GLOBAL AMPHIBIAN DECLINE

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "GLOBAL AMPHIBIAN DECLINE"

Transcript

1 GLOBAL AMPHIBIAN DECLINE La perdita di biodiversità globale è attualmente una delle maggiori preoccupazioni a livello mondiale. Benché l esatto numero di specie che sta scomparendo non sia nota, si è stimato che l attuale tasso di estinzione sia maggiore di quello mai conosciuto negli ultimi anni (Wilson, 1992; Eldridge, 1998). Come parte della globale crisi di biodiversità molte popolazioni di anfibi sono in declino in tutto il mondo. Dal 1993 si è registrato che più di 500 popolazioni sono in declino o sono elencate come specie che necessitano di particolari azioni di conservazione (Alford & Richards, 1999; Blaunstein & Kiesecker, 2002). Le cause sono state imputate ad una combinazione di fattori locali come l alterazione e frammentazione dell habitat (Alford & Richards, 1999), la scomparsa di ambienti idonei alla riproduzione, l inquinamento, l introduzione di specie alloctone, patogeni (Daszak et al., 1999 e 2000; Harvell et al., 2002) unitamente a fenomeni su larga scala come il cambiamento climatico globale (Pounds, 2001) e l aumento delle radiazioni UV-B (Blaustein et al., 1994 Marquis et al., 2008). In alcuni casi sono state documentate estinzioni di popolazioni in aree apparentemente incontaminate, che possono essere spiegate solo da effetti globali come i cambiamenti climatici e/o aumento di radiazioni. Gli Anfibi sono particolarmente sensibili ai cambiamenti ambientali: la loro doppia vita, acquatica e terrestre, li espone infatti a pressioni ambientali proprie di ambienti diversi molto più di quanto avvenga per le altre Classi di vertebrati. Spesso gli Anfibi sono quindi i primi animali a soffrire in aree in cui il degrado dell ambiente è al suo inizio, spesso non evidenziato da altri descrittori. Questo motivo fa di essi importanti bioindicatori (Blaustein, 1994; Blaustein & Wake, 1995; Blaunstein & Johnson, 2003): il monitoraggio dello stato di salute delle loro popolazioni consente infatti di controllare lo stato dell ambiente che sta loro intorno e di riconoscere tempestivamente situazioni di degrado. EFFETTI DELLE RADIAZIONI UV-B SUGLI ANFIBI Le radiazioni UV-B sono una delle cause di declino degli anfibi. E noto che le radiazioni UV-B inducono effetti subletali che possono influenzare crescita e sviluppo, comportamento, fisiologia ed anatomia degli anfibi (Betsy et al. 2008). Gli effetti dell esposizione agli UV-B possono manifestarsi nella fase embrionale con una riduzione del tasso di schiusa (Blaunstein 2002; Marquis et al., 2008); inoltre diversi studi dimostrano che l esposizione degli embrioni alle radiazioni ultraviolette può non manifestarsi nella fase embrionale, ma gli effetti si possono osservare negli stadi di sviluppo seguenti. Ad es., embrioni di Rana temporaria esposti ad UV-B non mostrano una diminuzione del tasso di sopravvivenza, o riduzione della taglia degli embrioni (Pahkala 2001) e nemmeno un aumento della frequenza di anomalie a

2 livello embrionale. Tuttavia le larve sviluppatesi da embrioni sottoposti ad UV mostrano un aumento nella frequenza di anomalie nello sviluppo, metamorfosano più tardi e sono più piccole delle larve derivate da embrioni non sottoposti ad UV-B (Pahkala, 2001). Quindi gli effetti delle radiazioni UV sugli anfibi sono complesse. Le radiazioni UV possono uccidere direttamente gli anfibi, causare effetti subletali oppure sommare i loro effetti negativi a quelli di inquinanti ambientali (ph, nitriti, nitrati etc.), patogeni o cambiamenti del clima. E da considerare inoltre che gli effetti delle radiazioni UV- B possono variare da specie a specie (Betsy et al. 2008), e tra popolazioni della stessa specie con le condizioni climatiche, geografiche e le caratteristiche chimiche dell acqua (Blaunstein, 1998; Betsy et al. 2008). RANA TEMPORARIA COME BIOINDICATORE Il presente progetto ha verificato la possibilità di utilizzare Rana temporaria per la valutazione degli effetti delle radiazioni ultraviolette, in modo tale da poter esser impiegata per il monitoraggio del territorio valdostano. Questo anfibio è diffuso su tutto il territorio valdostano dalle basse alle alte quote. E inoltre particolarmente sensibile ai cambiamenti ambientali per le sue caratteristiche biologiche: sensibilità delle uova non protette da guscio calcareo (Ashley Mattoon, 2000), rapidi tassi di crescita larvale, permeabilità ed elevata sensibilità della pelle, ciclo vitale complesso. Le femmine di Rana temporaria in genere depongono centinaia di uova spesso in acque basse di pozze o stagni privi di vegetazione, dove sono esposte direttamente ai raggi del sole. Dopo la schiusa le larve trascorrono un arco di tempo considerevole in acque basse dove sono ancora sottoposte a raggi solari diretti. In questo stadio della vita, impossibilitati ad allontanarsi, i girini sono esposti ai deleteri effetti degli UV-B. Mentre le larve di alcune specie di anfibi evitano attivamente l esposizione agli UV- B, quelle di Rana temporaria non lo fanno. Esiste infatti un conflitto tra la necessità di esporsi a temperature elevate che aumentano il tasso di crescita e quindi la fitness individuale (negli anfibi, soprattutto nelle femmine, la taglia è correlata positivamente con il successo riproduttivo) e quella invece di ripararsi dagli effetti nocivi dell esposizione alle radiazioni ultraviolette. LO STUDIO SPERIMENTALE Durante l estate 2007 abbiamo condotto uno studio sperimentale su girini di Rana temporaria. Lo studio è stato svolto in tre località situate nella parte Nord occidentale della Valle d Aosta: Saint Pierre m 650 s.l.m., Planaval m 1512 s.l.m. (Valgrisenche) e Thumel m 2000 s.l.m. (Val di Rhemes). In ognuna delle tre aree di sperimentazione sono state poste 6 vasche contenenti uova di Rana temporaria raccolte in tre ambienti di quote diverse: Arpnouva (Comune di Courmayeur), sito a circa 1750 m s.l.m.

3 Combal (Comune di Courmayuer), sito a 1964 m s.l.m Alpe Vaudet (Comune di Valgrisenche), sito a circa 2283 m s.l.m Tutte le vasche sono state poste sotto i raggi diretti del sole, ma tre, una per ciascuna zona di provenienza, sono state protette dal plexiglass + Mylar (pellicola di polietilene che scherma le radiazioni ultraviolette). La capacità di filtro è stata testata presso l ARPA della Valle d Aosta con la gentile collaborazione del dr. Diemoz, attraverso l utilizzo di 2 radiometri a banda larga in grado di misurare la radiazione ultravioletta (UV-B) ponderato secondo la curva eritemale. Dall esame è risultato che il plexiglass da solo scherma l 86% dell UV-B mentre il plexiglass + Mylar scherma il 99,8% degli UV-B. Ciascuna vasca conteneva 10 litri d acqua sostituita ogni 7 giorni. I girini sono stati nutriti ad libitum. Le vasche sono state controllate una volta alla settimana; i parametri ambientali quali la temperatura minima e massima dell acqua sono stati raccolti tre volte alla settimana. Sono stati misurati, negli stadi larvali, parametri di: 1) Accrescimento: una volta alla settimana veniva rilevato lo stadio di sviluppo secondo Gosner (1960) e misurata la lunghezza del corpo (SVL) da foto digitale attraverso opportuni programmi grafici (imagej). 2) Anomalie di sviluppo: mortalità (N larve morte) e malformazioni (N larve con malformazioni). 3) Effetti genotossici: allo stadio di sviluppo 41 secondo Gosner (1960) 8 girini per ogni campione sono stati sacrificati per prelevare il sangue necessario per l analisi dei micronuclei. Strisci di sangue dei girini, fissati in metanolo e successivamente colorati con arancio di acridina, sono stati osservati al microscopio a fluorescenza. Si è proceduto alla conta delle cellule ed all identificazione delle anomalie nucleari. 4) Parametri comportamentali: ogni due settimane sono state effettuate delle riprese video dell attività di nuoto delle larve di Rana temporaria. Le riprese video dei girini sono ancora in corso di analisi, effettuata attraverso un apposito programma informatico: Swimming Behavioural Recorder (SBR). Questo programma permette l analisi dinamica del movimento di organismi, in questo caso delle larve di Rana temporaria, al fine di verificare la presenza di alterazioni nel comportamento dei girini. Al momento si sta procedendo all analisi di sette minuti delle riprese video del nuoto di sette girini per ogni campione. Per ogni filmato verranno considerati i seguenti parametri: velocità media del girino, in millimetri/secondi; velocità massima istantanea del target, in millimetri/secondi e percentuale di tempo (in relazione alla sua durata) in cui il girino si è mosso con velocità maggiore della soglia MinSpeedFilter.

4 RISULTATI ATTESI Da questo studio ci attendevamo di rilevare effetti negativi su girini che sono esposti alle radiazioni UV, mentre ci attendevamo che quelli protetti da Mylar risentissero in misura minore di tale effetto. In particolare abbiamo ipotizzato che in generale, per i girini allevati in presenza di schermo agli UV-B si dovessero registrare: 1. tassi di sopravvivenza e sviluppo maggiori rispetto a girini esposti a UV-B; 2. tassi di alterazioni del DNA inferiori. 3. tassi di malformazione inferiori; RISULTATI OTTENUTI Dall analisi dei dati raccolti risulta che per le tre località di sperimentazione, Saint Pierre, Planaval e Thumel: 1. la taglia dei girini allo stadio 41 di (Gosner, 1960) protetti nello sviluppo dalle radiazioni UV-B è risultata significativamente maggiore per le quote di allevamento più elevate (Planaval p<0,001 e Thumel p<0,052) e vicino alla significatività nel sito di St. Pierre (p=0,069) 2. il tasso di anomalie nucleari in assenza di esposizione ad UV-B è significativamente inferiore nei girini non esposti direttamente ai raggi del sole nelle popolazioni di St. Pierre (p<0.001) e Thumel (p=0.001) e vicino alla significatività nel sito di Planaval (p=0.063). 3. Non sono stati osservati invece casi di malformazione o mortalità. CONCLUSIONI Le radiazioni ultraviolette svolgono un ruolo non trascurabile nel declino mondiale delle popolazioni degli anfibi soprattutto per quanto riguarda l esposizione delle loro larve. Infatti nell esperimento effettuato i girini di Rana temporaria esposti alle radiazioni ultraviolette hanno dimostrato una diminuzione dell accrescimento e un maggior numero di anomalie nucleari, indipendentemente dalla quota di allevamento, rispetto ai girini dotati di filtro protettivo. BIBLIOGRAFIA Alford, R. A. & Richards, S. J Global Amphibian declines:a problem in applied ecology. Ann. Rev. Ecol. Syst., 30:133-16

5 Bancroft, B. A., Baker, N. J., Searle, C. L., Garcia, T. S. & Blaustein A. R., Larval amphibians seek warm temperatures and do not avoid harmful UVB radiation. Behavioral Ecology. Blaustein, A. R., Hoffman, P. D, Hokit, D. G., Kiesecker,J. M., Walls, S. C., Hays, J. B., UV repair and resistance to solar UV-B in amphibians egs: a link to population declines. Proc. Nat. Acad. Sci. 91: Blaustein, A.R. & Wake, D.B.,1995. The puzzle of declining amphibian populations. Sci. Am. 272:52-57 Blaunstein, A. R. & Kiesecker, J. M Complexity in conservation: lessons from the global decline of amphibian population. Ecology Letters, 5: Blaunstein, A.R. & Johnson, P.T.J., The complexity of deformed amphibians. Front. Ecol. Envir. 1(2):87-94 Daszak, P, Berger, L., Cunningham, A.A.,1999. Emerging infectious diseases in amphibian population decline. Emerg. Infect. Dis. 5: Daszak, P, Cunningham, A.A., Hyatt A.D., Emerging infectious diseases of wildlife threats to biodiversity and human healt. Science 287: Eldridge, N Life in the Bilance: Humanity and the Biodiversity Crisis. Princeton University Press, Princeton, NJ. Harvell, C.D., Mitchell C.E., Ward, J.R., Climate warmingand disease risks for terrestrial and marine biota. Science 296: Gosner, A simplified table for staging anuran embryos and larvae with notes on identification. Herpetologica 16: , 1960 Marquis, O., Miaud C. & Lena J Developmental responses to UV B radiation in common frog Rana temporaria embryos from along an altitudinal gradient. Popul. Ecol. 50: 123_ 130. Pahkala, M., Laurila, A & Merilä, J Carry-over effects of ultraviolet-b radiation on larval fitness in Rana temporaria. Proceedings of the Royal Sciety of London 268: Pounds, J. A., 200. Climate and amphibian declines. Nature 410:

6

LO STATO DELLA BIODIVERSITÀ

LO STATO DELLA BIODIVERSITÀ LO STATO DELLA BIODIVERSITÀ Il 2010 e il 2011 sono stati gli anni per salvaguardare la salute del nostro pianeta; in particolar modo il 2010 è stato dichiarato anno internazionale della biodiversità. Negli

Dettagli

Zoonosi nei selvatici: le nuove linee guida del piano nazionale di sorveglianza

Zoonosi nei selvatici: le nuove linee guida del piano nazionale di sorveglianza Fauna selvatica in Liguria: valutazione dell'attività svolta e nuove prospettive Pontedassio, (IM) 16-12-16 Zoonosi nei selvatici: le nuove linee guida del piano nazionale di sorveglianza Riccardo Orusa

Dettagli

Gli anfibi degli ambienti fluviali piemontesi: Biodiversità e conservazione

Gli anfibi degli ambienti fluviali piemontesi: Biodiversità e conservazione Gli anfibi degli ambienti fluviali piemontesi: Biodiversità e conservazione Dott. Daniele Seglie Dipartimento di Biologia Animale e dell Uomo, Università degli Studi di Torino Introduzione Gli ambienti

Dettagli

I pericoli ambientali. Breve ricerca sulle principali peculiarità

I pericoli ambientali. Breve ricerca sulle principali peculiarità I pericoli ambientali Breve ricerca sulle principali peculiarità Differenza tra rischio e pericolo Pericolo È una proprietà, o una qualità, o una modalità dannosa di uno strumento, di una situazione, di

Dettagli

Effetti del cambiamento climatico sugli ecosistemi alpini. Antonello Provenzale, ISAC-CNR, Torino

Effetti del cambiamento climatico sugli ecosistemi alpini. Antonello Provenzale, ISAC-CNR, Torino Effetti del cambiamento climatico sugli ecosistemi alpini Antonello Provenzale, ISAC-CNR, Torino I cambiamenti climatici non sono distribuiti in modo omogeneo sulla superficie terrestre Past Climate Variability

Dettagli

Agenda 2000 (o Agenda di Rio)

Agenda 2000 (o Agenda di Rio) Varese, 29 marzo 2012 Vive solo chi si muove Le reti ecologiche per la conservazione della biodiversità La biodiversità e l importanza delle reti ecologiche Giuseppe Bogliani Università di Pavia Agenda

Dettagli

Gli anfibi sono i primi vertebrati che hanno colonizzato la terra ferma, tuttavia hanno un ciclo di vita strettamente legato alla vita acquatica.

Gli anfibi sono i primi vertebrati che hanno colonizzato la terra ferma, tuttavia hanno un ciclo di vita strettamente legato alla vita acquatica. GLI ANFIBI Gli anfibi sono i primi vertebrati che hanno colonizzato la terra ferma, tuttavia hanno un ciclo di vita strettamente legato alla vita acquatica. Il termine anfibio è di origine greca e significa

Dettagli

Monitoraggio e invasione i di specie alloctone: Trachemys scripta

Monitoraggio e invasione i di specie alloctone: Trachemys scripta Monitoraggio e invasione i di specie alloctone: Trachemys scripta G. Francesco Ficetola Università di Milano-Bicocca Invasioni di specie alloctone: Una delle cause principali di perdita di biodiversità

Dettagli

Azione D5: Valutazioni sulla sopravvivenza e capacità di adattamento di individui F1 e F2 ottenuti in cattività

Azione D5: Valutazioni sulla sopravvivenza e capacità di adattamento di individui F1 e F2 ottenuti in cattività Azione D5: Valutazioni sulla sopravvivenza e capacità di adattamento di individui F1 e F2 ottenuti in cattività Lo stock di riproduttori attualmente disponibile nel Centro Veneto è il risultato delle prime

Dettagli

Andrea G. Casoni G.R.A.I.A. srl

Andrea G. Casoni G.R.A.I.A. srl Andrea G. Casoni G.R.A.I.A. srl Implementare le popolazioni ittiche delle diverse specie di un corpo idrico Nuclei riproduttivi formati da una femmina e 2-4 maschi. Uova prodotte: 15 000-20 000 Kg di peso

Dettagli

PROGRAMMA CORSO ECOLOGIA APPLICATA Dott. Fabrizio Scialanca - Limnologo

PROGRAMMA CORSO ECOLOGIA APPLICATA Dott. Fabrizio Scialanca - Limnologo PROGRAMMA CORSO ECOLOGIA APPLICATA Dott. Fabrizio Scialanca - Limnologo 1. CENNI DI ECOLOGIA I principali cicli biogeochimici Le catene trofiche 2. FATTORI ED ELEMENTI CLIMATICI Caratteristiche chimico-fisiche

Dettagli

MONITORAGGIO DEL CAMPO ELETTRICO CON CENTRALINE RF SUL TERRITORIO DELLA VALLE D AOSTA: 10 ANNI DI MISURE

MONITORAGGIO DEL CAMPO ELETTRICO CON CENTRALINE RF SUL TERRITORIO DELLA VALLE D AOSTA: 10 ANNI DI MISURE MONITORAGGIO DEL CAMPO ELETTRICO CON CENTRALINE RF SUL TERRITORIO DELLA VALLE D AOSTA: 10 ANNI DI MISURE E. Imperial, C. Desandré, Leo Cerise, Valeria Bottura ARPA Valle d Aosta, Loc. Grande Charrière

Dettagli

INDICE. VOLUME 1 Cellula. VOLUME 2 Genetica. PARTE III Genetica. Capitolo 8. Fotosintesi 159. Capitolo 1. Capitolo 9. Introduzione alla biologia 1

INDICE. VOLUME 1 Cellula. VOLUME 2 Genetica. PARTE III Genetica. Capitolo 8. Fotosintesi 159. Capitolo 1. Capitolo 9. Introduzione alla biologia 1 00PrPag_Vol_06_BROOKER 30/07/10 11:46 Pagina V VOLUME 1 Cellula Capitolo 1 Introduzione alla biologia 1 Capitolo 8 Fotosintesi 159 Capitolo 9 Comunicazione cellulare 181 PARTE I Chimica Capitolo 10 Capitolo

Dettagli

QUAGLIA Coturnix coturnix. Stato giuridico. Stato di conservazione. Convenzione di Berna. Allegato III. Convenzione di Bonn.

QUAGLIA Coturnix coturnix. Stato giuridico. Stato di conservazione. Convenzione di Berna. Allegato III. Convenzione di Bonn. QUAGLIA Coturnix coturnix Distribuzione nel Paleartico occidentale Areale di svernamento Areale di presenza stabile Areale di nidificazione Stato giuridico Convenzione di Berna Convenzione di Bonn Direttiva

Dettagli

62024 Matelica Via Circonvallazione, 93/95 Tel Fax

62024 Matelica Via Circonvallazione, 93/95 Tel Fax Scuola di Scienze Mediche Veterinarie 62024 Matelica Via Circonvallazione, 93/95 Tel. 0737.404001 Fax 0737.404002 vincenzo.cuteri@unicam.it www.cuteri.eu Matelica, 8 febbraio 2012 VALUTAZIONE DELL ATTIVITÀ

Dettagli

Giuseppe Bastone CdL Acquacoltura e Igiene delle Produzioni Ittiche, UNIBO

Giuseppe Bastone CdL Acquacoltura e Igiene delle Produzioni Ittiche, UNIBO Giuseppe Bastone CdL Acquacoltura e Igiene delle Produzioni Ittiche, UNIBO Prove di alimentazione Ottobre 2009-200 giovanili di Garra rufa Accertamento stato generale di salute Genotipizzazione Ambientamento

Dettagli

La valorizzazione della biodiversità in Liguria con i fondi strutturali

La valorizzazione della biodiversità in Liguria con i fondi strutturali Provincia di Savona Servizio Parchi e Aree Protette La valorizzazione della biodiversità in Liguria con i fondi strutturali 2000-2006 VALORIZZAZIONE DELLE ZONE UMIDE COSTIERE DELLA PROVINCIA DI SAVONA

Dettagli

Osservatorio per le Politiche Sociali - Terzo Rapporto

Osservatorio per le Politiche Sociali - Terzo Rapporto 1 STRUTTURA E DINAMICA DEMOGRAFICA Il capitolo si articola in due paragrafi. Nel primo sono riportati i dati e i commenti riguardanti la struttura demografica della popolazione della Valle d Aosta. Nel

Dettagli

Dipartimento di Scienze Veterinarie. Scuola di Scienze Mediche Veterinarie Laboratorio Microbiologia Medica e Malattie Infettive INDICE

Dipartimento di Scienze Veterinarie. Scuola di Scienze Mediche Veterinarie Laboratorio Microbiologia Medica e Malattie Infettive INDICE INDICE 1. INTRODUZIONE pag. 3 2. DESCRIZIONE DEL PRODOTTO pag. 4 3. PROPRIETA E CARATTERISTICHE DEL PRODOTTO pag. 5 4. VALUTAZIONE DELL ATTIVITA SCACCIA ZANZARE pag. 7 5. CONCLUSIONI pag. 9 Pag. 2 di 9

Dettagli

Mezzi di controllo degli insetti. Mezzi chimici Mezzi fisici Mezzi biologici Mezzi biotecnici

Mezzi di controllo degli insetti. Mezzi chimici Mezzi fisici Mezzi biologici Mezzi biotecnici Mezzi di controllo degli insetti Mezzi chimici Mezzi biologici Mezzi biotecnici Polveri inerti: si tratta di polveri a base di farina fossile di diatomee o di zeoliti. presentano una granulometria ed una

Dettagli

Monitoraggio settimanale della mortalità estiva in provincia di Modena nell anno 2016.

Monitoraggio settimanale della mortalità estiva in provincia di Modena nell anno 2016. Monitoraggio settimanale della mortalità estiva in provincia di Modena nell anno 2016. Come per gli anni precedenti, nel periodo compreso tra il 23 Maggio 2016 e il 04 Settembre 2016 presso il Servizio

Dettagli

TECNICHE SPETTROSCOPICHE

TECNICHE SPETTROSCOPICHE TECNICHE SPETTROSCOPICHE L interazione delle radiazioni elettromagnetiche con la materia e essenzialmente un fenomeno quantico, che dipende sia dalle proprieta della radiazione sia dalla natura della materia

Dettagli

Gli anfibi Dominio Regno Phylum Subphilum Superclasse Classe Ordini Famiglie Specie

Gli anfibi Dominio Regno Phylum Subphilum Superclasse Classe Ordini Famiglie Specie Dominio: eucarioti Regno: animali Phylum: cordati Subphilum: vertebrati Superclasse: tetrapodi Classe: anfibi Ordini: 3 Famiglie: 44 Specie: circa 5000 Gli anfibi Introduzione Gli anfibi si sono resi indipendenti

Dettagli

CAMBIAMENTI CLIMATICI - EFFETTO SERRA - BUCO DELL OZONO - PIOGGE ACIDE

CAMBIAMENTI CLIMATICI - EFFETTO SERRA - BUCO DELL OZONO - PIOGGE ACIDE CAMBIAMENTI CLIMATICI - EFFETTO SERRA - VI SIETE MAI CHIESTI DA CHE COSA VENGONO GENERATI QUESTI FENOMENI E CHI LI CAUSA??? QUALI POTREBBERO ESSERE LE CONSEGUENZE IN UN PROSSIMO FUTURO??? 06/05/12 ANDREA

Dettagli

GIORNATA MONDIALE DELL ACQUA 2013

GIORNATA MONDIALE DELL ACQUA 2013 GIORNATA MONDIALE DELL ACQUA 2013 Oggi 22 marzo si celebra la giornata mondiale dell acqua. Suolo e Salute vuole dare il proprio contributo con queste pagine che possono aiutare a comprendere meglio l

Dettagli

Monitoraggio settimanale della mortalità estiva in provincia di Modena nell anno 2015.

Monitoraggio settimanale della mortalità estiva in provincia di Modena nell anno 2015. Dipartimento di Sanità Pubblica Servizio Epidemiologia Monitoraggio settimanale della mortalità estiva in provincia di Modena nell anno 2015. Come per gli altri anni, anche nel corso dell estate 2015,

Dettagli

SCUOLA 21 VERIFICA DI BIOLOGIA COGNOME CLASSE DATA NOME

SCUOLA 21 VERIFICA DI BIOLOGIA COGNOME CLASSE DATA NOME SCUOLA 21 VERIFICA DI BIOLOGIA COGNOME CLASSE DATA NOME 1 Completa con i termini mancanti. a) L...si occupa delle interazioni tra individui della stessa specie, tra individui di specie diverse e tra gli

Dettagli

Biodiversità e salute. Flavia Caretta

Biodiversità e salute. Flavia Caretta Biodiversità e salute Flavia Caretta Biodiversità e salute salute degli ecosistemi salute umana Effetti della perdita di biodiversità sulla salute umana Ricerca epidemiologica Rivolta a fattori singoli

Dettagli

5.4. La matrice di correlazione

5.4. La matrice di correlazione 6 CO 4 (mg/m 3 ) 2 domenica lunedì martedì mercoledì giovedì venerdì sabato Giorni della settimana P. Bissuola Outliers Extremes P. Matter Outliers Extremes Le distribuzioni degli inquinanti non mostrano

Dettagli

Le esperienze del monitoraggio dei cambiamenti climatici nel Parco del Gran Paradiso. Italo Cerise Presidente Parco Nazionale Gran Paradiso

Le esperienze del monitoraggio dei cambiamenti climatici nel Parco del Gran Paradiso. Italo Cerise Presidente Parco Nazionale Gran Paradiso Le esperienze del monitoraggio dei cambiamenti climatici nel Parco del Gran Paradiso Italo Cerise Presidente Parco Nazionale Gran Paradiso Collaborazioni in corso con Università di Torino, Pavia, Sassari

Dettagli

La taratura dei radiometri solari effettuata dal Laboratorio di Ottica di ARPA Piemonte:metodo e risultati

La taratura dei radiometri solari effettuata dal Laboratorio di Ottica di ARPA Piemonte:metodo e risultati VI Convegno nazionale Il Controllo degli Agenti fisici: ambiente, salute e qualità della vita Alessandria 6-8 giugno 2016 La taratura dei radiometri solari effettuata dal Laboratorio di Ottica di ARPA

Dettagli

ECOLOGIA E RIPRODUZIONE

ECOLOGIA E RIPRODUZIONE ECOLOGIA E RIPRODUZIONE L ECOLOGIA Che cos è? E lo studio delle relazioni degli esseri viventi e il loro ambiente naturale (oikos). 2 Struttura di un Ecosistema ECOSISTEMA Componente Biotica Componente

Dettagli

SCUOLA PRIMARIA SCIENZE (Classe 1ª)

SCUOLA PRIMARIA SCIENZE (Classe 1ª) SCUOLA PRIMARIA SCIENZE (Classe 1ª) scientifico. all ambiente. Osservare e descrivere i cambiamenti della natura in rapporto al trascorrere delle stagioni. Analizzare oggetti e coglierne le principali

Dettagli

A cura di Arpa Emilia-Romagna Autori: S. Violanti, M. Ricciotti, F. Zinoni. Che cosa è la radiazione ultravioletta (RUV)?

A cura di Arpa Emilia-Romagna Autori: S. Violanti, M. Ricciotti, F. Zinoni. Che cosa è la radiazione ultravioletta (RUV)? A cura di Arpa Emilia-Romagna Autori: S. Violanti, M. Ricciotti, F. Zinoni Che cosa è la radiazione ultravioletta (RUV)? Lo spettro elettromagnetico è costituito da diversi tipi di radiazioni a seconda

Dettagli

ASSESSORATO AGRICOLTURA E RISORSE NATURALI Dipartimento agricoltura, risorse naturali e Corpo forestale Corpo forestale della Valle d Aosta

ASSESSORATO AGRICOLTURA E RISORSE NATURALI Dipartimento agricoltura, risorse naturali e Corpo forestale Corpo forestale della Valle d Aosta ASSESSORATO AGRICOLTURA E RISORSE NATURALI Dipartimento agricoltura, risorse naturali e Corpo forestale Corpo forestale della Valle d Aosta RAPPORTO SUI DANNI DA DEFOGLIAZIONE CAUSATI DALLA PROCESSIONARIA

Dettagli

Regione Siciliana PIANO ENERGETICO AMBIENTALE REGIONALE DELLA REGIONE SICILIANA MONITORAGGIO. (Misure adottate in merito al monitoraggio art.

Regione Siciliana PIANO ENERGETICO AMBIENTALE REGIONALE DELLA REGIONE SICILIANA MONITORAGGIO. (Misure adottate in merito al monitoraggio art. PIANO ENERGETICO AMBIENTALE REGIONALE DELLA REGIONE SICILIANA MONITORAGGIO (Misure adottate in merito al monitoraggio art. 10) VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA (Dir. 42/2001/CE) 1 SISTEMA DI MONITORAGGIO

Dettagli

ferdinando boero Università di Lecce

ferdinando boero Università di Lecce ferdinando boero Università di Lecce La diversità Il mondo è abitato da molti organismi evidentemente diversi tra loro L identificazione della diversità è presente sin dall inizio della cultura umana In

Dettagli

Valutazione del danno sull uomo

Valutazione del danno sull uomo Valutazione del danno sull uomo Danni da radiazioni ionizzanti Azione lesiva per processi fisici di eccitazione e ionizzazione degli atomi e delle molecole dei tessuti biologici. diretta: rottura dei legami

Dettagli

Monitoraggio di un impianto di depurazione in scala pilota finalizzato alla gestione automatizzata di impianti a flusso continuo

Monitoraggio di un impianto di depurazione in scala pilota finalizzato alla gestione automatizzata di impianti a flusso continuo UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II FACOLTÀ DI INGEGNERIA Corso di Laurea Specialistica in Ingegneria per l Ambiente e il Territorio (Classe delle Lauree Specialistiche in Ingegneria Civile e

Dettagli

L ITALIA SOSTENIBILE IDEE E AZIONI PER IL FUTURO

L ITALIA SOSTENIBILE IDEE E AZIONI PER IL FUTURO L ITALIA SOSTENIBILE IDEE E AZIONI PER IL FUTURO BOLOGNA 20-21 MAGGIO 2016 C.N.R. AREA DELLA RICERCA DI BOLOGNA Biodiversità e Cambiamenti Climatici proposte operative Roberto Danovaro Università Politecnica

Dettagli

CONTROLLI SUGLI ELETTRODOTTI DI ALTA TENSIONE TRANSITANTI SUL TERRITORIO DELLA VALLE D AOSTA

CONTROLLI SUGLI ELETTRODOTTI DI ALTA TENSIONE TRANSITANTI SUL TERRITORIO DELLA VALLE D AOSTA CONTROLLI SUGLI ELETTRODOTTI DI ALTA TENSIONE TRANSITANTI SUL TERRITORIO DELLA VALLE D AOSTA Valeria Bottura, C. Desandré, E. Imperial, Leo Cerise ARPA Valle d Aosta, Loc. Grande Charrière 44, 11020 St.

Dettagli

1. Il ciclo biologico: allevamento di artemia salina

1. Il ciclo biologico: allevamento di artemia salina . Il ciclo biologico: allevamento di Artemia salina L Artemia salina è un piccolo crostaceo che predilige come habitat le paludi salate, le acque soprasalate e le saline (fig. ). La facilità dell allevamento

Dettagli

Contenuti: gli animali complessi

Contenuti: gli animali complessi Contenuti: gli animali complessi Gli animali vertebrati I pesci Gli anfibi I rettili Gli uccelli I mammiferi Il rivestimento Le funzioni vitali La riproduzione La respirazione Il movimento I sei sensi

Dettagli

Progetto BioVAgando. Primo incontro. Micol Cappello - CAST 23 settembre 2013

Progetto BioVAgando. Primo incontro. Micol Cappello - CAST 23 settembre 2013 Centro per un Appropriato Sviluppo Tecnologico Via Garibaldi 45 Laveno Mombello (Va) Progetto BioVAgando Primo incontro Micol Cappello - CAST 23 settembre 2013 Il progetto BioVAgando Promosso da ISIS Newton,

Dettagli

La Laguna di Venezia. I Parametri

La Laguna di Venezia. I Parametri La Laguna di Venezia La Laguna di Venezia rappresenta un ambiente unico al mondo. È collegata al mare Adriatico attraverso 3 bocche di porto: Chioggia, Malamocco e Porto Lido. Si tratta di un ecotono,

Dettagli

RAPPORTO SULLA SITUAZIONE DEL FAGIANO DI MONTE IN ALTO ADIGE

RAPPORTO SULLA SITUAZIONE DEL FAGIANO DI MONTE IN ALTO ADIGE RAPPORTO SULLA SITUAZIONE DEL FAGIANO DI MONTE IN ALTO ADIGE Foto: Alfred Hinteregger Luglio 2014 RAPPORTO SULLA SITUAZIONE DEL FAGIANO DI MONTE IN ALTO ADIGE 2014 1. Gruppi montuosi Unità gestionali Pagina

Dettagli

Regione Piemonte Parco Naturale Regionale Val Troncea INTERREG III A PROGETTO ACQUA GLI ANFIBI IN VAL TRONCEA

Regione Piemonte Parco Naturale Regionale Val Troncea INTERREG III A PROGETTO ACQUA GLI ANFIBI IN VAL TRONCEA Regione Piemonte Parco Naturale Regionale Val Troncea INTERREG III A 2000-2006 PROGETTO ACQUA GLI ANFIBI IN VAL TRONCEA A cura di Stefano Doglio (Associazione Culturale Naturalistica Zirichiltaggi, sede

Dettagli

Figura 1 Sistema sperimentale per l analisi della crescita delle piantine di grano

Figura 1 Sistema sperimentale per l analisi della crescita delle piantine di grano Effetti biologici del Dispositivo modificatore e riequilibratore di ionizzazione per una utenza elettrica sulla crescita in vitro di semi di grano irrorati con acqua aspirata da una pompa elettrica Nell

Dettagli

UTILIZZO DEGLI ODONATI COME INDICATORI DELLO STATO ECOLOGICO DEI CORSI D ACQUA E STRUMENTO DI MONITORAGGIO DI INTERVENTI DI RIQUALIFICAZIONE FLUVIALE

UTILIZZO DEGLI ODONATI COME INDICATORI DELLO STATO ECOLOGICO DEI CORSI D ACQUA E STRUMENTO DI MONITORAGGIO DI INTERVENTI DI RIQUALIFICAZIONE FLUVIALE 2 Convegno italiano sulla riqualificazione fluviale Riqualificazione fluviale e gestione del territorio 6-7 novembre 2012, Bolzano UTILIZZO DEGLI ODONATI COME INDICATORI DELLO STATO ECOLOGICO DEI CORSI

Dettagli

Implementazione di una piattaforma di monitoraggio ambientale per una pianificazione forestale sostenibile in relazione ai cambiamenti climatici

Implementazione di una piattaforma di monitoraggio ambientale per una pianificazione forestale sostenibile in relazione ai cambiamenti climatici Implementazione di una piattaforma di monitoraggio ambientale per una pianificazione forestale sostenibile in relazione ai cambiamenti climatici Maria Cristina Monteverdi CREA FL Obiettivi Obiettivo Generale:

Dettagli

CURRICOLO DI SCIENZE Scuola Primaria CLASSI 1^ e 2^ COMPETENZE CONOSCENZE ABILITÀ

CURRICOLO DI SCIENZE Scuola Primaria CLASSI 1^ e 2^ COMPETENZE CONOSCENZE ABILITÀ CURRICOLO DI SCIENZE Scuola Primaria CLASSI 1^ e 2^ COMPETENZE CONOSCENZE ABILITÀ COMPETENZA 1 RICONOSCERE E DESCRIVERE FENOMENI FONDAMENTALI DEL MONDO FISICO E BIOLOGICO - I cinque sensi - Alcuni esseri

Dettagli

I Saggi Tossicologici di Laboratorio

I Saggi Tossicologici di Laboratorio 1 I Saggi Tossicologici di Laboratorio In Ecotossicologia é necessario estrapolare dai risultati degli esperimenti di laboratorio agli ecosistemi 1 Diversi modelli biologici vengono impiegati per misurare

Dettagli

Ma è importante imparare a conoscerlo, prestando attenzione agli effetti nocivi che un esposizione sconsiderata ai raggi solari può causare.

Ma è importante imparare a conoscerlo, prestando attenzione agli effetti nocivi che un esposizione sconsiderata ai raggi solari può causare. Il sole è energia, calore, vita insomma un amico! Ma è importante imparare a conoscerlo, prestando attenzione agli effetti nocivi che un esposizione sconsiderata ai raggi solari può causare. Conoscere

Dettagli

Corso di Laurea in Scienze Biologiche. Corso di Ecologia

Corso di Laurea in Scienze Biologiche. Corso di Ecologia Corso di Laurea in Scienze Biologiche Corso di Ecologia Canale 2 (Lettere M-Z) Prof. Michele Scardi Email mscardi@mclink.it Telefono 335-6795190 http://www.michele.scardi.name/ecologia.htm Università di

Dettagli

Scuola elementare Scuola elementare Medaglie D Oro Medaglie D Oro

Scuola elementare Scuola elementare Medaglie D Oro Medaglie D Oro RELAZIONE TECNICA sulle misure di campo elettromagnetico in banda larga effettuate nella città di SALERNO nel seguente sito: Scuola materna S. Demetrio, Via Dalmazia Scuola elementare Scuola elementare

Dettagli

Scenari di emissione SRES (Special Report on Emission Scenarios) e proiezioni globali

Scenari di emissione SRES (Special Report on Emission Scenarios) e proiezioni globali Scenari di emissione SRES (Special Report on Emission Scenarios) e proiezioni globali Informazioni e grafici tratte dal IV rapporto IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change): Climate Change 2007:

Dettagli

L'ATMOSFERA un involucro eccezionale

L'ATMOSFERA un involucro eccezionale DIESSE FIRENZE Didattica e Innovazione Scolastica Centro per la formazione e l aggiornamento SCIENZAFIRENZE QUARTA EDIZIONE Docenti e studenti a confronto su: L'ATMOSFERA un involucro eccezionale Aula

Dettagli

Effetto della temperatura sulle risposte comportamentali e fisiologiche di sub-adulti di spigola (Dicentrarchuslabrax)

Effetto della temperatura sulle risposte comportamentali e fisiologiche di sub-adulti di spigola (Dicentrarchuslabrax) Effetto della temperatura sulle risposte comportamentali e fisiologiche di sub-adulti di spigola (Dicentrarchuslabrax) Toni M., Alleva E., Cioni C., Malavasi S., Manciocco A., Tedesco A. Riscaldamento

Dettagli

Decessi droga correlati

Decessi droga correlati DECESSI DROGA-CORRELATI I seguenti dati sui decessi droga correlati, che rappresentano uno dei cinque indicatori chiave rilevati dall Osservatorio Europeo di Lisbona, si riferiscono alle informazioni rilevate

Dettagli

Elementi di meteorologia. Corso per docenti delle scuole primaria, secondaria di I e II grado

Elementi di meteorologia. Corso per docenti delle scuole primaria, secondaria di I e II grado Elementi di meteorologia Corso per docenti delle scuole primaria, secondaria di I e II grado 1 BOLLETTINO METEO Il sole riscalda la terra 2 Come si crea il tempo meteorologico? 3 Il sole riscalda la terra

Dettagli

La prevenzione del rischio da radiazione solare nei lavoratori e il D.Lgs. 81/2008. Davide Ferrari Azienda USL Modena

La prevenzione del rischio da radiazione solare nei lavoratori e il D.Lgs. 81/2008. Davide Ferrari Azienda USL Modena La prevenzione del rischio da radiazione solare nei lavoratori e il D.Lgs. 81/2008 Davide Ferrari Azienda USL Modena Le più autorevoli organizzazioni internazionali (ICNIRP, ILO, WHO) e nazionali (Istituto

Dettagli

Test di tossicità su Daphnia. Saggi su consumatori primari (acque dolci)

Test di tossicità su Daphnia. Saggi su consumatori primari (acque dolci) Test di tossicità su Daphnia 1 Saggi su consumatori primari (acque dolci) Es. Daphnia magna Phylum: Artropoda Subphylum: Crustacea Classe: Branchiopoda Superordine: Sarsostraca Ordine: Cladocera Famiglia:

Dettagli

L igiene del lavoro quale rilevante prevenzione nella pubblica amministrazione RISCHIO OZONO DA APPARECCHIATURE DI FOTORIPRODUZIONE

L igiene del lavoro quale rilevante prevenzione nella pubblica amministrazione RISCHIO OZONO DA APPARECCHIATURE DI FOTORIPRODUZIONE L igiene del lavoro quale rilevante prevenzione nella pubblica amministrazione RISCHIO OZONO DA APPARECCHIATURE DI FOTORIPRODUZIONE Renato Cabella ISPESL Dipartimento Igiene del Lavoro La qualità dell

Dettagli

Gestione dei popolamenti ittici selvatici

Gestione dei popolamenti ittici selvatici Gestione dei popolamenti ittici selvatici Argomenti Importanza della gestione Ripopolamenti Introduzione di specie ittiche non indigene (NIS) Inquinamento genetico Recupero dei ceppi autoctoni Gestione

Dettagli

DIPARTIMENTO DI BIOLOGIA ANIMALE E DELL UOMO

DIPARTIMENTO DI BIOLOGIA ANIMALE E DELL UOMO UNIVERSITÁ DEGLI STUDI DI TORINO DIPARTIMENTO DI BIOLOGIA ANIMALE E DELL UOMO LABORATORIO DI ETOLOGIA v. Accademia Albertina, 13-10123 TORINO - Italy Tel. Prof. C. Giacoma (011) 6704558 Laboratori (011)

Dettagli

Monitoraggio in 27 aziende. Progetto Flight 15 aziende. Seconda generazione

Monitoraggio in 27 aziende. Progetto Flight 15 aziende. Seconda generazione ------------------------------------------------------------ SITUAZIONE DI CAMPO ------------------------------------------------------------ Monitoraggio in 27 aziende (di cui 5 in confusione situate

Dettagli

Insetti dannosi per l'agricoltura. Dott. Francesco Giannetti

Insetti dannosi per l'agricoltura. Dott. Francesco Giannetti Insetti dannosi per l'agricoltura Dott. Francesco Giannetti Introduzione Soprattutto dalla fine degli anni '80, il cambiamento climatico si è ripercosso sugli ecosistemi agrari e forestali. La perdita

Dettagli

Produzione di Animali Transgenici e Sofferenza

Produzione di Animali Transgenici e Sofferenza Gli OPBA e la Valutazione Tecnico Scientifica dei progetti sperimentali con animali: procedure, contenuti e professionalità (artt. 25 e 26 del D.Lgs. n. 26/14) Roma 20-21 aprile 2016 Produzione di Animali

Dettagli

Curricolo scuola primaria: SCIENZE

Curricolo scuola primaria: SCIENZE Curricolo scuola primaria: SCIENZE COMPETENZE CONOSCENZE ABILITA CLASSE I - Con la guida dell insegnante e in collaborazione dei compagni osservare, registrare, classificare, identificare relazioni, produrre

Dettagli

Progetto di ripopolamento del luccio (Esox lucius) nel Parco naturale del Lago di Candia

Progetto di ripopolamento del luccio (Esox lucius) nel Parco naturale del Lago di Candia UNIVERSITA DEGLI STUDI DI TORINO FACOLTA DI SCIENZE MATEMATICHE FISICHE NATURALI Corso di Laurea in Scienze Naturali ELABORATO FINALE Progetto di ripopolamento del luccio (Esox lucius) nel Parco naturale

Dettagli

il modello logistico

il modello logistico LOTTA PER LA SOPRAVVIVENZA ovvero il modello logistico Circa 50 anni dopo l introduzione del modello di Malthus, il demografo belga Adolphe J. Quetelet (1796,1874) nella sua opera Sull uomo e sullo sviluppo

Dettagli

PROGETTO GLORIA : LA VEGETAZIONE DI ALTA QUOTA PER IL MONITORAGGIO DEGLI EFFETTI DEI CAMBIAMENTI CLIMATICI

PROGETTO GLORIA : LA VEGETAZIONE DI ALTA QUOTA PER IL MONITORAGGIO DEGLI EFFETTI DEI CAMBIAMENTI CLIMATICI PROGETTO GLORIA : LA VEGETAZIONE DI ALTA QUOTA PER IL MONITORAGGIO DEGLI EFFETTI DEI CAMBIAMENTI CLIMATICI Gli ecosistemi montani rappresentano l unica unità biogeografica terrestre distribuita su tutto

Dettagli

Effetti antropogenici sull atmosfera: Il buco dell Ozono. Lezioni d'autore

Effetti antropogenici sull atmosfera: Il buco dell Ozono. Lezioni d'autore : Effetti antropogenici sull atmosfera: Il buco dell Ozono Lezioni d'autore VIDEO Premessa Nel corso del 1985 vennero pubblicati dei risultati del tutto inattesi: La quantità di ozono atmosferico misurato

Dettagli

Scuola elementare Scuola elementare Medaglie D Oro Medaglie D Oro

Scuola elementare Scuola elementare Medaglie D Oro Medaglie D Oro RELAZIONE TECNICA sulle misure di campo elettromagnetico in banda larga effettuate nella città di SALERNO nel seguente sito: Scuola Medaglie D Oro - Via Paolo Vocca, 12 Scuola elementare Scuola elementare

Dettagli

I FORAMINIFERI. e loro utilizzo come bioindicatori

I FORAMINIFERI. e loro utilizzo come bioindicatori I FORAMINIFERI e loro utilizzo come bioindicatori Laboratory of Molecular Ecology and Biotechnology LabMEB Istituto per l Ambiente Marino Costiero del Consiglio Nazionale delle Ricerche IAMC-CNR, U.O.S.

Dettagli

RELAZIONE TECNICA sulle misure di campo elettromagnetico in bassa frequenza effettuate nella città di SALERNO nel seguente sito:

RELAZIONE TECNICA sulle misure di campo elettromagnetico in bassa frequenza effettuate nella città di SALERNO nel seguente sito: RELAZIONE TECNICA sulle misure di campo elettromagnetico in bassa frequenza effettuate nella città di SALERNO nel seguente sito: Top Consulting - Via Giulio Pastore, 32 1 SOMMARIO INTRODUZIONE 3 NORMATIVA

Dettagli

Cenni di genetica di popolazione delle specie native

Cenni di genetica di popolazione delle specie native Cenni di genetica di popolazione delle specie native prof. Pallavicini dott. Victoria Bertucci 27 gen 2012 1 Biodiversità L'espressione italiana è un calco linguistico derivante dal termine inglese biodiversity.

Dettagli

Che cos è l ecologia

Che cos è l ecologia Che cos è l ecologia 1866 Haeckel definisce l ecologia Lo studio dell'economia della natura e delle relazioni degli animali con l ambiente inorganico e organico, soprattutto dei rapporti favorevoli e sfavorevoli,

Dettagli

Influenza del cambiamento climatico sulla biodiversità e sugli ecosistemi delle aree Protette

Influenza del cambiamento climatico sulla biodiversità e sugli ecosistemi delle aree Protette Perché si parla di cambiamenti climatici? Queste sono alcune delle variazioni finora riscontrate (i fatti): Negli ultimi 150 anni la temperatura media della superficie terrestre è aumentata di circa 0.74

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PADOVA

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PADOVA UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PADOVA CORSO DI LAUREA IN SCIENZE GEOLOGICHE ANNO ACCADEMICO 2013/2014 STUDIO DELLE RELAZIONI TRA GLI SPOSTAMENTI SUPERFICIALI E I DATI GEOLOGICI DEL SOTTOSUOLO IN UN'AREA SUBSIDENTE

Dettagli

aboratorio 1. Il ciclo biologico: allevamento di Artemia salina ARTEMIA SALINA

aboratorio 1. Il ciclo biologico: allevamento di Artemia salina ARTEMIA SALINA . Il ciclo biologico: allevamento di Artemia salina ARTEMIA SAINA Artemia salina è un piccolo crostaceo che predilige come habitat le paludi salate, le acque soprasalate e le saline (fig. ). a facilità

Dettagli

Oggetto: Campagna di rilevamento di inquinanti atmosferici mediante analizzatore LAVOISIER TM

Oggetto: Campagna di rilevamento di inquinanti atmosferici mediante analizzatore LAVOISIER TM Milano, 31 luglio 2006 Oggetto: Campagna di rilevamento di inquinanti atmosferici mediante analizzatore LAVOISIER TM La campagna di rilevamento è stata effettuata nel giorno 28 luglio (venerdì) 2006. La

Dettagli

Esperienze di misure della radiazione ultravioletta

Esperienze di misure della radiazione ultravioletta ISPRA Roma 2009 Esperienze di misure della radiazione ultravioletta G.d Amore, A.Bonino, S.Facta, S.Saudino, L.Anglesio ARPA Piemonte, Centro Regionale Radiazioni Ionizzanti e Non Ionizzanti Arpa Piemonte

Dettagli

Struttura della popolazione Italiana Anni 1972, 2010, 2050

Struttura della popolazione Italiana Anni 1972, 2010, 2050 Struttura della popolazione Italiana Anni 1972, 2010, 2050 La struttura per sesso ed età E una caratteristica fondamentale delle popolazioni umane poichè ha un impatto considerevole sui processi sanitari,

Dettagli

Popolazioni e demografia

Popolazioni e demografia Popolazioni e demografia ecologia Gli ambiti di studio della biologia e dell ecologia biosfera biomi ecosistemi comunità popolazioni organismi organi tessuti cellule molecole Corso di Ecologia modulo 12:

Dettagli

COME SI Analizza il non nato

COME SI Analizza il non nato COME SI PERCHÉ ANALIZZARE IL NON NATO? E normale che ci sia della mortalitá embrionale durante l incubazione. Questa mortalitá ha un andamento tipico (che varia leggermente con l etá dei riproduttori)

Dettagli

1. Introduzione ai disegni sperimentali. 5. Analisi della regressione lineare. 6. Confronto tra proporzioni di due o più campioni indipendenti

1. Introduzione ai disegni sperimentali. 5. Analisi della regressione lineare. 6. Confronto tra proporzioni di due o più campioni indipendenti BIOSTATISTICA 1. Introduzione ai disegni sperimentali 2. Un carattere quantitativo misurato in un campione: elementi di statistica descrittiva e inferenziale 3. Confronto tra medie di due campioni indipendenti

Dettagli

FATTORI ECOLOGICI. Uno stesso fattore può essere nello stesso tempo risorsa e condizione.

FATTORI ECOLOGICI. Uno stesso fattore può essere nello stesso tempo risorsa e condizione. FATTORI ECOLOGICI La presenza e il successo di un determinato organismo (specie, popolazione o individuo) in un dato ambiente è determinato dalla presenza di un complesso di fattori (parametri): FATTORE

Dettagli

Le spore non hanno un D-value intrinseco

Le spore non hanno un D-value intrinseco Settembre 2008 Volume 5, Numero 1 Le spore non hanno un D-value intrinseco La mentalità della maggior parte delle persone appartenenti al controllo qualità nell industria implica che le spore abbiano un

Dettagli

BECCACCIA Scolopax rusticola

BECCACCIA Scolopax rusticola BECCACCIA Scolopax rusticola Distribuzione nel Paleartico occidentale Areale di svernamento Areale di presenza stabile Areale di nidificazione Stato giuridico Convenzione di Berna Convenzione di Bonn Direttiva

Dettagli

monitoraggio in 25 aziende Terza generazione

monitoraggio in 25 aziende Terza generazione In calce al diario di seconda generazione è disponibile la sintesi delle infestazioni nelle aziende del monitoraggio. ------------------------------------------------------------ SITUAZIONE DI CAMPO ------------------------------------------------------------

Dettagli

INDIRIZZO LICEO SCIENTIFICO PRIMO BIENNIO SCIENZE NATURALI AS: 2012/2013

INDIRIZZO LICEO SCIENTIFICO PRIMO BIENNIO SCIENZE NATURALI AS: 2012/2013 INDIRIZZO LICEO SCIENTIFICO PRIMO BIENNIO SCIENZE NATURALI AS: 2012/2013 COMPETENZE DI BASE area scientifico tecnologica (Allegato A2 del DPR 15.03.2010) Osservare, descrivere ed analizzare fenomeni appartenenti

Dettagli

controllo delle malattie dei pesci

controllo delle malattie dei pesci Epidemiologia nel controllo delle malattie dei pesci Dr Ignacio de Blas Facoltà di Veterinaria Università di Zaragoza (Spagna) Erice, 24 ottobre 2008 Workshop Acquacoltura mediterranea: aspetti normativi

Dettagli

1. Microscopio in campo chiaro 2. Microscopio in campo oscuro 3. Microscopio in contrasto di fase 4. Microscopio ad interferenza 5.

1. Microscopio in campo chiaro 2. Microscopio in campo oscuro 3. Microscopio in contrasto di fase 4. Microscopio ad interferenza 5. Principali tipi di microscopi 1. Microscopio in campo chiaro 2. Microscopio in campo oscuro 3. Microscopio in contrasto di fase 4. Microscopio ad interferenza 5. Microscopio a contrasto di fase interferenziale

Dettagli

STATUS DEL CAMOSCIO NEL PARCO NAZIONALE DELLO STELVIO

STATUS DEL CAMOSCIO NEL PARCO NAZIONALE DELLO STELVIO PARCO NAZIONALE DELLO STELVIO STATUS DEL CAMOSCIO NEL PARCO NAZIONALE DELLO STELVIO PARCO NAZIONALE DELLO STELVIO Collocazione geografica nelle Alpi Il territorio dell area protetta Da 630 a 3.900 m slm

Dettagli

Sede operativa: Lungomare Colombo SALERNO Codice Fiscale - Partita IVA: Tel Fax

Sede operativa: Lungomare Colombo SALERNO Codice Fiscale - Partita IVA: Tel Fax RELAZIONE TECNICA sulle misure di campo elettromagnetico in banda larga effettuate nella città di PAGANI nei seguenti siti: 1) Ospedale (foto) 2) Ferrovia 3) Stadio 4) località Tramontano 1 SOMMARIO INTRODUZIONE

Dettagli

I Procellariformi delle Isole Pelagie

I Procellariformi delle Isole Pelagie LIFE11 + NAT/IT/000093 Pelagic Birds Conservation of the main European population of Calonectris d. diomedea and other pelagic birds on Pelagic Islands I Procellariformi delle Isole Pelagie Le specie di

Dettagli

Sede operativa: Via Ferraiolo SALERNO Codice Fiscale - Partita IVA: Tel Fax

Sede operativa: Via Ferraiolo SALERNO Codice Fiscale - Partita IVA: Tel Fax RELAZIONE TECNICA sulle misure di campo elettromagnetico in banda larga effettuate nella città di SALERNO nel seguente sito: SRB TIM via dei Greci, 96 1 SOMMARIO INTRODUZIONE 3 NORMATIVA VIGENTE 4 MISURE

Dettagli