva e passiva di Banque Privée Edmond de Rothschild S.A., filiale di Lussemburgo, a favore di Banque de Gestion Edmond de Rothschild Luxembourg. Il conferimento è stato fatto sulla base della situazione patrimoniale della filiale al 1 gennaio Attualmente esistono quattro filiali all estero, in Spagna, Portogallo, Belgio e Italia, aperte rispettivamente il 6 ottobre 2000, il 18 ottobre 2000, il 12 febbraio 2003 e il 1 marzo Per altro, due uffici di rappresentanza sono attualmente presenti a Tel Aviv e a Bratislava. L assemblea generale straordinaria del 24 marzo 2003 ha deciso di cambiare la denominazione in Banque Privée Edmond de Rothschild Europe, a cui qui di seguito ci si riferisce come la Banca. 28/29 NOTA 2 - PRINCIPALI METODOLOGIE CONTABILI 2.1 Base di presentazione Il bilancio è stato predisposto in conformità ai principi contabili generalmente accettati nel settore bancario del Granducato di Lussemburgo. Le politiche contabili e i principi di valutazione sono, fatta eccezione per le regole imposte dalla legge e dalla Commissione di Sorveglianza del Settore Finanziario, determinati e posti in essere dal Consiglio di Amministrazione. Sulla base dei criteri fissati dalla legge lussemburghese, la Banca è esentata dall obbligo di presentare il bilancio consolidato e la relativa relazione sulla gestione per l esercizio chiuso il 31 dicembre Di conseguenza, in conformità alla legge del 17 giugno 1992, questo bilancio è stato presentato su base non consolidata per l approvazione da parte degli azionisti nell ambito dell assemblea generale annuale. 2.2 Conversione delle voci in valuta estera La Banca ha il proprio capitale denominato in euro (EUR) e presenta il bilancio in tale moneta di conto. La Banca utilizza il metodo della contabilità plurimonetaria, che consiste nel registrare tutte le operazioni denominate in valute diverse da quella di conto nella o nelle valute in cui esse avvengono. I proventi e gli oneri sono convertiti nella moneta di conto al tasso di cambio in vigore alla data dell operazione Operazioni a pronti Gli elementi dell attivo e del passivo denominati in valute estere sono convertiti nella moneta di conto al tasso medio a pronti in vigore alla data di chiusura dell esercizio.

30 Le operazioni in valuta estera a pronti ancora in essere alla fine dell esercizio sono convertite nella moneta di conto al tasso a pronti in vigore alla data di chiusura dell esercizio Operazioni a termine Le operazioni in valuta estera a termine ancora in essere alla fine dell esercizio sono convertite nella moneta di conto al tasso a termine per la scadenza residua alla data di chiusura del bilancio Utili e perdite su cambio Gli utili e le perdite su cambio contabilizzati sulle poste a pronti coperte a termine e sulle poste a termine coperte a pronti sono neutralizzati nei ratei e risconti. Le differenze tra i tassi a pronti e a termine (riporto o diporto) sono contabilizzate a conto economico pro rata temporis. Gli utili e le perdite su cambio contabilizzati sulle poste a pronti non coperte a termine sono contabilizzati a conto economico. Le perdite su cambio contabilizzate sulle operazioni a termine non coperte sono contabilizzate a conto economico. Per le operazioni a termine non coperte, i risultati negativi risultanti dalla valutazione si compensano con quelli positivi precedentemente contabilizzati. Si costituisce un fondo rischi per coprire le perdite residue. 2.3 Crediti I crediti sono iscritti a bilancio al loro prezzo di acquisizione, ridotto degli eventuali rimborsi e svalutazioni. La politica della Banca è quella di stabilire, secondo le circostanze e per gli importi determinati dagli organi responsabili, degli accantonamenti a fondi specifici per crediti dubbi. La Banca ha inoltre costituito fondi forfetari in esenzione d imposta. Detti fondi sono contabilizzati a diretto decremento delle poste attive a cui si riferiscono. 2.4 Valutazione degli strumenti finanziari A fini valutativi, la Banca ha ripartito i propri strumenti finanziari in tre categorie di portafoglio titoli: Portafoglio delle immobilizzazioni finanziarie E composto da valori mobiliari a reddito fisso che sono stati acquisiti con l intenzione di mantenerli fino a scadenza. L aggio risultante dalla loro acquisizione a un prezzo superiore al prezzo di rimborso è ammortizzato pro rata temporis fino alla data di scadenza dei titoli. I valori mobiliari a reddito fisso aventi carattere di immobilizzazioni finanziarie e rispondenti alle condizioni fissate dall autorità di controllo, sono valutati al costo di acquisto. Gli altri valori mobiliari a reddito fisso aventi carattere di immobilizzazioni finanziarie sono valutati al minore tra costo di acquisto e valore di mercato. Esso comprende, inoltre, le partecipazioni di minoranza e le partecipazioni in imprese controllate e collegate aventi carattere di immobilizzazioni. Questi titoli, destinati a essere utilizzati durevolmente nella gestione della Banca, sono valutati al minore tra costo di acquisto e valore di mercato.

31 RAPPORTO ANNUALE 2006 NOTA INTEGRATIVA AL BILANCIO AL 31 DICEMBRE Portafoglio di negoziazione E composto da valori mobiliari a reddito fisso e variabile che sono acquisiti fin dall origine con l intenzione di rivenderli a breve termine. Si tratta di titoli negoziabili su un mercato la cui liquidità può essere considerata assicurata e i cui prezzi sono costantemente accessibili al pubblico. I titoli del portafoglio di negoziazione sono espressi in bilancio al minore tra il costo di acquisto e il valore di mercato Portafoglio di investimento Il portafoglio di investimento è composto da valori mobiliari acquisiti con finalità di investimento o di rendimento. Questo portafoglio comprende i valori mobiliari non compresi nelle altre due categorie ed è valutato al minore tra costo di acquisto e valore di mercato. Il costo di acquisto è determinato sulla base del costo medio ponderato. 2.5 Attività immobilizzate diverse dalle immobilizzazioni finanziarie 30/31 Le attività immobilizzate diverse dalle immobilizzazioni finanziarie sono valutate al costo storico di acquisto. Il costo storico di acquisto delle attività immobilizzate il cui utilizzo è limitato nel tempo è ridotto delle rettifiche di valore calcolate in modo da ammortizzare sistematicamente il valore di tali elementi sulla loro vita utile stimata. In caso di perdita permanente di valore, gli elementi immobilizzati il cui utilizzo è o non è limitato nel tempo sono oggetto di svalutazione, in modo da essere espressi al minor valore che deve essere loro attribuito alla data di chiusura del bilancio. Questo minor valore non deve essere mantenuto in bilancio se sono venute meno le ragioni che avevano motivato la svalutazione. 2.6 Immobilizzazioni materiali Le immobilizzazioni materiali sono utilizzate dalla Banca nel quadro delle proprie attività operative. Esse sono valutate al costo storico di acquisto diminuito del fondo ammortamento. L ammortamento è calcolato a quote costanti sulla durata della vita utile stimata del cespite. Le aliquote utilizzate sono le seguenti: Aliquote di ammortamento (%) Fabbricati 1,5 Allestimenti degli edifici Materiali e arredi d ufficio Materiale informatico Automobili Immobilizzazioni immateriali I costi di impianto relativi alla filiale in Belgio sono ammortizzati a quote costanti su 5 anni a partire dal 14 aprile 2003.

32 2.8 Fondo per attività a rischio La politica della Banca consiste nella costituzione, in conformità alle disposizioni della normativa lussemburghese, di un fondo forfetario per attività a rischio. Il fondo forfetario calcolato su alcune poste attive di bilancio è portato a diretto decremento del valore delle stesse. Il fondo forfetario calcolato su voci incluse nei conti d ordine è iscritto nella classe Fondi per rischi e oneri: altri. 2.9 Fondo per rischi bancari generali La Banca ha creato un fondo per rischi bancari generali, allo scopo di coprire alcuni rischi particolari inerenti alle operazioni bancarie. Gli accantonamenti al fondo sono effettuati a partire dagli utili al netto delle imposte, ma prima della determinazione degli utili netti e non sono assoggettati ad alcun limite quantitativo. 2.10Debiti I debiti sono iscritti tra le passività al loro valore di rimborso. NOTA 3 - OBIETTIVI E STRATEGIE IN MATERIA DI GESTIONE DEI RISCHI La gestione dei rischi della Banca si basa sulle politiche di rischio definite a livello di Gruppo da parte della società capogruppo. La Banca si colloca pertanto rigorosamente nel quadro della politica definita dal Gruppo. In conformità a tale politica, la Banca assicura una gestione dei rischi attraverso un quadro completo di principi, una struttura organizzativa, limiti e processi strettamente legati alle attività della Banca stessa e alla natura dei rischi. 3.1 Il rischio di credito e di controparte In materia di rischio di credito e di controparte, la Banca applica la politica di credito del Gruppo che, oltre alle modalità di decisione di credito, definisce le regole che inquadrano il rischio settoriale e il rischio paese. Procedure e limiti di competenza regolano la concessione di ogni credito. La qualità dei debitori e delle garanzie ottenute è analizzata con criteri oggettivi. L esposizione al rischio sulle differenti controparti della Banca è resa oggettiva tramite l attuazione di limiti di autorizzazione fissati d accordo con la società capogruppo; essa può essere ridotta tramite l ottenimento di garanzie e di accordi di compensazione. La politica della Banca in materia di rischio Paese è in linea di principio quella di non intrattenere rapporti attivi con corrispondenti, depositari o debitori in Paesi a rischio. Se dovessero apparire rischi di questo tipo, essa li valuterebbe e li farebbe oggetto di specifici accantonamenti in base a criteri prestabiliti. 3.2 I rischi di mercato I rischi di mercato si definiscono come rischi legati alle variazioni di tasso d interesse, di cambio o di prezzo e alla mancanza di liquidità delle attività, che possono generare problemi di rifinanziamento. L attività di tesoreria della Banca si colloca in un insieme di limiti che variano in base alle valute trattate e agli strumenti finanziari utilizzati. Ciascuno di questi limiti è oggetto di controllo su base giornaliera.

33 RAPPORTO ANNUALE 2006 NOTA INTEGRATIVA AL BILANCIO AL 31 DICEMBRE Il rischio di liquidità Il rischio di liquidità si può definire come il rischio che la Banca non possa far fronte alle obbligazioni scadute perché la sua capacità di finanziamento non glielo permette. Include anche le perdite potenziali legate ai prestiti realizzati a tassi d interesse elevati o all investimento di fondi a tassi inferiori al mercato. Per quanto concerne i requisiti normativi lussemburghesi in materia, la Banca ha sempre ampiamente superato il limite minimo fissato del 30%. Questo rapporto è regolarmente monitorato dal Comitato Esecutivo in collaborazione con il dipartimento Tesoreria. 3.4 I rischi operativi L operatività della Banca è centrata su un attività bancaria tradizionale, ben conosciuta dai suoi dipendenti e controllata dal Comitato Esecutivo. Al fine di ridurre i propri rischi, la Banca ha posto in essere un processo organizzativo comprendente in particolare strumenti e procedure interne su cui si basano le attività svolte, un sistema di responsabilità gerarchiche a livello di ciascun servizio, un sistema informatico che prevede la separazione delle funzioni e il controllo dei compiti e un dipartimento di controllo interno che risponde direttamente al Comitato Esecutivo. La Banca ha altresì posto in essere un piano di continuità, che mira a permetterle di continuare le proprie attività operative in ogni circostanza. Un back-up del sistema informatico è posto in essere al fine di poter riprendere il corso normale delle operazioni entro tempi brevi in caso di grandi difficoltà. 32/ I rischi di mercato e sugli strumenti finanziari La Banca acquista e vende, attraverso la sua rete di corrispondenti, strumenti finanziari o valute su mercati organizzati e over-the-counter. Essa è essenzialmente attiva in veste di commissionaria o di agente per conto della clientela. Le posizioni per conto proprio sono oggetto delle linee concesse dal Consiglio di Amministrazione. 3.6 I rischi di variazione dei tassi di interesse e di cambio L attività principale sugli strumenti finanziari è legata principalmente a operazioni di copertura, essenzialmente per conto della clientela. La Banca non è attiva nell ambito del trading per conto proprio. In materia di investimenti/depositi, la linea di condotta della Banca è quella di ricercare il più possibile una concordanza perfetta sia a livello di valute, sia a livello di scadenze. La regola è che i depositi della clientela sono automaticamente reinvestiti sul mercato a scadenze e valute identiche, al tasso di mercato, previa deduzione del margine spettante alla Banca. Il controllo di questo margine è effettuato su base mensile dal Comitato Esecutivo. La politica della Banca in materia valutaria è quella di limitare il mantenimento di posizioni aperte. Sono fissati limiti globali per valuta intra day e overnight. Essi sono oggetto di monitoraggio costante e di regolare informazione al Comitato Esecutivo.

34 NOTA 4 - STRUMENTI FINANZIARI 4.1 Analisi degli strumenti finanziari Informazioni sugli strumenti finanziari primari La tavola seguente fornisce informazioni sul livello di attività in strumenti finanziari primari della Banca, ripartiti come segue, al valore contabile, in funzione della durata residua. Inoltre, la tavola indica il fair value totale degli strumenti detenuti a fini di negoziazione, qualora esso differisca in misura sostanziale dal valore contabile di tali strumenti. Per fair value si intende il valore in corrispondenza del quale un attività potrebbe essere scambiata o una passività estinta nel contesto di una transazione ordinaria conclusa a condizioni normali tra parti competenti e indipendenti e agenti in assoluta libertà, fatta eccezione per le vendite forzate o le vendite effettuate nell ambito di una liquidazione Analisi degli strumenti finanziari - Strumenti finanziari primari (a valore contabile) Strumenti finanziari primari al 31 dicembre 2006 (a valore contabile, in migliaia di EUR) Categoria di strumenti (attività finanziarie) <= 3 mesi > 3 mesi > 1 anno > 5 anni Privi di Totale <= 1 anno <= 5 anni scadenza Cassa, disponibilità liquide presso banche centrali e assegni postali Crediti verso istituti di credito Crediti verso la clientela Obbligazioni e altri valori mobiliari a reddito fisso * Azioni e altri valori mobiliari a reddito variabile * Partecipazioni di minoranza Partecipazioni in imprese controllate e collegate Totale delle attività finanziarie Attività non finanziarie Totale attività Categoria di strumenti (passività finanziarie) Debiti verso istituti di credito - a vista a termine o con preavviso Debiti verso la clientela - altri debiti. a vista a termine o con preavviso Totale delle passività finanziarie Passività non finanziarie Totale passivo * Il fair value delle obbligazioni e quello delle azioni del portafoglio di negoziazione sono pari rispettivamente a EUR e a EUR al 31 dicembre 2006.

35 RAPPORTO ANNUALE 2006 NOTA INTEGRATIVA AL BILANCIO AL 31 DICEMBRE 2006 Dopo tre giorni di corsa, il primo novembre 2006, il trimarano blu ha già percorso più di un terzo della distanza tra Saint-Malo e Pointe-à-Pitre e superato l'arcipelago delle Azzorre.

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