La revisione delle partecipazioni

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1 La revisione delle partecipazioni Proff. Fabrizio Bava e Alain Devalle Dottori Commercialisti (ODCEC Torino) e Revisori Legali Professori Associati in Economia Aziendale Docenti di Auditing presso UniTO

2 Gli obiettivi del revisore L esistenza La valutazione determinazione del costo di acquisto; determinazione del prezzo di mercato; determinazione del costo rettificato per l applicazione del metodo del patrimonio netto alla valutazione delle partecipazioni. La competenza (rilevazione degli interessi, dividendi e delle perdite di valore della partecipazione) L esposizione in bilancio L uniformità dei principi contabili: in caso di modifica da un esercizio all altro, accertare i motivi del cambiamento e l influenza prodotta sulla situazione patrimoniale e sul risultato di esercizio

3 Esposizione in bilancio Partecipazioni immobilizzate Art bis C.C.: gli elementi patrimoniali destinati ad essere utilizzati durevolmente devono essere iscritti tra le immobilizzazioni. La classificazione delle partecipazioni segue quindi il criterio della destinazione

4 Esposizione in bilancio Partecipazioni iscritte nel circolante Le partecipazioni devono essere classificate nell attivo circolante se costituiscono investimento temporaneo di liquidità. Gli amministratori cioè considerano tale investimento a disposizione per fronteggiare esigenze di liquidità o comunque si riservano cioè la possibilità di cogliere opportunità di mercato.

5 Criteri di valutazione Partecipazioni immobilizzate Valutazione al costo, rettificato per perdite durevoli di valore Per le sole partecipazioni in controllate e collegate valutazione con il metodo del patrimonio netto adeguamento del valore della partecipazione alla fine di ogni esercizio al patrimonio netto della partecipata Partecipazioni iscritte nell attivo circolante Valutazione al minore tra: Costo Valore desumibile dall andamento del mercato

6 Partecipazioni immobilizzate Metodo del costo rettificato: Iscrizione iniziale Valutazioni successive Valutazioni in presenza di perdite durevoli di valore Ripristino del valore

7 Iscrizione iniziale Metodo del costo rettificato: Iscrizione iniziale Costo d acquisto + Oneri accessori Onere sostenuto per l acquisto Costi di intermediazione bancaria e finanziaria Costi di consulenza per acquisto di pacchetti significativi Non sono mai oneri accessori gli interessi passivi Verificare la corretta imputazione degli eventuali oneri accessori

8 Le valutazioni successive Metodo del costo rettificato: Valutazioni successive In ciascun esercizio il costo deve essere confrontato: Presenza del Bilancio consolidato Assenza del Bilancio Consolidato Valore di iscrizione > Valore derivante dall applicazione del metodo del PN Valore di iscrizione > Frazione di PN OBBLIGO di motivare la differenza in nota integrativa

9 Le valutazioni successive Metodo del costo rettificato: Valutazioni successive La nota integrativa deve indicare la motivazione del maggior valore pagato all atto dell acquisizione della partecipazione. Le motivazioni possono essere rappresentate dal riconoscimento di avviamento o di plusvalori latenti sulle attività (immobili, marchi, brevetti, ecc.) Verificare la presenza delle motivazioni in nota integrativa

10 Le perdite durevoli di valore Metodo del costo rettificato: Perdite durevoli di valore Il costo d acquisto deve essere mantenuto nei bilanci degli esercizi successivi Salvo che alla data di chiusura dell esercizio il valore della partecipazione risulti durevolmente inferiore al costo (perdita durevole di valore) OBBLIGO DI SVALUTAZIONE Il costo viene modificato anche in caso di cambio di destinazione o nel caso di modifica del criterio di valutazione dal costo al metodo del patrimonio netto.

11 La verifica della correttezza della valutazione Partecipazioni immobilizzate valutate al costo l asserzione più complicata da controllare è la correttezza della valutazione in presenza di perdite di gestione della società partecipata

12 La verifica della correttezza della valutazione Il revisore per verificare la correttezza del comportamento degli amministratori deve: disporre del bilancio della società partecipata (il bilancio deve essere stato assoggettato a controllo contabile); verificare la durevolezza o meno della perdita; verificare, in caso di perdita ritenute non durevole, la completezza dell informativa riportata nella nota integrativa. L indisponibilità del bilancio costituisce una limitazione all applicazione dei principi di revisione che può comportare l inserimento di uno specifico rilievo nel giudizio sul bilancio

13 La verifica della correttezza della valutazione Una perdita deve essere considerata durevole quando non si prevede che le ragioni che l hanno causata possano essere rimosse in un arco temporale sufficientemente breve da consentire di formulare previsioni attendibili e basate su fatti obiettivi e ragionevolmente riscontrabili. La svalutazione deve essere iscritta tra le rettifiche di valore di attività finanziarie

14 La verifica della correttezza della valutazione Perdite d esercizio della partecipata significative e ricorrenti Fattori interni Fattori esterni La perdita è durevole se non si prevede di poter rimuovere nel breve periodo le cause che l hanno generata. Non è possibile formulare previsioni attendibili e basate su fatti obiettivi e ragionevolmente riscontrabili

15 La verifica della correttezza della valutazione La perdita può essere considerata non durevole quando gli amministratori della società partecipata hanno predisposto piani e programmi finalizzati a recuperare le condizioni di equilibrio economico, finanziario e patrimoniale, con caratteristiche che consentono di poter ritenere che la perdita sia contingente. Per poter fare affidamento sui piani ai fini di ritenere non durevole la perdita, il revisore deve verificare che tali piani presentino determinate caratteristiche.

16 La verifica della correttezza della valutazione Caratteristiche che devono possedere i piani e programmi per il recupero della redditività: Concretezza Realizzabilità tecnica, economica e finanziaria Brevità di attuazione Devono risultare da deliberazioni degli organi societari Devono essere analitici Definire in modo chiaro il tempo entro il quale è atteso il tempo di recupero della redditività In assenza di tali caratteristiche il revisore deve giudicare tali piani inadeguati e, quindi, la perdita durevole.

17 La verifica della correttezza della valutazione Metodo del costo rettificato: Perdite durevoli di valore Nei casi in cui: PN della partecipata negativo PN della partecipata positivo, ma non idoneo ad esprimere appropriatamente le perdite di valore durevoli Obbligo di: azzerare il valore della partecipazione creare un fondo rischi Il revisore in tali casi deve verificare l adeguatezza della svalutazione

18 La verifica dell informativa Informativa da riportare nella nota integrativa Qualora la perdita sia ritenuta non durevole, le motivazioni che hanno indotto gli amministratori ad effettuare tale valutazione devono essere analiticamente illustrate nella nota integrativa. Non è corretta la semplice indicazione nella nota integrativa che non si è proceduto a svalutare la partecipazione in quanto la perdita è stata ritenuta non durevole Il revisore deve verificare che la nota integrativa riporti le motivazioni analitiche della mancata svalutazione

19 La verifica dell informativa Informativa da riportare nella nota integrativa In particolare, nella nota integrativa devono essere indicati: gli elementi caratterizzanti dei piani/programmi che consentiranno il recupero della perdita di valore il tempo previsto per il recupero della perdita La mancata indicazione di tale informativa costituisce un errore di tipo omissivo che può essere significativo

20 La verifica dell informativa Informativa da riportare nella nota integrativa La partecipazione nella. SpA è iscritta ad un valore superiore alla corrispondente quota di patrimonio netto. La perdita della società partecipata non è stata ritenuta durevole in quanto il piano industriale triennale approvato da tale società dimostra la piena capacità di recupero della redditività fin dal prossimo esercizio. I risultati ottenuti nei primi mesi dell esercizio successivo confermano tali previsioni. Il mantenimento del valore al costo è inoltre anche motivato dal plusvalore latente sugli immobili della società partecipata.

21 LA REVISIONE DELLE RIMANENZE DI MAGAZZINO

22 VALUTAZIONE DELLA RILEVANZA E RISCHIO INTRINSECO Attraverso lo studio del cliente si valuta il RISCHIO INTRINSECO delle rimanenze (dipende da fattori quali: deperibilità, dimensione dei codici prodotto, rischio di obsolescenza, volatilità dei prezzi, ecc.). Attraverso l analisi comparativa si rileva la RILEVANZA della voce delle rimanenze ed il rischio di errori nella valutazione. Attraverso l analisi dei processi si valuta il livello del RISCHIO DI CONTROLLO. 22

23 ASSERZIONI Accertamento dell esistenza fisica delle giacenze. Verifica del titolo di proprietà o di possesso. Accertamento della corretta valutazione mediante: controllo della determinazione del costo; controllo della determinazione del prezzo di mercato. Verifica della competenza dei costi e dei ricavi rilevati nel periodo. Accertamento dell'uniformità dei principi contabili rispetto all esercizio precedente. 23

24 ESISTENZA Qualora le rimanenze siano significative, il revisore deve acquisire elementi probativi sufficienti ed appropriati sulla loro esistenza e sulle loro condizioni, mediante (ISA 501): a) la presenza alla conta fisica delle rimanenze, tranne nei casi in cui non risulti fattibile, al fine di: valutare le istruzioni e le procedure della direzione per la rilevazione ed il controllo dei risultati della conta fisica; osservare lo svolgimento delle procedure di conta della direzione; svolgere ispezioni e conte di verifica sulle rimanenze. b) Lo svolgimento di procedure di revisione sulle registrazioni inventariali finali dell impresa per stabilire se riflettano accuratamente i risultati effettivi della conta delle rimanenze. 24

25 ESISTENZA Esaminare le istruzioni predisposte per la rilevazione fisica. Presenziare, nei limiti ritenuti necessari, alle operazioni di inventario fisico condotte dall'azienda. Effettuare dei sondaggi sull'accuratezza dei conteggi. Controllare se siano state accertate le cause delle differenze tra quantità rilevate fisicamente rispetto alla loro esistenza contabile. Accertare la corretta rilevazione da parte della azienda delle giacenze presso terzi. In caso di inventario non effettuato alla data di bilancio, controllare a campione la movimentazione tra la data di inventario e quella di bilancio e accertare, alla data di bilancio, la correttezza della competenza di periodo dei costi e dei ricavi rispetto alle giacenze. 25

26 ES. CARTA DI LAVORO

27 ESISTENZA Qualora la presenza alla conta fisica delle rimanenze non sia fattibile, il revisore deve svolgere procedure di revisione alternative per acquisire elementi probativi sufficienti e appropriati riguardo l esistenza e le condizioni delle rimanenze (ISA 501 7). Qualora ciò non sia possibile, il revisore deve inserire un rilievo nel giudizio per limitazione subita nell applicazione dei principi di revisione 27

28 ESISTENZA Qualora le rimanenze detenute presso soggetti terzi siano significative nell ambito del bilancio, il revisore deve acquisire elementi probativi sufficienti e appropriati sulla loro esistenza e sulle loro condizioni svolgendo una od entrambe le seguenti procedure (ISA 501 8): a) richiedere conferma al soggetto terzo in merito alle quantità e alle condizioni delle rimanenze detenute per conto dell impresa (CIRCOLARIZZAZIONE); b) svolgere un ispezione oppure effettuare altre procedure di revisione appropriate alle circostanze. 28

29 VALUTAZIONE Verificare, a campione, la corretta determinazione del costo attribuito ad alcuni codici delle rimanenze (es. LIFO, FIFO, ecc.). Esaminare il confronto effettuato dall azienda fra i costi e il valore di mercato (prezzi correnti di riacquisto e valore netto di realizzo determinato in base alle più recenti fatture di acquisto, listini in corso dei fornitori, listini dei prezzi di vendita dell azienda). Verificare che l azienda abbia effettuato una ricerca delle giacenze soggette a scarsa redditività, lenta movimentazione, obsolescenza ed eccedenza rispetto ai normali fabbisogni ed abbia determinato il valore di mercato di tali voci al fine di compararlo con il costo. 29

30 VALUTAZIONE La determinazione del valore di mercato di regola va effettuata come segue: Tipo di giacenze Materieprimeesussidiarieesemilavorati di acquisto Prodotti in corso di lavorazione e semilavorati di produzione Prodotti finiti, merci Regola generale del concetto di mercato Costo di sostituzione Valore netto di realizzo Valore netto di realizzo 30

31 Sugli acquisti: confrontare i DDT di entrata relative alle merci ricevute immediatamente prima delle chiusura dell esercizio con le fatture dei fornitori e controllare che siano state registrate nell esercizio di competenza. Il confronto deve essere effettuato partendo sia dai DDT di entrata sia dalle fatture; effettuare lo stesso controllo per i DDT di entrata e le fatture di fornitori relative alle merci ricevute immediatamente all inizio dell esercizio successivo. Sulle vendite: COMPETENZA confrontare gli ultimi DDT di uscita relative alle merci spedite immediatamente prima della chiusura dell esercizio con le fatture a clienti. Il confronto deve essere effettuato partendo sia dai DDT di uscita sia dalle fatture; effettuare lo stesso controllo per i DDT di uscita e le fatture a clienti relative alle merci spedite all inizio dell esercizio successivo. 31

32 COMPETENZA: TEST DI CUT-OFF Esempio (con clausole Incoterms) Fatture di vendita Data n. Imponibile Descrizione prodotti Ricavo Data di spedizione In magazzino al 31/12 Clausola incoterms Esercizio n. 27/12/n Cod. 850 n. n. NO Ex works 28/12/n Cod. 951 n. n. NO ND 28/12/n Cod. 90 n. n. NO ND 29/12/n Cod. 100 n. n. NO FOB 30/12/n Cod. 340 n. n. NO Ex works Esercizio n+1 02/01/n Cod. 610 n.+1 n.+1 SI Ex works 03/01/n Cod. 100 n.+1 n.+1 SI ND 03/01/n Cod. 812 n.+1 n.+1 SI Ex works 03/01/n Cod. 513 n.+1 n. NO FOB 04/01/n Cod. 980 n.+1 n. NO Ex works Si veda: Bava F., La revisione del bilancio, Giuffrè

33 COMPETENZA: TEST DI CUT-OFF La fattura n. 1906, emessa il è relativa a merci che risultano spedite nell esercizio n., ma il contratto prevede la clausola incoterms FOB (Franco a bordo). Se ad esempio, il documento che attesta l avvenuta consegna a bordo della nave è datato 4/n+1, il ricavo doveva essere imputato nell esercizio n.+1 e non nell esercizio n. come risulta dal prospetto del cut-off. 33

34 COMPETENZA: TEST DI CUT-OFF Il revisore richiederà agli amministratori di effettuare le seguenti correzioni alla bozza di bilancio. Storno della vendita non di competenza dell esercizio: Vendite estere a Clienti ,00 Rilevazione delle rimanenze di merci (per ipotesi pari a ,00): Rimanenze prodotti finiti e merci a Variazioni rimanenze materie prime, sussidiarie, di consumo e merci ,00 34

35 COMPETENZA: TEST DI CUT-OFF La fattura n. 15 è relativa a merci la cui spedizione è avvenuta nell esercizio n (infatti dalla contabilità di magazzino le merci non risultavano più in rimanenza alla fine dell esercizio n). Il contratto indica come clausola Ex works. Vi è un errore di imputazione del ricavo, che doveva essere imputato all esercizio n. Il revisore, sulla base dell errore emerso, in quanto superiore alla soglia di errore tollerabile, richiederà agli amministratori di effettuare la seguente correzione alla bozza di bilancio. La rilevazione contabile è la seguente: Clienti c/fatture da emettere a Vendite estere ,00 35

36 LA REVISIONE DEI FONDI RISCHI ED ONERI

37 I FONDI RISCHI ED ONERI: CARATTERISTICHE Accantonamenti destinati a coprire perdite o debiti aventi le seguenti caratteristiche: Natura Esistenza Ammontare e/o data di sopravvenienza Fondi per oneri determinata certa indeterminato Fondi per rischi determinata probabile indeterminato 37

38 UTILIZZO DEI FONDI È necessario identificare la causa originaria (eventi determinati) che determina l'insorgenza della perdita I fondi del passivo non possono essere utilizzati per attuare politiche di bilancio, tramite la costituzione di generici fondi rischi privi di giustificazione economica Il rafforzamento patrimoniale-finanziario di un'impresa deve essere realizzato in modo trasparente mediante l'accantonamento di utili a riserve del patrimonio netto e non con stanziamenti ai fondi per rischi ed oneri del passivo patrimoniale, creando riserve occulte e deprimendo in tal modo ingiustificatamente il risultato dell'esercizio. 38

39 FONDI RISCHI PER PASSIVITÀ POTENZIALI I fondi per rischi o passività potenziali presentano rischio INTRINSECO maggiore rispetto ai fondi per oneri Si tratta di fondi per passività connesse a potenzialità, cioè a situazioni già esistenti ma con esito pendente in quanto si risolveranno in futuro. Il trattamento contabile dipende dai seguenti elementi: 1) grado di realizzazione e di avveramento dell evento futuro; 2) possibilità di stimare l ammontare delle perdite. 39

40 FONDI RISCHI PER PASSIVITÀ POTENZIALI Misurazione del grado di avveramento Probabile Qualora se ne ammetta l accadimento in base a motivi seri o attendibili ma non certi, l accadimento è cioè credibile, verosimile in base a motivi abbastanza sicuri. Grado di avveramento dell evento Possibile Il grado di avveramento dell evento futuro è inferiore al probabile, è un evento che è eventuale, può accadere. Remoto L evento ha scarsissime possibilità di verificarsi. 40

41 FONDI RISCHI PER PASSIVITÀ POTENZIALI Comportamento in bilancio L onere può essere attendibilmente stimato Deve essere stanziato il fondo rischi in bilancio Probabile L onere può essere attendibilmente stimato entro un campo di variabilità di valori L onere non può essere attendibilmente stimato Lo stanziamento deve rappresentare la migliore stima fattibile tra i limiti massimi e minimi del campo di variabilità dei valori determinati Non viene effettuato alcun accantonamento Deve essere esposta adeguata informativa in nota integrativa Grado di avveramento dell evento Possibile Non viene effettuato alcun accantonamento Deve essere esposta adeguata informativa in nota integrativa Remoto Non viene effettuato alcun accantonamento Non vengono fornite indicazioni in nota integrativa 41

42 FONDI RISCHI PER CONTROVERSIE LEGALI In caso di probabilità di soccombenza nella causa, l onere previsto deve essere iscritto in un apposito fondo per rischi, in quanto il costo è di competenza dell esercizio in cui si è originata la causa della controversia (es. danni provocati a clienti, mancato rispetto delle clausole contrattuali, violazioni di norme di legge in materia di privacy, tutela ambientale, ecc.) e non di quello in cui si verificherà la manifestazione finanziaria. Il revisore deve circolarizzare i legali al fine di acquisire informazioni (grado di probabilità di sconfitta) relativamente alle controversie in corso 42

43 PASSIVITÀ POTENZIALI : LE VERIFICHE DEL REVISORE Accertare che l'azienda abbia raccolto le necessarie informazioni per determinare l'esistenza di passività potenziali e valutarne la loro natura e significatività. Valutare se gli stanziamenti a fronte di rischi specifici (ad esempio per una causa, pendenza fiscale, ecc.) siano stati determinati in base ad appropriati elementi di conoscenza e di apprezzamento. Ottenere dall'azienda l'elenco delle controversie in atto o degli eventi che possono generare procedimenti giudiziari. Ottenere dai consulenti legali e fiscali della azienda di informazioni riguardanti pendenze di carattere legale o tributario di cui essi siano a conoscenza (da confrontarsi con i dati già forniti dall'azienda) e del loro parere in ordine sia all'esito presumibile che alla passività che eventualmente potrebbe emergere. 43

44 LA REVISIONE DEL FONDO IMPOSTE Il revisore deve raccogliere notizie e documenti utili per la valutazione della situazione fiscale dell'azienda, quali: sede legale e sue eventuali variazioni, sedi secondarie e filiali; eventi straordinari di particolare rilevanza verificatesi nei più recenti esercizi; dichiarazioni dei redditi dell'ultimo esercizio definito e di quelli successivi; eventuali accertamenti dell'ufficio imposte, ricorsi dell'azienda e decisioni di commissione tributarie per gli esercizi non ancora definiti; eventuali verbali di contestazione della polizia tributaria; ricevute dei pagamenti di imposte effettuati; discussione della situazione fiscale con i responsabili dell'azienda incaricati di seguire le questioni tributarie e con gli eventuali consulenti esterni; verifiche della correttezza dei libri obbligatori. 44

45 LA REVISIONE DEL FONDO IMPOSTE Circolarizzazione dei consulenti fiscali e/o avvocati nella quale si richiede: contenzioso in corso annualità condonate e/o prescritte accertamenti subiti negli ultimi esercizi informazioni sull adeguatezza agli studi di settore (se applicabili) eventuali contenziosi in materia di IVA (es. estero..).. 45

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